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5 giugno 2016

Recensione 'Fragole selvatiche' di Angela Thirkell - Astoria Edizioni

Lady Emily Leslie regna su Rushwater House generando continua confusione e subbuglio. Non c’è evento pianificato che lady Emily non possa sconvolgere all’ultimo momento. Il marito, quando tutto diventa troppo, se ne va in viaggio nelle capitali del Nord Europa. Anche il marito della figlia Agnes, placida e un po’ ottusa, tende a sparire spesso, ma la famiglia, comunque numerosa, non si abbatte mai. Mary, nipote di Agnes, arriva ospite per l’estate e s’innamora del bel David, donnaiolo. 
Lady Emily e Agnes pensano però che un diver­so marito sarebbe più adatto e tramano per­ché questo avvenga durante la festa d’estate a Rushwater House. 
Battute fulminanti, personaggi che ci entusiasmano per la loro vitalità, una deliziosa commedia romantica. 
Un libro di evasione divertente, che restituisce con autoironia grandiosa un’epoca scomparsa, che continua ad attrarre la curiosità dei contemporanei.


Autore: Angela Thirkell
Titolo originale: Wild strawberries
Traduzione a cura di: Marina Morpurgo
Editore: Astoria
Data di pubblicazione: 15 ottobre 2014
Pagine: 230

TRAMA: 3  PERSONAGGI: 2  STILE: 3  COPERTINA: 4 



Ci ho messo un po' per riuscire a scrivere questa recensione. E il motivo è che questo è uno di quei libri che, probabilmente, non sono riuscita a capire come si deve.

Questa storia è stata scritta negli anni Venti ed è in quegli anni che è ambientata. Ci troviamo nella campagna inglese e, come usava a quell'epoca, in una delle tante case che popolavano questi spazi infiniti, alloggia la famiglia Leslie, che apre le porte di casa propria ad ospiti e parenti vari.

Il problema che mi ha afflitta maggiormente, durante la lettura di questo romanzo, è che mi sono ritrovata catapultata tra le pareti di Rushwater House, circondata da gente che entrava e usciva, da camerieri e tate e maggiordomi e governanti che giravano indisturbati nelle stanze della villa; ma non sono mai riuscita a venire a capo di quelli che sono i personaggi principali, del legame che legava gli uni agli altri e, soprattutto, quale fosse il filo conduttore della storia più in generale.

Insomma, la sensazione che ho avuto è stata quella di aver guardato un episodio di una serie televisiva di cui, però, mi ero persa le prime dieci puntate.
Mi sono sentita spiazzata e, forse, questo è dovuto al fatto che, tendenzialmente, questo tipo di narrativa, questo tipo di storie, quelle fini a se stesse, non mi sono consoni.

Sicuramente l'autrice, rapportata alla sua epoca, ha una scrittura fluida e, a tratti, ilare, che non mancherà di deludere tutte le appassionate di romanzi ambientati e scritti nei primi anni del Novecento.


2 giugno 2016

Recensione 'I segreti della casa sul lago' di Kate Morton - Serling & Kupfer

"All'inizio, appena era successo, aveva pensato di confessarlo a qualcuno. Ma adesso era tardi. Erano successe troppe cose. Non c'era nessuno con cui potesse parlarne; non l'avrebbero mai perdonata."Giugno 1933. La casa di campagna della famiglia Edevane è pronta per la festa del Solstizio e Alice, sedicenne brillante, curiosa, ingenua e precoce scrittrice in erba, è particolarmente emozionata. Sarà una festa bellissima e lei è innamorata, anche se nessuno lo deve sapere. 
Ma quando arriva mezzanotte, mentre i fuochi d'artificio illuminano il cielo scuro, il piccolo Theo Edevane, che non ha ancora un anno, scompare. 
E la tragedia spinge la famiglia a lasciare per sempre la casa tanto amata. 
Settant'anni più tardi, dopo essere stata sospesa dalla polizia per non aver rispettato le regole, Sadie Sparrow decide di prendersi una pausa di riflessione e raggiunge l'amatissimo nonno in Cornovaglia.
Quando è già sul punto di lasciarlo per tornare ad affrontare i propri demoni, Sadie scopre una casa abbandonata, circondata da giardini incolti e da una fitta boscaglia. 
Dove un bambino era scomparso senza lasciare traccia. 
Per risolvere il mistero, Sadie incontrerà l'unica testimone rimasta, una delle più famose autrici inglesi, Alice Edevane. 
Che le rivelerà un segreto del passato… più presente che mai.

