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29 marzo 2017

Dicono di me... da quattro anni!

*in verde i commenti di Laura* *in blu i commenti della Bacci*

29 marzo 2013 - ore 22.00 circa (devi dormire!!) Consorte fa la spola letto-divano da quasi 60 giorni, reduce da un intervento al tendine d'Achille (lui che di Achille non ha manco le iniziali, il tendine se l'è rotto scendendo le scale! Come d'Achille non ha nulla? Achille era un gran combattente e quel povero disgraziato di Consorte combatte la sua guerra ogni giorno, dall'istante in cui pronunciò il fatidico sì - Che poi io non prenderei tanto in giro visto che tu ti sei fatta male ad un polso con un libro... le senti le risate? Sono quelli del pronto soccorso che ancora pensano a te). Io lo fisso con sguardo truce (poro Cotogno). In questo momento potrei ucciderlo. Non fate quella faccia: provate ad immaginare un iperattivo costretto all'immobilità. Ecco, grazie per la comprensione! Grazie a chi? A me no di certo... Comprensione?? Per lui certo che non poteva fuggire. (Siete due cretine!)
Figlio (furbo) usa la scusa dei compiti e dello sport per defilarsi appena può (nipote a me è, genio!), quindi la rottura di scatole rimane tutta a me.
Qui urge soluzione, mi serve qualcosa che mi impegni la mente e sottragga tempo... Shopping di pigiami! Ah no mi sa che... APRO UN BLOG! Sapevo io. E da quel dì la blogosfera non è più stata la stessa...

Ecco lettori, a grandi linee questa è stata la nascita della Libridinosa! Dubbi? No! Perplessità? Nemmeno! Solo tanta incoscienza e una grande voglia di non finire dietro le sbarre! Io in questo senso potrei darti una mano, se serve. Porto arance?

29 marzo 2017 Sono passati quattro anni e pensare che io credevo che sarebbe durata sei mesi (che sei a corta scadenza?)! Cos'è successo nel frattempo? Tante cose: ho compiuto 40 anni,- cosa che ti ha richiesto un notevole impegno - ho cambiato città,  ho visto blog nascere, - e qui ci siamo pure io e Lea, anzi ci siamo per merito tuo. Io vi ho visto nascere tutte! Sono la vecia del gruppo! - crescere e, alcuni, anche chiudere (e in certi casi è stato un bene).
Ho visto persone entrare nella mia vita  e diventare importanti e poi uscirne e farmi rendere conto che, forse, tanto importanti non erano.
Ho partecipato a presentazioni, festival, letture di gruppo e sono stata anche dall'altra parte della barricata, diventando moderatrice, organizzando letture di gruppo e reading challenge.
Sono finita in radio (prendo gli occhiali e il cappotto? Sono sempre pronti in caso... certo, se Fabio ci avverte prima mi organizzo la prossima volta) e su più di un giornale e tutto questo senza aver ucciso nessuno! Ancora ucciso nessuno... c'è sempre tempo.
Ho rischiato di morire risucchiata da una scala mobile (testimone! onza!), ho mostrato le gemelle a mezza Milano (salutiamo il ragazzo che in treno stranamente aveva attaccato bottone), ma non sono ancora finita in un fiume! E di questa cosa non riesco a darmi pace. Ancora, parola chiave.
Ho cambiato grafica quante volte ormai? Boh! Questa è l'ennesima e se non vi piace, prendetevela pre con Ciambella! Sempre Ciambella! Assumerti le tue responsabilità, tu, mai eh? Blog vuole colonna!

Ma soprattutto ho trovato voi lettori, che ogni giorno passate a salutarmi, che mi siete sempre stati accanto nei momenti difficili e in quelli felici. E tra voi ho trovato loro, persone speciali, presenti (alcune pure troppo!**qui le faccine non ci sono, quindi immaginate un sorriso a trentadue denti** ciao ciao), divertenti. E in questo giorno mi è sembrato giusto lasciare spazio alle loro parole. Ho chiesto a molti di voi di scrivermi un augurio. Per una volta, io che odio le fascette sui libri, ho pensato di darvi la possibilità di piazzarmi una fascetta in fronte! Come prevedibile, il mio limite di "non più di 5 righe" non è stato rispettato quasi da nessuno!

Laura Cretina Letizia Ciambella Dio de La Biblioteca di Eliza  (perché sono nobile io):
E vuoi che due righe io non le scriva? Anzi, sono stata autorizzata a sforare! Sapete come ho conosciuto io Laura? Ma conosciuto veramente, perchè prima sapevo dell'esistenza di questa entità Libridinosa (anche se all'inizio avevo letto Libidinosa e ho temuto uno spam zozzone cretina) ma chi c'era dietro no? Una soave mattina mi arriva in chat questo messaggio "Scusa Laura, a chi l'hai data per avere questo libro in anteprima?" ed è stata amicizia alla prima chat! Perché poi parlando abbiamo scoperto di avere in comune una insana passione per il tè e un profondo odio per l'estate e la gente E le liste? E le agende? Eh? Tutte le altre mille cose dove le metti? E niente, così, da un messaggio che una persona normale avrebbe fatto finta di non vedere (ma io normale grazie al cielo non sono), è nata la nostra amicizia, sfociata poi nell'Anima Ciambella che appare sui rispettivi iPhone all'ennesima chiamata mattutina e nel recentissimo motto "Vai e lavagnati!" io voglio maglietta! Inoltre io mi fregio sempre del titolo di prima follower del blog di Laura, mica pizza e fichi eh! E ora Lallì preparati, il 18 aprile si avvicina e le Ciambelle saranno finalmente riunite! Fine del mondo, benvenuta!!

Stefania Baccichetto detta La Bacci:
29 marzo 2013 - ore 22.00 circa: Blogger vive il suo Big Bang. Dillo che prima funzionava a meraviglia! Sono stata invitata a scrivere due righe su questa entità virtuale che sforna post con lo stesso ritmo con cui sforna torte e pizze, Lei, La Libridinosa: un nome che spesso incute terrore sta storia deve finire, dato che alla nascita non l'hanno fornita di filtro quando li distribuivano, io ero in libreria! e ciò che pensa drena ed esce dalle sue soavi labbra. Caratteristica questa che potrà essere ritenuta un difetto, ma secondo me è il suo più grande pregio, perché da lei sai che puoi aspettarti sempre e solo la verità, mai una paraculata che sia una mai mai. Perciò se io ho bisogno di un consiglio sincero so che da lei lo trovo (ok, pago con una sfilza di ...culo e cretina ci stai diventando ricca, che ti lamenti? che manco le carte dei Pokemon reggono il ritmo). Quindi non posso che ringraziare il momento in cui è entrata nella mia vita e l'ha riempita di minchiate e risate! Buon BlogCompleanno, ti voglio bene l'hai detto, eh? Io stampo adesso!, carogna del mio cuore!


Lea detta Leuccia
Difficile condensare in poche righe quello che Laura ha rappresentato per me! Posso dire che individuo un prima e un dopo prima avevi una vita serena e tranquilla, dopo no!: prima non conoscevo il mondo dei bookblogger e per orientarmi sulla scelta di un libro mi basavo solo su me stessa (o al massimo sulle recensioni che trovavo su Ibs), mentre dopo mi sono addentrata in un universo affascinante e variegato all'interno del quale il blog di Laura è un punto fisso. Ho seguito le molliche di pane che ho trovato sul percorso io devo smettere di mangiare mentre sto al computer fino ad arrivare a pensare l'impensabile: ho bussato e mi hanno fatto entrare ed ora io e Bacci ecco Leuccia, se avessi saputo che c'era pure lei, col cavolo che ti aprivo! abbiamo il privilegio e la fortuna di poter condividere le nostre letture con molte persone e prima fra tutte, sempre lei, La Libridinosa.
Resta come sei ah stai serena, mica cambio io!, continua a macinare post, a consigliare libri, ad inciampare sulle scale quando suona il corriere ecco, questo magari no!... salvo poi mandarlo a quel paese se il libro non è della casa editrice giusta disgraziata Newton! Io sto qui, spesso seriosa, più spesso ancora a cianciare di arcobaleni ed unicorni questa cosa degli unicorni la dobbiamo risolvere, Lea!, ma non mi muovo di un millimetro. Buon compleanno! E la torta?!


Tessa detta Roby o viceversa - La donna con la poltroncina da blogger in bagno!
Mi hanno detto che oggi qui si festeggia un compleanno! La Libridinosa spegne 4 candeline, potevo non lasciarle un "soave" augurio? Cercherò di essere concisa, cosa per me quasi impossibile.
La Libridinosa è una delle prime blogger che ho conosciuto quando ho aperto il mio angolo virtuale pensa che donna fortunatalei era nella blogsfera da un po' e già recensiva una quantità impressionante di romanzi. La prima volta che commentai un suo post, come scordarlo, ci scambiammo idee allegramente divergenti sull'utilità/inutilità di un libro che non ci era piaciuto: il caratterino pungente era già il suo marchio di fabbrica (all'inizio, lo ammetto, mi metteva anche un po' di soggezione ma uffa!). 
Libro dopo libro, in questi anni, ho imparato ad apprezzare la sua ruvida sincerità, l'instancabile entusiasmo che mette nelle tante iniziative che gravitano attorno al suo blog, il grande amore per i bei romanzi italiani. Certo, quando si parla di gialli stranieri... i suoi consigli ho imparato a prenderli con le pinze! 
Tanti auguri Libridinosa, ti auguro millemila libri belli da recensire, altrettanti autori da stalkerare ehm... e una stanza librosa sempre più grande per i tuoi cartonati ad altezza naturale ssshhhhh.



