6 dicembre 2024

Recensione 'Il passato è un morto senza cadavere' di Antonio Manzini - Sellerio


IL PASSATO È UN MORTO SENZA CADAVERE
Antonio Manzini
Sellerio
22 ottobre 2024
564 pagine


Quando viene chiamato su una strada di montagna, al vicequestore Rocco Schiavone basta uno sguardo per capire di trovarsi di fronte a una rottura del decimo livello della sua personalissima classifica. Un ciclista, infatti, è stato vittima di un incidente. Il morto si chiama Paolo Sanna, un cinquantenne che da un po’ di tempo abita in zona ma che apparentemente nessuno conosce. Dai primi accertamenti risultano subito delle stranezze. Sanna era abbiente se non addirittura ricco, ma senza occupazione, nel tempo aveva cambiato periodicamente residenze in tutto il Nord Italia, sporadiche e superficiali amicizie, qualche amore senza conseguenze, parenti lontani e poco frequentati: insomma, «una specie di ectoplasma ai margini della società». A complicare le cose, c’è il rebus del taccuino trovato nella sua abitazione, una lista di nomi, sigle e numeri indecifrabili. Il quadro è quello di un uomo in fuga. Ma una fuga lunga, senza fine, se non fosse stato per quell’urto in montagna. Per vederci chiaro bisogna indagare nel passato, andando il più a fondo possibile, un passato che fa sprofondare il vicequestore di Aosta negli anni di gioventù di un gruppetto affiatato. Rocco vorrebbe procedere come al solito, pesante come un pugno e sottile come uno stiletto, ma è di sottigliezza che ha soprattutto bisogno, anche perché si fa sempre più drammatico il timore per la scomparsa inspiegabile di una persona, una donna, a cui qualcosa di intenso lo lega.

26 novembre 2024

Recensione 'Le cicogne della Scala' di Silvia Montemurro - Edizioni e/o


LE CICOGNE DELLA SCALA
Silvia Montemurro
Edizioni e/o
23 ottobre 2024
230 pagine

Negli anni Trenta, quando la Scala è divenuta un teatro moderno grazie alla direzione di Arturo Toscanini, la sedicenne Violetta, nata da una relazione clandestina tra un ballerino italiano e una cantante francese, lavora per il costumista Caramba come sarta. La madre, che a suo tempo era cantante all’Opéra National de Paris, ha chiamato la figlia Violetta in onore del suo personaggio verdiano preferito (La Traviata). Da bambina, Violetta era stata una promettente ballerina, ma un giorno, durante le prove, viene spinta dalle scale e rimane zoppa. L’incidente sarà solo uno dei tanti misteri che seguiranno la vita di Violetta, di sua madre, della sorella Fiamma, che partirà più tardi per Parigi dove avrà una carriera da cantante lirica. Tra scontri politici (Toscanini contro Mussolini), indimenticabili serate di lirica (Turandot, Carmen, La Traviata...), scintillanti costumi di scena e amori che si accendono e finiscono tra orchestrali e ballerine, la vita della Scala attraversa il secolo con alti e bassi, il fascismo, la guerra, i bombardamenti. Ma il cuore del romanzo batte soprattutto con i sogni, gli amori, le delusioni, gli abbandoni delle sue magnifiche protagoniste: Violetta, Juliette e Fiamma, ma anche Gemma, Amelia, Caramba, Lorenzo... Seguiamo le loro vite con il fiato sospeso, mentre intorno a loro si muovono e splendono le meraviglie della Scala.

19 novembre 2024

Recensione 'L'insaziabile' di A. K. Blakemore - Fazi Editore


L'INSAZIABILE
A. K. Blakemore
Fazi Editore
1 ottobre 2024
331 pagine


Sul giovane Tarare se ne dicono tante. Pare che abbia divorato ogni sorta di creatura: oggetti, animali, perfino una bambina. Ma lasciamo a lui l’onere di raccontare la sua storia. Nato nelle campagne francesi a fine Settecento, figlio bastardo di una giovane nubile, rimane orfano di padre il giorno stesso in cui nasce; per mantenerlo, la madre comincia a prostituirsi e presto gli dà una sorellina. Cresce nella miseria più crudele, Tarare, finché, quando è ormai un ragazzo, il contrabbandiere che vive con la madre non lo costringe a fuggire. È proprio in questo momento che in lui accade qualcosa di strano: un appetito insaziabile, sconfinato, mostruoso inizia a perseguitarlo. Non lo abbandonerà mai. Solo al mondo, privo di qualsiasi scopo, costantemente attanagliato dalla fame, Tarare intraprenderà una lunga, disperata peregrinazione attraverso la Francia, che lo vedrà unirsi a una combriccola di ladri nelle vesti di fenomeno da baraccone grazie alle sue abbuffate, e poi giungere a Parigi, dove si aggregherà alle truppe rivoluzionarie nella speranza di essere nutrito. A guidarlo in questo incredibile viaggio, soltanto una vana, segreta speranza: quella di ricongiungersi prima o poi con l’amata madre. 
Traendo spunto dalla storia di un personaggio realmente esistito, A.K. Blakemore, stella emergente della letteratura inglese che ha già ammaliato i lettori con Le streghe di Manningtree, dimostra ancora una volta un’abilità straordinaria nel riportare in vita il passato. L’insaziabile è un romanzo vivido e perturbante, caratterizzato da un’eleganza stilistica e narrativa senza pari e unanimemente riconosciuto in patria come uno dei migliori libri dell’anno.

