31 gennaio 2018

Recensione 'La posta del cuore della señorita Leo' di Ángeles Doñate - Feltrinelli


Ogni sera, alla stessa ora, l'intero paese si ferma e si mette in ascolto davanti alla radio. Mentre nelle case si diffondono le prime note della sigla musicale, nel piccolo studio di calle Caspe, a Barcellona, cala il silenzio, una luce comincia a lampeggiare e due labbra dipinte di rosso si avvicinano al microfono per augurare la buona notte agli ascoltatori. Sono le labbra di Aurora, la presentatrice di uno dei programmi radiofonici più popolari nella Spagna degli anni settanta: "La posta della señorita Leo". Quando Aurora inizia la sua collaborazione con la radio, non può certo immaginare quanto quel lavoro le cambierà la vita. Per molte persone la señorita Leo è una vera e propria ancora di salvezza, una confidente, un'amica via etere. Persone come Germán, un rappresentante di biancheria intima che ogni sera ascolta quella voce calda e rassicurante sognando di trovare l'amore; Sole, che non ha il coraggio di affrontare il marito violento; ed Elisa, un'adolescente solitaria e tormentata. Nelle lettere che riceve, Aurora trova sogni, speranze e paure, ma quando scopre che l'emittente censura la maggior parte delle missive perché il programma deve mantenere un tono frivolo e scanzonato, decide di fare di testa propria. Dopo anni di remissiva ubbidienza e anonimato, avrà una missione nella vita: salvare le lettere della gente comune e dare voce alle storie del cuore, che meritano tutte di essere ascoltate.


Titolo: La posta del cuore della señorita Leo
Autore: Ángeles Doñate
Editore: Feltrinelli
Data di pubblicazione: 25 gennaio 2018
Pagine: 240

Trama: 4  Personaggi: 4  Stile: 4 

29 gennaio 2018

Recensione 'Le nemiche' di Carla Maria Russo - Piemme


Mantova, corte dei Gonzaga, giugno 1501. Quando Isabella d'Este scopre che suo padre, il duca di Ferrara Ercole I, ha scelto come moglie per l'erede al trono la donna più discussa della penisola, Lucrezia Borgia, figlia bastarda del papa, già sposa di due mariti, il primo ripudiato, il secondo ucciso in circostanze ambigue, il suo animo ne resta completamente sconvolto. La figlia di una tenutaria di bordello, come amava definirla, non può mischiare il suo sangue con quello purissimo e regale degli Este. Accolta con freddezza e disprezzo da tutti, Lucrezia, donna di fascino e di straordinaria bellezza, amante del lusso e del divertimento, riesce tuttavia a guadagnarsi i favori di almeno una parte della corte ferrarese, in particolare dei giovani e affascinanti fratelli di Isabella, attratti dalle feste memorabili e dalla folta schiera di damigelle di cui si circonda, fra le quali brilla l'astro della irresistibile Angela Borgia. Questo successo genera fra le due donne una ostilità ancora più marcata e nuovi e più accaniti contrasti, che culminano con il tentativo da parte di Lucrezia di umiliare la rivale nella sua femminilità, portandole via un affetto a lei molto caro. Ma la marchesa di Mantova, donna di impareggiabile classe, cultura e acume, abile e scaltra più delle sue stesse spie, non è persona da lasciare impuniti gli oltraggi subiti e la sua vendetta sarà feroce e implacabile. Intorno a queste due donne indimenticabili, gli intrighi, i tradimenti, le congiure che dilaniano due fra le più potenti corti del Rinascimento, ma anche gli amori travolgenti e impossibili, forieri di stragi e tragedie familiari. Il prezzo della sopravvivenza coincideva con la rinuncia definitiva al sogno di amare ed essere riamata. Questa, la vendetta di Isabella d'Este. Questo, l'amaro destino cui Lucrezia Borgia non sarebbe mai sfuggita.


Titolo: Le nemiche
Autore: Carla Maria Russo
Editore: Piemme
Data di pubblicazione: 17 ottobre 2017
Pagine: 353

Trama: 4  Personaggi: 5  Stile: 5 

26 gennaio 2018

La chiacchiera - Quando Dio è andato a Gargamella Visconti





LL: Pio pio!

