7 maggio 2016

Diario di bordo #4


dal 30 aprile al 6 maggio

Buongiorno lettori! Mentre voi siete qui a leggere (spero!) questo post io sono... boh! Non lo so dove sono, perché mio marito (che molti chiamano il Santo... chissà perché?!) ha deciso di organizzarmi una sorpresa per il nostro anniversario di matrimonio. Chi mi conosce, sa benissimo che io odio le sorprese e quel santo avrà dovuto faticare non poco per riuscire a non farsi scoprire in nessun modo. Il che vuol dire che non avrà spifferato nulla con Baba, perché io lei riesco sempre a prenderla per sfinimento.
E niente, che volete che vi dica? Dovreste aspettare e magari riuscirò a dirvi qualcosa di più in giornata, quindi tenete d'occhio la pagina Facebook!

Ma adesso veniamo, come di consueto, allo scopo primario di questa rubrica e, quindi, a ciò che è accaduto in casa Libridinosa nella settimana appena trascorsa.

Ci eravamo lasciati, venerdì 29, con un'agenda non consegnata :( Agenda che, però, sono andata a ritirare sabato.
Ma mica fila sempre tutto liscio... sarebbe troppo facile, no?! Mentre ero in libreria a Cremona, squilla il telefono ed è la scuola che mi chiama perché mio figlio sta male e devo correre a riprenderlo. Ok, corro. Corro e realizzo che l'incontro che tanto aspettavo e che avevo in programma per il pomeriggio con Enzo Gianmaria Napolillo, è appena andato in fumo. E vabbè. 

Domenica, vista anche la precaria salute del nano (appellativo che ormai mal gli si addice visto che è alto quanto Baba!), decidiamo di starcene a casa. Ci godiamo la prima partita della Juve post-vittoria del Campionato in corsa e io ne approfitto per terminare Dentro soffia il vento di Francesca Diotallevi e per rendermi conto che, nonostante la sua bravura, non è proprio una di quelle storie che rientra nelle mie corde.

Martedì, la mia indole da casalinga-disperata-maniaca-dell'ordine-e-della-pulizia ha preso il sopravvento e ho deciso di svuotare tutte le librerie della Stanza Librosa, pulirle per bene e risistemare i libri. Cosa ho capito? 
A. che i libri accumulano tantissima polvere
B. che le librerie nere fanno risaltare la polvere
C. che ho URGENTEMENTE bisogno di una libreria nuova (e che Laura e Baba tacciano!)

Mentre ero a tavola con mio figlio, sempre in spasmodica attesa del romanzo di Salvatore Basile, suona il citofono. Esulto! Corriere! Tra l'altro, corriere GRAN GNOCCO che, però, stringe tra le mani un pacchetto di Amazon? E niente... sapete quando vi dico che io ho delle lettrici meravigliose? Ecco, Anna Rita è una di queste! Tra mille ansie e pensieri (sarà in casa? Lo comprerà alle 7 del mattino, fregandomi alla grande?) è riuscita a sorprendermi e anche a farmi scappare la lacrimuccia (che Maestà se ne vanti pure quanto vuole!) facendomi arrivare, fresco fresco di stampa (praticamente, più che il corriere, ancora un po' e me lo consegnava direttamente il tipografo!), il nuovissimo romanzo di Kate Morton, "Il segreto della casa sul lago". 
Ah già, martedì è stato anche il mio anniversario di matrimonio: 15 anni che mi sveglio tutte le mattine vedendo la stessa faccia (e ne sono felice, ok, lo dico!), 16 anni di vita assieme e 34 di conoscenza assidua. Insomma, lo dico piano, ma magari riusciamo pure ad invecchiare insieme (Laura piantala di dire che sono già vecchia, perché tra un po' ti sputo!).

Il tanto bramato romanzo di Salvatore Basile, "Lo strano viaggio di un oggetto smarrito" è giunto finalmente a destinazione mercoledì pomeriggio. Ero in giardino, in panciolle, a godermi il sole, chiacchierando con Laura e aspettando che mio figlio rientrasse da scuola... e il disgraziato è rientrato... dimenticato la bici nel cortile della scuola. Stendiamo un velo, vi prego, che se non avesse la testa attaccata al collo, chissà dove la lascerebbe! 
Rientrato all'ovile con bici al seguito, suona nuovamente il citofono e questa è il corriere, anzi la corriera, che mette tra le mie esili manine il Garzanti tanto atteso! E volete che io non inizi a leggerlo subito subito? Ovviamente, iniziato e, lo ammetto, divorato!

