30 marzo 2019

Diario di Bordo - 6 anni di blog #lalibridinosagate

-IERI IL BLOG HA COMPIUTO 6 ANNI -

In un momento in cui il mondo dei blogger è colpito da polemiche (c'è mai stato un momento tranquillo?!), La Libridinosa ha toccato un traguardo non facile!
E l'ho fatto con una diversa coscienza e conoscenza di me stessa. L'ho fatto essendo reduce da due settimane in cui la mia faccia e la mia voce sono servite a scoperchiare il famoso vaso di Pandora (chi di voi l'ha mai visto?!).

#lacortegate
Prima ho subito un attacco da parte di una Casa Editrice, La Corte Editore, che mi ha accusata di aver recensito negativamente un loro romanzo solo perché avevo dovuto acquistare la copia di tasca mia.
Penso che non ci sia bisogno di dirvi che non ho mai fatto cose del genere, che quando vi ho parlato positivamente di un libro l'ho fatto perché mi era piaciuto, indipendentemente dal fatto che questo mi fosse stato inviato dall'editore o che fosse stato acquistato da me. Stesso discorso in caso di recensioni negative: non mi è mai importato rischiare di perdere una collaborazione, perché il mio rispetto va a voi che mi leggete, mi seguite con tanto affetto e, spesso, aspettate un mio parere per decidere se acquistare o meno un libro.

Questo discorso ha dato il là ad una serie di discussioni che hanno dimostrato, una volta di più, quanto marcio si nasconda dietro il mondo dei blog: tante persone chiedono soldi in cambio di recensioni positive; altre si attengono alle indicazioni di Case Editrici che impongono pareri positivi in cambio delle copie.
Mi spiace dover dire che, a fronte di tantissimi messaggi di solidarietà e supporto, ne sono arrivati anche alcuni in cui mi veniva detto che "sì, io parlo positivamente di tutto ciò che ricevo perché voglio le copie gratuite".

Io ho sempre pensato che i lettori siano intelligenti e che, alla lunga, certi comportamenti vengano notati. In fondo, per quanto brava possa essere una persona a scovare solo libri che le piacciono, prima o poi la fregatura capita a tutti (guardate cosa mi è successo a febbraio!).
È ovvio che, col passare degli anni, il "fiuto" del lettore vorace si affina e si impara a riconoscere le storie che possono piacerci, ma capita anche di venire conquistati da una meravigliosa copertina o da una trama avvincente, per poi ritrovarti tra le mani un romanzo che è un fiasco assoluto.
Capita quando acquistiamo, ma anche quando riceviamo copie omaggio dalla Case Editrici.
Ed è in quel momento che il blogger serio viene fuori: se un libro non mi piace, io lo dico! Attenti, lettori, ai blog pieni solo di recensioni positive!

Concluso questo casino con una mail di scuse da parte dell'editore (lasciamo perdere cosa ci fosse scritto e, soprattutto, come... poveri poveri verbi!), quando tutto sembrava tornare alla normalità ecco che...

#neripozzagate
Neanche il tempo di riprendere fiato che su Instagram, nuovo luogo di ritrovo per i rompiscatole del web, esplode "Lo strano caso Neri Pozza". Cos'è accaduto? In sintesi, la nota Casa Editrice italiana ha invitato, ad un evento di promozione di una loro nuova uscita, oltre a dei bookstragrammer e bookblogger, cinque note influencer. Cosa c'è di strano? Di base nulla se non che queste cinque persone, sui loro canali social, si occupino di tutto tranne che di libri (si tratta di un'estetista che produce creme di bellezza, una modella, due youtuber e una non ben definita influencer di moda).
Strategia di marketing, ovviamente! Ma, come è lecito che accada in democrazia, una ragazza ha osato chiedere GENTILMENTE cosa c'entrassero queste persone ad un evento atto a promuovere un libro.
Fulmini e saette si sono abbattuti su questa ragazza e su chi, come me, ha deciso di avvallare la sua domanda e difenderla.
In particolare, tale Estetista cinica, dall'alto dei suoi 300 mila followers, si è sentita in diritto di insultare ripetutamente sia lei che tutti noi che abbiamo concordato con le sue perplessità.
Personalmente, mi sono ritrovata a dover segnalare e bloccare una settantina di persone che, tramite messaggio privato, mi hanno minacciata e insultata.

