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"Sotto mentite spoglie" di Antonio Manzini: Rocco e la squadra tra ironia, mistero e malinconia

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SOTTO MENTITE SPOGLIE Antonio Manzini Sellerio 546 pagine 4 novembre 2025 Ad Aosta è quasi Natale. Una stagione difficile, per Rocco Schiavone, e non solo per lui. Un periodo dell’anno che da sempre con le sue usanze svetta nella nota classifica affissa in Questura. Tutto sembra andare male. Ovunque nelle strade si esibiscono cori di dilettanti che cantano in ogni momento della giornata. La città è preda di lucine a intermittenza, della puzza di fritto, dell’agita- zione dovuta all’acquisto compulsivo. Lampeggiano vetrine e finestre, auto e antifurti. Di fronte ai negozi, pupazzi di raso e fiamme di stoffa si agitano al soffio dell’aria calda dimenando braccia, teste e lingue. Non c’è da aspettarsi niente di buono.  E infatti. Una rapina finisce nel peggiore dei modi possibili, coprendo Rocco di ridicolo, fin sui gior- nali. Un cadavere senza nome viene ritrovato in un lago, incatenato a 150 chili di pesi. Un chimico di un’azienda farmaceutica sparisce senza lasciare traccia. Rocco...

Come non rispondere alla domanda "Quanti libri hai letto quest'anno?"

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La scena del crimine Succede sempre così: ti siedi, prendi fiato, sei tranquilla. Poi arriva lei, la domanda: "Quanti libri hai letto quest'anno?". Detta con quel tono lì, quello che non chiede davvero. Quello che misura . Come se stessi per salire su una bilancia emotiva e il risultato comparisse in sovrimpressione: lettrice valida/lettrice deludente. Io sorrido. Dentro, però, sento lo stesso brividino che si prova quando qualcuno ti chiede l'età e tu sai che non è una curiosità, è un confronto. Il nodo: quando i numeri diventano più importanti dei libri Per anni sono stata una lettrice da almeno 100 libri l'anno. Lo dico senza falsa modestia e senza orgoglio: era un fatto. Leggevo ovunque, sempre. Anche quando non ne avevo voglia. Anche quando ero stanca. Anche quando, a dirla tutta, stavo tappando silenzi che non volevo ascoltare. Poi è arrivato Instagram. E con lui la classifica non richiesta: wrap up (che a me sa sempre di cibo del McDonald's!), obiettivi...

"La Rosa e La Spina" di Stefania Bertola: una storia carina, dimenticabile e un finale che si chiude troppo presto

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LA ROSA E LA SPINA Stefania Bertola Einaudi 232 pagine 7 ottobre 2025 Rosa Soave ha quasi quarant’anni, un figlio, un ex marito che l’ha lasciata il giorno di Natale e un quaderno Pigna con cui chiacchiera come se fosse un amico. E poi intorno a lei volteggiano cognate eco-bio con smanie romantiche, capi fin troppo affascinanti, preti impiccioni, editori sentimentali, professori sexy, amiche tuttofare, famiglie pericolose... In questo tourbillon, Rosa ha una sola certezza: con l’amore ha chiuso. Ma quando dalle nebbie del passato riemerge Doralice Spina – la sua miglior nemica del liceo, specializzata nel rovinare le vite degli altri – è davvero troppo. La Spina pungerà ancora o Rosa riuscirà a impedirglielo? Una deliziosa commedia metropolitana che ci consola, ci fa ridere e ci conferma che a volte non c’è altro da fare: bisogna prendere un bel respiro e ricominciare da capo. Oltre a scrivere sul suo quaderno nuovo e a detestare l’altrettanto nuova fidanzata dell’uomo che fino a ieri ...

"Le ore fragili" di Virginie Grimaldi - Quando il dolore fa meno rumore

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LE ORE FRAGILI Virginie Grimaldi Edizioni e/o 256 pagine 17 settembre 2025 Diane ha sempre avuto sogni semplici. Un marito, due figli e un lavoro che le piace è più di quanto avesse osato sperare. Il giorno in cui Seb la lascia il suo mondo vacilla. Concentrata sul proprio dolore, non vede la tragedia che si sta svolgendo altrove. Accanto a lei, nella camera di fronte alla sua, le risate della figlia si estinguono. Lou ha sedici anni e paura di crescere, e la sua prima pena d’amore le strappa qualcosa di più che semplici lacrime. Quando Diane lo capisce è pronta a tutto per aiutarla, anche a tornare verso un passato da cui era fuggita. Insieme, madre e figlia camminano su un filo teso. Sotto di loro, il torrente della vita ribolle e porta via con sé le ore fragili.