13 novembre 2024

Recensione 'L'ufficio degli affari occulti' di Éric Fouassier - Neri Pozza



L'UFFICIO DEGLI AFFARI OCCULTI
Éric Fouassier
Neri Pozza
22 novembre 2022
334 pagine


Un bambino corre, a piedi nudi, nella notte. Corre senza meta nelle viuzze buie e strette della Parigi cenciosa che festeggia l’ascesa al trono di Luigi Filippo. Il suo cuore è un tamburo impazzito. La mente, occupata da un solo pensiero: sfuggire agli artigli del Vicario, che è lì da qualche parte, nell’oscurità, pronto a dargli la caccia tutta la notte. In un vicoletto, il bambino scorge un coccio di bottiglia tra le immondizie. Lo afferra per tagliare il tendone più vicino. Un taglio discreto, giusto per entrare. Una volta dentro, lo accolgono visi da incubo, emersi dal nulla, in un terrificante labirinto di specchi da cui è impossibile uscire… Dall’altra parte della città, in uno dei quartieri ricchi della capitale, nella residenza di Charles-Marie Dauvergne, deputato alla Camera di fresca nomina, si festeggia il fidanzamento di Lucien Dauvergne con la figlia di un industriale normanno. Lucien è un giovane frivolo, un dandy elegante e bohémien. Nel corso della serata, sale al piano superiore della casa e scompare letteralmente dalla festa. Temendo un capriccio del suo incorreggibile rampollo, Madame Dauvergne si avventura anche lei al primo piano, e vede il figlio inginocchiato dinanzi a un grande specchio di Venezia con la cornice dorata. Il giovane si alza, abbozza un saluto, poi avanza con passo risoluto verso la finestra e si getta serenamente nel vuoto. L’inchiesta su una tragica, illogica morte del figlio di un personaggio illustre suscita sempre non pochi timori nelle alte sfere del potere. Alla Süreté viene perciò convocato e istruito in tutta fretta Valentin Verne, giovane ispettore della Buon costume, il servizio di protezione della morale. A Valentin, che sotto la sua apparenza eterea cela una durezza, una determinazione tagliente quanto il filo di una lama, non resta che accettare il nuovo incarico, anche se comporta, per il momento, la rinuncia a venire in aiuto di Damien, un orfano indifeso caduto nelle grinfie del mostro che si fa chiamare il Vicario. Accolto in Francia da uno straordinario successo di critica e di pubblico, L’ufficio degli affari occulti è un romanzo irresistibile in cui i generi si uniscono in un intrico fatto di esoterismo e scienza, di misteri e codici da decifrare insieme al protagonista delle sue pagine: Valentin Verne, responsabile dell’Ufficio degli affari occulti della Süreté di Parigi.

6 novembre 2024

Recensione 'La vita a volte capita' di Lorenzo Marone - Feltrinelli


LA VITA A VOLTE CAPITA
Lorenzo Marone
Feltrinelli
5 novembre 2024
311 pagine


Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere una collezione di scatolette di fiammiferi per poi essere costretto per oltre cinquant’anni a collezionarle davvero. Ormai vedovo e ottantenne, con mille acciacchi e le giornate vuote, Cesare si trova ad affrontare un agosto in città. Nel condominio al Vomero sono rimasti in pochi: c’è la dirimpettaia gattara, ossessionata dalla telecamera al pianterreno; l’amico di una vita con cui Cesare gioca la stessa partita di scacchi da anni; e Lady Blonde, un’adolescente che non si stacca mai dal cellulare. E soprattutto ci sono i ricordi, ricordi subdoli che si insinuano dappertutto. Proprio lui che si è sempre dichiarato immune ai sensi di colpa, ora si trova a fare i conti con mille domande. E se nella vita fosse stato più risoluto, dolce e accogliente? Se avesse trovato il coraggio di lasciare la moglie? Se avesse passato più tempo con i figli? Se, in definitiva, avesse sbagliato tutto? Finché un giorno, nel parco in cui è solito portare Batman, il cane affidatogli dalla figlia, Cesare nota una ragazza dai capelli corti spruzzati di viola. Si chiama Iris e ha negli occhi qualcosa di fragile e familiare. È l’inizio di una goffa ma tenera amicizia, in cui Cesare trova inaspettatamente conforto. D’un tratto, ci sono persone di cui deve, e vuole, occuparsi, e questo lo fa sentire felice. D’un tratto, non c’è più da rimuginare, ma da agire, da aiutare. Perché la vita a volte capita quando meno te lo aspetti, e bisogna trovare il coraggio di afferrarla al volo.

