26 ottobre 2021

Recensione 'Gli anni della luce' di Ulrike Renk - Tre60

 


GLI ANNI DELLA LUCE || Ulrike Renk || Tre60 || 30 settembre 2021 || 400 pagine 

Inghilterra 1939. Ruth Meyer ce l'ha fatta: ha ottenuto i documenti necessari affinché i genitori e la sorella Ilse possano raggiungerla e mettersi finalmente in salvo. In Germania, l'ostilità nei confronti degli ebrei è crescente e lasciare il Paese è l'unica soluzione per sopravvivere. Arrivati a destinazione e di nuovo uniti, i Meyer possono pensare di rifarsi una vita e guardare al futuro con fiducia e speranza. Ma proprio quando il destino sembra tornato favorevole, l'Inghilterra dichiara guerra alla Germania. Ruth credeva di essere salva, di essersi lasciata alle spalle l'incubo appena vissuto, e invece… Cosa succederà quando i tedeschi attaccheranno il Paese? Saranno gli ebrei il primo bersaglio? Occorre fuggire di nuovo e lontano, in America… Con coraggio e determinazione, ancora una volta, Ruth farà di tutto per assicurare a lei e alla sua famiglia la fuga verso gli Stati Uniti, anche se la guerra minaccia di vanificare il suo sogno di libertà.


18 ottobre 2021

Recensione 'La famiglia del piano di sopra' di Lisa Jewell - Neri Pozza

 

LA FAMIGLIA DEL PIANO DI SOPRA || Lisa Jewell || Neri Pozza || 22 luglio 2021 || 336 pagine

Cheyne Walk è una delle strade più eleganti di Chelsea, il quartiere in cui vive la buona società londinese. I suoi appartamenti, tuttavia, non sono soltanto la quinta di una vita ricca e spensierata, ma costituiscono a volte anche il teatro di raccapriccianti ritrovamenti. Come quello che si spalancò davanti agli occhi degli agenti di polizia accorsi al numero 16 di Cheyne Walk, dopo una telefonata anonima che segnalava un possibile triplice suicidio. Sul pavimento della cucina giacevano i corpi dei coniugi Martina e Henry Lamb e di un terzo uomo non identificato. In una camera al primo piano, c’era una bambina di circa dieci mesi in buone condizioni di salute, con una zampa di coniglio sotto la copertina della culla. Stando alle dichiarazioni dei vicini, da alcuni anni in quella casa abitavano molti bambini e diversi adulti, tutti misteriosamente svaniti nel nulla, compresi i due figli maggiori dei Lamb. Una vicenda di cronaca nera irrimediabilmente consegnata al passato per Scotland Yard, una ferita tragicamente riaperta per Libby, ovvero Serenity Lamb, la bambina che venticinque anni prima era stata adottata dai signori Jones, diventando Libby Jones. La giovane donna ha ereditato la casa di Cheyne Walk e, con lei, il suo spaventoso passato, un passato fatto di indagini senza sbocco, tracce di sangue e DNA sconosciuti, messaggi e strane scritte sui muri, pannelli segreti e un orto di piante officinali, alcune delle quali erano state usate per il palese suicidio collettivo dei suoi genitori. Cos’è accaduto davvero tra quelle mura? Che fine hanno fatto gli altri abitanti della casa di Chelsea? E, soprattutto, in che modo quei drammatici eventi hanno a che fare con gli strani rumori che Libby sente provenire dal piano di sopra, benché sia certa di essere sola in quella strana e tetra dimora?

