Recensione 'Siria mon amour' di Amani El Nasif

Siria mon amourTitolo: Siria mon amour
Autore: Amani El Nasif
Editore: Piemme
Data di pubblicazione: 7 maggio 2013
Pagine: 166
Prezzo: 16,00 €
Versione e-book: 6,99 €

Trama: Amani ĆØ nata in Siria ma ĆØ cresciuta in Italia. Quando compie sedici anni, con una scusa, la madre la porta nel suo paese di origine per qualche giorno. Dopo i primi entusiasmi per un mondo diverso e affascinante, ricco di profumi e sapori nuovi, Amani scopre di essere stata in realtĆ  fidanzata a un cugino, ma conosciuto e mai amato. Le dicono che in Italia non tornerĆ  piĆ¹.
Amani si ribella a quel fidanzamento e a quell’uomo, pagando un prezzo molto alto, in una realtĆ  dura e violenta dove le donne non sono che oggetti sotto la tutela dei maschi.
Lontana dalle sue amiche e da Andrea, il suo ragazzo, Amani resisterĆ  e lotterĆ  fino a riprendersi la sua vita.
Voti
Trama  8
Personaggi  8
Stile  9
Incipit  9
Finale  8
Copertina  7
Voto complessivo  8.2
“Haram significa peccato, e nel villaggio di Al Karatz il peccato per le donne sta nel solo fatto di esistere, con i loro corpi, con la loro pelle profumata, con i loro sguardi.
Haram ĆØ quando ti sbuca un ricciolo dal velo, anche se tra le mura ti possono intravedere soltanto i familiari.
Haram ĆØ quando lavi i piatti e le maniche della veste ti salgono ai gomiti, impunemente, e allora devi coprirti le braccia con dei manicotti ricavati da vecchi calzini.
Haram ĆØ quando stai cucinando da ore e hai talmente caldo che ti togli i calzini e rimani a piedi nudi. <<Metti i calzini!>> ti dice tuo zio. <<La porta ĆØ aperta! La gente passa, ti vede!>>
Haram sei tu che dici: <<Fa caldo, tanto passano solo i parenti>>.
Allora lui srotola il berim, la corda che gli tiene sul capo la kefiah, e comincia a dartelo sui piedi, fino a farteli diventare viola.
Haram sono quei piedi colpevoli, doloranti e gonfi, ai quali infili i calzini perchĆ© non ce la fai a prendere un’altra frustrata.”


In questo piccolo estratto, credo sia racchiuso tutto ciĆ² che Amani, la protagonista ed autrice di questo libro, ha dovuto subire nei 13 mesi trascorsi in Siria. Ed in questo passaggio, credo, si racchiudono anche i pensieri di ogni lettore: nel 2013 ĆØ ancora possibile che una donna sia considerata un oggetto? Che non abbia diritti, ma solo doveri?Che possa essere picchiata davanti a tutti senza che nessuno alzi un dito per difenderla? Che possa essere venduta come merce e costretta a sposare un uomo piĆ¹ grande e mai conosciuto?
Per noi donne “libere” tutto ciĆ² ĆØ impensabile, quasi incredibile, eppure sono ancora molte, troppe, le donne costrette a subire.
Amani ĆØ stata una di queste donne e in questo libro ci racconta la sua storia.
Amani ĆØ nata in Siria, da genitori siriani, ma quando aveva tre anni la sua famiglia si ĆØ trasferita in Italia, a Bassano del Grappa, dove lei ĆØ cresciuta. Ed ĆØ cresciuta come una ragazza italiana: non porta il velo, studia, esce con gli amici, ha un ragazzo, una vita libera.
Quando compie sedici anni, Amani viene portata in Siria dalla madre. Convinta che si tratta di viaggio breve, motivato soprattutto da un necessario rinnovo del passaporto, Amani parte tranquilla, quasi contenta di andare a scoprire la sua terra, a conoscere le sue cugine, ad esplorare profumi e sapori che le appartengono ma di cui non ha memoria.
Ma il suo viaggio si rivelerĆ  un incubo. Con alcune scuse, la madre inizia a rimandare il rientro, finchĆ© le dice che non torneranno mai piĆ¹ in Italia e che lei dovrĆ  sposare un uomo che non ha mai visto e che, ovviamente, non ama.
Amani ĆØ sconvolta, ma non si arrende. Sostenuta dal suo fidanzatino, Andrea, a cui telefona tutte le notti, di nascosto, si fa forza e va avanti e si ribella. Lei non sposerĆ  mai quell’uomo nĆ© nessun altro.
Nel frattempo, subisce le angherie degli uomini di famiglia, che la schiavizzano, la picchiano, la definiscono una ulech, una puttanella. PerchĆ© Amani ĆØ cresciuta libera e questo, in Siria, non ĆØ tollerabile.
AndrĆ  avanti per un anno tutta questa storia. Un anno in cui Amani avrĆ  tanti momenti di cedimento e di disperazione; ma, alla fine, anche la madre capirĆ  che sua figlia ĆØ italiana e in Italia la riporterĆ .
Come ho detto, ĆØ un libro sconvolgente. Per quanto scritto in maniera scorrevole e, talvolta anche leggera, tocca corde del cuore di una donna che non dovrebbe essere mai mosse.
Si legge in un paio d’ore, ma lascia dentro tanto amarezza.
L’autrice: Amani El Nasif ĆØ nata in Siria, ad Aleppo, ma a tre anni si ĆØ trasferita a Bassano del Grappa con la famiglia, dove ĆØ cresciuta e dove vive tuttora. E’ appena diventata mamma di Vittori.a.

La mia valutazione:     

La Libridinosa

Cosa fai nella vita? Leggo!

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