2 ottobre 2016

Novità nella Stanza Librosa Settembre 2016 + To Be Read Ottobre 2016

Settembre è arrivato e passato, volato via come quelle foglie che si staccano dagli alberi! Settembre è stato il mese delle emozioni: prima l'arrivo di Laura 2.0 e, assieme a lei, il viaggio in quel di Pordenone per incontrare Lea & Stefania. Poi Boves con tutto il suo carico di sensazioni che ancora mi avvolgono come una coperta calda!
Insomma, settembre è stato un mese bellissimo, nonostante qualcuno di a me caro abbia cercato di farmi male, ma senza riuscirci!
Ottobre sarà un mese più tranquillo, quindi conto di riprendere il ritmo delle mie letture, visto che tanti bei libri sono giunti a me! In attesa di un novembre che vedrà altre novità per quanto riguarda la sfera professionale (uh, come fa figo dirlo!).


CARTACEI


  • Il gioco del male - Angela Marsons omaggio Newton Compton
  • La ragazza delle fragole - Lisa Strømme 
  • La sposa scomparsa - Rosa Teruzzi omaggio Sonzogno
  • L'illusione delirante di essere amati - Florence Noiville omaggio Garzanti
  • La ladra di ricordi - Barbara Bellomo omaggio Salani
  • Sono contrario alle emozioni - Diego De Silva regalo di Laura 2.0
  • Prometto di perdere - Pedro Chagas Freitas omaggio Garzanti
  • Ci proteggerà la neve - Ruta Sepetys omaggio Garzanti
  • Mia suocera beve - Diego De Silva acquisto Amazon
  • La collezionista di libro proibiti - Cinzia Giorgio omaggio Newton Compton
  • La ragazza perfetta - Gilly McMillan omaggio Newton Compton
E-BOOK

 

  • La coppia perfetta - B. A. Paris
  • La strada del ritorno è sempre più corta - Valentina Farinaccio
  • Alla fine andrà tutto  bene - Raquel Martos
  • L'anno senza estate - Carlos Del Amor        
  • Zitelle - Kate Bolick
  • Breve storia di due amiche per sempre - Francesca Del Rosso            
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A settembre ho letto 5 libri per un totale di 1409 pagine

 
  


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To Be Read di Ottobre



  • Il gioco del male - Angela Marsons
  • La collezionista di libri proibiti - Cinzia Giorgio
  • Un giorno di festa - Graham Swift
  • Mia suocera beve - Diego De Silva
  • Era di maggio - Antonio Manzini
  • Breve storia di due amiche per sempre - Francesca Del Rosso
  • Alla fine andrà tutto bene - Raquel Martos





1 ottobre 2016

...di quando sono finita su 'La Stampa' senza uccidere nessuno!

Era il febbraio scorso quando un certo Fabio Dutto mi scrisse: "Voglio portare Lorenzo (Marone) a Boves per Boves Letteraria" e voglio che sia tu a presentarlo (ahahahahahahahah).
Dopo 10 minuti di silenzio (ero svenuta, ma non ditelo a Fabio!), ho risposto con un "sì sì, va bene" pensando tra me e me che tanto non se ne sarebbe fatto nulla.

Passa qualche mese e sempre quel certo Dutto mi riscrive e... "Ok, abbiamo Lorenzo! Segna la data".
Io, ripetitiva, svengo nuovamente, mi riprendo, gli rispondo, segno la data in agenda e... ma sì, mancano mesi!
Peccato che il tempo abbia uno strano modo di scorrere: ci sono giornata e settimane che ti paiono lunghissime e altri che volano via in un soffio. Così, qualche giorno fa mi sono dovuta improvvisamente rendere conto che quei mesi si erano trasformati in giorni e poi in ore!

Ed ecco che il famigerato 29 settembre giunge a noi! Sono in fibrillazione da almeno una settimana e Dutto, giusto per calmarmi, la mattina mi invia la foto di un articolo pubblicato su La Stampa. Toh!
Sono finita sul giornale e non ho ucciso nessuno! Chi l'avrebbe mai detto?!

Ok, sono quasi le 14 ed è ora di uscire di casa e partire destinazione Boves. Sì, la faccio facile... ho ben 4 treni e un'ora di macchina che mi attendono. 
  • Trolley (che da 24 ore mi fissa minaccioso!): c'è
  • borsa con libro, occhiali, caricabatterie, telefono, iPad: c'è
  • io: ci sono (ma faccio sempre in tempo a scappare!).

