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12 febbraio 2025
Recensione IN ANTEPRIMA 'Più grande del cielo' di Virginie Grimaldi - Edizioni e/o
PIÙ GRANDE DEL CIELO
Virginie Grimaldi
Edizioni e/o
12 febbraio 2025
240 pagine
Elsa, quarantenne, madre del piccolo Tristan, divorziata da poco, lavora in un’agenzia di pompe funebri, dove ha il delicato ruolo di ricevere, ascoltare e consigliare i clienti, gente solitamente addolorata e smarrita se non addirittura affranta. Anche lei viene colpita dal lutto quando muore l’amato padre: è un dolore cocente, un colpo da cui non riesce a riprendersi, un’ossessione per liberarsi dalla quale non le resta altra scelta che ricorrere alle cure di uno psichiatra. Vincent, più o meno la stessa età, padre di due figlie, divorziato da poco, è uno scrittore di successo, un autore di bestseller che viene invitato in tutte le fiere e saloni del libro e ha migliaia di fan che restano in fila per ore pur di ottenere un autografo. Eppure non è felice. Dentro di lui c’è qualcosa di rotto, forse un trauma antico, un blocco che gli impedisce di amare, quindi di vivere, e per risolvere il quale non ha altra scelta che ricorrere alle cure di uno psichiatra. Nella sala d’attesa del dottor Chaumet avviene l’incontro, un incontro che per la verità sfiora la rissa. Non è un colpo di fulmine, è un’antipatia reciproca e immediata, ma è anche l’inizio di una riscoperta di se stessi e di un graduale abbandono del dolore che permetterà a entrambi di rinascere e trovare l’amore. Sì, è una storia decisamente romantica, ma fa anche morire dalle risate.
20 giugno 2023
Recensione IN ANTEPRIMA
‘I Monteleone’ di Lucia Tilde Ingrosso - Baldini+Castoldi
I MONTELEONE || Lucia Tilde Ingrosso || Baldini+Castoldi || 20 giugno 2023 || 421 pagine
C’è Pia, la contessa matriarca, con granitiche certezze e inaspettate fragilità, e poi Roberto, suo marito adorante, che «più che pensare, funziona». Quando Giuliano, il loro unico figlio, si sottrae al copione già scritto della sua vita dorata, i Monteleone imbracciano sorte e futuro in un viaggio che, fra il tragico e il lieto, dal 1931 li condurrà fino ai giorni nostri. Cinque generazioni affollano questo ritratto corale, insieme alle gioie e ai dolori di una famiglia irripetibile, ma a ben guardare qualunque. Si avvicendano suocere sofisticate e nuore cafone, Natali in città ed estati sul lago, padri integerrimi e zii faccendieri. Ma soprattutto, segreti inconfessabili e verità tramandate, come pure una pericolosa vendetta e qualche insperata rinascita. In una corsa a perdifiato fra passato e presente, spostandosi fra la Roma occupata e la Milano da bere, Lucia Tilde Ingrosso intesse una saga privata piena di ironia e tenerezza, un inno intonato a squarciagola alle famiglie legate dal sangue o, meglio ancora, dal semplice amore.
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20 settembre 2022
Recensione IN ANTEPRIMA 'La stagione del tuono'
di Bianca Rita Cataldi - Harper Collins
LA STAGIONE DEL TUONO || Bianca Rita Cataldi || Harper Collins || 20 settembre 2022 || 285 pagine
Puglia, anni Sessanta. Con la fine dell’anno scolastico, per Michele iniziano lunghe giornate di libertà. Adesso può passare tutte le mattine a giocare, coi piedi nudi che affondano nel terreno del giardino di casa. Può gustarsi il sole del meridione che batte sul suo viso e imperla di sudore la sua pelle giovane. Ma non essendo più obbligato a recarsi alla scuola in città, a Bari, vede di meno Vittoria e Teresa. Lui è un Gentile, la sua famiglia coltiva piante e fiori da generazioni, mentre le sue due amiche sono delle Fiorenza, e i loro genitori confezionano profumi. Le rispettive famiglie, pur lontane per ricchezza e condizione sociale, sono unite da un antico sodalizio... ma quest’anno, per qualche motivo, Michele non è stato invitato in villeggiatura dai Fiorenza.