Autore: Kate Morton
Titolo originale: The lake house
Traduzione a cura di: Chiara Brovelli
Editore: Sperling & Kupfer
Data di pubblicazione: 3 maggio 2016
Pagine: 520

TRAMA: 4  PERSONAGGI: 3  STILE: 4  COPERTINA: 5 

26 maggio 2016

Recensione 'Una spola di filo blu' di Anne Tyler - Guanda

«Era uno splendido pomeriggio tutto giallo e verde…» Sempre con queste parole Abby Whitshank inizia a raccontare di quel giorno, nel lontano luglio del 1959, in cui si innamorò di Red, sotto il grande portico di legno che occupa tutta la facciata della casa dove avrebbero cresciuto i loro quattro figli. La casa di famiglia, orgoglio del padre di Red, arrivato a Baltimora negli anni Venti per poi fare carriera come costruttore, ha visto avvicendarsi quattro generazioni di Whitshank e conserva tra le pareti l’eco delle loro storie. Perché ogni famiglia ha le sue storie, che la definiscono e che si tramandano sempre uguali, e i Whitshank sono – o sono convinti di essere – una famiglia speciale, di quelle che irradiano un’invidiabile sensazione di unità. Il loro è un legame indissolubile, fatto di tavolate domenicali, di vacanze tutti insieme da trent’anni nella stessa villa al mare, di piccole tradizioni introdotte da Abby per i bambini e trasmesse ai nipoti. Un legame fatto anche di segreti e mezze verità, di risentimenti stratificati per decenni, di invidie fraterne e aspettative disattese.


AUTORE: Anne Tyler
TITOLO ORIGINALE: A spool of blue thread
TRADUZIONE A CURA DI: Laura Pignatti
EDITORE: Guanda
DATA DI PUBBLICAZIONE: 30 aprile 2015
PAGINE: 400

TRAMA: 4  PERSONAGGI: 4  STILE: 4  COPERTINA: 5 



25 maggio 2016

Recensione 'Le mele di Kafka' di Andrea Vitali - Garzanti

Abramo Ferrascini, quello del ferramenta di Bellano, è un giocatore di bocce. Come individuale non va bene, ma boccia come dio comanda e in coppia con un buon accostatore diventa imbattibile. È stato tirato su a puntino dal gestore del Circolo dei Lavoratori, Mario Stimolo, allenatore per passione e perché tre anni fa, nel 1955, ha perso il braccio destro sotto una pressa e perciò di giocare non se n'è più parlato. Ora il Ferrascini ha tutte le carte in regola per vincere le semifinali del Campionato provinciale in programma a Cermenate domenica prossima. Ma c'è un intoppo. Suo cognato, l'Eraldo, quello che vive a Lucerna, sta male. Quarantotto ore gli hanno dato i medici di là, svizzeri, precisi. E adesso la moglie di Abramo, Rosalba, vuole a tutti i costi raggiungere la sorella, ma soprattutto dare all'Eraldo un ultimo saluto, magari un ultimo bacio. Ma ce la faranno ad andare e a tornare in tempo per le semifinali? Dipende. Se l'Eraldo muore entro martedì, mercoledì al massimo, si può fare. Bon, via allora. Un'occhiata al 1100, olio freni gomme; carta d'identità rinnovata all'ultimo minuto; prima tappa il passo del San Bernardino, poi giù dritti fino a Lucerna: basta seguire i cartelli, anche se sono in tedesco, perché il nome di quella città lì si capisce lo stesso.
Ispirato da un aneddoto legato a un soggiorno a Lucerna del grande scrittore praghese, Le mele di Kafka mette in scena il meglio dei personaggi di Andrea Vitali. La loro voglia di vita, le loro piccinerie e le loro grandi passioni giostrano sulla partitura di una storia che in fondo ci vuole dire che la letteratura e i libri, nella vita, contano molto, a volte più di quanto vorremmo.

AUTORE: Andrea Vitali
EDITORE: Garzanti
DATA DI PUBBLICAZIONE: 12 maggio 2016
PAGINE: 225

TRAMA: 3  PERSONAGGI: 4  STILE: 5  COPERTINA: 4 



23 maggio 2016

Recensione 'La libreria delle storie sospese' di Cristina Di Canio - Rizzoli

Sprofondata nella sua poltrona, tra gli scaffali che profumano di carta, Adele osserva il via vai che affolla la libreria. Questo luogo magico dalle pareti lilla, nascosto al confine tra la Milano delle boutique e i condomini affollati della periferia, è piccolo e accogliente, ed è solo per chi vuole davvero trovarlo. Proprio come è successo ad Adele che, da quella mattina di tanti anni prima, torna ogni giorno dalla sua amica Nina. Occhi intensi e sorriso grande, la giovane libraia si muove sicura nel caos che soltanto lei conosce e, ogni volta che un viso nuovo varca la soglia del negozio, gli va incontro travolgendolo con la sua energia.Qui, tra i sogni, le storie si moltiplicano. Da quando un cliente ha avuto l’idea di lasciare un libro in regalo per l’avventore successivo, il locale si è riempito di persone. Così tutti hanno almeno una storia da regalare agli altri e tutti vogliono lanciare un messaggio, parlare, incontrarsi. E, magari, anche innamorarsi. Perché, a volte, per la felicità bastano tanti romanzi ancora da leggere e un uomo, anche sconosciuto, che ti canti canzoni d’amore; Nina, che con i libri è cresciuta, lo sa bene. E forse anche lei, che ha appena interrotto una storia importante, è pronta per vivere un nuovo sogno…

