7 gennaio 2015

Barattolo del Sorriso 2015

lalibridinosa

L'1 gennaio 2015
prendete un barattolo vuoto
e mettetelo da qualche parte
in camera vostra.
Ogni volta che leggerete un libro,
scrivete il titolo su una strisciolina di carta
e mettetela nel barattolo.
Il 31 dicembre 2015
aprite il barattolo
e contate quante striscioline ci sono,
quanti libri avete letto durante l'anno.

Mentre contate,
fate caso al bellissimo sorriso che state facendo!

Quello che vedete nella foto, è il mio Barattolo del Sorriso per il 2015.

So che in tanti aspettavate questo post. Ho voluto dare modo a tutti di rientrare dalle vacanze e di riprendere i ritmi quotidiani. Ma eccoci qui con la seconda edizione del Barattolo del Sorriso!

Molti di voi mi hanno già fatto avere le foto del proprio barattolo, altri sono ancora alle prese con colla e carta per decorarlo, qualcuno, infine, ha già iniziato a mettere dentro i primi biglietti!

Come l'anno scorso, quella del Barattolo del Sorriso è un'iniziativa puramente ludica. Non è una gara a chi legge di più o a chi crea il Barattolo più bello. È semplicemente un modo per strapparci un sorriso quando, a fine anno, aprendolo, ci renderemo conto di quanti bei libri ci hanno tenuto compagnia!

Quindi, adesso tocca a voi: armatevi di barattoli, colla, carta, forbici e ciò che la vostra fantasia vi suggerisce, create il vostro Barattolo del Sorriso e mandatemi una foto. I mezzi sono sempre quelli: una mail, un messaggio su facebook, un piccione viaggiatore...

Troverete le foto dei vostri Barattoli sulla pagina Facebook del blog.

6 gennaio 2015

Recensione 'La lettrice che partì inseguendo un lieto fine' di Katarina Bivald – Sperling&Kupfer


SINOSSI
Se la vita fosse un romanzo, quella di Sara non sarebbe certo una storia d'avventura. In ventotto anni non ha mai lasciato la Svezia e nessun incontro del destino le ha scompigliato l'esistenza. Timida e insicura, si sente a suo agio soltanto in compagnia di un buon libro e i suoi migliori amici sono i personaggi nati dalla fantasia degli scrittori, che le fanno vivere indirettamente sogni, viaggi e passioni. Fino al giorno in cui riceve una lettera da una piccola città dal nome bizzarro, sperduta in mezzo all'Iowa: Broken Wheel. A scriverla è una carta Amy, sessantacinquenne americana che le invia – dalla propria vastissima biblioteca personale – un romanzo richiesto da Sara su un sito web. È così che inizia tra loro una corrispondenza affettuosa e sincera, che apre a Sara una finestra sulla vita: Amy le dimostra che è possibile amare la lettura senza per questo isolarsi dal mondo, perché è bello condividere ogni piccolo momento prezioso, anche se si tratta di un romanzo. E dopo un fitto scambio di lettere e libri durato due anni, Sara stessa trova finalmente il coraggio di attraversare l'oceano per incontrare l'amica lettrice. Tuttavia, come in un inatteso capovolgimento di trama, non c'è Amy ad attenderla: il suo finale, purtroppo, è giunto prima del previsto. Ci sono però tutti gli eccentrici abitanti di cui Amy le ha tanto parlato. E mentre loro si prendono cura della spaurita turista (la prima nella storia di Broken Wheel), Sara decide diLäsarna i Broken Wheel rekommenderar ricambiare la gentilezza iniziandoli al piacere sconosciuto della lettura. Proprio lei, che ha sempre preferito i libri alle persone, in quella città di poche anime ma dal cuore grande troverà amicizia, amore ed emozioni da vivere sulla pelle: finalmente da vera protagonista della propria vita.
TITOLO:
La lettrice che partì inseguendo un lieto fine
TITOLO ORIGINALE:
Lasarna i broken wheel recommendar
AUTORE: Katarina Bivald
TRADUZIONE A CURA DI:
M. Podestà Heri e R. Negrito
EDITORE: Sperling&Kupfer
DATA DI PUBBLICAZIONE: 2 settembre 2014
PAGINE: 399
CODICE ISBN: 9788820056766
PREZZO: 16.90 €
E-BOOK: 9.99 €
TRAMA 7
PERSONAGGI 7
STILE 7
INCIPIT 8
FINALE 7
COPERTINA 7