Chiara Ropolo detta La Ropolo de La lettrice sulle nuvole 
Il blog della Libridinosa compie quattro anni! E da stalker ufficiale ha il bollino lei, ma non vi dico dove! non posso non celebrarla. Prendetevela pure con lei, perché è grazie al suo aiuto che anche io ho aperto un mio spaziato personale e il suo supporto è continuo, quindi sapete a chi dare la colpa allooooooora! E non mi è costato neppure troppo, ho solo perso il nome proprio ne hanno tutti uno, almeno ti distingui dalla massa! ma ci ho guadagnato tutto un mondo, senza il quale ora sarei persa.
Auguri Laura, per me sei preziosa, non solo per il supporto, ma soprattutto per l'affetto che ci lega tanto bene io a te. Senza la tua amicizia sarei una persona più infelice e meno ricca e sicuro come l'oro riderei decisamente meno non vorrei deluderti, ma quella è una paresi!

Dolci - Le mie ossessioni librose - La mia contabile ufficiale!
Ho conosciuto il blog della Libridinosa in occasione di una Reading challenge. Mi era stata "presentata" come quella da temere, quella terribile... mi disegnano così e confesso di aver avuto paura di lei all'inizio poi questa cosa la discutiamo di persona io e te. Invece ho scoperto una persona meravigliosa e disponibile sia per i consigli tecnici del blog che per le golose ricette che mi passa dillo però che le cucina tuo figlio! Mi ha fatto conoscere autori che non avrei mai letto senza i suoi suggerimenti visto? Faccio del bene all'umanità, io! Adoro le sue battute secche ed argute che riescono sempre a strapparmi un sorriso. Sono davvero felice di aver conosciuto una persona splendida come te tesoro tu! Auguri mia Divina sì lei mi chiama così! Problemi?, al tuo blog e soprattutto a te!

Alice Basso ... e se non sapete chi è, avete una brutta vita!
Quindi mi state dicendo che c'era un tempo in cui non esisteva il blog della Libridinosa? E che faceva la gente tutto il tempo? Doveva limitarsi a leggere le recensioni di Musone de' Pizzis su Il Peso del Sapere, supplemento culturale del prestigioso quotidiano L'informazione Che Non Scherza? Ora, seriamente: per quel che mi riguarda, chi riesce a parlare - e a far parlare - di libri col sorriso sulle labbra va tipo insignito del cavalierato del lavoro, quindi plauso e onori alla Libridinosa e al suo scoppiettante blog!
Eh scusate, ma io davanti a cotanti auguri non me la sento di dire altro, mi rintano in un angolo e mi commuovo in pace!

Monica Coppola - Autrice di "Viola, vertigini e vaniglia" detta anche mammà
Un racconto ficcanaso, un tweet , una manciata di coraggio: così nasce un'amicizia libridinosa.

Galeotto fu un racconto sui vicini ficcanaso.
Non so se in quel periodo Laura fosse particolarmente sensibile ai rapporti di buon vicinato mai stata! ma, conoscendola, ne dubito. Così come dubito che i suoi occhietti vispi fossero zompettati lì attratti dal fucsia del blog ehm...l'hai detto tu, eh! Ma l'amore si sa sceglie di manifestarsi per vie impervie e misteriose e quindi, rosa o non rosa, è finita che su quel racconto Laura ci è inciampata. 
Snoopy direbbe "Era una notte fredda e scura" ma io invece mi ricordo che era quasi primavera, proprio come ora, anche se nel suo blog fioccavano stroncature come nei rigidi inverni nel Klondike narrati da zio Paperone che parliamo di Bianchini?
A me andò bene: invece di una mazzata mi arrivò un allegro cinguettio. E pensare che io su Twitter ci giro pochissimo
Un simpatico retweet annunciato in pompa magna da un pennuto celeste a cui la sottoscritta, gioiosa di cotanta stima, ovviamente, rispose. Da quel giorno la chiamarono "donna coraggio"!
Con le dovute cautele eh, come quando devi togliere dal forno i cannelloni nella pirofila che se non fai attenzione e pensi solo che te li vuoi mangiare, che ti sono venuti proprio benino, che la crosticina è dorata al punto giusto finisce che ti distrai e ti ritrovi con le manine incandescenti e i cannelloni ruzzolati a terra. Adesso voglio i cannelloni!
Risposi così, in pieno Coppola style: una manciata di ironia e due di buona educazione, un pizzico di timore che, porca vacca, quello sempre lì sta.
Al che lei mi rispose qualcosa del tipo ". Sì mi ricordo di te. Ti leggo, mi piaci anche. Fai il favore però, togli un po' di rosa". Confermo assolutamente tutto, ma il rosa ancora lì sta!
Io leggo, sorrido, traballo Avevi i tacchi? Perché sono alla vigilia del mio debutto letterario e alterno emozioni oblique e traballanti alla Ercolino sempre in piedi, che magari voi non sapete manco chi è perché siete troppo giovani. (Lei forse sì, ma non ve lo dirà mai ;) eh..eh... ndr.risatina sadica della Coppola) Io Ercolino non so chi sia, però potrei usarlo come soprannome per Laura quando mi fa arrabbiare!
E tra un'oscillazione e l'altra penso che quando qualcuno le cose te le dice così, senza tanti preamboli, in modo schietto è una vera bellezza. Pare che non tutti la pensino così!
Certo è un gusto strano quello della sincerità (amaro, mamma, si dice amaro!), un gusto a cui non siamo mica più tanto abituati.
Simile a quelli che vedi in gelateria, dai colori sgargianti che però non hai mail il coraggio di prendere perché ti frena (e ti frega) sempre il dubbio del "E se poi non mi piace?"
Ma Lei, Sissignori, La Libridinosa in persona, mi ha risposto e adesso davanti a quella cremeria virtuale di gusti devo provare, sperimentare, mettermi in gioco. Tocca a me.
Il gusto del mio gelato è alla Viola. Le chiedo se le va di leggersi il mio romanzo. Che tanto quando si decide di far uscire il manoscritto dal cassetto, come dicono nei reality show “ Decide il pubblico sovrano” e allora tanto vale da chi i giudizi te li spara secchi: o sì o no. 
Inizia da lì, con un allegato via mail sollecitato eh, perché tu non mandavi e io avevo delle scadenze! e un batticuore in attesa di capire il sapore che avrà per me la sua sincerità nei confronti del mio romanzo d'esordio.
Continua con una recensione che ti ossigena i polmoni e ti incoraggia ("Scrivi Coppola! T'ho detto scrivi! Che fai perdi tempo?") sempre a modo suo, sia chiaro.
Sboccia nell'abbraccio di un'amicizia che da virtuale diventa reale proprio al Salone del Libro di Torino. Lei no, è tutta precisina: la cartelletta con la sua icona, l'action plan, l'agenda sono blogger seria, io, mica sto qui a pettinare le bambole. 
Però ha le All star tutte colorate. "Le ho messe in onore di Viola" mi dice.
E allora mi gaso: offro biscotti tutti spazzolati da tuo nipote, regalo portachiavi, dispenso libri e segnalibri; non si capisce se sono una scrittrice, l'assistente di Copperfield o un'assistente e basta cosa fossi non lo so, però quel giorno eri taaaaaanto chic.
Oh Madonna Santa , stai a vedere che adesso dal vivo mi stronca.
E invece no. Anche se è tutto un allegro caos tra biscotti sbriciolati, autografi sghembi, orari che non coincidono e percorsi che, da quel momento, inizieranno a farlo.
Senza troppi giri di parole. Così è se vi pare, direbbe qualcuno bravo a scrivere molto più di me.
Perché quando una storia è bella, nei romanzi come nella vita, non serve aggiungere altro.
Lo senti e basta.
ps. Buon Compleanno!!! Piango io!