Autore: Cristina Di Canio
Editore: Rizzoli
Data di pubblicazione: 5 maggio 2016
Pagine: 238

TRAMA: 4  PERSONAGGI: 4  STILE: 4  COPERTINA: 5 


21 maggio 2016

Recensione 'Il rumore delle cose che iniziano' di Evita Greco - Rizzoli


Cosa faresti se la tua bambina avesse paura di andare a scuola? Cosa le diresti per convincerla a farsi coraggio? Per la sua nipotina Ada, Teresa inventa un gioco: ogni volta che una cosa bella sembra finire, bisogna aguzzare le orecchie e prestare attenzione ai rumori. Solo così si possono riconoscere quelli delle cose che iniziano. Alcuni sono semplici e hanno dentro una magia speciale: un’orchestra che accorda gli strumenti, il vento in primavera, il tintinnio delle tazze riempite di caffè… Ma nella vita non sempre sappiamo riconoscere le cose belle. Quando perdiamo fiducia in noi stessi, quando qualcuno ci tradisce, o ci dice addio, sembra che nulla possa davvero iniziare. Ada ci pensa spesso, ora che nonna Teresa è ammalata. Nei corridoi dell’ospedale la paura di restare sola è così forte da toglierle il respiro, ma bastano due persone per ricordarle che si può ancora sorridere: Giulia, un’infermiera tutta d’un pezzo, e Matteo, che le regala margherite e la sorprende con una passione imprevista. Perché è proprio quando il mondo sembra voltarti le spalle che devi ascoltarne i rumori, e farti trovare pronta. Guardati intorno, allunga la strada, sbaglia a cuor leggero e ridi più spesso che puoi. Ogni volta che qualcosa finisce, da qualche parte ce n’è un’altra che inizia.

AUTORE: Evita Greco
EDITORE: Rizzoli
DATA DI PUBBLICAZIONE: 31 marzo 2016
PAGINE: 328

TRAMA: 3  PERSONAGGI: 2  STILE: 3  COPERTINA: 4 


19 maggio 2016

Recensione 'Scrivere è un mestiere pericoloso' di Alice Basso - Garzanti

Un gesto, una parola, un'espressione del viso. A Vani bastano piccoli particolari per capire una persona, per comprenderne il modo di pensare. Una dote speciale di cui farebbe volentieri a meno. Perché Vani sta bene solo con sé stessa, tenendo gli altri alla larga. Ama solo i suoi libri, la sua musica e i suoi vestiti inesorabilmente neri. Eppure, questa innata empatia è essenziale per il suo lavoro: Vani è una ghostwriter di una famosa casa editrice. Un mestiere che la costringe a rimanere nell'ombra. Scrive libri al posto di altri autori, imitando alla perfezione il loro stile. Questa volta deve creare un ricettario dalle memorie di un'anziana cuoca. Un'impresa più ardua del solito, quasi impossibile, perché Vani non sa un accidente di cucina, non ha mai preso in mano una padella e non ha la più pallida idea di cosa significhino termini come scalogno o topinambur. C'è una sola persona che può aiutarla: il commissario Berganza, una vecchia conoscenza con la passione per la cucina. Lui sa che Vani parla solo la lingua dei libri. Quella di Simenon, di Vázquez Montalbán, di Rex Stout e dei loro protagonisti amanti del buon cibo. E, tra un riferimento letterario e l'altro, le loro strambe lezioni diventano di giorno in giorno più intriganti. Ma la mente di Vani non è del tutto libera: che le piaccia o no, Riccardo, l'affascinante autore con cui ha avuto una rocambolesca relazione, continua a ripiombarle tra i piedi. Per fortuna una rivelazione inaspettata reclama la sua attenzione: la cuoca di cui sta raccogliendo le memorie confessa un delitto. Un delitto avvenuto anni prima in una delle famiglie più in vista di Torino. Berganza abbandona i fornelli per indagare e ha bisogno di Vani. Ha bisogno del suo dono che le permette di osservare le persone e scoprirne i segreti più nascosti. 
Eppure la strada che porta alla verità è lunga e tortuosa. A volte la vita assomiglia a un giallo. È piena di falsi indizi. Solo l'intuito di Vani può smascherarli.

TITOLO:
AUTORE:
EDITORE:
DATA DI PUBBLICAZIONE:
PAGINE:

TRAMA: 5  PERSONAGGI: 5  STILE: 5  COPERTINA: 4 


15 maggio 2016

Recensione 'Non ti dirò mai addio' di Jessica Brockmole - Nord

Quando Clare arriva in Francia, la prima cosa che pensa è che i colori siano tutti sbagliati. Non c'è traccia del rassicurante grigio della sua Scozia, ed è come se lei fosse stata catapultata in un mondo estraneo, troppo brillante. L'unico colore che fin da subito la fa sentire a casa è il castano profondo degli occhi di Luc, il figlio degli amici di famiglia presso cui Clare è ospite. Grazie alla passione comune per l'arte e la pittura, durante una magica, intensa estate, tra Luc e Clare s'instaura un rapporto di tenera amicizia; giorno dopo giorno, Luc tinge la vita di Clare di una sfumatura nuova e vivace, mentre Clare tratteggia i contorni di un'emozione che Luc non aveva mai provato prima. Ancora non lo sanno, ma quella sarà l'ultima estate spensierata della loro giovinezza. Ben presto, infatti, sull'Europa calerà l'ombra oscura della guerra, che porterà Luc a combattere in trincea e richiamerà Clare in Scozia. Ma non importa quanti anni dovranno passare e quante difficoltà dovranno superare: Luc e Clare non smetteranno mai d'inseguire il sogno di poter tornare a dipingere insieme il loro futuro. Perché nemmeno un conflitto epocale può separare ciò che l'amore ha unito…

AUTORE: Jessica Brockmole
TITOLO ORIGINALE:
TRADUZIONE A CURA DI:
EDITORE: Nord
DATA DI PUBBLICAZIONE: 17 marzo 2016
PAGINE: 370

 TRAMA: 2  PERSONAGGI: 2  STILE: 4  COPERTINA: 3 


8 maggio 2016

Recensione 'Lo strano viaggio di un oggetto smarrito' di Salvatore Basile - Garzanti

Il mare è agitato e le bandiere rosse sventolano sulla spiaggia. Il piccolo Michele ha corso a perdifiato per tornare presto a casa dopo la scuola, ma quando apre la porta della sua casa nella piccola stazione di Miniera di Mare, trova sua madre di fronte a una valigia aperta. Fra le mani tiene il diario segreto di Michele, un quaderno rosso con la copertina un po' ammaccata. Con gli occhi pieni di tristezza la donna chiede a suo figlio di poter tenere quel diario, lo ripone nella valigia, ma promette di restituirlo. Poi, sale sul treno in partenza sulla banchina. 
Sono passati vent'anni da allora. Michele vive ancora nella piccola casa dentro la stazione ferroviaria. Addosso, la divisa di capostazione di suo padre. Negli occhi, una tristezza assoluta, profonda e lontana. Perché sua madre non è mai più tornata. Michele vuole stare solo, con l'unica compagnia degli oggetti smarriti che vengono trovati ogni giorno nell'unico treno che passa da Miniera di Mare. Perché gli oggetti non se ne vanno, mantengono le promesse, non ti abbandonano.
Finché un giorno, sullo stesso treno che aveva portato via sua madre, incastrato tra due sedili, Michele ritrova il suo diario. Non sa come sia possibile, ma Michele sente che è sua madre che l'ha lasciato lì. Per lui.
E c'è solo una persona che può aiutarlo: Elena, una ragazza folle e imprevedibile come la vita, che lo spinge a salire su quel treno e ad andare a cercare la verità. E, forse, anche una cura per il suo cuore smarrito.
Questa è la storia di un ragazzo che ha dimenticato cosa significa essere amati. È la storia di una ragazza che ha fatto un patto della felicità, nonostante il dolore. È la storia di due anime che riescono a colorarsi a vicenda per affrontare la vita senza arrendersi mai. Salvatore Basile ci regala una favola piena di magia, emozione e speranza. Un caso editoriale che ha subito conquistato il cuore di tutte le case editrici del mondo, che se lo sono conteso acerrimamente alla fiera di Francoforte. Una voce indimenticabile, che disegna un sorriso sul nostro cuore.

AUTORE: Salvatore Basile
EDITORE: Garzanti
DATA DI PUBBLICAZIONE: 5 maggio 2016
PAGINE: 

TRAMA: 5  PERSONAGGI: 4  STILE: 4  COPERTINA: 5 





4 maggio 2016

Recensione 'Aspettando Bojangles' di Olivier Bordeaut - Neri Pozza

Immaginate di essere un bambino e di avere un padre che non chiama mai vostra madre con lo stesso nome. Immaginate poi che a vostra madre quest’abitudine non dispiaccia affatto, poiché tutte le mattine, in cucina, tiene lo sguardo fisso e allegro su vostro padre, col naso dentro la tazza di latte oppure col mento tra le mani, in attesa del verdetto; e poi, felice, si volta verso lo specchio salutando la nuova Renée, o la nuova Joséphine, o la nuova Marylou...
Se immaginate tutto questo, potete mettere piede nel fantastico universo familiare descritto dal bambino in queste pagine. Un universo in cui a reggere le sorti di tutto e tutti è Renée, Joséphine, Marylou… la madre. 
Di lei, suo marito dice che dà del tu alle stelle, ma in realtà dà del voi a tutti, a suo marito, al bambino e alla damigella di Numidia che vive nel loro appartamento, un grosso uccello strambo ed elegante che passeggia oscillando il lungo collo nero, le piume bianche e gli occhi di un rosso violento. 
Renée, Joséphine, Marylou, o anche, ogni 15 febbraio, Georgette, ama ballare con suo marito sempre e ovunque, di giorno e di notte, da soli e in compagnia degli amici, al suono soprattutto di Mister Bojangles di Nina Simone, una canzone gaia e triste allo stesso tempo. 
Per il resto del tempo si entusiasma e si estasia per ogni cosa, trovando incredibilmente divertente l’andare avanti del mondo. E non tratta il suo piccolo né da adulto né da bambino, ma come un personaggio da romanzo. Un romanzo che lei ama molto e nel quale s’immerge in ogni momento. 
Di una sola cosa non vuole sentire parlare: delle tristezze e degli inganni della vita; perciò ripete come un mantra ai suoi: «Quando la realtà è banale e triste, inventatemi una bella storia, voi che sapete mentire così bene».

