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11 aprile 2015

Recensione 'La ragazza in blu' di Susan Vreeland - Neri Pozza


SINOSSI

Strana giornata, questa del funerale del preside Merril! Mai e poi mai Richard avrebbe pensato di ritrovarsi, dopo la cerimonia, nella gelida casa di Cornelius Engelbrecht, il suo collega insegnante di matematica, seduto sulla sua poltrona di cuoio rosso, a conversare con quell’uomo dall’aspetto così insignificante da celare di certo un cuore incandescente o forse, in un angolo riposto della sua anima, qualche inconfessabile segreto.
Scapolo, vestito sempre con colori indefinibili, costantemente sulle sue e appartato nella sala dei professori, Engelbrecht si è sempre guardato bene dall’invitare chicchessia a casa sua. È con malcelato stupore perciò che Richard lo guarda accendere il camino, sorridere e, con gesti eccitati, illuminare  un quadro posto davanti alla poltrona: un dipinto straordinario in cui una ragazza con un grembiule blu siede a un tavolo accanto a una finestra aperta.
<<È un Vermeer>>, sussurra Cornelius Engelbrecht...
Così comincia questo straordinario romanzo che, come una preziosa scatola cinese, di capitolo in capitolo, ci conduce davanti al destino di una grande opera e delle persone, umili e potenti, nobili e arroganti, amanti dell’arte o del suo potere, che l’hanno avuta lungo i secoli.
Ecco allora Amsterdam, durante gli anni Quaranta, e le tragiche vicende della famiglia ebrea che possedeva La ragazza in blu; ecco la felice coppia olandese cui il dipinto apparteneva anni prima e che finisce col dividersi nell’istante in cui uno dei due ammette che la ragazza del quadro gli ricorda un vecchio amore; ecco, ancora più indietro, la vita di una fattoria olandese durante la grande inondazione del 1717; ecco, infine, Vermeer che, angustiato dai debiti, decide in un momento di rilassatezza e di gioia, di dipingere la figlia.
Fedele allo spirito del grande artista olandese, Susan Vreeland cattura, attraverso l’arte e il magico potere della bellezza che essa racchiude, i desideri, i sogni l’esistenza delle persone comuni.

TITOLO: La ragazza in blu Girl in Hyacinth Blue
AUTORE: Susan Vreeland
TITOLO ORIGINALE: Girl in hyacint blue
TRADUZIONE A CURA DI: Maria Clara Pasetti
EDITORE: Neri Pozza
DATA DI PUBBLICAZIONE: aprile 2013
PAGINE: 176
ISBN: 9788873059196

TRAMA 6
PERSONAGGI 5
STILE 6
INCIPIT 6
FINALE 7
COPERTINA 7

3 stelle
Discretamente Libridinoso

1748 Letto in 2 giorni

 
Credo che i più conoscano Vermeer grazie al suo quadro più famoso, La ragazza con l’orecchino di perla, stupendo dipinto che ha ispirato l’omonimo romanzo di Tracy Chevalier.
In questo piccolo romanzo, Susan Vreeland, che io ho scoperto ed amato grazie a La passione di Artemisia, ci racconta la storia di un altro capolavoro di Vermeer.

Peccato che il quadro rappresentato in copertina non sia affatto un dipinto di Vermeer e, soprattutto, non sia quello che ci viene ripetutamente descritto all’interno del romanzo.
Durante la narrazione, l’autrice descrive un quadro rappresentante una ragazza con un grembiule blu, intenta a cucine, con un bicchiere di latte posato sul tavolo.
Quello che vediamo in copertina altro non è che una riproduzione fatta da Jonathan Janson.

La trama del libro parte da un college americano, dove un professore mostra il quadro in questione ad un suo collega, assicurandogli che si tratti di un autentico Vermeer, sottratto da suo padre, nel 1942, ad una famiglia ebrea.
Da qui, l’autrice ci accompagna, a ritroso nel tempo, facendoci ripercorrere le tappe che hanno scandito l’esistenza stessa del dipinto.
Vedremo, come ultimo scenario, lo stesso Vermeer che, per far fronte agli ingenti debiti, decide di ritrarre una delle figlie.

Ciò che mi ha colpita particolarmente di questo romanzo è la passione con cui l’autrice descrive il quadro sin nei minimi dettagli. Le pennellate, la luce, le ombre... ogni più piccolo dettaglio è sottoposto ad un’analisi attenta ed esaustiva, tanto che, spesso, si ha la sensazione di trovarsi da ammirare il dipinto con i propri occhi.
Ciò che, invece, mi ha delusa è stata la costante mancanza di datazione dei periodi che ci vengono narrati. Si passa da una famiglia ad un’altra, vediamo il quadro passare di mano in mano, ma non si sa mai in quale periodo storico ci troviamo e, soprattutto, non si capisce mai come il quadro passi da una città ad un’altra, da una persona all’altra.
Di sicuro, da questo romanzo mi aspettavo di più.


24 ottobre 2014

Recensione 'Sissi. Vita e leggenda di un'imperatrice' di Nicole Avril


SINOSSI
Dotata di un carattere forte e indomabile, straordinaria amazzone, appassionata viaggiatrice, poetessa sensibile, Elisabetta, detta Sissi, figlia del duca Max di Baviera, è una delle figure femminili più famose della storia. Di lei quindicenne si innamorò l'imperatore Francesco Giuseppe d'Austria-Ungheria che, contro il parere di tutti, decise di sposarla e farne l'imperatrice d'Austria e la regina d'Ungheria. Oltre al fascino e alla bellezza, nella giovane donna Francesco Giuseppe trovava quella gioia di vivere, spesso fuori da ogni regola ed etichetta di corte, a cui egli non aveva mai potuto abbandonarsi. Nonostante l'ostilità della suocera, l'arciduchessa Sofia, che arrivò al punto di toglierle i figli per affidarli a severi precettori, Sissi diventerà in breve tempo la donna più amata dell'Impero austroungarico. In queste pagine rivive la figura di una sovrana ribelle e anticonformista, che non trovò mai pace, nemmeno tra le braccia di coloro che l'amarono, sullo sfondo di eventi cruciali delal storia d'Europa.
TITOLO: Sissi. Vita e leggenda di un'imperatrice
TITOLO ORIGINALE: L'impératrice
AUTORE: Nicol Avril
TRADUZIONE A CURA DI:Adriana Crespi Bartolini
EDITORE: Mondadori. Collana Oscar
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1996
PAGINE: 342
CODICE ISBN: 9788804418726
PREZZO: 11.00 €
E-BOOK: --
TRAMA 7
PERSONAGGI 7
STILE 6
INCIPIT 6
FINALE 7
COPERTINA 8
3 stelle e mezzo
Discretamente Libridinoso... e mezzo!

