Chi sono

La storia, la voce e la filosofia del blog

Mi chiamo Laura, ma nel web spesso mi conoscono come La Libridinosa, e dietro questa facciata ironica si nasconde una donna che da sempre trova rifugio tra le pagine dei libri.

Leggo da quando ero bambina, in una casa dove nessuno leggeva. Forse è per questo che, da allora, i libri sono diventati la mia casa: un posto dove non serve fingere, dove posso essere me stessa, dove le parole curano e, a volte, salvano.

Con il tempo ho capito che leggere non era un passatempo, ma una forma di resistenza. Leggo per restare viva, per capire, per ridere, per piangere - e per mandare a quel paese (sulle punte, da brava Étoile, come direbbero La Bacci e Patato!) chi ancora pensa che leggere sia tempo perso!

Da questa consapevolezza, tanti anni fa, è nato il blog.

All'inizio era solo un piccolo spazio per tenere in ordine le mie recensioni, poi è diventato un luogo nel qualche incontrare lettori veri, quelli che leggono perché non sanno farne a meno, quelli che sanno che un libro giusto, nel momento giusto, può cambiare la giornata... o la vita.

Qui non troverai le classifiche da supermercato, recensioni patinate o finte collaborazione entusiaste. Troverai, invece, la mia voce: sincera, ironica, spesso tagliente, ma sempre guidata dal cuore.

Scrivo di ciò che amo e di ciò che non sopporto; lo faccio per passione, per onestà e per quella sana follia che solo i lettori veri possono comprendere.

La Libridinosa è questo: un po' ironia, un po' riflessione, un po' caos.

È la donna che urla alla Bacci: "LEGGILO!" quando un libro la travolge!

È quella che si commuove davanti a Lorenzo Marone, che non sopporta i cliché dei romance, che difende la lettura come un atto di amore e di libertà.

Leggo per rinascere, scrivo per respirare.

E se sei arrivato fin qui, probabilmente anche tu, come me, credi che dentro ogni libro ci sia un piccolo pezzo di felicità.

Benvenuto nella mia libridinosa follia!

Accomodati, versa un caffè e facciamoci compagnia tra le pagine di un libro!

Cosa troverai qui

• Recensioni oneste: niente sconti, niente giri di parole. Se un libro non funzionante lo dico. Se mi fa innamorare, te lo urlo.
• Ironia, sarcasmo, autoironia: perché prendersi troppo sul serio fa venire le rughe.
• Consigli di lettura affidabili: diciamocelo, leggo tanto. Ma non faccio la gara a chi legge di più: odio chi lo fa.
• Tazze, copertine, vita vera: perché tra una pagina e l'altra esiste anche un Labrador di nome Vani, una palestra che mi vede ogni giorno Sun paio di scarpette da punta che mi ricordano perché insegno danza ogni pomeriggio.

Chi sono davvero 

Sono quella che odia i romance (con tutto il cuore, giuro), che sbuffa davanti ai cliché, che non sopporta le frasi fatte e che si scioglie davanti a un personaggio scritto bene.

Sono quella che quando legge Marone, sospira. Quando legge King, dorme con la luce accesa. Quando legge Faletti, si ricorda perché ama i thriller. Quando legge Weir, cade in ginocchio davanti alla Storia.

Sono anche quella che ha una bambolina Gorjuss tatuata sul braccio, perché i libri sono scalini e io continuo a salirli.

La filosofia del blog

Qui dentro si ride, ci si emoziona, si riflette e si stacca la testa dalla vita di tutti i giorni. Ogni recensione nasce così: con sincerità, un cucchiaio di empatia e una spolverata di sarcasmo.

Il mio obiettivo? Allietare le vostre giornate. Farvi sentire in compagnia. Farvi scoprire storie che vi parlano. E farvi evitare quelle che, fidatevi, è meglio lasciare sugli scaffali.

Manifesto della Libridinosa Lettrice

(ovvero: istruzioni per l'uso di una lettrice con la sindrome della pila infinita)

1. Leggere è un atto di sopravvivenza

Non una moda, non una challenge, non un hashtag.

Leggere è respirare, solo con più carta e meno anidride carbonica.

2. La TBR non si giudica 

È una creatura viva, cresce da sola, si riproduce per mitosi e si nutre di sensi di colpa.

Io la osservo, la amo, la temo. Ma non la giudico.

3. I romance? No, grazie

Se voglio un lieto fine, guardo un film romantico.

Nei libri voglio emozioni vere, personaggi imperfetti e finali che mi facciano urlare: "Ma come osi!"

4. Le copertine contano

Sì, leggo anche con gli occhi. E se il libro è brutto fuori, deve farsi perdonare dentro.

5. Il libro perfetto non esiste

Esistono libri che arrivano al momento giusto, quelli che ti prendono a schiaffi e poi ti abbracciano.

Il resto è solo carta riciclata in attesa di redenzione.

6. Non leggo per piacere agli altri

Non faccio gare di "libri letti", non colleziono stelline per sport e non mi vanto dei miei numeri. 

Leggo per il puro, egoistico, meraviglioso gusto di perdermi in una storia.

7. Le recensioni non sono carezze

Scrivo con sincerità, anche quando brucia.

Se un libro è noioso, lo dico. Se è geniale, lo urlo. Se è un romance... passo oltre.

8. Il segnalibro è sacro

Mai piegare un angolo, mai abbandonare un libro a faccia in giù, mai usarlo come sottobicchiere.

C'è un girone infernale per chi lo fa ed è pieno di manuali di self-help.

9. Il caffè e il cappuccino sono carburante

Ogni pagina ha bisogno del suo sorso.

L'unico rischio è finire il cappuccino prima del capitolo.

10. Il libro giusto ti sceglie

Puoi provarci con mille titoli, ma sarà quel libro lì a guardarti dallo scaffale e dire: "Ehi, tocca a me!"

11. I lettori non sono tutti uguali

C'è chi sottolinea, chi annusa, chi colleziona.

Io? Io leggo, commento, ironizzo e passo la vita a combattere con la pila della vergogna.

12. Ogni storia lascia una cicatrice

Perché un buon libro non si chiude mai davvero.

Ti resta addosso, come l'odore di una libreria dopo la pioggia.

Essere una Libridinosa Lettrice significa leggere con passione, ridere dei propri drammi letterari e difendere la libertà di amare (o odiare) un libro senza sensi di colpa.

Tutto il resto è chiacchiera da club del libro con prosecco annacquato.

Il blog in 10 punti

1. Recensioni oneste e senza sconti - se un libro non funziona, te lo dico senza pettinare le bambole
2. Ironia sempre presente - qui si legge, ma si ride pure
3. Zero romance - vietato l'ingresso a stucchevolezze, cliché e baci sotto la pioggia
4. Narrativa contemporanea e thriller al comando - la casa base dei miei entusiasmi
5. Capitoli corti per la pace mentale - chi allunga, perde
6. Niente gare di lettura - il numero non fa il lettore
7. Gorjuss come patrona dei lettori ironici - la mia mascotte e portafortuna
8. Tazze ovunque - cappuccino, cioccolata calda, caffè e una buona pagina
9. Empatia quando serve - perché alcuni libri meritano delicatezza
10. Libri vissuti, non solo letti - qui le storie si masticano, si sudano, si amano e, quando serve, si mollano senza sensi di colpa.