I tre bambini si avviano sul sentiero impervio dell’adolescenza, ciascuno con i suoi tempi e le sue difficoltà, mentre gli adulti delle due famiglie sono costretti ad affrontare una tempesta imprevista che cambierà per sempre il loro rapporto e il futuro che li attende. A creare delle frizioni è prima di tutto un matrimonio inaspettato, ma non solo. Nonostante ciò Michele, posto di fronte ai primi, veri sconvolgimenti della sua vita, dovrà aggrapparsi con forza ai suoi sogni, all’affetto costante di Teresa e a quello spinoso e imprevedibile di Vittoria, dalla quale si è sempre sentito attratto e respinto al tempo stesso.
13 settembre 2022
Recensione IN ANTEPRIMA 'Arrocco siciliano' di Costanza DiQuattro
ARROCCO SICILIANO ・Costanza DiQuattro ・Baldini+Castoldi ・13 settembre 2022 ・300 pagine
È l’alba del Novecento, a Ibla, lì dove la vita scorre fiacca sulla campagna stanca; lì dove si accalcano notabili tronfi, mogli tradite e poveri diavoli; lì dove la farmacia Albanese, per tutti «molto più di una chiesa», di colpo rimane orfana di colui che da tanti anni la amministra con riserbo monastico. Quando a succedergli accorre da Napoli un giovane senza passato, accolto da ostilità e diffidenza che piano piano si sciolgono in un cauto abbraccio, il paese prende a pulsare e la farmacia a rivivere. Ad Antonio Fusco, questo il suo nome, toccherà navigare tra rimorsi polverosi e sciatiche ostinatissime, menzogne sottopelle e vizi feroci, amicizie insperate e cicalecci di popolo; e mentre scongiura il passato e insieme ne resta imbrigliato, mentre si gioca tutto con una mano di carte o una mossa di scacchi, lui riscoprirà e farà riscoprire la vita a chi pure «si sente morire da un pezzo».
26 maggio 2022
Recensione IN ANTEPRIMA 'La casa del tè' di Valerio Principessa - Feltrinelli
LA CASA DEL TÈ || Valerio Principessa || Feltrinelli || 26 maggio 2022 || 290 pagine
Gabriel è un ragazzo innamorato delle parole, soprattutto di quelle che è impossibile tradurre in altre lingue – come la giapponese Wabi sabi, che esprime l’autenticità dell’imperfezione, o come iktsuarpok, con cui gli Inuit dell’Artico intendono l’irrequietezza nel controllare se qualcuno sta arrivando oltre l’orizzonte. Parole uniche e sole, come solo si sente Gabriel quando muore sua nonna, con cui viveva. Confuso e smarrito, viene accolto nella casa affidataria della signora Michiko in un rione storico di Roma. Si trova così ad abitare sotto lo stesso tetto con ragazze e ragazzi segnati da storie irreparabili, come il piccolo Leo, come Chiara, che conosce le stelle ma non l’amore, o Greta, sempre concentrata a scrivere messaggi al cellulare, come il minaccioso Scar e Amina, con la sua indicibile esperienza di migrazione. Michiko segue i suoi giovani ospiti rammendando le giornate bucate con tazze di tè fumante, dialoghi pazienti, storie di paesi lontani: parole e gesti piccoli che restituiscono la grandezza dell’universo. Fuori c’è il mondo che conoscono, caotico, ingiusto, a tratti violento, ma nella casa della signora giapponese sono al riparo. Finché un giorno quell’armonia si spezza, e i ragazzi d’un tratto si sentono più orfani di prima. Fa male, ma dura poco: presto scoprono di sapersi fidare l’uno dell’altra, di saper fare famiglia. È l’inizio di una ricerca per le strade di Roma e dentro sé stessi, dove ciascuno mette a frutto il proprio intuito, le proprie qualità – e porta allo scoperto le proprie ferite.
