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8 marzo 2022

Recensione IN ANTEPRIMA 'Le mogli hanno sempre ragione' di Luca Bianchini - Mondadori

 

LE MOGLI HANNO SEMPRE RAGIONE || Luca Bianchini || Mondadori || 8 marzo 2022 || 240 pagine

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Il maresciallo Gino Clemente ama la canottiera bianca, il karaoke, il suo labrador e soprattutto la moglie Felicetta, e coltiva un unico desiderio: andare presto in pensione. Dopo anni passati lontano da casa, viene finalmente trasferito nel suo paese d'origine, Polignano a Mare, a ridosso della festa patronale di San Vito che dà inizio all'estate. Per l'occasione, la famiglia allargata degli Scagliusi decide di celebrare il compleanno della piccola Gaia con una "festa nella festa", durante la quale Matilde può inaugurare e soprattutto mostrare la sua nuova masseria a parenti e pochi amici. Non mancano i manicaretti peruviani preparati dalla fedele Adoración, la tata tuttofare della famiglia. Oltre a Ninella, don Mimì e a tutti i protagonisti di "Io che amo solo te" è stato invitato anche il maresciallo Clemente che però declina, ma sarà chiamato con urgenza sul posto: Adoración è stata trovata senza vita nel salottino degli angeli collezionati con amore dalla padrona di casa. È subito chiaro che non si tratta di una morte accidentale. Chi può essere stato? Nel pieno della notte di San Vito, il maresciallo si troverà ad affrontare un po' controvoglia la sua prima vera indagine. Ad aiutarlo nell'impresa ci penseranno la brigadiera Agata De Razza, salentina dai capelli ricci e dalla polemica facile, e l'appuntato Perrucci, il carabiniere più sexy del barese, oltre naturalmente al suo fiuto, a quello del suo cane Brinkley e ai consigli disinteressati della moglie. Per tutti gli abitanti della zona sarà il giallo dell'estate. Tra canzoni stonate, melanzane alla parmigiana, segreti inconfessabili e voci di paese in cui tutti parlano e nessuno dice, Luca Bianchini scrive una commedia esilarante e ci fa vivere nella sua amata Polignano una nuova avventura ricca di colpi di scena, in cui tutte le tessere del mosaico si mettono lentamente a posto per rivelare una sorprendente verità.

8 giugno 2020

Recensione 'Baci da Polignano' di Luca Bianchini - Mondadori


BACI DA POLIGNANO || Luca Bianchini || Mondadori || 26 maggio 2020 || 240 pagine

Ninella e don Mimì si sono sempre amati, anche se le loro vite hanno preso da molto tempo strade diverse. Da giovani le loro famiglie si erano opposte al matrimonio, a sposarsi invece sono stati i rispettivi figli Chiara e Damiano.
Gli anni passano e davanti a don Mimì Ninella resta sempre una ragazzina. L'arrivo di una nipotina, anziché avvicinarli, sembra averli allontanati ancora di più, anche perché Matilde, l'acida moglie di don Mimì, fa di tutto per essere la nonna preferita, viziando a dismisura quella che tutti chiamano semplicemente "la bambina".
La situazione cambia all'improvviso quando Matilde perde la testa per Pasqualino, il tuttofare di famiglia. Mimì decide così di andare a vivere da solo nel centro storico di Polignano: è la sua grande occasione per ritrovare Ninella, che però da qualche tempo ha accettato la corte di un architetto milanese.
Con più di cento anni in due, Ninella e Mimì riprendono una schermaglia amorosa dall'esito incerto, tra dubbi, zucchine alla poverella e fughe al supermercato.
Intorno a loro, irresistibili personaggi in cerca di guai: Chiara e Damiano e la loro figlia che li comanda a bacchetta; Orlando e la sua "finta" fidanzata Daniela; Nancy e il sogno di diventare la prima influencer polignanese; la zia Dora, che corre dal "suo" Veneto per riscattare l'eredità contesa di un trullo.
Dopo Io che amo solo te e La cena di Natale, Luca Bianchini torna a raccontare la "storia infinita" tanto amata dai suoi lettori. Tra panzerotti e lacrime, viaggi a Mykonos e tuffi all'alba, i suoi protagonisti pugliesi continuano a sbagliare senza imparare mai niente - ma questo è il bello dell'amore - sotto il cielo di una Polignano che ha sempre una luce unica e inimitabile.

10 ottobre 2018

Recensione 'So che un giorno tornerai' di Luca Bianchini - Mondadori


Titolo: So che un giorno tornerai || Autore: Luca Bianchini || Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 2 ottobre 2018 || Pagine: 264

Angela non ha ancora vent'anni quando diventa madre, una mattina a Trieste alla fine degli anni Sessanta. Pasquale, il suo grande amore, è un "jeansinaro" calabrese, un mercante di jeans, affascinante e già sposato. Lui le ha fatto una promessa: "Se sarà maschio, lo riconoscerò". Angela fa tutti gli scongiuri del caso ma nasce una femmina: Emma. Pasquale fugge immediatamente dalle sue responsabilità, lasciando Angela crescere la bambina da sola insieme alla sua famiglia numerosa e sgangherata. I Pipan sono capitanati da un nonno che rimpiange il dominio austriaco, una nonna che prepara le zuppe e quattro zii: uno serio, un playboy e due gemelli diversi che si alternano a fare da babysitter a Emma. Lei sarà la figlia di tutti e di nessuno e crescerà così, libera e anticonformista, come la Trieste in cui vive, in quella terra di confine tra cielo e mare, Italia e Jugoslavia. Fino al giorno in cui deciderà di mettersi sulle tracce di suo padre, e per lui questa sarà l'occasione per rivedere Angela, che non ha mai dimenticato.

