Buon pomeriggio simpatici lettori!
Che fate? Siete sotto una delle bombe d'acqua che stanno allagando il nord Italia e, magari, avete anche lasciato a casa l'ombrello? Oppure vi state appassendo al sole del sud? *iniziamo male... e il centro???*
Oggi ho pensato di scrivere un post diverso dal solito, che mi è stato ispirato dalle tante domande che mi sono giunte nelle ultime settimane e da una personcina a me cara (una che ride sempre sempre!) che sta per lanciarsi in questo folle mondo. Domande di blogger appena nate che, magari, chiedono un consiglio a chi, in questo strano mondo, ci bazzica già da un po'.
Che poi io mi domando perché i consigli li chiediate a me, che, notoriamente, non ho una laurea in diplomazia e quando una cosa proprio non mi piace ve lo dico senza tanti giri di parole, anche a rischio di farvi scoppiare in lacrime o, peggio, offendervi!
Vabbè, evidentemente ispiro fiducia (anche qui: perché?). E allora, vediamo di capire un po' cosa va e cosa non va, in linea generale, nei blog! Insomma, cosa mi fa rimanere e cosa fuggire via quando scopro un nuovo blog!
Che dite? Facciamo una lista? Sento già
Laura saltellare! Pronti? Via...
*boing boing*
La grafica
Come avrete notato se mi seguite dalla notte dei tempi, negli ultimi mesi ho notevolmente ripulito la grafica del blog. Non che io abbia mai avuto grandi pasticci, ma ho deciso di passare dalle tre alle due colonne e inserire vari elementi nelle cosiddette Pagine Statiche, che sono quelle che, solitamente, trovate nella barra menù di ogni blog.
Ecco, chiudere gli elementi in eccesso in una di queste pagine vi consentirà di snellire notevolmente la schermata principale del vostro blog e anche di dimezzare il tempo di caricamento della vostra pagina. Considerando che molti utenti ci leggono da dispositivi mobili, è un favore che fate anche a loro!
Sempre parlando di grafica, va riconosciuto che i colori che scegliete sono un requisito fondamentale. Sfondo bianco o comunque chiaro e dettagli in colori non troppo accesi, aiutano il lettore a non stancarsi mentre legge.
Una delle cose che trovo più fastidiose quando visito un blog, sono i cursori animati o che rilasciano una scia di scintille mentre si muovono sullo schermo o che, più semplicemente, hanno un disegno (farfalle, matite, iniziale del nome della blogger, ecc.). Mi impallano la lettura e, onestamente, li trovo anche abbastanza infantili. Insomma: pollice verso! *odio profondo*
Pagine indispensabili
A proposito di Pagine Statiche, quali sono quelle indispensabili? Sicuramente è carino crearne una in cui vi presentate! Dite chi siete, cosa fate nella vita, perché avete deciso di aprire un blog e, se volete, anche cosa vi aspettate! Se il vostro blog ha delle rubriche (casuali o a cadenza fissa), create una pagina apposita, in cui racchiuderete tutti i banner, cosicché i lettori possano facilmente trovare ciò che cercano.
Ovviamente, è bene avere una Pagina in cui inserire una lista delle recensioni che pubblicate. Potete scegliere se usare l'ordine alfabetico o se inserirle per nome dell'autore o, addirittura, entrambe le opzioni. È una Pagina che sarà molto utile a chi vi legge e anche a voi, perché vi darà modo di trovare immediatamente la recensione che cercate!
Per il resto, le Pagine Statiche sono soggettive e variano da blog a blog. Io, come vi ho detto, ho preferito racchiudere lì tante cose che, inizialmente, tenevo nella Home Page, come ad esempio la lista delle Case Editrici con cui collaboro, la Legenda Voti, ecc.
L'header
In tema di grafica rientra anche l'header, che, per chi non conosce i termini tecnici, altro non è che l'intestazione del blog (o, come dice la nostra amata Laura 2.0: "lassù in alto", traduzione per i più scemi e per le caprette! *là sui monti con Annette...*).
