5 aprile 2019

Recensione ‘Una volta è abbastanza’ di Giulia Ciarapica - Rizzoli



Titolo: Una volta è abbastanza || Autore: Giulia Ciarapica || Editore: Rizzoli
Data di pubblicazione: 2 aprile 2019 || Pagine: 366

L'Italia è appena uscita dalla guerra. A Casette d'Ete, un borgo sperduto dell'entroterra marchigiano, la vita è scandita da albe silenziose e da tramonti che nessuno vede perché a quell'ora sono tutti nei laboratori ad attaccare suole, togliere chiodi, passare il mastice. A cucire scarpe. Annetta e Giuliana sono sorelle: tanto è eccentrica e spavalda la maggiore - capelli alla maschietta e rossetti vistosi, una che fiuta sempre l'occasione giusta - quanto è acerba e inesperta la minore, timorosa di uscire allo scoperto e allo stesso tempo inquieta come un cucciolo che scalpita nella tana, in attesa di scoprire il mondo. Nonostante siano così diverse, l'amore che le unisce è viscerale. A metterlo a dura prova però è Valentino: non supera il metro e sessantacinque, ha profondi occhi scuri e non si lascia mai intimidire. Attirato dall'esplosività di Annetta, finisce per innamorarsi e sposare Giuliana. Insieme si lanciano nell'industria calzaturiera, dirigendo una fabbrica destinata ad avere sempre più successo. Dopo anni, nonostante la guerra silenziosa tra Annetta e Giuliana continui, le due sorelle non sono mai riuscite a mettere a tacere la forza del loro legame, che urla e aggredisce lo stomaco. Giulia Ciarapica ci apre le porte di una comunità della provincia profonda: tra quelle colline si combatte per il riscatto e tutti lottano per un futuro diverso. Non sanno dove li porterà, ma hanno bisogno di credere e di andare.

3 aprile 2019

Recensione 'Le ragazze di New York' di Susie Orman Schanll - Feltrinelli


Titolo: Le ragazze di New York || Autore: Susie Orman Schnall || Editore: Feltrinelli
Data di pubblicazione: 21 marzo 2019 || Pagine: 288

Negli anni '40 era il sogno di tutte le ragazze di New York: essere Miss Subways, la testimonial mensile della campagna pubblicitaria dell'azienda dei trasporti cittadina. Bastava alzare gli occhi verso i cartelloni in metropolitana per vederla: giovane, sorridente e con il viso acqua-e-sapone illuminato da un timido filo di perle, era la tipica brava ragazza che ce l'aveva fatta e aveva davanti a sé un futuro scintillante. Fama, felicità, bellezza: tutto è possibile nella Grande Mela. Anche Charlotte Friedman vorrebbe lasciare la casa dei genitori a Bay Ridge e fare carriera a Manhattan, ma, lungo il cammino verso l'indipendenza, deve affrontare molti ostacoli e pregiudizi, non ultimo un padre che ha già scelto il futuro per lei. Come costruirsi la vita che desidera? Forse proprio iscrivendosi al concorso per Miss Subways? Settant'anni dopo, al giorno d'oggi, Olivia è una brillante pubblicitaria che cerca di affermarsi in un settore altamente competitivo, a scapito della sua vita privata. La sua agenzia concorre a una gara per la nuova campagna della metropolitana di New York e lei non è disposta a perderla, tantomeno per colpa di qualche collega maschilista. Mentre la scadenza per presentare i progetti si avvicina, s'imbatte in un vecchio manifesto di Miss Subways e scopre di non essere molto diversa dalle ragazze di quei tempi. Lavoro e vita privata: oggi come ieri, una donna può davvero avere tutto?

1 aprile 2019

Reading Journal marzo 2019 & TBR aprile


Marzo è stato un mese strano: ho avuto davvero poca voglia di leggere. Un po' per colpa di tutte le polemiche che si sono create su Instagram, un po' per una discussione inaspettata con quella che credevo un'amica (sono una testa di minchia, lo so!!), ma anche per questa improvvisa primavera che mi ha tolto davvero tante energie. Alla resa dei conti, sono stati un bel po' i giorni in cui non ho aperto neanche un libro.


marzo in 4 foto

  1. A marzo ho avuto il piacere di incontrare, ancora una volta, Rosa Teruzzi. Come sempre, si è rivelata una piacevole compagnia e sentirla parlare di libri (anche non solo dei suoi) è un'esperienza illuminante!
  2. Non c'entra molto coi libri, ma il mio sangue bianconero prevale su ogni cosa. E il 12 marzo ho rischiato più volte l'infarto, ma quanta felicità!
  3. Eccoli lì, i miei ultimi Neri Pozza. Se non sapete di cosa sto parlando, leggete qui
  4. E infine, il compleanno del blog. Il sesto. Inizio le scuole elementari!
ARRIVI DI FEBBRAIO


