Titolo: La prima volta avevo sei anni Titolo originale: La premiĆØre fois, j'avais six ans Autore: Isabelle Aubry Traduzione a cura di:Alessandra Di Lernia Editore: Newton Compton Data di pubblicazione: 13 aprile 2011 Pagine: 219 Prezzo: 6.90 € E-book: 1.99 €
Trama: Ci sono storie talmente terribili da colpire il cuore di chi ha il coraggio di stare ad ascoltare. La storia di Isabelle, per esempio. Una bambina di appena sei anni costretta a subire l'abuso del padre che, protetto dal silenzio, profana il suo corpo e la sua anima. Una storia sporca che si trascina finchƩ, raggiunta l'adolescenza, Isabelle trova il coraggio di ribellarsi e di denunciare il suo violentatore.
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Voti
Trama 7
Personaggi n.c.
Stile 6
Incipit 7
Finale 7
Copertina 6
Personaggi n.c.
Stile 6
Incipit 7
Finale 7
Copertina 6
Voto complessivo 6.6
Un libro non giudicabile, un libro che lascia l'amaro in bocca, da leggere solo se si ha lo stomaco forte.
La storia di Isabelle ĆØ una storia vera ed ĆØ una di quelle storie che invadono il nostro mondo, che accadono quotidianamente accanto a noi, ma che nessuno vede, nessuno nota e che, quando vengono a galla, ci sconvolgono.
Isabelle ĆØ una figlia indesiderata. Quando sua madre rimane incinta, ĆØ una ragazzina di appena 18 anni il cui unico sogno ĆØ quello di scappare via dal piccolo quartiere in cui vive. Il padre, invece, ĆØ un frustrato, violento, egocentrico, attaccabrighe.
Isabella arriva a sconvolgere i loro piani e vive circondata da liti, anaffettivitĆ , problemi e caos.
Ma la cosa peggiore sono le attenzioni malate che suo padre inizia a rivolgerle quando lei ĆØ una bimbetta di appena 6 anni.
Da quel giorno, la vita di Isabelle diventa un baratro senza fine, un tunnel senza via d'uscita. Stuprata ripetutamente dal padre, costretta, appena dodicenne a prendere parte ad orge e festini a base di droga ed alcool, schiavizzata, trattata dal genitore come se fosse una sua proprietĆ : casalinga, madre, moglie, amante, prostituta.
Tutto questo andrĆ avanti fin quando, finalmente, Isabelle avrĆ il coraggio di raccontare le sue pene ad una vicina di casa che, a differenza di altri, racconterĆ tutto, prima alla madre di Isabelle e poi alla polizia.
Il padre verrĆ arrestato immediatamente e confesserĆ tutto, attribuendo, perĆ², la colpa alla stessa figlia, accusandola di essere lei a sedurlo, a voler partecipare alle orge, a cercare di andare a letto con piĆ¹ uomini possibile.
SarĆ un altro calvario quello che Isabelle dovrĆ affrontare: giudici, avvocati, psicologi, medici. Nessuno sembra avere quel tocco di discrezione, di sensibilitĆ , di rispetto che professioni del genere richiederebbero. Isabelle sarĆ costantemente guardata come se fosse stata realmente lei a sedurre suo padre.
Nonostante sia andata a vivere con la madre, la sorella e il patrigno, la psiche di Isabelle ĆØ ormai compromessa: cercherĆ piĆ¹ volte di suicidarsi, non riuscendoci inizierĆ a drogarsi, a prostituirsi, si darĆ all'alcolismo.
Il suo primo punto di ripartenza sarĆ la gravidanza: Isabelle decide di tenere il bambino e questo, spesso, le salverĆ la vita.
