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8 maggio 2023

Recensione 'Siamo scritti a matita'
di Fausto Brizzi - Longanesi


SIAMO SCRITTI A MATITA || Fausto Brizzi || Longanesi || 2 maggio 2023 || 320 pagine



Quante storie contiene una libreria. E quante storie contengono due vite. Se poi quelle vite vengono raccontate al crepuscolo, su due comode poltrone sistemate in mezzo agli scaffali di una vecchia libreria, è facile perdere di vista i confini e chiedersi cosa nasca dalla fantasia e quale invece sia pura realtà. Seduti su quelle poltrone, circondati dai volumi, ci sono due anziani signori, Alfredo e Betta. Una coppia di irriducibili librai vecchio stampo alle prese col momento più difficile del loro amore: Betta ha l'Alzheimer e non ricorda più nulla di quello che hanno vissuto. E così Alfredo le racconta la storia della loro vita, sin dal giorno in cui si sono incontrati. Un'esistenza avventurosa, puntellata da tanti avvenimenti speciali. Così tanti che il racconto di Alfredo non sembra essere veritiero: tra episodi di spionaggio, scenari esotici e scelte che si intrecciano con il destino del mondo, sembra che la fantasia del libraio si sia fin troppo alimentata dei suoi amati romanzi. Sembra. Perché, mentre continuiamo a seguire Alfredo e a commuoverci per l'amore con cui conduce per mano sua moglie riempiendole la memoria di vita, avventure, meraviglia e felicità, si fa strada in noi lettori un altro dubbio: e se invece non fosse tutto inventato? Fausto Brizzi ritorna al romanzo con una storia di commovente leggerezza che parla di fragilità, di amore senza fine e di scommessa sul futuro, nonostante tutto.

14 giugno 2021

Recensione 'Figlia della cenere' di Ilaria Tuti - Longanesi



FIGLIA DELLA CENERE || Ilaria Tuti || Longanesi || 3 giugno 2021 || 368 pagine

«La mia è una storia antica, scritta nelle ossa. Sono antiche le ceneri di cui sono figlia, ceneri da cui, troppe volte, sono rinata. E a tratti è un sollievo sapere che prima o poi la mia mente mi tradirà, che i ricordi sembreranno illusioni, racconti appartenenti a qualcun altro e non a me. È quasi un sollievo sapere che è giunto il momento di darmi una risposta, e darla soprattutto a chi ne ha più bisogno. Perché i miei giorni da commissario stanno per terminare. Eppure, nessun sollievo mi è concesso. Oggi il presente torna a scivolare verso il passato, come un piano inclinato che mi costringe a rotolare dentro un buco nero. Oggi capirò di dovere a me stessa, alla mia squadra, un ultimo atto, un ultimo scontro con la ferocia della verità. Perché oggi ascolterò un assassino, e l’assassino parlerà di me.» Dopo "Fiori sopra l’inferno" e "Ninfa Dormiente", torna il commissario Teresa Battaglia in una storia intrisa di spietatezza e compassione, di crudeltà e lealtà, di menzogna e gentilezza. L’indagine più pericolosa per Teresa, il caso che segna la fine di un’epoca.

28 gennaio 2021

Recensione 'Luce della notte' di Ilaria Tuti - Longanesi


LUCE DELLA NOTTE || Ilaria Tuti || Longanesi || 14 gennaio 2021 || 254 pagine

Chiara ha fatto un sogno. E ha avuto tantissima paura. Canta e conta, si diceva nel sogno, ma il buio non voleva andarsene. Così, Chiara si è affidata alla luce invisibile della notte per muovere i propri passi nel bosco. Ma quello che ha trovato scavando alle radici dell'albero l'ha sconvolta. Perché forse non era davvero un sogno. Forse era una spaventosa realtà. Manca poco a Natale, il giorno in cui Chiara compirà nove anni. Anzi, la notte: perché la bambina non vede la luce del sole da non sa più quanto tempo. Ci vuole un cuore grande per aiutare il suo piccolo cuore a smettere di tremare. È per questo che, a pochi giorni dalla chiusura di un faticosissimo e pericoloso caso e dalla scoperta di qualcosa che dovrà tenere per sé, Teresa Battaglia non esita a mettersi in gioco. Forse perché, nonostante tutto, in lei batte ancora un cuore bambino. Lo stesso che palpita, suo malgrado, nel giovane ispettore Marini, dato che pur tra mille dubbi e perplessità decide di unirsi al commissario Battaglia in quella che sembra un'indagine folle e insensata. Già, perché come si può anche solo pensare di indagare su un sogno? Però Teresa sa, anzi, sente dentro di sé che quella fragile, spaurita e coraggiosissima bambina ha affondato le mani in qualcosa di vero, di autentico... E di terribile.


11 febbraio 2019

Recensione 'Sette giorni perfetti' di Rosie Walsh - Longanesi


Titolo: Sette giorni perfetti || Autore: Rosie Walsh || Editore: Longanesi
Data di pubblicazione: 7 gennaio 2019 || Pagine: 400

Eddie e Sarah si incontrano per caso in un caldo pomeriggio di giugno alla fermata dell'autobus e fin dal primo momento Sarah e Eddie si piacciono da morire. A quasi quarant'anni e con un divorzio alle spalle, Sarah non si è mai sentita così viva. E le sembra che Eddie la aspettasse da sempre. Così, dopo una settimana perfetta passata insieme, quando Eddie parte per un viaggio fissato molto prima di conoscerla e promette di chiamarla dall'aeroporto, Sarah non ha motivo di dubitare. Ma quella telefonata non arriva. E non arriva nemmeno il giorno dopo, né gli altri a seguire. Incredula, gli occhi fissi sullo schermo del cellulare che non suona, Sarah si chiede se lui l'abbia semplicemente scaricata o se invece gli sia successo qualcosa di grave. Dopo giorni di silenzio, mentre tutti gli amici le consigliano di dimenticarlo, Sarah si convince sempre più che ci sia qualcosa dietro l'improvvisa sparizione. Tuttavia le settimane passano e Sarah non sa più darsi spiegazioni. Fino al giorno in cui inaspettatamente scopre di aver avuto sempre ragione. C'è un motivo se Eddie non l'ha più chiamata. Un segreto doloroso che li avvicina e insieme li allontana. L'unica cosa che non si sono detti in quei sette giorni trascorsi insieme...

16 aprile 2018

Recensione 'Fiori sopra l'inferno' di Ilaria Tuti - Longanesi


Titolo: Fiori sopra l'inferno || Autore: Ilaria Tuti || Editore: Longanesi
Data di pubblicazione: 4 gennaio 2018 || Pagine: 366

«Tra i boschi e le pareti rocciose a strapiombo, giù nell'orrido che conduce al torrente, tra le pozze d'acqua smeraldo che profuma di ghiaccio, qualcosa si nasconde. Me lo dicono le tracce di sangue, me lo dice l'esperienza: è successo, ma potrebbe risuccedere. Questo è solo l'inizio. Qualcosa di sconvolgente è accaduto, tra queste montagne. Qualcosa che richiede tutta la mia abilità investigativa. Sono un commissario di polizia specializzato in profiling, e ogni giorno cammino sopra l'inferno. Non è la pistola, non è la divisa: è la mia mente la vera arma. Ma proprio lei mi sta tradendo. Non il corpo acciaccato dall'età che avanza, non il mio cuore tormentato. La mia lucidità è a rischio, e questo significa che lo è anche l'indagine. Mi chiamo Teresa Battaglia, ho un segreto che non oso confessare nemmeno a me stessa, e per la prima volta nella vita ho paura».