12 gennaio 2017

Recensione 'Nessuno come noi' di Luca Bianchini - Mondadori

Torino, 1987. Vincenzo, per gli amici Vince, aspirante paninaro e aspirante diciassettenne, è innamorato di Caterina, detta Cate, la sua compagna di banco di terza liceo, che invece si innamora di tutti tranne che di lui. Senza rendersene conto, lei lo fa soffrire chiedendogli di continuo consigli amorosi sotto gli occhi perplessi di Spagna, la dark della scuola, capelli neri e lingua pungente. In classe Vince, Cate e Spagna vengono chiamati "Tre cuori in affitto", come il terzetto inseparabile della loro sit-com preferita. L'equilibrio di questo allegro trio viene stravolto, in pieno anno scolastico, dall'arrivo di Romeo Fioravanti, bello, viziato e un po' arrogante, che è stato già bocciato un anno e rischia di perderne un altro. Romeo sta per compiere diciotto anni, incarna il cliché degli anni Ottanta e crede di sapere tutto solo perché è di buona famiglia. Ma Vince e Cate, senza volerlo, metteranno in discussione le sue certezze. A vigilare su di loro ci sarà sempre Betty Bottone, l'appassionata insegnante di italiano, che li sgrida in francese e fa esercizi di danza moderna mentre spiega Dante. Anche lei cadrà nella trappola dell'adolescenza e inizierà un viaggio per il quale nessuno ti prepara mai abbastanza: quello dell'amore imprevisto, che fa battere il cuore anche quando "non dovrebbe". In un liceo statale dove si incontrano i ricchi della collina e i meno privilegiati della periferia torinese, Vince, Cate, Romeo e Spagna partiranno per un viaggio alla scoperta di se stessi senza avere a disposizione un computer o uno smartphone che gli indichi la via, chiedendo, andando a sbattere, scrivendosi bigliettini e pregando un telefono fisso perché suoni quando sono a casa. E, soprattutto, capendo quanto sia importante non avere paura delle proprie debolezze.

Autore: Luca Bianchini
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 10 gennaio 2017
Pagine: 252

