Titolo: Il tempio della luce
Autore: Daniela Piazza
Editore: Rizzoli
Data di pubblicazione:18 settembre 2012
Pagine: 517
Prezzo: 18.50 €
Versione e-book: 6.99 €
Trama: Milano, 1447. La città vista dall'alto è un tessuto di colori vivaci punteggiato di torri e campanili, su cui domina la cattedrale di Santa Maria Nascente. E' ancora un cantiere in fermento, il duomo di Milano, ma è progettato per diventare il più maestoso d'Europa. E proprio tra le sue mura si nasconde un segreto che potrebbe cambiare per sempre la storia della città. Filippo Maria Visconti, il signore di Milano, è morto lasciando il Ducato senza eredi – e facile preda delle ambizioni di Francesco Sforza – ma tra le navate della cattedrale e all'oscuro di tutti i pretendenti alla successione vive un ragazzo che ha nelle vene il suo stesso sangue. E che un giorno potrebbe rivendicare il potere per la raza viscontea. E' Niccolò, educato come un figlio dal canonico Onorio, che cresce tra i pilastri e sulle guglie del duomo; qui ha scoperto la passione per la scultura e ha incontrato la bella Angelica. Ma ora è giunto per lui il tempo di conoscere il proprio destino. Perché sotto le fondamenta del duomo si riunisce un'antica Confraternita che agisce in segreto per realizzare la Grande Opera: ricongiungere finalmente l'uomo a Dio. Chiamato da Onorio a farne parte, tra misteriosi rituali alchemici e intrighi di corte, Niccolò dovrà scegliere se percorrere la strada della Luce o quella delle Tenebre.
Voti:
Trama 2
Personaggi 5
Stile 3
Incipit 6
Finale 4
Copertina 8
Personaggi 5
Stile 3
Incipit 6
Finale 4
Copertina 8
Voto complessivo 4.6
Ci sono libri su cui si ripongono tante speranze e poi, immancabilmente, si viene delusi. Ecco, questo è uno di quei libri. L'ho fortemente voluto e ricevuto in regalo quasi un anno fa. Mi affascinava l'idea di leggere qualcosa in stile Ken Follett, che, però, girasse attorno alla costruzione di una Cattedrale realmente esistente, quella di Milano.
Così, quando ho iniziato a leggerlo ero estasiata all'idea di scoprire come è nata l'idea di una Cattedrale così particolare, così fuori dagli schemi con le sue guglie e le sue statue. E, ovviamente, sapevo che avrei trovato, di contorno, la storia di alcuni personaggi. Invece, è stato esattamente il contrario: il contorno è composto dalla costruzione della Cattedrale e i personaggi, peraltro fatui, poco incisivi, assolutamente inconsistenti, la fanno da padrone. Mentre ne I pilastri della Terra, Follett costruisce con noi la Cattedrale passo dopo passo, mattone su mattone, rendendo il lettore partecipe di ogni singolo progresso, in questo libro, l'autrice, salta da una parte all'altra, così ci ritroviamo con una Cattedrale agli albori della sua costruzione e, qualche capitolo dopo, ecco che siamo già a metà progetto.
So che paragonare un'autrice esordiente al grande Ken Follett è azzardato, ma, in fondo, la Piazza è pur sempre un'insegnante di Storia dell'arte, quindi una base di conoscenze dovrebbe pur averla, no?!
Ci ho provato, ci ho provato seriamente, sperando ad ogni pagina, ad ogni capitolo, che il tutto migliorasse, che la storia si risollevasse. Ma quando, a poche pagine pagina dalla fine, mi sono ritrovata davanti la frase "Allora, questa è la pietra filosofale?" e mi è balzato agli occhi Harry Potter, la mia faccia si è immancabilmente schiantata sulle pagine del libro. L'ho chiuso. Non voglio neanche sapere come finirà. Basta. Cara autrice, io e te non ci incontreremo mai più. Anzi, visto che si tratta del tuo primo romanzo, faccio la brava e ti dò un consiglio: rinuncia alla scrittura e continua a fare l'insegnante!
Che delusione!
L'autrice: Daniela Piazza è nata nel 1962, è laureata in Lettere e diplomata al Conservatorio. Insegna Storia dell'arte in un liceo di Savona. Questo è il suo primo romanzo.Così, quando ho iniziato a leggerlo ero estasiata all'idea di scoprire come è nata l'idea di una Cattedrale così particolare, così fuori dagli schemi con le sue guglie e le sue statue. E, ovviamente, sapevo che avrei trovato, di contorno, la storia di alcuni personaggi. Invece, è stato esattamente il contrario: il contorno è composto dalla costruzione della Cattedrale e i personaggi, peraltro fatui, poco incisivi, assolutamente inconsistenti, la fanno da padrone. Mentre ne I pilastri della Terra, Follett costruisce con noi la Cattedrale passo dopo passo, mattone su mattone, rendendo il lettore partecipe di ogni singolo progresso, in questo libro, l'autrice, salta da una parte all'altra, così ci ritroviamo con una Cattedrale agli albori della sua costruzione e, qualche capitolo dopo, ecco che siamo già a metà progetto.
So che paragonare un'autrice esordiente al grande Ken Follett è azzardato, ma, in fondo, la Piazza è pur sempre un'insegnante di Storia dell'arte, quindi una base di conoscenze dovrebbe pur averla, no?!
Ci ho provato, ci ho provato seriamente, sperando ad ogni pagina, ad ogni capitolo, che il tutto migliorasse, che la storia si risollevasse. Ma quando, a poche pagine pagina dalla fine, mi sono ritrovata davanti la frase "Allora, questa è la pietra filosofale?" e mi è balzato agli occhi Harry Potter, la mia faccia si è immancabilmente schiantata sulle pagine del libro. L'ho chiuso. Non voglio neanche sapere come finirà. Basta. Cara autrice, io e te non ci incontreremo mai più. Anzi, visto che si tratta del tuo primo romanzo, faccio la brava e ti dò un consiglio: rinuncia alla scrittura e continua a fare l'insegnante!
Che delusione!
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