Giovedì, chissà come mai, a me prende sempre il loop culinario. E il mio perché di questa settimana si rivolge alla nuova moda dei dolci senza cottura. La domanda è la solita: perché? Fare un dolce, a meno che non parliamo di semifreddi e tiramisù, vuol dire anche provare il piacere di impastare, cuocere, infornare. Che è sta moda dei dolci fatti con base di biscotti tritati? Ultimamente è un'invasione (quasi aliena!) di torte, crostate, tortini tutto senza che si debba neanche mettere su un pentolino o dare aria al vano del forno. No eh, io mi rifiuto!

E siamo arrivati a venerdì. Mentre vi scrivo ho i capelli avvolti in un telo perché ho appena risciacquato la tinta. Devo ancora mettere lo smalto e capire cosa indossar domani, visto che Coniuge si ostina a non volermi dare indizi. Ma tranquilli, a costo di torturarlo lo farò parlare (o almeno ci proverò!). Che, per caso, qualcuno di voi sa qualcosa? Parlate!!!!!!!!!!!!
Intanto vi dico che oggi ho terminato "Lo strano viaggio di un oggetto smarrito" e ho anche già scritto la recensione (che potrete leggere domani!). Lo so, siete impazienti, ma oggi sono particolarmente buona e vi dico che, se proprio foste in giro e capitaste davanti ad un libreria, quei 17 euro sarebbe spesi davvero bene!

Cari miei fanciulli e fanciulle, vi ringrazio per la cortese attenzione (come sono professionale oggi!) e ci si riaggiorna sabato prossimo!


4 maggio 2016

Recensione 'Aspettando Bojangles' di Olivier Bordeaut - Neri Pozza

Immaginate di essere un bambino e di avere un padre che non chiama mai vostra madre con lo stesso nome. Immaginate poi che a vostra madre quest’abitudine non dispiaccia affatto, poiché tutte le mattine, in cucina, tiene lo sguardo fisso e allegro su vostro padre, col naso dentro la tazza di latte oppure col mento tra le mani, in attesa del verdetto; e poi, felice, si volta verso lo specchio salutando la nuova Renée, o la nuova Joséphine, o la nuova Marylou...
Se immaginate tutto questo, potete mettere piede nel fantastico universo familiare descritto dal bambino in queste pagine. Un universo in cui a reggere le sorti di tutto e tutti è Renée, Joséphine, Marylou… la madre. 
Di lei, suo marito dice che dà del tu alle stelle, ma in realtà dà del voi a tutti, a suo marito, al bambino e alla damigella di Numidia che vive nel loro appartamento, un grosso uccello strambo ed elegante che passeggia oscillando il lungo collo nero, le piume bianche e gli occhi di un rosso violento. 
Renée, Joséphine, Marylou, o anche, ogni 15 febbraio, Georgette, ama ballare con suo marito sempre e ovunque, di giorno e di notte, da soli e in compagnia degli amici, al suono soprattutto di Mister Bojangles di Nina Simone, una canzone gaia e triste allo stesso tempo. 
Per il resto del tempo si entusiasma e si estasia per ogni cosa, trovando incredibilmente divertente l’andare avanti del mondo. E non tratta il suo piccolo né da adulto né da bambino, ma come un personaggio da romanzo. Un romanzo che lei ama molto e nel quale s’immerge in ogni momento. 
Di una sola cosa non vuole sentire parlare: delle tristezze e degli inganni della vita; perciò ripete come un mantra ai suoi: «Quando la realtà è banale e triste, inventatemi una bella storia, voi che sapete mentire così bene».