9 ottobre 2014

Recensione 'Ballando ad Auschwitz' di Paul Glaser


SINOSSI
Cresciuto in una devota famiglia cattolica nei Paesi Bassi, Paul Glaser, già adulto, scopre di avere origini ebraiche. Turbato da questa rivelazione casuale, Paul cerca di capire cosa è successo alla sua famiglia durante la Seconda Guerra Mondiale, il motivo di un silenzio così lungo sulla propria identità, e il motivo della misteriosa frattura fra suo padre e Rosie, zia di Paul. Rosie Glaser, ebrea non praticante, è una donna magnetica, sensuale, esuberante, astuta, innamorata del ballo che neppure quando i nazisti prendono il potere si spaventa, e anzi apre una scuola di ballo nell'attico dei suoi genitori, naturalmente illegale. Tradita dagli uomini di cui si fidava, arrestata dalle SS, finisce ad Auschwitz. Nel campo di concentramento è determinata a sopravvivere, utilizzando tutti i mezzi a sua disposizione, anche la sua passione per il ballo, anche la sua capacità seduttiva, messa a dura prova negli stenti cui è costretta. Delle milleduecento persone che sono arrivate con lei ad Auschwitz, solo otto sono sopravvissute. E tra loro c'è Rosie. Tante Roosje
Illustrato da una ricca selezione di foto, Ballando ad Auschwitz è insieme la cronaca di un'indagine e di una scoperta che cambiano la vita di un uomo, Paul Glaser; e anche il ritratto di una donna straordinaria, segnata dall' amore, dal tradimento e dal coraggio.
TITOLO: Ballando ad Auschwitz
TITOLO ORIGINALE:
Tante Roosje
AUTORE: Paul Glaser
TRADUZIONE A CURA DI:
EDITORE:
Bompiani
DATA DI PUBBLICAZIONE: 15 gennaio 2014
PAGINE: 320
CODICE ISBN: 9788845275579
PREZZO: 18.00 €
E-BOOK: 10.99 €
TRAMA 6
PERSONAGGI 5
STILE 5
INCIPIT 5
FINALE 5
COPERTINA 7
3 stelle


Probabilmente ha ragione Daniela quando dice che il mercato – Auschwitz è saturo. Probabilmente ho letto talmente tante storie su Auschwitz, che ormai non c'è quasi più nulla che possa tenere desta la mia attenzione. Fatto sta che questo libro in particolare, che, dalla sinossi, sembrava un po' meno scontato, si è rivelato talmente noioso che, spesso, durante la lettura, ho faticato per rimanere sveglia. Al punto che, per leggere 300 pagine ho impiegato 5 giorni!
Il libro si divide in due parti: nella prima, l'autore, Paul Glaser, ci racconta di come ha scoperto le sue origini ebraiche e di come abbia riallacciato i rapporti la famiglia di suo padre, persone di cui, spesso, ignorava l'esistenza stessa. Contemporaneamente, ci viene narrata la storia di Rosie, zia di Paul, che fu deportata ad Auschwitz.
Rosie è sempre stata una ragazza allegra, socievole, un po' ribelle un po' anticonformista.
A diciannove anni, litiga con i genitori e va a vivere col suo fidanzato. Quando lui muore, sposa un insegnante di ballo con cui apre una scuola di danza. Quando divorzia da lui, torna a casa dei genitori, ma, nonostante il padre venga deportato in un campo di lavoro, nonostante per gli ebrei entrino in vigore divieti e restrizioni, lei si ostina a voler portare avanti il suo stile di vita, al punto che sia lei che la madre verranno arrestate e deportate.
E proprio questo è il motivo per cui lei e suo fratello John, padre di Paul, non avranno più alcun tipo di rapporto: John l'ha sempre ritenuta responsabile dell' arresto della madre.
Personalmente, ho trovato il personaggio di Rose particolarmente irritante: passa da un uomo all' altro come se nulla fosse, si ostina a ribellarsi alle regole che il regime nazista impone agli ebrei.
E qui c'è da aprire una parentesi: è abominevole ciò a cui è stato sottoposto il popolo ebreo. Non c'è nulla che possa, anche in minima parte, giustificare le privazioni, le torture e le morti di un intero popolo.
Il punto, in questa storia, è un altro: Rose decide di non cucire la stella di David sui suoi abiti, di aprire una scuola di ballo clandestina, di usare dei documenti falsi per poter condurre lo stile di vita che ritiene le sia consono. E se questo, da una parte risulta ammirevole, se la sua voglia di vivere e di non piegarsi ad un regime totalitario può suscitare la stima del lettore, dall'altra non si può fare a meno di pensare che, se Rose avesse anche minimamente ceduto, lei e la madre, probabilmente, non sarebbero mai state arrestate e deportare.
Una persona è libera finché non lede la libertà altrui
E mentre la madre morirà in un campo di concentramento, in quegli stessi compi, Rosie, forte della sua giovinezza, della sua bellezza e delle sue capacità lavorative, riuscirà a sopravvivere, concedendosi a più di un soldato tedesco.
Più volte, durante la lettura, mi sono ritrovata a disprezzare questa donna e il suo modo di fare. E, a lettura conclusa, non ho potuto far altro che dar ragione al fratello: la madre è morta perché lei ha deciso di non obbedire.
Detto questo, il libro è veramente lento : non è altro che una sequela di racconti di Rosie e di quanto fosse bella, intelligente, elegante, di quanto le piacesse ballare e vivere... Bocciato!
TEMPO DI LETTURA: 5 giorni