Anna Rita di Appunti di una giovane reader detta Maestà
Allora, è vero che ad una donna non si chiede l'età, ma non ti sembra di avere un tantino esagerato? Hai tolto. lo zero da dietro al quattro lasciandolo solo soletto, in meditazione. Come dici? Ah non sei tu che compi gli anni, ma il blog!!! Maestà, lei ha seriamente bisogno di ferie! E mica l'avevo capito, eh. Quattro primavere sono passate e questo vuol dire che sei al secondo anno di asilo, ecco perché avevo notato una maggior padronanza delle vocali. Brava io: A E I O U!
Va bene, metto da parte il tono scherzoso e torno seria. La verità è che ci siamo conosciute per caso ed il mio regno con te si è tinto di nuove sfumature finché non sono quelle di grigio, di rosso e di nero, a me va bene tutto!, come avviene quando una bella persona si fa spazio e giunge a costellare un pezzo del tuo cielo. Ecco la bella persona sei tu che, nonostante l'aria da antipatica, sei sempre lì pronta a tendere la mano, che dietro quell'aria da dura nascondi un cuore grande. Sei stata il mio salvagente, la mia àncora, la mia scialuppa di salvataggio quando navigavo in acque non proprio chete chiamatemi Costa Crociere!, e lo sei tutt'ora. Bene prima che il livello dell'acqua aumenti a causa delle tue lacrime (perché conoscendoti ti scioglierai come un ghiacciolo sotto il sole di punta! vabbè, mica era obbligatorio dirlo al mondo!) passo al mio augurio: non cambiare, mantieni la rotta capitano perché la direzione è quella giusta! Buon compleanno Libridinosa, buon compleanno My Dear! I <3 u

Stefania Crepaldi - Editor romanzi detta l'editor di mammà
Ho conosciuto Laura l'anno scorso, in preda al turbinio e a un'overdose di romanzi al Salone del Libro di Torino avevi un vestito belliiiiiiiissimo. Poi ho iniziato a seguirla su Facebook e sul blog, facendomi grasse risate con le sue argute e oneste recensioni, senza filtri e peli sulla lingua chissà se chi viene recensito ride quanto te? A dicembre, il miracolo: "Ommiodddiooooo! Esistono delle pazze furiose sempre dei gran complimenti becchiamo noi che organizzano sfideiletturavoglioparteciparevogliopartecipareahhhh! Dovesonostatafinoaquestomomento?"!.
Laura, con il suo blog - Tanti auguri al blog, tanti auguri feliciiiii, tanti auguri al blooooog! oh come canti bene! - mette in connessione chi della lettura ha fatto uno stile di vita, dando una spintarella alle affinità elettive. È una donna appassionata, colta e intelligente finalmente un complimento e non un "mi facevi paura", con cui mi confronto spesso e di cui apprezzo la lucidità dello sguardo che non è dovuta all'alcool, ma è metafora e l'elevato livello di sensibilità - cioè, e poi voglio dire, mi ha procurato la ricetta delle crocchette, capito?! ho dei grandi agganci!" - "Beh, adesso che ho tessuto le tue lodi quella ciambella fritta ripiena... se po' fa?! Certo! E anche un pezzo di torta, grazie! Con la cioccolata!" Però il compleanno è mio, almeno la torta potreste offrirla voi!

Lorenzo Marone ... sì, quel Lorenzo Marone!
Oggi i miei auguri vanno al blog de La Libridinosa che compie 4 anni e diventa sempre più ricco di contenuti e di recensioni libridinose, che, per chi non lo sapesse, sono quelle che Laura accompagna sempre con degli invitanti dolcetti da assaporare nella sua stanza Librosa io continuo ad aspettare il babà, Marone! Insomma, un mondo strano ma buono e, soprattutto, pieno di libri. Fatevi invitare.

Loredana Limone detta ziaccia (sì, quella Loredana Limone!)
Ho conosciuto La Libridinosa – il blog e la sua blogger – quando eravamo entrambe agli esordi taaaaaanti anni fa: Laura si affacciava al variegato mondo dei blogger e io mi tuffavo, dopo lunga gavetta, nella grande editoria santificato sia quel giorno. Siamo cresciute, se non insieme, parallelamente, e oggi dopo quattro anni di sforzi e soddisfazioni, di recensioni e articoli, non posso che fare alla Libridinosa i miei auguri più propizi. Lunga vita al blog! Grazie ziaccia del mio cuore <3


Sara Rattaro detta Il mio sole!
Questa storia inizia con te che non smetti di leggere nemmeno quando la luce viene a mancare e l’odore di bruciato ha invaso tutta la casa. Questa storia, però, inizia anche con noi, quelli che scriverebbero fermi al semaforo, se le auto dietro la smettessero di suonare. Questa storia racconta una sfilza di romanzi, centinaia di segnalibri, un milione di pagine scritte e un grande sogno. Questa storia sa di dipendenza buona, di quelle che fanno male solo quando le estirpi, questa storia sa di vittoria, di traguardi e di qualcosa di importante che fa bene a te ma piace tanto anche a me. Questa storia è iniziata quattro anni fa ed è ancora tutta da raccontare… Ora però, se non ti dispiace, io andrei a finire il capitolo così poi tu mi dici cosa ne pensi…. Tanti auguri Laura! Sara
Ecco, io sto qui in lacrime, scusate!

Cristina detta Criiiiiiiiiiiii
BUON COMPLEANNO LA LIBRIDINOSA! Oggi voglio fare un’incursione nel tuo angolo letterario per dirti grazie… grazie a te, infatti, ho deciso di aprire il mio Blog più di due anni fa! Tu non lo sai e no che non lo sapevo, ma che? Mi nascondi le cose?, ma ti seguivo in gran segreto e la tua passione, il tuo impegno e la tua costanza mi hanno spinto verso una direzione che oramai è diventata qualcosa in più di un semplice hobby passeggero sono utile al mondo, io! Grazie per le risate e i sorrisi strappati quando ne avevo più bisogno, grazie per quelle recensioni che attendo con particolare entusiasmo stai parlando dei Newton, vero?, grazie per i consigli e le lavate di capo che credo di essermi proprio meritata. Grazie per essere diventata amica amiche noi e non soltanto collega blogger, per la tua sincerità, per la tua inesauribile voglia di fare, per quella forza che naturalmente si percepisce tra le righe del tuo angolo letterario. E, per ultimo, grazie di cuore – e come forse non sarò mai in grado di esprimere – per esserti fidata di me e per avermi permesso di stringere tra le mani un’esperienza che non avrei mai immagino di poter vivere! Tanti auguri pazza Libridinosa anche per quella passione calcistica che ci unisce nel bene e nel male…. Per fortuna nostra negli ultimi 6 anni decisamente nel bene bene bene benissimo. Ma secondo te, coi 90 milioni di Higuain, che ci hanno fatto?! Ti voglio bene, Lauretta!!

Annalisa detta Ansialisa
Il Blog della Libridinosa compie 4 anni e io devo scrivere qualche rigo per augurarle buon compleanno. Ok. Ce la posso fare. Vediamo… Dunque, La Libridinosa è… Dicesi Libridinosa… La Libridinosa… il dizionario la definisce come… ehi, un momento! La Libridinosa sul dizionario non c’è eh no, pensa che mondo strano! Però dovrebbe esserci facciamo petizione? Qualcuno (qualcuno, non io, eh noooooo) potrebbe dire che il posto adatto sarebbe sotto la definizione di paura ancora con 'sta storia! Perché all’inizio, quando l’ho conosciuta grazie ad una sfida librosa, questa figura mitologica metà donna e metà libro di Lorenzo Marone mio figlio ti ha eletta a suo mito solo per questa cosa, sallo! mi incuteva un po’ di timore. Diciamocela tutta: mi metteva ansia capito mondo? L'ansialisa l'ho creata io! Me la sognavo di notte, mentre mi interrogava sulle recensioni e sulle regole della challenge. Sembrava così precisa, attenta, preparata. (sembrava, ed è: non malignate! ecco specifichiamolo!) Ma dietro il mito, scorgi la donna. Allegra, simpatica, leale e appassionata. Leggere mi piaceva anche prima, eh. Ma La Libridinosa mi ha mostrato la gioia di leggere, condividere, e cazzeggiare (si può dire cazzeggiare? oh figurati! Abbiamo detto ben di peggio, qui!). Mi ha mostrato il volto allegro della passione. Mi ha ispirato. Mi ha spinto a riprendere in mano il mio blog. E’ stata come una Musa. Con le ciambelle al posto delle foglie d’alloro ma le ciambelle le abbiamo passate nella carta assorbente, prima? Buon anniversario! Grazie <3 

Per prima cosa vorrei fare gli auguri di buon “blogcompleanno” alla Libridinosa alias Laura, 4 anni non sono mica pochi eh! Si iniziano a sentire i primi acciacchi non è vero? ehiiiiii!!!
Cosa posso dire della cara Laura e del suo angolo libroso?
Sicuramente questo è uno dei miei blog di fiducia, uno di quelli in cui vengo quando sono indecisa su un libro da leggere se trattasi di Newton puoi anche fare a meno di passare, ti dico subito di gettare via tutto!, questo perché Laura sa essere estremamente sincera c'è chi dice stronza nelle sue recensioni e se un libro le ha fatto schifo non ci gira intorno, ma lo dice senza mezzi termini! Per questo dicono che sono stronza, capito?
Questo, però, non fa di lei una persona brutta e cattiva, anzi la nostra Laura sa essere anche carina e coccolosa...okay forse non tanto coccolosa! Ecco! Detto questo ancora tanti auguri Libridinosa! Tanto 
ammmmore per te! Bella lei... la torta?!

Eccoli qua! I miei amici, i miei affetti! Mi avete fatto ridere (tanto) e piangere (altrettanto). Avete speso per me parole bellissime... tutti a sottolineare quanto io sia terrorizzante, eh!
Io, il mio quarto anno di blog lo festeggio con gioia, con ancora tanta voglia di stare qui (a rompervi le scatole come direbbero La Bacci e Ciambella) e con un tatuaggio finalmente completo!
A questo punto, oltre a ringraziare tutti coloro che si sono prestati ad assecondare questa mia folle idea, non posso far altro che ringraziare, ancora una volta, voi lettori e, se vi va, lasciate ancora un pensiero fascetta per me!


1 ottobre 2016

...di quando sono finita su 'La Stampa' senza uccidere nessuno!

