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9 maggio 2025

Di cuori spezzati e rapporti bellissimi

"Ci tengo a dirti che, di base, oggi è il nostro anniversario!"



8 maggio 2017: nel blog appare quella che fu la prima recensione di Tempi duri per i romantici, romanzo d'esordio di Tommaso Fusari, allora, per me, emerito sconosciuto, oggi, otto anni dopo, un pezzo del mio cuore!

Otto anni non sono pochi, soprattutto per una come la sottoscritta che a mantenere rapporti lunghi fatica come un diesel a freddo di prima mattina! Eppure, 2920 giorni dopo, io e Tommà (non azzardatevi a chiamarlo così, è un privilegio che mi riservo solo io!) siamo ancora qua, tra telefonate chilometriche, messaggi assurdi, letture in anteprima condite da una sfilza di "vaffa" con l'eco e, soprattutto, un affetto grande grande!

E visto che gli anniversari sono importanti, io, qualche giorno, armata di cuffie, sono tornata da Stefano e Alice... perché sì, in fondo mi piace farmi del male. E cosa c'è di meglio che soffrire ascoltando un libro che ci ha già spezzato il cuore, letto dal suo stesso autore? Ora, non so se voi abbiate mai sentito parlare Tommà, ma il ragazzo è tanta roba!

La domanda che, però, mi sono posta quando ho deciso di ascoltare l'audiolibro, è stata: può un libro che hai già letto, di cui conosci ogni parola, ogni accadimento e, soprattutto, il finale, spezzarti il cuore una seconda volta? Ebbene popolo, fumata bianca (giusto per stare in tema Conclave!): SÌ! Anzi, segnatevi questa cosa: il dolore sarà ancora più forte, nonostante siate preparati a ciò che accadrà... forse perché nel frattempo sarete invecchiati, forse perché state in pre-ciclo, forse perché la vita vi ha messo davanti a situazioni che mai avreste immaginato, ma tutto sarà amplificato.

E se otto anni fa mi ritrovai circondata da fazzoletti usati, al centro di un letto, durante una nottata solitaria, a versare tutte le lacrime che avevo in corpo, stavolta mi sono letteralmente accasciata a terra, al centro di una stanza e ho buttato fuori, assieme alle lacrime, quel grumo di dolore che mi si era fermato proprio lì, alla base dello stomaco!

Stefano e Alice sono tra quei pochi personaggi che fanno parte, ormai da anni, della mia quotidianità da lettrice: ogni tanto guardo il libro, messo lì, di costa, lo sfioro con un dito e penso: "Tommà, ma vaffanculo!". Poi però sorrido, lo prendo in mano, lo sfoglio un po', alla ricerca di una delle tante frasi sottolineate o di quella pagina che, più delle altre, porta ancora l'alone delle mie lacrime. E le emozioni riaffiorano, assieme ai sorrisi, alle lacrime, alla gioia e al dolore che quella lettura mi regalò e mi regala ancora adesso. E, soprattutto, alla consapevolezza che otto anni fa ho incontrato uno scrittore bravissimo e un amico speciale!

Ciao, Tommà, sarai per sempre la mia quarta scimmietta (e questa la capiamo solo noi!). Ti voglio un bene dell'anima, core de zia!



9 luglio 2019

Recensione IN ANTEPRIMA 'Quello che non siamo diventati' di Tommaso Fusari - Mondadori


Titolo: Quello che non siamo diventati || Autore: Tommaso Fusari || Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 9 luglio 2019 || Pagine: 264

