
La vede ovunque: al tavolino di un bar, alla fermata dell'autobus, al supermercato. Ogni volta, per un istante Abi dimentica l'incidente, dimentica che sua sorella Lucy è morta, dimentica il dolore che la consuma da oltre un anno. E, ogni volta, Abi rimane inevitabilmente delusa. Ha tagliato i ponti con la famiglia, si è isolata dagli amici e si è trasferita in un’altra città, nella speranza di cominciare una nuova vita, però è stato inutile: nessuno dovrebbe mai sopravvivere alla propria gemella. Eppure, quando incontra Bea, Abi ha l’impressione che il destino le stia finalmente dando una seconda occasione. Perché quella ragazza non solo è fisicamente identica a Lucy, ma le assomiglia pure nel modo di parlare e di vestirsi. Inoltre anche lei ha un gemello, Ben, perciò più di chiunque altro comprende il vuoto che sente Abi. E si propone di colmarlo, accogliendola nella grande casa che divide col fratello. Se con Bea è stata un’affinità istantanea, con Ben è amore a prima vista. Tuttavia, più tempo passa insieme con loro, più Abi si convince che ci sia qualcosa che non vada. All’inizio era solo una sensazione, ma poi sono arrivate le fotografie strappate e gli oggetti spariti dalla sua camera. Sono opera di Bea, gelosa per la relazione del fratello? Abi quasi spera che sia così. Altrimenti vorrebbe dire che qualcuno ha scoperto il suo segreto…
Autore: Claire Douglas
Titolo originale: The sisters
Traduzione a cura di: Francesca Toticchi
Editore: Nord
Data di pubblicazione: 9 giugno 2016
Pagine: 336
TRAMA: 1 PERSONAGGI: 1 STILE: 1 COPERTINA: 3
*ATTENZIONE: RECENSIONE DISSACRANTE*

Quando ho visto la copertina di questo libro, ho pensato che non fosse niente male: per una volta, niente visi, niente case diroccate... Insomma, qualcosa di diverso dal solito! Poi ho letto la sinossi. Lo so cosa state pensando: "Ma se dici sempre che le sinossi sono farlocche!". Vabbè, sono umana pure io, che vi credete?!
Fatto sta che, con un certo anticipo, ho scritto all'ufficio stampa della Casa Editrice e ho chiesto una copia di questo romanzo. In fondo, un bel thriller ci sta sempre bene, no?!
Risposta affermativa ed e-book (sì, e-book, perché mica tutti gli uffici stampa ti vogliono bene!) arrivato il giorno dopo la pubblicazione del libro.
Lo inizio praticamente subito e... ok, mettetevi comodi, che di cose da dire ne ho parecchie!
Siamo in Inghilterra e i protagonisti di questa storia sono dei trentenni. Una è Abi, che ha un caschetto biondo, vive da sola e ha ucciso la sua gemella Lucy circa un anno prima. Abi, ovviamente, è piena di sensi di colpa, è in cura presso una psichiatra, prende psicofarmaci e ha pure tentato il suicidio.
Per le prime 40 pagine, ci si chiede che mai avrà fatto questa ragazza per aver ucciso la sorella. Insomma, ci si aspetta qualcosa di cruento ed efferato e invece no... Non vi dico nulla, ma vi assicuro che è la cosa più banale che vi viene in mente!
Proprio all'inizio della storia, Abi è seduta in un bar a sorseggiare un cappuccino quando vede in strada una ragazza che assomiglia tantissimo alla sorella (e ovviamente anche a lei, visto che erano gemelle!). E visto che le somiglia, anche questa ha un caschetto biondo.
Ve lo dico subito: in questo romanzo hanno (quasi) tutti un caschetto (pure gli uomini) e sono tutti biondi. E come ha detto
Mr Ink quando gli ho scritto ieri sera: <<Caterina Caselli sei tra noi?!!>>.
Ok, andiamo avanti: Abi fissa la ragazza fuori dal bar, esce, le si avvicina, prende il volantino che questa le porge e, un paio di giorni dopo, si presenta alla sua porta per partecipare alla vendita di gioielli organizzata dalla tipa!