Stazione di Soresina: "Dlin dlon... si avvisano i signori passeggeri che ... causa sciopero dei controllori ...". Ecco, cominciamo bene! Vuoi vedere che domani non riusciremo a tornare? Vabbè, intanto vediamo di partire!
Treno puntuale (sì, mi sono stupita anch'io!), arrivo a Treviglio e faccio il primo cambio. Uh guarda chi c'è? Il pinguino di Laura 2.0! Che carino! Sì, avete capito bene: su questo treno si gela e meno male che devo starci su solo mezz'ora. Oh guarda! C'è un gradino qui, devo ricordarmene quando scendo. State già ridendo? Avete capito, eh? Sì, stavo per andare giù di faccia! Ma non sarei io se non fossi scema, no?!
Altra stazione altro treno: Milano Centrale, treno già al binario (lui al 5 io al 13... oh caz...). Salgo, prendo posto e chiamo Lorenzo che, su quello stesso treno, ci sta dalle 11 del mattino. Mi raggiunge e... "Sei nervosa?" Un po'. "Ma noooo, stai serena! Ci divertiamo! Io sto zitto e tu parli". Sei un amico!
Si chiacchiera, si ride, si parla di libri, di progetti, di famiglia. Lorenzo sta leggendo il romanzo di Bianca Pitzorno, io ho in mano "Mia suocera beve" di Diego De Silva (e lui, orgoglioso della sua stalker, provvede subito ad inviare foto all'autore in questione). Io, da brava lettrice, ho un segnalibro, lui usa l'aletta della copertina per tenere il segno. Ecco, qui c'è qualcuno che ha bisogno di segnalibri!

Arriviamo a Torino, il tempo di un caffè con Monica Coppola (maaaaaammaaaaaaa!!) e ... altro treno altra corsa, l'ultima finalmente! Puzzo come una capra rientrata dal pascolo, ma arrivati ad Avigliana posso finalmente abbracciare Alice Basso che, vestita da femmina, ci fa da chauffeur sino a Boves.
In macchina, come potete immaginare, è tutto un ridere a crepapelle! 
Arriviamo a Boves e mi accoglie la mia stalker personale: Chiara!!! Povera stella, si è sobbarcata chilometri e chilometri per essere qui, ma che vogliamo farci? È la dura vita delle stalker e io ne so qualcosa!
Fabio ci urla che abbiamo solo 10 minuti per cambiarci, così schizzo in camera (che meraviglia 'sto posto!) con Chiara, mi spoglio, mi rivesto e sono fuori!
Si cena, si chiacchiera, conosco i ragazzi che si occupano dell'organizzazione di Boves Letteraria e finalmente stringo la mano a quella santa che sopporta Dutto tutti i giorni!

Dai su, è ora! Adesso mi guardo attorno e trovo un modo per scappare, che dite? No? Non posso? Ok, andiamo in Teatro. Ma quanta gente c'è? Dutto, lei temeva che non venisse nessuno, ma qui è tutto pieno!
Piazzate Alice (dotata di iPad per la diretta Facebook) e Chiara in prima fila, è ora di salire sul palco. Tocca a noi... niente, non posso più scappare!
Laura sei tesa? Noooo. Laura ti ricordi almeno una delle domande che hai preparato? Assolutamente no! Laura sai chi c'è seduto accanto a te? Ehm... ha un viso familiare... sì, lo so! È Lorenzo!

Non chiedetemi com'è andata, perché io non ricordo assolutamente nulla. Lorenzo ha parlato, la gente ha fatto domande, il wi-fi ci abbandonati dopo mezz'ora, praticamente su Facebook è stata trasmessa la parte seria. Poi è arrivata la parte del cazzeggio di cui, per fortuna, non rimarrà traccia! 
Ok, è andata: incontro finito, Lorenzo firma copie, io torno ad abbracciare Chiara ed Alice che continuano a ripetermi che sono stata bravissima (oh,  se lo dicono loro ci sarà da crederci, no?!).
Messaggio di Laura 2.0: "sei stata bravissima e hai pure tenuto a bada le gemelle" (ecco, lei non si smentirà mai! Ma io le voglio bene proprio perché è così... cretina!).

Per concludere degnamente la serata, si va a bere una cosa tutti assieme. Il tempo vola, è il momento dei saluti: Alice e Chiara si rimettono in macchina e vanno via. Io e Lorenzo torniamo al b&b che ci ospita.
"Lorenzo, tu hai capito qualcosa di tutto quel gioco di luci che ci hanno spiegato?"
"No"
"Bene!"
Andiamo a tentativi e riusciamo ad arrivare sani e salvi alle nostre camere.
'Notte, a domani!



29 settembre. Boves. Temperatura esterna: 10°. Io ho una zanzara in camera.
Dormo? No. Il sonno non arriva. Leggo messaggi, sbircio Facebook, riprendo in mano il romanzo di De Silva.
Ok, sono le 6, basta, mi alzo.