Trama: 5 || Personaggi: 5 || Stile: 5

2 febbraio 2018

Recensione 'L'uomo del labirinto' di Donato Carrisi - Longanesi



L'ondata di caldo anomala travolge ogni cosa, costringendo tutti a invertire i ritmi di vita: soltanto durante le ore di buio è possibile lavorare, muoversi, sopravvivere. Ed è proprio nel cuore della notte che Samantha riemerge dalle tenebre che l'avevano inghiottita. Tredicenne rapita e a lungo tenuta prigioniera, Sam ora è improvvisamente libera e, traumatizzata e ferita, è ricoverata in una stanza d'ospedale. Accanto a lei, il dottor Green, un profiler fuori dal comune. Green infatti non va a caccia di mostri nel mondo esterno, bensì nella mente delle vittime. Perché è dentro i ricordi di Sam che si celano gli indizi in grado di condurre alla cattura del suo carceriere: l'Uomo del Labirinto. Ma il dottor Green non è l'unico a inseguire il mostro. Là fuori c'è anche Bruno Genko, un investigatore privato con un insospettabile talento. Quello di Samantha potrebbe essere l'ultimo caso di cui Bruno si occupa, perché non gli resta molto da vivere. Anzi: il suo tempo è già scaduto, e ogni giorno che passa Bruno si domanda quale sia il senso di quella sua vita regalata, o forse soltanto presa a prestito. Ma uno scopo c'è: risolvere un ultimo mistero. La scomparsa di Samantha Andretti è un suo vecchio caso, un incarico che Bruno non ha mai portato a termine... E questa è l'occasione di rimediare. Nonostante sia trascorso tanto tempo. Perché quello che Samantha non sa è che il suo rapimento non è avvenuto pochi mesi prima, come lei crede. L'Uomo del Labirinto l'ha tenuta prigioniera per quindici lunghi anni. E ora è scomparso.


Titolo: L'uomo del labirinto
Autore: Donato Carrisi
Editore: Longanesi
Data di pubblicazione: 4 dicembre 2017
Pagine: 400

Trama: 5  Personaggi: 4  Stile: 5 



27 dicembre 2017

Recensione 'Piccoli esperimenti di felicità' di Hendrik Groen - Longanesi


83 anni e un quarto sono 37.765 giorni. E sono proprio tanti. 83 primavere senza la certezza di vedere la prossima, o che ne valga la pena. Hendrik è il tipo d'uomo che fa conti del genere ogni giorno. Anche perché nella sua casa di riposo c'è poco altro da fare. La vita trascorre placida, fin troppo: due chiacchiere con l'amico Evert; la curiosità per i nuovi arrivati e la sopportazione della severissima direttrice, probabilmente nipote di un ex gerarca nazista. Hendrik ha sempre fatto buon viso a cattivo gioco, ma ora si chiede se davvero ne sia sempre valsa la pena. E soprattutto se vale la pena di continuare così. E siccome nella vita bisogna avere dei progetti, o perlomeno fare degli esperimenti, Hendrik decide due cose. La prima: farsi dare dal suo medico la pillola della dolce morte. La seconda: concedersi un anno, prima di prenderla, e in quell'anno fondare un club. Nasce così il Club dei vecchi ma non (ancora) morti, con regole di ammissione rigidissime per partecipare alle varie attività, tra cui: l'ingresso a un casinò, un workshop di cucina, un corso di tai chi... In quest'anno di vita succederanno tante cose, tante scoperte, tante perdite e molti piccoli esperimenti di felicità... e alla fine si vedrà chi l'avrà vinta: la pillola o una nuova primavera da attendere.


Titolo: Piccoli esperimenti di felicità
Autore: Hendrik Groen
Editore: Longanesi - Tea
Data di pubblicazione: 1 ottobre 2015
Pagine: 330

Trama: 3  Personaggi: 3  Stile: 3 

13 novembre 2016

Del perché non vi parlerò de 'Gli eredi della terra' di Ildefonso Falcones


... o almeno non a breve termine.

Come sapete, all'inizio della settimana appena trascorsa, mi sono rifugiata nella Stanza Librosa e, in compagnia di una yankee candle all'arancia, segnalibro, matita e segnapagina, mi sono accomodata in poltrona, con tanto di coperta morbida e tazza di tè, e ho iniziato a leggere l'ultimo romanzo di Ildefonso Falcones.
Romanzo che è il seguito naturale de  La cattedrale del mare, che io, pur avendo avuto in libreria per tanti anni, mi sono decisa a leggere solo qualche mese fa. E che ho anche divorato, perché mi ha riportata a quelle atmosfere che tanto avevo amato con I pilastri della terra di Ken Follett.

Per quanto riguarda questo nuovo lavoro di Falcones, invece, mi trovo in una situazione di stallo: ho letto, faticando e sforzandomi, le prime 300 pagine. E ammetto anche che, se non fosse stato per la mole del romanzo e per i soldi spesi, lo avrei mollato già dopo le prime 100.
Ma davanti ad un libro di 900 e più pagine, mi sembrava corretto dargli una chance un po' più ampia!
Così ho proseguito, con grande fatica, lo ammetto. Ma non c'è  nulla da fare: il romanzo non scorre e, cosa ancora peggiore, sembra la replica esatta del suo predecessore; pare quasi che Falcones, spinto dal successo de La cattedrale del mare, si sia limitato a replicarlo, cambiando i nomi dei personaggi e cercando di modernizzarlo un po', tanto che mi sono ritrovata a leggere di scene di sesso degne dei migliori new adult (e grazie a Laura per la consulenza sul genere, ché io non me ne intendo!).

Insomma, so che molti di voi aspettano una mia recensione e mi sembra corretto dirvi che, al momento, la lettura prosegue a rilento e, soprattutto, inizierò ad alternare questo libro ad altri che ho sicuramente più voglia e piacere di leggere. Questo è uno dei lati oscuri dell'avere un blog: non ci si può permettere di impantanarsi in un romanzo perché si rischia di fermare tutto per troppo tempo.

Quindi, al momento, l'unica soluzione che ho trovato è quella dell'alternanza che, come sa chi mi conosce bene, non è una mia consuetudine. Spero che il romanzo di Falcones migliori col tempo per non rischiare un abbandono definitivo e, chissà, forse prima o poi potrete leggerne la recensione!



