Recensione 'Le schegge'
di Bret Easton Ellis - Einaudi


LE SCHEGGE || Bret Easton Ellis || Einaudi || 732 pagine || 10 ottobre 2023


Nell’autunno del 1981, la vita di un gruppo di diciassettenni californiani che frequentano l’elitaria Buckley School viene sconvolta dall’arrivo di un ragazzo tanto affascinante quanto disturbato e perverso. Cosa nasconde Robert Mallory, e qual ĆØ il suo legame con il serial killer che sta imperversando in cittĆ ? In una Los Angeles sensuale e violenta, fatta di feste in piscina e musica new wave, vodka e cocaina, Bret Easton Ellis racconta la sua storia piĆ¹ personale, emozionante e oscura. Nel 1981 Bret ha diciassette anni e frequenta l’ultimo anno alla Buckley, la scuola della gioventĆ¹ dorata di Los Angeles: feste in piscina, amori promiscui, Bmw, coca, vodka e succo di pompelmo, nell’autoradio cassette piene di Ultravox, Blondie e Duran Duran. Un mondo falso e perfetto, ma tutto sommato piacevole, di certo eccitante. Almeno finchĆ© in classe non arriva uno studente nuovo: «se la primavera e l’estate del 1981 erano state il sogno, qualcosa di paradisiaco, allora il mese di settembre rappresentĆ² la fine di quel sogno con l’arrivo di Robert Mallory». Robert ĆØ intelligente, bello, carismatico e presto entra a far parte della ristretta cerchia di amici di Bret. Robert perĆ² nasconde un segreto, indecifrabile anche per le persone che gli sono piĆ¹ vicine. Ammaliato dal fascino ambiguo di Robert, Bret sviluppa una vera e propria ossessione nei confronti del nuovo compagno. Ma Bret non puĆ² assecondare fino in fondo quell’attrazione perchĆ© c’ĆØ qualcosa, anzi qualcuno, il cui pensiero lo sconvolge piĆ¹ di ogni altro: il Pescatore. ƈ questo il nome con cui ĆØ stato ribattezzato un pericoloso serial killer che sta mietendo vittime a Los Angeles in quegli anni, e che sembra deciso a colpire il gruppo di amici di Bret, e Bret stesso… Minacce terrificanti, atti di violenza casuali, inquietanti coincidenze: questa serie di eventi va a comporre un quadro che viene continuamente interpretato da Bret attraverso il filtro della sua immaginazione di adolescente dalle grandi doti narrative, in un momento in cui sta scoprendo la sua vocazione letteraria e la sua omosessualitĆ . Bret si puĆ² fidare degli amici? E con la sua capacitĆ  di leggere la realtĆ  riuscirĆ  a trovare un senso al pericolo che sembra incombere su di lui? “Le schegge” ĆØ il primo romanzo di Ellis dopo tredici anni: valeva la pena aspettare. Non solo ha scritto il suo libro piĆ¹ bello dagli anni Novanta – sexy, inquietante, ambiguo, violento: ĆØ Ellis in purezza – ma anche una delle piĆ¹ lucide riflessioni su memoria e desiderio, veritĆ  e narrazione di questi nostri tempi paranoici e puritani.

Non avevo mai letto nulla di Bret Easton Ellis, benchĆ© American Psycho sia uno di quei titoli che entra ed esce dalla mia wishlist con grande frequenza.
Ero curiosa e reticente allo stesso tempo verso questo suo ultimo romanzo, visto ovunque, osannato da chiunque; complice Audible, ho iniziato ad ascoltarlo per fermarmi a metĆ  del 1° capitolo e correre a procurarmi la copia cartacea!

Ho letto 731 pagine in cinque pomeriggi, eppure, giunta alla fine della storia, ero incerta su quanto questo libro mi fosse piaciuto e quanto, invece, mi avesse infastidita; ĆØ uno di quei libri per i quali mi ĆØ necessario mettere su carta pensieri e sensazioni, un romanzo il cui voto puĆ² oscillare tra una e cinque stelle per pochi, piccoli dettagli.

ƈ il 1981, siamo a Los Angeles e questa storia ĆØ popolata di diciassettenni ricchi, dediti alla droga, all'alcool e al sesso, ma anche profondamente soli.
Bret, Debby, Thom e Susan frequentano l'ultimo anno alla Buckley, una scuola privata di Los Angeles. Vestono firmato, guidano Mercedes e Porsche, trascorrono le serate passando da una festa all'altra, drogandosi e ubriacandosi.
Bret, voce narrante di questa storia, ĆØ anche l'elemento fuori dal coro, colui che vive dell'ammirazione riflessa dovuta al gruppo di amici di cui fa parte.
Bret non ĆØ bellissimo, ĆØ timido, solitario e insicuro, ma ĆØ amico di Tom e Susan e fidanzato di Debby e questo lo colloca nel gruppo degli "eletti".
Se dovessi indicare il punto di rottura, di collasso, di riordino del nostro mondo, ricorderei un pomeriggio in spiaggia al Jonathan Club nell'ottobre del 1981 come l'inizio della fine.
Quello che si prospetta come un tranquillo e un po' noioso ultimo anno di liceo, verrĆ  sconvolto dall'arrivo alla Buckley di Robert Mallory, un misterioso ragazzo che si insinuerĆ  tra le pieghe del gruppo di amici.