  • Tutta la verità su Ruth Malone - Emma Flint acquisto Libraccio
  • Speriamo per il meglio - Carolina Setterwall acquisto Amazon
  • I fratelli Michelangelo - Vanni Santoni acquisto Amazon
  • Circe - Madeline Miller omaggio Sonzogno
  • Chi ha rubato Annie Thorne? - C. J. Tudor acquisto Amazon
  • Le ragazze di New York - Susie Orman Schnall acquisto Libraccio
  • È passato tanto tempo - André Dubus III acquisto Amazon
  • Il club delle lettrici - Renate Dorrestein acquisto Libraccio
  • Più uomini che donne - Ivy Compton-Burnett acquisto Amazon
  • L'annusatrice di libri - Desy Icardi acquisto Amazon
  • Ritorna - Samuel Benchetrit acquisto Amazon

A marzo ho letto 7 libri per un totale di 2757 pagine


  • È così che si uccide - Mirko Zilahy ⭐️⭐️⭐️⭐️
  • L'uomo di gesso - C. J. Tudor ⭐️⭐️⭐️⭐️
  • Dolcissima abitudine - Alberto Schiavone ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
  • Vedrai, vedrai - Stefano Amato ⭐️
  • Circe - Madeline Miller ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
  • Niente caffè per Spinoza - Alice Cappagli ⭐️⭐️⭐️⭐️½
  • A cosa servono le ragazze - David Blixt ⭐️⭐️
E come di consueto, To Be Read di aprile (nella quale mancano alcuni di libri che dovrebbero essere in viaggio!)


  1. L'annusatrice di libri - Desy Icardi
  2. Colpa d'amore - Elizabeth von Armin
  3. L'isola delle anime - Johanna Holmström
  4. Le ragazze di New York - Susie Orman Schnall
  5. La regina ribelle - Elizabeth Chadwick
  6. Speriamo per il meglio - Carolina Setterwall
  7. I fratelli Michelangelo - Vanni Santoni
  8. Una volta è abbastanza - Giulia Ciarapica
  9. È tempo di ricominciare - Carmen Korn
  10. I provinciali - Jonathan Dee











30 marzo 2019

Diario di Bordo - 6 anni di blog #lalibridinosagate

-IERI IL BLOG HA COMPIUTO 6 ANNI -

In un momento in cui il mondo dei blogger è colpito da polemiche (c'è mai stato un momento tranquillo?!), La Libridinosa ha toccato un traguardo non facile!
E l'ho fatto con una diversa coscienza e conoscenza di me stessa. L'ho fatto essendo reduce da due settimane in cui la mia faccia e la mia voce sono servite a scoperchiare il famoso vaso di Pandora (chi di voi l'ha mai visto?!).

#lacortegate
Prima ho subito un attacco da parte di una Casa Editrice, La Corte Editore, che mi ha accusata di aver recensito negativamente un loro romanzo solo perché avevo dovuto acquistare la copia di tasca mia.
Penso che non ci sia bisogno di dirvi che non ho mai fatto cose del genere, che quando vi ho parlato positivamente di un libro l'ho fatto perché mi era piaciuto, indipendentemente dal fatto che questo mi fosse stato inviato dall'editore o che fosse stato acquistato da me. Stesso discorso in caso di recensioni negative: non mi è mai importato rischiare di perdere una collaborazione, perché il mio rispetto va a voi che mi leggete, mi seguite con tanto affetto e, spesso, aspettate un mio parere per decidere se acquistare o meno un libro.

Questo discorso ha dato il là ad una serie di discussioni che hanno dimostrato, una volta di più, quanto marcio si nasconda dietro il mondo dei blog: tante persone chiedono soldi in cambio di recensioni positive; altre si attengono alle indicazioni di Case Editrici che impongono pareri positivi in cambio delle copie.
Mi spiace dover dire che, a fronte di tantissimi messaggi di solidarietà e supporto, ne sono arrivati anche alcuni in cui mi veniva detto che "sì, io parlo positivamente di tutto ciò che ricevo perché voglio le copie gratuite".

Io ho sempre pensato che i lettori siano intelligenti e che, alla lunga, certi comportamenti vengano notati. In fondo, per quanto brava possa essere una persona a scovare solo libri che le piacciono, prima o poi la fregatura capita a tutti (guardate cosa mi è successo a febbraio!).
È ovvio che, col passare degli anni, il "fiuto" del lettore vorace si affina e si impara a riconoscere le storie che possono piacerci, ma capita anche di venire conquistati da una meravigliosa copertina o da una trama avvincente, per poi ritrovarti tra le mani un romanzo che è un fiasco assoluto.
Capita quando acquistiamo, ma anche quando riceviamo copie omaggio dalla Case Editrici.
Ed è in quel momento che il blogger serio viene fuori: se un libro non mi piace, io lo dico! Attenti, lettori, ai blog pieni solo di recensioni positive!