4 stelle
Piacere Libridinoso


Quando un'amica ti regala un libro e lo fa dicendoti "L'ho visto e ho pensato a te", oltre a suscitare una grande gioia, viene fuori anche un po' di timore. Lo inizi e hai la paura che possa non piacerti. E anche se, ovviamente, la tua amica non ne avrebbe alcuna colpa, ti dispiacerebbe comunque.
Questo romanzo mi è stato regalato da Cuore Zingaro. Ricevere un libro, per una lettrice accanita come me, è sempre fonte di felicità! Riceverlo da lei, mi ha sciolto il cuore!
Così, qualche giorno fa, l'ho aperto e... ed è stato amore!
012ef3f907543ac2b48e9adf08e00c20928843ad24L'autrice ci racconta la storia di Sara, timida ragazza svedese la cui vita ruota attorno ai libri!
Sara lavora in una libreria e legge, legge, legge. La sua vita è fatta di carta ed inchiostro. Proprio questa sua passione le farà conoscere Amy, anziana signora dell' Iowa, con cui Sara inizierà una fitta corrispondenza, basato sull'amore reciproco per i libri.
Nel racconto troviamo Sara a Broken Wheel, piccolissimo centro in cui vive Amy. Peccato che, al suo arrivo, Sara scopra che Amy sia morta pochi giorni prima.
Così, Sara si troverà ad avere a che fare con un gruppo di strambi cittadini che l'accoglieranno come se fosse una di loro!
Ho amato questo libro per tanti motivi. Innanzitutto la protagonista, Sara, che più volta mi ha fatto esclamare: "Ma questa sono proprio io!". Sara, come me, vive di libri e il mondo che la circonda è solo un accessorio, spesso inutile e talvolta fastidioso.
L'amore per i libri che permea questa storia mi ha immediatamente fatta sentire a casa e, forte anche di una buona scrittura e di una storia piacevole, la lettura è scivolata via veloce e piacevole!
Unica pecca, se così vogliamo definirla, il finale un tantino scontato che, però, non rovina assolutamente il piacere di questa lettura.
A questo punto, non posso che ringraziare ancora una volta la mia adorata Cuore per questo dolcissimo dono e dirle che sì, pensare a me vedendo questo libro, è stata la cosa giusta!