Bookblogger vs Bookstagrammer: parole storte, foto perfette

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Io, un libro e una foto venuta male: buongiorno, realtà Stamattina ho fotografato un libro. Anzi, no: ho tentato di fotografare un libro. Risultato? Una copertina storta, luce pessima, tazza mezza vuota e riflesso della mia faccia stanca sullo schermo. Nel frattempo, su Instagram, qualcuno aveva già pubblicato l'ennesimo flat lay perfetto: libro centrato al millimetro, caffè fumante, fiore secco strategico, luce naturale che neanche Capri a mezzogiorno. Preset contro pensieri: quando l'estetica prende a schiaffi la sostanza Il mondo dei libri oggi è questo: da una parte chi racconta, dall'altra chi mostra. I Bookstagrammer costruiscono estetiche, i Bookblogger costruiscono pensieri . Loro lavorano di palette, noi di paragrafi. Loro regolano i preset, noi i filtri mentali. Non è una guerra, teoricamente. È una convivenza forzata. Ma ogni tanto sembra una sfida silenziosa: chi deve essere più perfetto? Il contenuto o la confezione? Perché sì, la foto è pulita, elegante, armon...

L'anno dei libri dimenticati: quando la vita cambia e la lettura resta indietro

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Premessa affettuosamente disperata C'è stato un tempo - tipo l'anno scorso, niente di epico - in cui potevo permettermi il lusso di leggere 6 romanzi al mese. Avevo una routine, una poltrona, dei cani che russavano e un buon rapporto con la mia libreria. Insomma, un equilibrio (orribile, ma tale era). Poi è arrivato questo nuovo anno che, invece di bussare, è entrato sfondando la porta: nuova città, nuova casa, un lavoro, nuovo amore! Un quartetto perfetto... per ridurre drasticamente la mia capacità di leggere qualunque cosa  più lunga della lista della spesa. Il risultato? L'anno dei libri dimenticati. Iniziati e abbandonati, sfogliati e traditi, lasciati a metà come relazioni estive senza messaggio di addio. E non nego che, per una lettrice come me, abituata a macinare pagine come se stessi allenandomi per le olimpiadi della TBR, la scoperta sia stata, almeno inizialmente, traumatica. La sfilata dei libri abbandonati (non per colpa loro) Giuro che non erano libri sbaglia...

Narrativa contemporanea: 12 romanzi imperdibili che hanno davvero senso

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La narrativa contemporanea è piena di trabocchetti. Apri un libro sperando di trovare una storia intelligente e ti ritrovi con un personaggio che parla come un post motivazionale di Instagram. Oppure incappi nel famigerato "romanzo che ti cambierà la vita"... e l'unica cosa che cambia è la tua voglia di fidarti delle fascette! E allora eccomi qui, io - La Libridinosa, Laura in persona - a fare quello che faccio meglio: selezionare solo i romanzi che hanno senso davvero . Niente fuffa, niente moralismi impacchettati bene, niente storie scritte per insegnarti qualcosa che in realtà già sai. Solo libri che fanno quello che un libro dovrebbe fare: sentire . Sentire forte, sentire bene. Ecco la mia selezione di irrinunciabili: 1. La tentazione di essere felici - Lorenzo Marone Il romanzo che ti prende per mano, ti fa una carezza, poi ti dà una sberla (dolce), poi di nuovo una carezza. Marone riesce a parlare di fragilità e seconde possibilità senza mai diventare melenso. Cesar...

Recensione 'Tanta ancora vita' di Viola Ardone: quando la voce dell'autrice rovina anche la speranza

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TANTA ANCORA VITA Viola Ardone Einaudi 336 pagine 23 settembre 2025 «Questo fanno i bambini alle persone. Le sincronizzano sul tempo dell’amore». Una mattina Vita apre la porta di casa e trova, accoccolato sull’uscio, Kostya. Lui, che neppure parla la sua lingua, le cambierà l’esistenza. Perché ogni figlio nato sulla terra è il figlio di tutte, di tutti. Nei romanzi di Viola Ardone l’incontro fra esseri umani ha sempre la potenza di un miracolo, capace di scardinare la solitudine, di ricomporre la speranza. Kostya ha dieci anni quando si mette in viaggio per arrivare dalla nonna Irina, domestica a Napoli. Nello zaino, la foto di una madre mai conosciuta e un indirizzo. Suo padre è al fronte per difendere l’Ucraina appena invasa. Tra soldati che cercano di bloccarlo al confine e sconosciute che gli dànno una mano, il bambino riesce ad arrivare. Vita, la signora per cui la nonna lavora, lo scopre addormentato sullo zerbino. Quattro anni fa lei ha perso suo figlio e ora passa le giornate...