25 maggio 2016

Recensione 'Le mele di Kafka' di Andrea Vitali - Garzanti

Abramo Ferrascini, quello del ferramenta di Bellano, è un giocatore di bocce. Come individuale non va bene, ma boccia come dio comanda e in coppia con un buon accostatore diventa imbattibile. È stato tirato su a puntino dal gestore del Circolo dei Lavoratori, Mario Stimolo, allenatore per passione e perché tre anni fa, nel 1955, ha perso il braccio destro sotto una pressa e perciò di giocare non se n'è più parlato. Ora il Ferrascini ha tutte le carte in regola per vincere le semifinali del Campionato provinciale in programma a Cermenate domenica prossima. Ma c'è un intoppo. Suo cognato, l'Eraldo, quello che vive a Lucerna, sta male. Quarantotto ore gli hanno dato i medici di là, svizzeri, precisi. E adesso la moglie di Abramo, Rosalba, vuole a tutti i costi raggiungere la sorella, ma soprattutto dare all'Eraldo un ultimo saluto, magari un ultimo bacio. Ma ce la faranno ad andare e a tornare in tempo per le semifinali? Dipende. Se l'Eraldo muore entro martedì, mercoledì al massimo, si può fare. Bon, via allora. Un'occhiata al 1100, olio freni gomme; carta d'identità rinnovata all'ultimo minuto; prima tappa il passo del San Bernardino, poi giù dritti fino a Lucerna: basta seguire i cartelli, anche se sono in tedesco, perché il nome di quella città lì si capisce lo stesso.
Ispirato da un aneddoto legato a un soggiorno a Lucerna del grande scrittore praghese, Le mele di Kafka mette in scena il meglio dei personaggi di Andrea Vitali. La loro voglia di vita, le loro piccinerie e le loro grandi passioni giostrano sulla partitura di una storia che in fondo ci vuole dire che la letteratura e i libri, nella vita, contano molto, a volte più di quanto vorremmo.

AUTORE: Andrea Vitali
EDITORE: Garzanti
DATA DI PUBBLICAZIONE: 12 maggio 2016
PAGINE: 225

TRAMA: 3  PERSONAGGI: 4  STILE: 5  COPERTINA: 4 



24 maggio 2016

LGS TRIVIAL GIVEAWAY - Seconda Edizione - Quarta Tappa


Buongiorno lettori! Siamo giunti all'ultima tappa dell'LGS Trivial Giveaway - Seconda Edizione. 
Come sta andando? Siete riuscite a rispondere bene a tutte le domande?
Quest'oggi tocca a me parlarvi dell'ultimo libro scelto per questo gioco. Se non lo aveste ancora letto, sbrigatevi a farlo perché Martedì 31 maggio vi invierò una mail contenente tre domande, diverse per ognuna di voi, relative al libro.
Dovrete inviare le risposte entro e non oltre le ore 17 di lunedì 6 giugno
Per correttezza, vi avviso che io, quel giorno, sarò in Garzanti per un incontro autrice - blogger, quindi non potrò rispondere immediatamente. Farà comunque fede l'ora di invio della mail, quindi non barate!!
Vi chiedo inoltre un piccolo favore: quando inviate le risposte, allegate anche le domande.
Io vi risponderò indicandovi eventuali imprecisioni e comunicandovi il punteggio definitivo.
Prestate attenzione a ciò che scrivete per evitare eventuali errori di battitura.
Per ogni risposta esatta vi sarà assegnato un punto e riceverete invece 5 punti se risponderete correttamente a tutte e tre le domande.

E ora passiamo al libro che ho scelto!

Autore: Lorenzo Marone
Editore: Longanesi
Pagine: 385

Sinossi
Erri Gargiulo ha due padri, una madre e mezza e svariati fratelli, È uno di quei figli cresciuti un po' qua e un po' là, un fine settimana dalla madre e uno dal padre, Sulla soglia dei quarant'anni è un uomo fragile e ironico, arguto ma incapace di scegliere e di imporsi, tanto emotivo e trattenuto che nella sua vita, attraversata in punta di piedi, Erri non esprime mai le sue emozioni ma le ricaccia nello stomaco, somatizzando tutto. Un giorno la moglie Matilde, con cui ha cercato per anni di avere un bambino, lo lascia dopo avergli rivelato di avere una relazione con un collega. Da quel momento Erri non avrà più scuse per rimandare l'appuntamento con la sua vita. E uno per uno deciderà di affrontare le piccole e grandi sfide a cui si è sempre sottratto: una casa che senta davvero sua, un lavoro che ama, un rapporto con il suo vero padre, con i suoi irraggiungibili fratelli e le sue imprevedibili sorelle. Imparerà così che per essere soddisfatti della vita dobbiamo essere pronti a liberarci del nostro passato, capire che noi non siamo quello che abbiamo vissuto e che non abbiamo alcun obbligo di ricoprire per sempre il ruolo affibbiatoci dalla famiglia. E quando la moglie gli annuncerà di essere incinta, Erri sarà costretto a prendere la decisione più difficile della sua esistenza ...

