Buongiorno e buona domenica a tutti! La Libridinosa è sopravvissuta ad un trasloco devastante (e speriamo che sia l'ultimo!!).
3 agosto 2014
19 luglio 2014
Trasloco al via
14 luglio 2014
Recensione 'I Gillespie' di Jane Harris
SINOSSINella primavera del 1888, inseguito al decesso della zia da lei amorevolmente accudita, Harriet Baxter decide di lasciare Londra e viaggiare alla volta di Glasgow. Trentacinque anni, nubile, una piccola rendita annua cui attingere, l'intraprendenza necessaria a sfidare i pregiudizi dell'epoca nei confronti delle donne sole in viaggio, Harriet arriva nella seconda città dell'Impero nell'anno in cui, in occasione dell'Esposizione Internazionale, la vita artistica e culturale della città è animata dagli osannati artisti di Edimburgo e dai protagonisti della <<nuova scuola>> scozzese, il celebre sodalizio di pittori noto come <<i ragazzi di Glasgow>>.
Non sono, però, i padiglioni dove si celebra il grandioso spettacolo dell'Esposizione né le numerose serate mondane che ne rallegrano gli eventi, ma le strade di Glasgow, con il loro giocoso andirivieni di cappelli e parasole e i loro marciapiedi così pullulanti di forestieri, a offrire a Harriet Baxter l'opportunità della sua vita, la svolta che ne determina il destino. Durante una passeggiata in una giornata insolitamente calda, Harriet soccorre una distinta signora di circa sessant'anni stramazzata al suolo per un malore sconosciuto. Qualche giorno dopo si ritrova a onorare l'invito, elargito in segno di riconoscenza per il suo bel gesto, a casa dei Gillespie, la famiglia della donna soccorsa. Un appartamento di gente non povera, ma di certo non navigante nell'oro a giudicare dall'incerata sul tavolo lisa in più punti e da tazzine e piattini sbreccati. Un appartamento in cui si aggirano Elspeth, l'esuberante madre del padrone di casa che impartisce ordini puntualmente inevasi; Mabel, la figlia di Elspeth inacidita per essere stata abbandonata sull'altare; Kenneth, il figlio belloccio tormentato da un segreto inconfessabile; Annie, la dolce moglie del padrone di casa alle prese con l'educazione di due figlie, le ristrettezze economiche e una irrisolta vocazione artistica; le due bambine, la piccola, deliziosa, timida Rose e Sibyl dallo sguardo freddo e inflessibile; e, infine, nelle rare occasioni in cui osa mettere il naso fuori dal suo studio-soffitta, il padrone di casa, Ned Gillespie, un giovane, geniale pittore dai tratti meravigliosamente regolari e piuttosto avvenenti, e una punta di tristezza negli occhi blu oltremare. L'incontro con Ned Gillespie risulta fatale per Harriet Baxter. In lei si fa strada la convinzione, che si muta poi in una missione e, infine, in una vera e propria ossessione, di dover salvare Ned Gillespie.Salvarlo dalla sua indigenza, che gli impedisce di dare libero sfogo alla sua creatività, e salvarlo dalla sua turbolenta famiglia che minaccia di soffocare il suo talento. Una convinzione che, come ogni ossessione, trascina inevitabilmente dietro di sé l'ombra della tragedia.
TITOLO ORIGINALE: Gillespie and I
AUTORE: Jane Harris
TRADUZIONE A CURA DI: M. Ortelio
EDITORE: Neri Pozza
DATA DI PUBBLICAZIONE: 25 gennaio 2012
PAGINE: 508
CODICE ISBN: 9788854502468
PREZZO: 18.00 €
E-BOOK: --
29 giugno 2014
Recensione 'Ti seguo ogni notte' di Luca Bianchini - Mondadori
SINOSSIÈ una notte incantevole quando Roger Milone, inarrivabile televenditore di pentole, incontra la donna della sua vita. Purtroppo è la notte sbagliata perché lei, Stella, il giorno dopo si sposa. Roger non è però il tipo da abbandonare un sogno senza inseguirlo e, lascata la casa fuori porta dove vive con la madre e la sorella più sedicenne del mondo, si mette sulle tracce della ragazza avendo come unico indizio lo scontrino di una profumeria. Ma – proprio mentre è concentrato a rincorrere l'amore – la vita lo sorprenderà con una serie di imprevisti, trasformandolo in un divo del piccolo schermo. Improvvisamente desiderato da donne e tabloid, invidiato dagli amici e motivo d'orgoglio per la famiglia, Roger è frastornato. A ritrovare la via lo aiuteranno un pianoforte, le sue origini di periferia, un amico transessuale, un prete e che tutti chiamano don Johnson, un'affascinante fioraia e le vicissitudini agrodolci della sorella, equamente divisa tra il dramma dei sentimenti, la tragedia dei capelli e il grande amore per Robbie Williams.