Trama: 3  Personaggi: 2  Stile: 3  Copertina: 4 


17 maggio 2015

La Libridinosa al Salone del Libro 2015

Probabilmente alcuni di voi ricorderanno che, lo scorso anno, la mia prima esperienza al Salone del Libro di Torino non era stata esattamente piacevole.014e5be2aebe0827b67c59bcaaea1e59d8d7cebbf3 Tanto che l’idea di ritornarci era un po’ traumatica.
A rifletterci bene, il problema principale che ho riscontrato nell’esperienza passata, è stata la scelta errata degli accompagnatori. Se mio marito (non-lettore) sopporta la libidinosa follia che mi coglie quando mi ritrovo in ambienti colmi di carta ed inchiostro, non altrettanto posso dire di tutte le persone che mi circondano.
Credo di poter affermare che il Salone del Libro non è un posto per tutti. Direte <<brava, hai scoperto l’acqua calda!>>. Io non mi riferisco ai non-lettori. Parlo anche dei lettori. Ci sono persone, secondo me, che dovrebbero limitarsi a frequentare piccole librerie e biblioteche. Nient’altro.
E il Salone del Libro, ovviamente, è tanto altro: tanti espositori, tanti libri, tante Case Editrici, tanti stand, tanti incontri, tanta, tantissima confusione.
Quindi sì, lo riconosco: lo scorso anno la mia esperienza al Salone del Libro è stata fallimentare perché era fallimentare la compagnia scelta.
Quest’anno...beh, sapete tutti quest’anno sono nate le LGS! Che,  tra l’altro, da qualche settimana sono anche cresciute! No, nessun bebè! Alle storiche cinque teste matte, si è da poco aggiunta Laura del blog La biblioteca di Eliza, che in fatto di pazzia non è inferiore a nessuna di noi!!!
Come potete immaginare, riuscire ad essere sempre tutte presenti nello stesso momento, per questioni geografiche (e non solo) non è quasi mai possibile. 23Quindi, questa volta le LGS erano presenti al Salone del Libro rappresentate dalla sottoscritta, da Salvia  Desperate Bookswife, da Cuore Zingaro e da Stefania La ragazza che annusava i libri (che, come potete vedere dalla foto qui accanto, i libri li annusa davvero!).
Prima (piccola) soddisfazione personale: entrare con l’accredito professionale come blogger. Ok, sarà una cavolata, ma noi blogger siamo un po’ fanatiche e queste cose ci danno sempre soddisfazione!
Munite di badge, cartelline, scarpe comode e paziente seguito composto da marito e figlio libridinoso e amico della lettrice disperata, io e Salvia ci siamo dirette, come prima cosa, allo stand Book Salad, dove, ad aspettarci, munita di buonissimi Baci di Dama piemontesi, c’era Monica Coppola, autrice di Viola, vertigini e vaniglia.Monica è una persona dolcissima, umile e, soprattutto, simpaticissima. Parlare con lei è come ritrovarsi catapultati tra le pagine del suo libro!
01804b5711974ef7910690ee58ca32fd8b812c954dCosì, mentre mio figlio si rimpinzava di biscotti, io e Salvia ne abbiamo approfittato per fare qualche foto con Monica e farci autografare il libro. Monica, dolcissima come sempre, ci ha anche omaggiate con dei portachiavi e delle bustine di tè nero alla viola e alla vaniglia.
Nel frattempo, ci ha raggiunte anche Stefania e, tutte assieme, ci siamo dirette al Caffè Letterario, dove, alle 11 era in programma l’incontro con Lorenzo Marone, autore di La tentazione di essere felici.
Lorenzo ha conquistato il mio cuore, come tutti sapete, facendomi innamorare di Cesare, settantasettenne scorbutico e sociopatico. Mi sono talmente innamorata di questo personaggio da aver iniziato a consigliare obbligare tutti a leggere questo libro! E sinora nessuno si è lamentato!
Lorenzo è un uomo semplice, timido, umile e di grande intelligenza. Intelligenza che traspare nel suo raccontare Cesare e la felicità
La felicità si trova nelle piccole grandi cose che ci sfilano accanto ogni giorno
01e6428a3532203e91c7b93c3d0a38627a22fee1faCoadiuvato dalla presenza di Bruno Gambarotta, noto scrittore e giornalista italiano, Lorenzo ha parlato di rimpianti e di sogni; di come, in fondo, in ognuno di noi ci sia un pezzetto di Cesare. Ha raccontato la difficoltà di vivere a Napoli, anche se quella di Cesare è una Napoli borghese, ma
a Napoli hai a che fare col dolore, quindi non penso sia una città felice
Terminato l’incontro con la foto di rito, noi LGS ci siamo dirette al punto ristoro, dove Salvia ci ha rifornite di panini amorevolmente preparati con le sue dolci manine e stranamente commestibili quindi siamo ancora tutte vive!
Prima di dirigerci all’Arena Bookstock per l’incontro con Luca Bianchini, noi LGS ci siamo sparpagliate tra i vari stand. Il più ambito è stato quello della Neri Pozza, dove io ho deciso di voler essere seppellita! Acquistando tre libri si ha diritto al 20% di sconto e volete che la vostra Libridinosa non ne approfittasse? Impossibile!
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Questi sono i tre titoli che ho deciso di fare miei! Diciamo che sono i tre usciti vittoriosi da un lungo prendi-scruta-posa-rifletti...LI VOGLIO TUTTI!!!
Oltre ai tre romanzi che vedete qui sopra, ho acquistato altri tre libri:
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Frediani è , per me, uno di quegli autori imperdibili. Il primo libro di Vanessa Roggeri l’ho letto in e-book, ma è uno di quelli da avere assolutamente e, infine, è d’obbligo fermarsi allo stand della Jo March e comprare qualcosa!

E adesso veniamo a quello che potrei definire il peggior incontro avuto con Luca Bianchini. Penso non ci sia bisogno di ricordarvi quanto io abbia amato questo autore, al punto di cercare di incontrarlo ogni qualvolta se ne presentasse l’occasione. Di Luca mi è sempre piaciuta l’ironia e l’umiltà di uno scrittore che ha fatto la gavetta. 
Dopo la lettura del suo ultimo romanzo, Dimmi che credi al destino, ho avuto la sensazione, come ho scritto anche nella recensione, di avere a che fare con un Luca diverso. Sensazione che, purtroppo, è stata confermata dall’incontro di ieri.
Luca è cambiato. Sembra quasi che il successo gli abbia dato alla testa, gira scortato da due gorilla che tengono la gente lontana da lui neanche fosse il Capo dello Stato. Ha assunto un’aria snob e saccente che manco un premio Nobel...In poche parole, Luca ha perso l’umiltà che l’ha portato ad essere uno scrittore amato e di successo.
La sua verve, il suo modo di ammaliare la gente, quelli sono rimasti intatti. E chi non ha mai avuto modo di incontrarlo prima, lo guarda estasiata, si lascia rapire dalle sue battute e pensa “cavoli, devo proprio leggere questo libro” (vero, Susanna?).
Chi, invece, come me e Stefania ha avuto modo di incontrarlo altre volte, percepisce immediatamente, quasi a pelle, il cambiamento.

L’incontro con Luca era moderato da Mara Venier, lei sì davvero umile e simpatica! La prima domanda che è stata rivolta a Luca è la domanda cardine: “Perché questo libro?”. Ecco, io me lo chiedo da più di una settimana. Da quando l’ho finito di leggere e, assieme alle altre LGS (esclusa Cuore Zingaro che si è ben guardata dal portarne avanti la lettura!) sono stata afflitta dal cosiddetto blocco del lettore, blocco di cui io non avevo mai sofferto prima e che, invece, in questi giorni sta tormentando il nostro gruppo, tanto da farci assomigliare a piccoli zombie che vagano per casa senza uno scopo! Speriamo che gli acquisti smodati di ieri servano a farci ripartire, onde evitare la morte improvvisa e contemporanea di ben 5 blog.