«Andrà tutto bene, Michael.» «E come fai a dirlo, Sara? Prevedi il futuro?» «Non prevedo il futuro, ma siamo insieme, no?» Mi volto verso il campo di cocomeri e le vigne, che avevamo attraversato per arrivare alla recinzione. Non c'è nessuno all'orizzonte. «E se andasse tutto male?» «Be', restiamo insieme.» «Sempre?» «Per tutta la vita.» Una promessa fatta da bambini, calda e rassicurante come una carezza, come un abbraccio quando fuori fa tanto, tanto freddo. Un fratello e una sorella, Michael e Sara, che una volta erano inseparabili e ora sono quasi due estranei, due che, pur abitando sotto lo stesso tetto, si sfiorano appena. E, nel mezzo, la vita, fatta di momenti belli ma anche brutti, momenti in cui tutto può andare avanti, oppure può interrompersi bruscamente. Momenti che arrivano inaspettati per dirti che tutto deve cambiare. Anche se non vuoi, anche se non sei pronto. E a quel punto, poco importa come, tu devi trovare un modo per andare avanti. E questo hanno fatto Sara e Michael. Ognuno per conto proprio, però. Lei attenta a non far trapelare il dolore che le si appiccica alle ossa, agli occhi, ai battiti cardiaci e che le fa mancare l'aria, e a controllare sempre tutto, a non lasciarsi sfuggire niente, in un ingenuo tentativo di tenere ogni cosa in equilibrio. Lui in balia di ciò che accade, senza trovare mai la forza di avere un orientamento, col cuore imbottito di hashish e la testa di sogni infranti. Entrambi sempre più estranei, e lontani l'uno dal cuore dell'altra. Ma a un certo punto però qualcosa, o meglio qualcuno, irrompe nella loro vita facendo vacillare il loro piccolo mondo cristallizzato, fatto di giorni sempre uguali, silenzi, muti rimproveri, possibilità sospese, distanze che diventano siderali e ricordi sbiaditi. Di nuovo, Michael e Sara sono di fronte a qualcosa che potrebbe stravolgere la loro esistenza. E se soltanto smettessero di vivere ogni cambiamento come una crepa dalla quale possono entrare solo cose brutte, forse potrebbero riprendere il cammino interrotto tanti anni prima, trovare il modo di tornare a respirare, a credere nel futuro, e, magari, infine, ritrovarsi.

13 dicembre 2017

Recensione 'Ci vediamo tra poco' di Tommaso Fusari - Mondadori


Dalla terribile notte di dieci anni prima in cui tutto precipitò all'improvviso sconvolgendo la sua esistenza, la vita di Alice è cambiata radicalmente. Una nuova città, nuovi odori, nuove abitudini, nuove amicizie, e poi, dopo tutto il disorientamento, tutto quello stare male, la fatica di mettere radici, di sentirsi finalmente, e ancora, a casa.
E come potrebbe essere diverso da così, se l'unica casa in cui Alice avrebbe voluto dormire sempre, Stefano, se l'è lasciata alle spalle quella notte lontana e sembra appartenere a una vita fa? Stefano e il panino al prosciutto che condividevano ogni giorno tornando da scuola, Stefano e quella fossetta sulla guancia destra che potevi notare quando sorrideva, Stefano e quell'ingenuità in cui Alice si incastrava così bene da sentirsi, finalmente, al sicuro.
Alice ora è sola in mezzo alla tempesta, è disarmata e, incapace di reagire, sembra solo attendere il mulinello che da un momento all'altro la trascinerà di nuovo sul fondo. Ma un'eco lontana, che proviene da un luogo nascosto del suo cuore, cerca di farsi largo, un'eco che sa di sogni e nuvole in comune, di pezzettini di pellet tirati contro una finestra e di fughe silenziose da casa. Un'eco che è anche una promessa, e che forse è giunto il momento di mantenere...
Con Ci vediamo tra poco, Tommaso Fusari ci regala finalmente le parole che non abbiamo mai letto di Alice, e con esse il suo mondo, aiutandoci a ricostruire la storia della bambina dai capelli rossi che abbiamo tanto amato in Tempi duri per i romantici.


Titolo: Ci vediamo tra poco
Autore: Tommaso Fusari
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 12 dicembre 2017
Pagine: 64

Trama: 5  Personaggi: 5  Stile:5  

10 agosto 2017

Diario di bordo - Caro scrittore...


*in blu i commenti della Bacci*

... tu che mi scrivi, chiedendomi se ho voglia di leggere il tuo libro
... tu che metti mi piace ad ogni mio post, incluso quello della camicia macchiata di mascara (finché si tratta delle tue merende ipercaloriche, posso anche capirlo, uno guarda e sogna, ma quelli in cui mi dai della cretina anche no)
... tu che mi chiedi l'amicizia su Facebook, mi segui su Istagram, su Twitter, al parcheggio dell'Esselunga...