AUTORE: Luca Bianchini
EDITORE: Mondadori
DATA DI PUBBLICAZIONE: ottobre 2004
PAGINE: 299
CODICE ISBN: 9788804549987
PREZZO: 9.50 €
E-BOOK: 6.99 €
PERSONAGGI 7
STILE 6
INCIPIT 7
FINALE 8
COPERTINA 7
Così, dalla sera alla mattina, Roger diventa ricco e famoso: nuovo lavoro, nuova attico in centro, ingaggio stellare, autista, costumista personale... il sogno di ogni ragazzo!
Ma cosa si nasconde dietro questo improvviso successo? Chi ne è l'artefice reale? E, soprattutto, chi è Stella, bellissima ed irraggiungibile ragazza che Roger ha incontrato ed amato per una sola notte, scoprendo che lei, poche ore dopo, si sarebbe sposata?
23 giugno 2014
Recensione 'Questa volta tocca a te' di M. J. Arlidge - Corbaccio
SINOSSISi preparavano a trascorrere tutta la vita insieme. Anime gemelle. E quando si ritrovano intrappolati, intontiti, faticano a comprendere tutto l'orrore della situazione. Niente cibo, niente acqua. Solo una pistola con un unico colpo in canna. Un criminale psicopatico narcotizza e rapisce delle coppie: le vittime si risvegliano disorientate, nessuno può sentire le loro urla. Si disperano, si agitano, cercano in tutti i modi di uscire dalla prigione in cui sono incarcerate, fino a quando trovano una pistola e, accanto, un cellulare che comunica per sms un ultimatum terribile: una delle due morirà, solo così l'altra potrà salvarsi. per il killer è uno spettacolo a cui assistere, per le vittime un'insostenibile tortura psicologica. Helen Grace egli investigatori della centrale di polizia di Southampton indagano. Cercano il pazzo criminale tentando al tempo stesso di proteggere i sopravvissuti sotto shock. I rapimenti si succedono velocemente: una madre e una figlia, due colleghi di lavoro, due compagni di università...ma in che modo sono legati fra loro? Helen lavora giorno e notte per trovare una relazione fra le vittime, per ipotizzare moventi...fino a quando intravvede un disegno mostruoso al quale non riesce nemmeno a credere.
TITOLO ORIGINALE: Eeny Meeny
AUTORE: M. J. Arlidge
TRADUZIONE A CURA DI: G. Arduino
EDITORE: Corbaccio
DATA DI PUBBLICAZIONE: 15 maggio 2014
PAGINE: 359
CODICE ISBN: 9788863807639
PREZZO: 16.40 €
E-BOOK: --
PERSONAGGI 6
STILE 7
INCIPIT 8
FINALE 6
COPERTINA 6
Speravo di avere tra le mani uno di quei thriller mozzafiato e, invece, come capita sempre più spesso, la storia si dipana tra qualche capitolo che tiene col fiato sospeso (pochi, per la verità) e molto di inutile.
La polizia brancola nel buio, finché l'ispettrice Helen Grace si rende conto che ognuna di queste coppie è, in qualche modo, collegata a lei.
E fin qui, il potenziale per una buona storia ci sarebbe tutto. Peccato che l'autore abbia deciso di seguire la moda degli ultimi anni e infarcire il tutto con il solito sesso.
L'ispettrice, tra un capitolo e l'altro, si concede qualche sessione di BDSM, che non ha nulla a che vedere con la storia e si conclude senza portare a niente.
Sempre l'ispettrice, fa sesso con un suo sottoposto e poi lo accusa di corruzione. Anche in questo caso, il tutto finisce in un nulla di fatto.
La fine della storia, con la cattura della serial killer e i vari misteri che vengono svelati, è frettolosa, raffazzonata; come se l'autore fosse stufo di portare avanti e la trama e non vedesse l'ora di concludere.
16 giugno 2014
Silenziosa perché...
Una delle promesse che mi sono fatta quando ho dato vita al blog, è stata quella di cercare di mantenerlo attivo, di pubblicare qualcosa almeno ogni giorno.