12 settembre 2014

Recensione 'Caterina, la prima moglie' di Philippa Gregory


SINOSSI
Caterina d'Aragona è l'Infanta di Spagna, i suoi genitori sono i potenti Ferdinando d'Aragona e Isabella di Castiglia, sovrani e crociati. A tre anni viene promessa al principe Arturo, figlio ed erede di Enrico VII d'Inghilterra, ed educata per diventare principessa del Galles. Lei sa che il suo destino è quello di reggere quel lontano, umido e freddo Paese. La sua certezza tuttavia vacilla quando, giunta nella nuova terra, è accolta dal futuro suocero con un grave insulto. Arturo sembra poco più di un ragazzo, il cibo è strano e gli usi e i costumi sono rozzi in confronto alle raffinatezze della Spagna. Piano piano, però, Caterina si adatta alla prima corte Tudor e la vita al fianco di Arturo si fa più sopportabile. Anzi, inaspettatamente, da questo matrimonio combinato sboccia un amore tenero e pieno di passione. Quando il principe muore, Caterina deve ridisegnare il proprio futuro: come può ora diventare regina e fondare una dinastia? Solo sposando il giovanissimo fratello di Arturo, il solare ma viziato Enrico. La famiglia reale inglese è contraria a queste nozze, tanto più che Enrico VII si è invaghito di lei.The Constant Princess (The Tudor Court, #1) Caterina però è la degna figlia di Isabella e il suo spirito battagliera è indomito. Per quanto sola e osteggiata, farà di tutto per raggiungere il proprio scopo: anche se ciò significherà pronunciare la menzogna più grande di tutte e restarvi fedele a qualsiasi prezzo.
TITOLO:
Caterina, la prima moglie
TITOLO ORIGINALE: The Constant Princess
AUTORE: Philippa Gregory
TRADUZIONE A CURA DI: Marina Deppisch
EDITORE: Sperling & Kupfer
DATA DI PUBBLICAZIONE: 25 gennaio 2011
PAGINE: 531
CODICE ISBN: 9788860616883
PREZZO: 11.50 €
TRAMA 7
PERSONAGGI 8
STILE 8
INCIPIT 8
FINALE 7
COPERTINA 6
VALUTAZIONE COMPLESSIVA
4 stelle

2 settembre 2014

Recensione 'La battaglia della vendetta' di Andrea Frediani


SINOSSI
È giovane Ottaviano, ma già console. Eppure il suo ruolo non gli è sufficiente per portare a termine la vendetta contro gli assassini di Giulio Cesare, l'amato padre adottivo. La sua sete di giustizia non può essere placata nelle aule di un tribunale. Si trova degli alleati potenti: Marco Antonio e Lepido, con cui forma il triumvirato. Comincia a seminare un clima di terrore per le strade di Roma. Ma non è ancora abbastanza e così alimenta il clima di tensione che potrà sciogliersi solo su un campo di battaglia. Il momento non si fa attendere troppo: eccoli lì schierati, i due eserciti, con quattro grandi condottieri pronti a scontrarsi a viso aperto in Macedonia, lontano dall'Urbe e dalla sua corruzione. Bruto e Cassio da una parte, Ottaviano e Marco Antonio dall'altra. È la battaglia di Filippi, una delle più famose delal storia romana. Qui si compirà finalmente vendetta sugli assassini di Cesare?
TITOLO: La battaglia della vendetta
SOTTOTITOLO: La saga degli invincibili
AUTORE: Andrea Frediani
EDITORE: Newton Compton
DATA DI PUBBLICAZIONE: 7 ottobre 2013
PAGINE: 421
CODICE ISBN: 9788854160255
PREZZO: 9.90 €
E-BOOK: 4.99 €
TRAMA 8
PERSONAGGI 8
STILE 9
INCIPIT 8
FINALE 9
COPERTINA 7
VALUTAZIONE COMPLESSIVA
4 stelle

6 agosto 2014

Recensione 'Sangue e onore. I Borgia' di Sarah Dunant


SINOSSI
Roma, 11 agosto 1492. Per cinque giorni, ventitré uomini sono rimasti prigionieri di una cappella in Vaticano. Senza scrivani cui dettare le loro lettere, né cuochi per preparare banchetti; con un solo domestico che li ha aiutati a vestirsi, e pasti frugali passati da uno sportello di legno che si chiude quando l'ultimo piatto è stato consegnato. Sono i cardinali entrati in conclave per eleggere il nuovo successo di Pietro. Diciassette giorni prima papa Innocenzo VIII, esausto, al cospetto dei figli chiamati al suo capezzale, ha smesso di combattere per restare in vita. Il corpo era ancora caldo quando i pettegolezzi hanno cominciato a diffondersi per le strade come lezzo di fogna. In città è corsa addirittura voce che l'irascibile cardinale Della Rovere, favorito del pontefice, e il vicecancelliere cardinale Rodrigo Borgia si siano scambiati insulti da un capo all'altro del capezzale, e che Innocenzo abbia esalato l'ultimo respiro giusto per sfuggire al baccano. L'alba dell'11 agosto è un livido di giorno di afa e calura quando, nella grande piazza, risuona il fatidico annuncio: <<Habemus Papam!>>. Rodrigo Borgia, cardinale di Valenza, è stato eletto Papa col nome di Alessandro VI. Il vicecancelliere di cinque papi diversi, il cardinale spagnolo che, con quell'accento che suona come un attacco di tosse, non è certo nel cuore delle famiglie più antiche di Roma, è il successore di Innocenzo VIII. Ha sconfitto Della Rovere, che in conclave già sedeva sotto l'immagine di Cristo che consegna a san Pietro le chiavi della Chiesa, e il potente Ascanio Sforza. I piani di Alessandro VI sono chiari: ripristinare l'ordine, risanare la finanza pubblica, unificare le forze cristiane contro il pericolo turco e rinsaldare le alleanze. Buoni propositi che vengono, tuttavia, presto dissipati da un'ambizione sfrenata, capace di convincerlo a cedere in sposa la figlia Lucrezia ben due volte (prima a Giovanni Sforza e poi ad Alfonso d'Aragona), di crescere il figlio Cesare come il Principe Blood & Beauty: The Borgiasspietato e freddo che ispirerà Macchiavelli, di intraprendere una relazione con una giovanissima Giulia Farnese e di ordire complotti e vendette senza risparmiare nessuno.
TITOLO:
Sangue e onore. I Borgia
TITOLO ORIGINALE:
Blood & Beauty: The Borgias
AUTORE: Sarah Dunant
TRADUZIONE A CURA DI:
Maddalena Togliani
EDITORE: Neri Pozza
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2013
PAGINE: 576
CODICE ISBN: 9788854506770
PREZZO: 18.00 €
E-BOOK: 10.99 €
TRAMA 9
PERSONAGGI 9
STILE 9
INCIPIT 9
FINALE 8
COPERTINA 7
VALUTAZIONE COMPLESSIVA
5 stelle