E: noiosa, una non può sbagliare con te.

LL: oddio, sto ridendo con le lacrime

E: affogare no?

LL: sei gentile oggi! Com’è?

E: uno zucchero sono. Sono stanca, ho fatto tanti giri e il tutto per comprare i coriandoli.

LL: hai deciso di festeggiare carnevale? Da che ti mascheri? Da Puffetta?

E: da “Lallina motta affogata con un maglione giallo addosso”, piace?

LL: bello! Voglio foto, eh! Perché hai comprato coriandoli, Lallì? (Pio pio...ahahahahah)

E: (BASTAAAAAAAA) Per fare le foto. Non fare la gnorri che tu vai a comprarli domani. So io…

LL: eh giusto che abbiamo speso poco mentre stavi qui, aggiungiamoci pure i coriandoli. Lallì, che è marzo adesso?

E: Lallì, per il bene del tuo matrimonio meglio che marzo non sia subito domani. Cotogno ancora sta arrotando i coltelli?? Però che esagerato, ci siamo fatte prendere un attimo la mano…

LL: no, coi coltelli ha finito. Aveva una cosa in costruzione, però… pare tanto una ghigliottina… Comunque, controllato io, eh: 500 euro di minchiate. Forse me la merito la ghigliottina. Che poi io 500 euro di roba dove l’ho messa?

E: ah non lo chiedere a me! Io i conti non li ho fatto e non voglio farli, so solo che appena sono arrivata a casa la valigia mi ha guardato dritto negli occhi e ha esalato l’ultimo respiro… 

LL: vabbè, pure tu, però, che minchia sei ripartita a fare? Potevi fare tirata unica!

E: eh no! Sono venuta a recuperare i libri da farmi autografare!

LL: senti, non parliamo di Tempo di Libri che mi viene il nervoso

E: e pecchè? Dillo a ciambella tua, sfogati…

LL: pecché se quei due stanno di venerdì, io stavolta urlo veramente, ecco!

E: eh lo so… certo pure l’organizzazione, possibile tirare fuori il programma sempre il giorno prima dell’inizio?? Io ho un treno da prenotare! Va beh, ma non parliamo di marzo che lo faremo a tempo debito. Parliamo di Gargamella Visconti!

LL: Lallì, senti, tu un favore solo mi devi fare. Uno. In onore della laurea in morti che ti è costata soldi e fatica, in onore all’intelligenza che ti abita in corpo, tu devi imparare quel minchia di nome, hai capito? Dai, dillo con me: Grazzano Visconti.

E: però è colpa tua! “Per ricordatelo ricorda gazza”... e la R?? In leasing è?

LL: Lallì, minchia, da gazza a Gargamella come ci arrivi?

E: tu mi confondi. Però bello è, vero?

LL: una meraviglia! Un sogno! Pare finto quel posto! Ci torniamo, vero? Io voglio tornare a vedere se le ragazze dell'Emporio Stregato mi adottano!

E: certo! Anche perchè Mastro Gufo e Mondo Salame erano chiusi e noi dobbiamo andarci!

LL: chissà se esiste il salame di gufo…

E: ma che sei scema?

LL: no, carogna! Ci tengo io!

E: va beh! E poi che abbiamo fatto venerdì? 

LL: abbiamo visto uno che per fare il caffè freddo, metteva la macchinetta sul terrazzo. La gente è fubba, Lallì!

E: chissà se gli è venuto bene…

LL: poi siamo salite sulle scale mobili e io sono viva! 

E: si, salendo e scendendo che manco i bambini di 5 anni. Ma che ho fatto io di male con te??

LL: hai risposto a una mia mail

E: eh, quando serve un cagotto fulminante mai… Va beh, poi siamo andate in libreria e io non ho comprato niente! IO! NIENTE!! IO!!

LL: e non ti vergogni TU?

E: l’hai detto a Cotogno?

LL: che non ti vergogni? No, che gliene frega a quello?

E: no che hai pure comprato libro… e yankee… sia mai che usciamo dal territorio comunale di Ugo senza spendere due spicci noi.

LL: noi lo facciamo per l’economia italiana, dovrebbero premiarci! Senti che era buona la pizza?

E: gaaaaaaaaaaaaa!

