Recensione 'La scelta di Giulia' di Brunella Schisa


Tiolo: La scelta di Giulia
Autore: Brunella Schisa
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione:
30 settembre 2013
Pagine: 306
Prezzo: 16.50 €
E-book: 9.99 €
Trama: È un'abbagliante mattina di luglio quando Emma, neolaureata in Lettere, riceve una telefonata inattesa: l'anziana prozia Carolina, che lei a malapena conosce, la invita a casa sua perché, dice, ha un regalo per lei. La curiosità di Emma si tramuta in stupore quando – tra le mura solenni del palazzo di via dei Mille, a Napoli, teatro di tutte le vicende della sua famiglia – la zia le affida un astuccio che contiene un anello: una meravigliosa corniola ovale con una figura incisa sostenuta da una catena liberty d'oro rosso. Un oggetto prezioso, appartenuto in origine a Giulia, la mitica bisnonna capostipite della famiglia. L'anello, la cui pietra somiglia a un cuore pulsante, sembra lanciare un richiamo al quale la nuova proprietaria non riesce a sottrarsi: abbandonato ogni progetto di vacanza estiva, Emma si dedica alla ricostruzione di una storia famigliare che si rivela coinvolgente oltre ogni sua previsione. Dalle carte rese fragili dal tempo emergono parole piene di passione, le foto ingiallite mostrano volti fieri e misteriosi, la voce di zia Carolina narra di amori e tradimenti, di guerre, speranze e sconfitte – ma a tratti si indurisce in una reticenza impenetrabile. Le vite degli uomini bellissimi e infedeli e delle donne volitive della famiglia Cortesi offrono a Emma chiavi preziose per capire sé stessa; ed è sempre più chiaro che all'anello è legato un segreto bruciante...
Voti
Trama  6
Personaggi  5
(troppi nomi, spesso uguali, si tende a confondersi)
Stile  6
Incipit  6
Finale  4
Copertina  5
(non riesco a capire cosa rappresentino le due pesche)
Voto complessivo  5.3


Emma è una ventitreenne che si è appena laureata in Lettere. Ha una sorella maggiore, un quasi ex-fidanzato e due genitori che non aspettano altro che le figlie siano abbastanza grandi da poter tollerare una loro separazione.
Subito dopo essersi laureata, Emma riceve la telefonata di una zia materna, che, nonostante la poca frequentazione familiare, le regala un anello che era appartenuto alla sua bisnonna Giulia.
La zia in questione, le chiede anche di darle una mano a mettere ordine nell'archivio fotografico e nei documenti di famiglia e da qui Emma avrà modo di ricostruire la storia della sua famiglia.
E fin qui, tutto sembra andare per il meglio. Il lettore sfoglia le pagine, legge e si appassiona... Peccato che, dopo una trentina di pagine, il Grande Segreto sia già facilmente intuibile (non lo svelo, nel caso in cui vogliate leggere il libro). Tutto sommato, però, la storia è scritta abbastanza bene, anche se, a tratti, tende ad annoiare. Così si va avanti nella lettura, sperando che Emma ci stupisca, che salti fuori qualche altro aspetto nascosto dei suoi avi. Invece, nulla.
E ci si ritrova a dover fare i conti con un Beautiful all'italiana, dove una sorella ruba il marito all'altra e rischia di impazzire quando questi la lascia per una donna più giovane; dove una nuora è innamorata del suocero, ma ne sposa il figlio e lo tratta male tutta la vita; dove si stracciano testamenti e si rubano eredità. Insomma, nulla più che una telenovela su carta.
Inoltre, ho passato buona parte del libro cercando di far corrispondere le ambientazioni temporali. Emma, quando si tratta di soldi, parla di Lire, il che ambienta la storia a prima del 2000. Emma ha ventitré anni. Quindi: ventitreenne negli anni Novanta. Cosa non torna? Ad un certo punto, Emma afferma che sua madre l'ha avuta quando era molto giovane. Qualche capitolo dopo, però, dice che sua madre era una bambina di circa 10 anni durante la Seconda Guerra Mondiale. Fatti due conti, la madre l'ha avuta intorno ai trent'anni, quindi non era poi così giovane.
Sostanzialmente, l'autrice pare poco incline a volerci far capire in che epoca sia ambientato il racconto di Emma.
Infine, Emma stessa appare come una ragazzina viziata e indisponente, che dovrebbe partire col fidanzato, ma poi lo lascia; che ha una cotta per il relatore della sua tesi, ma non vuole iniziare una storia con lui perché è anormale andare a letto con un vecchio (il vecchio in questione è un quarantenne!).
Tirate le somme, posso sicuramente affermare che mi aspettavo molto di più da questo romanzo e che non entra assolutamente nelle mie grazie. Peccato, le potenzialità della storia c'erano tutte, ma sono state sviluppate malissimo.
L'autrice: Brunella Schisa, giornalista e scrittrice, ha curato la pubblicazione di Herculine Barbin, Memorie di un ermafrodito (1978), Il teatro di Raymond Roussel (1982), Lettere di una monaca portoghese (1991). Tra i suoi romanzi La donna in nero (2006), che ha ricevuto numerosi premi, tra cui il Rapallo Carige; Lo strappo (2008), scritto con Antonio Forcellino e tradotto in diversi paesi; Dopo ogni abbandono (2009), una ricostruzione letteraria della vita della Contessa Lara. Questo è il primo romanzo in cui parla della sua città: Napoli.
La mia valutazione: Photobucket - Video and Image HostingPhotobucket - Video and Image HostingPhotobucket - Video and Image Hosting


La Libridinosa

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