Era il febbraio scorso quando un certo Fabio Dutto mi scrisse: "Voglio portare Lorenzo (Marone) a Boves per Boves Letteraria" e voglio che sia tu a presentarlo (ahahahahahahahah).
Dopo 10 minuti di silenzio (ero svenuta, ma non ditelo a Fabio!), ho risposto con un "sì sì, va bene" pensando tra me e me che tanto non se ne sarebbe fatto nulla.

Passa qualche mese e sempre quel certo Dutto mi riscrive e... "Ok, abbiamo Lorenzo! Segna la data".
Io, ripetitiva, svengo nuovamente, mi riprendo, gli rispondo, segno la data in agenda e... ma sì, mancano mesi!
Peccato che il tempo abbia uno strano modo di scorrere: ci sono giornata e settimane che ti paiono lunghissime e altri che volano via in un soffio. Così, qualche giorno fa mi sono dovuta improvvisamente rendere conto che quei mesi si erano trasformati in giorni e poi in ore!

Ed ecco che il famigerato 29 settembre giunge a noi! Sono in fibrillazione da almeno una settimana e Dutto, giusto per calmarmi, la mattina mi invia la foto di un articolo pubblicato su La Stampa. Toh!
Sono finita sul giornale e non ho ucciso nessuno! Chi l'avrebbe mai detto?!

Ok, sono quasi le 14 ed è ora di uscire di casa e partire destinazione Boves. Sì, la faccio facile... ho ben 4 treni e un'ora di macchina che mi attendono. 
  • Trolley (che da 24 ore mi fissa minaccioso!): c'è
  • borsa con libro, occhiali, caricabatterie, telefono, iPad: c'è
  • io: ci sono (ma faccio sempre in tempo a scappare!).

Stazione di Soresina: "Dlin dlon... si avvisano i signori passeggeri che ... causa sciopero dei controllori ...". Ecco, cominciamo bene! Vuoi vedere che domani non riusciremo a tornare? Vabbè, intanto vediamo di partire!
Treno puntuale (sì, mi sono stupita anch'io!), arrivo a Treviglio e faccio il primo cambio. Uh guarda chi c'è? Il pinguino di Laura 2.0! Che carino! Sì, avete capito bene: su questo treno si gela e meno male che devo starci su solo mezz'ora. Oh guarda! C'è un gradino qui, devo ricordarmene quando scendo. State già ridendo? Avete capito, eh? Sì, stavo per andare giù di faccia! Ma non sarei io se non fossi scema, no?!
Altra stazione altro treno: Milano Centrale, treno già al binario (lui al 5 io al 13... oh caz...). Salgo, prendo posto e chiamo Lorenzo che, su quello stesso treno, ci sta dalle 11 del mattino. Mi raggiunge e... "Sei nervosa?" Un po'. "Ma noooo, stai serena! Ci divertiamo! Io sto zitto e tu parli". Sei un amico!
Si chiacchiera, si ride, si parla di libri, di progetti, di famiglia. Lorenzo sta leggendo il romanzo di Bianca Pitzorno, io ho in mano "Mia suocera beve" di Diego De Silva (e lui, orgoglioso della sua stalker, provvede subito ad inviare foto all'autore in questione). Io, da brava lettrice, ho un segnalibro, lui usa l'aletta della copertina per tenere il segno. Ecco, qui c'è qualcuno che ha bisogno di segnalibri!

Arriviamo a Torino, il tempo di un caffè con Monica Coppola (maaaaaammaaaaaaa!!) e ... altro treno altra corsa, l'ultima finalmente! Puzzo come una capra rientrata dal pascolo, ma arrivati ad Avigliana posso finalmente abbracciare Alice Basso che, vestita da femmina, ci fa da chauffeur sino a Boves.
In macchina, come potete immaginare, è tutto un ridere a crepapelle! 
Arriviamo a Boves e mi accoglie la mia stalker personale: Chiara!!! Povera stella, si è sobbarcata chilometri e chilometri per essere qui, ma che vogliamo farci? È la dura vita delle stalker e io ne so qualcosa!
Fabio ci urla che abbiamo solo 10 minuti per cambiarci, così schizzo in camera (che meraviglia 'sto posto!) con Chiara, mi spoglio, mi rivesto e sono fuori!
Si cena, si chiacchiera, conosco i ragazzi che si occupano dell'organizzazione di Boves Letteraria e finalmente stringo la mano a quella santa che sopporta Dutto tutti i giorni!

Dai su, è ora! Adesso mi guardo attorno e trovo un modo per scappare, che dite? No? Non posso? Ok, andiamo in Teatro. Ma quanta gente c'è? Dutto, lei temeva che non venisse nessuno, ma qui è tutto pieno!
Piazzate Alice (dotata di iPad per la diretta Facebook) e Chiara in prima fila, è ora di salire sul palco. Tocca a noi... niente, non posso più scappare!
Laura sei tesa? Noooo. Laura ti ricordi almeno una delle domande che hai preparato? Assolutamente no! Laura sai chi c'è seduto accanto a te? Ehm... ha un viso familiare... sì, lo so! È Lorenzo!

Non chiedetemi com'è andata, perché io non ricordo assolutamente nulla. Lorenzo ha parlato, la gente ha fatto domande, il wi-fi ci abbandonati dopo mezz'ora, praticamente su Facebook è stata trasmessa la parte seria. Poi è arrivata la parte del cazzeggio di cui, per fortuna, non rimarrà traccia! 
Ok, è andata: incontro finito, Lorenzo firma copie, io torno ad abbracciare Chiara ed Alice che continuano a ripetermi che sono stata bravissima (oh,  se lo dicono loro ci sarà da crederci, no?!).
Messaggio di Laura 2.0: "sei stata bravissima e hai pure tenuto a bada le gemelle" (ecco, lei non si smentirà mai! Ma io le voglio bene proprio perché è così... cretina!).

Per concludere degnamente la serata, si va a bere una cosa tutti assieme. Il tempo vola, è il momento dei saluti: Alice e Chiara si rimettono in macchina e vanno via. Io e Lorenzo torniamo al b&b che ci ospita.
"Lorenzo, tu hai capito qualcosa di tutto quel gioco di luci che ci hanno spiegato?"
"No"
"Bene!"
Andiamo a tentativi e riusciamo ad arrivare sani e salvi alle nostre camere.
'Notte, a domani!



29 settembre. Boves. Temperatura esterna: 10°. Io ho una zanzara in camera.
Dormo? No. Il sonno non arriva. Leggo messaggi, sbircio Facebook, riprendo in mano il romanzo di De Silva.
Ok, sono le 6, basta, mi alzo.

Alle 7.15 esco dalla camera e trovo una tavola imbandita ad accogliermi. Che meraviglia! Qualcuno qui mi adotta? Posso rimanere? Anzi, vi dico di più: se vi capita di essere in zona Cuneo e cercate un posto per dormire, ma un posto bello bello, eh! Uno di quei posti che entri e non vorresti più tornare a casa tua, con dei proprietari che ti accolgono a braccia aperte, con delle camere bellissime, con libri ovunque, un giardino spettacolare, un posto che trasmette il calore di una famiglia, vi consiglio assolutamente di andare al Bed&Breakfast La casa arancione, dove Andreina e Riccardo vi faranno sentire speciali!
Lorenzo mi raggiunge con la faccia beata di uno che si è fatto quasi 8 ore di sonno!
Colazione ricca ed abbondante per entrambi, con Lorenzo che voleva rifilarmi del formaggio alle 7.30 del mattino e si riparte.

Sciopero dei treni in agguato, Fabio ci porta in macchina sino a Torino. Primo treno per me, direzione Milano, viaggio assieme a Lorenzo e si continua a chiacchierare.
Arrivata a Milano saluto Lorenzo e finalmente riesco a sentire la mia Anima Ciambella (eh? Chi è? Che domande! Laura 2.0). Pare che lo sciopero non influisca, trovo il mio treno e mi accomodo.
Alle 12.45 arrivo a casa, con mio figlio che mi corre incontro e mio marito con i lucciconi agli occhi (sì, anche noi abbiamo un lato tenero!).

Cosa mi porto dietro di queste 24 ore? Tante emozioni, sicuramente! Tanto affetto, tanti amici. La sensazione di aver fatto un passetto in avanti come blogger, cosa che mai avrei pensato potesse accadere!
Mi porto dietro ore di chiacchiere con Lorenzo, il Lorenzo amico, non lo scrittore. Mi porto le risate di Alice (che quando ride brilla!), gli abbracci di Chiara (amica!); mi porto dietro Fabio e la sua dolcissima ragazza, Alice La Santa e tutti i ragazzi che si occupano di organizzare questo evento meraviglioso, che io scopro solo adesso. Ragazzi giovani e pieni di entusiasmo, un entusiasmo che vedi nei loro occhi!
Mi porto dietro i vostri messaggi che mi hanno riempito il cuore (grazie grazie grazie! Siete stati tantissimi a scrivermi e spero che tutte le belle parole che mi avete detto non siano dettate dalla paura!!!).
Mi porto dietro lo sguardo di mio marito e di mio figlio quando sono rientrata a casa e questo non ha prezzo!

Io non posso far altro che ringraziare Fabio che è stato così folle da volermi lì pur sapendo che non avevo mai fatto nulla del genere; Lorenzo che si è prestato ad essere la mia cavia; Alice che si è sobbarcata chilometri su chilometri solo perché io le avevo fatto giurare di non lasciarmi da sola; Chiara che mi ha tenuto la mano (e controllato le gemelle!) e poi Lea, Stefania e Laura che, anche se da lontano, erano lì con me!
Grazie e al prossimo incontro (sì, c'è altro che bolle in pentola!)