AUTORE: Olivier Bourdeaut
TITOLO ORIGINALE: En attendant Bojangles
TRADUZIONE A CURA DI: Roberto Boi
EDITORE: Neri Pozza
DATA DI PUBBLICAZIONE: 14 aprile 2016
PAGINE: 144

TRAMA: 4  PERSONAGGI: 3  STILE: 3  COPERTINA: 2




2 maggio 2016

Recensione IN ANTEPRIMA 'Dentro soffia il vento' di Francesca Diotallevi - Neri Pozza

In un avvallamento tra due montagne della Val d’Aosta, al tempo della Grande Guerra, sorge il borgo di Saint Rhémy: un piccolo gruppo di case affastellate le une sulle altre, in mezzo alle quali spunta uno sparuto campanile.
Al calare della sera, da una di quelle case, con il volto opportunamente protetto dall’oscurità, qualche «anima pia» esce a volte per avventurarsi nel bosco e andare a bussare alla porta di un capanno dove vive Fiamma, una ragazza dai capelli così rossi che sembrano guizzare come lingue di fuoco in un camino.
Come faceva sua madre quand’era ancora in vita, Fiamma prepara decotti per curare ogni malanno: asma, reumatismi, cattiva digestione, insonnia, infezioni… Infusi d’erbe che, in bocca alla gente del borgo diventano «pozioni » approntate da una «strega» che ha venduto l’anima al diavolo. Così, mentre al calare delle ombre gli abitanti di Saint Rhémy compaiono furtivi alla sua porta, alla luce del sole si segnano al passaggio della ragazza ed evitano persino di guardarla negli occhi.
Il piccolo e inospitale capanno e il bosco sono perciò l’unica realtà che Fiamma conosce, l’unico luogo in cui si sente al sicuro. La solitudine, però, a volte le pesa addosso come un macigno, soprattutto da quando Raphaël Rosset se n’è andato.
Era inaspettatamente comparso un giorno al suo cospetto, Raphaël, quando era ancora un bambino sparuto, con una folta matassa di capelli biondi come il grano e una spruzzata di lentiggini sul naso a patata. Le aveva parlato normalmente, come si fa tra ragazzi ed era diventato col tempo il suo migliore e unico amico. Poi, a ventuno anni, in un giorno di sole era partito per la guerra con il sorriso stampato sul volto e la penna di corvo ben lucida sul cappello, e non era più tornato. Ora, ogni sera alla stessa ora, Fiamma si spinge al limitare del bosco, fino alla fattoria dei Rosset. Prima di scomparire inghiottita dal buio della notte, se ne sta a guardare a lungo la casa dove, in preda ai sensi di colpa per non essere andato lui in guerra, si aggira sconsolato Yann, il fratello zoppo di Raphael… il fratello che la odia.

AUTORE: Francesca Diotallevi
EDITORE: Neri Pozza
DATA DI PUBBLICAZIONE: 5 maggio 2016
PAGINE: 180

TRAMA: 4 PERSONAGGI: 3  STILE: 3  COPERTINA: 5 



1 maggio 2016

Novità nella Stanza Librosa Aprile 2015 & To Be Read Maggio 2015

Buongiorno lettori e buon 1° maggio a tutti! Che fate di bello? Anche voi avete la sensazione che ci sia stato un po' rubato un giorno di festa? 
Aprile è stato un mese strano, particolarmente pesante, sia a livello personale che come blogger. Ho fatto un po' fatica a leggere e credo che tutto ciò sia dovuto soprattutto alle tante tensioni che si sono create nella mia vita personale.
Per fortuna, tutto risolto (e ne sono tanto felice!), quindi spero di ripartire con più sprint di prima!!
Aprile... che novità? Sul blog ha preso il via una nuova rubrica, Diario di bordo, in cui vi aggiorno sulle novità settimanali di casa Libridinosa!
Sono molto contenta di aver trovato un grande riscontro da parte vostra, che mi seguite sempre con tanto affetto e non mancate mai di lasciarmi un vostro pensiero! Vi ho mai detto che siete fantastici?!
Ma basta chiacchiere e veniamo allo scopo primario di questo post...