31 ottobre 2024

Dario di Bordo - Ottobre

 

La parola di ottobre è sicuramente AHIA! La mia testa ha preso una bella botta (evitate battutacce, grazie, ci hanno già pensato quelle simpatiche amiche che ho scelto di avere nella mia vita!).
Un "piccolo" incidente domestico che mi è valso un bel taglio sulla testa, una settimana di capelli sporchi (che schiiiiiifo!), un bel po' di dolore e, soprattutto, tanta paura. E prendete nota: se avete i mobili bianchi, il sangue si nota subito... nel caso abbiate intenzione di commettere qualche omicidio, può essere un'informazione di cui tenere conto!


IL CONTEGGIO 5 libri letti, di cui 3 cartacei, un ebook e un audiolibro per un totale di 1531 pagine; tre autori uomini, due donne; tre autori stranieri, due italiani. Tre libri di narrativa, un giallo e un horror.

La prima lettura di ottobre è stata La malacarne di Beatrice Salvioni. Seguito de La malnata, esordio strepitoso, questa volta qualcosa non ha funzionato e, anche se resto una voce fuori dal coro, continuo a chiedermi che cosa abbia portato l'autrice a creare una storia che si è dilungata inutilmente in una serie di futili dettagli, invece di concludere tutto col primo romanzo.

A seguire è stata la volta di Cosa si prova, racconto col quale Sophie Kinsella, attraverso il personaggio di Eve, ci racconta la sua esperienza alle prese con un glioblastoma, aggressivo tumore al cervello che ha segnato un drastico cambio della sua vita. Toccante e doloroso, è stupefacente il modo in cui Kinsella riesce a strappare un sorriso anche davanti a un'enorme tragedia come quella che l'ha colpita!

Contemporaneamente a queste letture, tra una pulizia e l'altra, ho ascoltato Eredi Piedivico e famiglia di Andrea Vitali e sono sempre più convinta del fatto che Vitali debba evitare queste storie cupe che pubblica con Einaudi. In Vitali cerco freschezza, certezze e sorrisi; stavolta è mancato tutto.

Tra un fiasco e l'altro, ho deciso di affidarmi a un autore che è una solida certezza: Stephen King (ricordiamoci sempre che King è morto alla fine degli anni Novanta, ma nessuno ce lo dice!). A ridosso di Halloween e con una casa nella quale girano vari cani, ho deciso di leggere Cujo... così, giusto per farmi del male in maniera seria! Sicuramente, rispetto alla prima lettura, fatta ormai più di trent'anni fa, le sensazioni sono state più blande, ma King rimane un genio del male e nessuno potrà smentirmi!

Ultima lettura di ottobre è stata L'ufficio degli affari occulti di Éric Fouassier. Primo volume di una serie che, al momento, conta quattro volumi (tre pubblicati in Italia); non avevo preso in considerazione questo romanzo finché non sono stata colpita dalla trama del terzo romanzo, quindi ho deciso di recuperare tutti e tre i libri e iniziare a conoscere Valentin Verne, ombroso ispettore di polizia francese!

Visto lo sfacelo di letture che ci perseguita da mesi, io e Lallina, ridendo e scherzando, abbiamo detto: "Ma sì, facciamoci del male!" e abbiamo deciso di leggere l'ultimo romanzo di Felicia Kingsley, Una conquista fuori menù. Male è dir poco, tanto che, minacciate dai nostri cervelli di uno sciopero a oltranza, arrivate a metà lettura (e c'è dell'eroico già in questo!), abbiamo mollato. Ma tranquille, perché quella metà è basta a entrambe per decidere di scrivere uno di quei nostri post scoppiettanti utile a raccontarvi le sofferenze patite!

In tv, su suggerimento di Figlio, io e Consorte abbiamo guardato "Il buco" e "Il buco 2" (li trovate entrambi su Netflix). Se avete lo stomaco debole, state lontani da questi film; se, invece, vi piace la roba truculenta, buttatevi!
Sto amando follemente, la serie sugli 883, Hanno ucciso l'uomo ragno. Sarà per una questione di età, sarà che i due attori che interpretano Max Pezzali e Mauro Repetto sono strepitosi, ormai aspettare le due puntate settimanali è un appuntamento fisso!
Anche scoprire che dimentico cosa ho mangiato a cena, ma ricordo ancora tutte le loro canzoni a memoria, ha un suo perché!

E adesso non resta che aspettare novembre, sperando che finalmente arrivi il freddo, quello vero (che sti 20° hanno già rotto le scatole!), ma soprattutto, inizia l'attesa febbrile per l'uscita del nuovo romanzo di Lorenzo Marone che segna il ritorno di Cesare Annunziata!

Ah! Quasi dimenticavo! È nato ufficialmente il mio canale whatsapp! Cercavo un modo per cazzeggiare di più con voi, tornare a parlare di libri mettendoci la faccia e la voce, ma, soprattutto, volevo un posto nel quale potervi parlare di altre cose oltre ai libri. Se non lo avete ancora fatto, vi aspetto a Casa Libridinosa!