Buongiorno amici! Finalmente ci siamo. Oggi, dopo tanta attesa, attraverso la collaborazione dei blog La ragazza che annusava i libri, La Libridinosa, Un libro per amico e Scribacchiando in soffitta cominceremo a leggere tutti insieme Noi di David Nicholls edito da Neri Pozza. Se vi siete persi il post di introduzione ed iscrizione al GdL potete rimediare subito cliccando qui.
Ovviamente, se state partecipando alla nostra Challenge e Noi dovesse rientrare nei vostri obietti potete tranquillamente inserirlo tra le vostre letture!!!
Ovviamente, se state partecipando alla nostra Challenge e Noi dovesse rientrare nei vostri obietti potete tranquillamente inserirlo tra le vostre letture!!!
IL LIBRO
Titolo: Noi
Autore: David Nicholls
Editore: Neri Pozza – collana Bloom
Data di pubblicazione: 30 novembre 2014
Prezzo: 18.00 €
Pagine: 431
Autore: David Nicholls
Editore: Neri Pozza – collana Bloom
Data di pubblicazione: 30 novembre 2014
Prezzo: 18.00 €
Pagine: 431
Descrizione:
Douglas e Connie si conoscono alla fine degli anni Ottanta, quando il muro di Berlino era ancora in piedi. Trent'anni e dottore in biochimica, Douglas trascorreva allora i giorni feriali e gran parte del weekend in laboratorio a studiare il moscerino della frutta. Connie, invece, divideva il suo tempo con una "combriccola di artistoidi", come li chiamavano i genitori di Douglas: aspiranti attori, commediografi e poeti, musicisti e giovani brillanti che rincorrevano carriere improbabili, facevano tardi la sera e si radunavano a volte a casa di Karen, la sorella di Douglas piuttosto promiscua in fatto di amicizie, a bere e discutere animatamente. Ed ĆØ durante una festa nell'appartamento di Karen, che Douglas si imbatte per la prima volta in Connie: capelli ben tagliati e lucenti, un viso stupendo, una voce sensuale, distinta ed elegante con i suoi vestiti vintage cuciti su misura, attillati e perfetti. Sono trascorsi piĆ¹ di vent'anni da allora e Douglas e Connie sono sposati da decenni e hanno un figlio, Albie. Douglas ha cinquantaquattro anni e la sensazione di scivolare verso la vecchiaia come la neve che cade dal tetto. Connie ĆØ sempre attraente e Douglas la ama cosi tanto che non sa nemmeno come dirglielo, e dĆ per scontato che concluderanno le loro vite insieme. Una sera, perĆ², a letto, Connie proferisce le parole che Douglas non avrebbe mai voluto sentire: "Il nostro matrimonio ĆØ arrivato al capolinea, Douglas. Penso che ti lascerĆ²".
Ci siamo chieste a lungo che cosa scrivere in questo post di partenza, poi abbiamo avuto una folgorazione: un nostro amico blogger ha letto e recensito questo libro qualche settimana fa. Il blogger in questione ĆØ Michele del blog Mr. Ink diario di una dipendenza. Chi lo conosce sa che le sue recensioni sono sempre speciali ed appassionata, quindi abbiamo pensato – con il suo consenso – di condividerne con voi una parte perchĆ© se ancora non siete convinti di leggere questo libro, dopo
aver letto le parole di Michele non potrete proprio farne a meno. Ed ora ecco una parte della recensione di Michele:
aver letto le parole di Michele non potrete proprio farne a meno. Ed ora ecco una parte della recensione di Michele:
Quando ho iniziato Noi avevo avuto una discussione con i miei. La chiamata era durata due minuti ed era stata troncata bruscamente. Si discute e poi ci si dimentica il motivo. Benedivo, in quel giorno, quell'oretta e mezza che mi rendeva lontano da loro. La mia piccola indipendenza la devo al mensile che versano ai padroni di casa ogni primo del mese e sono loro grato. Per i sacrifici che fanno per mantenermi e per la stanza, a settecento metri dall'universitĆ , in cui decido di rimanere in quei weekend di studio in cui, in realtĆ , non faccio altro che scappare da vent'anni di solite discussioni. Io ho sempre pensato troppo. Io mi sono sempre fatto troppi problemi. Sempre, mi sono sentito dire tu sei il figlio, non il genitore. Dal mio primo giorno da matricola ho imparato che l'egoismo mi donava.i
Noi ĆØ il mio quasi in “la mia famiglia mi piace quasi sempre”, ed ĆØ anche il romanzo che piĆ¹ ho aspettato quest'anno. L'ultima fatica di quel David Nicholls che, da Un giorno in poi, se potessi lo odierei con tutto me stesso. Ma se proprio potessi: non posso, invece. Fa ridere di gusto e ti strozza, ogni tanto, il cuore. Diverte e commuove, come la veritiera quarta di copertina assicura, con una storia che – sarĆ una frase fatta, ma non se si parla di quest'autore – vorresti fosse interminabile e, giunti a malincuore a pagina quattrocentoventi, spereresti continuasse a scriversi da sĆ©. Come grazie a quella magia invisibile che aveva permesso a Douglas, un timidissimo chimico, di averla vinta su ex dai nomi italiani e villosi trapezisti e di conquistare, ai margini di un tavolo che era in veritĆ un asse da stiro, la capricciosa e appassionata Connie. Una ragazza al di fuori dalla sua portata che diventa una moglie al di fuori dalla sua portata, quando gli annuncia che vuole la separazione: pensavate anche voi che la fede nuziale fosse per sempre? Douglas, in realtĆ , non si era mai cullato sugli allori. Si racconta e, adorabile illimitatamente, ma pragmatico al limite massimo del fastidio, emoziona per il suo sentirsi un miracolato. Come me quando faccio a gara di grazie. Vuole ripagare Connie per il suo amore, vuole ripagare Albie per averlo reso papĆ . Insicuro, troppo, ma gli si vuole bene per quello. Veniva spontaneo fare un biglietto, prendere un treno e andargli incontro nella sua
ricerca di sĆ©. Non ĆØ coraggioso, ma invece sbaglia. Lui ĆØ coraggiosissimo.