Cominciamo, come sempre, dai nuovi libri che hanno trovato spazio nella Stanza Librosa



  • Novanta - Lorenzo Marone acquisto Amazon
  • Capodanno da mia madre - Alejandro Palomas regalo de La Lettrice Spagnola
  • Si può tornare indietro - Ada Murolo omaggio Astoria Edizioni
  • Dentro soffia il vento - Francesca Diotallevi omaggio Neri Pozza
  • Aspettando Bojangles - Olivier Bourdeaut omaggio Neri Pozza

E questi, invece, i libri acquistati in digitale




  • La casa tra i salici - Katharina Hagena 
  • Amore proibito - Coia Valls
  • La battaglia navale - Marco Malvaldi
  • Sarai per sempre mia amica - M. O. Walsh
  • Leaving - Jodi Picoult

Ad aprile ho letto 8 libri per un totale di 2205 pagine.

La To Be Read di Aprile

Central Park - Guillame Musso

Le tartarughe tornano sempre - Enzo Gianmaria Napolillo
Una famiglia decaduta - Nikolaj Leskov pdf illeggibile (inviato dalla CE)
I passi che ci separano - Marian Izaguirre
Pane, cose e cappuccino - Fannie Flagg
D'amore si muore, ma io no - Guido Catalano abbandonato dopo 20 pagine
La piccola biblioteca con le ali - David Whitehouse abbandonato dopo 30 pagine

  
 
  
Recensione il 2 maggio
NON RECENSITO

E infine, puntuale come ogni mese, la To Be Read... Ho volutamente inserito pochi titoli, perché maggio sarà un mese particolarmente impegnativo dal punto di vista degli incontri e ci sarà anche il Salone del Libro, quindi prevedo di leggere meno del solito.


Lo strano viaggio di un oggetto smarrito - Salvatore Basile
Scrivere è un mestiere pericoloso - Alice Basso
Le mele di Kafka - Andrea Vitali
Non ti dirò mai addio - Jessica Brockmole
Una spola di filo blu - Anne Tyler
Aspettando Bojangles - Olivier Bordeaux


Ormai lo sapete, la domanda è sempre quella: impressioni sulla mia TBR? Programmi di lettura per questo maggio che inizia?




30 aprile 2016

Diario di bordo #3


dal 23 al 29 aprile

Buongiorno lettori! Nuovamente sabato e, ovviamente, tempo di Diario di Bordo. Settimana corta, almeno sulla carta, perché a me è sembrata più lunga del solito. Anche voi avete avuto questa sensazione?

La scorsa settimana ci eravamo fermati alla giornata di venerdì, quindi riprendiamo da lì...

Sabato Mele... Sequoie... Sequoie... Mele... Ecco, in sintesi questo è stato il mio sabato. No, mica ho fatto delle escursioni, no no! Semplicemente stavo leggendo l'ultimo romanzo di Tracy Chevalier... du palle ehm... che noia! 
Mentre io mi giravo i pollici tra mele e sequoie, Laura, che il sabato fa vita sociale, gironzolando per il centro commerciale ha incrociato Famiglia con Infradito ai Piedi e Piumino sulle spalle. 
Io sono d'accordo che le mezze stagioni non esistano più e capisco anche che questo mese di aprile sia davvero strano, che un giorno stiamo al mare e quello dopo sciamo, però, per il benessere dell'umanità che ci circonda, un paio di Converse? Dai su, che così siamo tutti più felici!

Domenica Ce l'ho fatta! Esultate gente, ho terminato la lettura del romanzo della Chevalier! E niente, una noia mortale, eh! Non c'è nulla che io riesca a salvare di questo libro se non la meravigliosa copertina!
Tra una mela e una sequoia, però, ho scovato una nuova Reading Challenge. A tal proposito, vorrei avvisare tutti coloro che si sono preoccupati per lo scopiazzamento, che non è così: è vero, sempre di Trivial trattasi, ma noi LGS abbiamo organizzato un Giveaway basato su quattro libri scelti da noi; le ragazze che, invece, organizzano la Trivial Pursuit Reading Challenge hanno pensato a qualcosa di completamente diverso, ci hanno anche avvisate per tempo, quindi viviamo tutti sereni e felici. Tanto sereni e felici che io e Dany ci siamo pure iscritte alla loro Challenge. Iscritte ho detto, sul portarla a termine sarà tutto da vedere, almeno per quanto riguarda me che le Challenge sono brava ad organizzarle, ma faccio veramente fatica a parteciparvi!