Letto in 3 giorni

2 gennaio 2015

Recensione 'Il gioco delle tre carte' di Marco Malvaldi–Sellerio Editore


SINOSSI
Ritorna, e siamo alla seconda avventura, la squadra di investigatori del BarLume di Pineta, detto anche <<l'asilo senile>>. A parte il barrista Massimo e la sua banconista, la bella e comprensiva Tiziana, il più giovane del gruppo è Aldo, ultrasettantenne gestore dell'Osteria Boccaccio. Seguono Nonno Ampelio, Pilade, il Del Tacca e  del Comune (per distinguerlo da altri Del Tacca), il Rimediotti. La loro attività, unica, più che principale, si svolge nel presidiare il BarLume e, senza sosta, dietro il paravento della partita a carte, passare al setaccio tutti gli avvenimenti di Pineta, in un pettegolezzo toscano senza eufemismi e senza ritrosie. Qualche volta resta nelle maglie fitte della rete, un fatto criminale. In realtà è Massimo, pronto all'intuizione ma svogliato all'azione, che è spinto a investigare, richiesto casualmente dal commissario Fusco. I vecchietti fanno da polo dialettico, disturbante e negativo, in un contraddire minuzioso che però facilita la sintesi: corale ambientazione umana, provinciale e deliziosamente antiglobalizzata (lenta, perditempo, senza nessuna preoccupazione di efficienza mezzo-fine): Uno sfondo di commedia italiana, a dei gialli enigmistici la cui soluzione è affidata alla virtù del ragionamento e alla fortuna del caso. Nel gioco delle tre carte un esercizio di abilità e di elusione fornisce lo schema generico per risolvere un enigma criminoso consistente nel nascondere ostentando. Nel corso di un congresso, si trova ucciso un vecchio professore giapponese. La chiave pare sia in un computer che non contiene niente di significativo.
TITOLO: Il gioco delle tre carte
AUTORE: Marco Malvaldi
EDITORE: Sellerio
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2008
PAGINE: 216
CODICE ISBN: 9788838923340
PREZZO: 12.00 €
E-BOOK: 8.49 €
TRAMA 7
STILE 8
PERSONAGGI 8
INCIPIT 7
FINALE 7
COPERTINA 6

3 stelle e mezzo
Discretamente Libridinoso ... e mezzo!

Seconda avventura per i vecchietti del BarLume e per Massimo, barrista dal fiuto sopraffino!
Anche in questo secondo libro, ci scappa il morto!
A Pineta si tiene un congresso e arrivano luminari da tutto il mondo. Nel caso specifico, a lasciarci le penne è un anziano scienziato giapponese. Ma quello che sembrava un banale incidente, si rivelerà invece un omicidio.
E anche questa volta, mentre nonno Ampelio & co. stanno riuniti a giocare a carte attorno all'unico tavolo del BarLume con un minimo di segnale wi-fi, Massimo si ritroverà ad indagare su chi potrebbe aver ucciso il giapponese!
Con la consueta ilarità riscontrata nel primo romanzo, Malvaldi ci accompagna anche questa volta nel piccolo borgo toscano e ci fa sentire parte di un clan di simpatici anziani!
Ho riso tanto e mi sono anche divertita a cercare di scoprire chi fosse l'assassino e quali motivi lo avessero spinto a commettere un omicidio.
Credo proprio che una delle principali capacità di questo autore, sia quella di non far trapelare nulla sino alle ultime pagine.
Quindi, anche questa volta, vi consiglio di dedicare un paio d'ore del vostro tempo a questo bravissimo autore!

Letto in 2 ore

31 dicembre 2014

Recensione 'La briscola in cinque' di Marco Malvaldi - Sellerio


SINOSSI
Al BarLume, in un paese della costa intorno a Livorno, tra un caffè e una briscola in cinque, quattro vecchietti e il barista si ritrovano a chiacchierare, discutere, contendere, litigare e infine indagare sul delitto di una giovane ragazza. E sotto all'intrigo giallo, la vita di una provincia ricca che sopravvive testarda alla devastazione del consumismo turistico.
La rivalsa dei pensionati. Da un cassonetto dell'immondizia in un parcheggio periferico, sporge il cadavere di una ragazza giovanissima. Siamo in un paese della costa intorno a Livorno, l'immaginaria Pineta, <>. L'omicidio ha l'ovvio aspetto di un brutto affare tra droga e sesso, anche a causa della licenziosa condotta che teneva la vittima, viziata figlia di buona famiglia. E i sospetti cadono su due amici della ragazzina nel giro delle discoteche. Ma casa vuole che, per amor di maldicenza e per ammazzare il tempo, sul delitto cominci a chiacchierare, discutere, contendere, litigare infine indagare il gruppo di vecchietti del BarLume e il suo barista. In realtà è quest'ultimo il vesto svogliato investigatore. I pensionati fanno da apparato all'indagine, la discutono, la spogliano, la raffinano, passandola a un comico setaccio di irriverenze. Sicché, sotto all'intrigo giallo, spunta la vita di una provincia ricca, civile, dai modi spicci e dallo spirito iperbolico, che sopravvive testarda alla devastazione del consumismo turistico modellato dalla televisione. Un giallo in toscanaccio.
TITOLO: La briscola in cinque
AUTORE: Marco Malvaldi
EDITORE: Sellerio
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2007
PAGINE: 184
CODICE ISBN: 9788838922190
PREZZO: 12.00 €
E-BOOK: 6.99 €
TRAMA 7
PERSONAGGI 8
STILE 8
INCIPIT 8
FINALE 8
COPERTINA 7