Dico a te, scrittore mio adorato! (sì, parla proprio di te, e di te, e di te, e di...)Tu maestro della penna! (dai l'inchiostro, togli l'inchiostro) Tu che, appena esce un tuo libro, mi rendi una folle lettrice in grado di dormire davanti alla libreria già dalla settimana prima, che per precauzione, mentre è davanti alla libreria, con tanto di sacco a pelo e zainetto con i viveri che, diciamolo, sono sufficienti a sfamare gli abitanti di Cremona e dintorni, fa pure un preordine su Amazon (che metti mai la libreria non dovesse avere copie, almeno sto tranquilla!) (ma di quelle che ti avanzano, che ne fai?)
Dico a te! Sai chi sono io? (Io lo so: il Pippo Baudo delle blogger, colei che scopre scrittori come i maiali scovano tartufi). Sono colei che ti segue su ogni social network, che gira l'Italia in lungo e in largo per sentirti parlare del tuo romanzo, che consiglia i tuoi libri a chiunque gli respiri intorno!(ma in particolare, di chi stai parlando? Perché un certo pensiero mi sta sorgendo spontaneo...)
Ma sono, soprattutto, una blogger. E che blogger! L'unica e la sola col nome zozzo. Hai presente il genere? Siamo quelle persone, in prevalenza donzelle, che amano talmente tanto i libri da aver sentito la necessità di parlarne ovunque; anche perché, duole dirlo, ma familiari e amici spesso non condividono la nostra passione, anzi... Così, un giorno (qualcuno direbbe funesto! Ehm...) abbiamo deciso di usare questo enorme aggeggio chiamato web (fiuuuuu! Temevo che, chiamandoti Libridinosa, parlassi di altri tipi di aggeggi) e farlo diventare il luogo deputato e preposto per condividere il nostro amore verso questi oggetti, solitamente di forma rettangolare, composti in buona parte di carta, costosi (eh sì, inutile far finta che i libri non costino), ma che tanta gioia sanno donarci! Anche perché eravamo stufe di vedere occhi roteanti ogni volta che dicevamo a qualcuno (non per forza conosciuto) "Devi leggere questo libro!"