AUTORE: Olivier Bourdeaut
TITOLO ORIGINALE: En attendant Bojangles
TRADUZIONE A CURA DI: Roberto Boi
EDITORE: Neri Pozza
DATA DI PUBBLICAZIONE: 14 aprile 2016
PAGINE: 144

TRAMA: 4  PERSONAGGI: 3  STILE: 3  COPERTINA: 2




2 maggio 2016

Recensione IN ANTEPRIMA 'Dentro soffia il vento' di Francesca Diotallevi - Neri Pozza

In un avvallamento tra due montagne della Val d’Aosta, al tempo della Grande Guerra, sorge il borgo di Saint Rhémy: un piccolo gruppo di case affastellate le une sulle altre, in mezzo alle quali spunta uno sparuto campanile.
Al calare della sera, da una di quelle case, con il volto opportunamente protetto dall’oscurità, qualche «anima pia» esce a volte per avventurarsi nel bosco e andare a bussare alla porta di un capanno dove vive Fiamma, una ragazza dai capelli così rossi che sembrano guizzare come lingue di fuoco in un camino.
Come faceva sua madre quand’era ancora in vita, Fiamma prepara decotti per curare ogni malanno: asma, reumatismi, cattiva digestione, insonnia, infezioni… Infusi d’erbe che, in bocca alla gente del borgo diventano «pozioni » approntate da una «strega» che ha venduto l’anima al diavolo. Così, mentre al calare delle ombre gli abitanti di Saint Rhémy compaiono furtivi alla sua porta, alla luce del sole si segnano al passaggio della ragazza ed evitano persino di guardarla negli occhi.
Il piccolo e inospitale capanno e il bosco sono perciò l’unica realtà che Fiamma conosce, l’unico luogo in cui si sente al sicuro. La solitudine, però, a volte le pesa addosso come un macigno, soprattutto da quando Raphaël Rosset se n’è andato.
Era inaspettatamente comparso un giorno al suo cospetto, Raphaël, quando era ancora un bambino sparuto, con una folta matassa di capelli biondi come il grano e una spruzzata di lentiggini sul naso a patata. Le aveva parlato normalmente, come si fa tra ragazzi ed era diventato col tempo il suo migliore e unico amico. Poi, a ventuno anni, in un giorno di sole era partito per la guerra con il sorriso stampato sul volto e la penna di corvo ben lucida sul cappello, e non era più tornato. Ora, ogni sera alla stessa ora, Fiamma si spinge al limitare del bosco, fino alla fattoria dei Rosset. Prima di scomparire inghiottita dal buio della notte, se ne sta a guardare a lungo la casa dove, in preda ai sensi di colpa per non essere andato lui in guerra, si aggira sconsolato Yann, il fratello zoppo di Raphael… il fratello che la odia.

AUTORE: Francesca Diotallevi
EDITORE: Neri Pozza
DATA DI PUBBLICAZIONE: 5 maggio 2016
PAGINE: 180

TRAMA: 4 PERSONAGGI: 3  STILE: 3  COPERTINA: 5 



28 aprile 2016

Recensione 'La battaglia navale' di Marco Malvaldi - Sellerio

«Un lavoro d’indagine vero, sul campo, è molto più simile alla battaglia navale. All’inizio spari alla cieca, e non cogli niente, ma è fondamentale che tu ti ricordi dove hai sparato, perché anche il fatto che lì tu non abbia trovato nulla è una informazione».Non lontano dalla casa di Nonno Ampelio, uno dei quattro vecchietti investigatori del BarLume, ci sono i Sassi Amari, il litorale di Pineta. Abbandonato lì, viene trovato il cadavere di una bella ragazza con un particolare tatuaggio. Lei viene presto identificata, dal figlio dell’anziana presso cui lavorava, come la badante ucraina della madre. Le colleghe connazionali si affrettano ad accusare il marito della ragazza, un balordo che la tormentava. E il caso sembra avviato a una veloce conclusione. Tra i Vecchietti serpeggia la delusione. Visto anche che l’indagine è affidata a un altro commissariato, e non all’amica vicequestore, la fidanzata di Massimo il Barrista.
Ma è l’ostinazione senile che fornisce alla Squadra Investigativa del BarLume l’intuizione decisiva. E grazie anche all’intermediazione di un altro squinternato, il compagno Mastrapasqua che delle ucraine conosce usi e costumi, il vicequestore Alice Martelli può raddrizzare un’inchiesta cominciata con il piede sbagliato.
Marco Malvaldi ha rinnovato il giallo umoristico. L’invenzione delle sue storie, seguite da tanti lettori e diventate una serie televisiva, è di adagiare l’indagine cerebrale, tutta deduzione da indizi esistenziali e spesso psicologici, sullo sfondo tenero e comico di un gruppo di amici pensionati cresciuti in una provincia antica, che odora di civiltà comunale, dalla lingua tagliente, radicale e arguta, e dal vernacolo sboccato.