Questo, in sintesi, ciò che è accaduto. Ma la cosa che mi ha lasciata più perplessa è stato l'atteggiamento della Casa Editrice, che, prima ha definito quelle persone come lettrici (ok, sai quanti lettori trovi in libreria? Perché proprio loro che, tra l'altro, del libro non parleranno mai?); quando, però, i commenti hanno cominciato a diventare davvero offensivi, si è limitata a dire che la loro "era un'iniziativa di marketing volta alla promozione di un romanzo innovativo che, nel paese d'origine, l'Inghilterra, ha conquistato alla lettura di un'opera di qualità numerosi nuovi lettori (...) Questo è tutto. Speriamo che così si possa concludere la polemica che si sta portando avanti da fin troppo tempo sulla nostra bacheca."

E da qui scaturisce una mia analisi! Perché un'iniziativa di marketing funzioni, queste persone avrebbero dovuto creare dei contenuti (per usare un linguaggio da blogger!) in cui mostravano il libro, ne parlavano, lo pubblicizzavano in qualche modo. Lo hanno fatto? No.
Come fanno i tizi di Neri Pozza a sapere che, nel paese d'origine, il libro ha conquistato nuovi lettori? Per caso, la cara Regina Betty ha qualcuno all'ingresso di ogni libreria del suo Paese che chiede a chi entra se è un lettore assiduo o un novizio?!
Infine, mentre si anelava alla conclusione della polemica, fioccavano, da parte di Neri Pozza, mi piace ai commenti pieni di insulti lasciati da Estetista cinica.
Immaginerete il mio sconcerto davanti a questa situazione. Alla fine ho preso una decisione che, se da una parte mi porta dispiacere, dall'altra mi sembra l'unica possibile: ho fatto una pila con i Neri Pozza che ho già in casa e li ho fotografati. Quelli sono gli ultimi Neri Pozza che leggerò, non ho più intenzione di acquistare nessuno dei loro libri (ed è una cosa che farò a malincuore) né, tantomento, di parlarne qui sul blog.
Non ho intenzione, insomma, di fare pubblicità ad una Casa Editrice che non ha il alcun modo tutelato i suoi lettori, nonostante si sia sempre distinta per serietà e qualità delle loro opere.

#lalibridinosagate
A fronte di questi avvenimenti e non solo, questo 2019 e questo sesto anno di blog sono iniziati, per me, con uno spirito diverso!
Se da una parte sto prendendo tutto con quella leggerezza che lo scorso anno avevo perduto e che mi ha portata a divertirmi nuovamente come accadeva sino a qualche tempo fa, a leggere con più piacere e non con fatica e con un senso di costrizione, dall'altra mi aspetto anche un maggiore rispetto da parte di quelle Case Editrici con cui collaboro.
Sei anni non sono un giorno. Ho dei lettori fedeli che mi seguono e si fidano di me, ho un blog che, nonostante si continui a dire che i blog sono in agonia se non già morti, mantiene comunque un alto numero di visualizzazioni giornaliere.
E allora, caro ufficio stampa di qualunque CE, se non mi rispondi, se decidi, dopo anni di proficua collaborazione, che è più bello mandare le copie cartacee dei tuoi romanzi a chi si limita a scattare una foto e basta, io non ci sto! Penso di meritare maggiore rispetto e se tu non la pensi come me, pazienza!
E allora continuo per la mia strada, affiancata, per fortuna, da lettori che mi stimano e, soprattutto, da amiche preziose! 
Il mio grazie va a voi e a loro, il mio grazie va anche a chi ha deciso di sbattere la porta e uscire dalla mia vita: grazie, adesso è tutto più pulito!

25 marzo 2019

Recensione 'Dolcissima abitudine' di Alberto Schiavone - Guanda


Titolo: Dolcissima abitudine || Autore: Alberto Schiavone || Editore: Guanda
Data di pubblicazione: 10 gennaio 2019 || Pagine: 250