4 stelle
Piacere Libridinoso

Primo appuntamento della mia vita con Malvaldi e la serie del BarLume. E di questo devo ringraziare la mia Raimonda Occhiolino(certo che se mi avessi detto che era tutto ambientato in Toscana, iniziavo a leggerlo anche prima!).
E appunto, in Toscana, zona Livorno, ci ritroveremo leggendo questo libro. Per la precisione, al BarLume, dove Massimo, il barrista trascorre le sue afose giornate, tra giovani che si presentano per l'aperitivo serale e, soprattutto, in compagnia di Aldo, Gino, Pilade e del nonno Ampelio, età media 80 anni, che al bar trascorrono le loro giornate, appollaiati al tavolino sotto l'olmo, intenti a chiacchierare e, soprattutto, a giocare a carte.
La vita dei cinque personaggi viene scombussolata dal ritrovamento del cadavere di Alina, giovincella di buona famiglia, uccisa e gettata in uno dei cassonetti vicino al bar.
Così, tra chiacchiere, gelati, caffè, supposizioni e colpi di scena, Massimo aiuterà l'inetto commissario Fusco ad arrestare l'insospettabile assassino.
Credo che Malvaldi diventerà una delle mie letture fisse di questo anno che sta per iniziare (Raimonda, gongola pure!). Di base, avendo sangue toscano in corpo, adoro l'ambientazione e adoro altrettanto le battute dei quattro vecchietti con la loro cadenza dialettale! Inoltre, Malvaldi descrive talmente bene luoghi e personaggi che, più che leggere un libro, si ha la sensazione di essere in Pineta con loro!
E con quest'ultima recensione, la vostra Libridinosa vi augura una buona serata (che io trascorrere in casa, in tranquillità e, ovviamente, in compagnia di un libro!) e un buon 2015. Che sia l'anno che voi speriate e, soprattutto, che sia un 2015 libridinoso!

TEMPO DI LETTURA: 3 ore

29 dicembre 2014

Una domenica a Borgo Propizio!

Domenica 28 dicembre 2014. Qualche chilo fa era Natale, tra qualche chilo sarà già il 2015. In mezzo a tutto questo cibo, ai regali, agli auguri a parenti ed amici, l'occasione di incontrare un'autrice speciale, Loredana Limone.
Ho letto Borgo Propizio qualche mese fa, su suggerimento di Salvia del blog Scribacchiando in Soffitta. Da lì, come sempre quando mi innamoro di un libro, ho cominciato a consigliarlo a tutti. Tanto che, ad oggi, quasi nessuno del mio giro di amici/parenti, ha potuto evitare almeno una capatina al Borgo!
E, ovviamente, io, nel frattempo, mi sono premurata di scoprire cosa è accaduto ai personaggi del Borgo nel suo seguito naturale, E le stelle non stanno a guardare.

Così, dopo averla tanto rincorsa e mai raggiunta, ieri, finalmente, reduce da influenza ed emicrania, mi sono trascinata in macchina e ho potuto abbracciare questa meravigliosa scrittrice!
Munita di marito e figlio, ho raggiunto Brescia, dove, ad aspettarci, c'erano già il mio fidato braccio destro, Cuore Zingaro, col suo simpaticissimo compagno e col loro meraviglioso figlio!
Dopo un caffè che, in teoria, avrebbe dovuto scaldarci un po' (ma che freddo c'era ieri a Brescia), ci siamo diretti al luogo dell'incontro, la pasticceria Deliziosa Mente Giulia, un luogo accogliente ed intimo dove Loredana ha parlato dei suoi due romanzi.