Dicevamo perché questo libro? Luca ha beatamente dichiarato che stava per scrivere il terzo episodio di Io che amo solo te (ecco! Quello dovevi fare!), ma ha voluto provare a cambiare. Ha sentito l’esigenza di misurarsi con qualcosa che non fosse il suo piatto forte (ok, Luca, mi sembra anche giusto, mica potrai andare avanti con gli Scagliusi per il resto della vita. Ma da qui a scrivere certa roba ce ne passa!).
Al dibattito ha partecipato anche Ornella, protagonista ed ispiratrice dell’ultimo romanzo, che Luca descrive come una persona amabile e gentile e che io, personalmente, ho trovato egocentrica ed anche un po’ antipatica.
Il dibattito è proseguito per circa 40 minuti tra aneddoti vari. Quando Mara Venier ha deciso di far intervenire il pubblico, io e Stefania ci siamo fatte avanti per porre la domanda che attanaglia noi LGS da quando abbiamo letto quello che è stato soprannominato il caccolibro :

a cosa servono le majorette che hai inserito nel libro?
Prima di tutto c’è da dire che, viste me e Stefania, Luca è diventato pallido come un cencio e ha proprio cambiato espressione, per poi rifugiarsi alle spalle della Venier ed evitare di guardarci negli occhi. E ora la risposta alla domanda: le majorette non servono assolutamente a nulla. Secondo lui, sono una pennellata d’artista. Un giorno, passeggiando per Londra, ha visto delle ragazze vestite da majorette che si facevano fotografare e ha deciso di inserirle nel libro. Ok, pennellata hai detto? Diciamo pure che è una pennellata marrone (a buon intenditor...).
Il clou dell’incontro, se così vogliamo definirlo, per quanto mi riguarda è stato il momento in cui, finita la presentazione, Luca doveva scendere dal palco. La gente si è fatta avanti per salutarlo, ma due gorilla si sono piazzati per non far avvicinare nessuno. Luca mi è passato proprio davanti e, salutandomi con un “ciao” degno di un’acida zitella, mi ha detto di aver letto le recensioni. Bene! È questo che devi fare, sai? Perché tu scrittore scrivi per il lettore. E io, lettrice e blogger, ho il diritto di dire che, personalmente, questo tuo ultimo lavoro è pessimo, che tu non sei più la persona che eri e che, ammettilo, il successo di Io che amo solo te ti ha dato alla testa.
Non leggi più i messaggi dei tuoi lettori, sei impegnato a fare selfie con Belen, ti senti arrivato. Luca, purtroppo, quei 250 mila lettori che hanno acquistato il tuo libro sulla fiducia, sono gli stessi che, dopo questa fregatura, non ti daranno più credito. Riflettici ;)
E con questo fatidico incontro si è conclusa la mia giornata al Salone del Libro! Il resto è storia di amicizia, di una cena in compagnia, di una serata fatta di risate, di un telefono (il mio) che si connette alla rete wi-fi di un’abitazione in cui, più che sentirmi a mio agio, mi sento a casa. Di amiche che vorrei accanto ogni giorno, ma che, purtroppo, sono lontane.
È la storia di un pezzo di puzzle che mi è entrato nel cuore e non vuole più uscirne <3

13 maggio 2015

Recensione 'Dimmi che credi al destino' di Luca Bianchini–Mondadori

Questa, per me, è una delle recensioni più difficili da scrivere. Preferire quasi chiudere il blog, recensire le 50 sfumature, leggere chick-lit per il resto dei miei giorni, piuttosto che stare qui a parlarvi di questo libro.

dimmi che credi al destinoSINOSSI

Ornella ama i cieli di Londra, il caffè con la moka e la panchina di un parco meraviglioso dove ogni giorno incontra Mr George, un anziano signore che ascolta le sue disavventure, legate soprattutto a un uomo che lei non vede da troppo tempo, e che non riesce a dimenticare. A cinquantacinque anni, Ornella si considera una campionessa mondiale di cadute, anche se si è sempre saputa rialzare da sola. Per fortuna può contare su Bernard, il suo vicino di casa, che la osserva da lontano e la conosce meglio di quanto lei conosca se stessa. L'ultima batosta, però, è difficile da accettare. La piccola libreria italiana che dirige nel cuore di Hampstead - dove le vere star sono due pesci rossi di nome Russell & Crowe - rischia di chiudere: il proprietario si è preso due mesi per decidere. Lei, che sa lottare, ha imparato anche a lasciarsi aiutare, e così chiama in soccorso la Patti, la sua storica amica milanese inimitabile compagna di scorribande - che arriva in città con poche idee e tante scarpe, ma sufficiente entusiasmo per trovare qualche soluzione utile a salvare l'Italian Bookshop. La prima è quella di assumere Diego, un ragioniere napoletano bello e simpatico, che fa il barbiere part-time, ha il cuore infranto e le chiama guagliuncelle. Ma proprio quando la libreria ha più bisogno di lei, il destino riporterà Ornella in Italia, a bordo di una Seicento malconcia guidata in modo improbabile dalla Patti.