Alle 7.15 esco dalla camera e trovo una tavola imbandita ad accogliermi. Che meraviglia! Qualcuno qui mi adotta? Posso rimanere? Anzi, vi dico di più: se vi capita di essere in zona Cuneo e cercate un posto per dormire, ma un posto bello bello, eh! Uno di quei posti che entri e non vorresti più tornare a casa tua, con dei proprietari che ti accolgono a braccia aperte, con delle camere bellissime, con libri ovunque, un giardino spettacolare, un posto che trasmette il calore di una famiglia, vi consiglio assolutamente di andare al Bed&Breakfast La casa arancione, dove Andreina e Riccardo vi faranno sentire speciali!
Lorenzo mi raggiunge con la faccia beata di uno che si è fatto quasi 8 ore di sonno!
Colazione ricca ed abbondante per entrambi, con Lorenzo che voleva rifilarmi del formaggio alle 7.30 del mattino e si riparte.

Sciopero dei treni in agguato, Fabio ci porta in macchina sino a Torino. Primo treno per me, direzione Milano, viaggio assieme a Lorenzo e si continua a chiacchierare.
Arrivata a Milano saluto Lorenzo e finalmente riesco a sentire la mia Anima Ciambella (eh? Chi è? Che domande! Laura 2.0). Pare che lo sciopero non influisca, trovo il mio treno e mi accomodo.
Alle 12.45 arrivo a casa, con mio figlio che mi corre incontro e mio marito con i lucciconi agli occhi (sì, anche noi abbiamo un lato tenero!).

Cosa mi porto dietro di queste 24 ore? Tante emozioni, sicuramente! Tanto affetto, tanti amici. La sensazione di aver fatto un passetto in avanti come blogger, cosa che mai avrei pensato potesse accadere!
Mi porto dietro ore di chiacchiere con Lorenzo, il Lorenzo amico, non lo scrittore. Mi porto le risate di Alice (che quando ride brilla!), gli abbracci di Chiara (amica!); mi porto dietro Fabio e la sua dolcissima ragazza, Alice La Santa e tutti i ragazzi che si occupano di organizzare questo evento meraviglioso, che io scopro solo adesso. Ragazzi giovani e pieni di entusiasmo, un entusiasmo che vedi nei loro occhi!
Mi porto dietro i vostri messaggi che mi hanno riempito il cuore (grazie grazie grazie! Siete stati tantissimi a scrivermi e spero che tutte le belle parole che mi avete detto non siano dettate dalla paura!!!).
Mi porto dietro lo sguardo di mio marito e di mio figlio quando sono rientrata a casa e questo non ha prezzo!

Io non posso far altro che ringraziare Fabio che è stato così folle da volermi lì pur sapendo che non avevo mai fatto nulla del genere; Lorenzo che si è prestato ad essere la mia cavia; Alice che si è sobbarcata chilometri su chilometri solo perché io le avevo fatto giurare di non lasciarmi da sola; Chiara che mi ha tenuto la mano (e controllato le gemelle!) e poi Lea, Stefania e Laura che, anche se da lontano, erano lì con me!
Grazie e al prossimo incontro (sì, c'è altro che bolle in pentola!)

Intanto, se ve lo siete persi, qui c'è tutto ciò che è successo prima della morte del wi-fi



26 settembre 2016

Recensione 'L'amore è eterno finché dura' di Ester Viola - Einaudi

Certo che esiste l'amore eterno: è quello non corrisposto. Lo sa bene Olivia, avvocato divorzista con la pericolosa tendenza ad allenarsi anche in privato nello sport estremo dell'abbandono. Ma quando si parla di affari di cuore, l'esperienza non serve a niente: finirai disperato ogni volta, finché non t'innamori di nuovo. Come dice Olivia, è Darwin applicato alla sciagura sentimentale: non il piú forte, ma il piú veloce a dimenticare è quello che sopravvive. Un romanzo d'esordio divertentissimo, affilato, cosí corrosivo da risultare terapeutico. Perché capita a tutti di toccare il fondo, ma è meglio se capita a qualcun altro.
Olivia ha trentadue anni e di mestiere fa divorziare le persone. La sciagura sentimentale è il suo pane quotidiano, tanto che divide i clienti in due categorie: i Lascianti e i Lasciati. Accomodanti e solitamente muniti di un amore nuovo di zecca i primi, agguerriti i secondi (hanno già perso nel matrimonio, non hanno nessuna intenzione di perdere nel divorzio). Anche Olivia è stata lasciata, ma siccome Dario continua a mandarle messaggi su WhatsApp è sicura che tornerà da lei, manca pochissimo. Del resto, «lasciarsi non è mai quando ci si lascia: è una cosa che succede quando non puoi piú negare che il tuo ex si è innamorato di un'altra». E oggi per scoprire che all'improvviso lui non è piú «disponibile», basta sbirciare su Facebook - comodamente da casa, in pigiama, versando lacrime sul sushi ordinato a domicilio. Ester Viola ha il talento raro della battuta fulminante, quell'acutezza un po' spietata che ci mette a nudo davanti a noi stessi. Racconta l'universo dei sentimenti in modo vivo e contemporaneo, perché da Jane Austen al Nick Hornby di Alta fedeltà l'amore è sempre la stessa cosa, ma adesso una notifica può cambiarti la giornata.

