29 dicembre 2013

Gli avanzi della Cena di Natale!

Quando ami un libro, la cosa che desideri di più è conoscere l'autore, capire come gli sono venute in mente certe idee, dove trova gli spunti per scrivere ciò che scrive, se i personaggi che tu hai amato tanto esistono davvero!

Quando, però, questo scrittore è Luca Bianchini, allora entri in un circolo vizioso che, oltre a costringerti ad acquistare compulsivamente tutti i suoi libri (anche quelli pubblicati dieci anni fa e che tu sconoscevi totalmente!), oltre a propinare i suoi romanzi a chiunque ti capiti a tiro, ti porta a cercare di incontrarlo ogni qualvolta lui si trovi nel raggio di una cinquantina di chilometri da casa tua!
E poi rischi anche di passare per una stalker, quasi una novella Annie Wilkes, protagonista di Misery non deve morire!

Per fortuna, zio Luca, come è stato confidenzialmente soprannominato da me e Stefania (che lo abbiamo adottato come zio dei nostri figli!) è una persona che ci tiene ai lettori!

E così, oggi, per la terza volta in un mese, la stalker-Libridinosa è andata ad incontrarlo! E per la terza volta in un mese, è stato un piacere sentirlo parlare, ridere con lui, scambiare qualche parola e, soprattutto, constatare che lui sa chi sono... e non per via della collanina col nome che avevo al collo, visto che, per zio Luca: "Lei è La Libridinosa, non la conosci?"

Ciao, zio Luca! Ci vediamo presto (spero!).

25 dicembre 2013

I miei regali di Natale!

Eccoli qui! Il mio quarto tatuaggio, auto-regalo che mi sono fatta qualche giorno fa.

E i regali che mi hanno fatto mio marito e mio figlio!

E voi? Ricevuto bei pensieri?!

21 dicembre 2013

Recensione 'Instant love' di Luca Bianchini

instant love
Titolo: Instant love
Autore: Luca Bianchini
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione:Marzo 2003
Pagine: 347
Prezzo: 10.00 €
Versione e- book: 6.99 €
Trama: A Daniele non manca nulla. Ha carattere, successo, amici e – soprattutto – l'amore di Viola, lieve e solitaria, che adora la cucina e le scarpe coi tacchi. Questa vita perfetta viene sconvolta dall'arrivo di Rocco, un ragazzo quasi qualunque, che i due incontrano in treno. Senza esserne pienamente cosciente, Rocco s'intromette nel rapporto collaudatissimo di Daniele e Viola, e lo mette in discussione. Non ne nascerà un triangolo, ma un'acrobazia d'amore. Una soluzione estrema, e per certi versi paradossale, in cui i confini sono sfumati, le identità confuse, l'orientamento perduto. L'unico modo di andare avanti è sperimentare, sperando di arrivare prima o poi a una migliore, anche se faticosa, presa di coscienza della realtà. Imparare a volare senza rete, insomma, e senza ali.

20 dicembre 2013

Il libro delle vacanze

Vi ricordate i tempi della scuola? Soprattutto le scuole elementari. E ricordate i famigerati libri delle vacanze? Quegli oggetti che erano una tortura per noi figli che vedevamo sfumare la possibilità di non fare assolutamente nulla per tre mesi e, invece, una manna dal cielo per i genitori che vi trovavano la scusa per tenerci a freno almeno un'ora al giorno!

Beh, io ho ripreso dimestichezza col termine libro delle vacanze da quando mio figlio, tre anni fa, ha iniziato la scuola elementare. Certo, quelli di adesso sono ben altra cosa rispetto a quelli di quando ero piccola io: più belli, più colorati, forse anche più ludici! Lui li odia lo stesso, ovviamente, perché tolgono tempo prezioso alla sua libertà, ai suoi giochi. Ma ci sono e bisogna lavorarci su!