E così passano i mesi, poi gli anni e, se rientri nella categoria di quelle un po' brave, un po' fortunate (o chissà che altro), riesci anche a farti conoscere e leggere da qualcuno che non siano tua madre e tua sorella (che, nel mio caso specifico, sappiatelo, non mi leggono... almeno la prima, la seconda non lo so!). 
E ci sei anche tu, caro scrittore, a leggermi. Lo so che mi stai leggendo perché, porca puzzola, ti ho taggato la recensione ovunque fosse possibile! Sì, quella luce che ti ha svegliato stamattina col suo lampeggìo (si dirà così?) erano le SUE notifiche. Te l'ho pure stampata, attaccata alla zampa di un piccione e l'ho lanciato verso la tua città. Ho tappezzato muri e vagoni di treno per far sì che tu la leggessi! E qui si aprono le acque, cari miei (sì, come per Mosè). (oh meno male, ti vedevo già in sala parto e penavo per la creatura).
Perché dopo che noi blogger abbiamo fatto il nostro lavoro, quindi acquistare (o, se siamo fortunati, ricevere dalla Casa Editrice), leggere e recensire un libro, parte l'effetto visualizzazioni. 
Che vuol dire? Semplice! Recensire un libro ha vari scopi: ovviamente, scopo primario è quello di far sapere al mondo (che sto esagerando? - Cosa te lo fa supporre?) se quel libro è bello o brutto, insomma se è il caso di correre in libreria a comprarlo o è meglio spendere quei 20 euro per una pizza e un cinema! Ora voglio il nome della pizzeria e del cinema, che qua con 20 euro, ciaone!
Ma visto dalla nostra parte della barricata, scrivere una recensione, vuol dire anche (e soprattutto) farla arrivare a coloro che esulano la cosiddetta sfera dei lettori affezionati. E come si fa? Uh! Dì, dì! Svela l'arcano! Facile: le condivisioni! Aaaaaah! E io che mi vedevo già a ballare Despacito sopra ad una torre di libri invocando tutti i direttori delle CE conosciute... Noi, ovviamente, condividiamo la recensione sui nostri canali social, che solitamente sono Facebook, Twitter (che tu sia maledetto! Tu e i tuoi pidocchiosi 140 caratteri!) e Instagram! E lì ci sono i lettori affezionati e qualche novizio che ci scopre per caso e decide di leggerci!
Ma se tu maledetto autore del libro, tuuuuuu (suona libero, rispondi!) quella recensione la vedi (perché io lo so che la vedi, capito? LO SO! Quando la Libridinosa scrive in maiuscolo c'è da aver paura, sapevatelo). Anzi, fai pure peggio: mi scrivi un bel commentino con uno stitico "grazie"... eh vabbè, sarai timido, facciamocene una ragione! Comunque, prego! Ora sai che devi fare, bello mio? Pendere un Eva Q? No! Devi cliccare su CONDIVIDI. Lo vedi il tastino lì a destra? Proprio accanto alla scritta COMMENTA. Non è difficile! Dai su, puoi farcela! Non è faticoso, ti giuro! Non sudi, non avrai bisogno di reintegrare sali minerali. Dai, so che puoi farcela... ti assicuro che è gratis! Nessuno verrà a contestare nulla, nessuna bolletta arriverà nella tua cassetta della posta, manco un prelievo dal conto corrente. Niente! Al massimo ti si indolenzirà un pochino il polpastrello, ma val bene una potenziale copia venduta in più, no?
Hai cliccato? L'hai fatto? Bravo! Oh tu sì che mi dai grandi soddisfazioni! Complimenti caro scrittore, tu sei uno che ha capito come funziona oggi il mondo: una persona mi legge, il mio libro le piace, magari pure tanto, si prende anche la briga di mettersi davanti ad un computer e buttare giù una recensione (che non è quella che posso trovare su Amazon o GoodReads o il tanto bistrattato Anobii, dove dicono "bello... brutto... gne..."). No, questa persona sta lì (chissà per quanto tempo, ché mica tutti nascono scrittori come me!) e scrive e spiega perché il libro è bello, spiega perché i personaggi sono validi e perché sì e perché no! E io che faccio? La ringrazio (ovviamente) e faccio in modo che questa recensione venga letta da altre persone! Che ci vuole? Clicco su CONDIVIDI e tutti quelli che mi seguono sui social network magari andranno a dare un'occhiata! E magari rimangono conquistati dalle sue parole e vanno pure a comprare il libro!
Grazie scrittore mio adorato! Io ti ringrazio davvero con tutto il cuore. Poi se pure la tua Casa Editrice facesse la stessa cosa, per noi blogger sarebbe un'aiuto immenso e per loro (e per te) sicuramente qualche copia venduta in più!

