30 giugno 2013

In questo mese di giugno…

Ho letto 11 libri:

* L'angolo dei lettori ribelli - Rebecca Makkai
* Scomparsa - Chevy Stevens
* Io che amo solo te - Luca Bianchini
* Una casa di petali rossi - Kamala Nair
* Il suggeritore - Donato Carrisi
* Il suono di mille silenzi - Emma La Spina
* I Savoia - Gianni Oliva
* Casa Agnelli - Marco Ferrante
* La notte dell'oblio - Lia Levi
* Mille volte niente - Emma La Spina
* Siria mon amour - Amani El Nasif

Ecco il mio podio:


26 giugno 2013

Recensione 'Siria mon amour' di Amani El Nasif

Siria mon amourTitolo: Siria mon amour
Autore: Amani El Nasif
Editore: Piemme
Data di pubblicazione: 7 maggio 2013
Pagine: 166
Prezzo: 16,00 €
Versione e-book: 6,99 €

Trama: Amani è nata in Siria ma è cresciuta in Italia. Quando compie sedici anni, con una scusa, la madre la porta nel suo paese di origine per qualche giorno. Dopo i primi entusiasmi per un mondo diverso e affascinante, ricco di profumi e sapori nuovi, Amani scopre di essere stata in realtà fidanzata a un cugino, ma conosciuto e mai amato. Le dicono che in Italia non tornerà più.
Amani si ribella a quel fidanzamento e a quell’uomo, pagando un prezzo molto alto, in una realtà dura e violenta dove le donne non sono che oggetti sotto la tutela dei maschi.
Lontana dalle sue amiche e da Andrea, il suo ragazzo, Amani resisterà e lotterà fino a riprendersi la sua vita.

Meme: Che lettore sei?

Buongiorno, Libridinosi!!! Come state oggi? Io ho un leggero mal di testa, che, ogni tanto, torna ad affliggermi, ma pazienza!
Ieri sera, girando tra i blog dei miei amici, ho scovato un bellissimo Meme nel blog di Frannie Panglossa. E’ un post relativo alle nostre “manie” da lettori: le nostre abitudini e i nostri atteggiamenti relativamente a libri e lettura.
E’ una cosa così carina che ho deciso di riportare anche sul mio blog e vi invito a farlo nei vostri. Mi raccomando, però, se lo fate, lasciate un commento, così potrò venire a sbirciare le vostre risposte!!!