Così come, nella vita, mi sono ripromessa di usare ogni attimo libero da impegni, per leggere il più possibile!
Purtroppo, come credo avrete notato in queste ultime settimane, né il blog né le mie letture stanno procedendo al solito ritmo.
Mi siete sempre stati accanto con affetto e costanza, quindi mi sembra giusto rendervi partecipi anche di questo momento non proprio bello della mia vita. Sei mesi fa mio marito ha perso il lavoro. E, come tanta altra gente in Italia, non riesce a trovare un nuovo impiego. Non siamo più ragazzini, quindi giudicati troppo vecchi per essere assunti, ma troppo giovani, ovviamente, per essere pensionabili. Ecco, a 38 anni non sei più adatto per nulla.
Da sei mesi, quotidianamente, mio marito passa le giornate cercando un lavoro, un qualunque lavoro, che ci consenta di vivere più serenamente, di non dar fondo a quel poco che eravamo riusciti a mettere da parte, di non dover sempre dire a nostro figlio che "no, non si può fare".
Non siamo mai stati due persone di grandi pretese! Non ho mai comprato una borsa firmata, non ho la fissa delle scarpe (un paio di scarpe da ginnastica e un paio di Ugg per l'inverno, per me, sono sempre stati più che sufficienti!). Non sono una che ama i pomeriggi di shopping frenetico... beh, se non consideriamo le librerie, ovviamente!
Mio figlio ha sempre avuto il giusto, nulla di più. Adesso rischia di non avere più neanche quello.
Ma la vita è fatta di affitti da pagare, di bollette, di tasse. Quindi, se non hai uno stipendio è dura. E se non hai uno stipendio e, per di più, vivi in Lombardia, dove il costo della vita è decisamente altino, è ancora peggio.
Ecco, il punto è questo: noi, da tre anni e mezzo, viviamo in Lombardia. Noi, tre siciliani, tre anni fa abbiamo venduto casa, caricato su un camion ciò che ci era indispensabile e cambiato completamente la nostra vita. Non è stato facile: il divario tra il nord e il sud, e non si tratta di una frase fatta, è veramente alto. Nel bene e nel male, sono due cose completamente opposte.
La nostalgia c'è, c'è sempre stata. Ma io qui sto bene. Mi piace il clima (non fate quella faccia! Io odio il caldo afoso, mi va giù la pressione e svengo in giro!), mi piace la gente che si fa i fatti propri, che non ti giudica per come ti vesti, per cosa fai, se esci, se stai in casa, se sei bionda o mora. Gente che vive la propria vita senza intromettersi nella tua. Mi piace il fatto che le scuole e gli uffici e i servizi funzionino mille volte meglio di giù. E mi fa ridere tantissimo il fatto che, chi qui c'è nato e cresciuto, si lamenta perché nulla funziona!
Della Sicilia mi manca il mare (lo so, ho detto che odio il caldo, ma al mare sto in acqua finché la pelle non mi si stacca a pezzi!), mi manca il cibo (scusate, lombardi, ma qui non sapete neanche cosa sia il buon cibo!), mi manca mia sorella. Stop.
Adesso mio marito, arrivato allo stremo, ha deciso che dobbiamo tornare giù. Direte: "ma se non trovate lavoro in Lombardia, cosa vi fa pensare di trovarlo in Sicilia?". Nulla. Ma in Sicilia, è un dato di fatto, vivere ci costa meno, moooooooolto meno. Quindi, in queste ultime settimane, il mio quasi totale silenzio, il mio non riuscire a concentrarmi sulla lettura, è dovuto a questo: al pensiero che, prima della fine dell'estate, io mi ritroverà nuovamente in quel posto da cui, felicemente, sono andata via e in cui, sinceramente, avrei preferito non dover più tornare.
So che molti di voi mi prenderanno per pazza, perché per molti di voi la Sicilia è questo
Per me, che ci ho trascorso 34 anni della mia vita, la Sicilia è (anche) questo
È sapere di dovermi spostare di 80 chilometri ogni volta che ho bisogno di andare in certi negozi, di non avere a disposizione altro mezzo che l'auto, perché i collegamenti extra-urbani sono nulli o poco funzionali. La Sicilia è precludere a mio figlio certi indirizzi scolastici. La Sicilia, per chi la vive quotidianamente, è una terra dura, difficile, ostica.
Quindi, scusandomi ancora per il silenzio di questi (e sicuramente dei prossimi giorni), vi chiedo solo di avere un po' di pazienza, perché tornerò presto... spero!