Porta che si apre su una bellissima villa con giardino e millemila camere. Villa che appartiene alla suddetta ragazza, che di nome fa Beatrice, che la occupa assieme al fratello Ben (sono gemelli, pensa te!) e ad altre svariate coinquiline.
La prima volta che Abi vede Ben pensa...
Ricordatevi: 30 anni! Insomma, io manco a 15 ho avuto pensieri del genere. Oddio, a pensarci bene, manco se mi capitasse davanti Llorente in tutta la sua beltà a me verrebbe un pensiero del genere!
Proseguiamo! Le due ragazze fanno amicizia e nello spazio di 4 minuti e mezzo, Beatrice chiede ad Abi (l'autrice deve avere una notevole passione per la lettera B!) di trasferirsi a casa loro:
Vogliamo parlarne? Non sai chi siano queste persone, non ti chiedono l'affitto, praticamente nessuno in quella casa ha un lavoro degno di tale nome e tu che fai? <<Yeah!!! Mi hanno chiesto di vivere con loro e pure a sbafo!>> Carichi in macchina tutti i tuoi jeans e i tuoi maglioni e ti trasferisci.
Ricordatevi sempre: 30 anni! Dicevamo sempre io e Mr Ink che, forse (molto forse!) se i personaggi avessero avuto un decennio in meno, magari un po' meno surreale questa cosa sarebbe potuta essere. Forse, eh!
Abi si trasferisce e, fiera dell'ovvietà, si innamora di Ben. Insomma, uno che profuma di limone come Mastro Lindo chi non lo amerebbe?! Peccato che, in quella megacasa viga la regola del "niente storie tra coinquilini". E indovinate un po' chi ha stabilito questa regola? Beatrice!
Ora, facciamo un passo indietro: all'inizio del romanzo, l'autrice cerca di farci credere che tra Abi e Bea ci sia una sorta di attrazione che va al di là della semplice amicizia. Poi, però, butta Abi nel letto di Ben e ciao ciao Bea (io tutte 'ste B non le reggo, eh!).
In tutto ciò, la storia prosegue: lenta, elementare al punto tale che anche il mio cane ha capito che tra Bea e Ben (miiiiii...) c'è qualcosa di torbido. Insomma, una palla colossale!
Abi è convinta che Bea sia gelosa del suo rapporto con Ben e che stia cercando di farla impazzire nascondendole gli psicofarmaci, facendole trovare un piccione morto sul letto, accusandola del furto di alcuni gioielli, ecc.
Ma Abi è talmente furba ed intelligente che, invece di fare le valigie e andare via, continua a stare lì e farsi torturare!
Dal canto suo, Bea è convinta che Abi sia pericolosa per lei e per suo fratello
Eh ciccia bella, vedi cosa accade a mettersi in casa degli sconosciuti?
Arriviamo al finale di questa storia: avete presente quei film che Italia 1 (o Rai Due, come dice sempre il nostro adorato Mr Ink!) trasmette d'estate in seconda serata? Quelli che un po' tutti guardiamo perché fa caldo e non abbiamo neanche voglia di muovere un dito sul telecomando per cambiare canale? Insomma, quelli che hanno come protagonisti i soliti quattro ragazzetti deficienti che, se c'è un serial killer in casa, chiudono bene a chiave le porte e poi vanno in mansarda! E noi lì a dire: <<Ma certo che siete cretini, eh! Ma vi prendono proprio per deficienza quando ci sono da fare questi film?>>. Ecco! Il finale di questo libro è così: 20 pagine a dare dei cretini a tutti!
Insomma, come avrete intuito, questo libro è un fiasco, la stupidità messa su carta, una delle cose più insulse che io abbia mai letto!
Per inciso: le sorelle del titolo praticamente non esistono, visto che una è morta e se ne parla pochissimo. Io trovo che i protagonisti veri e proprio siano quei due gemelli scimuniti di nome Beatrice e Ben.
Oh, quasi dimenticavo... Giusto per farvi capire il livello del libro...
Capite? Mancano proprio le basi della scuola elementare, dove ci insegnano che: tuono segue fulmine (e non mi riferisco ai miei gatti, che so già che Laura sta pensando a quello!).
Adesso non mi resta che aspettare la recensione di Mr Ink che, sicuramente, sarà meno dissacrante e più professionale di me, ma io stavolta non ho proprio resistito!