Torino, 2006. Piera, sessantaquattro anni, sta partecipando al funerale del suo ultimo cliente. Per gran parte della sua vita Piera Cavallero è stata Rosa, una prostituta. Ha avuto molto. Ha avuto niente. Ha avuto soldi, tanti, un piccolo impero economico insieme a una sua emancipazione personale. E ha avuto un figlio, che però non la conosce. Ma Rosa negli anni non ha mai perso di vista questo figlio. Gli è stata accanto passo dopo passo senza farglielo sapere. Ora, giunta a fine carriera, sente che è arrivato il momento di chiudere i conti con il passato. Un passato che ripercorriamo dai primi anni Cinquanta, quando nella Torino in espansione del dopoguerra Rosa inizia il mestiere in casa con la madre, che le ha trasmesso la professione appena adolescente. Seguiamo le sue vicende e la sua caparbia evoluzione. Gli uomini incontrati, le cadute, la solitudine rotta dai pochi amici e dai clienti che l'hanno accompagnata. La storia di Rosa, minuscola eppure incredibile, ispirata a figure e ambienti reali, si mischia con la storia del Novecento fino ad arrivare ai giorni nostri, insieme alla necessità spietata di trovare una difficile pace.

20 marzo 2019

[Bookswiffer...] Recensione 'L'uomo di gesso' di C. J. Tudor - Rizzoli

Dopo un mese di pausa (mea culpa mea culpa mea grandissima culpa!), torna Bookswiffer, la rubrica che dovrebbe aiutare me, la Bacci e Lallina a smaltire quei libri che acquistiamo in preda a un'impellente necessità di portare a casa un nuovo libro e che, poi, immancabilmente, vengono dimenticati in libreria, soppiantati da acquisti più recenti!
Questo mese è stata Lallina a scegliere uno dei cinque libri che ho pescato dalla mia libreria 


E la cretina lei ha scelto...


Titolo: L'uomo di gesso || Autore: C. J. Tudor || Editore: Rizzoli
Data di pubblicazione: 30 gennaio 2018 || Pagine: 347

Sono trascorsi trent'anni. Ed Munster adesso è un uomo, è rimasto a vivere nella stessa cittadina e insegna nella scuola locale. Abita nella bella casa che gli ha lasciato la madre e affitta una stanza a una studentessa vivace da cui è attratto, suo malgrado. Ed sembra essersi lasciato il passato alle spalle, quell'estate del 1986 in cui era un ragazzino e trascorreva giorni interi con i suoi amici. Tra infinite corse in bicicletta, spedizioni nei boschi che circondano la pittoresca e decadente Anderbury e i pomeriggi a scuola, il loro era un tempo sereno: erano una banda, amici per la pelle. E avevano un codice segreto: piccole figure tracciate col gesso colorato, per poter comunicare con messaggi comprensibili solo a loro. Poi, un giorno, quei segni li avevano condotti fino al bosco. Fino al corpo smembrato di una ragazza. Chi sia stato l'artefice di un simile delitto, in questi trent'anni, non si è mai saputo. Sono state percorse innumerevoli piste, tutte finite in vicoli ciechi, tutte rimaste fredde. La verità di cosa sia successo quel giorno nel bosco non è mai emersa. Ma adesso Ed ha ricevuto una lettera: un unico foglio, un uomo stilizzato, disegnato col gesso. Anche gli altri hanno ricevuto lo stesso messaggio. L'uomo di gesso è tornato. Con un thriller ispirato alla migliore tradizione anglosassone, C.J. Tudor afferra il lettore in una spirale progressiva e inesorabile, dentro la quale, solo nelle ultime pagine, ogni tassello troverà il proprio posto. Quando il quadro si farà d'un tratto necessariamente chiaro.

18 marzo 2019

Recensione 'A cosa servono le ragazze' di David Blixt - La Corte Editore


Titolo: A cosa servono le ragazze || Autore: David Blixt || Editore: La Corte Editore
Data di pubblicazione: 18 ottobre 2018 || Pagine: 558