Quanti libri ci sono in casa tua?
Taaaaaaaanti! Sicuramente non quanti vorrei. Come per tutti i lettori compulsivi, il mio sogno più grande è quello di possedere una stanza enorme con una di quelle enormi librerie che, dal pavimento, vanno su sino al tetto e percorrono tutte le pareti disponibili. Io dico sempre a mio marito che, il giorno in cui nostro figlio andrà via di casa (e manca ancora parecchio tempo, visto che ha solo 8 anni!!), trasformerò la sua camera nella mia “sala lettura”: librerie a tutte le pareti, una comoda poltrona e una lampada. Dopo di che, potrete tranquillamente chiudermi dentro e gettar via la chiave!
Quanti letti?
Tutti quelli che sono in salone (e non sono pochi). Da quando ci siamo trasferiti, avendo avuto la fortuna di prendere una casa più grande, ho creato una divisione tra i miei libri: in sala sistemo i libri che ho già letto, mentre in camera da letto ho quelli ancora da leggere.
Quanti ancora da leggere?
Parecchi. Il conteggio, ad oggi, tra cartacei ed ebook, è di circa 250 volumi. Come sa bene chi mi conosce e chi segue il mio blog, sono un’accumulatrice seriale di libri. Non riesco a fare a meno di possederli e anche se so che non riuscirò a leggerli nell’immediato, li prendo ugualmente. Tanto non hanno mica una data di scadenza, no?!!!!
Quanti libri hai “mezzoletto”?
Circa una decina. Tempo fa ero più caparbia e mi “costringevo” a portare a termine anche un libro che non mi soddisfaceva. Col passare degli anni, l’aumentare degli impegni e il sempre meno tempo a disposizione, sono diventata più menefreghista e se un libro non mi piace, lo metto da parte senza tanti rimpianti. Ci sono tanti libri che vorrei leggere e non ho voglia di perdere tempo con roba che mi delude.
Da quali libri non potresti mai separarti?
Dai miei preferiti, ovviamente! Dai volumi di Ken Follett, di Cooper, di Brown, della Gamberale e, non da meno, da quelli che, al solo guardarne la copertina, mi rievocano emozioni passate. Ad esempio “Olivia” di Paola Calvetti, che mi suscita sempre un senso di leggerezza ed ottimismo; oppure “Amabili resti”, che, ancora oggi, nonostante gli anni passati, rimane  uno dei libri più belli che io abbia mai letto!
Cosa ne pensi degli appunti e delle dediche ad inizio libri da amici/parenti?
Mi piacciono! I miei libri portano le mie “impronte”: sottolineo, prendo note a margine delle pagine (ovviamente a matita!), ci lascio dentro foglietti. Voglio che mi appartengano, che parlino di me e di ciò che pensavo nel momento in cui li ho letti. E per quanto riguarda le note, le PRETENDO!!!! Tutti i miei amici ed i miei familiari sanno che “non si regala un libro senza apporvi una dedica”. So che alcuni mi “odiano” per questo, perché li costringo a scrivere, quando magari si tratta di persone che non prendono la penna in mano neanche per fare la lista della spesa; però io ci tengo, perché è un modo per sapere cosa pensa quella persona e anche perché, a distanza di anni, riprendendo quel libro in mano, ritroverò un pezzetto di lei!
Fai le orecchie ai libri?
Scherzi? No, mai, per niente, non esiste. Ho un’infinità di segnalibri, perché mai dovrei rovinare in questo modo le pagine di un libro? Ancora oggi, a distanza di 7 mesi dall’acquisto, sto cercando di scoprire se esiste un modo per fare in modo che il mio Kobo, quando metto il segnalibro, eviti di fare l’orecchio alla pagina
Compri libri usati?
Sinceramente, mi è capitato poche volte. Ma solo perché raramente mi capita di trovarne; quando succede che mi imbatta in qualche bancarella, si tratta sempre di libri di cucina o di romanzi rosa … insomma, roba che non suscita il mio interesse.
Secondo te, c’è un numero limite di libri, superato il quale ospitarli in casa diventerebbe improponibile?
Secondo la mia mente, no. Ma secondo il vivere civile, purtroppo, sì. E non potendo far dormire mio marito su un letto di libri o far mangiare mio figlio su una pila di libri impilati, alla mia veneranda età, sono arrivata al compromesso di acquistare in cartaceo solo libri che mi interessano realmente. Per tutto il resto, c’è l’e-reader!
Hai delle abitudini nei confronti dei libri?
Sì, alcune. Quando compro libri che non conosco, mi lascio colpire prima dalla copertina, poi dalla trama del risvolto e, infine, ne leggo la prima pagina (ovviamente, ne approfitto per annusarli!!). Se queste tre cose mi colpiscono, ci sono buone probabilità che lo acquisti. Quando leggo un libro, invece, ho la buona abitudine di rimuovere sempre la sovraccopertina, cosicché non si sciupi. Infine, quelli da leggere, sono rigorosamente in ordine alfabetico.
Ci sono libri che ti sono piaciuti molto, ma dei quali non ti ricordi più la trama o quasi nulla?
Capita! Magari a guardarli così non mi sovviene immediatamente, però, se il libro mi è veramente piaciuto, mi basta rileggerne qualche riga perché tutto riaffiori.
Quanti libri hai comprato con la speranza di leggerli, ma non li hai mai letti e, forse, non li leggerai mai? Di che genere sono?
Pochi. Solitamente, tutti i libri che compro, prima o poi verranno letti. Più che altro, mi è capitato, nel tempo, di modificare un po’ i miei gusti e, quindi, ritrovarmi qualche libro acquistato che, poi, non rientrava più nel mio “piacere”.
Come disponi i libri nella tua libreria?
Come ho detto, ho la fortuna di avere una casa grande e, quindi, ho potuto sistemare più di una libreria (anche se non grandissime). E così, ho avuto anche modo di dare un ordine preciso ai miei libri. In una ho sistemato i libri dei miei autori preferiti e quelli che fanno parte di una serie precisa. Poi, solitamente, li divido per genere.
Quali genere prediligi nella lettura?
Leggo un po’ di tutto, ma, in particolare, amo molto le biografie dei personaggi storici e i romanzi storici in generale. Mi piacciono molto anche i thriller, perché credo che, ogni tanto, un brivido ci stia bene! Leggo molta narrativa, sia leggera che meno leggera. Non mi piacciono assolutamente (e so di essere “fuori moda”!) i fantasy, gli urban-fantasy, i distopici…Ah, e non leggo nemmeno narrativa erotica, di cui, pare, ultimamente, non si possa fare a meno! E, infine, i romanzi prettamente rosa (gli Harmony, per intenderci!) non mi avranno mai!