28 aprile 2022
Recensione IN ANTEPRIMA 'Tutte le volte che mi sono innamorato' di Marco Marsullo - Feltrinelli
TUTTE LE VOLTE CHE MI SONO INNAMORATO || Marco Marsullo || Feltrinelli ||
28 aprile 2022 || 208 pagine
Come vivono le relazioni, la coppia, il matrimonio e il sesso gli uomini d’oggi? Cesare, maestro elementare napoletano, ha le idee un po’ confuse sull’amore. Tanto romantico quanto cervellotico nelle relazioni, si trincera dietro teorie improbabili e comici segni del destino, ma in realtà soffre per un decennio di storie sbagliate, tossiche, dolorose. Incontri sessuali surreali, colpi di fulmine e bruschi risvegli, e un gruppo di amici che sembra aver capito tutto prima di lui. A trentacinque anni, Cesare è rimasto l’ultimo single del gruppo e non sa più cosa farsene di tutta la sua libertà. Vive con il gatto Thiago, gira per la città sulla sua Vespa, ha un discreto successo con le donne, eppure la notte sempre più spesso torna a casa da solo, con un peso sul cuore. Quando il suo amico Sandro, prossimo alle nozze, gli consegna l’invito con un + 1 che campeggia beffardo accanto al suo nome, Cesare decide di raccogliere la sfida. Ha sei mesi per trovare la persona giusta che lo accompagni al ricevimento di matrimonio, ma come si trova l’amore oggi? Come orientarsi là fuori?
14 aprile 2022
Recensione IN ANTEPRIMA 'Caterina Howard
La regina scandalosa'
di Alison Weir - Neri Pozza
CATERINA D'ARAGONA LA REGINA SCANDALOSA || Alison Weir || Beat ||
14 aprile 2022 || 512 pagine
Nipote del potente Duca di Norfolk, nonché cugina di Anna Bolena, la giovane Caterina Howard, nonostante l'alto lignaggio della sua famiglia, cresce in condizioni di semipovertà. Dopo la morte della madre, e a seguito dei numerosi debiti contratti dal padre, la bambina viene mandata a Lambeth, ospite della duchessa vedova di Norfolk. È consuetudine, per i bambini nobili, essere allevati presso famiglie importanti, e Caterina ha ormai l'età giusta per acquisire le abilità, la grazia e l'eleganza che le saranno utili per contrarre un buon matrimonio, o addirittura per ottenere un posto a corte. Ma a Norfolk House, nonostante la sorveglianza di Madre Emmet, la notte i corridoi si riempiono di sussurri e risate soffocate. Nella residenza sono ospitate e educate altre giovani di origine aristocratica che, al calare delle tenebre, si dilettano in banchetti clandestini e incontri segreti, sotto gli occhi curiosi della piccola Caterina. Anni dopo, divenuta una giovane donna di grande fascino, Caterina verrà introdotta a corte come damigella d'onore di Anna di Kleve, la nuova moglie del re. Ma, sotto la scaltra guida del Duca di Norfolk, diventerà presto una pedina fondamentale per le alleanze politiche dell'Inghilterra. Il suo compito, però, è tutt'altro che semplice: dovrà persuadere sua maestà a trovare un pretesto per divorziare dalla consorte, farsi incoronare regina e donare al re un erede, per garantire la successione. Un compito in cui altre quattro donne, prima di lei, hanno fallito, e che rischia di trasformarsi in una trappola letale quando il suo scabroso passato verrà alla luce. Dopo aver raccontato le prime quattro mogli di Enrico VIII, Alison Weir tratteggia il vivido ritratto di Caterina Howard, la cui rapida ascesa al trono, costellata di scandali, condusse in breve verso una fulminea e tragica caduta.
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7 aprile 2022
Recensione IN ANTEPRIMA 'La stanza delle mele' di Matteo Righetto - Feltrinelli
LA STANZA DELLE MELE || Matteo Righetto || Feltrinelli || 7 aprile 2022 || 240 pagine
È l’estate del 1954, Giacomo Nef ha undici anni e con i due fratelli maggiori vive dai nonni paterni a Daghè, sulle pendici del Col di Lana, nelle Dolomiti bellunesi. “Tre case, tre fienili, tre famiglie.” I bambini sono orfani e l’anziano capofamiglia li tratta con durezza e severità, soprattutto il più piccolo. Il nonno è convinto infatti che Giacomo sia nato da una relazione della nuora in tempo di guerra e lo punisce a ogni occasione, chiudendolo a chiave nella stanza delle mele selvatiche. Lì il ragazzino passa il tempo intagliando il legno e sognando l’avventura, le imprese degli scalatori celebri o degli eroi dei fumetti, e l’avventura gli corre incontro una tarda sera d’agosto. Con l’approssimarsi di un terribile temporale, Giacomo viene mandato dal nonno nel Bosch Negher a recuperare una roncola dimenticata al mattino. Mentre i tuoni sembrano voler squarciare il cielo, alla luce di un lampo scopre vicino all’attrezzo il corpo di un uomo appeso a un albero. L’impiccato è di spalle e lui, terrorizzato, fugge via. Per tutta la vita Giacomo cercherà di sciogliere un mistero che sembra legato a doppio filo con la vita del paese, con i suoi riti ancestrali intrisi di elementi magici e credenze popolari.