6 settembre 2016

Recensione 'La cattedrale del mare' di Ildefonso Falcones - Longanesi

Barcellona, XIV secolo. Nel cuore dell'umile quartiere della Ribera gli occhi curiosi del piccolo Arnau sono catturati dalle maestose mura di una grande chiesa in costruzione. Un incontro decisivo, poiché la storia di Santa Maria del Mar sarà il cardine delle tormentate vicende della sua esistenza.
Figlio di un servo fuggiasco, nella capitale catalana Amau trova rifugio e quella sospirata libertà che a tutt'oggi incarna lo spirito di Barcellona, all'epoca in pieno fermento: i vecchi istituti feudali sono al tramonto e mercanti e banchieri in ascesa, sempre più influenti nel determinare le sorti della città, impegnata in aspre battaglie per il controllo dei mari. Intanto l'azione, dell'Inquisizione minaccia la già non facile convivenza fra cristiani, musulmani ed ebrei...
Personaggio di inusuale tempra e umanità, Arnau non esita a dedicarsi con entusiasmo al grande progetto della "cattedrale del popolo". All'ombra di quelle torri gotiche dovrà lottare contro fame, ingiustizie e tradimenti, ataviche barriere religiose, guerre, peste, commerci ignobili e indomabili passioni, ma soprattutto per un amore che i pregiudizi del tempo vorrebbero condannare alle brume del sogno...

Autore: Ildefonso Falcones
Titolo originale: La catedral del mar
Traduzione a cura di: Roberto Bovaia
Editore: Longanesi
Data di pubblicazione: 1 febbraio 2007
Pagine: 642

Trama: 5  Personaggi: 5  Stile: 4  Copertina: 4 


14 marzo 2016

'La tristezza ha il sonno leggero' - Cronaca dell'incontro tra Lorenzo e la sua stalker ufficiale!!


Luogo: Casalmorano (CR)

Mattina: La Libridinosa si alza dal letto ed è già in preda alla frenesia da incontro
Gira per casa con lo stesso sguardo vacuo che ha assunto dal giorno in cui, un paio di settimane prima, ha terminato la lettura de "La tristezza ha il sonno leggero".
Dovrebbe fare mille cose, ma il suo pensiero è tutto per la serata che l'aspetta: finalmente, dopo quasi un anno, incontrerà nuovamente Lorenzo e lo sentirà parlare del suo nuovo romanzo.

La giornata scorre tra preparativi, liste di cose da portare (mettiamo tutto in macchina, va'... che ci manca solo che dimentichiamo qualcosa!).

Ore 18. La Libridinosa carica il figlio undicenne in macchina e parte, direzione Lodi, per recuperare il marito che, botta di fortuna, quel giorno ha un corso di aggiornamento. Il coniuge riceve un minaccioso sms: "Se quando passo non ti trovo, tiro dritto".
Il coniuge, previdente, la aspetta sul ciglio della strada e viene caricato in macchina quasi al volo!!

Ma se la fortuna è cieca, la sfiga ci vede benissimo, è risaputo. E, ovviamente, in autostrada c'è coda. Così La Libridinosa & co. si ritrovano impantanati in una fila interminabile di macchine. E se il figlio se la ronfa beato sul sedile posteriore e il marito canticchia fregandosene, La Libridinosa (tra l'altro in versione "mi vesto da femmina e metto gonna e camicia chic") è preda di una mezza crisi: lei odia i ritardi e, ovviamente, vuoi che non le scappi la pipì? Intanto, iPhone alla mano, messaggia freneticamente con l'altra pazza blogger che deve raggiungerla all'incontro con Lorenzo, Noemi.

Luogo: Legnano (MI)

Ore 20.30. La famiglia Libridinosa giunge a destinazione. Coniuge guarda ammirato il luogo ed esclama: <<Oh, ma che posto bello!>>. La Libridinosa guarda ammirata il museo ed esclama: <<Chissà se c'è un bagno?>> (sì, se vi interessa, il bagno c'è ed è anche pulito!).
La Libridinosa, felice per essere arrivata in tempo e non abituata ad indossare le gonne, stava per rimediare la prima figura barbina della serata: stava uscendo dal bagno con la gonna tirata su! 
Arrivata nella meravigliosa sala in cui si terrà l'incontro, la nostra blogger si piazza in prima fila e cerca di capire che fine abbia fatto l'altra pazza, quando le arriva un sms: <<Ziaaaaa, sono in birreria e c'è Lorenzo>>. 
Fermi tutti! Perché Noemi sta in birreria? Perché Lorenzo sta in birreria? Perché io NON sto in birreria? 
Noemi, che non per niente è nipote adottiva della Libridinosa, ha imparato bene il mestiere e, ovviamente, si immedesima nel ruolo di stalker e comincia a fotografare Lorenzo (come far capire ad uno scrittore che, anche quando mangia, deve guardarsi le spalle!).
Ma cosa fa La Libridinosa, triste e sola, nella meravigliosa sala del museo? Sbircia tutte le donnine bionde, perché quella best... di Salvia le ha detto che la signora Meucci, l'agente letteraria di Lorenzo, è bionda. E visto che La Libridinosa e la signora Meucci hanno piacere di salutarsi, lei, ovviamente, cerca di capire chi sia, tra tutte quelle "sciure" la donnina in questione.
Benissimo, adesso, cari lettori, guardate la foto che segue...
Ditemi: vi sembra bionda questa bella signora? Quella alla vostra destra, per intenderci. Ecco, manco a me!
Vabbè, bando alle ciance! Volete sapere com'è andato l'incontro? Che domande fate? È andato benissimo! La sala era piena; Amanda, la ragazza che ha mediato, è stata bravissima: è riuscita a svelare pochissimo di quella che è la storia di Erri e della sua famiglia eppure è stata in grado di incuriosire e coinvolgere tutti i presenti, nonostante, c'è da dirlo, il libro fosse uscito da poche ore.
Credo che, tra tutti, fossimo meno di dieci ad averlo già letto.
Come dicevo, Amanda è stata grande: ironica, simpatica, divertente. Anche Lorenzo, c'è da dirlo, rispetto a quando lo avevo incontrato al Salone del Libro, si è sciolto. Mesi e mesi di incontri, probabilmente, hanno un po' grattato quella timidezza che lo contraddistingue. 
Ha fatto ridere, raccontandoci episodi della sua vita e di quanto vi abbia attinto per scrivere questo secondo romanzo. Ha raccontato i suoi personaggi, la loro storia e, ovviamente, ha anche parlato di Cesare.
Per poco più di un'ora, Lorenzo ha ammaliato il pubblico e, in sala, non si sentiva volare una mosca.

Ma volevate che non arrivasse il momento delle domande? Eh certo che è arrivato! Io, memore della magra figura rimediata al Salone del Libro (no, non ve la racconto, ho una dignità!) mi ero già preparata e, quando Lorenzo (simpaticone!) mi ha guardata e mi ha detto: <<Hai qualcosa da chiedermi?>>, io, sorrisino stampato sul viso, gli ho risposto: <<No, te le ho già inviate tutte in mail le domande che avevo!>>. Tiè...pensavi di fregarmi, eh?!!

Ma se La Libridinosa stavolta ha evitato la figura di m..., ci ha pensato suo figlio a tenere alto l'onore della famiglia. Nel silenzio che avvolge la sala, sento una voce alle mie spalle e penso "io 'sta voce la conosco". Panico. Sudo. Undicenne esclama: <<Ma Erri come Harry Potter?>>. 
Grazie, amore della mamma. Vuoi mai che Lorenzo possa pensare che siamo una famiglia normale? Naaaa!!!