013fdebb598421960719a7ca167c932559d419e9f4Cosa dirvi? Cosa si può dire di una donna che, appena vi vede entrare, vi corre incontro, felice di avervi lì? Che vi disarma con un sorriso stellare, che sprizza gioia di vivere e vi fa sentire la persona più importante del mondo?
Ecco, io e Cuore, in quel momento, ci siamo sentite proprio così: due lettrici uniche davanti ad una scrittrice che tanto amiamo ed ammiriamo!

019d9f29b65f6342df09a0db79d24f1dcdc93e326eLoredana è quella che vedete in queste foto: una donna umile, intelligente, solare, forse un po' fragile, ma di estrema simpatia e con una grande ironia.
È una donna che, parlando, raccontando, vi farà diventare parte del suo mondo, dei suoi libri, delle sue storie.
Vi prenderà per mano e vi guiderà attraverso i vicoli di quel borgo che tutti abbiamo amato! E voi, fermi lì ad ascoltarla, avrete la sensazione di sbirciare attraverso le vetrine della Latteria, di vedere zia Letizia sfornare la sua torta, Belinda litigare con Francesco; poi vi girerete un attimo ed ecco arrivare Mariolina e Marietta...
Poi Loredana fa una delle sue risate stellare e... oh, siete ancora in pasticceria e lei è lì, davanti a voi!

Io credo che una delle grandi doti degli scrittori sia quella di riuscire a coinvolgere i propri lettori anche oltre i libri. Incontrarli, parlarci, metterli a proprio agio. Sono pochi gli autori che riescono in questa impresa. Ma sono anche quelli che, alla resa dei conti, noi lettori ci portiamo sempre dentro al cuore!
Loredana un posto nel mio cuore lo aveva già, per via dei suoi romanzi. Adesso da lì non la muove più nessuno, perché io ieri mi sono davvero sentita speciale ed è tutto merito suo!
Scoprire come sono nati i personaggi del Borgo, come ha preso vita la sua storia, sentirle raccontare come scrive, quando e dove, è uno di quei ricordi che mi porterò dentro per sempre!

Abbiamo trascorso con lei quasi due ore. Due ore che sono volate in un attimo.


012d8e07510b4c879c926bcf10f6240b6d2011915fLa proprietaria della pasticceria, la deliziosa Giulia, alla fine della presentazione ha offerto a tutti una fetta della sua buonissima torta Letizia! Nel frattempo, Loredana ha continuato a chiacchierare con tutti noi, ha autografato i suoi libri e, devo confessarvelo, mio figlio ne è rimasto affascinato a tal punto che voleva portarla a casa con noi!

Personalmente, di questo incontro serberò un dolce ricordo. Mi rimangono due splendide dediche

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Ma, soprattutto, mi rimane la gioia di aver incontrato una donna speciale, una Donna che mi ha lasciato un sorriso dentro. Ecco, Loredana, per me, è questa:

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Quindi, non posso che dirti GRAZIE, Loredana! Grazie per avermi permesso di abbracciarti, di sentirmi parte del tuo Borgo così speciale!
E adesso sto qui, in attesa di tornare al Borgo e di abbracciarti ancora una volta!