E poi ci sei tu! Ti vedo, sai? Stai lì, nascosto nell'angolo buio; sbirci per vedere che faccio. Che brutta immagine... Ti leggo? Sì, ti leggo! Ti recensisco? Sì, ti recensisco! ... Ma tu sei infame e niente, il tasto CONDIVIDI non lo guardi nemmeno. Dove vaaaaaai? Vieni qui, disgraziato. Tanto ormai ti ha visto, inutile che scappi, che questa è una carogna fatta e finita e non ci mette niente a spiattellare tutto in giro. Spiegami perché. Eh? Perché ti sei fatto beccare? Perché lo fai disperata ragazza miaaa(no, non sto citando Marco Masini - ops, scusa)? Ti faccio schifo? Puzzo (è agosto, ma ho fatto la doccia, quindi 'sta scusa non regge)? Ti sto antipatica? Il mio blog è troppo sfigato per te? Dimmelo! Dimmelo, porca mannaia! Spiegami perché, fai in modo che io possa aprire la mia mente e capire la tua scelta. Però tu prometti che se lui te lo spiega, tu accetti la spiegazione e non uccidi nessuno. Prometti! Hai letto la recensione, vero? Ti ho dato cinque stelle o quattro... non ho mica detto che scrivi come mio figlio in prima elementare; non ho sostenuto che i tuoi personaggi sono paragonabili a Heidi e Peter. No, ho parlato bene del tuo libro, sarebbe carino che tu, proprio per educazione, visto che fiori e pastarelle non puoi mandarmene, mi ringraziassi! (Io, la Bacci, accetto volentieri le pastarelle, anche senza biglietto accompagnatorio. Fiori no, che fanno tanto cimitero. Grazie) Che dici? Ti ho convinto? Lo clicchi quel tasto? Eh? Come no? Ma vaf... E allooooooora! Non essere scurrile, per favore. Pensa invece a ringraziare chi è sempre tanto carino e non solo condivide (e non è ancora morto per averlo fatto, perché è una pratica assolutamente innocua) ma si profonde in mille ringraziamenti e cuoricini. Su, op op!
Hai ragione Bacci, ci sono scrittori che vanno seriamente ringraziati (e non solo perché scrivono libri bellissimi!). Sono quelli che tutte le sante volte, pure quando recensiamo i temi che scrivevano alle scuole medie, arrivano, puntuali: ringraziano, ci mandano pure i messaggini per dirci quanto siamo state brave e, soprattutto (SO-PRA-TUT-TO) condividono! E allora, visto che non è che io e te siamo solo brave a insultare, anche se lo facciamo egregiamente, ringraziamo sentitamente Sara Rattaro (che con tutti i cuori che manda, San Valentino spicciale casa!) colei che ha rapito il cuore anche a mia figlia undicenne, Lorenzo Marone (ha condiviso pure il tatuaggio, figurati!) carinissimo con tutti i suoi lettori e con noi minch blogger, Alice Basso (che fa brutto se mi parte la ridarella quando penso a lei?) che prima o poi farà il tour dei nostri comodini , Tommaso Fusari (Core de zia Libbbri! e de quella che je po' esse madre), Pierpaolo Mandetta (e Katia...e se non sapete chi sia Katia, avete una brutta vita!) la mia coppia preferita, e poi Fabio Genovesi che è di una carineria senza pari, Gigi Paoli, Antonio Fusco  e ultima ma non ultima Rosa Teruzzi, sempre prodiga di complimenti nei nostri confronti, che è una di quelle che ci segue davvero tanto, talmente tanto che io sono sicura che prima o poi me la troverò alla porta di casa perché avrà visto la foto di qualche pizza o di qualche torta (e io ti aprirò, Rosa! Mi casa es tu casa!).



e  







21 luglio 2017

Diario di bordo - Ciao Tommà!

La cosa bella, quando fai questo mestiere, è che hai sempre una buona scusa per incontrare gli autori: "Eh ma è per il blog, devo proprio andare!". 
Io, nei limiti del possibile, cerco di arrivare ovunque il mio raggio d'azione (detta anche Nissan Micra!) mi consenta!

Giovedì 19 luglio, il suddetto raggio d'azione mi ha portata sino a Milano, alla Librosteria, dove Tommaso Fusari, moderato dal suo editor Francesco Gungui, ha presentato il suo primo romanzo, "Tempi duri per i romantici" edito da Mondadori.

Perché una che soffre il caldo, è reduce dalla tre giorni a Pontremoli (il che vuol dire che è ancora cotta e carica di emozioni), decide di andare a Milano nel pieno del mese di luglio? Perché il libro di Tommaso è uno di quelli che mi hanno fatto piangere come pochi altri, che mi hanno emozionato come raramente accade! Uno di quei romanzi che ho letto tutto d'un fiato, sino a notte fonda, perché volevo assolutamente scoprire cosa sarebbe accaduto e che, una volta terminato e scrittane la recensione, ho imposto a tutti coloro che fanno parte della mia vita!E questo è ciò che vi dico da blogger!

