TITOLO: NoiSINOSSIDouglas e Connie si conoscono alla fine degli anni Ottanta, quando il muro di Berlino era ancora in piedi. Trent'anni e dottore in biochimica, Douglas trascorreva allora i giorni feriali e gran parte del weekend in laboratorio a studiare il moscerino della frutta. Connie, invece, divideva il suo tempo con una "combriccola di artistoidi", come li chiamavano i genitori di Douglas: aspiranti attori, commediografi e poeti, musicisti e giovani brillanti che rincorrevano carriere improbabili, facevano tardi la sera e si radunavano a volte a casa di Karen, la sorella di Douglas piuttosto promiscua in fatto di amicizie, a bere e discutere animatamente. Ed è durante una festa nell'appartamento di Karen, che Douglas si imbatte per la prima volta in Connie: capelli ben tagliati e lucenti, un viso stupendo, una voce sensuale, distinta ed elegante con i suoi vestiti vintage cuciti su misura, attillati e perfetti. Sono trascorsi più di vent'anni da allora e Douglas e Connie sono sposati da decenni e hanno un figlio, Albie. Douglas ha cinquantaquattro anni e la sensazione di scivolare verso la vecchiaia come la neve che cade dal tetto. Connie è sempre attraente e Douglas la ama cosi tanto chenon sa nemmeno come dirglielo, e dà per scontato che concluderanno le loro vite insieme. Una sera, però, a letto, Connie proferisce le parole che Douglas non avrebbe mai voluto sentire: "Il nostro matrimonio è arrivato al capolinea, Douglas. Penso che ti lascerò".
TITOLO ORIGINALE: Us
AUTORE: David Nicholls
TRADUZIONE A CURA DI: Massimo Ortelio
EDITORE: Neri Pozza
DATA DI PUBBLICAZIONE: 30 ottobre 2014
PAGINE:431
CODICE ISBN: 9788854508552
PREZZO: 18.00 €
E-BOOK: 9.99 €
PERSONAGGI 5
STILE 7
INCIPIT 7
FINALE 6
COPERTINA 6
Discretamente Libridinoso
Ho letto questo libro assieme alle mie LGS e a molte di voi, fedeli lettrici di questo piccolo spazio.
Io e le LGS abbiamo deciso di organizzare un Gruppo di Lettura che ci desse modo di leggere, finalmente, un libro tutte assieme, nello stesso momento, e di poterne parlare senza paura che una di noi rischiasse di scoprire pagine non ancora lette!
I libri tra cui scegliere per iniziare quest'avventura, come potete immaginare, erano davvero tanti. Perché proprio questo? Perché alcune di noi avevano già letto (ed amato) il precedente romanzo di questo autore, Un giorno, quindi è stato quasi naturale coinvolgere le altre nel cercare di scoprire Nicholls.
Questa volta, invece, più di altre, mi sono resa conto di quanto lo stesso libro possa suscitare emozioni diverse in ogni persona, di quanto i personaggi possano essere amati da una persona, odiati da un'altra o, addirittura, risultare indifferente a qualcun'altra ancora!
E adesso, veniamo a ciò che è il fulcro di questo blog. La recensione!
L'idea di base del romanzo è valida: una coppia sposata da tempo, due persone completamente diverse tra loro e un figlio diciassettenne, un viaggio programmato da tempo e, all'improvviso, una frase della moglie che rischia di rompere l'idillio.
Douglas e Connie sono sposati da più di vent'anni, quando lei, improvvisamente, dice di voler mettere fine al loro matrimonio. Douglas è colto di sorpresa: davvero è stato cieco sino al punto di non rendersi conto che il suo matrimonio è giunto al capolinea? Douglas, Connie ed Albie, il figlio diciassettenne prossimo a lasciare il nido, partono per un Grand Tour tra i musei di alcune capitali europee. Per Douglas l'occasione giusta per cercare di riconquistare Connie e creare un rapporto con un figlio che sembra quasi disprezzarlo.
Mentre Connie cerca di assecondare le inclinazioni artistiche del figlio, Doug mi ha sempre dato l'impressione di essere frustrato per il semplice fatto che Albie non gli somigli né fisicamente né caratterialmente.
Ho faticato per affezionarmi ai personaggi di questa storia; credo, anzi di poter dire che nessuno di loro abbia suscitato in me quella sorta di empatia che mi porta ad amare storia e protagonisti.
Ma, a parte l'insieme globalmente leggibile, il finale mi è parso un po' troppo da sceneggiatura cinematografica. Un po' come se, sull'onda del successo di Un giorno, che è diventato un film, l'autore si sia sforzato nello scrivere una conclusione adatta ad una trasposizione cinematografica: il punto di vista dei tre personaggi, il modo in cui i due protagonisti si salutano. Sinceramente, tutto mi è parso una gran forzatura, inclusa la rivelazione dell'omosessualità di Albie, che arriva a ciel sereno e senza un senso preciso all'interno della trama, buttata lì come per apparire gay-friendly.