TITOLO: Dimmi che credi al destino
AUTORE: Luca Bianchini
EDITORE: Mondadori
DATA DI PUBBLICAZIONE: 12 maggio 2015
PAGINE: 264
ISBN: 9788804650553

TRAMA 4
PERSONAGGI 4
STILE 5
INCIPIT 5
FINALE 3
COPERTINA 5

2 stelle
Delusione Libridinosa

1748Letto in 3 giorni

6 settembre 2014

Recensione 'Siamo solo amici' di Luca Bianchini


SINOSSI
Giacomo è un portiere d'albergo veneziano. Rafael è un ex portiere di calcio brasiliano. L'essere stati davanti a una porta è l'unica cosa che hanno in comune: lontani di età, di carattere, di trascorsi. Il primo sta per rivedere quella che crede la donna della sua vita, dopo cinque anni di attesa: una signora di Torino sposata e benestante eternamente in conflitto tra i precetti religiosi e quelli astrali. Il secondo è all'inseguimento di un'attrice di telenovela in fuga dal personaggio che le ha rubato l'anima. In un incontro casuale, e a volte surreale, Giacomo e Rafael si aiuteranno a vicenda a capire chi sono veramente e cosa desiderano, instaurando un rapporto speciale e a tratti equivoco, in cui entrambi dovranno mettere in discussione sé stessi e le proprie certezze. Sullo sfondo, oltre il viavai dei clienti che transitano dall'hotel, una Venezia lontana dalle vedute da cartolina, in cui la gente parla ancora in dialetto, ha paura degli stranieri e non sa rinunciare a un prosecco prima di cena.
TITOLO: Siamo solo amici
AUTORE: Luca Bianchini
EDITORE: Mondadori
DATA DI PUBBLICAZIONE: 30 gennaio 2012
PAGINE: 284
CODICE ISBN: 9788804615408
PREZZO: 9.50 €
E-BOOK: 6.99 €
TRAMA 8
PERSONAGGI 8
STILE 8
INCIPIT 9
FINALE 10
COPERTINA 7
VALUTAZIONE COMPLESSIVA
4 stelle

30 agosto 2014

Recensione 'Se domani farà bel tempo' di Luca Bianchini


SINOSSI
Si chiama Leonardo, ma per tutti è Leon. Ventisette anni, scuole svizzere, master alla Bocconi, una famiglia importante, una madre pesante, un padre assente. Case sparse in posti mai casuali: St. Mortiz, Bellagio, Portofino, Ibiza. Beve come una spugna, tira di coca, naturalmente non lavora, sopravvive nella sua gabbia dorata e ha una ragazza-bene che lo ama da troppo tempo, Anita, e lo lascia nelle prime pagine del di questo romanzo. È il primo grande no nella vita di Leon, e lui reagisce istintivamente decidendo di trascorrere alcuni giorni nella campagna toscana, ospite della fattoria del Colle, alla vigilia di quella che si preannuncia una grande vendemmia. Scettico – ma soprattutto viziato – Leon si confronta con una realtà di cui non si era mai reso conto. Basterà a redimersi?
Con Se domani farà bel tempo Luca Bianchini ci racconta il jet set di oggi, mettendo in evidenza con ironia e cinismo tutti i tic e le debolezze di un rampollo speciale: bello, dannato e dannatamente sensibile, vittima e carnefice della sua stessa vita.
TITOLO: Se domani farà bel tempo
AUTORE: Luca Bianchini
EDITORE: Mondadori
DATA DI PUBBLICAZIONE: 9 giugno 2008
PAGINE: 297 pagine
CODICE ISBN: 9788804579847
PREZZO: 9.90 €
E-BOOK: --
TRAMA 7
PERSONAGGI 7
STILE 9
INCIPIT 8
FINALE 9
COPERTINA 8
VALUTAZIONE COMPLESSIVA
4 stelle

29 giugno 2014

Recensione 'Ti seguo ogni notte' di Luca Bianchini - Mondadori




SINOSSI
È una notte incantevole quando Roger Milone, inarrivabile televenditore di pentole, incontra la donna della sua vita. Purtroppo è la notte sbagliata perché lei, Stella, il giorno dopo si sposa. Roger non è però il tipo da abbandonare un sogno senza inseguirlo e, lascata la casa fuori porta dove vive con la madre e la sorella più sedicenne del mondo, si mette sulle tracce della ragazza avendo come unico indizio lo scontrino di una profumeria. Ma – proprio mentre è concentrato a rincorrere l'amore – la vita lo sorprenderà con una serie di imprevisti, trasformandolo in un divo del piccolo schermo. Improvvisamente desiderato da donne e tabloid, invidiato dagli amici e motivo d'orgoglio per la famiglia, Roger è frastornato. A ritrovare la via lo aiuteranno un pianoforte, le sue origini di periferia, un amico transessuale, un prete e che tutti chiamano don Johnson, un'affascinante fioraia e le vicissitudini agrodolci della sorella, equamente divisa tra il dramma dei sentimenti, la tragedia dei capelli e il grande amore per Robbie Williams.
TITOLO: Ti seguo ogni notte
AUTORE: Luca Bianchini
EDITORE: Mondadori
DATA DI PUBBLICAZIONE: ottobre 2004
PAGINE: 299
CODICE ISBN: 9788804549987
PREZZO: 9.50 €
E-BOOK: 6.99 €
TRAMA 7
PERSONAGGI 7
STILE 6
INCIPIT 7
FINALE 8
COPERTINA 7
VALUTAZIONE COMPLESSIVA
4 stelle