Autore: Ester Viola
Editore: Einaudi
Data di pubblicazione: 21 giugno 2016
Pagine: 224

Trama: 3  Stile: 3  Personaggi: 3  Copertina: 3


24 settembre 2016

Diario di bordo #16


Eccoci qui! Torna Diario di Bordo dopo la pausa della settimana scorsa dovuta, come sapete, alla presenza di Laura 2.0.
Come state? Io, in questi giorni mi sento come una di quelle palline che stanno nei flipper: sballottata da una parte all'altra, senza un attimo di sosta e con un carico di emozioni (forti e belle!) che mi fanno arrivare a sera stesa come un tappetino!

Come vi ho detto e come avrete intuito se ci seguite su Facebook, io e Laura 2.0 abbiamo trascorso cinque giorni assieme. Cinque giorni che a noi sono sembrati 5 ore. 

Laura è arrivata in quel di Lodi venerdì 16. Giungo folle come un pilota di Formula 1, mollo la macchina nel primo posto utile e corro verso il binario. Assieme a me arriva il suo treno... guardo, mi giro... ma dov'è? Toh! C'è una con una felpa rosa... oh, è lei! Rosa? Davvero? Vabbè, giustifichiamola
con la scusa del viaggio. Viaggio che, poverina, ha fatto seduta accanto a Pingu viste le temperature glaciali che vigono sugli italici treni.
Giunte a casa abbiamo pranzato, ci siamo rigirate e... ma è già ora di cena? E che fine ha fatto il pomeriggio? Mah! Di sicuro vi possiamo dire che la Reading Challenge 2017 è ufficialmente pronta, praticamente potremmo partire domani!

Sabato 17 ce ne siamo andate a Cremona! Iniziamo con un giro in libreria. E no, non abbiamo comprato nulla, ci credereste? Dopo un tramezzino di rito (la merenda è cosa sacra per noi!), abbiamo raggiunto Loredana Limone che, amorevole zia come sempre, quando ci ha viste, dopo averci abbracciate forte forte, ha esclamato: "Avevo capito che eravate insieme a fare le cretine...". Eh, come ci conosce zia!
Incontro bellissimo quello con Loredana, che non ci stancheremmo mai di sentir parlare e che, per cronaca, si è pure beccata l'applauso per aver indossato un giacchetto! Come li indossa lei... Ah già, perché in tutto ciò, mentre eravamo lì sedute ad ascoltarla, è venuto giù il diluvio. E dove avevamo gli ombrelli io e Laura? In macchina! Tre ombrelli, tutti ben appoggiati alla cappelliera! Siamo brave noi!