Prima di lasciarvi, vi informo che il vincitore sarà annunciato nel pomeriggio di martedì 7 giugno tramite post sul blog e nella pagina Facebook delle LGS. 
Ovviamente, in caso di parità, effettueremo un sorteggio tramite il sito Random.org.
Il vincitore, infine, sarà contattato tramite mail per la consegna del premio!

Grazie a tutte per la partecipazione, 


23 maggio 2016

Recensione 'La libreria delle storie sospese' di Cristina Di Canio - Rizzoli

Sprofondata nella sua poltrona, tra gli scaffali che profumano di carta, Adele osserva il via vai che affolla la libreria. Questo luogo magico dalle pareti lilla, nascosto al confine tra la Milano delle boutique e i condomini affollati della periferia, è piccolo e accogliente, ed è solo per chi vuole davvero trovarlo. Proprio come è successo ad Adele che, da quella mattina di tanti anni prima, torna ogni giorno dalla sua amica Nina. Occhi intensi e sorriso grande, la giovane libraia si muove sicura nel caos che soltanto lei conosce e, ogni volta che un viso nuovo varca la soglia del negozio, gli va incontro travolgendolo con la sua energia.Qui, tra i sogni, le storie si moltiplicano. Da quando un cliente ha avuto l’idea di lasciare un libro in regalo per l’avventore successivo, il locale si è riempito di persone. Così tutti hanno almeno una storia da regalare agli altri e tutti vogliono lanciare un messaggio, parlare, incontrarsi. E, magari, anche innamorarsi. Perché, a volte, per la felicità bastano tanti romanzi ancora da leggere e un uomo, anche sconosciuto, che ti canti canzoni d’amore; Nina, che con i libri è cresciuta, lo sa bene. E forse anche lei, che ha appena interrotto una storia importante, è pronta per vivere un nuovo sogno…

Autore: Cristina Di Canio
Editore: Rizzoli
Data di pubblicazione: 5 maggio 2016
Pagine: 238

TRAMA: 4  PERSONAGGI: 4  STILE: 4  COPERTINA: 5 


21 maggio 2016

Recensione 'Il rumore delle cose che iniziano' di Evita Greco - Rizzoli


Cosa faresti se la tua bambina avesse paura di andare a scuola? Cosa le diresti per convincerla a farsi coraggio? Per la sua nipotina Ada, Teresa inventa un gioco: ogni volta che una cosa bella sembra finire, bisogna aguzzare le orecchie e prestare attenzione ai rumori. Solo così si possono riconoscere quelli delle cose che iniziano. Alcuni sono semplici e hanno dentro una magia speciale: un’orchestra che accorda gli strumenti, il vento in primavera, il tintinnio delle tazze riempite di caffè… Ma nella vita non sempre sappiamo riconoscere le cose belle. Quando perdiamo fiducia in noi stessi, quando qualcuno ci tradisce, o ci dice addio, sembra che nulla possa davvero iniziare. Ada ci pensa spesso, ora che nonna Teresa è ammalata. Nei corridoi dell’ospedale la paura di restare sola è così forte da toglierle il respiro, ma bastano due persone per ricordarle che si può ancora sorridere: Giulia, un’infermiera tutta d’un pezzo, e Matteo, che le regala margherite e la sorprende con una passione imprevista. Perché è proprio quando il mondo sembra voltarti le spalle che devi ascoltarne i rumori, e farti trovare pronta. Guardati intorno, allunga la strada, sbaglia a cuor leggero e ridi più spesso che puoi. Ogni volta che qualcosa finisce, da qualche parte ce n’è un’altra che inizia.

AUTORE: Evita Greco
EDITORE: Rizzoli
DATA DI PUBBLICAZIONE: 31 marzo 2016
PAGINE: 328

TRAMA: 3  PERSONAGGI: 2  STILE: 3  COPERTINA: 4 


19 maggio 2016

Recensione 'Scrivere è un mestiere pericoloso' di Alice Basso - Garzanti

Un gesto, una parola, un'espressione del viso. A Vani bastano piccoli particolari per capire una persona, per comprenderne il modo di pensare. Una dote speciale di cui farebbe volentieri a meno. Perché Vani sta bene solo con sé stessa, tenendo gli altri alla larga. Ama solo i suoi libri, la sua musica e i suoi vestiti inesorabilmente neri. Eppure, questa innata empatia è essenziale per il suo lavoro: Vani è una ghostwriter di una famosa casa editrice. Un mestiere che la costringe a rimanere nell'ombra. Scrive libri al posto di altri autori, imitando alla perfezione il loro stile. Questa volta deve creare un ricettario dalle memorie di un'anziana cuoca. Un'impresa più ardua del solito, quasi impossibile, perché Vani non sa un accidente di cucina, non ha mai preso in mano una padella e non ha la più pallida idea di cosa significhino termini come scalogno o topinambur. C'è una sola persona che può aiutarla: il commissario Berganza, una vecchia conoscenza con la passione per la cucina. Lui sa che Vani parla solo la lingua dei libri. Quella di Simenon, di Vázquez Montalbán, di Rex Stout e dei loro protagonisti amanti del buon cibo. E, tra un riferimento letterario e l'altro, le loro strambe lezioni diventano di giorno in giorno più intriganti. Ma la mente di Vani non è del tutto libera: che le piaccia o no, Riccardo, l'affascinante autore con cui ha avuto una rocambolesca relazione, continua a ripiombarle tra i piedi. Per fortuna una rivelazione inaspettata reclama la sua attenzione: la cuoca di cui sta raccogliendo le memorie confessa un delitto. Un delitto avvenuto anni prima in una delle famiglie più in vista di Torino. Berganza abbandona i fornelli per indagare e ha bisogno di Vani. Ha bisogno del suo dono che le permette di osservare le persone e scoprirne i segreti più nascosti. 
Eppure la strada che porta alla verità è lunga e tortuosa. A volte la vita assomiglia a un giallo. È piena di falsi indizi. Solo l'intuito di Vani può smascherarli.

