L'INAFFONDABILE GRETA JAMES・Jennifer E. Smith・Feltrinelli ・30 agosto 2022・305 pagine
Greta James non affonda mai. Musicista indie entusiasta e caparbia, non c'è ostacolo che non sia pronta a superare. Dopo essersi lasciata alle spalle gli anni della gavetta, è a un passo dal lancio del suo album più importante quando un'onda improvvisa la travolge. Una settimana dopo la scomparsa della madre, sale sul palco e la paura la paralizza: di colpo, l'inaffondabile Greta non ha più il controllo della situazione. Senza l'appoggio della sua fan più importante e con la carriera in bilico, Greta si trova suo malgrado in alto mare, e non solo metaforicamente: trascorrerà sette giorni su una nave, in crociera tra i fiordi dell'Alaska. Il sogno dei suoi genitori, che avevano organizzato il viaggio per i quarant'anni di matrimonio, ma non il suo. Non ora. Insieme a lei, il padre, che non ha mai approvato le sue scelte di vita, e una comitiva di vecchietti arzilli che cercano di programmarle ogni secondo. Ma c'è un'altra persona che, come lei, si amalgama poco con l'allegria di bordo: Ben Wilder, un professore universitario timido e riflessivo, innamorato di Jack London. Di giorno in giorno, mentre la nave scivola lenta tra paesaggi mozzafiato, Greta e Ben faranno i conti con le loro scelte e il loro passato. E si scopriranno non più iceberg inscalfibili e solitari, ma esseri umani fragili e pronti a lasciarsi andare.
Ć un tipo di perdita singolare, quando ti viene portato via qualcosa che non pensavi neanche di volere.
Chi è Greta James? Una giovane musicista che sta per lanciare il suo album più importante. Al termine di un'esibizione, Greta riceve una telefonata che manderà tutto all'aria: sua madre ha avuto un aneurisma cerebrale ed è in coma.
Greta salirĆ sul primo volo disponibile, ma non arriverĆ in tempo per salutare la madre un'ultima volta. Questo avvenimento scombussolerĆ la sua vita: appena Greta calcherĆ nuovamente il palcoscenico, un attacco di panico le impedirĆ di suonare.
Chiusa in sƩ stessa e nel suo piccolo appartamento, cede alle insistenze del fratello che la "costringe" a partire per una crociera in Alaska assieme al padre.
La crociera era il sogno dell'amata madre, che aveva pianificato tutto nei minimi dettagli: una settimana tra i ghiacciai, assieme al marito e agli amici più cari, per festeggiare il quarantesimo anniversario di matrimonio.
Lo scopo del romanzo, o almeno questo mi è parso di intuire, è portare Greta e il padre a una sorta di riconciliazione. Se tanto era sostenuta e amata dalla madre, infatti, così non è mai accaduto col padre, che ha sempre osteggiato la scelta di Greta di dedicare la sua vita alla musica.
Uomo d'altri tempi, Conrad avrebbe voluto che la figlia "si sistemasse": un lavoro sicuro, una casa vicino a quella dei genitori, un marito e dei figli.
Greta, invece, vive con la chitarra in mano, viaggia di continuo, abita in un piccolo appartamento a New York e non ha una relazione stabile.
Se avessi avuto 14 anni, questo libro probabilmente mi avrebbe conquistata: una lettura leggera, una storia d'amore e un rapporto padre-figlia da recuperare, se non addirittura da costruire.
Il punto è che io quattordici anni non li ho più da un pezzo e, in tutta onestà , anche se le mie letture erano ben diverse da quelle attuali, non ho mai granché amato questo tipo di storie "buoniste".
Nel caso di questo romanzo, nello specifico, non ĆØ tanto la storia a fare acqua, quanto la nave che la conduce (E PER NAVE INTENDO NAVE, NON BARCA! Scusate, questa la capirete solo se leggerete il romanzo!).
La narrazione scorre su acque tranquille, molto moooooolto tranquille. Ecco, diciamo che sarebbe servito uno scossone che la rendesse interessante, invece ci troviamo davanti a qualcosa di piatto come il mare sul quale scivola la NAVE che ospita Greta e suo padre!
I personaggi sono superficiali, non hanno alcun approfondimento psicologico e li vediamo vagare tra i corridoi della NAVE come fossero pedine che l'autrice sposta da una parte all'altra di questo grattacielo galleggiante.
Gli eventi... Greta che incontra un uomo, il chiarimento tra lei e il padre, la ritrovata forza di salire su un palco, non smuovono alcuna emozione, perchƩ il lettore viene condotto attraverso questa storia come se fosse uno spettatore passivo: non ci si sente mai parte integrante del romanzo, non si empatizza con i personaggi, non si prova alcuna emozione neanche davanti alle situazioni che dovrebbero risultare commoventi.
La scrittura di Jennifer E. Smith è sicuramente piacevole, ma salta immediatamente all'occhio il suo passato di scrittrice romance: la storia si concentra più sul rapporto tra Greta e l'uomo incontrato in NAVE che non su quello tra Greta e il padre, che viene relegato a poche pagine prima della fine del romanzo.
Quello tra Greta e Ben (questo il nome dell'uomo misterioso), invece, ĆØ un incontro scontato, tra due persone che si portano dietro un carico di problemi, con vite completamente diverse, ma il cui epilogo si capirĆ giĆ dopo poche pagine di lettura.
Una storia semplice, sicuramente adatta a un pubblico di ragazzi o ad assidui divoratori di romanzi rosa; una di quelle storie dalle quali non aspettarsi alcuna sorpresa, nessun guizzo, col finale buonista da vissero tutti felici e contenti!
Vi direi che un romanzo poggia-neuroni, ma poi si scatenerebbe il putiferio!
Ringrazio la Casa Editrice per l'invio della copia
La copertina ĆØ fighissima, accidenti, ma mi rendo conto che questo non ĆØ il tipo di lettura che fa per me e quel "si nota il passato da scrittrice romance" spiega tutto (non vado con i 100% romance%)
RispondiEliminaTi ho taggata sul mio blog per un book tag, se ti va di farlo anche tu
http://inkandothersthingsaddicted.blogspot.com/2022/10/the-art-and-books-tag.html#more
Scusa per il commento tipo correttore di bozze, ma nel titolo del post il nome della scrittrice ĆØ "Elizabeth" e non "Jennifer" come invece giustamente riportato nel testo del post. Buon blog!
RispondiEliminaUn libro di imbarazzante banalitĆ . Peccato.Addio, Jennifer Smith
RispondiEliminaUn libro d imbarazzante banalitĆ . Peccato. Addio J.Smith.
RispondiEliminaAntonella