Le schegge ĆØ un romanzo che si divide, non equamente purtroppo, tra narrativa e thriller.
La narrazione ĆØ incalzante, veloce, frenetica, ma dopo le prime 400 pagine inizia a scadere nella ripetitivitĆ .
Bret e i suoi amici vivono come adulti allo sbando, laddove gli adulti sono quasi del tutto assenti tra queste pagine, impegnati tra viaggi, matrimoni fallimentari, tradimenti e sbronze da smaltire.
Esempio catartico di tutto ciĆ² ĆØ la madre dello stesso Bret, che appare per la prima volta a pagina 711; Bret vive sostanzialmente da solo, con la sporadica presenza della donna di servizio, vagabondando tra la sua casa e quelle dei ragazzi con cui fa sesso.
La scelta di Easton Ellis ĆØ quella di non lasciare nulla all'immaginazione del lettore: dalle vicende quotidiane alle scene piĆ¹ cruente che vedono protagoniste le vittime di colui che viene definito il Pescatore a strascico, tutto ĆØ narrato con dovizia di particolari, incluse le scene di sesso che vedono protagonista lo stesso Bret; che sia etero o gay o solitario, reale o immaginato, Easton Ellis racconta, descrive, dettaglia. 
Proprio questo ĆØ stato uno dei motivi che ha sollevato in me qualche perplessitĆ  riguardo questo romanzo.
Non amo il sesso nei libri, non quando viene usato come riempitivo o come attrattiva per un certo tipo di lettori; non mi dĆ  fastidio, invece, quando ĆØ contestualizzato e necessario alla narrazione.
Nella parte iniziale di questo romanzo, la scelta dell'autore mi ĆØ parsa utile a darci l'idea di chi siano i ragazzi di cui ci racconta e il sesso in sĆ©  ĆØ una parte fondamentale della loro esistenza; cercato, estorto, desiderato, bramato, sporco, ĆØ una perfetta metafora della Los Angeles anni Ottanta, dove gli eccessi la fanno da padrone e i corpi non sono altro che merce di scambio.
Andando avanti con la lettura, perĆ², mi sono chiesta quanto fosse necessario conoscere nei dettagli le fantasie di Bret mentre si masturba ogni mattina e ogni sera o quanto indispensabili fossero le descrizioni dei vari orifizi in cui lui e uno dei suoi partner si premurano di infilare il loro pene...
Tutto ciĆ², alla lunga, oltre a risultare un tantino morboso, va a discapito di quella parte di narrazione relativa al mistero delle ragazze scomparse, del Pescatore e di ciĆ² che concerne il personaggio di Robert Mallory.

Un'altra perplessitĆ  mi ĆØ stata suscitata dal finale del romanzo: geniale, paraculo o stupido? Senza fare spoiler, vi dico che non c'ĆØ una vera soluzione al mistero del Pescatore a strascico e che piĆ¹ di una cosa non trova il suo posto nel puzzle, ma non al punto tale da far pensare a un ipotetico seguito del romanzo.
E anche davanti a questa scelta non so come pormi, sentendomi un po' scema (sarĆ² io a non aver capito?), ma anche un po' presa in giro!

Forse questo romanzo avrebbe giovato anche di una bella sforbiciata in termini di pagine; certo ĆØ che la scrittura di Bret Easton Ellis ha un non so che di ammaliante, tanto da far scomparire, sin dalle prime righe, il timore di impantanarsi nella mole del romanzo!
Le schegge si "beve", si fagocita senza pause; ci si immerge in questa storia e si ĆØ impossibilitati a lasciarla finchĆ© non si giunge all'ultima riga.
Non so quanta voglia io abbia di leggere altro di questo autore, ma sicuramente quello affrontato tra queste pagine ĆØ stato un bel viaggio!

La Libridinosa

Cosa fai nella vita? Leggo!

3 commenti:

  1. Ottima recensione, complimenti, ho appena terminato la lettura e concordo pienamente con quanto da te scritto.
    Meno dettagli anatomici maschili accompagnati ad una trama piĆ¹ coerente e ricercata nella parte investigativa con finale chiuso avrebbero migliorato di molto il romanzo!

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  2. Non Ć© un giallo. Non Ć© crime. Ɖ tutt'altro.

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  3. Confermo quanto da te scritto, pure io oscillo pericolosamente tra il morboso e il geniale. Comunque sia merita tutta la lettura.

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