-IERI IL BLOG HA COMPIUTO 6 ANNI -
In un momento in cui il mondo dei blogger è colpito da polemiche (c'è mai stato un momento tranquillo?!), La Libridinosa ha toccato un traguardo non facile!
E l'ho fatto con una diversa coscienza e conoscenza di me stessa. L'ho fatto essendo reduce da due settimane in cui la mia faccia e la mia voce sono servite a scoperchiare il famoso vaso di Pandora (chi di voi l'ha mai visto?!).
#lacortegate
Prima ho subito un attacco da parte di una Casa Editrice, La Corte Editore, che mi ha accusata di aver recensito negativamente un loro romanzo solo perché avevo dovuto acquistare la copia di tasca mia.
Penso che non ci sia bisogno di dirvi che non ho mai fatto cose del genere, che quando vi ho parlato positivamente di un libro l'ho fatto perché mi era piaciuto, indipendentemente dal fatto che questo mi fosse stato inviato dall'editore o che fosse stato acquistato da me. Stesso discorso in caso di recensioni negative: non mi è mai importato rischiare di perdere una collaborazione, perché il mio rispetto va a voi che mi leggete, mi seguite con tanto affetto e, spesso, aspettate un mio parere per decidere se acquistare o meno un libro.
Questo discorso ha dato il là ad una serie di discussioni che hanno dimostrato, una volta di più, quanto marcio si nasconda dietro il mondo dei blog: tante persone chiedono soldi in cambio di recensioni positive; altre si attengono alle indicazioni di Case Editrici che impongono pareri positivi in cambio delle copie.
Mi spiace dover dire che, a fronte di tantissimi messaggi di solidarietà e supporto, ne sono arrivati anche alcuni in cui mi veniva detto che "sì, io parlo positivamente di tutto ciò che ricevo perché voglio le copie gratuite".
Io ho sempre pensato che i lettori siano intelligenti e che, alla lunga, certi comportamenti vengano notati. In fondo, per quanto brava possa essere una persona a scovare solo libri che le piacciono, prima o poi la fregatura capita a tutti (guardate cosa mi è successo a febbraio!).
È ovvio che, col passare degli anni, il "fiuto" del lettore vorace si affina e si impara a riconoscere le storie che possono piacerci, ma capita anche di venire conquistati da una meravigliosa copertina o da una trama avvincente, per poi ritrovarti tra le mani un romanzo che è un fiasco assoluto.
Capita quando acquistiamo, ma anche quando riceviamo copie omaggio dalla Case Editrici.
Ed è in quel momento che il blogger serio viene fuori: se un libro non mi piace, io lo dico! Attenti, lettori, ai blog pieni solo di recensioni positive!
Concluso questo casino con una mail di scuse da parte dell'editore (lasciamo perdere cosa ci fosse scritto e, soprattutto, come... poveri poveri verbi!), quando tutto sembrava tornare alla normalità ecco che...
#neripozzagate
Neanche il tempo di riprendere fiato che su Instagram, nuovo luogo di ritrovo per i rompiscatole del web, esplode "Lo strano caso Neri Pozza". Cos'è accaduto? In sintesi, la nota Casa Editrice italiana ha invitato, ad un evento di promozione di una loro nuova uscita, oltre a dei bookstragrammer e bookblogger, cinque note influencer. Cosa c'è di strano? Di base nulla se non che queste cinque persone, sui loro canali social, si occupino di tutto tranne che di libri (si tratta di un'estetista che produce creme di bellezza, una modella, due youtuber e una non ben definita influencer di moda).
Strategia di marketing, ovviamente! Ma, come è lecito che accada in democrazia, una ragazza ha osato chiedere GENTILMENTE cosa c'entrassero queste persone ad un evento atto a promuovere un libro.
Fulmini e saette si sono abbattuti su questa ragazza e su chi, come me, ha deciso di avvallare la sua domanda e difenderla.
In particolare, tale Estetista cinica, dall'alto dei suoi 300 mila followers, si è sentita in diritto di insultare ripetutamente sia lei che tutti noi che abbiamo concordato con le sue perplessità.
Personalmente, mi sono ritrovata a dover segnalare e bloccare una settantina di persone che, tramite messaggio privato, mi hanno minacciata e insultata.
Questo, in sintesi, ciò che è accaduto. Ma la cosa che mi ha lasciata più perplessa è stato l'atteggiamento della Casa Editrice, che, prima ha definito quelle persone come lettrici (ok, sai quanti lettori trovi in libreria? Perché proprio loro che, tra l'altro, del libro non parleranno mai?); quando, però, i commenti hanno cominciato a diventare davvero offensivi, si è limitata a dire che la loro "era un'iniziativa di marketing volta alla promozione di un romanzo innovativo che, nel paese d'origine, l'Inghilterra, ha conquistato alla lettura di un'opera di qualità numerosi nuovi lettori (...) Questo è tutto. Speriamo che così si possa concludere la polemica che si sta portando avanti da fin troppo tempo sulla nostra bacheca."
E da qui scaturisce una mia analisi! Perché un'iniziativa di marketing funzioni, queste persone avrebbero dovuto creare dei contenuti (per usare un linguaggio da blogger!) in cui mostravano il libro, ne parlavano, lo pubblicizzavano in qualche modo. Lo hanno fatto? No.

Infine, mentre si anelava alla conclusione della polemica, fioccavano, da parte di Neri Pozza, mi piace ai commenti pieni di insulti lasciati da Estetista cinica.
Immaginerete il mio sconcerto davanti a questa situazione. Alla fine ho preso una decisione che, se da una parte mi porta dispiacere, dall'altra mi sembra l'unica possibile: ho fatto una pila con i Neri Pozza che ho già in casa e li ho fotografati. Quelli sono gli ultimi Neri Pozza che leggerò, non ho più intenzione di acquistare nessuno dei loro libri (ed è una cosa che farò a malincuore) né, tantomento, di parlarne qui sul blog.
Non ho intenzione, insomma, di fare pubblicità ad una Casa Editrice che non ha il alcun modo tutelato i suoi lettori, nonostante si sia sempre distinta per serietà e qualità delle loro opere.
#lalibridinosagate
A fronte di questi avvenimenti e non solo, questo 2019 e questo sesto anno di blog sono iniziati, per me, con uno spirito diverso!
Se da una parte sto prendendo tutto con quella leggerezza che lo scorso anno avevo perduto e che mi ha portata a divertirmi nuovamente come accadeva sino a qualche tempo fa, a leggere con più piacere e non con fatica e con un senso di costrizione, dall'altra mi aspetto anche un maggiore rispetto da parte di quelle Case Editrici con cui collaboro.
Sei anni non sono un giorno. Ho dei lettori fedeli che mi seguono e si fidano di me, ho un blog che, nonostante si continui a dire che i blog sono in agonia se non già morti, mantiene comunque un alto numero di visualizzazioni giornaliere.
E allora, caro ufficio stampa di qualunque CE, se non mi rispondi, se decidi, dopo anni di proficua collaborazione, che è più bello mandare le copie cartacee dei tuoi romanzi a chi si limita a scattare una foto e basta, io non ci sto! Penso di meritare maggiore rispetto e se tu non la pensi come me, pazienza!
E allora continuo per la mia strada, affiancata, per fortuna, da lettori che mi stimano e, soprattutto, da amiche preziose!
Il mio grazie va a voi e a loro, il mio grazie va anche a chi ha deciso di sbattere la porta e uscire dalla mia vita: grazie, adesso è tutto più pulito!