Un Bianchini acerbo e un po' crudo quello che ci narra la vicenda di Roger Milone e della sua famiglia di sole donne (mamma Maria e la sorella sedicenne Rosita).
Roger Milone è un trentaduenne tele-venditore di pentole che, da un giorno all'altro, diventa famoso grazie ad un rutto (sì, avete letto bene: un rutto!) che gli scappa in diretta! Licenziato in tronco dalla tv locale, viene assunto come conduttore in una tv nazionale.
Così, dalla sera alla mattina, Roger diventa ricco e famoso: nuovo lavoro, nuova attico in centro, ingaggio stellare, autista, costumista personale... il sogno di ogni ragazzo!
Ma cosa si nasconde dietro questo improvviso successo? Chi ne è l'artefice reale? E, soprattutto, chi è Stella, bellissima ed irraggiungibile ragazza che Roger ha incontrato ed amato per una sola notte, scoprendo che lei, poche ore dopo, si sarebbe sposata?
Con il suo solito stile tra l'ironico ed il malinconico, Luca Bianchini ci racconta la storia di un ragazzo come tanti che, improvvisamente, sale alla ribalta della cronaca. E che, nonostante tutto, vive ogni giorno con l'ansia di poter perdere tutto da un momento all'altro.
Se non avete ancora letto questo libro, ma, come molti di noi, avete scoperto Bianchini con Io che amo solo te, riscontrerete, in alcuni personaggi, qualche tratto di coloro che tanto abbiamo amato nella storia polignanese! Mamma Maria è vedova, madre di due figli che ha cresciuto praticamente da sola, donna forte e tenace, ma anche tanto chioccia, un po' come la nostra amata Ninella. Così come la sedicenne Rosita ricorda molto Nancy.
Un libro carino, scorrevole e leggero in pieno stile Bianchini!
2289 TEMPO DI LETTURA: 5 giorni

4 maggio 2014

Io che amo (sempre) solo te!

Il 30 aprile scorso, Io che amo solo te, magnifico libro di Luca Bianchini, ha compiuto un anno.
Nello stesso giorno, Luca e Marco Ponti portavano a termine la prima stesura della sceneggiatura del film che proprio da questo libro sarà tratto.

La storia tra me e questo romanzo (e il suo seguito, ovviamente) e la storia tra me e Luca è una di quelle storie strane, un po' casuali!
Io non conoscevo Luca Bianchini. O meglio, mi era capitato di incrociare in libreria uno dei suoi romanzi precedenti, Siamo solo amici. Ma lo avevo bellamente ignorato. Tanto che quando, quei primi giorni di maggio del 2013, sono entrata alla Mondadori di Varese e il mio occhio è immediatamente caduto sulla copertina di Io che amo solo te, mica mi ricordavo che l'autore era lo stesso che avevo ignorato mesi prima (Luca, mi perdonerai mai per questo?!).

Giravo tra gli scaffali e il mio occhio continuava a cadere su quei due peperoncini rossi che si abbracciavano. Presi in mano il libro e lessi la sinossi e pensai: "Sembra carino!" Lo presi, ma, invece di fare ciò che faccio spesso, cioè appoggiarlo su una mensola e lasciarlo in giacenza, qualche settimana dopo ho iniziato a leggerlo.
48 ore dopo ero follemente innamorata di Polignano a Mare, della famiglia Scagliusi, di Ninella, di zia Dora, delle polpette di Matilde, di Mondo Mocassino, di Vito Photographer, di Pascal e di Lucia Coiffeur e di tutti quei personaggi che ruotano attorno a loro!
Non è passato giorno, da allora, in cui non abbia vivamente caldeggiato l'acquisto e la lettura di Io che amo solo te a chiunque mi rivolgesse la parola.
Con l'arrivo de La cena di Natale di Io che amo solo te, l'amore si è definitivamente cementato!

Ancora oggi, ad un anno di distanza, io e Stefania ridiamo come matte parlando di alcuni passaggi dei due libri; ancora oggi, concludiamo ogni nostra frase con e capeit u' fatt?
L'apoteosi del mio amore per questi due romanzi è arrivata il giorno in cui ho avuto la fortuna di incontrare Luca per la prima volta (e poi la seconda e anche la terza!).
Nel mio piccolo, ho potuto conoscere più di un autore e, chi più chi meno, stanno sempre sulle loro. C'è chi ti fa una dedica sul libro e poi passa oltre, chi, invece, accetta di fare almeno una foto con te.
Luca, no! Luca, per quanto mi riguarda, è uno showman come pochi! Come dice lui stesso, è un logorroico e "ogni tanto svacca". Ma riesce a catturare l'attenzione di tutti coloro che vanno ad ascoltarlo, riesce a coinvolgere noi lettori che pendiamo dalle sue labbra e anche chi (poveri accompagnatori!) è lì solo perché costretto! Non ho mai visto un pubblico più attento di quello che si ritrova ad ascoltare Luca: una schiera di persone che lo ascolta, ride, interagisce con lui e che vorrebbe che quei momenti non finissero mai. Ho notato che è molto comune la sensazione che pervade chiunque lo abbia incontrato almeno una volta: tornati a casa, vorremmo averlo lì e continuare a parlare con lui. Ancora oggi, a qualche mese di distanza, ci sono serate in cui vorrei ritrovarmelo seduto sul divano e scambiarci quattro chiacchiere!