29 marzo 2022
Recensione IN ANTEPRIMA 'Tutto il blu del cielo' di Mélissa Da Costa - Rizzoli
TUTTO IL BLU DEL CIELO || Mélissa Da Costa || Rizzoli || 29 marzo 2022 || 624 pagine
Cercasi compagno/a di viaggio per un’ultima avventura: sono le prime parole dell’annuncio che Émile pubblica online un giorno di fine giugno. Ha deciso di fare ciò che ancora non ha mai fatto, che ha sempre rimandato, perché nella vita va così. Partire per un viaggio on the road, setacciare paesaggi vicini eppure mai esplorati, affondare occhi e naso là dove non c’è altro che natura e silenzio, senza data di ritorno. Ha solo ventisei anni e una forma di Alzheimer precoce e inesorabile, per questo vuole vivere in completa libertà, lontano da chiunque lo conosca, fintanto che il suo corpo glielo concederà. Non si aspetta che qualcuno davvero risponda al suo appello, ma sbaglia. Qualche giorno dopo in una stazione di servizio, pronta a partire, protetta da un informe abito nero, con un cappello a tesa larga, sandali dorati ai piedi e zaino rosso in spalla, c’è Joanne. E così, su un piccolo camper, attraverso boschi profumati, torrentelli rumorosi, sentieri e stradine che si snodano tra le vette dei Pirenei e certi bellissimi borghi dell’Occitania, una giovane donna e un ragazzo s’incamminano. Parlano poco, forse cercano una dimensione diversa dove potersi incontrare, la parola giusta per bucare, senza fare troppo male, ognuno il dolore acuto dell’altro. "Tutto il blu del cielo", esordio di Mélissa Da Costa diventato un bestseller da seicentomila copie, è una storia di rinascita che dalla sofferenza vede sbocciare, pura e irrefrenabile, una gioia di vivere nuova, la bellezza assoluta della scoperta dell’altro, la magia del sentirsi umani.
17 marzo 2022
Recensione IN ANTEPRIMA 'Hidden Valley Road' di Robert Kolker - Feltrinelli
HIDDEN VALLEY ROAD || Robert Kolker || Feltrinelli || 17 marzo 2022 || 440 pagine
Stati Uniti, metà del secolo scorso. La famiglia Galvin è la personificazione del sogno americano. Il padre Don si avvia a una brillante carriera nell'esercito e i suoi numerosi trasferimenti non impediscono alla coppia di mettere al mondo ben dodici figli, dieci maschi e due femmine, ragazzi sani e intelligenti, dei campioni negli sport e nella musica. Una famiglia di successo. Ma le cose, con l'adolescenza, cominciano a non andare come dovrebbero. Il figlio maggiore mostra comportamenti strani e aggressivi, seguito nel giro di poco tempo da altri cinque fratelli. In un crescendo di allarme, violenze e angoscia, la famiglia Galvin precipita in una spirale che non le lascerà scampo: a sei dei figli viene diagnosticata la schizofrenia, e la loro vita non sarà mai più la stessa. Sono gli anni in cui la scienza compie i primi passi nella comprensione dell'origine della malattia mentale. Genetisti, psicanalisti, biologi si scontrano a suon di teorie ed evidenze contrastanti e, tra manicomi, misure contenitive, psicofarmaci, elettroshock, i Galvin saranno protagonisti e oggetto di una ricerca che a tutt'oggi non ha ancora dato risposte precise. Attraverso la loro vicenda, realmente accaduta, l'autore offre un pungente viaggio nella realtà della malattia mentale, e uno spaccato dei progressi scientifici nel tentare di far luce su uno dei mali più oscuri e universali dell'essere umano.