Il clou delle nostre giornate si è svolto domenica 18, quando, sveglie ad ora antelucana, ci siamo avviate verso Pordenone. E che si va a fare a Pordenone? Semplice, si va a suonare il campanello di 
casa della Bacci! Erano mesi che la minacciavo e finalmente sono riuscita a farlo! Vabbè, a parte quello, ovviamente, siamo anche andate al PordenoneLegge. Siete mai andati? È bellissimo! C'è tantissima gente, Pordenone è bellissima, ho mangiato un frico che era qualcosa di indescrivibile (se non per il fatto che io lo stia ancora digerendo!).
Ma andiamo con ordine: arriviamo a casa della Bacci sotto una pioggia torrenziale, tanto che ad accoglierci c'è Noè con tutta l'Arca. La Bacci, da par suo, si fa trovare sulla porta (cosa non farebbe quella donna pur di non farmi toccare il suo campanello!). 
Prima tappa in casa sua: bagno! Che, com'è ovvio, è stato proclamato Patrimonio dell'Unesco per il solo fatto che La Libridinosa in persona vi abbia poggiato le sacre terga! 
Salutato quel Sant'Uomo del marito della Bacci (ho guardato bene e, sì, ha l'aureola!) ci siamo avviate verso Pordenone, dove Lorenzo Marone ci aspettava per un caffè. E indovinate un po'? Il sole ha fatto capolino!
Lorenzo... e che vi devo dire? Lorenzo è sempre lui: gentile e sorridente! E mi ha pure fatto una dedica meravigliosa!
Lasciato Lorenzo e la Marone family, siamo andate a pranzo! Leuccia mia bella aveva prenotato in un'osteria molto carina
. E lì il frico assassino ha colpito!
Alle 15 ci siamo avviate all'incontro con Lorenzo e Diego De Silva. Avete mai ascoltato De Silva? No? Dovete rimediare, assolutamente! È uno spasso! Ah sì, anche Lorenzo ovviamente, ma tanto lo sapete che con lui io sono di parte!
Finito l'incontro, firmacopie di rito e... ok ho due libri di De Silva e a Lorenzo che faccio firmare adesso? Uh idea! Il pass per l'ingresso!
In tutto ciò, De Silva scrive meravigliosa dedica (guardate la foto) e Lorenzo dimentica il nome della Bacci (io rido ancora, sappiatelo!). Dovevate vederlo: ci ha deliziati con tutto un crescendo di sfumature che andavano dal grigio al viola, ancora un po' e gli esplodeva la faccia! 
Ok, incontro finito, Lorenzo salutato, facciamo un giro per Pordenone, compriamo libri e segnalibri, incontriamo FrancescaSantaeBenedetta (scusate se non sapete chi è, ma è una cosa tra blogger!) e, sulla via del ritorno per recuperare le macchine, io e La Bacci ci concediamo pure un acquisto extra: orologio. E che orologio! Ha un nome perfetto per noi due: ZITTO!
Lea ci fa strada versa la Bacci-casa e... uh un supermercato (chiuso vista l'ora!), ma Lea decide di farci fare un giro panoramico del parcheggio, quindi giro giro tondo e poi via verso casa della Bacci (stavolta davvero!).
Vuoi non tornare a salutare il Sacro Water? Gentilmente veniamo anche invitati a cena (dite che mi ha sputato nel piatto a mia insaputa? Eh lo sospetto anche io!).
E anche stavolta, tra una chiacchiera e l'altra, ci giriamo e... ma è già mezzanotte? Ma porc... Ok, avviamoci che abbiamo davanti 300 km da percorrere!
Sì, avete capito bene: 300 km! Sapete che mi ha detto Flavia (detta Mrs Marone)? Manco io lo farei! Eh... la dura vita della stalker!

Lunedì 19 detto anche: "Chi siamo? Dove andiamo? Da dove veniamo?" Avete presente le amebe? Ecco, noi eravamo così! Il tutto condito da Laura 2.0 che si avviava sulla strada dell'influenza (e non è carina, ve lo assicuro!). La giornata è trascorsa (veloce, troppo veloce) e per concludere degnamente siamo andati all'incontro per il corso di chitarra di mio figlio. E indovinate un po'? Laura 2.0 inizierà un corso di banjo!!! Siete felici?

Martedì 20 La tristezza (e no, non ha il sonno leggero stavolta). Laura riparte, torna a casa sua. Scusate, ma io non riesco a dire altro. Torno a casa: il silenzio. Pomeriggio: la noia. Non apro un libro da quanti giorni? Boh. Ma comunque non ho voglia di leggere, non ho voglia di far nulla. Giro per casa senza far nulla, arriva ora di cena, apro il frigo e... ci sono ancora le lasagne, ma non c'è lei.

E adesso veniamo anche al silenzio di questi giorni. Probabilmente molti di voi sanno già che giovedì prossimo sarò a Boves (CN) per presentare Lorenzo Marone all'interno di Boves Letteraria. Emozionata? Di più. In ansia? Peggio! Tutti continuano a dirmi di stare tranquilla, che andrà tutto bene, ma per me sarà la prima volta e, insomma, un po' di timore concedetemelo!
Ovviamente, per me sono giornate piene: domande da preparare, vestiti da mettere in valigia e, soprattutto, poca concentrazione per potermi dedicare alla lettura. È per questo che, da quasi una settimana, non apro un libro. Salutato il romanzo di Barbara Bellomo, ho lasciato tutto da parte. Vi chiedo solo di pazientare un po' e prometto di tornare presto e più carica di prima!
Intanto, se giovedì sera vi trovate in zona, vi aspettiamo alle 21 al Teatro Borelli di Boves (CN). Se non potrete essere lì fisicamente, potrete seguirci in diretta su Facebook (seguite la mia pagina per avere tutti i dettagli!).