AUTORE: Marco Malvaldi
EDITORE: Sellerio
DATA DI PUBBLICAZIONE: 21 aprile 2016
PAGINE: 192

TRAMA: 2  PERSONAGGI: 3  STILE: 3  COPERTINA: 2


26 aprile 2016

Recensione 'I frutti del vento' di Tracy Chevalier - Neri Pozzi

Nella prima metà del XIX secolo James e Sadie Goodenough giungono nella Palude Nera dell'Ohio dopo aver abbandonato la fattoria dei Goodenough nel Connecticut. Il padre di James, un vecchio scorbutico cui Sadie non è mai andata a genio, ha parlato chiaro un giorno: meglio che il suo secondogenito, era sua giovane e troppo prolifica consorte, andassero a cercare  fortuna altrove, all'ovest, magari, dove la terra abbonda.
La Palude Nera è una landa desolata: l'acqua puzza di marcio, il fango scuro si appiccica alla pelle e ai vestiti e la malaria d'estate si porta via sempre qualcuno. Anziché spingersi nella prateria dove la terra è buona e solida sotto i piedi, James Goodenough decide però di costruire la sua casa di legno proprio nella Palude Nera, in riva al fiume Portage.
La legge dell'Ohio prevede che un colono possa fare sua la terra se riesce a piantarvi un frutteto di almeno cinquanta alberi. Una sfida irresistibile per James Goodenough che ama gli alberi più di ogni altra cosa, poiché gli alberi durano e tutte le altre creature invece attraversano il mondo e se ne vanno in fretta. In quella perciò, dove gli acquitrini si alternano alla selva più fitta, James pianta e cura poi con dedizione i suoi meli: un magnifico frutteto di cinque file di alberi col piccolo vivaio in disparte. Un frutteto che diventa la sua ossessione; la prova, ai suoi occhi, che la natura selvaggia della terra, con il suo groviglio di boschi e pantani, si può domare.
La malaria si porta via cinque dei dieci figli dei Goodenough, ma James non piange, scava la fossa e li seppellisce. Si fa invece cupo e silenzioso quando deve buttare giù un albero.
La moglie, Sadie, beve troppa acquavite e diventa troppo ciarliera quando John Chapman, l'uomo che procura i semi delle piante alle fattorie lungo il Portage, si ferma a cena. In quelle occasioni, James la vede con altri occhi: scorge il turgore dei seni sotto il vestito azzurro, i fianchi rotondi e sodi nonostante i dieci figli. Ma poi non se ne cura.
Finché, un giorno, la natura selvaggia non della terra, ma di Sadie esplode e segna irrimediabilmente il destino dei Goodenough nella Palude Nera, in primo luogo quello di Robert, il figlio dagli occhi d'ambra quieti e intelligenti, e della dolce e irresoluta Martha.
Romanzo che si iscrive nella tradizione della grande narrativa americana di frontiera, I frutti del vento è un'opera in ci Tracy Chevalier penetra nel cuore arido, selvaggio e inaccessibile della natura e degli uomini, là dove crescono i frutti più ambiti e più dolci che sia dato cogliere.

AUTORE: Tracy Chevalier
TITOLO ORIGINALE: At the edge of the orchard
TRADUZIONE A CURA DI: Massimo Ortelio
EDITORE: Neri Pozza
DATA DI PUBBLICAZIONE: 28 gennaio 2016
PAGINE: 249

TRAMA: 2  PERSONAGGI: 2  STILE: 3  COPERTINA: 5

22 aprile 2016

Recensione 'I passi che ci separano' di Marian Izaguirre - Sperling&Kupfer

Trieste, anni Venti. La bora, che sferza Trieste in certi periodi dell'anno, è un vento pieno di passione, violento e fugace, che piega i corpi e trasforma gli animi.
Salvador e Edita si conobbero lì un giorno di primavera del 1920, spinti dalla bora l'uno verso l'altra. Lei era nata a Lubiana e lui a Barcellona. Avevano vent'anni, l'età della follia. Ma Edita, bella e timida, era sposata e aveva una figlia, mentre l'unica cosa che possedeva Salvador era il suo lavoro nella bottega di un grande scultore, e il desiderio infinito di avere successo nella vita. Il vento sconvolse per sempre le loro esistenze, l'amore abbatté tutti i confini e le convenzioni. 
E solo la Storia, con la sua ferocia, avrebbe potuto dividerli.Barcellona, verso la fine degli anni Settanta. Salvador, ormai vecchio, vuole tornare a Trieste, dove aveva creduto di poter essere felice. Insieme a Marina, la giovane donna che lo accompagna, Salvador fa un viaggio nella memoria, raccontando del suo antico amore: di un parco in riva al mare, di lenzuola stropicciate e corpi abbracciati la mattina tardi, di un'attesa lungo i binari della stazione, di una colpa terribile e di un capolavoro del Rinascimento. 
Delle persecuzioni e dei segreti che si porta dietro da cinquant'anni. È un viaggio lungo, e ogni passo è importante. Perché è un passo in cerca del futuro.