Concluso questo casino con una mail di scuse da parte dell'editore (lasciamo perdere cosa ci fosse scritto e, soprattutto, come... poveri poveri verbi!), quando tutto sembrava tornare alla normalità ecco che...

#neripozzagate
Neanche il tempo di riprendere fiato che su Instagram, nuovo luogo di ritrovo per i rompiscatole del web, esplode "Lo strano caso Neri Pozza". Cos'è accaduto? In sintesi, la nota Casa Editrice italiana ha invitato, ad un evento di promozione di una loro nuova uscita, oltre a dei bookstragrammer e bookblogger, cinque note influencer. Cosa c'è di strano? Di base nulla se non che queste cinque persone, sui loro canali social, si occupino di tutto tranne che di libri (si tratta di un'estetista che produce creme di bellezza, una modella, due youtuber e una non ben definita influencer di moda).
Strategia di marketing, ovviamente! Ma, come è lecito che accada in democrazia, una ragazza ha osato chiedere GENTILMENTE cosa c'entrassero queste persone ad un evento atto a promuovere un libro.
Fulmini e saette si sono abbattuti su questa ragazza e su chi, come me, ha deciso di avvallare la sua domanda e difenderla.
In particolare, tale Estetista cinica, dall'alto dei suoi 300 mila followers, si è sentita in diritto di insultare ripetutamente sia lei che tutti noi che abbiamo concordato con le sue perplessità.
Personalmente, mi sono ritrovata a dover segnalare e bloccare una settantina di persone che, tramite messaggio privato, mi hanno minacciata e insultata.

Questo, in sintesi, ciò che è accaduto. Ma la cosa che mi ha lasciata più perplessa è stato l'atteggiamento della Casa Editrice, che, prima ha definito quelle persone come lettrici (ok, sai quanti lettori trovi in libreria? Perché proprio loro che, tra l'altro, del libro non parleranno mai?); quando, però, i commenti hanno cominciato a diventare davvero offensivi, si è limitata a dire che la loro "era un'iniziativa di marketing volta alla promozione di un romanzo innovativo che, nel paese d'origine, l'Inghilterra, ha conquistato alla lettura di un'opera di qualità numerosi nuovi lettori (...) Questo è tutto. Speriamo che così si possa concludere la polemica che si sta portando avanti da fin troppo tempo sulla nostra bacheca."

E da qui scaturisce una mia analisi! Perché un'iniziativa di marketing funzioni, queste persone avrebbero dovuto creare dei contenuti (per usare un linguaggio da blogger!) in cui mostravano il libro, ne parlavano, lo pubblicizzavano in qualche modo. Lo hanno fatto? No.
Come fanno i tizi di Neri Pozza a sapere che, nel paese d'origine, il libro ha conquistato nuovi lettori? Per caso, la cara Regina Betty ha qualcuno all'ingresso di ogni libreria del suo Paese che chiede a chi entra se è un lettore assiduo o un novizio?!
Infine, mentre si anelava alla conclusione della polemica, fioccavano, da parte di Neri Pozza, mi piace ai commenti pieni di insulti lasciati da Estetista cinica.
Immaginerete il mio sconcerto davanti a questa situazione. Alla fine ho preso una decisione che, se da una parte mi porta dispiacere, dall'altra mi sembra l'unica possibile: ho fatto una pila con i Neri Pozza che ho già in casa e li ho fotografati. Quelli sono gli ultimi Neri Pozza che leggerò, non ho più intenzione di acquistare nessuno dei loro libri (ed è una cosa che farò a malincuore) né, tantomento, di parlarne qui sul blog.
Non ho intenzione, insomma, di fare pubblicità ad una Casa Editrice che non ha il alcun modo tutelato i suoi lettori, nonostante si sia sempre distinta per serietà e qualità delle loro opere.