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3 marzo 2022
Recensione IN ANTEPRIMA 'La salita dei giganti'
La saga dei Menabrea di Francesco Casolo - Feltrinelli
LA SALITA DEI GIGANTI - La saga dei Menabrea || Francesco Casolo || Feltrinelli || 3 marzo 2022 || 416 pagine
La Belle Époque è alle porte e il cinema sta per essere inventato quando, il 29 agosto 1882, Carlo Menabrea organizza un sontuoso ricevimento per festeggiare l’acquisto di un castello poco lontano da Biella. Nessuno in città ha intenzione di perdersi l’evento, ma pochi sanno che l’origine di tanta fortuna risiede in una scommessa fatta trent’anni prima: il padre di Carlo, Giuseppe, walser di Gressoney, che come i suoi antenati valicava a piedi i ghiacciai per commerciare lana e prodotti di artigianato in Svizzera, ha deciso di puntare tutto su una bevanda, la birra. Quando nel cielo sopra il castello esplodono i fuochi d’artificio che illuminano il cortile a giorno e si riflettono sul volto di Carlo, anche la sua secondogenita Eugenia, che tutti chiamano Genia, avrebbe qualcosa da domandargli: perché, qualche settimana prima, ha insistito perché fosse lei, e non le sue sorelle, ad accompagnarlo in montagna? E perché, raggiunta la vetta, al cospetto dei Giganti del Monte Rosa, ha tanto voluto che lei, a soli sei anni, assaggiasse la birra?
Fra amori, gelosie, gloria e cadute – e un destino che, come una valanga, colpisce sempre nello stesso punto –, solo più tardi Genia intuirà quello che suo padre non aveva osato dirle: quel sorso di birra era un rito iniziatico. È lei la prescelta, l’erede designata per portare avanti la tradizione di famiglia, anche se nessuno vuole fare affari con una donna. Per riuscirci Genia dovrà, con l’aiuto della madre, diventare un Gigante, come suo padre e suo nonno e come le montagne ai piedi delle quali sono cresciuti tutti loro.
17 febbraio 2022
Recensione IN ANTEPRIMA 'La maestra di Saint-Michel' di Sarah Steele - Feltrinelli
LA MAESTRA DI SAINT-MICHEL || Sarah Steele || Feltrinelli || 17 febbraio 2022 || 384 pagine
Francia, 1942. Finite le lezioni, la maestra fa uscire gli alunni dalla scuola. Controlla con cura che abbiano i loro lasciapassare e raccomanda a tutti di non fermarsi finché il soldato tedesco di guardia non avrà alzato la sbarra che demarca il confine tra la Francia occupata e quella libera. Quando li vede attraversare e correre tra le braccia delle madri, tira un sospiro di sollievo. Nessuno è più al sicuro ormai. Nemmeno i bambini. Inghilterra, oggi. La lettera emana un vago profumo di gardenia, il profumo di sua nonna. Dentro, in una calligrafia d’altri tempi un po’ tremolante, c’è una richiesta per lei: deve rintracciare una donna che anni prima viveva in Francia, a Saint-Michel-sur-Dordogne. È così che Hannah Stone si ritrova a Les Cerisiers, una vecchia casa in pietra circondata da un magnifico giardino di ciliegi, che sembra lì apposta per nascondere segreti. Un po’ per volta, partendo da un vecchio quaderno di ricette di famiglia, cercherà di risolvere un mistero che affonda le radici nella Resistenza. Decisa a dare spazio ai molti atti di eroismo quotidiano in tempo di guerra, soprattutto a quelli delle donne spesso passati sottotraccia, Sarah Steele costruisce un romanzo ricco di emozioni e avventura, un’appassionante storia di amicizia femminile, coraggio e speranza.
