
Titolo: Un albero al contrario
Autore: Elisa Luvarà Editore: Rizzoli Data di pubblicazione: 16 marzo 2017 Pagine: 322 Trama: 4 Personaggi: 4 Stile: 4 |


Il mio primo abbraccio degno di questo nome era arrivato solo ora, ora che avevo 11 anni.
Ho guardato mio figlio, la sua camera incasinata, le sue giornate scanzonate, le partite a pallone con gli amici e ho visto la serenità di un ragazzino cresciuto in una famiglia normale.
E, nel frattempo, ho visto la vita di Ginevra scorrere, pagina dopo pagina, attraverso le parole di Elisa Luvarà e vi ho scorto il dolore, la solitudine, la paura
Il tipo di dolore che stavo vivendo veniva riconosciuto dagli altri bambini come un richiamo
Ho visto Ginevra attraversare la porta di una comunità in cui troverà, assieme alla signora Tilde, un gruppo di ragazzini pieni di dolore e solitudine, proprio come lei.
C'è stato solo un particolare che mi ha disturbata durante la lettura: spesso le emozioni, gli atteggiamenti, le reazioni e le parole di Ginevra mi sono parsi troppo da adulta. I sentimenti che Ginevra manifesta nei confronti di Agape, uno dei suoi compagni, mi sono parsi davvero eccessivi se rapportati ad una bambina di quell'età.
Ho provato davvero a cercare di rapportarmi con lei, a ripetermi che situazioni strazianti come la sua fanno crescere più in fretta. Ma spesso le parole e i sentimenti mi sono sembrati davvero esagerati se messi in bocca ad una bambina di undici anni appena.
Nonostante ciò, la storia è così delicata e commovente, la scrittura di Elisa così leggera, scorrevole e matura, che non si potrà fare a meno di amare questo romanzo, di coccolare Ginevra, Agape e tutti i loro compagni, di aver voglia di rifugiarsi tra le braccia della signora Tilde e mangiare le meringhe con lei!
Un libro che vola dritto dritto nella lista dei libri da leggere! :)
RispondiEliminaL'unico problema è che ho bisogno di più tempo!
Ti prego, non dirmelo!
EliminaIo ho deciso che devo ridurre drasticamente le ore di sonno per dare più spazio alla lettura...iiiiiin liiista! Anche questo
RispondiEliminaMannaggia a noi e al nostro vizio di dormire!
EliminaTi dico la verità, questa volta non sono proprio convinta...Magari aspetto eh! :)
RispondiEliminaTanto mica ti manca da leggere!
Eliminaio quando si parla di ragazzini dell'età delle mie figlie vado in crisi sul serio. non so mai se sarò capace di affrontarne la lettura. anche io come anna credo di aspettare un po'.
RispondiEliminaEh forse è meglio se passi, sì!
EliminaMi interessa assai!
RispondiEliminaLea
Leggere!
EliminaMolto bella questa storia! Aggiunta alla lista dei desideri :)
RispondiElimina;)
EliminaUn'altra storia che sembra toccare profondamente
RispondiEliminaEh sì, proprio tanto
EliminaBellissima recensione, Laura. Me l'ero persa nei viavai.
RispondiEliminaMetto in lista. :)
Un libro intriso di dolore e di follia,di poesia e miseria,di forza e di debolezza,di tragedia e comicita', di tanta tenerezza e amore,quello vero che a volte ferisce ma ti rende vivo e libero.Un libro bellissimo scritto con una delicatezza capace di rendere meno pesanti anche le situazioni piu' tragiche.Brava Elisa
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