10 giugno 2014

Recensione 'Gli invincibili' di Andrea Frediani


SINOSSI
Giulio Cesare è stato appena ucciso, e subito si è scatenata una lotta feroce e sanguinosa per il potere assoluto.
Ma sulla scena irrompe il giovanissimo Ottaviano, che Cesare, in modo del tutto imprevedibile, nel testamento ha indicato come erede. Ottaviano è solo un ragazzo, eppure è determinato a vendicare il padre adottivo. A sbarragli la strada, però, ci sono i protagonisti di lungo corso della politica romana: Marco Antonio, Cicerone, Lepido, Bruto e Cassio. Ciò nonostante, l'erede legittimo non si dà per vinto e, dopo i primi insuccessi, raduna intorno a sé un gruppo di giovani altrettanto determinati: Mecenate, Agrippa e Rufo. Con loro e con pochi altri, forma una setta votata al culto della vendetta, con l'obiettivo di punire, uno dopo l'altro, tutti coloro che si sono macchiati del sangue di Cesare. E non solo: Ottaviano è ben determinato a sovverti l'rodine costituito e a concludere ciò che Cesare aveva iniziato.
TITOLO: Gli invincibili
SOTTOTITOLO: Alla conquista del potere
AUTORE: Andrea Frediani
EDITORE: Newton Compton
DATA DI PUBBLICAZIONE: 24 aprile 2013
PAGINE: 416
CODICE ISBN: 9788854150195
PREZZO: 9.90 €
E-BOOK: --
TRAMA 9
PERSONAGGI 8
STILE 9
INCIPIT 9
FINALE 9
COPERTINA 6
VALUTAZIONE FINALE
4 stelle


44 a.C. Giulio Cesare è stato ucciso. Ottaviano, mentre si trova in Illiria, scopre di essere stato designato come suo erede.
Ma non sarà così semplice, per lui, riuscire ad ottenere ciò che Cesare gli ha lasciato. Marco Antonio farà di tutto per usurpare il posto che fu di Cesare e che sarà di Ottaviano.
Da questo spunto, Andrea Frediani ci racconterà tutto ciò che accadde nei 17 mesi successivi alla morte di Giulio Cesare.
Il punto di forza di questo libro consiste nel modo che ha Frediani di raccontarci una storia ormai distante.
Più leggo i suoi libri più mi convinco del fatto che, se i ragazzi di oggi avessero professori come lui, amerebbero la storia più di quanto non accada in realtà.
Frediani descrive gli eventi con precisione e dovizia di particolari, ma mantenendo uno stile narrativo semplice, lineare, che non crea confusione in chi sta leggendo.
I personaggi sono sempre ben descritti, caratterizzati con una perfezione tale che sembra quasi di averli davanti agli occhi mentre si legge.
La lettura non rasenta mai la noia, anche le parti che raccontano le battaglie tra i vari schieramenti sono coinvolgenti ed affascinanti.
Un romanzo perfetto per chi ha voglia di immergersi negli intrighi di una Roma lontanissima nel tempo, ma non molto differente da ciò a cui assistiamo oggi.
2289
 TEMPO DI LETTURA: 6 giorni (ma solamente perché ho un po' di problemi personali e non riesco a concentrarmi molto sulla lettura. Il libro si lascerebbe leggere in molto meno tempo!)

5 marzo 2014

Recensione 'Maria Antonietta. La solitudine di una regina' di Antonia Fraser

SINOSSI
La figura magnifica e tragica di Maria Antonietta, figlia di Maria Teresa d'Austria e moglie di Luigi XVI, continua a suscitare sentimenti contrastanti: fu solo una vittima innocente? Influenzò gli eventi della Rivoluzione francese? Dalla nascita alla corte di Vienna fino al patibolo a Parigi nel 1973, quella di Maria Antonietta, quindicesima figlia di Maria Teresa, è senza dubbio una delle vicende private e pubbliche più drammatiche della storia moderna. In questa appassionante biografia Antonia Fraser ricostruisce l'itinerario di formazione personale e politica dell'infelice regina, liberando il personaggio dagli stereotipi e restituendolo alla sua dimensione umana e storica. Inviata in Francia dalla madre a soli quattordici anni per sposare il futuro Luigi XVI, Maria  Antonietta fu per tutta la vita "l'odiata austriaca", e come tale rimase un ostaggio della politica estera fin dai suoi primi giorni in Francia.marie antoinette the journey Manipolata dalla sua famiglia austriaca, venne sempre accusata dai francesi di interferire nei propri affari politici. Le ricerche dell'autrice non hanno trascurato nulla, dal costume dell'Ancien Régime all'ambiente politico-economico, a quello dell'apparato cortigiano, dalla cerchia di amici e consiglieri, dei quali indaga la psicologia, al coro di voci dei testimoni coevi che raccontarono ognuno una parte della vicenda.
TITOLO: Maria Antonietta. La solitudine di una regina
TITOLO ORIGINALE: Marie Antoinette. The journey
AUTORE: Antonia Fraser
TRADUZIONE A CURA DI: J. Peregalli  -  C. Pierrottet
EDITORE: Mondadori
DATA DI PUBBLICAZIONE: marzo 2004
PAGINE: 554
PREZZO: 12.00 €
E-BOOK: non disponibile

22 gennaio 2014

Recensione 'Sono stato un numero' di Roberto Riccardi

sono stato un numero
Titolo: Sono stato un numero. Alberto Sed racconta
Autore: Roberto Riccardi
Editore: La Giuntina
Data di pubblicazione:
14 gennaio 2009
Pagine: 165
Prezzo: 15.00 €
Versione e-book: --
Trama: Questo libro racconta la vita di Alberto Sed dalla nascita ai giorni nostri. Rimasto orfano di padre da bambino, Alberto è stato per anni in collegio. Le leggi razziali del 1938 gli hanno impedito di proseguire gli studi. Il 16 ottobre 1943 è sfuggito alla retata effettuata nel ghetto di Roma. È stato catturato in seguito, insieme alla madre e alle sorelle Angelica, Fatina ed Emma. Dopo il transito da Fossoli, la famiglia è giunta ad Auschwitz su un carro bestiame. Emma e la madre, giudicate inabili al lavoro nella selezione condotta all'arrivo, sono finite subito nella camera a gas. Angelica, un mese prima della fine della guerra, è stata sbranata dai cani per il divertimento delle SS. Solo Fatina è tornata, segnata da ferite profonde: ha assistito alla fine terribile di Angelica ed è stata sottoposta agli esperimento del dottor Mengele. Alberto è sopravvissuto a varie selezioni, alla fame, alle torture, all'inverno, alle marce della morte. Ha partecipato per un pezzo di pane ad incontri di pugilato fra i prigionieri organizzati la domenica per un pubblico di SS con le loro donne. Dopo essere scampato a un bombardamento, è stato liberato a Dora nell'aprile 1945. Tornato a Roma, superate le difficoltà di reinserimento, ha iniziato a lavorare nel commercio dei metalli e si è sposato. Ha tre figlie, sette nipoti e tre pronipoti.