Io per questa settimana vi saluto qui! Un abbraccio grande grande


22 settembre 2016

Associazione a delinquere #16: Cinque giorni da Minchiobe


La Libridinosa: comincia a smettere di cantare perché non ti si può sentire. Che stavolta stiamo nella stessa stanza ed è peggio del solito!
Eliza: antipatica, tu non mi vuoi bene, sono pure influenzata… ah no quella influente sei tu
(Hai scritto sopra…. va a capo… brava)
LL: cretina! Ora prima di cominciare a delirare sulle scemate, cerchiamo di concentrarci e raccontare ai lettori questi cinque giorni assieme. Prima cosa: siamo entrambe vive!
E: no, per prima cosa dobbiamo raccontare l’antefatto. Siamo vive e siamo nella stessa stanza, non Stanza virtuale, reale! Siamo sedute vicine vicine!
LL: e lei m’ha fregato la poltrona.
E: hai detto tu “no stai lì!”... senti se non ti ha ammazzato la scala mobile ci penso io!
LL: ancora con la scala mobile? Tu mi fissavi e ridevi e io stavo per morire. Poi Lorenzo lo sentivi tu!
E: no aspetta andiamo con ordine. Giorno 1: io salgo sul treno dei surgelati in direzione Stanza Librosa e nel pomeriggio arrivo da Laura, a casa sua sua!! Era un anno e passa che non ci vedevamo!!
LL: un anno luuuuuungo luuuuuungo. Meno male che esistono le tariffe coi minuti illimitati, altrimenti sai quanto spenderemmo di telefono noi due? Comunque, io sono arrivata in stazione e, appena sono scesa dalla macchina, una ragazzina mi ha guardata e mi ha detto: “Tu sei La Libridinosa!” e sapeva pure che stavo venendo a prendere te! Siamo vippe, sorella!
E: e tu stai tranquilla?? Il giorno in cui ti rapiscono ne riparliamo. Arrivo da Laura, baci e abbracci, arriviamo a casa a pranzo e… cacchio ma sono le 21!!! C’è Bake Off, c’ è Mattia mio!!! Pomeriggio volato a fare… boh!
LL: sì, baci, abbracci e cari saluti! Abbiamo fatto le ciambelle… c’è Alice che ancora sbava! Però è vero: il pomeriggio è volato, mannaggia! E domani te ne vai già :(
E: eh prima o poi a casa devo tornare, ho lasciato le penne incustodite. Passiamo al Giorno 2. La mattina spesa e il pomeriggio… rullo di tamburi, squillino le trombe, arrivino i cavalieri dell’Apocalisse… siamo andate in libreria assieme, per la prima volta!!!
LL: le penne te le sei portate, manco andassi al Polo! Eh in libreria… e che abbiamo comprato? Dillo al mondo su, sii coraggiosa!
E: niente… però abbiamo scoperto una parola nuova che inizia per F, Fit… no petta, com’era???
LL: Fitness… cerchiamo sul vocabolario… non c’è! Quindi non esiste!
E: Laura è inglese… e tu hai fatto lingue…
LL: stiamo in Italia, quindi non esiste!
E: va beh, andiamo avanti perché il bello deve ancora arrivare. Scendiamo con la scala mobile e ad un certo punto non vedo più Laura! Mi giro e la suddetta scala mobile le stava fagocitando una scarpa!! Scena che manco Tarantino poteva inventarsi!!
LL: sei una grande stronza!! C’era il mio piede dentro quella scarpa. E tu non sei stata di nessun aiuto, ancora un po’ prendevi Phonno e facevi video per i posteri. Stronza!
E: tu impara a tagliare i lacci! Cavolo, un tuo laccio arriva da qui fino a Cesenatico!!
LL: sono alti come te i miei lacci. Ed è colpa dell’ Adidas, adesso faccio causa per tentato omicidio di blogger influente!
E: eh per Libridinonicidio… mi immagino i migliori avvocati tutti riuniti intorno alla tua scarpa alla ricerca di una scappatoia. E poi cosa abbiamo fatto? Tutte a Cremona!
LL: a mangiare i tramezzini di Ugo Grill! Buoni, eh?!!
E: uh sì buoni!! Avevamo giusto famina. Però c’era motivo più importante! Dovevamo fare una sorpresa…
LL: ooooh sì, abbiamo fatto sorpresa a zia!
E: tu volevi uscire fuori dalla torta ma te l’ho impedito… Abbiamo fatto una sorpresa a Loredana! Come Loredana chi? Zia Loredana nostra! Loredana Limone che faceva una presentazione in un posto bello bello… peccato il tempo
LL: eh… il tempo… e noi con tre ombrelli… in macchina! Che lo possiamo dire che zia ci ha presentato lo zio nuovo?
E: comodi stavano gli ombrelli, non si sono bagnati per niente. Eh sì, abbiamo conosciuto zio nuovo e zia era tutta felice, oltre che gnocca come sempre ( si può dire gnocca?)
LL: certo che si può dire! È la parola fidanzato che non si può dire, infatti noi diciamo zio!! Lo diciamo che zia ha preso un applauso perché si è messa il giacchetto?
E: sìììì! Come lo mette zia nessuno mai!
LL: senti, diciamo in sintesi che venerdì Davide è tornato con un occhio pesto e non sono stata io, che sabato sera abbiamo mangiato le lasagne e passiamo a Pordenone che altrimenti qua facciamo un libro! Quindi, Pordenone…