Tutto questo per arrivare dove? Al fatto che, proprio da quando Stefano ha iniziato la scuola, io, vuoi perché l'età avanza, vuoi perché ho meno tempo a disposizione, mi trovo, durante l'anno scolastico a leggere meno del solito.
La mattina, tra la sveglia, il corri di qua e di là, pulisci casa e via dicendo, il tempo per leggere non esiste.
Dopo pranzo, mi spiace ammetterlo, il mio cervello rifiuta categoricamente qualunque nozione vada oltre la parola caffè! Poi ci sono i compiti, c'è sempre il blog da mandare avanti (mica campa da solo!), lo sport, il catechismo... e, insomma, il tempo per leggere è sempre poco.
La sera, ovviamente, crollo nel letto come una pera cotta.

Così, spesso, leggo nei ritagli di tempo: mentre aspetto che Stefano esca da scuola (il che mi ha resa un'asociale agli occhi delle altre mamme!), mentre lui è in piscina o al catechismo o mentre sto in fila da qualche parte.
Diciamo che, a conti fatti, tra ritagli di tempo e pochi spazi liberi, le mie ore di lettura quotidiane, durante la settimana, ammontano a due. E so bene di rientrare in una categoria di poche fortunate, perché c'è chi non ha neanche quelle.

Il punto è che, spesso, mi ritrovo tra le mani, libri che non sono esattamente esili e allora li metto da parte, perché non mi va di iniziare a leggere qualcosa che poi mi tirerei dietro per un mese intero.
E allora, ecco l'idea del libro delle vacanze! Senza la sveglia a tirarmi già dal letto, con molti meno impegni e più tempo per me stessa, quale momento migliore per dedicarsi ad uno di questi mattoni ?!

Ecco, lui è il prescelto di quest'anno! La dinastia di Andrea Frediani. 802 pagine!!!

E voi lo avete il vostro libro delle vacanze? O sarete talmente impegnati tra pranzi e cene, da non avere tempo per la lettura?

15 dicembre 2013

Recensione 'Come fu che Babbo Natale sposò la Befana' di Andrea Vitali - Mondadori

come fu che babbo natale sposò babbo natale
Titolo: Come fu che Babbo Natale sposò la Befana
Autore: Andrea Vitali
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione:26 agosto 2013
Pagine: 125
Prezzo: 12.90 €
Versione e-book: 6.99 €
Trama: Nel placido paese a bordo lago ci si prepara a festeggiare il Natale, l'aria è carica di una promessa di neve e gli adulti sono al riparo dal freddo e dai dubbi, confortati dalle loro certezze esistenziali. "Perché se Babbo Natale esiste nessuno l'ha mai visto?": dalla fatidica domanda di Tom, un ragazzino curioso che non si accontenta delle risposte evasive dei suoi genitori, prende avvio il racconto di Vitali, che illustra il mondo dei grandi, impacciati e non sempre all'altezza del loro ruolo di educatori. Così Tom e i suoi compagni decidono di cercare la verità per conto proprio, e la vicenda assume risvolti fantasiosi, a tratti comici, fino alla felice soluzione in cui i dubbi infantili trovano le loro risposte, i conflitti si risolvono e ogni cosa torna al suo posto. I personaggi che il lettore incontra tra le pagine del racconto sono caratterizzati con rara maestria: le petulanti e spigolose Stecchetti, madre e figlia; la giovane cameriera che si rivela molto più smaliziata degli investigatori; un maresciallo dei carabinieri che pare uscito da un racconto di Mario Soldati; fino al direttore Remedio Imperio, animo sensibile e poetico, che si diletta a scrivere storie per i bambini, quasi fosse l'alter ego dell'autore. Da attento osservatore, Andrea Vitali rileva dei suoi personaggi ogni minima contraddizione, fragilità e meschinità. Regalandoci un nuovo episodio della sua "commedia umana", si conferma un grande narratore di piccole storie.

