17 ottobre 2016

Recensione 'Era di maggio' di Antonio Manzini - Sellerio

Era di maggio prende il via tre giorni dopo gli eventi che concludono il precedente romanzo, Non è stagione. Perché l’indagine che lì si era aperta non si è ancora conclusa. C’è poi il fatto più grave, l’assassinio di Adele, una cara amica del vicequestore, uccisa da un killer mentre dormiva nel letto di Rocco. Costretto a scavare nel proprio passato il vicequestore cercherà di chiudere il cerchio una volta per tutte.
«Mettilo agli atti, Italo. In una notte di maggio, alle ore una e dieci, al vicequestore Rocco Schiavone piomba addosso una rottura di decimo grado!». Gli agenti del commissariato di Aosta, che stanno imparando a convivere con la scorza spinosa che ricopre il suo cuore ferito, scherzano con la classifica delle rotture del loro capo, in cima alla quale c’è sempre il caso su cui sta indagando. Ma Rocco è prostrato per davvero. Una donna è morta al posto suo, la fidanzata di un amico di Roma, «seccata» da qualcuno che voleva colpire lui. E quando esce dalla depressione si butta sulle tracce di quell’assassino tra Roma ed Aosta, scavando dolorosamente nel proprio passato, alla ricerca del motivo della vendetta, un viaggio nel tempo che è come una ferita che si apre su una piaga che non ha ancora smesso di sanguinare. Però le rotture sono solo cominciate: un altro cadavere archiviato all’inizio come infarto. Un altro viaggio che si inoltra stavolta nel presente dorato della città degli insospettabili.
In questo quarto romanzo, prosegue la serie dei polizieschi scabri, realistici e immersi nell’amara ironia di Rocco Schiavone.
Ma in realtà, attraverso le diverse avventure di un poliziotto politicamente scorretto, si svolge un unico racconto. Il racconto della vita di un uomo che si scontra con la impunita e pervasiva corruzione del privilegio sociale, nel disincanto assoluto dell’Italia d’oggi. Un personaggio brutale perché la tenerezza che lo anima sarebbe debolezza, incapace d’amare perché pieno di un amore totale per chi adesso è solo un fantasma, cinico perché la disonestà sembra aver vinto. Un personaggio di una verità e una profondità tali da sembrare che viva di vita propria.

Titolo: Era di maggio
Autore: Antonio Manzini
Editore: Sellerio
Data di pubblicazione: 23 luglio 2015
Pagine: 400

Trama: 5  Personaggi: 5  Stile: 5  Copertina: 5 

12 ottobre 2016

Lettura a quattrocchi 'La collezionista di libri proibiti' di Cinzia Giorgio - Newton Compton

Venezia, estate 1975. Olimpia ha solo quindici anni quando conosce Anselmo Calvani, proprietario di una storica bottega d’antiquariato. È un incontro decisivo, Anselmo intuisce subito l’intelligenza e la sensibilità della ragazza e la incoraggia a seguire la sua inclinazione. Giovanissima ma già appassionata lettrice, Olimpia comincia a frequentare il suo negozio, a lavorare lì e, con il suo aiuto, inizia a collezionare preziosi libri messi all’indice dalla Chiesa. Mentre cresce la sua passione per quei volumi antichi, anche quella per Davide, il nipote di Anselmo, segreta e non dichiarata, brucia l’animo della ragazza. E una notte, sospinti dalla lettura dei versi erotici di una cortigiana veneziana, i due cedono ai loro sentimenti…
Parigi, estate 1999. Olimpia vive ormai nella capitale francese. Ha aperto una casa d’aste, specializzata in libri e manoscritti antichi, tra le più quotate ed eleganti della città. Ogni anno riceve da Davide uno strano regalo: un pacchetto che contiene lettere un tempo censurate, insieme a un libro considerato in passato “proibito”, di cui Olimpia riconosce il grande valore. Sono l’eredità di Anselmo... Ma come poteva un modesto antiquario veneziano esserne in possesso? E che legame c’è tra quelle lettere e la bottega da cui provengono?