La Libridinosa

Recensione 'La fantastica storia dell'ottantenne investito dal camioncino del latte' di J. B. Morrison - Corbaccio




SINOSSI


Frank, neo-ottantunenne, abita con il gatto Bibì in una tipica cittadina inglese; colleziona dvd, sperpera i psuoi pochi denari alle fiere parrocchiali e tenta disperatamente di evitare gli scocciatori che bussano alla sua porta. Prima era abbastanza in gamba per riempire decorosamente le sue giornate, ma ora con un braccio e un piede fratturati, la vita gli appare decisamente grigia. Fino a quando non fa irruzione nel suo tran-tran Kelly Natale, professione assistente a domicilio. Con la sua utilitaria azzurra, un parcheggio da far rizzare i capelli in testa, una serena tenacia e la risata pronta, Kelly trasforma la vita di Frank. E gli ricorda  che fuori dai muri di casa c'è un mondo avventuroso per chiunque, anche per chi ha ottantun anni.The Extra Ordinary Life of Frank Derrick, Age 81
La fantastica storia dell'ottantunenne investito dal camioncino del latte è un romanzo commovente e allegro, tenero e spiritoso. È la storia esemplare di una vita unica e straordinaria, come ogni vita.
TITOLO: La fantastica storia dell'ottantunenne investito dal camioncino del latte
TITOLO ORIGINALE:
The extra ordinary life of Frank Derrick, age 81
AUTORE: J. B. Morrison
TRADUZIONE A CURA DI: Giovanni Arduino
EDITORE: Corbaccio
DATA DI PUBBLICAZIONE: 16 ottobre 2014
PAGINE: 265
CODICE ISBN: 9788863807998
PREZZO: 14.90 €
E-BOOK: 9.99 €

TRAMA 6
PERSONAGGI 6
STILE 7
INCIPIT 8
FINALE 6
COPERTINA 7

3 stelle



Nel giorno del suo ottantunesimo compleanno, Frank Derrick fu investito dal furgone del lattaio. Avrebbe preferito un buono per l'acquisto di un libro o un paio di gemelli per la camicia, ma è il pensiero che conta.
Ecco, questo è l'incipit di questo romanzo. E io, ovviamente, che questo libro l'ho fortemente voluto, ho pensato: "Bene, già ci siamo!" e mi sono tuffata tra le sue pagine!
Peccato che, dopo questo guizzo iniziale, il resto della storia sia di una banale mediocrità.
L'autore ci racconta la storia di Frank Derrick, neo-ottantunenne, che viene investito dal camioncino del lattaio e si ritroverò con un un braccio ed un piede fratturati.
La figlia, che vive dall'altra parte del mondo, decide di assumere un'assistente domiciliare per aiutare Frank nelle incombenze quotidiane.
Così, nella vita dell'anziano signore, entrerà Karen, giovane infermiera a domicilio che, una volta a settimana, porterà un po' di gioia in casa Derrick.
Ecco, l'idea di base non è male. Peccato che non si vada oltre. Se per Frank l'arrivo di Karen nella sua vita è uno stimolo a vivere, per Karen, Frank è uno dei tanti pazienti di cui si prende cura.
Così, mentre Frank, scoperta l'allergia di Karen al pelo del gatto, non esiterà a sbarazzarsi del suo fedele micio; mentre cercherà di vendere tutti gli oggetti accumulati in anni di vita pur di poter pagare Karen per farla rimanere con lui, la ragazza, ovviamente direi, arrivata all'ultimo giorno di servizio, sembra quasi infastidita dalla lacrime dell'uomo e dalle sue dolci parole. Quando lui le dice che lei gli ha restituito la voglia di vivere, lei prende la sua borsa e va via.
Sinceramente, durante tutta la lettura, non ho capito se Frank fosse infatuato della giovane infermiere o se, più semplicemente, vedesse in lei un'allegra alternativa alla sua triste solitudine quotidiana.
Di sicuro, mi ha urtato parecchio la scena in cui, senza tante remore, porta il suo gatto in un rifugio per animali abbandonati; così come non ho trovato per nulla divertente vederlo vendere tutti i suoi oggetti per racimolare degli spiccioli.
Anche il finale è alquanto insulso e abbastanza surreale.
Non una bocciatura completa, perché lo stile è piacevole e, a tratti, scappa anche qualche risata. Ma di sicuro, non è uno di quei libri che regalerei ad un amico!

TEMPO DI LETTURA: 2 giorni