Intanto, se ve lo siete persi, qui c'è tutto ciò che è successo prima della morte del wi-fi



21 giugno 2016

QUARANTA

Quando hai 10 anni e guardi un quarantenne, lo vedi come un anziano, una persona più che adulta, quasi un vecchio!
Io ricordo che a 10 anni, mentre scorrazzavo nel parchetto vicino casa *tu, al parco, con la gente* con le mie amiche del cuore, risalendo lo scivolo al contrario e cercando di arrivare sempre più in alto con l'altalena, guardavo i quarantenni che mi circondavano e li vedevo davvero come gente "vecchia".
La mia maestra delle elementari, a pensarci bene, a quei tempi era proprio in quella fascia di età lì e a me sembrava una donna tanto bella (e bella lo era davvero!), ma anche tanto vecchia! *salve maestra! Le sono tanto vicina*
A dieci anni non hai neanche idea di come potresti essere tu a 40 anni. O meglio, ne hai un'idea vaga e ti vedi anche tu come un vecchio!

A vent'anni, ovviamente, sei più cosciente. Hai già percorso un pezzetto della tua vita, hai raggiunto qualche traguardo, hai la patente, un diploma, magari ti sei anche iscritto all'università. E i quarantenni altro non sono che persone più adulte. Ma sono anche persone con cui hai poco in comune: in buona parte sono sposati o almeno convivono; la maggior parte di loro ha dei figli e i vostri stili di vita sono completamente diversi. Insomma, li guardi ancora con una certa diffidenza e ti chiedi come sarai tu alla loro età!
A trent'anni, per quanto mi riguarda, ero già sposata da un po' e mamma da un paio d'anni. Di sberle ne avevo presa più di una e avevo anche tirato qualche calcio alla vita. 
La mattina mi guardavo allo specchio e pensavo che, tutto sommato, così adulta non apparivo! *tanto per capirci: in questa foto eri vestita vero??*

Oggi mi sveglio e ho quarant'anni. E boh! Qualche giorno fa ho scritto ad un amico che i quaranta li ha compiuti da un paio d'anni e gli ho detto: "Ma io non me li sento!". E lui mi ha risposto che è così che funziona.
E mi sa che ha ragione, perché se mi guardo allo specchio mica mi sembra di avere 40 anni!
Quando ero piccola i quarantenni erano gli adulti, tanto adulti. Quelli seri, composti, quelli che ti dicevano di spegnere la tv, di non stare troppo in acqua quando eri al mare, di fare i compiti, di salutare quando entravi in una stanza. Insomma, erano quelli seri! *no, non lo sei, tranquilla*

Adesso guardatemi... Vi sembro così, io? Io sono l'apoteosi della minchioneria! Faccio a gara con mio figlio a chi finisce prima un tubo di Pringles, mando mio marito a comprarmi gli smalti e lo costringo a fotografarli tutti per scegliere il colore che mi piace di più *per poi comprare il colore che hai già ma di mezzo tono più chiaro, è quel mezzo tono che fa la differenza*, le mie telefonate mattutine con Laura e Baba sono qualcosa di indescrivibile per la quantità di cretinerie che ci vengono fuori (e non parliamo delle chat serali, che se prendono il via dopo le 23 sono un degenero totale!) *shhhhh non si dice... ah lo sanno già?*.
Io sono quella che fa le gare con la Bacci per vedere chi riesce ad insultare di più l'altra (ti voglio bene, Baccina mia!) e, nello stesso momento, nella stessa chat, manda baci e smancerie alla sua socia Lea!
Le mie conversazioni whatsapp con Alice Basso sono degne di una puntata di Zelig (vero, Alice?) e le mail che mando a certi uffici stampa con cui sono un po' più in confidenza hanno livelli di idiozia tali che dovrebbero smettere di collaborare con me solo per quello (scherzo, eh!).

Insomma, io non sono come i quarantenni di quando ero piccola. Non sono seria (o almeno, non lo sono per il 90% del tempo *fa 99%*), non sono posata, passo il tempo davanti al computer o, comunque, con un iPad o un iPhone in mano, perché ho un blog e sono costantemente connessa!
Quando entro in una libreria mi sento come una Principessa nel suo castello; vivo di cotte letterarie, voglio sposare Cesare Annunziata (e se non sapete chi è, sono problemi vostri!), faccio la stalker di Lorenzo Marone e ho costretto mio marito a mollarmi una stanza di casa solo perché i miei libri devono stare comodi!

Ok, devo farmene una ragione: oggi compio quarant'anni. Quindi? Che cambia? Tra poco arriverà il messaggio della mia lettrice spagnola e cominceremo la nostra lunga conversazione quotidiana. Poi scriverò a Lorenzo, che vuoi mai che non gli scriva per un giorno? Il ruolo di stalker va curato e mantenuto. Poi magari sentirò Alice e tireremo fuori le nostre solite cretinate.
E poi tutto il resto: Laura, Dany, Anna Rita, Stefania, Lea, Chiara, Baba... A me che cambia se ieri avevo 39 anni e oggi ne ho 40? Cambia il numero, la decina. E poi? Io mi sento come ieri, anzi forse meglio!

Guardo davanti a me e vedo tante cose. Mi guardo attorno e vedo amiche che, qualche anno fa, qualche mese fa, non c'erano. E se per averle dovevo arrivare a 40 anni, allora ben venga!
Ho la fortuna di essere circondata da persone che mi vogliono bene (e mi chiedo perché ogni giorno! Bacci, ti ho vista!) e che mi prendono per quella che sono: una pignola, rompiscatole, egocentrica e senza peli sulla lingua; una che non le manda a dire! Quindi non posso neanche dire che ho deciso di eliminare dalla mia vita le persone che non mi accettano perché, per fortuna, quello l'ho già fatto da un bel po'!
E allora per questo compleanno così importante ho deciso di farmi dei regali particolari (tanto ai libri ci hanno già pensato molti di voi, GRAZIE!!).
Uno su tutti è un tatuaggio (anzi, due!): ho deciso di tatuarmi qualcosa che volevo da tempo e qualcosa che, invece, ho cercato con insistenza e che mi ricordasse proprio questo giorno, questo traguardo, questo pezzetto della mia vita! Ma non vi dirò nulla, dovrete solo aspettare pazientemente, come sto facendo io... perché il mio tatuatore ha sempre tanto lavoro, quindi passerà ancora qualche giorno! Stay tuned!

*Ehi ferma lì! Dove pensi di andare?? Che credi, che sto qui, faccio la voce fuori campo, dico due minchionate e  me ne sto zitta in un angolo? No no cara mia! Oggi fai 40 anni... Sei taaanto più anziana di  me, ma taaaanto. Eppure non ti vedo vecchia e come potrei? Facciamo a gara in chat su chi ha ragione, ci salutiamo tutte le mattine con un "Ci sentiamo a merenda" che manco quando avevo 10 anni, ci spediamo a vicenda post it con gufi, penne, matite, nastrini colorati, per non parlare la visone in parallelo dei Minions... No, è ufficiale, avrai pure 40 anni ma non sei vecchia! Buon compleanno sorella... va beh diciamo sorella maggiore però*


18 giugno 2016

Io bloggo, tu blogghi, egli blogga...

NOTA: le parti scritte in rosso sono opera di Laura de La biblioteca di Eliza, detta anche Laura 2.0

Buon pomeriggio simpatici lettori!
Che fate? Siete sotto una delle bombe d'acqua che stanno allagando il nord Italia e, magari, avete anche lasciato a casa l'ombrello? Oppure vi state appassendo al sole del sud? *iniziamo male... e il centro???*
Oggi ho pensato di scrivere un post diverso dal solito, che mi è stato ispirato dalle tante domande che mi sono giunte nelle ultime settimane e da una personcina a me cara (una che ride sempre sempre!) che sta per lanciarsi in questo folle mondo. Domande di blogger appena nate che, magari, chiedono un consiglio a chi, in questo strano mondo, ci bazzica già da un po'.
Che poi io mi domando perché i consigli li chiediate a me, che, notoriamente, non ho una laurea in diplomazia e quando una cosa proprio non mi piace ve lo dico senza tanti giri di parole, anche a rischio di farvi scoppiare in lacrime o, peggio, offendervi!
Vabbè, evidentemente ispiro fiducia (anche qui: perché?). E allora, vediamo di capire un po' cosa va e cosa non va, in linea generale, nei blog! Insomma, cosa mi fa rimanere e cosa fuggire via quando scopro un nuovo blog!
Che dite? Facciamo una lista? Sento già Laura saltellare! Pronti? Via...*boing boing*