TITOLO:
AUTORE:
EDITORE:
DATA DI PUBBLICAZIONE:
PAGINE:

TRAMA: 5  PERSONAGGI: 5  STILE: 5  COPERTINA: 4 


18 maggio 2016

'Ah, ma tu sei quella di Lorenzo Marone!'

Eh sì, sono proprio io! Perché è così che, questa mattina, un certo tipo mi ha definita, parlandomi al telefono.
Non Laura, non La Libridinosa, ma quella di Lorenzo Marone. E vabbè! Facciamocene una ragione e andiamo avanti!
Perché, alla fine, in questo post è proprio di Lorenzo che voglio parlarvi, ma di un Lorenzo dietro le quinte.

Prendo spunto dal suo romanzo autopubblicato Le feste non vengono mai da sole (non lo avete letto? Perché? Dai su, fate i bravi e prendete esempio da Laura che lo ha acquistato sulla fiducia! Lo trovate su Amazon) per farvi conoscere più a fondo una persona che, in poco più di un anno, è riuscita a conquistarsi uno spazio tutto suo nella mia libreria (privilegio riservato a pochi) e nel mio cuore!
Ecco, la mia libreria! Vedete la foto qui accanto? Quella è una copia cartacea del romanzo in questione. Copia che, ovviamente, non è di semplice reperimento. Come faccio io ad averla? Me l'ha regalata Lorenzo in persona dopo che, qualche settimana prima, gli avevo mandato una foto di un pezzetto della libreria in questione, l'angolo in cui soggiornano i suoi romanzi. 
Insomma, vorrai mica che me ne manchi qualcuno?! Nooo! E Lorenzo ha provveduto!

In questo libro, Mr Marone ci racconta la notte di Capodanno in casa Esposito. Luogo: ovviamente Napoli! E sappiamo tutti cosa sia la notte del 31 dicembre a Napoli. Tutto un esplodere di fuochi, petardi e chi più  ne ha più ne metta!
È una storia esilarante, divertente e con alcuni spunti di riflessione che, come Lorenzo ci ha insegnato, non devono mai mancare.

C'è una cosa che io e la mia squadra (appellativo affibbiato da Lorenzo stesso a tutta quella cerchia di donnine che io, amabilmente, costringo a leggere i suoi libri!) diciamo sempre: 
i libri di Lorenzo andrebbero venduti con una matita!
Ed è vero! Perché mi rendo conto che, ogni volta che leggo qualcosa di suo, mi ritrovo sempre a sottolineare dei passaggi, delle frasi. Ma, ohibò, a parlarci è la stessa cosa! Tanto che, prima o poi, finirà che gli sottolineerò la faccia!! 
Di questo piccolo libro, però, c'è una cosa che mi ha colpita più di altre: la sua biografia.

...a 25 anni ho perso i capelli e ho capito di essere diventato maturo. Ma ben presto mi sono reso conto che la vita da adulto non è che mi piacesse poi tanto, così, dopo una laurea e un paio di fallimentari tentativi, ho deciso di regredire. Oggi (...) sono alla ricerca di un editore folle che decida di investire in un autore che, nel giro di qualche anno, tornerà a essere un bambino.

Io credo che in queste righe si nasconda l'essenza di quello scrittore all'apparenza timido e che io ho avuto il privilegio di conoscere più a fondo!
Una persona ironica, ilare, divertente. Un uomo in grado di prendersi in giro e di scherzare anche su quelle sberle che la vita gli ha dato!

Io di Lorenzo, e sono fiera di dirlo, ho visto la risata genuina, quella che gli appare in viso quando Flavia e Riccardo sono nei paraggi! Quella che ti fa capire che, in fondo, un amico così lo vorremmo tutte!

Ora, caro Lorenzo, se potessi gentilmente smettere di ridere delle mie figure barbine rimediate in giro per l'Italia, io magari sarei anche ben disposta a ringraziarti!
No, eh? Non ce la fai proprio! E vabbè, io grazie te lo dico lo stesso e non sto neanche ad elencarti i motivi, perché ormai ce li siamo ripetuti mille volte!
Il grazie di stavolta è tutto per la famiglia Esposito e, soprattutto, la signora Pisanelli che mi ha fatto pariare (visto come imparo in fretta?!).