Autore: Cinzia Giorgio
Editore: Newton Compton
Data di pubblicazione: 6 ottobre 2016
Pagine: 288

Trama: 1  Personaggi: 1  Stile: 2  Copertina: 2 



10 ottobre 2016

Recensione 'La città degli incontri proibiti' di Carolina De Robertis - Garzanti

Buenos Aires, 1913. Leda ha diciassette anni quando scende dal piroscafo dopo il suo lungo viaggio. La folla del porto la spinge da una parte all'altra del molo mentre lei, accanto al suo baule, attende che qualcuno venga a prenderla. Il baule custodisce qualche ricordo e un prezioso violino, l'ultimo dono di suo padre prima di farla partire dall'Italia. A Buenos Aires la aspetta Dante, l'uomo che ha sposato per procura. Leda attende fiduciosa, perché non sa che Dante non verrà mai all'appuntamento. È morto pochi giorni prima, e l'unica cosa che ha lasciato alla sua sposa è un armadio pieno di abiti da uomo. Leda ora è sola in una città sconosciuta, brulicante di persone, luci e musica. Una musica che entra dalle finestre aperte nella calura estiva, una musica che afferra il cuore e riscalda l'anima. Una musica proibita, che le donne non possono ascoltare. Leda deve sopravvivere e capisce che c'è una sola cosa da fare. Tagliarsi i capelli, vestirsi da uomo e trovare una nuova vita grazie al suo violino. Inizia così un viaggio tra le fumose sale da ballo della Buenos Aires di inizio secolo e i vicoli più oscuri di una città ruvida e sensuale, che non dorme mai. Perché Leda suona divinamente e soltanto seguire la musica che vibra dentro di lei potrà salvarla.

Autore: Carolina De Robertis
Titolo originale: The gods of Tango
Traduzione a cura di: Stefania Cherchi
Editore: Garzanti
Data di pubblicazione: 6 ottobre 2016
Pagine: 415

Trama: 5  Personaggi: 4  Stile: 5  Copertina: 4 


6 ottobre 2016

Recensione 'Breve storia di due amiche per sempre' di Francesca Del Rosso - Mondadori

Un tradimento, come ce ne sono tanti. Ma quando irrompe nel suo matrimonio, Tessa reagisce in modo inaspettato. Senza scenate e senza urla, si trova a riprendere un viaggio in un passato che credeva di essersi lasciata alle spalle. Mentre tenta di fare chiarezza ricompare Clara, la sua amica del cuore, con cui ha fumato le prime sigarette, ha ascoltato fino a consumarle le cassette dei Guns 'n' Roses e trascorso ore al telefono... Quella amica speciale che un giorno è uscita dalla sua vita senza un perché. Lenito il dolore di quella ferita, Tessa aveva smesso di cercarla, ma a volte il destino segue dei percorsi tutti suoi e così, vent'anni dopo, le due amiche si ritrovano. Forse per caso. O forse no. Ora Tessa è mamma, ha un lavoro da editor ed è una donna riservata. Clara è una donna in carriera, sposata ma senza figli. Tante cose sono cambiate, ma i fili di quell'amicizia si intrecciano di nuovo e quando Tessa e Clara tornano nella casa in Abruzzo, dove hanno trascorso tante estati della loro giovinezza, trovano ad accoglierle un melograno in fiore. Lo stesso che a sedici anni avevano piantato per gioco. Lo avevano giurato: "Saremo amiche per sempre, finché morte non ci separi". Ma è possibile rimanere amiche per sempre? Perdersi per anni e poi ritrovarsi? La risposta è nascosta all'ombra di quel melograno diventato grande. Qui, finalmente, proveranno a sciogliere i nodi delle loro esistenze. Con una scrittura fresca e spigliata, che non si sottrae alla dolcezza malinconica del ricordo, Francesca Del Rosso evoca la potenza e le mille sfaccettature dell'amicizia femminile raccontando due donne nelle diverse età della vita: ragazzine inseparabili tra anni Ottanta e Novanta, adulte responsabili ma non meno appassionate vent'anni dopo. Due donne allo specchio, due amiche per sempre.