Quello è il vostro vestito, il primo impatto che una persona avrà con il vostro blog. E non crediamo a chi dice che l'abito non fa il monaco, perché sappiamo benissimo che non è così. Entrare in un blog con un header esageratamente grande o, viceversa, troppo piccolo, con immagini raffazzonate, sciatte, sfocate, non centrate, mi lascia sempre un po' scioccata.
Elementi essenziali per un buon header sono: semplicità, pulizia e chiarezza. Un header che si rispetti dovrebbe contenere un'immagine che vi piaccia o vi rappresenti, il nome del vostro blog (in un carattere leggibile!) e, se volete, una frase, una citazione, un pensiero che rispecchi il vostro modo di essere o il vostro amore per la lettura! Stop!
Monotematicità
Salvo casi eccezionali di blog particolarmente ben fatti (un esempio lampante è
Audrey in wonderland della bravissima Amrita), io non amo molto i blog multitematici. Insomma, se decidete di parlare di libri, evitate make-up, moda, cucina, ecc. E, ovviamente, vale il contrario. Quei blog che miscelano un po' di tutto e, spesso, in maniera superficiale, io li evito come la peste e la stessa cosa fanno molte mie
colleghe blogger. A meno che non abbiate una grande capacità di gestire tutto e di integrare le varie tematiche, vi assicuro che la sensazione che passa è quella di un gran pasticcio.
Tristissime poi, scusate se ve lo dico, sono quelle foto di libri abbinati a smalti o rossetti. Il mio mouse clicca direttamente sulla X e chiude la pagina!
Se proprio avete più di una passione, concentratevi su un massimo di due argomenti (libri e cucina, solitamente sono un connubio perfetto, guardate
Librintavola per capire!) e scrivete solo di quelli!
*dai apriamo quello di giardinaggio!!*
I post e le recensioni
I post sono il fulcro di ogni blog. A meno che non abbiate un blog fotografico e non scriviate quasi nulla, i nostri angolini vivono di parole. Ecco! Le parole devono essere leggibili!
Quindi, evitate font strani: niente corsivi con tanti ghirigori, niente grassetto se non per evidenziare certi passaggi di ciò che state scrivendo; attenzione anche alla dimensione del carattere: mai troppo piccolo (i decimi di vista ci servono per leggere i libri e non possiamo usare una lente di ingrandimento per i post dei blog!) e neanche troppo grandi, ché sembra quasi che stiate urlando! Inoltre, evitate di usare caratteri e grandezze diverse nello stesso post. A meno che non stiate inserendo una citazione e, quindi, vogliate metterla in evidenza (e in questo caso, basterebbe cambiare colore o scrivere in corsivo), un post andrebbe scritto usando sempre lo stesso carattere e la stessa dimensione.
Visto che siamo in tema di post, ricordatevi sempre di GIUSTIFICARE IL TESTO (fatelo per Laura, che quando vede testi allineati a destra, sinistra o, peggio ancora, al centro, le parte l'embolo e poi la sento urlare io! *giustificare è bello*).
Se copiate le sinossi dei libri da siti esterni (Amazon o sito della Casa Editrice), usate la FORMATTAZIONE DEL TESTO. Come fare? Evidenziate il testo in questione, cliccate su quella T con la crocetta rossa che trovate nella barra in alto quando scrivete. Ecco, adesso il testo è uniformato al vostro blog (giustificatelo, per favore!).
Prima di pubblicare un post, fate un'anteprima per vederne la resa, per essere sicuri che le eventuali immagini siano ben posizionate, che gli spazi siano corretti, ecc.
Ci sono volte in cui, purtroppo, blogger decide di fare di testa sua e dobbiamo rassegnarci, ma quantomeno saremo coscienti di ciò che ci aspetta!
In tema di recensioni ci sarebbe da fare un discorso ben più lungo, ma cercherò di essere sintetica e vi dico:
- chiarezza
- sincerità
- sintesi (non in maniera eccessiva)
- voto
Parto dall'ultimo punto e vi dico subito che io il voto lo guardo; anzi, lo cerco proprio! Quando leggo una recensione, la prima cosa che noto è il voto che il blogger dà al libro.