"A cosa servono le ragazze" è un romanzo che racconta la vera storia di Nellie Bly, la prima giornalista investigativa al mondo, la donna che ha contribuito a rivoluzionare la condizione sociale femminile. La storia inizia nel 1885, quando Elisabeth Cochrane, una mattina, leggendo il Dispatch, rimane colpita da un articolo che tratta del ruolo delle donne, viste esclusivamente come perfette padrone di casa e madri di famiglia. Elizabeth s'infuria e decide di scrivere a sua volta al giornale. La sua voce è forte, totalmente nuova, polemica: e questo non può che piacere al direttore del giornale che, in maniera del tutto inaspettata, le propone un lavoro come giornalista. Nellie Bly sarà il nome con cui inizierà a firmare i suoi articoli diventando una vera icona del femminismo, che si batte contro l'industria dominata dagli uomini, riportando storie che nessun altro vuole raccontare. Non si accontenta di scrivere, ma con una passione e determinazione dirompenti, si cala nei ruoli più diversi per vivere sulla propria pelle e documentare le situazioni e le condizioni delle donne lavoratrici del suo tempo. Fingendosi pazza, arriverà addirittura a entrare nel manicomio di Blackwell's Island, rimanendoci per dieci lunghi giorni. Spogliata, drogata, picchiata, dovrà sopportare dieci notti di terrore e rivivere i giorni più bui della sua infanzia, per riuscire poi a fuggire e raccontare al mondo la sua storia.

14 marzo 2019

Recensione 'Vedrai, vedrai' di Stefano Amato - Giunti


Titolo: Vedrai, vedrai || Autore: Stefano Amato || Editore: Giunti
Data di pubblicazione: 9 gennaio 2019 || Pagine: 224

Durante la notte di San Lorenzo, seduto sul bagnasciuga lontano dai falò, dalle chitarre scordate e dagli amici che festeggiano il diploma, Alessio guarda il cielo, chiude gli occhi ed esprime un desiderio. 
Un mese dopo, il ragazzo sale le scale mobili della metropolitana di Porta Venezia, a Milano. Ha lasciato la Sicilia e le temperature tropicali della lavanderia di famiglia per cercare fortuna al nord, ospite di sua zia Franca, che gestisce un esclusivo ristorante del centro, il Beccafico. Il giovane ma già celebre chef Roberto Bernini, star del locale e della movida milanese, prende il timido e solitario Alessio sotto la sua ala e, tra un party e un vernissage, gli presenta la gente che conta. 
Ma Alessio ha già incontrato la persona che per lui conta davvero: è Beatrice, l’aiuto cuoco del Beccafico, che lo ha stregato con i suoi occhi di due colori diversi, magici… Per Alessio è stato un colpo di fulmine. Per Beatrice, invece, è un sentimento che cresce piano, inaspettatamente, tra cinema d’essai, piccoli bar di quartiere e passeggiate alla scoperta di una città lontana dall'immaginario comune. Ma la ragazza ha un segreto che non potrà nascondere a lungo e che manderà in pezzi gli equilibri del ristorante, e il cuore di Alessio.

11 marzo 2019

Recensione 'Niente caffè per Spinoza' di Alice Cappagli - Einaudi


Titolo: Niente caffè per Spinoza || Autore: Alice Cappagli || Editore: Einaudi
Data di pubblicazione: 5 febbraio 2019 || Pagine: 278

Lei gli legge i filosofi e gli riordina la casa, lui le insegna che nei libri si possono trovare le idee giuste per riordinare anche la vita. Perché lui è un anziano professore capace di vedere nel buio, lei una giovane donna che ha perso la bussola. E mentre il sole entra a secchiate dai vetri, mentre il libeccio passa «in un baleno dall'orizzonte al midollo, modificando i pensieri e l'umore», il profumo della zuppa di lenticchie si mescola ai Pensieri di Pascal, creando tra i due un'armonia silenziosa e bellissima. «Bisogna che io legga nelle cose piccole verità universali. Ma mi occorre la sua collaborazione», dice il Professore a Maria Vittoria. E non resta che dargli ragione, perché in fondo siamo tutti responsabili della forma che imprimiamo alla felicità, nostra e degli altri. Quando all'ufficio di collocamento le propongono di fare da cameriera e lettrice a un vecchio professore di filosofia che ha perso la vista, Maria Vittoria accetta senza pensarci due volte. Il suo matrimonio sta in piedi «come una capannuccia fatta con gli stuzzicadenti» e tutto, intorno a lei, sembra suggerirle di essere arrivata al capolinea. Il Professore la accoglie nella sua casa piena di vento e di luce e basta poco perché tra i due nasca un rapporto vero, a tratti comico e mordace, a tratti tenero e affettuoso, complice. Con lo stesso piglio livornese gioioso e burbero, Maria Vittoria cucina zucchine e legge per lui stralci di Pascal, Epitteto, Spinoza, Sant'Agostino, Epicuro. Il Professore sa sempre come ritrovare le verità dei grandi pensatori nelle piccole faccende di economia domestica e Maria Vittoria scopre che la filosofia può essere utile nella vita di tutti i giorni. Ogni lettura, per lei, diventa uno strumento per mettere a fuoco delle cose che fino ad allora le erano parse confuse e raccogliere i cocci di un'esistenza trascorsa ad assecondare gli altri. Intorno c'è Livorno, col suo mercato generale, la terrazza Mascagni e Villa Fabbricotti, le chiese affacciate sul mare. E una girandola di personaggi: gli amici coltissimi del Professore, la figlia Elisa, la temibile Vally, cognata maniaca del controllo, la signora Favilla alla costante ricerca di un gatto che le ricorda il suo ex marito, i vecchi studenti che vengono a far visita per imbastire interminabili discussioni. E poi Angelo, ma quello è un discorso a parte. A poco a poco Maria Vittoria e il Professore s'insegneranno molto a vicenda, aiutandosi nel loro opposto viaggio: uno verso la vita e l'altro - come vuole l'ordine delle cose - verso la morte. Senza troppi clamori, con naturalezza, una volta chiuso il libro ci rendiamo conto che la lezione del Professore sedimenta dentro a tutti noi: dai libri che amiamo è possibile ripartire sempre, anche quando ogni cosa intorno ci dice il contrario.

