Recensione 'La stanza segreta di Anna Frank' di Sharon Dogar

la stanza segreta di anna frank
Titolo: La stanza segreta di Anna Frank
Autore: Sharon Dogar
Editore: Newton Compton
Data di pubblicazione:
25 gennaio 2012
Pagine: 288
Prezzo: 9.90 €
Versione e-book: non disponibile
Trama: Amsterdam, 1944. Peter, un giovane ebreo, per sfuggire alle persecuzioni naziste ĆØ costretto a nascondersi in un rifugio segreto insieme ai genitori e alla famiglia Frank. Per quelle otto persone rinchiuse in uno spazio angusto, l'esistenza ĆØ monotona e lenta, segnata dalla paura che pian piano si impossessa di loro. Unica luce nel buio dell' Alloggio segreto ĆØ Anna Frank: lei, infatti, vivace ed arguta, tutta presa dalla scrittura del suo diario, non si lascia vincere dalla disperazione. Senza piĆ¹ contatti con il mondo esterno e privati della propria libertĆ , lei e Peter si confrontano, superano l' iniziale diffidenza e finiscono per innamorarsi, riuscendo a vivere, nonostante tutto, i turbamenti della loro etĆ .
Con uno stile diretto e penetrante, Peter consegna a queste pagine, come in un unico flashback, i ricordi del suo incontro con Anna, dai primi giorni d' isolamento fino agli istanti prima della propria morte, testimoniando, ancora una volta e con gli occhi di un ragazzo, l' orrore dell' Olocausto.
Voti
Trama  7
Personaggi  7
Stile  7
Incipit  8
Finale  9
Copertina  6
Voto complessivo  7.6



Questo romanzo, come precisa l'autrice nella sua prefazione, ĆØ basato su fatti storici, precisamente e ovviamente su ciĆ² che ci ĆØ stato raccontato da Anna Frank nel suo diario.
In base a questi fatti, Sharon Dogar immagina come possa essere stato per Peter vivere insieme ad Anna, diventare l' oggetto del suo amore.
Partendo da questo presupposto, noi lettori ci ritroveremo, nuovamente (credo che tutti, ad un certo punto della nostra vita, abbiamo letto Il diario di Anna Frank) nel tristemente famoso nascondiglio che, per due lunghissimi anni, ospitĆ² Anna e Peter e le loro famiglie.
Questa volta, perĆ², il punto di vista con cui ci viene narrata la storia, ĆØ quello di Peter. Un ragazzo che, alla soglia dei sedici anni, si ritrova costretto a convivere con una famiglia, i Frank, che non ha mai amato particolarmente. Privato della sua libertĆ , sei suoi spazi, degli amici, Peter, inizialmente, si chiuderĆ  in sĆ© stesso, diventando scontroso e solitario.
Pian piano, ovviamente, Peter inizierĆ  ad adeguarsi alla situazione, sino al punto in cui si ritroverĆ  innamorato di Anna.
CiĆ² che colpisce, durante la lettura, sono i piccoli particolari: sentire Peter parlare di nostalgia di una passeggiata, della pioggia sul viso, del sole che gli scalda la schiena... insomma, di tutte quelle piccole cose che si danno per scontate, porta il lettore a riflettere su cosa voglia dire, soprattutto per un ragazzo cosƬ giovane, ritrovarsi, dall' oggi al domani, rinchiuso tra quattro mura, privato della sua privacy, circondato da gente estranea.
Se Anna, nel suo diario, mostra entusiasmo per una situazione che, nonostante disagevole, la porta a guardare tutto sotto una nuova luce, Peter, in contrapposizione, vive di insofferenze, incertezze e paure. E sono proprio queste paure a rendercelo vicino, familiare.
L'idea dell'autrice, di guardare da un altro punto di vista uno spaccato di vita che tutti conosciamo benissimo, ĆØ originale; inoltre, la Dogar riesce veramente a carpire quelli che potrebbero essere stati i reali sentimenti e le sensazioni vivide provate da un sedicenne improvvisamente defraudato di tutta la sua vita.
L'autrice: Sharon Dogar vive a Oxford. Ha lavorato per diversi anni come assistente sociale e psicoterapeuta, occupandosi principalmente di adolescenti. La stanza segreta di Anna Frank, selezionato per i premi Costa Children's Book e UKLA, ĆØ il suo terzo romando, dopo Waves e Falling. L'ispirazione le ĆØ venuta leggendo Il diario di Anna Frank e chiedendosi come sarebbe stato vivere insieme a lei; ha cominciato a scrivere il romanzo solo quindici anni dopo.
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La Libridinosa

Cosa fai nella vita? Leggo!

1 commento:

  1. Carissima libridinosa........e se un pazzo folle avesse osato scrivere il seguito del Diario di Anne Frank? Io l'ho fatto! Devo confessarti che da giovane non ho mai avuto occasione di leggere il “Diario di Anne Frank” (ora ho cinquant'anni) e solo qualche anno fa sono riuscito a colmare questa vergognosa lacuna, rimanendone folgorato, stregato. Devo anche confessarti che, forse per vigliaccheria, non ho mai cercato di approfondire i temi dell'Olocausto, facendo finta di ignorare che resterĆ  uno dei delitti piĆ¹ terribili di cui si ĆØ macchiato l'essere umano. La vita spesso ĆØ strana: un bel giorno decisi di leggere il Diario della vittima piĆ¹ famosa della Shoah e la mia vita ĆØ cambiata. In breve ho recuperato quanto vergognosamente avevo evitato per tanti anni; ne sono seguite letture ed approfondimenti, non solo sullo sterminio degli ebrei, ma anche sulla vita dei sopravvissuti, Frank compresi. Il risultato? A causa di un incidente sono rimasto a casa tre mesi durante i quali ho scritto: "Le Pagine Bianche di Anne Frank" che ĆØ l’ideale prosecuzione, anzi, l’effettiva continuazione del “Diario di Anne Frank”: ho ipotizzato, infatti, che quest’ultima possa aver tenuto un diario anche durante gli ultimi sette mesi della sua vita, passata tra un campo di concentramento e un altro. Ad eccezione di pochissime finzioni narrative, infatti, tutto ciĆ² che vi si racconta ĆØ effettivamente accaduto e le ricostruzioni degli avvenimenti sono attinte pazientemente dalle testimonianze oculari, con un’accurata ricomposizione delle date e della cronologia della guerra. Sono reali, infine, i riferimenti storici richiamati volta per volta nelle note, in modo da offrire al lettore un quadro il piĆ¹ completo possibile. Sono certo che mi darete del pazzo, e se non volete darmi credito andate a dare un'occhiata al sito dov'ĆØ pubblicato (www.ilmiolibro.it), dove ĆØ possibile leggere le prime 30 pagine. Il libro ĆØ stato presentato il 12 giugno scorso, in occasione dell'ottantaseiesimo compleanno di Anne e il ricavato sarĆ  devoluto in favore dell'Associazione UnPonte per Anne Frank" di Livorno. Ecco i miei link, casomai voleste darci un'occhiata: http://lepaginebianchediannefrank.blogspot.it/ https://www.facebook.com/lepaginebianchediannefrank (un mi piace ĆØ sempre gradito) e http://www.unponteperannefrank.org/le-pagine-bianche-di-anne-frank.html Magari ti puĆ² interessare. Sappi solo che ĆØ una cosa che ho fatto con AMORE. Ciao!

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