Credo abbiate dedotto che la serata è stata magnifica e che io mi sia divertita tanto. È stato bellissimo conoscere Noemi e "Gelindo" (chiedete a lei il perché di questo appellativo per il suo fidanzato). Ma ancora più bella è stata la faccia di Lorenzo quando ho tirato fuori tutte le copie da fargli firmare.
Ok, erano tante. Ma mica tutte mie, eh? Diciamo che ho fatto qualche favore a gente che mi aveva chiesto obbligata a comprarne delle copie e farmele autografare!
E poi c'erano anche le due copie per il giveaway!
Come dite? La mia copia? Ooooh, la mia è una copia speciale, anzi specialissima! A me l'ha regalata Lorenzo e ci ha anche scritto su una dedica bellissima, di quelle dediche sei tanto fiera di far vedere in giro! Perché, insomma, mica tutti si sentono definire "folle stalker" da uno scrittore, no!? Ah non è una bella definizione? Vabbè, voi non potete capire. Per me è già tanto che non mi abbia scritto: "Ricordati che Misery è una storia inventata"!!!
 

Oh, ma quasi dimenticavo di raccontarvi l'ultima esibizione di mio figlio, che, usciti dal museo, mentre Lorenzo aspettava il suo taxi e io e Noemi chiacchieravamo, è andato, tutto tronfio a chiedergli di venire a fare una foto con le blogger (mio figlio, per ovvie ragioni, non conosce ancora il termine "stalker"!). Quindi, per chiudere questo articolo, eccovi qui Lo scrittore e le due pazze


Bene, io penso non mi resti altro da dirvi se non "Correte in libreria, se non lo avete già fatto, e comprate il libro di Lorenzo!".
Oddio, che avete da urlare adesso? Eh? Cosa? Aaaaaah, l'intervista! Oh, io ve lo dico subito: mettetevi comodi, che manco stavolta io e Lorenzo siamo riusciti ad essere seri!!

La Libridinosa intervista Lorenzo Marone

1. Nel romanzo precedente hai toccato il tema della violenza sulle donne, della solitudine e della perdita. In questo, invece, parli delle famiglie e di quanti danni possano fare i genitori quando non sono all’altezza del loro ruolo. I casi sono due: dato che un famoso autore una volta disse “scrivi di ciò che sai” o sei sfigato o sei bravissimo. Quale delle due?


Be’, diciamo che ho avuto la “fortuna” di avere una vita piena di difficoltà, così a un certo punto ho pensato che, forse, valeva la pena provare a trarne un senso positivo, e mi sono messo a scrivere. A parte gli scherzi, parlo di quello che è il mio trascorso, certo, ma sempre attraverso storie inventate, che mi appartengono fino a un certo punto. Cerco di nascondermi nella trama e nei personaggi, che sono sempre frutto della mia sola fantasia.


2. In questo romanzo sei riuscito ad intrecciare le vite di tantissimi personaggi (credo siano una trentina). Spiegaci come fai a rendere, anche quelli secondari, così caratteristici ed insostituibili (tranquillo, non voglio scrivere un libro, sono semplicemente curiosa come una scimmia!).

Be’, a questo non so rispondere, io quando mi metto a scrivere ho solo una vaga idea in testa e un protagonista, tutto il resto viene da sé; e qui ne sono venute di cose! È una storia lunga, quarant’anni di vita di due famiglie, moltissimi personaggi. Forse ho assorbito senza saperlo le storie e i personaggi di altri, tramite la lettura, i film, anche la musica, e tutto questo “assorbire” mi ha poi aiutato a far fiorire i miei di personaggi. 

3. Tra i tanti protagonisti del tuo nuovo romanzo spiccano, su tutti, Erri ed Arianna. Pur avendo avuto un’infanzia simile, i due crescono e reagiscono in maniera totalmente opposta a quelli che sono i dolori che si trascinano dietro. Mentre Erri rimane un personaggio più schivo ed introspettivo, ma, nonostante ciò, riesce a crearsi una sua nicchia nella vita, Arianna è sempre allo sbando. Come pensi che sia possibile reagire così diversamente ad uno stesso dolore? È solo una questione di carattere? 

È un romanzo che pur restando ironico, come è nel mio stile, parla molto di dolore, perché, in realtà, è pieno di vita, e nella vita, purtroppo, c’è anche il dolore. Tutti i personaggi del romanzo hanno a che fare con il dolore e ognuno reagisce a suo modo. Il dolore può salvarci o distruggerci, può essere la scintilla che fa scoccare la reazione o il piede che ci schiaccia. Erri reagisce, Arianna, invece, tende ad autodistruggersi perché non regge. E non è l’unico personaggio del romanzo a farlo. È una questione di forza caratteriale e di quantità di dolore da sopportare. 

4. Entrambi i tuoi romanzi sono ambientati a Napoli. Quanto forte è il tuo legame con la tua città? Ti piacerebbe sperimentare altre ambientazioni o sei un fedelissimo?

Amo la mia città, e con gli anni scopro di amarla sempre di più. Dal punto di vista narrativo, poi, credo non esista luogo migliore dove far muovere i personaggi. È una città che ha tutto, una città popolare, borghese e nobiliare, nuova e vecchia, piena di contraddizioni, un calderone dal quale attingere all’infinito. Senza Napoli la mia scrittura sarebbe diversa, e anche il titolo del romanzo è molto legato alla mia terra, che ha inventato il termine “Appocundria” (inserito anche nella Treccani), che è quella specie di malinconia profonda che non sai da dove viene ma che ti fa compagnia spesso, come un’amica petulante alla quale, però, alla fin fine vuoi bene. La tristezza ha il sonno leggero è quell’amica. 

5. Ma tu sei più Cesare o più Erri?

Più Erri. Senza dubbio.

6. Cosa direbbe Cesare ad Erri se mai dovessero incontrarsi? Perché non gli fai prendere un caffè assieme?

Sarebbe divertente, in effetti. Credo che il vecchiaccio si prenderebbe la briga di scuotere il nostro Erri, gli direbbe di smetterla di piangersi addosso e di muoversi a cambiare le cose. A Erri servirebbe un amico come Cesare. O un terapeuta come Cesare. Cesare Annunziata come terapeuta non sarebbe male! 

7. Nell’ultimo anno la tua vita è radicalmente cambiata: hai scritto due libri, hai avuto un grande successo, sei diventato padre e hai una stalker ufficiale (che sarei io!). Se qualche anno fa, ti avessero detto dove saresti stato oggi, ci avresti creduto o ti saresti fatto una grande risata?

Avrei riso, certo. Però devo anche ricordare che non ho mai smesso di crederci, di combattere per cambiare la mia vita, anche quando non sapevo che strada prendere, anche quando sarebbe stato più facile accontentarsi, io ho continuato a scalciare, perché sentivo di avere qualcosa da dire, qualcosa da creare, sentivo di essere profondamente diverso dal ruolo che stavo recitando. Dico un grazie alla mia caparbietà allora, e un grazie a mia moglie, che non ha mai smesso di spronarmi per continuare a scalciare. (Messaggio per Flavia: grazie anche da parte di noi lettori!)

8. E adesso passiamo alle domande cretine, tipiche di una LGS. Confessa: hai più paura di me o dei critici professionisti?