Lunedì Eh niente, il buco di ***o in cui vivo mi riserva sempre delle chicche meravigliose! Dopo la donna in tandem in solitaria, ecco che mi ritrovo davanti ad una ragazza con un bel cappotto di lana, di quello che lo capisci lontano chilometri che tiene caldo pure ad un orso polare e... gambe assolutamente nude. Nude. Niente calze, calzini, fantasmini. Nulla. Nada. Nude nudissime. E fuori, ovviamente (cosa facilmente deducibile dal cappotto che si teneva ben stretto addosso!), 10°. Adesso voglio proprio vedere come la giustificate 'sta pazza!
Ah già, era una giornata festiva, il che, ovviamente, mi ha fatto godere della compagnia di coniuge e figlio! Vabbè, non mi lamento: tutto sommato sono stati abbastanza tranquilli e io sono anche riuscita a concedermi un po' di tempo per la lettura e iniziare l'ultimo romanzo di Marco Malvaldi, "La battaglia navale".

Martedì Mio figlio, detto "il nano" (anche se ormai è alto quanto Laura!) è andato in gita scolastica. Oh hanno scelto proprio un luogo adatto a dei bambini di quarta elementare: il Museo del Violino a Cremona. Cremona, sì. Che facevo prima a portarcelo io in bici. Museo del Violino, sì. La faccia che aveva quando è rientrato, era abbastanza chiara su quello che era il suo pensiero!
Problema ben più grave: dovevo andare a riprenderlo davanti scuola. Dove sta il problema? Scuola = mamme. Mamme = pericolo! 
E la soluzione è sempre quella: un bel paio di auricolari nelle orecchie e Laura che spontaneamente mi ha tenuto compagnia! Quando le altre mamme hanno iniziato ad arrivare, io sembravo una che a scuola non dovesse manco arrivarci, perché stavo a debita distanza (diciamo pure parecchio debita, visto che per riconoscere mio figlio avrei avuto bisogno di un binocolo!).
Figlio è arrivato, anche puntuale e... panico! Una mamma mi ha fatto "ciao ciao" con la manina. Chi sei? Cosa vuoi? Sciò!
Ok, sono qui a raccontarvelo, quindi sono sopravvissuta! E Laura credo stia ancora ridendo!

Mercoledì Suona il citofono. È il corriere e, sinceramente, non sono neanche tanto stupita, visto che
aspetto un paio di libri da due Case Editrici. Ma intravedo tra le sue mani un plico di Amazon. Penso ad una sorpresa del coniuge, magari per l'anniversario di matrimonio che si avvicina (e che io puntualmente dimentico, tanto che costringo Laura a segnarlo ANCHE sulla sua agenda!).
Tornando al corriere, niente da fare: niente Case Editrici né regalo di coniuge. Ma meravigliosa sorpresa da una Lettrice Spagnola. Sì, proprio lei, quella donnina tanto dolce che spesso trovate qui a commentare i miei post e che, dalla lontana Spagna ha voluto farmi arrivare un suo pensiero!
E poi dicono che il virtuale non serva a nulla!
Ah già... ho terminato il romanzo di Malvaldi. E niente, lasciamo perdere che è meglio!


Giovedì Due domande attanagliano la mia mente in questa giornata fredda e ventosa. La prima è prettamente culinaria: sono invasa da ricette di torte senza uova, senza latte, senza burro, senza farina, senza zucchero. Insomma, torte senza torta! Spiegatemi tutto questo razzismo che imperversa nei confronti del cibo. No, perché io posso anche capire che davanti ad un'intolleranza, uno cerchi delle soluzioni. Ma scegliere coscientemente di fare una torta senza uova, burro, farina e zucchero... Boh! Uh e dove le mettiamo le TORTE ALL'ACQUA? Avete capito? All'acqua! Ingrediente base: acqua. Niente, io sto zitta che è meglio!
Seconda domanda che frulla nel mio becero cervellino: cosa fanno le persone che non leggono? Sono in una sorta di stand-by, di limbo. Ho terminato Malvaldi e sono in attesa di due libri (come sopraddetto), quindi dovrei o trovare qualcosa di mooooooolto corto o aspettare che i corrieri si decidano a consegnare. Quindi giro per casa come un'anima in pensa in attesa di un citofono che suoni. E allora ditemi, voi che non leggete cosa fate di preciso? Come fate a non annoiarvi? 
Che sono queste urla atroci? Aaaaaah, dite che chi non legge non passa dal blog? Mi sa che avete ragione!

