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Recensione 'La notte devastata' di Jean-Baptiste Del Amo: un romanzo feroce e struggente sull'adolescenza e il dolore

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LA NOTTE DEVASTATA Jean-Baptiste Del Amo Gramma Feltrinelli 28 ottobre 2025 436 pagine Saint-Auch: una sfilza di case rosa pesca e di floridi prati, giardinetti rocciosi, siepi di alloro o di tuia. Dalle finestre si odono a volte provenire grida, insulti, pianti. Un bambino che urla, un cane che guaisce. Ma nessuno se ne cura, in questa piccola città a venticinque chilometri da Tolosa. Thomas, Mehdi, Alex, Max e Lena sono una banda di ragazzi. Vivono nello stesso quartiere e fanno tutto ciò che è dato fare ad adolescenti degli anni novanta. Comprano robaccia da quelli più grandi e la fumano distesi sui tetti delle pensiline degli autobus o su vecchi divani piazzati nelle antiche serre di Saint-Auch, dove si rifugiano ad ascoltare i Nirvana o a guardare film horror, giusto per sentire i loro cuori battere. A volte si cimentano in stupide sfide: nuotare in una cisterna d’acqua, fare telefonate anonime, tirare petardi in un terreno incolto. Qualcuno è umiliato a scuola, qualcun altro cerc...

BOOKBLOGGER vs BOOKTOKER – Due mondi, un amore (disfunzionale) per i libri

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C’era una volta un mondo ordinato, in cui i lettori si trovavano tra blog e forum a discutere civilmente (più o meno) su trame, stili narrativi e personaggi insopportabili. Poi arrivò TikTok. E con lui, una nuova razza di creature mitologiche: i Booktoker. Da allora, noi poveri bookblogger viviamo in un continuo déjà vu tra: “Questo libro mi ha spezzato l’anima” e “Dieci romanzi che mi hanno distrutto alle 3 di notte mentre piangevo con la ring light accesa”.  Ora, non fraintendiamoci: viva i Booktoker! Davvero. Hanno riportato i libri tra i trend, fatto scoprire classici ai quindicenni e dimostrato che sì, si può parlare di letteratura anche ballando sulle note di Olivia Rodrigo. Ma nel frattempo, il bookblogger medio – quello con la schiena piegata dal peso delle bozze e il polso logoro da tastiera – è diventato l’equivalente letterario del fax: obsoleto, rumoroso e un po’ polveroso.  Il dramma del contenuto lungo   Noi scriviamo recensioni da 1200 parole (1200? Ma chi?...

Dieci frasi che ogni lettore odia sentirsi dire (e risposte ironiche per salvarsi dalla galera)

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C’è una categoria di esseri umani che il lettore teme più dei finali aperti: quelli che, vedendoti con un libro in mano, ti dicono: “Ah, io non ho tempo per leggere.” Giuro, ogni volta mi parte un tic all’occhio. Come se leggere fosse un privilegio riservato ai disoccupati del regno di Narnia. E allora ecco un piccolo manuale per sopravvivere a chi ti fa venire voglia di usare  Guerra e pace  come arma contundente. Le 10 frasi proibite (e come rispondere senza finire in galera) “Leggere è una perdita di tempo.” Risposta ironica:  “Hai ragione, in effetti è molto più produttivo guardare un cantiere.” “Io non ho tempo per leggere.” Risposta ironica:  “Tranquillo, anch’io non ho tempo per respirare, ma lo faccio lo stesso.” “Ma a cosa serve leggere?” Risposta ironica:  “Serve a capire perché la gente dice cose assurde e sopravvive senza perdere la sanità mentale.” “I libri sono noiosi.” Risposta ironica:  “Anche ascoltare te, ma lo faccio lo stesso.” “Io prefe...

Recensione 'Ti telefono stasera' di Lorenzo Marone: ironia, emozioni e amore imperfetto

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TI TELEFONO STASERA Lorenzo Marone Feltrinelli 246 pagine 4 novembre 2025 Giò Coppola ha cinquant’anni, per lavoro legge delle poco affidabili previsioni meteo e ha una vita sentimentale che assomiglia a una giostra. Ma la vera rivoluzione arriva quando l’ex moglie parte per lavorare un anno all’estero e lui si ritrova, dopo tanto tempo, a vivere con suo figlio: Duccio, nove anni, un concentrato di domande scomode e innocente saggezza. Con lui, Giò ha sempre avuto un rapporto che definisce minimalista, ma adesso, tra risvegli caotici, pranzi improvvisati e compiti di matematica che sfidano la logica, scopre il bello – e il difficile – di essere un padre a tempo pieno. Ma non è solo, intorno a lui si muove un cast di personaggi straordinari e strampalati: sua madre, sempre pronta a dispensare consigli non richiesti, e il padre, che parla poco ma, quando lo fa, lascia il segno. La sorella minore Lulù, con due matrimoni falliti alle spalle e un adolescente da crescere, che si è rifugiata ...