Ho più paura di te che dei critici . No, scherzo, è che ci si deve presto abituare al giudizio degli altri, non si può piacere a tutti, anche se ci sono stalker che te lo fanno credere possibile. (La Libridinosa gongola, che il mondo lo sappia!)

9. Ormai le persone sono convinte (almeno dalla mia parte) che tu sia un amante a distanza. Mio marito se n’è fatto una ragione; Flavia ti ha già fatto la valigia? Sappi che la taverna di casa mia è a tua completa disposizione!

Bene, allora so di avere un rifugio qualora le cose si dovessero mettere male… . Tuo marito è un santo. (È almeno la quarta volta che Lorenzo dice questa cosa di Davide. Qualcuno qui sta iniziando a montarsi la testa, che si sappia!)

10. Ormai una LGS (che non si fa mai i fatti suoi!) ti ha svelato che ho comprato una libreria solo per Cesare (doveva stare comodo!). Giusto perché Flavia non l’abbiamo ancora nominata, lei te l’ha comprata una libreria per Cesare? Ecco! Adesso rispondi e fatti due conti!

No, in effetti, no. Mi sa che dovrà riparare quanto prima…glielo farò notare!

11. E, infine, sai che le altre LGS, nello specifico Laura e Baba, hanno detto che quando scriverai il prossimo libro, mi uccideranno perché non sopportano di sentirmi dire che dopo i tuoi romanzi è impossibile leggere altro? Qual è la soluzioni che proponi? Io ne avrei una: mi scrivi un libro con 365 mini-racconti? Così sto tranquilla per un po’!

Semmai il prossimo romanzo te lo invierò un capitolo alla volta… 

Bene bene! Mentre io attendo che Lorenzo inizi a inviarmi i capitoli (ahahahah), non posso che concludere (questa volta sul serio) questo bellissimo resoconto facendovi notare un paio di cosette!
Io sono rimasta orfana piangente prima di Cesare e poi di Erri, ma quelle disgraziate che tanto si sono lamentate del mio frignare, in questi giorni stanno vivendo la stessa identica situazione. Vogliamo parlarne?!
E, infine, la serata del 7 marzo si è degnamente conclusa così...


P.S.: E mentre Noemi mangia beata il suo spiedino di marshmallow, io vi ricordo che, da ieri, ha preso vita una campagna "social" per portare il nostro amato Lorenzo a "Che tempo che fa". Potete aderire e far crescere il nostro grido usando l'hashtag #vogliamolorenzoachetempochefa su tutti i Social Network (su Twitter taggate la trasmissione "Che tempo che fa", Fabio Fazio e Luciana Littizzetto) e condividendo l'immagine che segue...



6 marzo 2016

Recensione 'La tristezza ha il sonno leggero' di Lorenzo Marone - Longanesi

SINOSSI

Erri Gargiulo ha due padri, una madre e mezza e svariati fratelli, È uno di quei figli cresciuti un po' qua e un po' là, un fine settimana dalla madre e uno dal padre, Sulla soglia dei quarant'anni è un uomo fragile e ironico, arguto ma incapace di scegliere e di imporsi, tanto emotivo e trattenuto che nella sua vita, attraversata in punta di piedi, Erri non esprime mai le sue emozioni ma le ricaccia nello stomaco, somatizzando tutto. Un giorno la moglie Matilde, con cui ha cercato per anni di avere un bambino, lo lascia dopo avergli rivelato di avere una relazione con un collega. Da quel momento Erri non avrà più scuse per rimandare l'appuntamento con la sua vita. E uno per uno deciderà di affrontare le piccole e grandi sfide a cui si è sempre sottratto: una casa che senta davvero sua, un lavoro che ama, un rapporto con il suo vero padre, con i suoi irraggiungibili fratelli e le sue imprevedibili sorelle. Imparerà così che per essere soddisfatti della vita dobbiamo essere pronti a liberarci del nostro passato, capire che noi non siamo quello che abbiamo vissuto e che non abbiamo alcun obbligo di ricoprire per sempre il ruolo affibbiatoci dalla famiglia. E quando la moglie gli annuncerà di essere incinta, Erri sarà costretto a prendere la decisione più difficile della sua esistenza ... 

AUTORE: Lorenzo Marone
EDITORE: Longanesi
DATA DI PUBBLICAZIONE: 7 marzo 2016
PAGINE: 385

TRAMA: 5 || PERSONAGGI: 5 || STILE: 5 || COPERTINA: 5


31 gennaio 2016

Come un'asociale si innamorò di un vecchio scorbutico

31 gennaio 2015


Come sempre sono nella stanza librosa, accucciata in poltrona, col muso di Merlino su una gamba e un libro tra le mani. È un libro particolare. L'ho terminato da pochi minuti, ho le guance ancora umide di lacrime e un crescente senso di solitudine mi alberga dentro.

Ho la sensazione che quella che mi accingo a scrivere sarà una delle recensioni più difficili della mia carriera di blogger. Come farò a spiegare chi è Cesare? Come si spiega a chi ancora non conosce quello scorbutico settantasettenne, che un uomo così, egoista, sociopatico, anche un po' vigliacco, può entrarti nel cuore, ridurtelo a brandelli e non uscirne più?

Cesare è uno dei personaggi meno amabili che io abbia incrociato sulla mia strada di assidua lettrice. Un anziano che, per queasti tutta la sua vita, ha calpestato i sentimenti altrui; un uomo pieno di rimpianti, un pessimo marito e un padre forse peggiore. Eppure... Eppure io, poco più di 48 ore fa, ho preso in mano questo libro, tra l'altro con una sorta di diffidenza nei confronti della dicitura Un caso letterario senza precedenti, e mi sono innamorata di quel disgraziato di Cesare dopo meno di due pagine!

Disegno realizzato da Alberto Zuccalà

Ok, adesso mi siedo, prendo carta e penna e cerco di spiegare al mio piccolo mondo di lettori che uno come Cesare si può amare, ma che amarlo è rischioso, perché Cesare Annunziata, una volta che gli hai aperto la porta di casa tua, è uno che non va più via!

Bene. Appoggio la punta della penna sul foglio e le parole sgorgano spontanee, veloci, sembra quasi che corrano più del mio pensiero
Mi sono bastati venti minuti per dire al mondo che amo Cesare!

31 gennaio 2016

È trascorso un anno da quando ho metaforicamente salutato Cesare. Metaforicamente sì, perché Cesare è qui con me, imperituro, da 365 giorni. Sorride sornione, mi guarda di traverso, si è impossessato del mio cuore e non lo ha più lasciato.

In questi 365 giorni sono cambiate tante cose e tanti altri libri sono passati attraverso il mio sguardo critico.
Oh, ne ho letti di libri belli, eh! Ma Cesare...

Proprio qualche settimana fa, Lorenzo, colui dalla cui penna Cesare ha preso vita, ci ha comunicato l'imminente uscita del suo nuovo romanzo.

Io ci tengo a dire una cosa: stimo Lorenzo, innanzitutto come persona, avendo avuto modo di conoscerlo, e, ovviamente, come scrittore. Non so cosa possa provare lui in questo momento. Lui che, come ha più volte ripetuto, la vita se l'è davvero vista sconvolgere in quest'ultimo anno!