7 marzo 2019

Recensione 'Circe' di Madeline Miller - Sonzogno


Titolo: Circe || Autore: Madeline Miller || Editore: Sonzogno
Data di pubblicazione: 14 febbraio 2019 || Pagine: 411

Ci sembra di sapere tutto della storia di Circe, la maga raccontata da Omero, che ama Odisseo e trasforma i suoi compagni in maiali. Eppure esistono un prima e un dopo nella vita di questa figura, che ne fanno uno dei personaggi femminili più fascinosi e complessi della tradizione classica. Circe è figlia di Elios, dio del sole, e della ninfa Perseide, ma è tanto diversa dai genitori e dai fratelli divini: ha un aspetto fosco, un carattere difficile, un temperamento indipendente; è perfino sensibile al dolore del mondo e preferisce la compagnia dei mortali a quella degli dèi. Quando, a causa di queste sue eccentricità, finisce esiliata sull'isola di Eea, non si perde d'animo, studia le virtù delle piante, impara a addomesticare le bestie selvatiche, affina le arti magiche. Ma Circe è soprattutto una donna di passioni: amore, amicizia, rivalità, paura, rabbia, nostalgia accompagnano gli incontri che le riserva il destino - con l'ingegnoso Dedalo, con il mostruoso Minotauro, con la feroce Scilla, con la tragica Medea, con l'astuto Odisseo, naturalmente, e infine con la misteriosa Penelope. Finché - non più solo maga, ma anche amante e madre - dovrà armarsi contro le ostilità dell'Olimpo e scegliere, una volta per tutte, se appartenere al mondo degli dèi, dov'è nata, o a quello dei mortali, che ha imparato ad amare.


4 marzo 2019

Recensione 'Eloisa e Abelardo' di Manuela Raffa - Piemme


Titolo: Eloisa e Abelardo || Autore: Manuela Raffa || Editore: Piemme
Data di pubblicazione: 12 febbraio 2019 || Pagine:323

1116, Regno di Francia. Eloisa è una donna fuori dal comune. Chiusa in convento fin da giovanissima, senza sapere nulla dei genitori, non è mai riuscita ad abituarsi a quella vita, una prigione fatta di polvere, silenzio e litanie, per lei prive di senso, ripetute all'infinito. L'unico modo di evadere è chiudersi nella biblioteca del convento dell'Argenteuil e perdersi tra le righe dei manoscritti che lì vengono conservati. Per questo, il giorno in cui le viene consegnata la lettera di suo zio Fulberto, che la invita a raggiungerlo a Parigi a vivere con lui, fuori da quelle odiate mura, Eloisa non crede ai propri occhi. La libertà. Finalmente la libertà che tanto ha desiderato assaporare. Pietro di Berengario, noto in tutta Parigi come Abelardo, è uno dei filosofi più celebri del suo tempo. Le sue lezioni all'università sono seguite da centinaia di studenti. Per quello ha lasciato la primogenitura e il suo castello in Bretagna e ha preso i voti, perché era il solo modo per poter dedicare la sua vita all'unica cosa che per lui abbia un senso: il sapere. Quando Eloisa e Abelardo si incontrano - lo zio di lei ha voluto concedere alla nipote una vera istruzione con il maestro più rinomato del momento - la loro è quasi una sfida. Diffidente lui, perché non pensa che una donna possa meritare la fama di letterata con cui viene acclamata Eloisa. E orgogliosa lei, che sente il rifiuto di Abelardo ad accettare la sua intelligenza. Ed è proprio questo il momento in cui sboccia il loro amore, in cui passione e intelletto fungono da trama e ordito, un'unione che è di corpi quanto di anime e menti. Tanto grande nella gioia quanto disarmante nel suo drammatico epilogo, che li porterà prima a mentire e a imbrogliare chi li ama, poi a perdere tutto e a vivere separati per sempre.

