Recensione 'Il terzo relitto' di Barbara Bellomo - Salani
Isabella De Clio è una giovane archeologa siciliana. Bella e preparatissima, nasconde un segreto: è cleptomane e sente continuamente il bisogno di rubare oggetti che rappresentano per lei ricordi. Decisa a rimettere ordine nella sua vita, a guarire dal suo disturbo, a creare un rapporto d'amore duraturo con l'affascinante Ottavio, durante una ricerca trova un documento inedito. È la copia di un manoscritto perduto, proveniente da El Zahra, in Tunisia, scritto nel primo secolo avanti Cristo. Nel testo l'anonimo autore racconta una nuova versione della battaglia delle Lipari, combattuta da Cornelio Scipione nel 260 a.C., nel corso della Prima guerra punica, e descrive tre relitti affondati misteriosamente nelle acque delle Eolie per difendere un prezioso carico. Isabella, incuriosita, cerca cosa sia stato già riportato alla luce e trova che due delle imbarcazioni romane sono state ritrovate, anni prima, da un noto ricercatore, esperto in immersioni, Paul Anderson, e dal suo collega Luca Tridente. Ma nulla si sa del carico delle navi. Che il manoscritto non sia affidabile? Che il tempo e il mare abbiano distrutto tutto? Mentre la giovane è intenta a ricostruire le dinamiche storiche, un'altra verità torna a galla: durante la campagna di recupero dei relitti, una sub esperta, Carla Sollini, ha perso la vita in circostanze misteriose. Ed ecco che quella che è iniziata come una ricerca da tavolino, si trasforma per lei in una vera avventura, piena di insidie e pericoli, che la metterà a contatto con uomini privi di scrupoli e la porterà nel mare delle Eolie alla ricerca del terzo relitto e dell'assassino di Carla.
Titolo: Il terzo relitto
Autore: Barbara Bellomo Editore: Salani Data di pubblicazione: 8 giugno 2017 Pagine: 380 Trama: 3 Personaggi: 3 Stile: 4 |
Torna Isabella De Clio, bellissima archeologa siciliana che, in questo secondo romanzo di Barbara Bellomo, troviamo come direttrice del Museo Archeologico di Avola.
Torna Isabella De Clio e, purtroppo, per quanto mi riguarda, lo fa con un passo indietro rispetto al precedente romanzo.
Isabella è sempre quella: cleptomane (quello che lei definisce sempre un vizio, invece è una malattia), narcisista, a tratti egoista. E qui nasce il primo no: mi aspettavo una maturazione del personaggio, invece mi sono ritrovata nuovamente davanti alla stessa donna del primo romanzo. Non c'è stata un'evoluzione, non c'è stata una crescita. Isabella è sempre quella e se nel primo libro era sopportabile, in questo secondo volume diventa quasi fastidiosa.
La storia. Che dire? Il mood è lo stesso del libro precedente: qualcosa di misterioso, delle ricerche, dei misteri, il tutto intervallato da capitoli in corsivo che rimandano ad epoche passate e che sono di aiuto, al lettore, per capire lo svolgimento dei fatti odierni. Se l'idea aveva funzionato nel primo romanzo, forse stavolta sa di già visto e non fa altro che allungare il brodo. Un "brodo" che, purtroppo, risulta annacquato.
È questa, mi spiace dirlo, la sensazione che ho provato più volte durante la lettura di questo libro: la fatica nel cercare di andare avanti, la sensazione di già letto, di situazioni già viste.
Mi è parso, spesso, di rileggere il primo romanzo, semplicemente con un'ambientazione diversa e con un corollario di personaggi che ruotano attorno alla De Clio cambiati rispetto alla storia precedente.
Il pregio di questo libro è la scrittura di Barbara: una scrittura senza sbavature, mai sopra le righe, pulita e chiara.
12 comments
Complimenti davvero per la tua integrità e per la tua correttezza. Oggi come oggi, sul web come nella vita, sono qualità rare da trovare. Ti ammiro tantissimo, davvero <3
RispondiElimina<3
EliminaA me è piaciuta la storia, poi figurati io ho studiato archeologia con tesi dedicata al teatro e alle maschere, e a Lipari ne hanno trovate tantissime. Quindi sentivo un bel feeling con questo libro. Ma sono d'accordo sulle critiche al personaggio, di solito con i protagonisti empatizzo ma Isabella mi è stata proprio antipatica in questo libro!
RispondiEliminaA me già nel primo libro non stava molto simpatica la De Clio. Ma in questo non si sopporta proprio!
EliminaStessa storia, cambia solo il titolo :(
RispondiElimina:(
Eliminaio lo devo ancora leggere, ma a me Isabella nel primo era piaciuta, parto avvantaggiata
RispondiEliminaeh sì, tu parti avvantaggiata!
EliminaNon conoscevo...
RispondiEliminaPoi sono abilissimo, come sai, a perdermi questi romanzi "in serie".
Ecco bravo, continua a perdertela!
EliminaMi sono sempre ripromessa di leggere il primo romanzo ma non mi sono mai decisa. Peccato però scoprire che non siano molto dissimili, primo e secondo, e non ci sia quella maturazione del personaggio che, invece, ci si aspetta.
RispondiEliminaQuella è la pecca più grande: la mancata evoluzione del personaggio.
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