Credo, mi permetto di immaginare, che all'eccitazione per una nuova storia che sta per vedere la luce, si accompagni, forse, quel timore tipico di chi sarà giudicato anche sulla base di un grande successo!

Di Lorenzo, ultimamente, mi ha colpita una frase: <<Poi, magari, mi direte ceh Cesare è sempre Cesare...>>
Chissà, Lorenzo! Forse hai ragione! Insomma, noi lettori, quando ci innamoriamo sul serio, non sentiamo ragioni!
Mettiamola così: io ti dico che, per quanto riguarda me, Cesare è indimenticabile! Sì, lo ammetto e me ne sono resa conto proprio in questi giorni, quando, sistemando la mia libreria, ho dovuto sfogliare alcuni libri per rammentarne passaggi, frasi o personaggi.

Poi ho preso in mano il tuo, di libro, e...niente! Non c'è stato bisogno di fare nulla, perché ce l'ho tutto in mente, scena dopo scena, capitolo dopo capitolo.

Insomma, ormai mi conosci un po', Lorenzo! Hai idea di quanti libri avrò letto nella mia vita? Tanti! Da Cesare ad oggi ne ho avrò avuti tra le mani almeno un centinaio! Eppure, il tuo è l'unico che io ricordi per intero. L'unico che, io consigli senza pesnarci su due volte (e  mi sa che questa cosa la sapevi già!).

E allora facciamo un patto, Lorenzo, ti va? Io prometto di leggere il tuo nuovo romanzo con lo stesso sguardo ingenuo col quale mi approcciai a Cesare un anno fa! Perché, insomma, io questo romanzo lo aspetto a braccia aperte già da un po'!
Ma...eh sì, c'è un ma, piccolo piccolo, ma c'è! Ma lo leggerò seduta in quella stessa poltrona, col muso di Merlino su una gamba e Cesare che prepara il caffè in cucina!

Che dici, Lorenzo? Si può fare?




14 dicembre 2015

Recensione 'La sposa silenziosa' di A. S. A. Harrison - Longanesi

SINOSSI

Jodi è la compagna perfetta e Todd non potrebbe mai fare a meno di lei. Abituata a vivere all’ombra del suo uomo, Jodi lo accudisce, lo asseconda, contribuisce a fare di lui, giorno dopo giorno, una persona di successo. Elegante, sofisticata, sicura di sé, Jodi è una psicoterapeuta che ha rinunciato alla carriera pur essendo molto brava a scavare nella mente dei pazienti, almeno quanto lo è a mentire a se stessa. Todd è un uomo d’affari avido, egocentrico e, al contrario della moglie, molto prevedibile: tutto ciò che desidera se lo prende, soprattutto quando l’oggetto del desiderio sono le donne. Todd e Jodi sono una coppia come tante.
Ma un giorno succede qualcosa che rischia di frantumare il loro rapporto mandandolo in pezzi affilati e taglienti, come uno specchio caduto a terra. È in questo istante che Jodi capisce di non poter più essere una sposa silenziosa e di dover scegliere tra giustizia e vendetta. Trascinante e coraggioso, questo romanzo d’esordio rende con assoluta precisione le sfaccettature e le contraddizioni che si nascondono nella vita di una coppia, coglie il mistero che la tiene unita ma anche il momento esatto che prefigura la catastrofe, avvolgendo il lettore nelle spire di una vicenda tanto terribile quanto umana.

TITOLO: La sposa silenziosa
AUTORE: A. S. A. Harrison
TITOLO ORGINALE: The silent wife
TRADUZIONE A CURA DI: Alisa Matizen, Irene Abigail Piccinini
EDITORE: Longanesi
DATA DI PUBBLICAZIONE: 22 maggio 2014
PAGINE: 336
ISBN: 9788830439351


TRAMA 7
PERSONAGGI 7
STILE 8
INCIPIT 7
FINALE 6
COPERTINA 7


5 ottobre 2015

Recensione 'L’amica pericolosa' di Paula Daly–Longanesi

l'amica pericolosaSINOSSI

Natty è una donna felice: ha un marito che ama, Sean, due figlie adolescenti che non le danno problemi, un piccolo albergo di charme nel Lake District. Non è sempre tutto facile, ma Natty ha dalla sua una determinazione fuori dal comune. Di una cosa sola Natty sente la mancanza: dell’amica di sempre, Eve, che conosce sin dai tempi dell’università. Eve, la psicologa tanto brava a dare supporto agli altri quanto incapace di trovare un proprio equilibrio, specialmente sentimentale. Per questo, quando Eve decide di farle visita, per Natty è occasione di festa. E quando si deve allontanare per un’emergenza di qualche giorno, la presenza di Eve in casa sua le sembra perfino provvidenziale. Ed è questo il suo errore. Eve si offre di dare una mano, fino al suo ritorno. E in pochi giorni la vita meravigliosa di Natty va in pezzi… Perché Eve si insinua nella sua casa, nella sua attività, nell’affetto delle sue figlie e perfino nel cuore e nel letto di Sean. E Natty si ritrova sola, a combattere per quello che fino a ieri ha dato per scontato. Possibile che Eve non sia quella che lei ha sempre creduto? Possibile che bastino pochi giorni a cancellare una vita intera? Forse il vero problema è che anche Natty nasconde dei segreti pericolosi… E rivelarli potrebbe essere l’unico modo per salvarsi. Appassionate, fiere, determinate: le due indimenticabili protagoniste di questo romanzo sapranno farvi emozionare, arrabbiare, parteggiare... Perché non esiste niente di più esplosivo di un’amicizia pericolosa fra due donne.

TITOLO: L'amica pericolosa Keep Your Friends Close
AUTORE: Paula Daly
TITOLORO ORIGINALE: Keep your friends close
TRADUZIONE A CURA DI: Annamaria Biavasco e Valentina Guani
EDITORE: Longanesi
DATA DI PUBBLICAZIONE: 17 settembre 2015
PAGINE: 348
ISBN: 9788830443679

TRAMA 8
PERSONAGGI 9
STILE 8
INCIPIT 8
FINALE 9
COPERTINA 7

Piacere Libridinoso ... e mezzo

Letto in 3 giorni

4 maggio 2015

Recensione 'Non ti avvicinare' di Luana Lewis - Longanesi

non ti avvicinare SINOSSI

Che cosa faresti se in una gelida serata invernale una ragazza bussasse alla tua porta per chiedere aiuto? Sei sola in casa, hai paura, nessuno può aiutarti... Ma lei è solo una ragazza. Devi accoglierla, non hai altra scelta. Anche perché lei sembra sapere molte cose su di te e sulla tua vita. Cose segrete. E nella ragnatela di bugie che inizia subito a tessere, e che poco a poco ti intrappola in una spirale di paura, si nasconde qualcosa che non è affatto una menzogna. Nel cuore degli inganni si nasconde la verità più pericolosa.
È un freddo pomeriggio di dicembre e Stella è chiusa nella sua bella casa nella campagna inglese. Sono diciotto mesi che non esce: lì si sente al sicuro, protetta dal marito Max. Stella è agorafobica, qualcosa nel suo passato l’ha segnata, ma la situazione sta lentamente migliorando, grazie anche alle cure del marito, psicologo. Ma adesso lui è lontano per lavoro e Stella si trova di fronte Blue, una ragazzina magra, molto agitata, di una bellezza sconvolgente, come sconvolgente è quel che le racconta.

