Recensione IN ANTEPRIMA 'Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno'
di Benjamin Stevenson - Feltrinelli


TUTTI NELLA MIA FAMIGLIA HANNO UCCISO QUALCUNO・Benjamin Stevenson・Feltrinelli ・11 ottobre 2022・385 pagine

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A Ernie Cunningham le riunioni di famiglia non sono mai piaciute. Di sicuro c’entra il fatto che tre anni prima ha visto suo fratello Michael sparare a un uomo e lo ha denunciato, un oltraggio che non gli ĆØ ancora stato perdonato. PerchĆ© i Cunningham non sono una famiglia come le altre. C’ĆØ solo una cosa che li unisce: hanno tutti ucciso qualcuno. Ora hanno deciso di ritrovarsi per un’occasione speciale: trascorreranno un fine settimana in un resort di montagna per festeggiare l’uscita di prigione di Michael. Ma i Cunningham non sono tipi da stare in pantofole davanti al caminetto. Il giorno dell’arrivo di Michael, viene trovato il cadavere di un uomo. Ha le vie respiratorie ostruite dalla cenere, come se fosse morto in un incendio, ma non ha ustioni sul corpo. Mentre una bufera si abbatte sul resort isolandolo e la polizia brancola nel buio, spetterĆ  a Ern capire se il colpevole ĆØ uno dei suoi familiari, prima che vengano uccisi tutti.

Prima di parlarvi di questo libro, mi sembra giusto mettere le mani avanti (non dico pararmi il culo perchƩ sono una signora!): io non leggo romanzi gialli. Ci ho provato (per la famosa regola di nonna, secondo la quale non puoi dire che una cosa non ti piaccia finchƩ non l'hai assaggiata), sia con autori italiani e stranieri che con la Maestra per antonomasia del genere, Agatha Christie.
E quindi posso affermare che non mi piacciano e farlo con cognizione di causa: li trovo spesso lenti e non mi appassiono mai a tutti quegli intrighi e indizi che servirebbero a portarmi verso la scoperta del colpevole; non riesco proprio a farmi coinvolgere da tutte quelle parti investigative, quindi no, non sono una "giallista". Se proprio ho voglia di sangue e mistero, visto che la Bacci pare non voglia darmi soddisfazione, ripiego sui thriller!

Eppure questo ĆØ un romanzo giallo! SƬ, ĆØ un romanzo giallo e, tenetevi forte, inizia riportando il Decalogo del giallo perfetto di Ronald Knox e rispettandone ogni punto in esso elencato; ĆØ un giallo che ha in sĆ© ogni piĆ¹ piccolo clichĆ© al quale il genere deve attenersi.

A partire dalla copertina, passando per il numero di morti (sƬ, ce n'ĆØ piĆ¹ di uno e l'autore ĆØ cosƬ gentile da indicarci anche le pagine nelle quali li troveremo!) e per tutta la parte investigativa, Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno (direi che anche il titolo ha un non so che di giallo!) si colloca perfettamente nel genere a cui appartiene, ma avvalendosi di un quid in piĆ¹: l'ironia!

Ernest Cunningham ĆØ il narratore di questa storia. SarĆ  lui a raccontarci le vicende che hanno visto coinvolta la sua famiglia, sarĆ  lui a svelarci gli indizi (e anche a ricordarci di fare attenzione!), sarĆ  lui a investigare sulle morti, apparentemente misteriose, che stanno decimando i Cunningham e, infine, sarĆ  lui a svelare il colpo di scena finale, quello che lascerĆ  tutti, Cunnigham e lettori, senza fiato!

I Cunningham sono una famiglia nota alle forze dell'ordine 
Se avessimo un motto di famiglia, sarebbe: I Cunningham non parlano con gli sbirri.
Tre anni prima ĆØ stato proprio Ernie a denunciare il fratello per omicidio. Adesso si ritrova implicato in una riunione di famiglia: Michael ha scontato la sua pena e zia Katherine ha deciso di festeggiare convocando tutti in un resort di montagna. E a Ernie le riunioni di famiglia non sono mai piaciute molto, stavolta avrebbe ben piĆ¹ di un motivo per voler evitare di ritrovarsi sotto lo stesso tetto con tutti gli altri.
Ad aggravare la situazione, il ritrovamento di un cadavere (clichƩ!) e una tempesta di neve che blocca tutti all'interno dell'hotel (clichƩ!).

Che vi ho detto? Tutti gli elementi adatti a creare un giallo come si deve! E io questo giallo me lo sono goduto dall'inizio alla, sorprendente, fine! Quella fine che, giusto per non farci mancare nulla, lascia il lettore con un senso di soddisfazione per aver risolto il mistero, per essere venuto a capo di ogni cosa, poco importa se lo abbia fatto da solo o con l'aiuto dell'autore. 
Poi, una volta posato il libro, mentre magari si sta affettando una cipolla per il soffritto, un dubbio, qualcosa che "sfruculia" nel cervello, ci costringe a riprendere il libro in mano, rileggere qualche riga di quelle ultime pagine e... oh porca miseria! Ma allora... ma forse... e niente, lettori cari, c'ĆØ poco da fare: non ne verremo a capo neanche se impiegassimo le prossime settimane a cercare di scucire e ricucire quella tela (ciao, Arianna!) che pensavamo di aver tessuto in maniera perfetta!

Benjamin Stevenson ha creato un romanzo che ha dalla sua grandi pregi: il giallo iconico per chi ama il genere, l'ironia che rende scorrevole e divertente la lettura, i capitoli brevi che tutti noi lettori amiamo, perchƩ ci consentono di leggere un libro anche a spizzichi e bocconi, anche se abbiamo solo 5 minuti di tempo prima che il soffritto di cui sopra si bruci!

La storia intriga, i personaggi, benchƩ numerosi, si incastrano perfettamente tra loro (d'altronde, fanno tutti parte della stessa famiglia, no?!), la trama scorre via veloce tra morti (ops!) e rivelazioni. E mentre una bufera di neve infuria sul resort, i Cunningham iniziano a veder morire i componenti della loro famiglia, a noi non resta altro da fare che cercare di capire chi sia l'assassino, quale sia il movente e, soprattutto, perchƩ Ernie non abbia scritto un giallo invece che dei manuali per scrivere gialli!


Ringrazio la Casa Editrice per avermi inviato una copia del romanzo

La Libridinosa

Cosa fai nella vita? Leggo!

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