Luca è un ragazzo umile, uno della porta accanto, il vicino di casa a cui puoi chiedere il sale quando lo hai finito (anche se, a quanto pare, la sua vicina non ha mai ricevuto in dono il suo romanzo! Luca, ma poi hai rimediato?). Luca è uno che sta lì, con te, e ti racconta la sua vita, le sue giornate, ti racconta della zia Franca che se non vince a tombola è una tragedia, della sua mamma siciliana che (ovviamente!) cucina, cucina, cucina; del Natale che inizia con la cena della vigilia e va avanti sino a Santo Stefano e anche se Luca ormai ha passato i 40, se mamma non da il permesso non si esce di casa!Varese-300x225
Luca è talmente umile che, quando arriva in una delle libreria in cui è stato invitato per presentare i suoi libri, e vede tutta quella gente lì per lui, si stupisce. E lo vedi che non finge, perché gli occhi gli si accendono di una luce diversa. Luca è uno che ai suoi lettori ci tiene davvero, che con noi interagisce, che risponde quando gli scrivi, che ti fa sentire parte del suo mondo.
Traspare la gavetta che lo ha portato ad essere ciò che è oggi, un autore con la fascetta postuma Occhiolino, un ragazzo che, finalmente, vede il suo lavoro riconosciuto, vede i suoi romanzi che vengono ristampati e ristampati ancora. Sì, perché, ovviamente, Io che amo solo te  e La cena di Natale hanno avuto un grande successo e sono stati più volte ristampati per la grande richiesta del pubblico. Ma in ristampa sono andati anche i suoi romanzi precedenti, perché, chi come me non li aveva acquistati, è corso a rimediare!

E allora, ad un anno di distanza, io a Luca vorrei dire grazie! Grazie perché i tuoi libri mi fanno sorridere, perché Io che amo solo te è uno dei pochi libri che, ancora adesso, ogni tanto sfoglio per rileggerne qualche riga! 1489311_10201881966149107_2134743519_nGrazie perché, ogni volta che mi hai incontrata, mi hai chiamata La Libridinosa,  strappandomi un sorriso! Grazie perché, ogni volta, ti ho chiesto di farmi una promessa: un terzo capitolo sulla vita degli Scagliusi e, ogni volta, mi hai risposto "vedremo!" invece di mandarmi a quel paese! Grazie, Luca, perché di gente come, il mondo dovrebbe averne di più!

29 dicembre 2013

Gli avanzi della Cena di Natale!

Quando ami un libro, la cosa che desideri di più è conoscere l'autore, capire come gli sono venute in mente certe idee, dove trova gli spunti per scrivere ciò che scrive, se i personaggi che tu hai amato tanto esistono davvero!

Quando, però, questo scrittore è Luca Bianchini, allora entri in un circolo vizioso che, oltre a costringerti ad acquistare compulsivamente tutti i suoi libri (anche quelli pubblicati dieci anni fa e che tu sconoscevi totalmente!), oltre a propinare i suoi romanzi a chiunque ti capiti a tiro, ti porta a cercare di incontrarlo ogni qualvolta lui si trovi nel raggio di una cinquantina di chilometri da casa tua!
E poi rischi anche di passare per una stalker, quasi una novella Annie Wilkes, protagonista di Misery non deve morire!

Per fortuna, zio Luca, come è stato confidenzialmente soprannominato da me e Stefania (che lo abbiamo adottato come zio dei nostri figli!) è una persona che ci tiene ai lettori!

E così, oggi, per la terza volta in un mese, la stalker-Libridinosa è andata ad incontrarlo! E per la terza volta in un mese, è stato un piacere sentirlo parlare, ridere con lui, scambiare qualche parola e, soprattutto, constatare che lui sa chi sono... e non per via della collanina col nome che avevo al collo, visto che, per zio Luca: "Lei è La Libridinosa, non la conosci?"

Ciao, zio Luca! Ci vediamo presto (spero!).

21 dicembre 2013

Recensione 'Instant love' di Luca Bianchini

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Titolo: Instant love
Autore: Luca Bianchini
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione:Marzo 2003
Pagine: 347
Prezzo: 10.00 €
Versione e- book: 6.99 €
Trama: A Daniele non manca nulla. Ha carattere, successo, amici e – soprattutto – l'amore di Viola, lieve e solitaria, che adora la cucina e le scarpe coi tacchi. Questa vita perfetta viene sconvolta dall'arrivo di Rocco, un ragazzo quasi qualunque, che i due incontrano in treno. Senza esserne pienamente cosciente, Rocco s'intromette nel rapporto collaudatissimo di Daniele e Viola, e lo mette in discussione. Non ne nascerà un triangolo, ma un'acrobazia d'amore. Una soluzione estrema, e per certi versi paradossale, in cui i confini sono sfumati, le identità confuse, l'orientamento perduto. L'unico modo di andare avanti è sperimentare, sperando di arrivare prima o poi a una migliore, anche se faticosa, presa di coscienza della realtà. Imparare a volare senza rete, insomma, e senza ali.