TITOLO: Non ti avvicinare Don't Stand So Close
AUTORE: Luana Lewis
TITOLO ORIGINALE: Don’t stand so close
TRADUZIONE A CURA DI: Maria Cristina Pietri
EDITORE: Longanesi
PAGINE: 322
ISBN: 9788830437586

TRAMA 7
PERSONAGGI 7
STILE 8
INCIPIT 7
FINALE 7
COPERTINA 7

3 stelle e mezzo
Discretamente Libridinoso ...  e mezzo

1748 Letto in 3 giorni


Un thriller fuori dagli schemi, questo. Ma scritto talmente bene che si legge davvero tutto d’un fiato.

Stella è una psicologa che si troverà a pagare le conseguenze di un errore di valutazione. Diventata agorafobica e paranoica, Stella vive reclusa in una villa bunker con il marito Max, anche lui psicoterapeuta.
Quando però, in una sera d’inverno, durante un’immane nevicata, una ragazzina suonerà alla sua porta, Stella non avrà il coraggio di lasciarla fuori al freddo. Ma chi è Blue Cunningham? E cosa vuole da Stella?
In una perfetta alternanza della narrazione tra la vicenda attuale e la spiegazione del perché Stella sia arrivata al punto di essere una reclusa, l’autrice dipana, pian piano, la vita dei protagonisti, sino a farci scoprire quale sottile filo leghi le vite di Stella e di Blue.

Personalmente, la protagonista principale, Stella, mi è risultata spesso antipatica. Sin dalle prime pagine mostra una quasi totale dipendenza verso colui che diventerà suo marito. Stella idolatra talmente tanto Max che, a tratti, risulta quasi fastidiosa.
Per quanto riguarda lui, invece, si tratta di un personaggio cupo, sfuggente, marginale, quasi superfluo in alcuni punti della storia.

Come ho detto, no è uno di quei thriller che creano suspense o mettono ansia. Ma l’autrice, al suo esordio, scrive davvero molto bene, riuscendo a creare le giuste alternanze tra un personaggio e l’altro e legando il lettore a questa storia.
Se dovessi proprio muovere una critica, direi che il finale mi è apparso leggermente affrettato e che, come sempre, io da un thriller mi aspetto emozioni forti che, in questo caso, sono mancate.


14 marzo 2015

Recensione 'Acquanera' di Valentina D'Urbano - Longanesi


SINOSSI
È un mattino di pioggia gelida quello in cui Fortuna torna a casa. Sono passati dieci anni dall'ultima volta, ma Roccachiara è rimasto uguale a un tempo: un paesino abbarbicato alle montagne e a precipizio su un lago, le cui acque sembrano inghiottire la luce del sole. Fortuna pensavo di essere riuscita a scappare, di aver finalmente lasciato il passato alle spalle, spezzato i legami con ciò che resta della sua famiglia per rinascere a nuova vita, lontano. Ma nessun segreto può resistere all'erosione dell'acqua nera del lago. A richiamarla a Roccachiara è un ritrovamento, nel profondo del bosco, che potrebbe spiegare l'improvvisa scomparsa della sua migliore amica, Luce. O forse, a costringerla a quel ritorno è la forza invisibile che, nonostante tutto e tutti, ha sempre unito la sua famiglia: tre generazioni di donne tenaci e coraggiose, ognuna a suo modo. E forse, questa volta, è giunta l'ora che Fortuna dipani i segreti nascosti nella storia della sua famiglia. Forse è ora che capisca qual è la natura di quella forza invisibile, per riuscire a darle un nome. Sperando che si chiami amore.
TITOLO: Acquanera 
AUTORE: Valentina D'Urbano 
EDITORE: Longanesi 
DATA DI PUBBLICAZIONE: 19 settembre 2013 
PAGINE: 360 
CODICE ISBN: 9788830434387 
PREZZO: 14.90 €


TRAMA 8 PERSONAGGI 7 STILE 8 INCIPIT 7 FINALE 6 COPERTINA 6

3 stelle e mezzo
Discretamente Libridinoso ... e mezzo

1746 Letto in 3 giorni


Ho letto questo libro dietro consiglio minaccia di Daniela, che mi ha gentilmente detto: <<Se non leggi Acquanera non leggerò più nulla di ciò che mi consigli tu!>> E io a Daniela voglio bene, quindi l'ho letto. Questo romanzo io, ovviamente, lo conoscevo già. E me ne sono anche tenuta lontana perché c'era qualcosa, ogni volta che me lo ritrovavo tra le mani, che mi respingeva e me lo faceva mettere giù. Ma, ripeto, io a Daniela voglio bene.. E allora, visto che lei lo aveva definito una droga, ho ceduto!
Roccachiara è un luogo di fantasia, un piccolo borgo arroccato sulle rive di un lago scuro, un lago che evoca morte. È lì che vivono Clara ed Elsa. Ed è da loro che prende vita questa storia di donne e di mistero. Clara è la strega del paese. E, col tempo, l'isolamento e la diffidenza che l'hanno sempre circondata, avvolgeranno Elsa e poi sua figlia Onda e, infine, la nipote Fortuna. Onda, in questo nugolo di donne, è il personaggio che più mi ha infastidita. Onda è indisponente, saccente, ipocrita, cattiva.
Parlando di questo libro con Cuore, che lo sta leggendo proprio in questi giorni e di cui potrete leggere la recensione nella sua rubrica di venerdì, mi sono beccata l'appellativo di insensibile : <> Glisso sul fatto che le LGS mi chiamano acida quando sono in vena di gentilezze, perché solitamente sono definita SCADUTA (come lo yogurt!). Onda sceglie la direzione da dare alla sua vita. Ma la cosa che più mi ha urtata, e devo riconoscere che il mio passato mi ha sicuramente influenzata nell'esprimere questo giudizio, è il modo in cui Onda è madre. O forse dovrei dire "in cui NON È". Onda rifiuta Fortuna sin dal suo concepimento e mai, mai più sarà madre. Fortuna crescerà con Elsa, la nonna, continuamente rifiutata da questa madre un po' pazza, che preferisce parlare con i morti piuttosto che passare del tempo con lei. Scusa, Cuore, ma io Onda la prenderei a sberle!
Il finale. Ecco il punto dolente. Se la storia in sé mi è piaciuta, il finale mi è sembrato raffazzonato. Una serie di notizie buttate lì una dopo l'altra. La spiegazione, quasi ovvia, del rapporto tra Fortuna e Luce, non ha fatto altro che rendere banale qualcosa che, fin lì, era stato speciale. Anche il momento in cui Fortuna scopre chi sia suo padre, mi è apparso ovvio. Insomma, io avevo capito già a metà libro di chi si trattasse.
Che non sia un libro brutto lo potete capire da quel 3 e mezzo finale. La D'Urbano sa scrivere, questo è indiscutibile. E la storia cattura e l'atmosfera affascina e i personaggi parlano col lettore. Ma... ma io non sono una da noir. La cupezza, la tristezza, l'angoscia che suscitano questa storia non fanno parte di me come lettrice. Quindi, concludendo, posso dire che io questo libro lo consiglio, ma a chi ama il genere, perché, altrimenti, vi ritroverete a trascinarvi dietro una lettura che non vi appartiene e non vi entusiasma.