20 gennaio 2022
Recensione IN ANTEPRIMA 'Se solo il mio cuore fosse pietra' di Titti Marrone - Feltrinelli
SE SOLO IL MIO CUORE FOSSE PIETRA || Titti Marrone || Feltrinelli || 20 gennaio 2022 || 248 pagine
Nel 1945 la grande villa di campagna di sir Benjamin Drage diventa una residenza per i piccoli reduci dai campi di sterminio, grazie all’iniziativa e alla determinazione di Anna Freud, figlia del noto psicoanalista, e Alice Goldberger, sua collaboratrice, che costruiscono un ambizioso progetto di accoglienza e terapia. Con la supervisione di Anna da Londra, Alice e la sua équipe specializzata danno vita per oltre un decennio a un centro multidisciplinare dove le più recenti acquisizioni della psicologia infantile, della pedagogia e dell’arte vengono messe al servizio delle necessità di venticinque bambini tra i quattro e i quindici anni provenienti da lager, da orfanotrofi e conventi o dai nascondigli dove i genitori li hanno lasciati durante la guerra, cercando di salvar loro la vita. Lo sguardo dolce e professionale di Alice ci mostra come, nello scorrere delle stagioni, si allenti in Gadi la necessità di nascondere il cibo, si riducano gli incubi di Berl e la presenza della morte nei disegni di Denny e si avvicini per tutti, a poco a poco, l’obiettivo più difficile: recuperare la fiducia negli adulti.Titti Marrone scava nella Storia, apre gli archivi, incrocia documenti, foto, diari e lettere per trasporre in un romanzo la coraggiosa e commovente esperienza di Lingfield. La sua penna segue con delicata pazienza l’incontro con l’infanzia di ciascun bambino, il progressivo sciogliersi dei nodi più stretti, l’affiorare dei traumi e dei ricordi dolorosi.
3 giugno 2021
Recensione IN ANTEPRIMA 'Il buio non fa paura' di Pier Lorenzo Pisano - NN Editore
IL BUIO NON FA PAURA || Pier Lorenzo Pisano || NN Editore || 3 giugno 2021 || 176 pagine
Gabriele ha due fratelli, e vive con la mamma e il papà in un piccolo paese di montagna. I tre ragazzini crescono spensierati tra giochi e corse nei campi quando, una sera, la madre va nella stalla a prendere il latte per Gabriele e viene inghiottita dal buio. I bambini si trovano così ad affrontare la sua assenza e lo strazio del padre, mentre in paese circola voce che di notte una bestia terribile sta uccidendo gli animali. Una sera Gabriele segue il padre e gli uomini nella caccia al mostro, e si trova improvvisamente da solo, al buio nel bosco, finché una spaventosa creatura d’ombre gli si avvicina, lo raccoglie e lo abbraccia. Da quel momento Gabriele dovrà lottare per salvare quella creatura contro un mondo di adulti che non può ascoltarlo, e che nell’odio trova la sua dimensione di comunità. "Il buio non fa paura" è una favola nera, allo stesso tempo arcaica e moderna, cruda e sognante, cinematografica e sensoriale, sul dolore della perdita e sulla magia dei desideri. Pier Lorenzo Pisano racconta di bambini e incubi, di natura e mistero, e riesce a illuminare l’immenso potere dell’innocenza, che può scardinare la realtà e indicare il senso ultimo delle nostre speranze e paure.
13 luglio 2020
Recensione IN ANTEPRIMA 'Non è mai troppo tardi' di Stefania Russo - Sperling&Kupfer
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NON È MAI TROPPO TARDI || Stefania Russo || Sperling&Kupfer || 14 luglio 2020 || 230 pagine
Mi chiamo Annarita, ho ottantaquattro anni e vivo nel Mostro di cemento, un anonimo complesso residenziale nella periferia di Milano, su una stramaledetta sedia a rotelle. Non si può certo dire che io sia autosufficiente, ma per fortuna posso contare sull'aiuto di Olga, una donna rumena premurosa e gentile. Ho anche una figlia, Katia, che vive proprio nella palazzina qui accanto, ma non ha più tempo ormai da dedicare alla sua vecchia. C'è una cosa, però, per cui le sarò per sempre grata: sua figlia Stella, la mia affettuosa nipotina sedicenne, la mia felicità quotidiana. Trascorro le mie giornate tra un caffè con i vicini e i romanzi che Olga mi legge, trascinandomi, di tanto in tanto, nel cortile del Mostro, dove ho conosciuto questo strambo vicinato con cui mi sono trovata a vivere: le vecchiette con cui vado a messa, Alessio - il fidanzatino di Stella - e gli altri ragazzotti con i pantaloni strappati, il giovane e instancabile Totò e don Antonio, su cui tutti possiamo sempre contare. Non ho mai visto il Mostro così animato come nelle ultime settimane, tanti vicini disposti a donare il loro tempo e altrettanti a pagare per imparare a impastare il pane o a usare il computer. Si chiama Banca del Tempo. L'idea è venuta a Stella: chi vuole può rendersi disponibile offrendo dei corsi, e il denaro raccolto dai partecipanti servirà ad aiutare la sorella di Olga, gravemente malata. Speriamo solo che non sia troppo tardi...