LL: lo prendo per un sì! Vabbè, quanto abbiamo speso venerdì non è dato sapere. Però io ho ancora la tremarella per il caffè del cinese. Te come va?

E: credo di avere le palpitazioni ancora… Minchia a saperlo che i cinesi ci danno dentro con la caffeina. E poi ci ha portato una bustina di zucchero, una!

LL: una … ‘sto taccagno! Però abbiamo dormito lo stesso, mi sa che eravamo stanche. Io mi sono addormentata con Paddo sulla faccia, pensa te! 

E: ah no, io ho pure letto e guardato un episodio di Victoria! Anzi devo vedere ancora gli ultimi… Va beh, ma il meglio è venuto il sabato!

LL: ssssshhhh… sento ancora il rantolo della carta di credito. Non dire la parola sabato davanti a lei! Primark… dì questo nome e quella scappa!

E: eh la mia si è autopagata una settimana alle terme per riprendersi… Lallì, lì, ammettiamolo, abbiamo esagerato.

LL: dici? Ma erano tutte cazzatine. E comunque era vendetta contro commesso bugiardo (e stronzo!)

E: non dico per carità cristiana che stavi scrivendo cmq…. Si, ‘sto stronzo infingardo!! Noi arriviamo da Primark, vediamo due cose misere di Harry Potter e sconsolate gli chiediamo “Ma è tutto qua??” Eh lui “SIII”.... Vaffanculo!! Mi leggi amico, sì tu, Vaffanculo!! V-A-F-F-A-NCULOOOOOOO!!!!

LL: hai preso ripetizioni da Aldo? Brava! Quello era d’accordo con Consorte, fidati! Ma noi siamo fubbe e infime e li abbiamo fregati lo stesso! 200 euro tondi tondi gli è costato ‘sto scherzetto!

E: non è che siamo fubbe è che conosciamo gli stronzi facendo parte della categoria e quindi sappiamo combatterli. 200 te, altri 150 io… e due giri, 4 borse, il giro dell’oca quando avevamo le scale mobili davanti… tipico nostro.

LL: vabbè, era per vedere bene il posto! Sai che abbiamo dimenticato di andare a vedere il negozio di caramelle?

E: hai ragione! Ok, arrivo, ho treno tra un’ora.

LL: brava, così prendi pure gli anelli che sono rimasti qui

E: giusto! Lallì ma questi ora pensano che il nostro shopping sfrenato sia finito qui… glielo diciamo che non era manco ora di pranzo?

LL: certo che glielo diciamo: non era manco ora di pranzo! La mattinata è stata tutta per il Primark. Poi ci siamo rifocillate, che lo shopping stanca e siamo partite di nuovo all’attacco. Quanto abbiamo mangiato in quei giorni, Lallì?

E: quantità smisurate di roba che per altro ordinavamo in più… anche se il sandwich ci ha fregato. In foto era uno tagliato in due invece ne hanno portati due a testa… più patatine, robine fritte da pucciare in salsetta e finto caffè… insomma abbiamo rotolato.

LL: il finto caffè era per compensare quello del cinese del giorno prima. Un altro caffè come quello e sarebbe servito il defibrillatore! Però dillo al mondo che da Tiger abbiamo speso 4 euro… morigeratezza che ci accompagna!

E: 4 euro in due eh! Praticamente delle francescane! Poi siamo andate da Legami…

LL: e la morigeratezza è andata a farsi benedire! Ma adesso io sono proprietaria di una tazza con coccinelle che mi ha regalato una cretina!

E: bella è! Mica ti potevo lasciare senza una tazza! Io preso i washi beeeeeeellllli! *.*

LL: washi che sono costati come il PIL dell’Angola, dillo

E: ma belli! Senti che manca? Ah la Svezia…

LL: uh l’Ikea! Dove io ho scoperto l’esistenza di scatole atte a contenere i piatti. Non ti ringrazierò mai abbastanza per questa cosa, Lallì!

E: sono un fiume per il mio popolo. Però devo dire che quella è stata l’Ikea più minchiona della mia vita. Di solito entri, segui percorso e esci… lì e sali, e scendi, e torna indietro, e una roba sta su e una giù… Mi sono scaduti pure gli svedesi…. non c’è più religione.