1 marzo 2019

Reading journal febbraio 2019 & TBR marzo 2019


È finito febbraio... che tu sia maledetto, piccolo, insulso, stupido mese! Non solo hai 3 giorni in meno, che vogliono dire meno tempo per leggere e meno inverno, ma sei anche stato un mese pieno di brutti libri!


febbraio in 4 foto

  1. Come detto, febbraio è stato un mese pieno di brutte letture: il libro che più di tutti racchiude le peggiori caratteristiche è sicuramente "Il manoscritto incompiuto" di Liam Callanan, un romanzo che non avevo neanche notato e che, invece, mi è arrivato a sorpresa dalla Casa Editrice. Ecco, forse è per questo che odio tanto le sorprese!
  2. Incontro con Marco Bonini: ok, lo ammetto! Se avessi saputo cosa mi aspettava, me ne sarei rimasta a casa tranquilla tranquilla!
  3. Su Instagram si è parlato di #kitdellettore: libro, taccuino, matita, segnalibro e segnapagina. Voi di cosa avete bisogno quando leggete?
  4. E se i libri brutti di febbraio sono stati tanti, c'è stato lui a risollevare il mio umore di lettrice: "Ti rubo la vita" di Cinzia Leone è una meraviglia degna di essere letta!
ARRIVI DI FEBBRAIO

Sapete quando vi ho detto che ho già abbandonato l'unico buon proposito fatto per il 2019? Ecco...


  • Domani andrà meglio - Betty Smith acquisto Mondadori
  • La canzone di Achille - Madeline Miller acquisto Libraccio 
  • Niente caffè per Spinoza - Alice Cappagli acquisto Feltrinelli
  • A cosa servono le ragazze- David Blixt acquisto Amazon
  • Il silenzio che rimane - Matteo Ferrario acquisto Amazon
  • Dove nasce il vento - Nicola Attadio acquisto Amazon
  • L'isola delle anime - Johanna Holmström acquisto Libraccio
  • I Goldbaum - Natasha Solomons omaggio Neri Pozza
  • Il rimedio miracoloso - H. G. Wells acquisto Mondadori
  • Se ami qualcuno dillo - Marco Bonini acquisto Libraccio
  • Eloisa e Abelardo - Manuela Raffa omaggio Piemme
  • Ti rubo la vita - Cinzia Leone omaggio Mondadori
  • Il manoscritto incompiuto - Liam Callanan omaggio Nord
A febbraio ho letto 7 libri per un totale di 2888 pagine


  • Ti rubo la vita - Cinzia Leone ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
  • Sette giorni perfetti - Rosie Walsh ⭐️
  • Il manoscritto incompiuto - Liam Callanan ⭐️
  • I Goldbaum - Natasha Solomons ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
  • Un matrimonio americano - Tayari Jones ⭐️ ½
  • Se ami qualcuno dillo - Marco Bonini ⭐️⭐️⭐️⭐️
  • Eloisa e Abelardo - Manuela Raffa (recensione lunedì) ⭐️⭐️
E concludiamo, come sempre, con la to be read di marzo (nella cui foto manca "Circe", arrivato dopo che avevo già scattato!)


  1. Perduti nei quartieri spagnoli - Heddi Goodrich
  2. A cosa servono le ragazze - David Blixt
  3. Dolcissima abitudine - Alberto Schiavone
  4. L'uomo di gesso - C. J. Tudor
  5. Vedrai, vedrai - Stefano Amato
  6. È così che si uccide - Mirko Zilahy
  7. Niente caffè per Spinoza - Alice Cappagli