Poi c'è lui, Tommaso! Che sin dal giorno in cui ha letto la recensione non ha fatto altro che ringraziarmi, riempirmi di affetto, coccolarmi virtualmente! E quindi, Libridinosa bella, chi se ne frega del caldo, dell'umidità milanese e del fatto che tu debba farti quasi due ore tra macchina e metro? Pronti via, andiamo da Tommaso!

La prima cosa che noti in lui sono gli occhi da cerbiatto, quelli con cui ti guarda e tu pensi che, porca miseria, in quegli occhi ci sono le sue storie, le sue frasi, tutte quelle parti che hai spasmodicamente sottolineato nel suo libro! Poi ti colpisce l'educazione, l'attenzione a chi gli sta accanto, il modo in cui ti ascolta e in cui ti parla, la passione che ha per ciò che fa.
E poi c'è lei, la luce negli occhi, quella che vedi solo in chi ha ancora dentro lo stupore per ciò che gli sta accadendo, quasi non si renda conto che sia tutto vero, reale, concreto! Quasi si aspetti che, da un momento all'altro, questo giocattolo gli venga strappato via. 

Tommaso è un ragazzo speciale e non lo dico solo perché mi ha "spupazzata di abbracci". Tommaso è uno che aveva un sogno e l'ha tirato fuori da un cassetto, è uno di quelli che ti parla di amore e lo fa con amore! 

Ci ha raccontato tante cose: di come è nato questo libro, di quando Gungui lo chiamò per chiedergli se avesse in mente di scrivere un romanzo (e lui era a lavare la macchina!), di chi gli scrive per fargli i complimenti e di quelli che gli dicono "maledetto il giorno che t'ho conosciuto!".
E quando Tommaso parla e ti parla, senti l'amore puro che ha per ciò che fa e, soprattutto, per Roma, perché, come dice lui: "Nell'aria di Roma c'è qualcosa di bellissimo! Roma è calore, Roma è casa!". Ed è stato in quel momento che ho visto in lui un po' di Stefano, il protagonista del suo romanzo, che quella romanità c'è l'ha dentro e sono cose, quelle, che non puoi estirpare.
E di Stefano Tommaso dice: "Rappresenta tutto ciò che io non ho il coraggio di essere". Scusa Tommà, ma tu sei molto di più!

Tommaso scrive di ciò che sa, di ciò che ha vissuto, di ciò che sogna, perché
Un profumo non lo trovi su Wikipedia
È stato bello conoscere Tommaso, perché è una di quelle persone che, al di là delle pagine di un libro, di un social network, di un saluto in diretta, è in grado di lasciarti emozioni dentro, di farti ricordare perché fare la blogger sia bello! 
Questo è uno di quegli incontri a cui ripenserò nei momenti di stanchezza, quando tutto ciò che faccio mi sembrerà inutile, quando vedrò gente che arriva ad ottenere qualcosa pur non meritandosela. Io ripenserò a te, Tommaso, al modo in cui mi hai sorriso quando mi hai vista, a come mi hai abbracciata, alla dedica speciale che mi hai fatto e ripartirò da lì! Tu, invece, rimani quello che sei, perché sei bello dentro! 

E prima di lasciarvi, un ringraziamento vorrei farlo anche a Deborah Simeone, autrice di "Distorted fables". Quando lessi il suo romanzo, la mia recensione non fu totalmente positiva; nonostante ciò, Deborah mi scrisse per ringraziarmi. Ieri lei era lì, in qualità di amica di Tommaso e quando mi sono avvicinata per presentarmi, non solo non mi ha sputata in faccia (cosa che le avevo dato facoltà di fare!), ma mi ha nuovamente ringraziata per aver dedicato del tempo al suo romanzo e per averne comunque parlato! Quando ci siamo salutate, mentre io le chiedevo di scrivere ancora, perché indubbiamente ha uno stile graffiante e ironico in grado di colpire il lettore, lei mi diceva: "Continua a fare ciò che fai", che è una delle cose più belle che si possano dire a chi fa il mio mestiere. Deborah, te l'ho già detto di persona e te lo ripeto ancora: casa mia per te è sempre aperta! Ti lascio una camera, i libri, il computer... tutto ciò che vuoi! Intanto, sto qui e aspetto il tuo prossimo romanzo!