2 dicembre 2013

Io che amo... Luca Bianchini!

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La storia d'amore tra me e Luca Bianchini è iniziata, quasi per caso, una mattina di inizio maggio, quando, girovagando tra gli scaffali della Mondadori, il mio sguardo è stato attirato da due peperoncini rossi!
Bella questa copertina! Ho preso in mano il libro, l'ho aperto e ne ho letto la sinossi

Ninella ha cinquant'anni e un grande amore, don Mimì, con cui non si è potuta sposare. Ma il destino le fa un regalo inaspettato: sua figlia si fidanza proprio con il figlio dell'uomo che ha sempre sognato, e i due ragazzi decidono di convolare a nozze. Il matrimonio di Chiara e Damiano si trasforma così in un vero e proprio evento per Polignano a Mare, paese bianco e arroccato in uno degli angoli più magici della Puglia.

Mi è bastato questo stralcio per capire che quel libro doveva essere mio! L'ho acquistato, sono tornata a casa e, contrariamente a ciò che faccio di solito, cioè sistemare i libri acquistati nella libreria dei libri da leggere, l'ho appoggiato direttamente sul comodino!
Qualche giorno dopo l'ho ripreso e ho iniziato a leggerlo.
Quarantotto ore dopo ero entrata a far parte, ufficialmente, della famiglia Scagliusi, della vita di Ninella e don Mimì, di Chiara e Damiano. Solidarizzavo con Orlando, innamorato senza speranza, con Nancy e i suoi complessi da diciassettenne, girovagavo tra le stanze del Petruzzelli, cercando di scoprire quale fosse il codice dell'ascensore!
E, soprattutto, danzavo, in abito rosso, con don Mimì!

Ecco, questo libro di Luca Bianchini ha proprio questo pregio: vi farà entrare a far parte di una famiglia, di una famiglia del sud, con le sue tradizioni, i suoi problemi, le chiacchiere, le maldicenze, i vicini impiccioni, l'organizzazione di un matrimonio che sarà l'evento dell'anno. Vi renderà partecipi di ogni attimo, dalla scelta dei fiori a quella delle bomboniere, dalle insicurezze degli sposi davanti al grande passo sino al batticuore di due suoceri che si sono amati segretamente per tanti anni.

Da quel giorno, Io che amo solo te è diventato il mio libro. L'ho consigliato a tutti, a chiunque mi dicesse anche solo "ciao"! E quando ho saputo della pubblicazione de La cena di Natale di Io che amo solo te, ho fatto i salti di gioia, precipitandomi ad avvertire tutti coloro i quali erano stati quasi costretti a leggere il primo romanzo!

Tutto questo per dirvi che ieri, finalmente, ho avuto modo di conoscere Luca Bianchini!

 


Era da parecchio tempo che aspettavo quest'occasione e, ieri, finalmente, è arrivata!
Come sempre, ero un misto di timore ed emozione. Credo che ognuno di noi, in fondo, abbia sempre un po' paura di ritrovarsi faccia a faccia con qualcuno che si ammira tanto. C'è sempre il rischio di rimanere delusi, di trovarsi davanti qualcuno che non è come ce lo eravamo immaginato. Quando si tratta di scrittori, poi, il rischio è sempre più alto: loro ci parlano attraverso i libri, ma, in fondo, raccontano storie e che ne sappiamo di come sono nella vita reale?

Beh, posso dirvi che Luca Bianchini è il ragazzo della porta accanto! Quello che incontri per le scale uscendo di casa la mattina, l'amico che ti fa ridere anche se quel giorno non ne hai voglia, quello con cui mangiare una pizza e bere un bicchiere di vino, facendo quattro chiacchiere!
A tutto questo, aggiungiamo anche che è un gran bel vedere!!!

Ho trascorso con lui un'ora e mezzo di puro divertimento, tra aneddoti riguardanti la sua vita e altri relativi ai libri. Ci ha raccontato di sé, di che tipo di persona sia, di come i suoi libri nascano e i suoi personaggi prendano vita! Tutto con una semplicità di parole e di gesti che facevano sentire ognuno di noi parte integrante dei suoi discorsi!

Dulcis in fundo, ho avuto modo di parlargli e di farmi autografare i libri. E capirete la mia emozione quando, chiedendogli una dedica per il blog, mi sento rispondere che lui mi segue, che il blog gli piace...
Lo ammetto: non sono svenuta solo perché non volevo perdermi neanche un attimo di tempo da passare con lui!

Credo, a questo punto, che non ci sia bisogno di dirvi quanto io sia felice e soddisfatta e che, ovviamente, dovete prepararvi a sentirvi consigliare qualunque libro Luca scriverà da oggi in poi!