Voti
Trama  7
Personaggi  8
Stile  8
Incipit  8
Finale  7
Copertina  9
Voto complessivo  7.8

Sapete quando vi dico che, per me, leggere un libro di Vitali è un po' come accoccolarmi tra le braccia di un nonno e sentirlo raccontare una storia?
Bene! Questo libro è il perfetto esempio di ciò che affermo!
Ovviamente ambientato nei suoi luoghi e con i soliti strani nomi dei personaggi (che lui tiene a specificare essere veri!), Vitali ci racconta una piccola favola di Natale, perfetta per far sognare adulti e bambini.
Così, dalla più ovvia domanda che ogni bambina, prima o poi, pone ad un genitore, e cioè: "Ma Babbo Natale esiste?", prende il via una storia di fantasia, amore, leggerezza, scoperte.
Tommaso, dieci anni, detto Tom, pone la domanda ai suoi genitori. E tutto perché Rebecca bébébé, figlia della signora Stecchetti, una donna tutta spigoli, afferma che no, Babbo Natale non esiste.
Ma caso vuole che Tom Babbo Natale lo incontri in un parco: capelli lunghi, barba, una grande pancia e una bella camiciona rossa. Chi altri se non lui?!
Così, Tom torna sereno, ma Rebecca no. Perché la mamma ha detto che Babbo Natale non esiste.
In un avvicendarsi di equivoci, mentre sul lago il Natale si avvicina e la neve cade copiosa, vedremo i personaggi di questa favola aprire il loro cuore alla gioia!
Bello, questo libro! Breve, caloroso, gioioso. Vi consiglio di leggerlo in uno di questi freddi pomeriggi, da soli o con i vostri figli... sarà un modo semplice e gradevole per respirare ancora di più l'atmosfera natalizia di questo periodo!
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Recensione 'Cattive compagnie' di Ruth Newman


Titolo:
Cattive compagnie
Autore: Ruth Newman
Editore: Garzanti
Data di pubblicazione:1 giugno 2011
Pagine: 367
Prezzo: 18.60 €
Versione e-book: 7.99 €
Trama: Londra. Quella che Kate tiene stasera fra le mani sembra una banale foto delle vacanze, l'ennesimo ritratto degli amici che l'hanno invitata a cena. Ma sullo sfondo, dietro le colonne ricoperte di gelsomino del ristorante...proprio lui, Charlie. Kate non ha dubbi, quello è suo marito. Gli stessi capelli neri, gli occhi azzurri. Perché Charlie è morto durante una vacanza in Sicilia, esattamente un anno fa. Kate è sconvolta, ma nessuno le crede, nemmeno Luke, il migliore amico di Charlie. Tutti continuano a ripeterle che deve togliersi dalla testa questa ossessione per il marito scomparso e rifarsi una vita. Per loro l'uomo della foto è un perfetto sconosciuto. Ma Kate è sicura: si tratta di Charlie. E se c'è anche solo una tenue speranza che lui possa essere ancora vivo, lei deve ritrovarlo. Ecco perché si butta a capofitto in un'indagine privata contro tutto e tutti. Un'indagine che la porta a Miami e poi in Sicilia. Giorno dopo giorno, indizio dopo indizio, le discrepanze nella scomparsa del marito diventano sempre più numerose e molto, troppo sospette. Forse Charlie è stata ucciso? E il suo matrimonio era davvero perfetto come lei lo ricorda? Ma soprattutto, Kate può fidarsi davvero degli amici di Charlie, quelli che le sono stati vicini durante tutto questo tempo?

Voti
Trama  3
Personaggi  3
Stile  2
Incipit  5
Finale  5
Copertina  4
Voto complessivo  3.7


Insulso, inconcludente, noioso, banale, scontato.
Inconcepibile il libro, ma, ancor di più, assurdo il finale.
La scrittura è brutta, inespressiva e insulsa.


L'autrice: Ruth Newman è nata a Reading e cresciuta a Hackney, Londra. Scrive narrativa dall'età di sei anni. Verso la metà degli anni Novanta si è trasferita a Cambridge per studiare psicologia e criminologia al King's College, le è piaciuto e non se n'è più andata. Attualmente lavora all'università. Con Garzanti ha pubblicato anche Il college delle brave ragazze (2009).
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