19 settembre 2019
Recensione IN ANTEPRIMA 'La mia devozione' di Julia Kerninon - Edizioni e/o
Titolo: La mia devozione || Autore: Julia Kerninon || Editore: Edizioni e/o
Data di pubblicazione: 25 settembre 2019 || Pagine: 254
Frank è un pittore contemporaneo di successo, Helen una letterata. Entrambi figli di diplomatici, si conoscono fin da bambini. Insieme trovano la forza di sottrarsi all’oppressione delle rispettive famiglie, e insieme cominciano una nuova vita ad Amsterdam, negli anni Sessanta, sostenendosi a vicenda. Helen è una donna precisa, seria, logica. Frank è esattamente il contrario, un artista disordinato e senza regole. Due caratteri opposti e complementari che condividono un’esistenza libera, da compagni di strada. Si capiscono al volo anche senza parlare, sono i migliori amici l’uno per l’altra, con la piccola differenza che Helen è innamorata persa di Frank, anche se non osa mai dirglielo. Così la vita procede tra successi lavorativi e matrimoni falliti di entrambi, tra fughe e ritorni, tra metropoli e campagne isolate, tra momenti di pura felicità e scatti di rabbia, tra lunghe e profonde chiacchierate e fasi di silenzioso rancore, fino alla grande tragedia che sconvolgerà la vita di entrambi e li porterà a separarsi definitivamente. Solo alla soglia degli ottant’anni Helen troverà il coraggio di dire a Frank che l’ha sempre amato. Lo fa a Londra, quando si incontrano casualmente per strada dopo più di vent’anni che non si vedevano. «Stavolta non parlerai, Frank» dice Helen. «Parlerò soltanto io. Ti racconterò tutta la nostra storia fin dall’inizio, perché anch’io ho bisogno di sentirla». E la storia raccontata da Helen è il testo di questo romanzo al femminile, un romanzo struggente e profondo, ma anche ironico, che esplora la complessità dei sentimenti che una donna può avere nei confronti di un uomo fino a limiti estremi talvolta inconcepibili, ma sempre veri.
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29 agosto 2019
Recensione 'Due donne alla Casa Bianca' di Amy Bloom - Fazi Editore
Titolo: Due donne alla Casa Bianca || Autore: Amy Bloom || Editore: Fazi
Data di pubblicazione: 29 agosto 2019 || Pagine: 246
Corre l’anno 1945 e la radio americana annuncia che la vittoria è imminente. Franklin Delano Roosevelt, venuto a mancare da pochi giorni, non ha vissuto abbastanza per vederla con i suoi occhi. In un appartamento di New York suona il campanello: è una donna, gli occhi bordati di rosso e l’aria di chi non ha mai sorriso in vita sua; un cappotto nero troppo grande, le calze in filo di Scozia allentate. È Eleanor Roosevelt, la First Lady. Ha appena perso il marito e si rifugia nell’appartamento del suo vero amore, la giornalista Lorena Hickok. Da qui inizia il racconto della relazione amorosa fra le due donne, una relazione trentennale cominciata all’epoca in cui Lorena viene incaricata di seguire la campagna elettorale di Roosevelt e si insedia così alla Casa Bianca. Molto diverse per provenienza e inizialmente diffidenti l’una verso l’altra, le due donne si scoprono col tempo anime gemelle. Il loro amore è un segreto in realtà noto a tutti, del quale in queste pagine viene messa in scena la dimensione più intima e privata: «Dicevamo sempre: non siamo due bellezze, perché era impossibile dire la verità. A letto invece eravamo due bellezze. Eravamo dee. Le ragazzine che non eravamo mai state: amate, impertinenti, felici e deliziose». Sullo sfondo di questa grande storia d’amore, i fasti della vita presidenziale, le cene con i personaggi di spicco dell’epoca e le grandi contraddizioni di Roosevelt, uomo affascinante e fine stratega, ma nel privato spesso freddo e a tratti crudele.
Con grande delicatezza Amy Bloom ci racconta la difficile e intensa storia d’amore fra Eleanor Roosevelt e l’amica giornalista Lorena Hickok sullo sfondo degli anni della presidenza Roosevelt: un complesso intreccio domestico all’interno della cornice di un’epoca che non smette di affascinare.