AUTORE: Marian Izaguirre
TITOLO ORIGINALE: Los pasos que nos separan
TRADUZIONE A CURA DI: Giulia Zavagna
EDITORE: Sperling&Kupfer
DATA DI PUBBLICAZIONE: 2 febbraio 2016
PAGINE: 355
PREZZO: 19.90 €
E-BOOK: 9.99 €

TRAMA: 2  PERSONAGGI: 2  STILE: 3  COPERTINA: 4


18 aprile 2016

Recensione 'Pane cose e cappuccino dal fornaio di Elmwood Springs' di Fannie Flagg - Bur Rizzoli

Dena Nordstrom è alta, bionda e bellissima, lavora come giornalista televisiva a Manhattan e la sua carriera è al massimo dello splendore. La sua vita sembra perfetta, ma in realtà Dena è sfinita dai ritmi frenetici della metropoli, ed è infelice, anche se non se ne è ancora resa conto. Ci vorrà un tracollo fisico per costringerla a una vacanza e riportarla a Elmwood Springs, la piccola e sonnolenta cittadina in cui è cresciuta. Comincia qui per Dena il viaggio in un passato che la riguarda e che sembra nascondere qualcosa che potrebbe condizionare il suo futuro. Uno per volta, i segreti sulla sua famiglia sfuggono dallo scrigno in cui erano gelosamente custoditi rivelando un’insospettabile verità. I personaggi di Fannie Flagg sono pieni di vita, irresistibili, leali, ciarlieri e un po’ matti. E soprattutto possiedono una saggezza unica.

AUTORE: Fannie Flagg
TITOLO ORIGINALE: Welcome to the world, baby girl!
TRADUZIONE A CURA DI:
EDITORE: Bur - Rizzoli
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2000
PAGINE: 468
PREZZO: 9.00 €

TRAMA: 5  PERSONAGGI: 5  STILE: 5  COPERTINA: 5


11 aprile 2016

Recensione 'Le tartarughe tornano sempre' di Enzo Gianmaria Napolillo - Feltrinelli


Salvatore è nato quando in pochi conoscevano il nome della sua isola: un luogo di frontiera posto alla fine del mondo, con il mare blu e la terra arsa dal sole. È cresciuto sulle barche, vicino alle cassette di alici, con lo sguardo nell’azzurro, sopra e intorno a lui. Forse è lì che tutto è cominciato, tra ghirigori nell’acqua e soffi nel vento. Di sicuro è lì che ha conosciuto Giulia, anche se lei vive a Milano con i genitori emigrati per inseguire lavoro e successo.
Da sempre Giulia e Salvatore aspettano l’estate per rivedersi: mani che si intrecciano e non vogliono lasciarsi, sussurri e promesse. Poi, d’inverno, tante lettere in una busta rosa per non sentirsi soli. Finché, una mattina, nell’estate in cui tutto cambierà, Giulia e Salvatore scoprono il corpo di un ragazzino che rotola sul bagnasciuga come una marionetta e tanti altri cadaveri nell’acqua, affogati per scappare dalla fame, dalla violenza, dalla guerra.
Gli sbarchi dei migranti cominciano e non smettono più. L’isola muta volto, i turisti se ne vanno, gli abitanti aiutano come possono. Quando Giulia torna a Milano, il filo che la lega a Salvatore si allenta. La vita non è più solo attesa dell’estate e amore sincero, corse in spiaggia e lanterne di carta lanciate nel vento in una notte stellata. La vita è anche uno schiaffo, un risveglio, la presa di coscienza che al mondo esistono dolore e differenze. Una scoperta che travolge i due ragazzi e che darà valore a tutte le loro scelte, alla loro distanza e alla loro vicinanza.
Giulia e Salvatore ora ne sono sicuri. L'isola è di chi rimane e di chi arriva. Non di chi se ne va. Non di chi dimentica.