Autore: Francesca Del Rosso
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 27 settembre 2016
Pagine: 204

Trama: 4  Personaggi: 3  Stile: 5  Copertina: 4 




5 ottobre 2016

Recensione 'Mia suocera beve' di Diego De Silva - Einaudi

Vincenzo Malinconico è un avvocato semi-disoccupato, semi-divorziato, semi-felice. Ma soprattutto è un grandioso filosofo autodidatta, uno che mentre vive pensa, si distrae, insegue un'idea da niente facendola lievitare. E di deriva in deriva va lontano, con l'aria di sparare sciocchezza dice cose grosse sull'amore, la giustizia, il senso della vita.
Intorno a lui capitano eventi straordinari, ma più straordinari ancora sono i pensieri bislacchi che vanno e vengono dalla sua testa alla tua con assoluta naturalezza, spiazzandoti. Alla fine gli vuoi bene davvero, a Vincenzo Malinconico, anche quando, come in Mia suocera beve, viene nominato difensore d'ufficio in un anomalo processo ripreso in diretta dalle telecamere di un supermercato, dove un mite ingegnere ha sequestrato un boss della camorra. E con la sua proverbiale irresolutezza e il suo naturale senso del ridicolo, riesce a impedire una tragedia e forse anche a dare un senso a quel gran pasticcio che è la sua vita.

Autore: Diego De Silva
Editore: Einaudi
Data di pubblicazione: settembre 2010
Pagine: 344

Trama: 2  Personaggi: 3  Stile: 2  Copertina: 3 



3 ottobre 2016

Challenge 2016. Le Lgs sfidano i lettori - Libro Bonus


E' permesso? C'è nessuno??
Beh, Laura mi ha detto di fare come fossi a casa mia.... *lancia le chiavi sul mobile, prepara il tè, fa le coccole a Merlino*
Bello qui... Qualcuno vuole un souvenir da casa Libridinosa?
Dov'è Laura? No tranquilli, non l'ho narcotizzata, sta tornando da Boves.

Ok, passiamo alle cose serie!
Buongiorno a tutti e in particolare alle partecipanti della Challenge 2016. Le Lgs sfidano i lettori! Oggi io, Eliza, faccio una piccola incursione qui (non preoccupatevi, ho chiesto il permesso prima) per presentarvi il libro bonus della Challenge, libro che spunta a sorpresa su uno dei blog delle Lgs e che, una volta letto e recensito, ha il potere di aggiungere ben 15 punti al vostro totale! Allora, cosa vi aspettate che vi dia? Un fantasy? Naaaaaa! Volevo darvi un libro che mi ha emozionato, un libro che consiglio sempre, a tutti, che ho obbligato sorella a leggere ( e mi ha ringraziato) e che ho regalato. Pronte? Rullo di tamburi.... Ecco a voi il libro bonus!!



Tutte le donne di
di Caterina Bonvicini
Garzanti | La biblioteca della spiga | 196 pagine
28 gennaio 2016



Trama. È la vigilia di Natale. Intorno alla tavola ci sono sette donne. Tutte le donne della vita di Vittorio, e lo stanno aspettando. Ma lui non arriva. Manda solo un enigmatico messaggio. Poche parole che rendono ancora più perturbante la sua assenza. Perché per ognuna di loro, in modo diverso, lui è il centro di un mondo: c'è la madre e c'è la sorella, ci sono la moglie, l'ex moglie e l'amante, la figlia adulta e la figlia adolescente. Il vuoto che lascia un uomo può diventare molto affollato. Ritrovare se stesse è allora necessario, vitale, indispensabile. Bisogna farlo insieme, avere il coraggio di appoggiarsi l'una all'altra. Bisogna accettare che un amore che si voleva assoluto è invece frammentario e condiviso. Condiviso proprio con quelle donne per cui si prova astio e rancore. Eppure anche da questi sentimenti può nascere un'inattesa complicità, una solidarietà finora sconosciuta. Forse solo così la lontananza di Vittorio può diventare un'occasione per guardare le cose in modo nuovo. In questa commedia ironica e spietata, costruita come un giallo, anche la persona a noi più vicina può svelare all'improvviso un lato che agli altri sfugge. Una storia in cui l'assenza di un uomo dà finalmente voce alle donne della sua vita. "Tutte le donne di" è un libro sull'amore, sulla famiglia, sulle sovrastrutture che la società impone. Perché sentirsi liberi di essere se stessi è una lunga conquista, che può arrivare quando meno te l'aspetti.


Che ne dite? Spero vi piaccia quanto è piaciuto a me.

Ora riprendo le chiavi e vado via... Laura ho messo la tazza in lavastoviglie, dato l'acqua alle piante e biscottino ai cagnolini. Grazie per l'ospitalità!

Alla prossima