13 ottobre 2021

Recensione 'Giuditta e il Monsù' di Costanza DiQuattro - Baldini+Castoldi


GIUDITTA E IL MONSÙ || Costanza DiQuattro || Baldini+Castoldi || 30 settembre 2021 || 224 pagine

Ibla, 1884. A Palazzo Chiaramonte, una notte di maggio porta con sé due nascite anziché una soltanto. Fortunato, abbandonato davanti al portone, e Giuditta, l’ultima fimmina di quattro sorelle. Figlia del marchese Romualdo, tutto silenzi, assenze e donne che non si contano più, e di sua moglie Ottavia, dall’aria patibolare e la flemma altera, è proprio lei a segnare l’inizio di questa storia. Lambendo cortili assolati e stanze in penombra, cucine vissute ed estati indolenti, ricette tramandate e passioni ostinate, il romanzo si spinge fin dove il secolo volge, quando i genitori invecchiano e le picciridde crescono. C’è chi va in sposa a un parente e chi a Gesù Cristo, ma c’è pure chi l’amore, di quello che soffia sui cuori giovani, lo troverà lì dov’è sempre stato: a casa. Dopo “Donnafugata”, Costanza DiQuattro invita a sfogliare un nuovo album di famiglia, fatto di segreti inconfessabili, redenzioni agrodolci, e tanta, infinita dolcezza.

11 ottobre 2021

Recensione 'Morte all'alba' di Caro Peacock - Beat

 

MORTE ALL'ALBA || Caro Peacock || Beat || 23 settembre 2021 || 336 pagine

È il giugno del 1837 in Inghilterra. Guglielmo IV è morto e la diciottenne Vittoria è appena salita al trono. Liberty Lane ha solo qualche anno in più della giovane regina, ma la vita non le riserva certo scelte meno ardue. Figlia di ferventi repubblicani, ha appena ricevuto un biglietto in cui una mano anonima ha vergato le seguenti righe: Gentile Miss Lane, voi non mi conoscete, ma mi prendo la libertà di comunicarvi una penosa notizia. Vostro padre, Thomas Jacques Lane, è rimasto ucciso lo scorso sabato, 17 giugno, in un duello a Calais. Liberty stenta a crederci. Thomas Jacques Lane, dandy inglese assertore degli immortali e universali principi della Rivoluzione francese, quarantaseienne bohemién morto in terra di Francia in un duello, una delle più sciocche e detestabili pratiche dell’ancien régime? Liberty non esita a partire subito per Calais pur di scoprire la verità. In Francia sfugge a un tentativo di rapimento e si imbatte in uno strano tipo vestito di nero che le mostra un anello appartenuto a suo padre, un gioiello con un sigillo curioso, formato da un occhio e una piramide, e le promette di dirle tutta la verità se lei accetta di spiare per conto suo un ricco e altolocato gentiluomo.
Avvincente thriller storico con protagonista un’eroina disposta a tutto pur di fare luce sulla strana morte di suo padre, “Morte all’alba” penetra nel lato oscuro dell’epoca vittoriana, dove regnano verità scomode e segreti inconfessabili.

5 ottobre 2021

Recensione 'L'isola degli alberi scomparsi' di Elif Shafak - Rizzoli

 


L'ISOLA DEGLI ALBERI SCOMPARSI || Elif Shafak || Rizzoli || 14 settembre 2021 || 368 pagine

Nata e cresciuta a Londra, Ada Kazantzakis, sedici anni, non sa niente del passato dei suoi genitori. Non sa che suo padre Kostas, greco e cristiano, e sua madre Defne, turca e musulmana, negli anni Settanta erano due adolescenti in quell'isola favolosa di acque turchine e profumo di gardenie chiamata Cipro. Non sa che i due si vedevano di nascosto in una taverna di Nicosia, dalle cui travi annerite pendevano ghirlande d'aglio e peperoncini. Non sa che al centro di quella taverna, testimone dei loro incontri amorosi, svettava un albero di fico. E non sa che l'albero, con le fronde che uscivano da un buco sul tetto, era lì anche quando l'eterno conflitto dell'isola, spaccata in due lungo la «linea verde», si era fatto più sanguinoso e i due ragazzini non erano più venuti. Ora quello stesso albero, nato da una talea trafugata anni prima a Londra, cresce nel giardino dietro la casa di Ada: unico, misterioso legame con una terra dilaniata e sconosciuta, con quelle radici inesplorate che, cercando di districare un tempo lunghissimo fatto di segreti, violente separazioni e ombrosità, lei ha bisogno di trovare e toccare, per poter crescere. Pulsano, in questo libro spalancato sulla distruzione e gli esili provocati dalla guerra, colori luminosi e profumi d'erbe e olive nere; il battere delle ali di uccelli di ogni piumaggio; il canto ininterrotto delle fronde di un albero, il respiro sano di un amore e quello fiero della vita.