LL: vogliamo parlare del povero carrello abbandonato a se stesso non so quante volte?

E: che persone brutte siamo! E tutte le volte “No ma ora non ti abbandoniamo più, tranquillo”.

LL: e della mezz’ora passata a fotografare led per farli vedere a Davide? Io ho ancora gli occhi che lampeggiano, eh

E: quella è stata la mazzata finale! Siamo uscite e ciaone Brescia… lo abbiamo detto che siamo andate a Brescia??

LL: no! Eravamo a Brescia, eh! Noi! Noi noi! Perché Consorte e Figlio stavano a caricare cameretta nuova su furgone… senza chiavi di casa!

E: senti, o pensavano alla cameretta o alle chiavi! Mica potevano fare tutto!

LL: tu esci senza chiavi solitamente?

E: no...ok, sono indifendibili.

LL: ecco! Muta devi stare. Tu pensa solo al tacchino che hai mangiato a cena

E: gaaaaaaaaaaaaa

LL: fatto sta, Lallì, che dovevamo stare a casa, tranquille, per tre giorni. E invece abbiamo girato mezza Lombardia, sconfinato pure in Emilia Romagna, mangiato come due maiale e messo in piedi reading challenge per un triennio. Ah già… montato cameretta con scrivania che pare piazza d’armi! Noi non siamo normali

E: Lallì io ancora mi devo riprendere… senti, non è che ‘sto cinese del caffè ha parente qui? Mi ci vorrebbe….

LL: io sono talmente stanca che da due sere mi addormento sopra il piumone invece che sotto. E non c’è manco Davide a sistemarmi. Ad un certo punto mi sveglia Pingu e mi butta giù

E: però…. hai copripiumino figo!

LL: bellissimo! Non lo cambierò maaaaaaai più! Ho dovuto tagliare il piumino per infilarcelo, eh… ma son dettagli quelli!

E: detto io, a costo piallo il piumone ma ce lo infilo! Frega un cazzo! Va beh che salutiamo? 

LL: chi?

E: Manzo, non lo abbiamo ancora citato e se non lo facciamo non ci vale come Chiacchiera questa.

LL: giusto!! Buongiorno dottor Manzo. Lallì…

E: dicaaaa

LL: che posso salutare pure Tommà?

E: eh sì… fossi più giovane…

LL: chi? Tu o io?

E: IO!

LL: ah ok.. poi te lo dico al telefono che Tommà ci legge e hai appena rimediato figura di merda, eh!

E: ci legge pure Manzo e direi che a figure di merda con lui abbiamo fatto il pieno, virtuale e reale (ah dottore, bellissimo il racconto in Un anno in giallo!!! Letto io!! Che ci fanno anche episodio della serie? No perchè è la morte sua!)

LL: che paracula che sei, Letizia (che non è il tuo nome!)

E: ecco, se non aveva ancora ricollegato ora lo ha fatto… e comunque io l’ho letto, tu no, tu non sai!

LL: stronza! E cari saluti a tutti!

E: ma si, è tutto affetto. Ciao ciao a tutti! Lallì è marzo?

LL: no, la ghigliottina non è ancora pronta, quindi direi di no!




25 gennaio 2018

Recensione 'Paper magician' di Charlie N. Holmberg - Fannucci


Ceony Twill, giovane e talentuosa allieva dell'accademia di magia Tagis Praff, sta finalmente per cominciare l'apprendistato che la legherà per tutta la vita all'elemento magico che ha sempre desiderato. Eppure, contrariamente a quanto sognava, il suo destino non sarà scritto nel metallo ma sulla carta. Tra fogli che si animano dando vita a personaggi incredibili e storie fantastiche che la lasceranno a bocca aperta, toccherà allo stravagante mago Emery Thane convincerla delle qualità straordinarie di un elemento così delicato e allo stesso tempo prodigioso. Così, quando Lira, malvagia praticante di arti magiche proibite, priverà il maestro del suo cuore, Ceony per tenerlo in vita gliene confezionerà uno di carta, per poi volare sulle ali di un enorme aeroplanino all'inseguimento della perfida maga, verso un'avventura che porterà alla luce i ricordi più lontani e i segreti più taciuti, nascosti nell'angolo più remoto dell'anima.