Tommà, io e te ci si vede prestissimo!



29 giugno 2017

Ma 'ndo vai se un libro non ce l'hai?

consigli seri da blogger minchione!

Sapete quanto io odi l'estate, vero? Fosse per me, salterei da maggio direttamente ad ottobre (facciamo pure novembre, giusto per stare sicuri!). Io sono una di quelle che non va in vacanza, perché le spiagge affollate, la gente che urla, i bambini che alzano sabbia correndo, mi danno l'orticaria! Quindi, che cavolo ci sto a fare qui a consigliarvi libri da mettere in valigia? Semplice! Io non vado in vacanza, ma magari molti di voi stanno già lì che fanno il conto alla rovescia, con tanto di tacche sui muri di casa (occhio eh, che poi tocca a voi lavorare di stucco!).
E se poi siete come me e le vacanze le trascorrete a casa, spiaggiati in giardino o sul terrazzo, con i piedi a bagno nella vaschetta di plastica e il ventilatore a soffiarvi aria (calda) in faccia, non è detto che non troviate il tempo per leggere, no?

E allora, io e La Bacci (e, ovviamente, Lea) abbiamo deciso di darvi qualche consiglio. Quindi, prendete carta e penna o aprite le note del telefonino e segnatevi questi titoli!

Lorenzo Marone
Feltrinelli 
16,50 euro

Dai su, che ve lo aspettavate! Consorte mi ha pure fatto fare la torta di compleanno con la copertina di questo romanzo. Ora, io i romanzi di Lorenzo, ovviamente, ve li consiglio tutti, ma presumendo che, se circolate frequentemente da queste parti, i primi due li abbiate già letti da tempo, vi indirizzo su quest'ultimo (poi, in separata sede, mi spiegherete come mai non lo abbiate ancora letto, eh!).







Alice Basso
Garzanti
16,90 euro

Mi direte: "Ma questo è il terzo libro di una serie". Embè? Prima domanda: perché non avete ancora letto i primi due? Volete i titoli? Siete così svampiti da non averli ancora segnati in tutto questo tempo? Oooook, eccovi accontentati: L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome e Scrivere è un mestiere pericoloso.
Seconda domanda: siete in ferie, giusto? E allora avete taaaaaanto tempo a disposizione per leggere, quindi una trilogia, che, per di più, è divertente e scorrevole, è ciò che fa al caso vostro!

Sara Rattaro
Sperling & Kupfer
16,90 euro

Primo: copertina che fa estate che più estate non si può! Secondo: Sara è una garanzia in fatto di scrittura. Terzo: un romanzo che spacchi il cuore, sotto l'ombrello e tra i boschi di una montagna, ci sta sempre bene!
Ah già, anche in questo caso: se non lo avete ancora letto, c'è qualcosa che non va!





Gigi Paoli
Giunti
15,00 euro

Quale momento migliore delle vacanze per dedicarsi ad uno di quei gialli (o noir come sta scritto in copertina) che vi fanno lambiccare il cervello? Nessuno! Anche in questo caso, visto il tempo a disposizione, trattandosi, per adesso, di una ufologia, vi consiglio di partire dal primo romanzo, Il rumore della pioggia, e poi proseguire con questo. Vi assicuro che non ve ne pentirete e, presto, sarete innamorati di Carlo Alberto Marchi, giornalista insolito che si aggira per le vie di un'insolita Firenze! Ah già, se avete in programma un viaggetto nella città dantesca, questi due romanzi ve ne faranno scoprire un lato alquanto sconosciuto!

Francesca
Manuela Raffa
Piemme
18,50 euro

A me la storiella che in vacanza si leggano solo storielle leggere, non è mai andata giù. Quindi, vi consiglio assolutamente questo romanzo che, oltre a raccontarvi la famosa storia di Paolo e Francesca da una prospettiva completamente diversa, vi darà anche modo di conoscere un'autrice italiana che, secondo me, farà parlare di sé!
E come per i romanzi di Paoli, anche in questo caso c'è un luogo che dovreste assolutamente visitare: Gradara, la cui rocca ospitò proprio i due amanti. Se non siete mani andati, vi consiglio vivamente di programmare un'escursione, perché è davvero meravigliosa!!

