Diario di Bordo - Perché ho abbandonato "Dio di illusioni"...
... e riflessioni sparse sul BookTok Avevo Dio di illusioni in libreria da qualche mese, non tantissimi, in realtà. Era uno di quei libri che avrei sicuramente letto entro fine anno, ma che ha fatto un improvviso balzo in avanti dopo l'ascolto del primo episodio di un nuovo podcast, " Comodino ". Così, in compagnia di Loredana , ho cercato di affrontare le 622 pagine di uno dei più famosi e osannati romanzi di Donna Tartt. Le prime 50 pagine si leggono con facilità , immediatamente introdotti dall'autrice sia nella storia che nell'ambientazione, una delle caratteristiche fondamentali di questo romanzo, se non, addirittura, la caratteristica principe: Dark Academia. Tenete bene a mente questo termine, che racchiude, soprattutto per i più giovani, un'intera filosofia di vita che spazia dallo stile dell'abbigliamento alla scelta delle letture. Per intenderci: vecchi edifici di mattoni, libri rilegati in pelle, taccuini scritti a mano, candelabri, bibliotech...