6 gennaio 2014

Recensione 'La Dinastia. Il romanzo dei cinque imperatori' di Andrea Frediani

Titolo: La dinastia. Il romanzo dei cinque imperatori
Autore: Andrea Frediani
Editore: Newton Compton
Data di pubblicazione:
30 aprile 2012
Pagine: 816
Prezzo: 9.90 €
Versione e-book: 3.99 €
Trama: 30 a.C. Il giovane Ottaviano, reduce dalla vittoria di Azio, si macchia di un atroce delitto contro il suo stesso sangue, attirando su di sé una maledizione che segnerà il destino dell'intera stirpe dei Giulio- Claudi.
Né lui né i suoi eredi avranno mai pace, travolti dalla brama di potere e decimati nel tempo da malattie, congiure e lotte intestine. Con il passare degli anni, quella che era sembrata solo una vaga minaccia assume infatti i contorni di una terribile profezia: la sorte si accanisce contro la dinastia fondata da Ottaviano, divenuto nel frattempo imperatore con il nome di Augusto, e ogni erede prescelto a succedergli muore in circostanze misteriose. Alla sua corte si susseguono scandali e intrighi per stabilire quale ramo della famiglia prenderà il sopravvento: quello giulio dell'imperatore o quello claudio di sua moglie Livia? Una faida senza fine, che continua ad avvelenare anche il regno di Tiberio, figliastro di Augusto, portando altre morti, cospirazioni e omicidi. Il successore, Caligola, si rivela ben presto inadeguato al grande compito: i suoi eccessi seminano malcontento e terrore. Quando subentra il debole Claudio, vittima delle trame di potenti liberti e di donne ambiziose, né i senatori né i pretoriani sono in grado di fermare Agrippina: anche lei, come Livia a suo tempo, riesce a imporre sul trono il figlio Nerone, con cui si estingue la casa imperiale.

4 dicembre 2013

Recensione 'L'amante della Regina vergine' di Philippa Gregory

l'amante della regina vergine
Titolo:L'amante della regina vergine
Autore:
Philippa Gregory
Editore: Sperling & Kupfer
Data di pubblicazione:13 marzo 2007
Pagine: 439
Prezzo: 12 €
Versione e-book: non disponibile
Trama: L'ardente storia d'amore fra Elisabetta I della dinastia Tudor e il suo favorito Robert Dudley rivive in queste pagine dense di fascino e suggestione, che intrecciano verità storica e verità del cuore. Il 1558, anno in cui la Regina Vergine, come Elisabetta amava definirsi, sale al trono, dopo una giovinezza trascorsa all'ombra della sorellastra Maria la Sanguinaria, rappresenta un periodo oscuro per l'Inghilterra: lo stato è in bancarotta e i francesi minacciano d'invadere la Scozia. E' un momento terribile anche per Amy, la moglie devota di Dudley, che sa benissimo quanto il marito sia invaghito della sovrana... e del suo potere. Secondo il fidato consigliere William Cecil la salvezza del regno dipenderebbe da un buon matrimonio...

29 settembre 2013

Recensione 'Il mio nome è Nessuno. Il ritorno' di Valerio Massimo Manfredi - Mondadori




Titolo: Il mio nome è Nessuno. Il ritorno
Autore: Valerio Massimo Manfredi
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione:10 settembre 2003
Pagine: 335
Prezzo: 19 €
Versione e-book: 9.99 €
Trama: Ci sono voluti dieci anni ininterrotti di guerra e di sangue, di amori feroci e di odio inestinguibile, per sconfiggere i Troiani. Ora Odysseo deve rimettersi in viaggio con i suoi uomini per fare ritorno a Itaca, dove lo attendono la moglie fedele, il figlio lasciato bambino, la ricompensa per tante sofferenze solida, grande e desiderata quanto il letto nunziale intagliato nel tronco d'ulivo.
Ma il nòstos, il ritorno, è una una nuova avventura: Odysseo deve riprendere la lotta, la sua sfida agli uomini, alle forze oscure della natura, al capriccioso e imperscrutabile volere dei dei. Vano è disporre gli animi alla gioia del ritorno: l'eroe e i suoi compagni dovranno affrontare imprese spaventose, prove sovrumane, nemici insidiosissimi come il ciclope Polifemo, i mangiatori di loto – il fiore dà l'oblio – e poi la maga incantatrice che trasforma gli uomini in porci, i mostri dello Stretto, le Sirene dal canto meraviglioso e assassino... Il multiforme Odysseo, il coraggioso Ulisse, l'astuto Nessuno dovrà raggiungere i confini del mondo e addirittura evocare i morti dagli inferi, sperimentando lo struggimento più immedicabile al cospetto di chi ormai vive nel mondo delle ombre, e ancora finire su un'isola misteriosa dove una dea lo accoglierà e lo terrà avvinto in un abbraccio dolcissimo e pericoloso per lunghi anni...
Poi, finalmente, il cuore colmo di dolore per i compagni perduti lungo la rotta, ecco compiersi il ritorno. Il giorno dell'esultanza. Il giorno della vendetta.

Voti:
Trama  9
Personaggi  8
Stile  10
Incipit  8
Finale  9
Copertina  9
Voto complessivo 8.8
 