28 settembre 2021

Recensione 'Anna di Kleve' di Alison Weir - Beat

 


ANNA DI KLEVE || Alison Weir || Beat || 9 settembre 2021 || 544 pagine

Kleve, 1530. Come ogni estate il Duca Giovanni III ha condotto la sua consorte e i loro figli alla Schwanenburg, la maestosa fortezza che sorge in cima a una ripida altura di roccia dalla quale domina le acque impetuose del Reno e la città di Kleve. Quel giorno si uniranno a loro per una breve visita lo zio Otho von Wylich, signore di Gennep, sua moglie Elisabeth e Otho, il figlio bastardo. Non appena il giovane Otho von Wylich scende dal cocchio, alla quattordicenne Anna quasi si ferma il cuore: con i capelli castani ondulati, gli zigomi alti e gli occhi allegri, Otho esercita un’attrazione irresistibile sulla cugina, sebbene dall’età di undici anni Anna sia ufficialmente fidanzata con Francesco, futuro Duca di Lorena. Ma l’amore non è forse una sorta di follia che spinge ad agire senza senno, come Anna ha appreso ascoltando i pettegolezzi di dame e domestiche?
Anni dopo, Anna è una giovane donna con l’animo gravato da un doloroso segreto. Dopo la morte del padre, suo fratello Guglielmo ha assunto il ruolo di duca, dichiarando che, fino alle nozze, le sorelle condurranno un’esistenza ritirata. Ma dalla rottura del fidanzamento con Francesco, avvenuta quattro anni prima, per Anna non sembrano esserci prospettive di matrimonio all’orizzonte: ha ventitré anni, ormai, e nessun altro principe ha chiesto la sua mano. Del resto, se anche qualcuno ne avesse l’intenzione, Guglielmo sarebbe costretto a declinare l’offerta. Le sue casse sono vuote: come potrebbe permettersi di pagare una dote?
Un giorno, però, a farsi avanti è un pretendente che non può essere rifiutato: re Enrico VIII, il sovrano d’Inghilterra al centro dei pettegolezzi di tutte le corti del mondo cristiano. Enrico VIII ha avuto tre mogli, tutte morte miseramente. La prima avvelenata, stando alle dicerie, la seconda condannata alla decapitazione e la terza morta di parto solo due anni prima. Per tutti è un tiranno, il Papa lo ha scomunicato e lui è in cerca di nuovi alleati e di un’altra moglie. La sua unica richiesta, prima di fare una proposta ufficiale, è quella di avere un ritratto della futura regina, motivo per cui a Kleve viene inviato il pittore di corte Hans Holbein. Anna sa di non essere una bellezza: certo, ha un colorito roseo, il viso a forma di cuore, la bocca carnosa e le sopracciglia che descrivono un arco elegante. Ma le palpebre sono troppo pesanti, il mento appuntito, il naso troppo lungo e troppo largo. Eppure, quando l’opera è finita, la giovane si emoziona nel vedere il suo viso delineato con tanta delicatezza, il sorriso modesto, la carnagione chiara, lo sguardo fermo, il volto gradevole.
Ma Enrico la penserà nello stesso modo, vedendola dal vivo? O si sentirà raggirato? E Anna sarà in grado di continuare a custodire il suo segreto, o rischierà di tradirsi, finendo per subire la stessa sorte delle regine che l’hanno preceduta? Attingendo a nuove fonti, Alison Weir ritrae sotto una luce nuova la quarta moglie di Enrico VIII: una donna, appassionata e coraggiosa, capace di non piegarsi nemmeno davanti a un destino avverso.