 

4 marzo 2015

Recensione 'La presentatrice morta' di Peppi Nocera – Longanesi


SINOSSI
È la sera della grandiosa festa del cinquantottesimo compleanno di Eda Dolci, star televisiva che ha fatto la storia del piccolo schermo. Bella, famosa e spietata, Eda ha un marito, due figli, un cane. Eppure nulla della sua esistenza è ordinario. Nemmeno il suo compleanno. Gli ospiti sono arrivati numerosi per celebrarla come merita, ma Eda Dolci non taglierà mai quella torta, perché giace indecorosamente morta nel suo lussuoso attico romano, con tanto d'occhio sbarrato e il filo della cornetta del telefono aggrovigliato alla mano. Il problema è che sono tanti, troppi quelli che l'avrebbero uccisa volentieri. Starlette, truccatrici, pierre, jet set internazionale e coatti palestrati di periferia. Perché Eda Dolci era temuta da alcuni, disprezzata da molti e amata da nessuno.
TITOLO: La presentatrice morta
AUTORE: Peppi Nocera
EDITORE: Longanesi
DATA DI PUBBLICAZIONE: 30 aprile 2014
PAGINE: 238
CODICE ISBN: 9788830438637
PREZZO: 14.90 €
TRAMA 2
PERSONAGGI 1
STILE 5
INCIPIT 6
FINALE 2
COPERTINA 7

1 stella
Spreco Libridinoso
Letto in 1 giorno

26 febbraio 2015

Recensione 'Da quando sei scomparsa' di Paula Daly - Longanesi




SINOSSI
Lisa è una donna come tante, che come tante cerca di essere una buona madre peri suoi tre figli, una buona moglie, una buona lavoratrice. Come tante, annaspa per tenere insieme tutti i pezzi della sua vita. Non come Kate, la sua migliore amica, che non avendo impegni di lavoro può dedicarsi anima e corpo ala cura dei tre figli, trovando persino il tempo di occuparsi dei problemi altrui. Una donna perfetta. Lisa sa di non essere perfetta, ma fa del suo meglio.
Finché, in un giorno particolarmente difficile di una settimana estremamente dura, accade qualcosa di terribile. Basta un attimo di distrazione, un tragico errore, e la figlia tredicenne di Kate, che le era stata affidata per un giorno, sparisce nel nulla. La prima, sconvolgente ipotesi è che sia stata adescata da un maniaco sospettato di aver rapito e violentato un'altra adolescente nella stessa zona. Just What Kind of Mother Are You?Comincia così per Lisa un lungo calvario, fatto di accuse spietate da parte della pubblica opinione e di inevitabili sensi di colpa, che la spinge però a intraprendere un'indagine privata. Un'indagine che rivelerà l'orrore nascosto sotto l'apparente tranquillità della vita quotidiana.
TITOLO: Da quando sei scomparsa
TITOLO ORIGINALE:
Just what kind of mother are you?
AUTORE: Paula Daly
TRADUZIONE A CURA DI: Annamaria Biavasco e Valentina Guani
EDITORE: Longanesi
DATA DI PUBBLICAZIONE: 28 agosto 2014
PAGINE: 361
CODICE ISBN: 9788830441187
PREZZO: 16.40 €
E-BOOK: 8.99 €
TRAMA 8
PERSONAGGI 8
STILE 8
INCIPIT 9
FINALE 8
COPERTINA 8

4 stelle
Piacere Libridinoso
Letto in 2 giorni


Le donne di oggi si spongono a eccessi insopportabili: vogliono essere perfette in famiglia e sul lavoro, a costo di rimetterci la salute e a scapito della relazione con il partner, e spesso criticano le donne meno ambiziose.
Questo è ciò che ha scritto l'autrice nella nota finale in cui ci racconta come è nato questo libro.
Ed è proprio attorno a questo spunto che ruota la storia. Questo non è un thriller di quelli da patema d'animo, da fiato sospeso. Ma è una di quelle storie che ti cattura dalle prime righe e non puoi più lasciar andare.

Lucinda e Kate sono amiche da anni. Lucinda è una di quelle donne sempre in lotta col tempo, con i figli, con i mille impegni; una donna che guarda Kate, la sua amica, e si chiede come faccia ad essere sempre così perfetta, così puntuale, così presente nella vita dei figli. Ma questo castello di carta crollerà il giorno in cui la figlia di Kate verrà rapita.
È la seconda ragazzina che scompare nell'arco di pochi giorni e si comincia a pensare, ovviamente, ad un pedofilo seriale. Iniziano le ricerche e, pian piano, si giungerà ad una verità sconvolgente ed inaspettata che, lo ammetto, mi ha lasciata di stucco!
Una scelta che mi è piaciuta molto, tra quelle fatte dall'autrice, è stata quella di inserire alcune parti raccontate della diretta voce del rapitore. Che, più di una volta, hanno deviato i miei sospetti verso l'uno o l'altro dei personaggi.

Un bel libro, una bella storia, un bello stile. Sicuramente un romanzo da leggere.


31 gennaio 2015

Recensione 'La tentazione di essere felici' di Lorenzo Marone – Longanesi


SINOSSI
Cesare Annunziata potrebbe essere definito senza troppi giri di parole un vecchio e cinico rompiscatole. Settantasette anni, vedovo da cinque e con due figli, Cesare è un uomo che ha deciso di fregarsene degli altri e dei molti sogni cui ha chiuso la porta in faccia. Con la vita intrattiene pochi bilanci, perlopiù improntati a una feroce ironia, forse per il timore che non tornino. Una vita che potrebbe scorrere così per la sua china, fino al suo prevedibile e universale esito, tra un bicchiere di vino con marino, il vecchietto nevrotico del secondo piano, le poche chiacchiere scambiate malvolentieri con Eleonora, la gattara del condominio, e i guizzi di passione carnale con Rossana, la matura infermiera che arrotonda le entrare con attenzioni a pagamento per i vedovi del quartiere. Ma un giorno, nel condominio, arriva la giovane ed enigmatica Emma, sposata a un losco individuo che così poco le somiglia. Cesare capisce subito che in quella coppia c'è qualcosa che non va, e non vorrebbe certo impicciarsi, se non fosse per la muta richiesta d'aiuto negli occhi tristi di Emma...
I segreti che Cesare scoprirà sulla sua vicina di casa, ma soprattutto su se  stesso, sono la scintillante materia di questo formidabile romanzo, capace di disegnare un personaggio in cui convivono, con felice paradosso, il più feroce cinismo e la più profonda umanità.
TITOLO: La tentazione di essere felici
AUTORE: Lorenzo Marone
EDITORE: Longanesi
DATA DI PUBBLICAZIONE: 8 gennaio 2015
PAGINE: 268
CODICE ISBN: 9788830440180
PREZZO: 14.90 €
E-BOOK: 9.99 €
TRAMA 10
PERSONAGGI 9
STILE 10
INCIPIT 10
FINALE 10
COPERTINA 9

5 stelle
Perfezione Libridinosa
Letto in 2 giorni