Titolo: Paper magician
Autore: Charlie N. Holmberg
Editore: Fanucci
Data di pubblicazione: 29 ottobre 2015
Pagine: 209

Trama: 1  Personaggi: 1  Stile: 1 

24 gennaio 2018

Recensione 'La cercatrice di corallo' di Vanessa Roggeri - Rizzoli


Achille e Regina si incontrano per la prima volta nell'estate del 1919, di fronte alle acque spumeggianti di una Sardegna magica. Regina dona ad Achille un rametto di corallo rosso come il fuoco, il più prezioso, con la promessa che gli porterà fortuna. Anni dopo, quella bambina è diventata una delle più abili cercatrici di corallo; quando si tuffa da Medusa, il peschereccio di suo padre, neanche l'onda più alta e minacciosa la spaventa. Lei è come una creatura dei mari ed è talmente libera da non avere mai conosciuto legami. Finché, un giorno, la sua strada si incrocia di nuovo con quella di Achille: nel viso di un uomo ritrova gli occhi del ragazzino di un tempo. A travolgerli non è solo un sentimento folle, ma anche un passato indelebile. Le loro famiglie, infatti, sono legate a doppio filo da rancori e vendette ed è in corso una guerra senza ritorno. Spesso non basta l'amore per cambiare un destino che sembra già scritto. Ma l'unico modo di scoprirlo è provarci, fino all'ultimo… Vanessa Roggeri ci racconta una terra densa di tradizioni con una scrittura traboccante della forza e della determinazione di chi in quell'isola ci è nato. Il ritorno di un'autrice che con le sue storie di passioni ha emozionato migliaia di lettrici.

Titolo: La cercatrice di corallo
Autore: Vanessa Roggeri
Editore: Rizzoli
Data di pubblicazione: 23 gennaio 2018
Pagine: 320

Trama: 2  Personaggi: 3  Stile: 4 



15 gennaio 2018

Recensione '4321' di Paul Auster - Einaudi


Cosa sarebbe stato della nostra vita se invece di quella scelta ne avessimo fatta un'altra? Che persone saremmo oggi se quel giorno non avessimo perso il treno, se avessimo risposto al saluto di quella ragazza, se ci fossimo iscritti a quell'altra scuola, se... Ogni vita nasconde, e protegge, dentro di sé tutte le altre che non si sono realizzate, che sono rimaste solo potenziali. E cosi ogni individuo conserva al suo interno, come clandestini su una nave di notte, le ombre di tutte le altre persone che sarebbe potuto diventare. La letteratura, e il romanzo in particolare, ha da sempre esplorato la «vita virtuale»: non la vita dei computer, ma i destini alternativi a quelli che il caso o la storia hanno deciso, quasi che attraverso la lettura si riesca a fare esperienza di esistenze alternative. Paul Auster ha deciso di prendere alla lettera questo compito che la letteratura si è data: e ha scritto "4321", il romanzo di tutte le vite di Archie Ferguson, quella che ha avuto e quelle che avrebbe potuto avere. Fin dalla nascita Archie imbocca quattro sentieri diversi che porteranno a vite diverse e singolarmente simili, con elementi che ritornano ogni volta in una veste diversa: tutti gli Archie, ad esempio, subiranno l'incantesimo della splendida Amy. Auster racconta le quattro vite possibili di Archie in parallelo, come fossero quattro libri in uno, costruendo un'opera monumentale, dal fascino vertiginoso e dal passo dickensiano, per il brulicare di vita e di personaggi. Ma c'è molto altro in "4321". C'è la scoperta del sesso e della poesia, ci sono le proteste per i diritti civili e l'assassinio di Kennedy, c'è lo sport e il Sessantotto, c'è Parigi e c'è New York, c'è tutta l'opera di Auster, come un grande bilancio della maturità, e ci sono tutti i maestri che l'hanno ispirato, c'è il fato e la fatalità, c'è la morte e il desiderio.


Titolo: 4321
Autore: Paul Auster
Editore: Einaudi
Data di pubblicazione: 10 ottobre 2017
Pagine: 939

Trama: 4  Personaggi: 4  Stile: 5