#lalibridinosagate
A fronte di questi avvenimenti e non solo, questo 2019 e questo sesto anno di blog sono iniziati, per me, con uno spirito diverso!
Se da una parte sto prendendo tutto con quella leggerezza che lo scorso anno avevo perduto e che mi ha portata a divertirmi nuovamente come accadeva sino a qualche tempo fa, a leggere con più piacere e non con fatica e con un senso di costrizione, dall'altra mi aspetto anche un maggiore rispetto da parte di quelle Case Editrici con cui collaboro.
Sei anni non sono un giorno. Ho dei lettori fedeli che mi seguono e si fidano di me, ho un blog che, nonostante si continui a dire che i blog sono in agonia se non già morti, mantiene comunque un alto numero di visualizzazioni giornaliere.
E allora, caro ufficio stampa di qualunque CE, se non mi rispondi, se decidi, dopo anni di proficua collaborazione, che è più bello mandare le copie cartacee dei tuoi romanzi a chi si limita a scattare una foto e basta, io non ci sto! Penso di meritare maggiore rispetto e se tu non la pensi come me, pazienza!
E allora continuo per la mia strada, affiancata, per fortuna, da lettori che mi stimano e, soprattutto, da amiche preziose! 
Il mio grazie va a voi e a loro, il mio grazie va anche a chi ha deciso di sbattere la porta e uscire dalla mia vita: grazie, adesso è tutto più pulito!

25 marzo 2019

Recensione 'Dolcissima abitudine' di Alberto Schiavone - Guanda


Titolo: Dolcissima abitudine || Autore: Alberto Schiavone || Editore: Guanda
Data di pubblicazione: 10 gennaio 2019 || Pagine: 250

Torino, 2006. Piera, sessantaquattro anni, sta partecipando al funerale del suo ultimo cliente. Per gran parte della sua vita Piera Cavallero è stata Rosa, una prostituta. Ha avuto molto. Ha avuto niente. Ha avuto soldi, tanti, un piccolo impero economico insieme a una sua emancipazione personale. E ha avuto un figlio, che però non la conosce. Ma Rosa negli anni non ha mai perso di vista questo figlio. Gli è stata accanto passo dopo passo senza farglielo sapere. Ora, giunta a fine carriera, sente che è arrivato il momento di chiudere i conti con il passato. Un passato che ripercorriamo dai primi anni Cinquanta, quando nella Torino in espansione del dopoguerra Rosa inizia il mestiere in casa con la madre, che le ha trasmesso la professione appena adolescente. Seguiamo le sue vicende e la sua caparbia evoluzione. Gli uomini incontrati, le cadute, la solitudine rotta dai pochi amici e dai clienti che l'hanno accompagnata. La storia di Rosa, minuscola eppure incredibile, ispirata a figure e ambienti reali, si mischia con la storia del Novecento fino ad arrivare ai giorni nostri, insieme alla necessità spietata di trovare una difficile pace.

20 marzo 2019

[Bookswiffer...] Recensione 'L'uomo di gesso' di C. J. Tudor - Rizzoli

Dopo un mese di pausa (mea culpa mea culpa mea grandissima culpa!), torna Bookswiffer, la rubrica che dovrebbe aiutare me, la Bacci e Lallina a smaltire quei libri che acquistiamo in preda a un'impellente necessità di portare a casa un nuovo libro e che, poi, immancabilmente, vengono dimenticati in libreria, soppiantati da acquisti più recenti!
Questo mese è stata Lallina a scegliere uno dei cinque libri che ho pescato dalla mia libreria 


E la cretina lei ha scelto...


Titolo: L'uomo di gesso || Autore: C. J. Tudor || Editore: Rizzoli
Data di pubblicazione: 30 gennaio 2018 || Pagine: 347

Sono trascorsi trent'anni. Ed Munster adesso è un uomo, è rimasto a vivere nella stessa cittadina e insegna nella scuola locale. Abita nella bella casa che gli ha lasciato la madre e affitta una stanza a una studentessa vivace da cui è attratto, suo malgrado. Ed sembra essersi lasciato il passato alle spalle, quell'estate del 1986 in cui era un ragazzino e trascorreva giorni interi con i suoi amici. Tra infinite corse in bicicletta, spedizioni nei boschi che circondano la pittoresca e decadente Anderbury e i pomeriggi a scuola, il loro era un tempo sereno: erano una banda, amici per la pelle. E avevano un codice segreto: piccole figure tracciate col gesso colorato, per poter comunicare con messaggi comprensibili solo a loro. Poi, un giorno, quei segni li avevano condotti fino al bosco. Fino al corpo smembrato di una ragazza. Chi sia stato l'artefice di un simile delitto, in questi trent'anni, non si è mai saputo. Sono state percorse innumerevoli piste, tutte finite in vicoli ciechi, tutte rimaste fredde. La verità di cosa sia successo quel giorno nel bosco non è mai emersa. Ma adesso Ed ha ricevuto una lettera: un unico foglio, un uomo stilizzato, disegnato col gesso. Anche gli altri hanno ricevuto lo stesso messaggio. L'uomo di gesso è tornato. Con un thriller ispirato alla migliore tradizione anglosassone, C.J. Tudor afferra il lettore in una spirale progressiva e inesorabile, dentro la quale, solo nelle ultime pagine, ogni tassello troverà il proprio posto. Quando il quadro si farà d'un tratto necessariamente chiaro.