Perché Manfredi scrive così poco? Perché non pubblica un libro ogni sei mesi? Potrei decidere di tornare a scuola e studiare sui suoi testi!
Dopo il primo racconto, in cui ci ha portati a conoscere Odysseo, a vedere fanciullo e poi adulto, innamorato, sposo e poi padre; dopo la sanguinosa ed infinita guerra di Troia, dopo la presa della città, questa volta Manfredi ci porta ad accompagnare Odysseo nel suo infinito viaggio di ritorno.
E allora, ecco la gioia di un marito e di un padre, che dopo 10 anni, si mette in viaggio per tornare nella sua casa, tra le braccia della sua Penelope, per poter finalmente vedere Telemaco, lasciato bambino, attaccato ancora al seno della madre.
Ma nulla va come si vorrebbe. E gli dei, famigerati, decidono di punire Odysseo e rendere il suo viaggio lungo, impervio e pieno di dolore.
Così, dopo essere salpati dalle coste di Troia, il nostro eroe si ritroverà a a dover combattere contro ogni tipo di mostro.
Prima dovrà combattere contro il popolo dei mangiatori di loto che inebrieranno i suoi compagni al punto che molti di loro non vorrebbero più tornare indietro.
E poi l'incontro col gigante Polifemo
Aveva un solo occhio sotto la fronte, ardente come una brace ma fisso e apparentemente inerte
che mangerà alcuni dei suoi compagni e che Odysseo, l'uomo dai mille pensieri, riuscirà ad ingannare con astuzia e coraggio, riuscendo così a salvarsi, ma attirando su di sé l'ira di Nettuno, padre di Polifemo.
Chi di noi non ricorda ancora, dai tempi della scuola, le parole di Polifemo quando viene accecato da Ulisse e, mentre i suoi amici ciclopi, gli chiedono spiegazioni per le sue urla, lui risponde: "Nessuno mi fa del male. Nessuno mi assale. Aiutatemi!".
Continuo a sostenere che si potesse studiare sui libri di Manfredi, si imparerebbe di più e più volentieri!
Dopo essere scampato alle fauci di Polifemo, Odysseo si ritroverà ad approdare sull'isola della maga Kirke, colei che trasforma gli uomini in porci. Vivrà con lei momenti di amore, finché deciderà di attraversa
la nebbia che separa i mondi
e arrivare sino al mondo dei morti, dove
Tiresia dagli occhi spenti, colui che aveva rivelato a Tebe la ragione del castigo degli dei
gli rivelerà ciò che Odysseo vuole ad ogni costo sapere
<<Tu cerchi il dolce ritorno, Odysseo, un ritorno che il dio dell'abisso ti renderà duro, perché gli hai accecato il figlio e senza pietà lo hai umiliato. Tornerai, ma tardi e male, avendo perduti tutti i compagni, su nave straniera, e troverai la casa invasa da uomini arroganti che divorano le tue ricchezze e insidiano la tua sposa.
E così Odysseo si rimetterà in viaggio, tornando nuovamente tra le braccia di Kirke, incontrando poi la dea Calypso, con cui vivrà per molti anni, perdendo, ad ogni nuovo viaggio, molti dei suoi compagni.
Finché, esausto, stanco e invecchiato, approderà su una splendida isola, dove verrà accolto da
Nausicaa, di immensa bellezza
che di lui si infatuerà e che vorrebbe farne il suo sposo. Ma Odysseo brama la sua terra, la sua sposa e suo figlio e così, aiutato dai genitori di Nausicca, ripartirà su nave straniera e senza più alcuno dei suoi compagni e approderà, finalmente, dopo dieci lunghi anni, nella sua amata Itaca.
Ma non è la fine delle sue pene. Perché, come predetto da Tiresia, troverà la sua casa piena di uomini che insidiano Penelope, che gli è sempre rimasta fedele.
Odysseo li ucciderà tutti e riprenderà possesso della sua casa e della sua sposa. Ma come predice il suo nome, la sua sventura non è ancora arrivata alla fine. E così, un giorno, si ritroverà costretto a ripartire per fare in modo che il dio Nettuno accetti il suo sacrificio e gli lasci vivere in serenità gli ultimi anni della sua vita.
Ed è così che ci lascia Manfredi, con Odysseo perso in questo lungo ed impervio viaggio, perché di una seconda ipotetica Odissea scritta dal poeta Omero non si è mai trovata traccia. E allora...
Io che sono e sarò finché un giorno, chissà dove, chissà quando, incontrerò un uomo che mi chiederà se quello che porto sulla lucida spalla non sia un ventilabro per separare la pula dal grano, e finalmente riabbraccerò per sempre Penelope mia, il mio figliolo coperto di bronzo abbagliante, regnerò su popoli felici. Io che sono tutti e chiunque.
Io che sono Nessuno.
Penso non ci sia bisogno di dire, che tanto quanto il primo volume, questo libro mi ha affascinata, ammaliata, coinvolta. I lunghi tempi che ho impiegato per portarlo a termine sono dovuti, purtroppo, ad ingerenze esterne che mi hanno spesso impedito di leggere con la serenità che un libro del genere richiede!
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17 settembre 2013

Recensione 'Madame de Pompadour' di Evelyne Lever - Mondadori

madame de pompadour
Titolo: Madame de Pompadour
Autore: Evelyn Lever
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione:10 febbraio 2003
Pagine: 320
Prezzo: 11 €
Versione e-book: non disponibile
Trama: Madame de Pompadour, nata Jeanne-Antoinette Poisson, borghese promossa al rango di amante di Luigi XV, occupa un posto particolare nella storia delle grandi famiglie. Innamorata e donna di potere al tempo stesso, il suo "regno" durò vent'anni: dal primo incontro con il sovrano, nel 1745, fino alla morte nel 1764. Decisivo fu l'ascendente politico che la favorita seppe esercitare sul re e sui suoi ministri e che le consentì di raggiungere ben presto una posizione di governo. Con il passare degli anni l'amante si trasformò gradualmente in una sovrana che creava e distruggeva i ministri, si impegnava in trattative diplomatiche, intratteneva corrispondenze con i generali, esercitava il proprio gusto come protettrice delle arti.

Voti:
Trama  n.c.
Personaggi  n.c.
Stile  7
Incipit  6
Finale  n.c.
Copertina  7
Voto complessivo 6.7
 

Questo non è un libro da raccontare, perché, chi ha un minimo di infarinatura di storia sa benissimo chi fu Madame de Pompadour!