La grafica
Come avrete notato se mi seguite dalla notte dei tempi, negli ultimi mesi ho notevolmente ripulito la grafica del blog. Non che io abbia mai avuto grandi pasticci, ma ho deciso di passare dalle tre alle due colonne e inserire vari elementi nelle cosiddette Pagine Statiche, che sono quelle che, solitamente, trovate nella barra menù di ogni blog.
Ecco, chiudere gli elementi in eccesso in una di queste pagine vi consentirà di snellire notevolmente la schermata principale del vostro blog e anche di dimezzare il tempo di caricamento della vostra pagina. Considerando che molti utenti ci leggono da dispositivi mobili, è un favore che fate anche a loro!
Sempre parlando di grafica, va riconosciuto che i colori che scegliete sono un requisito fondamentale.  Sfondo bianco o comunque chiaro e dettagli in colori non troppo accesi, aiutano il lettore a non stancarsi mentre legge. 
Una delle cose che trovo più fastidiose quando visito un blog, sono i cursori animati o che rilasciano una scia di scintille mentre si muovono sullo schermo o che, più semplicemente, hanno un disegno (farfalle, matite, iniziale del nome della blogger, ecc.). Mi impallano la lettura e, onestamente, li trovo anche abbastanza infantili. Insomma: pollice verso! *odio profondo*

Pagine indispensabili 
A proposito di Pagine Statiche, quali sono quelle indispensabili? Sicuramente è carino crearne una in cui vi presentate! Dite chi siete, cosa fate nella vita, perché avete deciso di aprire un blog e, se volete, anche cosa vi aspettate! Se il vostro blog ha delle rubriche (casuali o a cadenza fissa), create una pagina apposita, in cui racchiuderete tutti i banner, cosicché i lettori possano facilmente trovare ciò che cercano. 
Ovviamente, è bene avere una Pagina in cui inserire una lista delle recensioni che pubblicate. Potete scegliere se usare l'ordine alfabetico o se inserirle per nome dell'autore o, addirittura, entrambe le opzioni. È una Pagina che sarà molto utile a chi vi legge e anche a voi, perché vi darà modo di trovare immediatamente la recensione che cercate!
Per il resto, le Pagine Statiche sono soggettive e variano da blog a blog. Io, come vi ho detto, ho preferito racchiudere lì tante cose che, inizialmente, tenevo nella Home Page, come ad esempio la lista delle Case Editrici con cui collaboro, la Legenda Voti, ecc.

L'header
In tema di grafica rientra anche l'header, che, per chi non conosce i termini tecnici, altro non è che l'intestazione del blog (o, come dice la nostra amata Laura 2.0: "lassù in alto", traduzione per i più scemi e per le caprette! *là sui monti con Annette...*). 
Quello è il vostro vestito, il primo impatto che una persona avrà con il vostro blog. E non crediamo a chi dice che l'abito non fa il monaco, perché sappiamo benissimo che non è così. Entrare in un blog con un header esageratamente grande o, viceversa, troppo piccolo, con immagini raffazzonate, sciatte, sfocate, non centrate, mi lascia sempre un po' scioccata.
Elementi essenziali per un buon header sono: semplicità, pulizia e chiarezza. Un header che si rispetti dovrebbe contenere un'immagine che vi piaccia o vi rappresenti, il nome del vostro blog (in un carattere leggibile!) e, se volete, una frase, una citazione, un pensiero che rispecchi il vostro modo di essere o il vostro amore per la lettura! Stop!

Monotematicità
Salvo casi eccezionali di blog particolarmente ben fatti (un esempio lampante è Audrey in wonderland della bravissima Amrita), io non amo molto i blog multitematici. Insomma, se decidete di parlare di libri, evitate make-up, moda, cucina, ecc. E, ovviamente, vale il contrario. Quei blog che miscelano un po' di tutto e, spesso, in maniera superficiale, io li evito come la peste e la stessa cosa fanno molte mie colleghe blogger. A meno che non abbiate una grande capacità di gestire tutto e di integrare le varie tematiche, vi assicuro che la sensazione che passa è quella di un gran pasticcio.
Tristissime poi, scusate se ve lo dico, sono quelle foto di libri abbinati a smalti o rossetti. Il mio mouse clicca direttamente sulla X e chiude la pagina!
Se proprio avete più di una passione, concentratevi su un massimo di due argomenti (libri e cucina, solitamente sono un connubio perfetto, guardate Librintavola per capire!) e scrivete solo di quelli! *dai apriamo quello di giardinaggio!!*

I post e le recensioni 
I post sono il fulcro di ogni blog. A meno che non abbiate un blog fotografico e non scriviate quasi nulla, i nostri angolini vivono di parole. Ecco! Le parole devono essere leggibili!
Quindi, evitate font strani: niente corsivi con tanti ghirigori, niente grassetto se non per evidenziare certi passaggi di ciò che state scrivendo; attenzione anche alla dimensione del carattere: mai troppo piccolo (i decimi di vista ci servono per leggere i libri e non possiamo usare una lente di ingrandimento per i post dei blog!) e neanche troppo grandi, ché sembra quasi che stiate urlando! Inoltre, evitate di usare caratteri e grandezze diverse nello stesso post. A meno che non stiate inserendo una citazione e, quindi, vogliate metterla in evidenza (e in questo caso, basterebbe cambiare colore o scrivere in corsivo), un post andrebbe scritto usando sempre lo stesso carattere e la stessa dimensione.
Visto che siamo in tema di post, ricordatevi sempre di GIUSTIFICARE IL TESTO (fatelo per Laura, che quando vede testi allineati a destra, sinistra o, peggio ancora, al centro, le parte l'embolo e poi la sento urlare io! *giustificare è bello*).
Se copiate le sinossi dei libri da siti esterni (Amazon o sito della Casa Editrice), usate la FORMATTAZIONE DEL TESTO. Come fare? Evidenziate il testo in questione, cliccate su quella T con la crocetta rossa che trovate nella barra in alto quando scrivete. Ecco, adesso il testo è uniformato al vostro blog (giustificatelo, per favore!).
Prima di pubblicare un post, fate un'anteprima per vederne la resa, per essere sicuri che le eventuali immagini siano ben posizionate, che gli spazi siano corretti, ecc.
Ci sono volte in cui, purtroppo, blogger decide di fare di testa sua e dobbiamo rassegnarci, ma quantomeno saremo coscienti di ciò che ci aspetta!
In tema di recensioni ci sarebbe da fare un discorso ben più lungo, ma cercherò di essere sintetica e vi dico:
  • chiarezza
  • sincerità
  • sintesi (non in maniera eccessiva)
  • voto
Parto dall'ultimo punto e vi dico subito che io il voto lo guardo; anzi, lo cerco proprio! Quando leggo una recensione, la prima cosa che noto è il voto che il blogger dà al libro. 
Se mi trovo in un blog che i voti non li ha MAI dati, allora posso anche farne a meno. Ma se ho davanti un blogger che i voti li ha sempre dati e, improvvisamente e spesso in coincidenza con l'inizio delle collaborazioni con le Case Editrici, decide di debellare il giudizio numerico, scusate il francesismo, ma io ci vedo tanta tanta tanta paraculaggine! E non ditemi che lo fate perché pensate che i voti siano restrittivi: non ci credo manco se me lo giurate sulla testa dei vostri figli!
Semplicemente, non avete gli attributi di far vedere, in maniera palese, che quel tale libro vi ha fatto schifo e quindi, ciao ciao voti e andate giù di giri di parole! *io ve lo dico di cuore, per me il voto deve esserci, mi aiuta tanto a capire subito a che recensione sto andando incontro, mi sa di onesto e non è vero che un libro non può essere valutato con un punteggio perché un 3 è diverso a seconda del libro, perché c'è la recensione scritta che chiarisce!*
Chiarezza e sincerità: se un libro non vi è piaciuto, ditelo! Se lo avete amato e il resto del mondo lo ha odiato, ditelo. Insomma, il blog è uno spazio vostro, che avete deciso voi di creare e che, solitamente, si mette su perché vogliamo essere liberi di dire ciò che pensiamo. Ovviamente, educazione e rispetto per gli scrittori, ma onestà verso i lettori (alla fine, è per loro che noi blogger scriviamo, no?)
Sintesi: io lo dico sempre! Ci sono libri e libri. Ci sono libri che non si possono recensire in venti righe, che richiedono di più, che ci hanno lasciato dentro talmente tanto o ci hanno deluso talmente tanto, che essere sintetici è quasi impossibile. Ma fate sì che si tratti di eccezioni!
Partite sempre dal presupposto che chi viene a leggere una vostra recensione vuole solo sapere se quel libro valga la pena acquistarlo. Non vuole che gli raccontiate tutta la storia tranne il finale, non vuole leggere i vostri sproloqui su ogni singola riga. Vuole sapere se è bello o brutto; se quei 20 euro saranno ben spesi o se è meglio andare a farsi una pizza e una birra!
Quindi, a meno che non siate Mr. Ink, che per quanto riguarda noi blogger, può sproloquiare di qualunque cosa, tanto noi stiamo lì a leggere ciò che scrive con il rivolo di bavetta alla bocca (che brutta immagine!), ricordatevi di essere abbastanza sintetici. Oh, non è che sintetici voglia dire scrivere: "bello... brutto...". Spiegate il vostro pensiero sul libro ma senza che chi vi legga debba prendersi una settimana di ferie!
Ah, quasi dimenticavo: rileggete. Rileggete sempre prima di pubblicare. Controllate che, nella foga di scrivere, non vi sia partito qualche strafalcione (succede, succede sempre!), che la punteggiatura ci sia tutta e sia al posto giusto. E soprattutto, controllate i verbi, che al prossimo congiuntivo ucciso, poi uccido io!