25 giugno 2013

Recensione 'Mille volte niente' di Emma La Spina

Mille volte niente
Titolo: Mille volte niente
Autore: Emma La Spina
Editore: Piemme
Data di pubblicazione: 14 aprile 2011
Pagine: 249
Prezzo: 10,00 €
Versione e-book: 6,99 €
Trama: "Sono una donna bambina. Una donna segnata da un'infanzia e un'adolescenza trascorse in istituti per orfani. lo che orfana non sono. Nel chiuso di quelle stanze, mi è stata rubata la bellezza dei primi anni, la meraviglia della crescita, lo stupore per il mondo. E ho avuto in cambio dolore, umiliazione, ignoranza. Per questo, quando la porta di quelle stanze si è spalancata, ho dovuto imparare ogni cosa, mentre gli altri sapevano già. Il racconto della mia storia riprende da dove l'avevo interrotto. Un mattino d'estate, il giorno successivo ai miei diciotto anni e poco prima di affrontare l'esame di maturità, vengo espulsa dall'istituto. Buttata in mezzo a una strada, letteralmente. Tutti i miei averi sono un diario, un libro di scuola e gli abiti che porto addosso. Con quelli inizierò a percorrere la mia strada, senza sapere quale sia, senza sapere nemmeno se c'è per me, da qualche parte, una strada. Non so nulla, neppure il significato delle cose più naturali della vita. Le imparerò tutte sulla mia pelle. Lentamente imparerò a difendermi. Ma ci vorranno anni, e forse ancora non mi sento del tutto salda nei risultati che ho raggiunto. Certo una cosa per me, oggi, è più importante di ogni altra: la famiglia che mi sono creata. I figli, soprattutto. Sono il mio tesoro prezioso. Sono quello per cui è valsa la pena resistere. Per questo a chi mi domanda cosa voglio ora, rispondo: niente, mille volte niente. Ho avuto tutto." (E. La Spina)

24 giugno 2013

Recensione 'La notte dell'oblio' di Lia Levi

La notte dell oblioTitolo: La notte dell’oblio
Autore:
Lia Levi
Editore: EO
Data di pubblicazione: 4 settembre 2012
Pagine: 193
Prezzo: 17,00 €
Versione e-book: 12,99 €
Trama: Nei giorni dell'occupazione nazista una famiglia di ebrei romani in fuga trova rifugio in una canonica di campagna. Giacomo, il padre, è però costretto per motivi economici a fare delle rapide sortite nel suo negozio di Roma, affidato a un commesso fedele. Una sera non torna. Si saprà poi che è stato arrestato proprio davanti al negozio, sicuramente per una delazione. La moglie Elsa, con le due ragazze adolescenti, Milena e Dora, una volta tornata alla libertà dovrà farcela con le sue forze. Ma il tormento non l'abbandona mai. Come è avvenuto l'arresto di suo marito? La verità che Elsa riuscirà a scoprire le resterà però sigillata dentro. Elsa non vuole che le figlie rimangano incatenate alla tragedia del passato, le sue ragazze dovranno guardare avanti, pensare a costruirsi il futuro. Sulle figlie però graverà sempre l'ombra di un padre svanito nelle ceneri di Auschwitz. Milena si aggrapperà alla sua bellezza come a un salvagente per lasciarsi portare dalla corrente senza mai scegliere mentre Dora annasperà per costruirsi. Ma il "silenzio", scoprirà Dora, non è stato solo la scelta emotiva di sua madre. Il silenzio è di tutti. Negli anni del dopoguerra è calata sul Paese una coltre che perdurerà nei decenni. Nessuno sa, nessuno (compresi gli ebrei) vuole sapere. Sulla Shoah, lo Sterminio, si tace, come se fosse poco educato occuparsene. La Storia però non concede sconti. E saranno due giovani innocenti a doversi confrontare con le colpe e le sconfitte dei genitori.

15 giugno 2013

Recensione 'Il suono di mille silenzi' di Emma La Spina

Il suono di mille silenzi

Titolo: Il suono di mille silenzi
Autore: Emma La Spina
Editore: Piemme
Data di pubblicazione: 8 marzo 2010
Pagine: 169
Prezzo: 9,00 €
Versione e-book: 6,99 €
Trama: Sua madre è una donna fredda e dura, che lei ha visto solo in rare occasioni, ha partorito e abbandonato undici figli. Emma è la decima. Trascorre la sua infanzia in collegio, un luogo di deprivazione e di autentico terrore. La vita delle bambine è completamente contingentata e del tutto priva di amore, di un qualsiasi gesto di affetto. Alle punizioni corporali si aggiungono più sottili tormenti e vessazioni psicologiche. Nell’istituto - i famigerati “collegi” menzionati come spauracchio a generazioni di bambini - le bimbe non hanno alcun contatto con l’esterno. Sono mille silenzi.