Se mi trovo in un blog che i voti non li ha MAI dati, allora posso anche farne a meno. Ma se ho davanti un blogger che i voti li ha sempre dati e, improvvisamente e spesso in coincidenza con l'inizio delle collaborazioni con le Case Editrici, decide di debellare il giudizio numerico, scusate il francesismo, ma io ci vedo tanta tanta tanta paraculaggine! E non ditemi che lo fate perché pensate che i voti siano restrittivi: non ci credo manco se me lo giurate sulla testa dei vostri figli!
Semplicemente, non avete gli attributi di far vedere, in maniera palese, che quel tale libro vi ha fatto schifo e quindi, ciao ciao voti e andate giù di giri di parole! *io ve lo dico di cuore, per me il voto deve esserci, mi aiuta tanto a capire subito a che recensione sto andando incontro, mi sa di onesto e non è vero che un libro non può essere valutato con un punteggio perché un 3 è diverso a seconda del libro, perché c'è la recensione scritta che chiarisce!*
Chiarezza e sincerità: se un libro non vi è piaciuto, ditelo! Se lo avete amato e il resto del mondo lo ha odiato, ditelo. Insomma, il blog è uno spazio vostro, che avete deciso voi di creare e che, solitamente, si mette su perché vogliamo essere liberi di dire ciò che pensiamo. Ovviamente, educazione e rispetto per gli scrittori, ma onestà verso i lettori (alla fine, è per loro che noi blogger scriviamo, no?)
Sintesi: io lo dico sempre! Ci sono libri e libri. Ci sono libri che non si possono recensire in venti righe, che richiedono di più, che ci hanno lasciato dentro talmente tanto o ci hanno deluso talmente tanto, che essere sintetici è quasi impossibile. Ma fate sì che si tratti di eccezioni!
Partite sempre dal presupposto che chi viene a leggere una vostra recensione vuole solo sapere se quel libro valga la pena acquistarlo. Non vuole che gli raccontiate tutta la storia tranne il finale, non vuole leggere i vostri sproloqui su ogni singola riga. Vuole sapere se è bello o brutto; se quei 20 euro saranno ben spesi o se è meglio andare a farsi una pizza e una birra!
Quindi, a meno che non siate
Mr. Ink, che per quanto riguarda noi blogger, può sproloquiare di qualunque cosa, tanto noi stiamo lì a leggere ciò che scrive con il rivolo di bavetta alla bocca (che brutta immagine!), ricordatevi di essere abbastanza sintetici. Oh, non è che sintetici voglia dire scrivere: "bello... brutto...". Spiegate il vostro pensiero sul libro ma senza che chi vi legga debba prendersi una settimana di ferie!
Ah, quasi dimenticavo: rileggete. Rileggete sempre prima di pubblicare. Controllate che, nella foga di scrivere, non vi sia partito qualche strafalcione (succede, succede sempre!), che la punteggiatura ci sia tutta e sia al posto giusto. E soprattutto, controllate i verbi, che al prossimo congiuntivo ucciso, poi uccido io!
Frequenza di pubblicazione
Questo è un punto spinoso! Qual è la giusta frequenza di pubblicazione? Se pubblico un post al giorno ottengo più visualizzazioni o, al contrario, tolgo visibilità al post del giorno precedente? E se pubblico una volta a settimana, la gente si dimenticherà di me? Non c'è una regola fissa. Ovviamente, pubblicate quando avete qualcosa da scrivere, che sia una recensione, un Recap, un post con i vostri pensieri, buttatelo fuori!
È ovvio che pubblicare un post a settimana o, peggio, una o due volte al mese vi farà apparire come persone poco costanti. Io, lo dico, se un blog non pubblica nulla per tre o quattro settimane di fila, tendo a non seguirlo più. Certo, se il blogger in questione mette su un post in cui mi spiega che è sotto esami, che va in vacanza o che so io, allora aspetto più che volentieri il suo ritorno.
