Recensione IN ANTEPRIMA
‘I Monteleone’ di Lucia Tilde Ingrosso - Baldini+Castoldi


I MONTELEONE || Lucia Tilde Ingrosso || Baldini+Castoldi || 20 giugno 2023 || 421 pagine


C’è Pia, la contessa matriarca, con granitiche certezze e inaspettate fragilità, e poi Roberto, suo marito adorante, che «più che pensare, funziona». Quando Giuliano, il loro unico figlio, si sottrae al copione già scritto della sua vita dorata, i Monteleone imbracciano sorte e futuro in un viaggio che, fra il tragico e il lieto, dal 1931 li condurrà fino ai giorni nostri. Cinque generazioni affollano questo ritratto corale, insieme alle gioie e ai dolori di una famiglia irripetibile, ma a ben guardare qualunque. Si avvicendano suocere sofisticate e nuore cafone, Natali in città ed estati sul lago, padri integerrimi e zii faccendieri. Ma soprattutto, segreti inconfessabili e verità tramandate, come pure una pericolosa vendetta e qualche insperata rinascita. In una corsa a perdifiato fra passato e presente, spostandosi fra la Roma occupata e la Milano da bere, Lucia Tilde Ingrosso intesse una saga privata piena di ironia e tenerezza, un inno intonato a squarciagola alle famiglie legate dal sangue o, meglio ancora, dal semplice amore.


Saghe familiari: gioia e dolore della mia vita da lettrice. Se sono ben scritte, entrano nel cuore e fatico a lasciar andare i personaggi; in caso contrario, la prendo quai sul personale, come se l’autore mi avesse fatto un torto!
I Monteleone avevano un grande, grandissimo senso della famiglia. Erano sempre presenti, compatti, solidali. In ogni circostanza, a prescindere.

I Monteleone è il primo volume di quella che dovrebbe essere una trilogia che vede protagonista la famiglia Monteleone, cinque generazioni che, dal 1931 a oggi, popola la vita della Milano bene. Patriarca è Roberto, sposato all’algida Contessa Pia Stampa; dalla loro unione nascerà Giuliano, un ragazzo pacato che seguirà le orme paterne, studiando giurisprudenza ed entrando a far parte dello studio legale di famiglia. Ma sarà proprio Giuliano a scombinare le carte della perfezione che contraddistingue la sua famiglia, venendo meno a quello che era il destino pensato per lui dai suoi genitori.

In un intreccio fatto di vita, persone, luoghi e storia, Lucia Tilde Ingrosso racconta la normalità di una famiglia che normale non è. Tra saloni addobbati e feste sontuose, scopriremo i segreti e gli aneddoti di ognuno dei protagonisti. Tradimenti, delusioni, perdite, piccoli e grandi segreti saranno il traino di un romanzo che ha la capacità di coinvolgere il lettore, rendendolo parte integrante della storia.

Com’è ovvio davanti a tanti personaggi, nasceranno simpatie e antipatie e ci si troverà a fare il tifo per alcuni o a diffidare di altri. E mentre impareremo a conoscere i componenti della famiglia Monteleone, l’autrice ci svelerà ogni loro segreto, anche quelli inconfessabili, anche quelli rimasti custoditi, tra le mura della casa di famiglia, per quasi un secolo. È proprio questo il fascino nascosto di questo romanzo: non solo impareremo a conoscere i Monteleone, ma saremo i coinvolti nei loro intrighi!

La verità ci rende più forti e più liberi. Ma la verità non è tutto [...] Una famiglia è formata da persone che si amano, si aiutano e si proteggono.

A fare da contorno alle vicissitudini di famiglia, la città di Milano: dominante, ma mai prevaricante, appare come unico scenario possibile a ospitare questa storia i suoi protagonisti. Esattamente come i Monteleone, Milano risulta altera ma aperta a tutti, contraddittoria ma onesta, algida ma accogliente. Dai palazzi storici ai grattacieli di City Life, passando per la Rinascente, Milano fa da sfondo e, allo stesso tempo, da co-protagonista alla vita di cinque generazioni di Monteleone.

Solo una “pecca” si può imputare a questo romanzo: i personaggi, com’è ovvio, sono davvero numerosi e spesso, durante la lettura, si fatica un po’ a riconoscerli tutti. Se alcuni, grazie al maggiore spazio che l’autrice dedica loro, diventano familiari e facilmente ricollegabili alle vicende personali, per altri occorre fare continuo riferimento all’albero genealogico presente all’inizio del romanzo. Ovviamente, in presenza di una famiglia così numerosa, sono presenti anche dei personaggi secondari; non molti, per fortuna e, loro sì, perfettamente identificabili nel contesto della trama.

Se latitano le descrizioni fisiche (dei Monteleone sappiamo che hanno la bellezza tipica delle persone ricche!), abbondano, invece, quelle relative alle mise dei personaggi; d’altronde, tra le loro fila si muove Gilla, una famosa stilista!

Il romanzo si conclude svelando i segreti più oscuri della famiglia e dando un senso alla presenza di un personaggio del quale l’autrice ci fa subito sospettare, anche se con maestria, tutto verrà rivelato solo alla fine della storia. Tutto… ma non tutto! Lucia Tilde Ingrosso fa in modo di soddisfare le curiosità del lettore, ma lascia anche uno spiraglio sulla vita della famiglia, perfetto per ingolosire chi legge e fargli attendere, con la giusta impazienza, il prossimo volume!



Ringrazio la Casa Editrice per avermi inviato una copia del romanzo



La Libridinosa

Cosa fai nella vita? Leggo!

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