MRS MARCH
Virginia Feito
Harper Collins
6 settembre 2022
336 pagine
L’ultimo romanzo di George March è come sempre un successo, adorato dai lettori e dalla critica. Nessuno potrebbe essere più fiero della sua devota moglie, che si sente parte di tutti gli onori e i riconoscimenti: Mrs. March è infatti completamente dedicata al marito. La sua vita nell’Upper East Side segue una rigida routine fatta di dignità e totale controllo. Finché una mattina, mentre compra il pane nella consueta pasticceria, Mrs. March conversa con la commessa e per caso capisce che la protagonista del romanzo, una disgustosa e meschina prostituta, è ispirata a lei. Stringendo la borsetta di pelle nei guanti color menta, fugge dal negozio, sconvolta. Cosa può aver fatto per meritare una tale umiliazione?
Il sospetto comincia a insinuarsi insidioso nella sua mente. E tutto quello che credeva di sapere su George e su se stessa inizia a sembrarle un inganno. La paranoia la spinge a frugare tra i documenti del marito, fino a trovare un articolo di giornale che parla di una donna scomparsa. Forse George c’entra qualcosa? Nella notte, Mrs. March inizia a sentire strani rumori, i pensieri la assalgono senza sosta e in più nella casa iniziano ad apparire degli scarafaggi impossibili da debellare… Finché la donna decide. Deve fare qualcosa per scoprire la verità.
Avete presente quando tutti gridano al capolavoro, al thriller psicologico dell'anno e voi, ingenui, ci credete?
Ecco, poi iniziate Mrs March e vi accorgete che l'unico brivido che vi percorre la schiena è quello del fastidio!
Mrs March è la moglie perfetta di un romanziere di successo, vive a New York, e un giorno qualcuno le dice che la protagonista del nuovo libro del marito somiglia terribilmente a lei.
Apriti cielo! Da lì partono un turbine di paranoie, sospetti, crisi isteriche e momenti di altissima introspezione tipo: "Oh, ho le mani sporche di farina, che orrore."
Un'idea potenzialmente interessante, trasformata in una lunga lamentela esistenziale con zero tensione e tantissima noia.
Mrs March dovrebbe essere un personaggio complesso, sfaccettato, fragile. Invece è una via di mezzo tra una protagonista di soap anni '80 e la signora della porta accanto che si lamenta dei rumori nel condominio.
Non c'è empatia, non c'è follia autentica, non c'è nulla. Solo una donna annoiata che diventa ancora più noiosa col passare delle pagine.
Il marito? Un fantasma! E tutti gli altri personaggi servono giusto a farle fare qualche smorfia in più!
Virginia Feito scrive come chi vuole a tutti i costi sembrare raffinata: frasi levigate, aggettivi ricercati, ritmo compassato.
Peccato che sotto la superficie patinata ci sia il nulla cosmico. Ogni tanto si pensa "adesso succede qualcosa", ma niente da fare!
Mrs March è un romanzo che si guarda allo specchio e si applaude da solo. Vorrebbe essere inquietante, claustrofobico e decadente, in realtà è solo monotono.
Più che thriller psicologico, sembra un lungo pomeriggio di caldo afoso passato a fissare un muro beige!
Lo consiglio? Beh, se volete testare la vostra soglia di sopportazione o vi serve un ottimo esempio di come non scrivere un romanzo psicologico, allora accomodatevi pure!
Per tutti gli altri: lasciate stare! Ci sono già abbastanza paranoie nella vita reale, non serve aggiungere anche quelle di Mrs March.
In sintesi, se avete fretta:
- protagonista: snervante
- tensione: evaporata al capitolo due
- finale: uno starnuto letterario
- emozioni: solo irritazione
Giudizio finale: Mrs March è un libro che si crede profondo, ma affoga in una tazza di tè tiepido.
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