Frequenza di pubblicazione
Questo è un punto spinoso! Qual è la giusta frequenza di pubblicazione? Se pubblico un post al giorno ottengo più visualizzazioni o, al contrario, tolgo visibilità al post del giorno precedente? E se pubblico una volta a settimana, la gente si dimenticherà di me? Non c'è una regola fissa. Ovviamente, pubblicate quando avete qualcosa da scrivere, che sia una recensione, un Recap, un post con i vostri pensieri, buttatelo fuori!
È ovvio che pubblicare un post a settimana o, peggio, una o due volte al mese vi farà apparire come persone poco costanti. Io, lo dico, se un blog non pubblica nulla per tre o quattro settimane di fila, tendo a non seguirlo più. Certo, se il blogger in questione mette su un post in cui mi spiega che è sotto esami, che va in vacanza o che so io, allora aspetto più che volentieri il suo ritorno. 
Poi, come nella vita, tutto è relativo. Soprattutto per chi ha un lit-blog ci sono tante varianti che influiscono sulle pubblicazioni. Ci sono periodi dell'anno in cui si legge di più e altri in cui, magari, in un mese leggiamo tre libri (Laura non urlare!), quindi il numero di post calerà inevitabilmente. Piccolo trucco: le rubriche! INVENTATE (non copiate!) delle rubriche che siano facili da preparare, magari con un certo anticipo, e che vi servano da tappabuchi per quando non avete recensioni da tirare fuori!

Originalità
Ehm... Io lo dico: in questi ultimi giorni ho il dente avvelenato per quanto riguarda questo argomento. Ma glissiamo e andiamo avanti! Siate originali. Non copiate. Tirate fuori le vostre idee! La gente non è scema: se copiate, lo nota e smette di seguirvi. E poi, mettete anche in conto che noi blogger, spesso, non siamo persone che sprizzano dolcezza e amore da ogni poro, anzi... Quindi, quando io trovo un mio post palesemente scopiazzato, mi parte l'embolo e azzanno! E non sono molto carina in quei momenti (chiedere a Laura per conferma!). Nel novero delle scopiazzature rientrano anche tutte quelle rubriche che, ormai, imperversano in 9 blog su 10. Avete presente "WWW Wednesday... Teaser Tuesday..."? Ecco, io quelle posso ammetterle quando il blog lo avete aperto da un mese, vi state ancora ambientando, state cercando di capire bene come gestirlo, ecc. 
Ma quando il blog lo avete ormai da un anno e più, no! Scusate, ma proprio non ce la faccio. Io ormai odio il mercoledì solo perché so che mi troverà invasa da post di quel genere!

E per chi inizia...

Il nome del blog
Primo passo: la scelta del nome! Chiaro, semplice e, soprattutto, che rimanga in mente! Non me ne voglia la mia sorella di blog Laura, che ormai sta su da un po', che ha aperto il suo blogghetto quando ancora in questo mondo virtuale c'era poca gente, ma evitate nomi che contengano le parole libreria, libraio, biblioteca, libri e simili. Ce ne sono troppi che contengono queste parole, rischiate di essere confusi con quelli già esistenti e di non essere mai scovati in questo grande mondo! *lo vogliamo dire come Fabio Volo stava leggendo il nome del tuo blog?*
Italiano! E anche in questo caso so che mi attirerò le occhiatacce di almeno un paio di persone (scusate!).  Ma mettiamoci in testa che non tutti conoscono l'inglese e, soprattutto, se andrete avanti e vi capiterà di dovervi presentare ad uno scrittore o un ufficio stampa, non sempre sarà facile farvi capire!
Se decidete di scegliere un nome che richiami qualcosa che vi sta particolarmente a cuore (un libro, una favola, una serie tv...) assicuratevi che si tratti di qualcosa di chiaramente noto ai più; altrimenti, il rischio è che la gente non capisca, che non scatti il collegamento mentale e, infine, che vi venga chiesto di spiegare la scelta del nome. Che è un po' come quando mi chiedono il significato dei miei tatuaggi e io ho voglia di sputare in faccia alla persona in questione!

Abbiate una vostra identità
Come nel caso delle scopiazzature di cui sopra, avere una propria identità è fondamentale. Se avete intenzione di usare un nickname, fate in modo che sia quello e tale rimanga per il resto dei vostri giorni da blogger. E, ovviamente, che sia una roba facile e immediata. Insomma, scegliere un nick che faccia pensare ad un divano Ikea non è consigliabile!
E pensateci bene! Scegliere un nickname è bello sul momento, ma, magari, tra dieci anni, farvi chiamare baby non vi piacerà più di tanto. Soprattutto considerando che, nel frattempo, il baby in questione è vostro figlio di due anni! *nessuno mette Baby in un angolo!!*
A fronte di ciò, siete proprio sicuri che il vostro nome sia così brutto da non poter essere usato? Sento una voce... Ah, ti chiami Calogera? Ok, tu hai diritto ad un nickname!
L'identità dovrete averla anche quando scriverete. Non cercate di far vostro lo stile di un'altra persona: se non siete naturalmente dotate di ironia, scrivere post che vogliano far ridere vi farà apparire forzati e fastidiosi.
Usare espressioni usate da altri blogger, farle vostre, riscriverle uguali uguali solo perché vi hanno fatto ridere o vi hanno commosso, vi farà passare per gente priva di idee.
Insomma, siate voi stessi nel bene e nel male. Se la gente deve apprezzarvi, deve farlo per ciò che siete!

L'icona del blog
Se dico "bambolina in bilico sui libri" il 90% di voi penserà a me e al mio blog; se dico "gufo" penserete a Laura *lo prendo per un complimento...*. Ecco, questo è il concetto di icona. Ne volete una? Volete che il vostro blog sia immediatamente ricordato davanti ad una certa immagine? Perfetto! Trovate qualcosa che vi piaccia immensamente, perché poi non sarà possibile tornare indietro. O meglio, possibile è possibile, ma a discapito vostro! Trovate qualcosa che, altresì, vi identifichi. Nulla che sia già stato usato da altri dieci blog, altrimenti, come sopra, si fa confusione!
L'avete trovata? Bene, da oggi sarete un tutt'uno con lei!

I social network
Servono. Fatevene una ragione! Collegare il blog ad una pagina Facebook vi porterà tanti lettori in più. Usare Twitter (io qui ammetto la mia riluttanza) vi darà la possibilità di essere immediati e di riuscire ad interagire anche con scrittori stranieri (che sono più avanti di noi e si appoggiano al famoso uccellino!). Anche Instagram ha un suo perché: è semplice, immediato e per condividere le foto dei libri non ha rivali!
Non vi piacciono i Social Network? Rassegnatevi, mandate giù il boccone e buttatevi!

La domanda fondamentale: perché aprire un blog?
Perché amate leggere e nessuno vi capisce. Perché volete interagire con persone che abbiano la vostra stessa passione, perché volete scoprire nuovi libri e condividere col mondo (esagerata!!!) il vostro amore per un certo tipo di letture o un certo autore! Questi sono i motivi fondamentali per aprire un blog. *perché volete rendere impossibile la vita ad autori e uffici stampa*
Non fatelo per ricevere libri gratis. Anche perché non succede (quasi) mai. Molti sono convinti che basti avere un blog per dare il via a delle collaborazioni con le Case Editrici. Nulla di più falso. Perché una Casa Editrice vi noti (e spesso non vi notano, ma siete voi a bussare alla loro porta! *o ad infilarvi di nascosto dalla finestra*), dovrete percorrere un bel po' di strada. E, a fronte di tutto ciò, in cambio otterrete spesso solo degli e-book (vi assicuro che un buon 80% delle CE manda pdf talvolta illeggibili) e una buona dose d'ansia perché dovrete leggerli prima possibile (insomma, se chiedete un libro è giusto recensirlo in tempi brevi, no?!) e se vi farà schifo dovrete trovare un modo carino per dirlo! *ah non ci sei ancora arrivata a questo punto?*
Quindi, se il vostro scopo è quello, lasciate perdere sin da subito. Un blog richiede passione, tempo, dedizione e sacrificio *soldi... non dimentichiamo i soldi che lasciamo in libreria*.

E per concludere...
Questo post, ovviamente, non rispetta il dono della sintesi di cui sopra, ma le cose da dire erano tante! Mi sarà sicuramente fatta qualche nemico in più (pazienza, io vivo serena!) e qualcuno avrà urlato (vivo serena anche in questo caso!).
Per tutti coloro che hanno avuto la pazienza di leggere sino a qui, che non mi hanno trovato fastidiosa, saccente, egocentrica e che volessero fare qualche domanda, avere qualche chiarimento, io sono a vostra completa disposizione! *scappate, fuggite, nascondetevi!!*


8 giugno 2016

Alice Basso: un vulcano di simpatia in formato tascabile!


Quella che vedete qui sopra è l'unica foto (pubblicabile) in mio possesso. L'unica, perlomeno, in cui io, Alice e tutte le altre non sghignazziamo smodatamente, assumendo involontariamente espressioni facciali degne di Gollum!

E adesso mettetevi comodi che vi racconto!