Poi, come nella vita, tutto è relativo. Soprattutto per chi ha un lit-blog ci sono tante varianti che influiscono sulle pubblicazioni. Ci sono periodi dell'anno in cui si legge di più e altri in cui, magari, in un mese leggiamo tre libri (Laura non urlare!), quindi il numero di post calerà inevitabilmente. Piccolo trucco: le rubriche! INVENTATE (non copiate!) delle rubriche che siano facili da preparare, magari con un certo anticipo, e che vi servano da tappabuchi per quando non avete recensioni da tirare fuori!
Originalità
Ehm... Io lo dico: in questi ultimi giorni ho il dente avvelenato per quanto riguarda questo argomento. Ma glissiamo e andiamo avanti! Siate originali. Non copiate. Tirate fuori le vostre idee! La gente non è scema: se copiate, lo nota e smette di seguirvi. E poi, mettete anche in conto che noi blogger, spesso, non siamo persone che sprizzano dolcezza e amore da ogni poro, anzi... Quindi, quando io trovo un mio post palesemente scopiazzato, mi parte l'embolo e azzanno! E non sono molto carina in quei momenti (chiedere a Laura per conferma!). Nel novero delle scopiazzature rientrano anche tutte quelle rubriche che, ormai, imperversano in 9 blog su 10. Avete presente "WWW Wednesday... Teaser Tuesday..."? Ecco, io quelle posso ammetterle quando il blog lo avete aperto da un mese, vi state ancora ambientando, state cercando di capire bene come gestirlo, ecc.
Ma quando il blog lo avete ormai da un anno e più, no! Scusate, ma proprio non ce la faccio. Io ormai odio il mercoledì solo perché so che mi troverà invasa da post di quel genere!
E per chi inizia...
Il nome del blog
Primo passo: la scelta del nome! Chiaro, semplice e, soprattutto, che rimanga in mente! Non me ne voglia la mia sorella di blog Laura, che ormai sta su da un po', che ha aperto il suo blogghetto quando ancora in questo mondo virtuale c'era poca gente, ma evitate nomi che contengano le parole libreria, libraio, biblioteca, libri e simili. Ce ne sono troppi che contengono queste parole, rischiate di essere confusi con quelli già esistenti e di non essere mai scovati in questo grande mondo! *lo vogliamo dire come Fabio Volo stava leggendo il nome del tuo blog?*
Italiano! E anche in questo caso so che mi attirerò le occhiatacce di almeno un paio di persone (scusate!). Ma mettiamoci in testa che non tutti conoscono l'inglese e, soprattutto, se andrete avanti e vi capiterà di dovervi presentare ad uno scrittore o un ufficio stampa, non sempre sarà facile farvi capire!
Se decidete di scegliere un nome che richiami qualcosa che vi sta particolarmente a cuore (un libro, una favola, una serie tv...) assicuratevi che si tratti di qualcosa di chiaramente noto ai più; altrimenti, il rischio è che la gente non capisca, che non scatti il collegamento mentale e, infine, che vi venga chiesto di spiegare la scelta del nome. Che è un po' come quando mi chiedono il significato dei miei tatuaggi e io ho voglia di sputare in faccia alla persona in questione!
Abbiate una vostra identità
Come nel caso delle scopiazzature di cui sopra, avere una propria identità è fondamentale. Se avete intenzione di usare un nickname, fate in modo che sia quello e tale rimanga per il resto dei vostri giorni da blogger. E, ovviamente, che sia una roba facile e immediata. Insomma, scegliere un nick che faccia pensare ad un divano Ikea non è consigliabile!
E pensateci bene! Scegliere un nickname è bello sul momento, ma, magari, tra dieci anni, farvi chiamare baby non vi piacerà più di tanto. Soprattutto considerando che, nel frattempo, il baby in questione è vostro figlio di due anni! *nessuno mette Baby in un angolo!!*
A fronte di ciò, siete proprio sicuri che il vostro nome sia così brutto da non poter essere usato? Sento una voce... Ah, ti chiami Calogera? Ok, tu hai diritto ad un nickname!