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29 ottobre 2018
Recensione IN ANTEPRIMA 'La madre sconosciuta' di Kimberley Freeman - Tre60
Titolo: La madre sconosciuta || Autore: Kimberley Freeman || Editore: Tre60
Data di pubblicazione: 31 ottobre 2018 || Pagine: 478
Inghilterra, 1874. A 19 anni finalmente Agnes può lasciare l’orfanotrofio in cui è cresciuta e mettersi alla ricerca di sua madre. Da poco, infatti, ha scoperto che la donna che l’ha abbandonata ha lasciato accanto a lei un bottone decorato con un unicorno. E lei ricorda benissimo di aver visto un cappotto cui mancava proprio un bottone identico: l’aveva donato all’orfanotrofio una nobildonna, Genevieve Breckby…
Convinta che Genevieve sia sua madre, Agnes ne ripercorre le tracce fino a Londra e a Parigi, e poi, mossa da un’incrollabile determinazione, s’imbarca sulla Persephone, che la condurrà in una terra selvaggia e misteriosa: l’Australia.
Londra, oggi. È in Australia che Tori ha deciso di vivere. Ora però deve tornare a casa, in Inghilterra, per lasciarsi alle spalle un doloroso divorzio, ma soprattutto per aiutare la madre, brillante studiosa dell’epoca vittoriana, che soffre di Alzheimer. Mentre mette ordine nelle sue carte, Tori trova una lettera che risale alla fine dell’800. Una nobildonna scrive alla figlia, spiegandole i motivi per cui l’ha abbandonata, e le incredibili vicissitudini che l’hanno portata a quel terribile gesto. Ma la lettera è incompleta e Tori, prima incuriosita e poi sempre più coinvolta, decide di mettersi alla ricerca dei fogli mancanti…
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3 settembre 2018
Recensione IN ANTEPRIMA 'Un tè tra le stelle' di David. M. Barnett - Sperling & Kupfer
Titolo: Un tè tra le stelle || Autore: David M. Barnett || Editore: Sperling & Kupfer
Data di pubblicazione: 4 settembre 2018 || Pagine: 334
Thomas Major odia l'umanità. Odia suo padre. Odia il suo passato. Odia la sua vita. L'11 gennaio 2016 sembra un giorno come tanti: il suo appartamento è vuoto e solitario, la metro è stracolma di persone fastidiose e al lavoro lui sarà come al solito un semplice perito chimico. Quel giorno, in realtà, non ha niente a che fare con tutti gli altri: David Bowie è morto e Thomas diventerà il primo uomo ad andare su Marte. Per una serie di strane coincidenze, infatti, avrà l'opportunità di restare per almeno vent'anni lontano dagli esseri umani, potrà sorseggiare il suo tè tra le stelle in santa pace, dedicandosi alla musica e ai cruciverba. Anche se dovrà sopportare che tutti inizino a chiamarlo Major Tom, come l'astronauta di «Space Oddity», la canzone di David Bowie. Una volta partito verso il pianeta rosso, però, la pace cosmica sognata da Thomas si rivela impossibile. Un banale errore nella connessione telefonica spazio-Terra lo mette, infatti, in contatto con Gladys: 71 anni e un principio di Alzheimer. L'anziana signora è l'unica famiglia che resta ai suoi due nipoti, l'adolescente Ellie e il piccolo James, che cercano di nascondere ai servizi sociali la demenza sempre più evidente della nonna, per non essere affidati a degli sconosciuti prima della scarcerazione del loro papà. Una telefonata dopo l'altra, Thomas diventerà una sorta di angelo custode spaziale per questa famiglia strampalata, pronto a guidarla tra le difficoltà di una vita complicata. E proprio grazie alle stranezze di Gladys, alla determinazione di Ellie e alla genialità di James, Thomas non sarà più l'uomo cinico e scorbutico che aveva abbandonato la Terra per dimenticare tutto e tutti. Scoprirà che la vita vale la pena di essere condivisa sempre e che tutti abbiamo bisogno di qualcuno che ci aspetti a casa, anche al di là delle stelle.
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13 agosto 2018
Recensione IN ANTEPRIMA 'La madre perfetta' di Aimee Molloy - Giunti
Titolo: La madre perfetta || Autore: Aimee Molloy || Editore: Giunti
Data di pubblicazione: 26 settembre 2018 || Pagine: 352
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