Jeanne-Antoinette de Poisson, diventata Madame de Pompadour, nacque a Parigi il 29 dicembre 1721 ed è passata alla storia come la più celebre favorita del Re di Francia, Luigi XV.
Pur non essendo di nobili natali, ricevette un'ottima educazione e frequentò ambienti altolocati, tanto che riuscì a partecipare, proprio grazie alle sue amicizie, al ballo organizzato per festeggiare le nozze del Delfino di Francia; e proprio in quell'occasione conobbe Re Luigi XV, che ne fece la sua amante.
Ebbe un grande ascendente su Luigi, tanto da diventare musa ispiratrice delle sue decisioni ed icona a corte per tutto ciò che riguardava la moda, l'arte, la musica e la politica.
La sua presenza a corte si protrasse per vent'anni, sino alla sua morte, avvenuta il 15 aprile 1764, all'età di 42 anni e dovuta ad una congestione polmonare.
Lo stile di scrittura della Lever rende la storia piacevole e la lettura scorrevole come se si stesse leggendo un romanzo più che una biografia. Gli spunti sono interessanti e sempre ben approfonditi.
Sicuramente un buon libro per chi ama conoscere più approfonditamente il personaggio de Pompadour.
L'autrice: Evelyne Lever è un'esperta di storia francese e scrittrice.
È sposato con lo storico francese Maurice Lever. Inizialmente ingegnere di ricerca al CNRS, decide poi di concentrarsi sullo studio della storia francese, in particolare del 18° secolo. Il suo interesse si focalizza, in particolare, su alcuni personaggi, quali Luigi XVI, Maria Antonietta e Madame de Pompadour.
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25 agosto 2013

Recensione 'La vita segreta del Medioevo' di Elena Percivaldi - Newton Compton

la vita segreta del medioevo
Titolo: La vita segreta del Medioevo
Autore: Elena Percivaldi
Editore: Newton Compton
Data di pubblicazione:15 maggio 2013
Pagine: 470
Prezzo: 9,90 €
Versione e-book: non disponibile
Trama: "Età oscura" e "Millennio della superstizione" sono solo due delle tante definizioni date, nel tempo, al Medioevo.
Ma questo periodo storico fu davvero "buio" come si è ormai cristallizzato nell'immaginario collettivo? In realtà, la maggior parte degli studiosi del Nuovo Millennio afferma che quel periodo della storia dell'umanità contenga già, in embrione, molti degli aspetti determinanti dell'Europa moderna. Questo libro, lasciando sullo sfondo le grandi vicende militari, gli scontri epocali tra Impero e Papato, i nomi e le date che hanno fatto la Storia e che si trovano sui manuali, cerca di cogliere gli aspetti più insoliti e curiosi dell'epoca: cosa si mangiava, come ci si vestiva, come si impiegava il tempo libero, come si faceva l'amore...Mille anni di storia, dalla caduta dell'impero romano d'occidente (476) alla scoperta dell'America (1492), che hanno plasmato una delle civiltà più ricche, affascinanti e contraddittorie di tutti i tempi.

Voti:
Trama  n.c.
Personaggi  n.c.
Stile  4
Incipit  n.c.
Finale  n.c.
Copertina  5
Voto complessivo  4.5

Ecco qui un altro libro assolutamente difficile da recensire. Non è un romanzo, non ha trama, non c'è un filo conduttore.
Anzi, a voler essere precisi, leggendolo mi è venuta voglia di prendere in mano una matita e iniziare a sottolineare, poi studiare e ripetere la lezione a mio padre come facevo quando andavo al liceo!
Questo è proprio uno di quei testi che potrebbe essere adottato nelle scuole per approfondire l'argomento Medioevo!
L'autrice, sicuramente molto competente nell'argomento, descrive per filo e per segno tutto ciò che il Medioevo è stato: l'epoca, gli usi, la visione della donna, la vita dei bambini, le malattie, le mode, le differenze tra ceti sociali.
Non è noioso, a meno che non si rientri in quella categoria di persone che non hanno mai amato la storia come materia scolastica. Purtroppo, però, è molto testo scolastico e, al di là di mera informazione, non fa venire voglia di andare avanti nella lettura.
L'ho portato a termine perché, come sa bene chi mi conosce, la storia mi affascina, ma è un libro di cui si può tranquillamente fare a meno.

L'autrice: Elena Percivaldi, nata nel 1973, è medievista e scrittrice. Ha scritto I Celti. Un popolo e una civiltà d'Europa; Ipercivaldi Lombardi che fecero l'impresa. La lega e il Barbarossa tra storia e leggenda. Ha curato e tradotto La navigazione di San Brandano, vincitore del Premio Italia Medievale 2009. Collabora con alcune tra le principali riviste di settore come "Medioevo" e ha scritto per la rivista "Civiltà"
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7 agosto 2013

Recensione 'Il mio nome è Nessuno. Il giuramento' di Valerio Massimo Manfredi

il mio nome è nessuno
Titolo: Il mio nome è Nessuno. Il giuramento
Autore: Valerio Massimo Manfredi
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione:
6 novembre 2012
Pagine: 311
Prezzo: 19,00 €
Versione e-book: 9,99 €
Trama: Ulisse, Odysseo, Nessuno: l'uomo dal multiforme ingegno, il mito che solca i mari, l'eroe più formidabile e moderno di tutti i tempi è qui, in queste pagine. E ci parla in prima persona, raccontandosi con tutta l'umanità e il coraggio che lo hanno reso, lungo ventisette secoli, più immortale di un dio.
Dalla nascita nella piccola, rocciosa Itaca alla formazione di uomo e di guerriero al fianco del padre Laerte, dalle braccia materne della nutrice Euriclea al vasto mare da navigare sino a Sparta, dalla abbagliante e pericolosa bellezza di Elena all'amore per Penelope, dal solenne giuramento tra giovani principi leali al divampare della tremenda discordia: questo romanzo, primo di due volumi, segue Odysseo fino alla resa di Troia, grandiosa e terribile. Prima ancora che inizi il nòstos – lo straordinario viaggio di ritorno – l'avventura già è costellata di incontri folgoranti, segnata da crisi profonde, dominata dall'intelligenza e dall'ardimento di un uomo capace, passo dopo passo, di farsi eroe.
La figura di Odysseo ha avuto lo straordinario destino di "reincarnarsi" infinite volte: i più grandi poeti lo hanno cantato, la sua orma profonda e sempre nuova è riconoscibile nei testi più importanti della letteratura di ogni tempo, a ogni latitudine. Tutti noi abbiamo la sensazione di ricordare da sempre le gesta di Odysseo, ma in questo romanzo, attingendo all'immensa messe di miti che lo vedono protagonista, Valerio Massimo Manfredi porta alla luce episodi e personaggi che non conoscevamo, ci regala la viva emozione di scoprire un intero universo brulicante di uomini, donne, imprese gloriose o sventurate. Ci mostra come accanto a quel personaggio fluisca gran parte dell'epos greco: Alcesti, le fatiche di Herakles, i sette contro Tebe, gli Argonauti, oltre ai due poemi di Omero. Odysseo non si erge solitario tra le ombre di dei guerrieri, ma il suo intero percorso di formazione, le sue radici famigliari, gli epici racconti di cui è nutrito dal nonno-lupo Autolykos e dal padre argonauta, i dialoghi con con Herakles e Aias, gli incontri con la misteriosa Athena dagli occhi verdi, ogni dettaglio dà corpo a un racconto profondamente sorprendente.
Con assoluto rigore, ma anche con una vibrante adesione a questa materia "in continuo movimento", Manfredi compie la scelta forte di affidare la narrazione proprio a colui che disse di chiamarsi Nessuno: una voce diretta, potente, scolpita nella sua semplicità. Una voce dal fascino assoluto, una storia incalzante come i tamburi di guerra, tempestosa come il mare scatenato da Poseidone, piena di poesia come il canto delle Sirene.