Venerdì E niente, ci sono giornate sulle quali hai tante aspettative e che, invece, ti fregano sempre! E oggi è una di queste giornate. Aspettavo un'agenda che, non si sa per quale errore, è finita a Cremona. Aspettavo un libro dalla Garzanti e, invece, ho ricevuto due Neri Pozza (richiesti? No! Ma mica mi sto lamentando, eh, che sia chiaro!!). Avrei dovuto pubblicare una recensione, ma... diciamo che ci sono state cause di forza maggiore che me l'hanno impedito!
Insomma, una giornata di quelle che ti prende il nervoso per delle cose piccole e stupide, ma fai fatica a fartelo passare. Come diceva Rossella? Ah sì, "domani è un altro giorno".

E, infine, veniamo ad una piccola novità di questa rubrica. Come potete immaginare, da blogger seguo tanti blog. E spesso mi capita di pensare "però, che bella recensione... che bel post...". E allora, perché non segnalarveli?
Questa settimana il mi occhio è stato catturato da ben tre blog!
Lea e Stefania che hanno recensito Urla nel silenzio e lo hanno fatto a quattro mani! Andate a dare un'occhiata perché hanno trovato un modo davvero originale per recensire lo stesso libro!
Poi è arrivata Tessa che, senza alcuna minaccia da parte mia, senza ricatti di sorta, senza che io le tenessi in ostaggio il cane, ha parlato de La tristezza ha il sonno leggero.
Infine, Elisa ha recensito La battaglia navale di Marco Malvaldi. E devo dire che è stata una reciproca consolazione esserci rese conto che, forse, stavolta Malvaldi avrebbe fatto meglio a scrivere altro!

Bene lettori, anche per questa settimana è tutto! Io mi accingo a trascorrere un pomeriggio da blogger!





28 aprile 2016

Recensione 'La battaglia navale' di Marco Malvaldi - Sellerio

«Un lavoro d’indagine vero, sul campo, è molto più simile alla battaglia navale. All’inizio spari alla cieca, e non cogli niente, ma è fondamentale che tu ti ricordi dove hai sparato, perché anche il fatto che lì tu non abbia trovato nulla è una informazione».Non lontano dalla casa di Nonno Ampelio, uno dei quattro vecchietti investigatori del BarLume, ci sono i Sassi Amari, il litorale di Pineta. Abbandonato lì, viene trovato il cadavere di una bella ragazza con un particolare tatuaggio. Lei viene presto identificata, dal figlio dell’anziana presso cui lavorava, come la badante ucraina della madre. Le colleghe connazionali si affrettano ad accusare il marito della ragazza, un balordo che la tormentava. E il caso sembra avviato a una veloce conclusione. Tra i Vecchietti serpeggia la delusione. Visto anche che l’indagine è affidata a un altro commissariato, e non all’amica vicequestore, la fidanzata di Massimo il Barrista.
Ma è l’ostinazione senile che fornisce alla Squadra Investigativa del BarLume l’intuizione decisiva. E grazie anche all’intermediazione di un altro squinternato, il compagno Mastrapasqua che delle ucraine conosce usi e costumi, il vicequestore Alice Martelli può raddrizzare un’inchiesta cominciata con il piede sbagliato.
Marco Malvaldi ha rinnovato il giallo umoristico. L’invenzione delle sue storie, seguite da tanti lettori e diventate una serie televisiva, è di adagiare l’indagine cerebrale, tutta deduzione da indizi esistenziali e spesso psicologici, sullo sfondo tenero e comico di un gruppo di amici pensionati cresciuti in una provincia antica, che odora di civiltà comunale, dalla lingua tagliente, radicale e arguta, e dal vernacolo sboccato.

AUTORE: Marco Malvaldi
EDITORE: Sellerio
DATA DI PUBBLICAZIONE: 21 aprile 2016
PAGINE: 192

TRAMA: 2  PERSONAGGI: 3  STILE: 3  COPERTINA: 2