Ecco lettori cari, questi sono i miei consigli per i libri da portare in vacanza con voi. Ma io e La Bacci, nei mesi appena trascorsi, ci siamo letteralmente innamorate di due romanzi, entrambi di due giovani virgulti nostrani e, onde evitare di accapigliarci (anche) per decidere a chi toccava l'onore di consigliarveli, abbiamo deciso di farlo assieme, dandovi così delle motivazioni diverse e sperando di convincervi a correre in libreria, acquistare i romanzi in questione e metterli in valigia!

Pierpaolo Mandetta
Rizzoli
18,00 euro

Motivo numero 1: il libro in questione non è bello, è bellissimo!
Motivo numero 2: Pierpaolo è uno dei ragazzi più umili e dolci che io abbia mai conosciuto
Motivo numero 3: gli autori italiani, soprattutto se giovani e bravi, vanno aiutati!
Motivo numero 4: le storie di famiglia ambientate al sud scadono spesso nel banale; Pierpaolo è riuscito a scrivere una storia divertente, emozionante e intensa, senza mai cadere in quei cliché che tanto sono stati usati da altri prima di lui.
Motivo cinque (che è anche il più importante): Massimo (detto Katia) sta distribuendo coccinelle per tutta Italia e non vede manco una lira, quindi bisogna aiutarlo!

Tommaso Fusari
Mondadori
16,00 euro

Anche in questo caso, valgono alcuni dei motivi citati per Pierpaolo: libro bellissimo, che vi farà piangere come pochi (ma piangere rende gli occhi belli, quindi ne vale la pena!). Autore giovane e italiano, simpatico (e pure gnocco!). 
E, soprattutto, sono mesi che gli sbaglio l'accento del cognome e non mi ha mai ancora insultata: vogliamo rendergliene merito?!




Allora, avete scritto tutto? Bene, adesso andate a sbirciare i consigli di Lea e della Bacci e poi tutti in libreria!!!


8 maggio 2017

Recensione 'Tempi duri per i romantici' di Tommaso Fusari - Mondadori

Stefano ha ventidue anni e una vita tranquilla. Simpatico, belloccio e con la battuta sempre pronta, divide il suo tempo tra le serate a Trastevere con gli amici, il lavoro che non ama particolarmente ma che gli permette di avere una casa tutta per sé, le polpette piene d'amore di mamma e la storia con Michela. Sembrerebbe andare tutto per il verso giusto eppure a Stefano qualcosa non torna. Non può fare a meno di sentirsi incompleto, fuori posto, fuori cuore. Stare con Michela gli ha fatto capire che "con una donna puoi ridere, mangiare, guardarci un film, scoparci tutta la notte, prenderci il caffè insieme e correre comunque il rischio di non amarla". Perché l'amore vero è un'altra cosa. E sta da un'altra parte. Allora succede che ritrovare un dischetto di cartone con sopra disegnato un pettirosso dia uno strattone alla sua vita costringendolo a ripensare a quando, dieci anni prima, era poco più che un bambino. E a ricordare quegli occhi scuri e profondi, quelle lentiggini che diventavano una costellazione, quel modo goffo e particolarissimo di tirarsi da parte i capelli rosso fuoco. Da quel momento niente ha più senso se non andare a cercarla, ovunque sia, rischiando di perdere tutto pur di ritrovarla. Lei, Alice, il pezzo mancante, la ragazzina che ti guardava in un modo che non sai spiegare, in un modo che ti sentivi subito a casa. Perché, davvero, certe volte perdersi diventa l'occasione unica e imperdibile per ritrovarsi. Perché "si possono dimenticare episodi, eventi, parole, canzoni, ma mai le persone che ci hanno fatto del bene".


Titolo: Tempi duri per i romantici
Autore: Tommaso Fusari
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 2 maggio 2017
Pagine: 202

Trama: 5  Personaggi: 5  Stile: 5