ricerca di sĆ©. Non ĆØ coraggioso, ma invece sbaglia. Lui ĆØ coraggiosissimo.
Quando vuole rompere un silenzio che non si puĆ² rompere, con battute che non fanno ridere. Quando ci confessa che vorrebbe essere un eroe. Quando ci confida una cosa brutta, indicibile, ma di un'onestĆ micidiale: il desiderio di vedere suo figlio in difficoltĆ , in pericolo, solo per poterlo salvare e sentirsi dire, quella volta lƬ, grazie. Dopo averci incantati e spezzati in due con la storia di Emma e Dexter, e loro chi se li scorda piĆ¹?, Nicholls torna con una prova del nove che ĆØ anche un'agognata conferma. Non delude, con i suoi dialoghi deliziosi alla Richard Curtis e il suo modo semplice di parlare dell'arte e dell'arte segreta dei battiti del cuore. Mi piacerebbe vedere il mondo con i suoi occhi, anche se a volte il brutale realismo puĆ² prendere il sopravvento e gettare cupe ombre su tutto, ma ci si accontenta di vedere stupendi scorci di Europa mentre lui e il suo Douglas, con osservazioni ora brillanti ora elementari, ti fanno da Cicerone. Un romanzo di formazione scritto dal padre di un figlio confuso e ribelle. La dura consapevolezza che quella sia sola una parentesi nella vita di un altro che fa tanto, tanto male. Noi ĆØ un po' come un trasloco. Tutto un prendere o lasciare, un rimanere o abbandonare. Un bellissimo pronome personale che, lungo andare, si fa aggettivo possessivo. Noi ĆØ tutto ciĆ² che ĆØ nostro. La nostra vita, le nostre cose, le nostre strane famiglie da cui poi, telefoni sbattuti in faccia e ti odio sputati in cielo che perĆ² ci cascano in testa, alla fine torniamo. SarĆ che il Natale dĆ libero sfogo alle ipocrisie; sarĆ che la nostra cameretta ci mancava davvero, insieme a quelle fredde attese in stazione e agli abbracci paterni che odorano di macchina.
Il mio voto: ★★★★½
Il mio consiglio musicale: One Republic – Come Home
Per prima cosa ringraziamo Michele per averci concesso di attingere dal suo blog, ed ora per non farci mancare niente chiudiamo questo post con i suoi tre motivi per cui bisogna assolutamente leggere questo libro:
- Al prezzo di un libro, fai infiniti viaggi. Visiti l'Europa accanto a personaggi splendidi e puoi vantarti di avere le guide turistiche piĆ¹ originali, simpatiche e disorganizzate del pianeta terra. La differenza ĆØ che ti rivolgi al tuo libraio di fiducia, non a un'agenzia di viaggi. Un affare.
- E' una storia nostra, che ci sembrerĆ familiare e vicinissima dalla prima pagina. Ti aspetti le risate e, come nei pranzi rumorosissimi coi parenti, non mancano affatto; quando perĆ² ti vengono anche i brividi a fior di pelle, be'. non puoi che rimanerne assolutamente sorpreso. E ringraziare Douglas, Connie e Albie per le battute stupide e per l'immediatezza con cui ti raccontano il dolore, l'assenza, l'abbandono.
- E' di David Nicholls. Non basta? Per chi lo conosce, dopo il malinconico e romantico Un giorno, ĆØ una sperata conferma. Chi non lo conosce, puĆ² considerare Noi un perfetto punto di partenza.
Con questo ĆØ tutto!
Vi ricordiamo che potete iscrivervi al Gruppo di Lettura in qualsiasi momento lo deciderete.
Siete pronti? Viaaaaaa!!! Che la lettura abbia inizio.
Siete pronti? Viaaaaaa!!! Che la lettura abbia inizio.
Dal 2 febbraio al 9 febbraio lettura Parte 1 e 2
9 febbraio:
Sul blog Un libro per amico con Daniela si discuterĆ delle parti lette.
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