Pian piano, grazie anche ad uno psicologo che riesce a capirla e che la seguirĆ per parecchi anni, Isabelle riesce a capire che non ĆØ lei la colpevole, che tutto ciĆ² che suo padre le ha fatto ĆØ sbagliato e darĆ il via alla sua risalita. InizierĆ a partecipare alle riunioni per vittime di incesto, metterĆ in piedi una sua fondazione, lottando in Parlamento perchĆ© si approvi una legge che non faccia cadere in prescrizione il reato di incesto dopo appena tre anni. Ad oggi, Isabelle ĆØ Presidente dell'Associazione per le vittime di incesto e porta avanti, quotidianamente, una lotta per tutelare tutti i bambini che, come lei, sono costretti a subire in silenzio.
Ovviamente, non ĆØ possibile giudicare un libro cosƬ. Ć una storia vera e talmente cruda, che l'unica cosa che si puĆ² fare, da lettori, ĆØ leggerla e comprendere.Isabelle ĆØ una figlia indesiderata. Quando sua madre rimane incinta, ĆØ una ragazzina di appena 18 anni il cui unico sogno ĆØ quello di scappare via dal piccolo quartiere in cui vive. Il padre, invece, ĆØ un frustrato, violento, egocentrico, attaccabrighe.
Isabella arriva a sconvolgere i loro piani e vive circondata da liti, anaffettivitĆ , problemi e caos.
Ma la cosa peggiore sono le attenzioni malate che suo padre inizia a rivolgerle quando lei ĆØ una bimbetta di appena 6 anni.
Da quel giorno, la vita di Isabelle diventa un baratro senza fine, un tunnel senza via d'uscita. Stuprata ripetutamente dal padre, costretta, appena dodicenne a prendere parte ad orge e festini a base di droga ed alcool, schiavizzata, trattata dal genitore come se fosse una sua proprietĆ : casalinga, madre, moglie, amante, prostituta.
Tutto questo andrĆ avanti fin quando, finalmente, Isabelle avrĆ il coraggio di raccontare le sue pene ad una vicina di casa che, a differenza di altri, racconterĆ tutto, prima alla madre di Isabelle e poi alla polizia.
Il padre verrĆ arrestato immediatamente e confesserĆ tutto, attribuendo, perĆ², la colpa alla stessa figlia, accusandola di essere lei a sedurlo, a voler partecipare alle orge, a cercare di andare a letto con piĆ¹ uomini possibile.
SarĆ un altro calvario quello che Isabelle dovrĆ affrontare: giudici, avvocati, psicologi, medici. Nessuno sembra avere quel tocco di discrezione, di sensibilitĆ , di rispetto che professioni del genere richiederebbero. Isabelle sarĆ costantemente guardata come se fosse stata realmente lei a sedurre suo padre.
Nonostante sia andata a vivere con la madre, la sorella e il patrigno, la psiche di Isabelle ĆØ ormai compromessa: cercherĆ piĆ¹ volte di suicidarsi, non riuscendoci inizierĆ a drogarsi, a prostituirsi, si darĆ all'alcolismo.
Il suo primo punto di ripartenza sarĆ la gravidanza: Isabelle decide di tenere il bambino e questo, spesso, le salverĆ la vita.
Pian piano, grazie anche ad uno psicologo che riesce a capirla e che la seguirĆ per parecchi anni, Isabelle riesce a capire che non ĆØ lei la colpevole, che tutto ciĆ² che suo padre le ha fatto ĆØ sbagliato e darĆ il via alla sua risalita. InizierĆ a partecipare alle riunioni per vittime di incesto, metterĆ in piedi una sua fondazione, lottando in Parlamento perchĆ© si approvi una legge che non faccia cadere in prescrizione il reato di incesto dopo appena tre anni. Ad oggi, Isabelle ĆØ Presidente dell'Associazione per le vittime di incesto e porta avanti, quotidianamente, una lotta per tutelare tutti i bambini che, come lei, sono costretti a subire in silenzio.
Ripeto: c'ĆØ bisogno di stomaco forte per leggere questo libro, ma, se lo avete, ne vale davvero la pena.
L'autrice: Isabelle Aubry protagonista della terribile storia di pedofilia che racconta in La prima volta avevo sei anni, ĆØ oggi presidente dell'Associazione internazionale vittime dell'incesto. Nel 2010 ĆØ stata eletta donna dell'anno in Francia.
La mia valutazione:
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