Lunedì 6 giugno, ore 8, Casalmorano
La Libridinosa apre i suoi dolci occhietti e... urla! Non abbiamo sentito la sveglia, correre correre correre.
Tira il figlio giù dal letto e lo lancia verso il bagno che manco il Discobolo nella sua forma migliore riuscirebbe a fare tanto!
Intanto, per risparmiare tempo, lei scivola giù dalle scale e versa latte in tutte le tazze che le capitano a tiro (La Libridinosa è notoriamente una collezionista di tazze, quindi tutte le mucche di Soresina sono fuggite a gambe levate!).
Il figlio si presenta in cucina con la maglia al contrario e un paio di pantaloni che neanche nei peggiori inverni lombardi sarebbero necessari.
Domanda: dov'è Coniuge? Figlio, dov'è Padre? Boh!
La Libridinosa ripercorre le scale e... ops! Coniuge si è rotto. Era da qualche giorno che arrancava con la schiena, ma adesso è lì che sembra paralizzato.
La Libridinosa: "Stai bene? Vuoi una mano?"
Coniuge: "No no, ce la faaaaaaaaaaa... No ok, resto qui"

Pensiero della Libridinosa: come ci vado oggi a Milano se lui sta così? Vabbè, intanto pensiamo a lanciare il figlio fuori casa, che tra un po' suona la campanella!

Ore 9
Figlio a scuola e Coniuge che fa l'imitazione di un novantenne che arranca per casa, mi trovo costretta a cercare una soluzione d'urgenza per far sì che i programmi pomeridiani non saltino per aria assieme alla mia pazienza.
Ok, vivo in Culonia, ma ho una stazione a 2 km, vuoi vedere che non trovo un treno che mi porti in quel di Milano?

Munita di auricolari (come ogni mattina!) e con Laura e Baba che mi chiacchierano nelle orecchie, prendo in mano iPad e comincio a sbirciare gli orari dei treni. Perfetto: un treno ogni ora per arrivare a Milano. Certo, c'è da fare un cambio, ma tra un treno e l'altro ho circa 10 minuti, vuoi vedere che sono così sfigata da non riuscire a farcela? Sì, lo sono!
Ooook, intanto faccio il biglietto di andata, che per il ritorno c'è sempre tempo!

Ore 13
Nutrita la famiglia, preparata la borsa (che tanto per cambiare pesa quanto un vitello), vestita, truccata, pronta per partire!
Arrivo in stazione e... ok, adesso arriva il treno. Ma sì, adesso arriva. Guardo il tabellone: ritardo di 10 minuti. Ecco, che vi avevo detto? Vabbè, speriamo sia in ritardo pure la coincidenza. Guardo di nuovo il tabellone: ritardo di 20 minuti. Ok, manco ci spero più.
Oh, guarda... lì c'è una ragazza che legge! Passeggio con finta noncuranza e la disgraziata infila il libro in borsa perché... uh, c'è il treno!
Salgo e mi piazzo proprio di fronte a lei. Dai su, bellina, esci sto libro che anche senza la sovracopertina (gente intelligente che le toglie, mica come Baba!) io di quel libro sento l'odore lontano un miglio!
E infatti... Tira fuori il libro dalla borsa e si rimette a leggere e, io lo sapevo, è lui: La tristezza ha il sonno leggero. La guardo con l'invidia profonda di una che quel libro lo ha letto e vorrebbe rileggerlo altre mille volte. Credo mi si sia stampato in faccia un sorriso ebete e lei: "Lo hai letto?". Faccio sì con la testa per evitare di sbavare sopra la sua copia. 
Lei: "Bello!"
Annuisco ancora (dandole il fondato sospetto che io sia un incrocio tra una muta e una deficiente).
Lei: "L'ho scoperto grazie ad una blogger"
E io: "Oh che bello! Chi?"
Vabbè, la risposta manco ve la scrivo. Ma sono anche stata brava e non le ho detto che ero io (Lorenzo, se stai leggendo: BABA' COME SE PIOVESSE!!).

Ore 15
Arrivo a Treviglio e, mentre scendo dal treno, vedo la mia coincidenza che sfila via (inserite qui una parolaccia a caso, tanto le ho dette tutte!).
Chiamo Coniuge, anche per assicurarmi che sia ancora vivo e mi faccio dare gli orari dei treni successivi. Ok. ho mezz'ora di tempo da ammazzare. Che faccio? Chiamo Laura!
Il tempo di fare due chiacchiere e salgo sul treno successivo, che mi porterà ad un'altra stazione e poi prendiamo pure la Metro, che vuoi mica farti mancare qualcosa in questo afoso pomeriggio lombardo, no?!
Mentre mi dirigo verso la Metro noto che tutti mi fissano. Mah, chissà che avrò mai di così strano! C'è gente ben peggiore di me in giro. Che avevo? La camicia aperta. Sì, aperta. Aperta sino quasi all'ombelico.
Adesso smettete di ridere perché non c'è proprio nulla di divertente. Allooooooooora...
Ricomposta la camicia (meno la dignità) e rimesse "le ragazze" al loro posto, ho proseguito verso la fermata della Metro (che vergogna!!!).

Ore 16.30, sede Garzanti
Finalmente giungo a destinazione, dove trovo ad aspettare due delle quattro LGS: Baba e Dany: "Che fate ferme qui?" Dany deve comprare un segnalibro. Uh cosa vedono i miei occhietti? Quello è il regalo perfetto per Riccardo (che dite? Chi è Riccardo? Che ve ne frega!). Ok, tutto comprato, ci avviamo in Garzanti e troviamo Alice che chiacchiera con altre blogger.
L'incontro, non penso ci sia bisogno di dirvelo, è stato esilarante. Sulla pagina Facebook di Garzanti Libri potrete vedere il video della diretta, che è stata trasmessa in streaming per tutti coloro che, purtroppo, non potevano essere lì.
Alice Basso è una donna come poche ne esistono: allegra, divertente, umile e di profonda intelligenza.
Ho la fortuna (e scusate se me ne vanto!) di poterla annoverare tra le mie (pochissime) amiche! So che posso sembrare di parte, ma Alice è davvero quella che vedete: la ragazza della porta accanto, quella che si ricorda di tutti, che non nega un sorriso a nessuno, che nulla ha a che fare con la sua famosa creatura, quella Vani Sarca che, invece, è esattamente il suo opposto!

Le domande relative al libro sono state tante e Alice, purtroppo, si è spesso dovuta limitare nelle risposte, perché il rischio spoiler era davvero alto!
La cosa che mi preme dirvi è che Vani Sarca tornerà (e speriamo non solo con un terzo libro). Noi blogger, intanto, ci siamo impegnate a comprare tutti i libri di Alice, perché noi amiamo Silvana Sarca.
L'incontro si è concluso, come sempre, con un doveroso firmacopie e le foto di rito; foto che, avendo per protagonista Alice, tendono a risultare mosse, sfocate e con la gente piegata in due dalle risate!

È la seconda volta che ho il piacere di partecipare ad un incontro tra blogger e scrittrice. E, oltre a ringraziare la Casa Editrice Garzanti e Francesca Rodella (da noi detta Santa e Benedetta), che coccola noi blogger come nessun altro sa fare, ci tengo a dire che queste occasioni sono per noi, oltre che una grande opportunità per scoprire i pensieri di uno scrittore e la genesi del suo romanzo, anche un bel modo per interagire tra noi.
Spesso non è facile riuscire ad andare oltre lo schermo di un pc. Spesso ci si immagina una blogger in un certo modo e poi ci si trova faccia a faccia con qualcuno di completamente diverso!
Ieri, ad esempio, ho avuto modo di conoscere (finalmente!) Chicca di Librintavola, che è una donna di una simpatia estrema!

Ore 19.45
Usciamo dalla Garzanti, io, Baba, Amrita di Audrey in Wonderland (anche lei, sino a ieri, una sconosciuta e anche lei bellissima persona!) e Alice. Direzione: stazione Centrale. Prendiamo la Metro? Sì (controlliamo la camicia, che non si sa mai!).
Arriviamo ad un incrocio e Alice e Baba discutono su quale treno prendere per fare il viaggio assieme. Oh ma sto semaforo non diventa mai verde? Sono quasi 10 minuti che stiamo qui.
Baba ci fissa, scoppia a ridere e...: "Ragazze, ma qui non c'è un semaforo" (scusa Alice, era troppo divertente per non raccontarla a tutti!).
Ora, io non oso manco immaginare cosa abbiano pensato gli automobilisti nel vedere queste quattro donzelle in attesa (e spero anche che, per il calcolo infame delle probabilità, non sia passato nessuno di quelli che aveva precedentemente ammirato il mio reggiseno!).

Ore 20, Stazione Centrale
Siamo in quattro e dobbiamo prendere tre treni diversi. Ci salutiamo e ci sparpagliamo e io inizio a pregare che, almeno stavolta, il mio treno mantenga una certa puntualità.
Poggio il mio deretano e chiamo Laura, che, carina come sempre, mi fa compagnia per quasi tutto il viaggio.
Ok, stavolta la puntualità è rispettata!

Ore 22, Casalmorano
La Libridinosa è giunta a destinazione sana e salva. Figlio e Coniuge sono vivi e si sono anche sfamati senza di me.

Io sono stanca, ma felice! Ho trascorso un pomeriggio in compagnia della mie LGS (meno una, quella che vive a Culonia 2.0) e di Alice. Ho conosciuto blogger fantastiche e, ultimo ma non ultimo, ho tra le mani una copia fresca di stampa di "Quando finisco le ombre", ultima fatica di Cristina Rava, che in libreria sarà disponibile da giovedì prossimo. E anche stavolta, un grazie immenso a Francesca!