23 luglio 2013

Recensione 'Il giullare della Regina' di Philippa Gregory

Il giullare della regina
Titolo: Il giullare della regina
Autore: Philippa Gregory
Editore: Sperling & Kupfer
Data di pubblicazione: 20 ottobre 2006
Pagine: 632
Prezzo: 13,00 €
Versione e-book: non disponibile
Trama: Inghilterra, nello splendido e feroce teatro della rivalità tra le figlie di Enrico VIII, Maria ed Elisabetta I, giunge un insolito giullare: Hannah Green, giovane ragazza ebrea, sotto abiti maschili, in fuga dagli artigli dell'Inquisizione insieme al padre stampatore. Il raro dono della chiaroveggenza le varrà fiducia e protezione presso lady Maria, ma anche ostilità e sospetto, per le scomode verità che è chiamata a rivelare. Promessa sposa a Daniel Carpenter e costretta dall'affascinante e traditore Robert Dudley, per il quale nutre una bruciante passione, a spiare la cattolicissima erede al trono, scoprirà una donna di fede che intende riportare il popolo alla sua religione. Ma l'astuta e calcolatrice Elisabetta tesse nell'ombra la sua mortale ragnatela...
Sullo sfondo tumultuoso della guerra civile e dietro le fredde grate della Torre di Londra, l'autrice tratteggia una straordinaria figura femminile, divisa fra l'amore e i doveri familiari, fra l'affermazione della propria libertà e la schiavitù in cui la voleva un'epoca già troppo antica per lei.

29 maggio 2013

Recensione 'La passione di Artemisia' di Susan Vreeland

Titolo: La passione di Artemisia
Autore: Susan Vreeland
Editore: Beat
Data di pubblicazione: 24 agosto 2010
Pagine: 320
Prezzo: 14,00 €
Versione e-book: non disponibile

Trama: Artemisia Gentileschi: la vita di una donna e di un’artista in un romanzo che è un’opera d’arte.
La straordinaria vicenda della prima grande pittrice della storia dell’arte, la donna che in un mondo ostile riuscì ad imporre la sua visione dell’amore e dell’esistenza. Sottoposta a processo dall’ Inquisizione, accusata dal padre Orazio Gentileschi, ingiuriata e torturata, Artemisia si staglia come una figura epocale sullo sfondo delle grandi città italiane del Seicento, Firenze, Roma e Napoli, tra meravigliose atmosfere e descrizioni d’ambiente.

14 maggio 2013

Recensione 'L'isola dei morti' di Valerio Massimo Manfredi - Mondadori

l'isola dei morti Titolo: L’isola dei morti
Autore: Valerio Massimo Manfredi
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 1 gennaio 2005
Pagine: 76
Prezzo: 9,00 €
Versione e-book: non disponibile

Trama: Questa storia prende avvio e ispirazione dal rinvenimento e dallo scavo di due relitti medievali affondati presso l'isola, oggi sommersa in laguna, di San Marco in Boccalama, usata come luogo di sepoltura, se non di discarica, dei morti della peste del 1348. L'autore raccoglie gli elementi documentali di base di questa importante impresa archeologica ma rimescola completamente le carte per far partire un'avventura che subito decolla verso la dimensione dell'intrigo, del mistero e della caccia affannosa a un tesoro scomparso. Non si tratta di monete d'oro e d'argento né di un bottino di guerra dei marinai della Serenissima. Si tratta di un tesoro che nessuna somma di denaro potrebbe mai pagare, un patrimonio dell'anima, l'eredità di una mente superiore


Voti:

Trama  3
Personaggi  5
Stile  6
Incipit  7
Finale  0
Copertina  1
Voto complessivo  3.7



Se si ama la storia non si può non leggere Manfredi! Come tutti i suoi romanzi, anche in questo piccolo libro, traspaiono la sua esperienza in fatto di archeologia e le sue conoscenze storiche. La pecca, però, sta nel contorno. Quello che si prospettava come un bel romanzo a sfondo storico-archeologico e con un tocco di mistero, si conclude senza alcuna soluzione e senza una sorta di spiegazione. Sembra quasi che Manfredi sia stato obbligato a terminarne la scrittura. Una delusione.

L’autore: Valerio Massimo Manfredi si è laureato in lettere classiche all’ Università di Bologna ed ha una specializzazione in Topografia del Mondo Antico all’’’ Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Ha insegnato nella stessa università, all’ Università di Venezia, alla Loyola University di Chicago, all’Ecole pratique des hautes études della Sorbona di Parigi e alla Bocconi di Milano.manfredi Attualmente, insegna Storia del territorio e della città antica nell’ambito del Corso di alta formazione in comunicazione multimediale dell’Antico presso la Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell’ Università di Bologna, sede di Ravenna.
Ha pubblicato molti articoli e saggi e ha scritto note opere di narrativa, soprattutto romanzi storici, tradotte in tutto il mondo.

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15 aprile 2013

Recensione 'L'altra donna del Re' di Philippa Gregory

Titolo: L'altra donna del Re
Autore: Philippa Gregory
Editore: Sperling Paperback
Data di pubblicazione: 22 marzo 2010
Pagine: 658
Prezzo: 11,50 €
Versione e-book: non disponibile

Trama: Maria Bolena, la sorella più piccola e meno famosa della sfortunata Anna, racconta quindici anni della sua vita alla corte di Enrico VIII d'Inghilterra. Moglie a dodici anni, a quattordici diventa l'amante del Re, sposato alla cattolica Caterina d'Aragona, e gli dà subito due figli, una femmina ed un maschio. Intanto, dietro le quinte, ci sono gli intrighi di palazzo, i giochi senza scrupoli del padre e del fratello George, che costringeranno Maria a mettersi da parte e cedere ad Anna il posto nel cuore del Re. E per la storia sarà solo la secondogenita, l'altra Bolena.