( dopo 7 tentativi per scrivere Pordenone…)

E: uh le lasagne… buoooneee! Ah sì Pordenone! Sveglia presto, tutti in macchina e via dalla Bacci e da Leuccia! E naturalmente con noi arriva il diluvio universale… la natura matrigna ci è nemica! Ma noi non ci fermiamo!!!
LL: poi è arrivato Lorenzo ed è uscito il sole! Lo diciamo che la Bacci mi ha vietato di suonare il campanello? Carogna! Comunque suo marito è Santo e Benedetto!
E: sì ti ha messo pure i cartelli! Comunque ora il bagno della Bacci è bene culturale e Patrimonio dell’Unesco, ci saranno le visite guidate, con i turisti tedeschi in fila… ora spiega al mondo perché…
LL: perché ho fatto la pipì io! Io che sono La Libridinosa, quella di Marone, l’amica di Fabio Volo, quella #vippaio per intenderci! Quindi sì, Patrimonio dell’Unesco! Bacci, hai fatto fare la targa? La voglia grande e di ottone!
E: povera Bacci, non potrà cambiare più neanche il porta sapone…
LL: no, quel bagno così deve rimanere! Vabbè, siamo andate a Pordenone perché Lorenzo ci aspettava per il caffè. Ma quanto è bello Riccardo?!
E: bello lui! Biondo biondo! Abbiamo fatto un salutino e tu ti sei fatta firmare la foto dell’altarino…
LL: non è un altarino, si è rotto il vaso e ho appoggiato i fiori lì. E tu subito gliel’hai raccontato… un cecio in bocca mai! Lauraaaaaaaaaaa…
E: sì dimmi… e comunque ti ricordo che qui sono, nella sedia accanto a te… girati girati, eccomi! Ciao!! Eh non sono una che si è intrufolata a casa tua….
LL: uh ciao!!! Che alta che sei! Ah no, è la sedia che è messa alta! Niente, dicevo… hai visto che bella dedica che mi ha fatto il dottor Marone? Bella bella! Ancora un po’ e tornavo in bagno dalla Bacci!
E: sempre belle immagini tu… sì, bella dedica! Ora però che altro ti farai firmare? Lasciamo perdere e andiamo avanti… dopo avere fatto ciao ciao a Lorenzo and family siamo andati a fare la pappa
LL: pappa… io la sto ancora digerendo ed è tutta colpa della Bacci: “Prendi il frico che è buono, un po’ pesante, ma buono”. Un po’ pesante… sto a posto per un anno!
E: bella Pordenone, non c’ero mai stata e quanta gente per il Pordenone Legge! Dopo pranzo siamo andati all’incontro di Lorenzo con Diego De Silva
LL: uh quanto abbiamo riso con De Silva? Io voglio presentare lui (scusa, Lorè!!!). E comunque, pure stavolta ho trovato qualcosa da farmi firmare da Lorenzo, tiè!
E: voglio proprio vedere la prossima volta, ti farai firmare il cane! Senti, a proposito di De Silva… secondo te si è ricordato? Io sto ancora qua a pensare a quella recensione….
LL: mettila così: è stato educato, perché sapeva benissimo chi sei! Simpatico, eh… soprattutto quando scrive le dediche -.-
E: ah giusto, le dediche… e che ti ha scritto De Silva??? Dillo dai!
LL: No!
E: su non fare la timida, che io e i gerani sappiamo che non lo sei
LL: a Natale ti regalo i ciclamini! Vabbè, mi ha scritto “alla stalker maroniana”. Ecco, sei felice? Il mondo sa! Lorenzo ride e io ho un libro che testimonia che sono una cretina!
E: e ci voleva libro? Va beh, poi che abbiamo fatto? Ah si, siamo andate ad incontrare una persona super speciale! Tu già l’avevi conosciuta ma io no!
LL: Eh tu sei reietta! Io con FrancescaSantaeBenedetta ormai sto in confidenza!
E: abbiamo incontrato Francesca dell’ufficio stampa Garzanti… che emozione!!! Cavolo, potevo farmi firmare qualcosa da lei!!
LL: ecco, invece di farti firmare i libri dalla Bacci, era meglio Francesca, che almeno è intelligente!
E: ehi!! Guai chi tocca Sorella 2.0 a me! Bacci e Lea sono meravigliose!! A te rugna perché vogliono più bene a me che a te!
LL: uh sì, Lea è tanto bella e buona! Io pure le voglio tanto bene e lei ne vuole tanto a me. Mi ha presentata a tutta Pordenone (anche se nessuno sa davvero come mi chiamo!). Bella Lea, che fa i giri dei parcheggi!!! La Bacci… ha bagno bello la Bacci!
E: ma se ti ha pure invitato a cena la Bacci!!
LL: mica ho detto che è maleducata! E comunque c’eri tu, l’ha fatto per quello!
E: che bella serata abbiamo passato a casa sua, con lei e famiglia! Poi siamo andati a nanna alle 3:30… e questi sono i risultati
LL: eppure sembriamo sveglie! Senti, sai che dobbiamo andare a quella cosa per il corso di chitarra, vero?
E: dillo che stavi scrivendo “embriamo svegllllie “... uh vero, chitarra, oratorio, io, te… suono io?? Daiiiiiii!!!!!
LL: no. E non puoi neanche chiedere a don Coso se ha letto Lorenzuccio. Prometti di stare zitta. Devi solo fare supporto morale e compagnia a me.
E: posso chiedere che ne pensa del calcio mercato del Napoli e che cavolo hanno fatto coi soldi di Higuain a don Coso? Che poi… non è che poi don Coso ci legge e ti suona a casa? Guarda che sta qua dietro!
LL: primo, ieri sera abbiamo perso con l’Inter, io tacerei! Secondo, di Higuain dovevi chiedere a Lorenzo, che poi sai che bella dedica ti faceva? Terzo, se don Coso legge La Libridinosa, io Stefano non ce lo mando al corso di chitarra!
E: perché?
LL: perché il nome del mio blog è equivoco, se mi segue un Don mi preoccupo.
E: eh capirai, con quello che si sente al giorno d’oggi… buongiorno Curia! Piacere di conoscervi, per favore non fatemi causa…
LL: oddio, io quasi quasi non ce lo mando a prescindere! Senti, sarà il caso di chiudere questo delirio scritto?
E: noooo! Continuiamo! Ah no, c’è il corso… dobbiamo andare.
LL: dobbiamo fare ancora un sacco di cose, quindi ciao a tutti e scusate per la logorrea! Ma noi ci siamo divertite tanto tanto!