AUTORE: Enzo Gianmaria Napolillo
EDITORE: Feltrinelli
DATA DI PUBBLICAZIONE: 15 marzo 2015
PAGINE: 224
PREZZO: 15.00 €
E-BOOK: 9.99 €

TRAMA: 5  PERSONAGGI: 5  STILE: 5  COPERTINA: 5



2 aprile 2016

Recensione 'Correva l'anno del nostro amore' di Caterina Bonvicini - Garzanti

SINOSSI

Olivia e Valerio giocano felici. Sono cresciuti insieme e sono inseparabili. Eppure provengono da mondi molto diversi: Olivia è l'erede di una ricca famiglia di costruttori, mentre Valerio è il figlio  del giardiniere e della cameriera. Differenze profonde nell'Italia violenta e instabile degli anni Settanta. Differenze che per due bambini come loro non significano nulla. A cinque anni, Olivia e Valerio si danno il primo bacio. Ma dopo poco sono costretti a darsi anche il primo addio: Valerio si deve trasferire, passando di schianto dalla collina bolognese alla borgata romana. Da quel momento in poi la vita prova a separarli. Senza riuscirci: quello che li lega è troppo forte. Ma è un amore difficile da difendere, soprattutto se si prendono strade che portano ad allontanarsi: Olivia tende a perdersi in vite che non possono essere la sua e Valerio rinuncia ai suoi ideali per dedicarsi a una carriera che non gli appartiene, trascinato da un'Italia ormai pienamente berlusconiana. Eppure continuano a inseguirsi, a incrociarsi, a pensare l'uno all'altro. Perché due persone legate nel profondo non possono perdersi mai.

AUTORE: Caterina Bonvicini
EDITORE: Garzanti
DATA DI PUBBLICAZIONE: 16 gennaio 2014
PAGINE: 266

TRAMA: 4  PERSONAGGI: 4  STILE: 5  COPERTINA: 5



28 marzo 2016

Recensione IN ANTEPRIMA 'Splendi più che puoi' di Sara Rattaro - Garzanti

SINOSSI

L'amore non chiede il permesso. Arriva all'improvviso. Travolge ogni cosa al suo passaggio e trascina in un sogno. Così è stato per Emma, quando per la prima volta ha incontrato Marco che da subito ha capito come prendersi cura di lei. Tutto con lui è perfetto. Ma arriva sempre il momento del risveglio. Perché Marco la ricopre di attenzioni sempre più insistenti. Marco ha continui sbalzi d'umore. Troppi. Marco non riesce a trattenere la sua gelosia. Che diventa ossessione. Emma all'inizio asseconda le sue richieste credendo siano solo gesti amorevoli. Eppure non è mai abbastanza. Ogni occasione è buona per allontanare da lei i suoi amici, i suoi genitori, tutto il suo mondo. Emma scopre che quello che si chiama amore a volte non lo è. Può vestire maschere diverse. Può far male, ferire, umiliare. Può far sentire l'altra persona debole e indifesa. Emma non riconosce più l'uomo accanto a lei. Non sa più chi sia. E non sa come riprendere in mano la propria vita. Come nascondere a sé stessa e agli altri quei segni blu sulla sua pelle che nessuna carezza può più risanare. Fino a quando nasce sua figlia, e il sorriso della piccola Martina che cresce le dà il coraggio di cambiare il suo destino. Di dire basta. Di affrontare la verità. Una verità difficile da accettare, da cui si può solo fuggire. Ma il cuore, anche se è spezzato, ferito, tormentato, sa sempre come tornare a volare. Come tornare a risplendere. Più forte che può.

AUTORE: Sara Rattaro
EDITORE: Garzanti
DATA DI PUBBLICAZIONE: 31 marzo 2016
PAGINE: 220

TRAMA: 4  PERSONAGGI: 3  STILE: 4  COPERTINA: 4

26 marzo 2016

Recensione 'Daria' di Lorenzo Marone - La Gru



La storia di Tommaso, speaker radiofonico allergico alle responsabilità e Peter Pan incallito e di Daria, sua figlia. La storia della crescita di un rapporto, le vicende dolci e amare di una famiglia rinata per forza e per destino. Tra ironia, emozioni, escursioni in supermercato, saggi di danza, Lorenzo Marone ci guida, con una facilità straordinaria, nella vita di due persone che imparano a conoscersi in modo delicato.

Titolo: Daria
Autore: Lorenzo Marone
Editore: Le Gru
Data di pubblicazione: Dicembre 2012
Pagine: 200





TRAMA: 5  PERSONAGGI: 5   STILE: 5  COPERTINA 5 


24 marzo 2016

Recensione 'L'ultima famiglia felice' di Simone Giorgi - Einaudi

 SINOSSI

Matteo, Anna, Eleonora e Stefano sono una famiglia felice. Così crede Matteo, padre e marito pacato, che non giudica, non controlla, non impone. Dietro il suo comportamento non c'è ipocrisia, solo buone intenzioni. sono proprio le buone intenzioni a impedirgli di vedere le crepe che già fanno scricchiolare il suo mondo. Non riesce ad accorgersi che, sotto le apparenze, la tensione è salito al massimo.
Una notte, una pallina da tennis lanciata una volta di troppo manda tutto in frantumi e, innescando una tragica reazione a catena, mette a nudo il bisogno inconfessabile di autorità cui nessuno di noi riesce a sfuggire.

AUTORE: Simone Giorgi
EDITORE: Einaudi
DATA DI PUBBLICAZIONE: 26 gennaio 2016
PAGINE: 252



TRAMA: 1  PERSONAGGI: 1 STILE:  2. COPERTINA:  3