L'identità dovrete averla anche quando scriverete. Non cercate di far vostro lo stile di un'altra persona: se non siete naturalmente dotate di ironia, scrivere post che vogliano far ridere vi farà apparire forzati e fastidiosi.
Usare espressioni usate da altri blogger, farle vostre, riscriverle uguali uguali solo perché vi hanno fatto ridere o vi hanno commosso, vi farà passare per gente priva di idee.
Insomma, siate voi stessi nel bene e nel male. Se la gente deve apprezzarvi, deve farlo per ciò che siete!
L'icona del blog
Se dico "bambolina in bilico sui libri" il 90% di voi penserà a me e al mio blog; se dico "gufo" penserete a Laura *lo prendo per un complimento...*. Ecco, questo è il concetto di icona. Ne volete una? Volete che il vostro blog sia immediatamente ricordato davanti ad una certa immagine? Perfetto! Trovate qualcosa che vi piaccia immensamente, perché poi non sarà possibile tornare indietro. O meglio, possibile è possibile, ma a discapito vostro! Trovate qualcosa che, altresì, vi identifichi. Nulla che sia già stato usato da altri dieci blog, altrimenti, come sopra, si fa confusione!
L'avete trovata? Bene, da oggi sarete un tutt'uno con lei!
I social network
Servono. Fatevene una ragione! Collegare il blog ad una pagina Facebook vi porterà tanti lettori in più. Usare Twitter (io qui ammetto la mia riluttanza) vi darà la possibilità di essere immediati e di riuscire ad interagire anche con scrittori stranieri (che sono più avanti di noi e si appoggiano al famoso uccellino!). Anche Instagram ha un suo perché: è semplice, immediato e per condividere le foto dei libri non ha rivali!
Non vi piacciono i Social Network? Rassegnatevi, mandate giù il boccone e buttatevi!
La domanda fondamentale: perché aprire un blog?
Perché amate leggere e nessuno vi capisce. Perché volete interagire con persone che abbiano la vostra stessa passione, perché volete scoprire nuovi libri e condividere col mondo (esagerata!!!) il vostro amore per un certo tipo di letture o un certo autore! Questi sono i motivi fondamentali per aprire un blog. *perché volete rendere impossibile la vita ad autori e uffici stampa*
Non fatelo per ricevere libri gratis. Anche perché non succede (quasi) mai. Molti sono convinti che basti avere un blog per dare il via a delle collaborazioni con le Case Editrici. Nulla di più falso. Perché una Casa Editrice vi noti (e spesso non vi notano, ma siete voi a bussare alla loro porta! *o ad infilarvi di nascosto dalla finestra*), dovrete percorrere un bel po' di strada. E, a fronte di tutto ciò, in cambio otterrete spesso solo degli e-book (vi assicuro che un buon 80% delle CE manda pdf talvolta illeggibili) e una buona dose d'ansia perché dovrete leggerli prima possibile (insomma, se chiedete un libro è giusto recensirlo in tempi brevi, no?!) e se vi farà schifo dovrete trovare un modo carino per dirlo! *ah non ci sei ancora arrivata a questo punto?*
Quindi, se il vostro scopo è quello, lasciate perdere sin da subito. Un blog richiede passione, tempo, dedizione e sacrificio *soldi... non dimentichiamo i soldi che lasciamo in libreria*.
E per concludere...
Questo post, ovviamente, non rispetta il dono della sintesi di cui sopra, ma le cose da dire erano tante! Mi sarà sicuramente fatta qualche nemico in più (pazienza, io vivo serena!) e qualcuno avrà urlato (vivo serena anche in questo caso!).
Per tutti coloro che hanno avuto la pazienza di leggere sino a qui, che non mi hanno trovato fastidiosa, saccente, egocentrica e che volessero fare qualche domanda, avere qualche chiarimento, io sono a vostra completa disposizione! *scappate, fuggite, nascondetevi!!*