E: aspettaaaaaa! Abbiamo dimenticato una cosa importantissima!! Ci sono le mucche le mucche le mucche, le mucche fanno muuuuuuuuuuuuuuuuu!! (Se non seguite Pechino Express non potete capire…)

Questo è un piccolo dettaglio di ciò che sono stati questi cinque giorni trascorsi assieme. Sono stati giorni di pieni di risate, parole, progetti, chiacchiere. Giorni in cui quelle telefonate che ci vedono protagoniste ogni mattina hanno semplicemente svoltato l'angolo per trasformarsi in conversazioni infinite fatte guardandoci in faccia. Giorni fatti di ore che sono volate, di tè caldi e dolcetti al cioccolato.
Giorni in cui ci siamo trovate a Pordenone con Lea e Stefania e non è cambiato nulla: eravamo comunque a casa. Giorni di viaggi in macchina con la musica a tutto volume e un amico che ti scrive per sapere se riusciamo a prendere un caffè prima della presentazione del suo libro! Giorni di pioggia improvvisa e aria frizzante come piace a noi.
Giorni in cui sei stata parte della mia quotidianità come lo sei ogni giorno, solo che stavolta non c'era la Tre che buttava giù la linea ogni 60 minuti!
Sono stati giorni belli e io ti voglio bene, sorella! Ora vado a impacchettare nuovamente il cuore e lo rimetto in freezer sino alla prossima volta, ok?!!

21 settembre 2016

Recensione 'La ladra di ricordi' di Barbara Bellomo - Salani

Cosa accomuna l’omicidio, ai giorni nostri, di una dolce, vecchia signora dalla vita irreprensibile e i grandi protagonisti dell’età repubblicana – Cesare, Lepido, Cicerone, Marco Antonio, la crudele moglie Fulvia e la piccola Clodia? È quello che dovrà scoprire un terzetto stranamente assortito, chiamato in causa per l’occasione. Isabella De Clio, giovane archeologa siciliana specializzata in arte antica, è bella, volitiva, preparatissima, ma ha un motivo particolare per temere la polizia. E il fatto che l’affascinante Mauro Caccia, l’uomo che la affianca nelle indagini, sia un commissario non l’aiuta più di tanto. Con loro c’è anche Giacomo Nardi, depresso professore di museologia e beni culturali… È l’inizio di una storia che intreccia la Roma del I secolo a.C. e l’Italia contemporanea, gli antichi intrighi politici e i mediocri baroni universitari dei nostri tempi,la violenza che si nasconde tra le mura di casa e la precarietà in cui i ragazzi di oggi, anchei migliori, sono costretti a crescere e a diventare adulti. Un romanzo fresco e ricco d’atmosfera, che si muove con agilità tra passato e presente, per un esordio che non passa inosservato.

Autore: Barbara Bellomo
Editore: Salani
Data di pubblicazione: 18 aprile 2016
Pagine: 312

Trama: 4  Personaggi: 4  Stile: 4  Copertina: 5