12 giugno 2016

Diario di bordo #8


dal 4 all' 11 giugno


Buona domenica simpatici lettori e bentornati al settimanale appuntamento con Diario di Bordo, avventure e disavventure della Libridinosa!

Dopo un fine settimana abbastanza tranquillo e notevolmente piovoso, la settimana si è aperta con la mia avventura in quel di Milano per incontrare Alice Basso. Avventura di cui vi ho ampiamente raccontato mercoledì scorso!

Martedì, durante la consueta telefonata mattutina con Laura, mentre chiacchieravamo allegramente, non l'ho più sentita. Dovete sapere che io sono affezionata cliente della TRE (ok, è pubblicità, ma è così!). La Tre ha delle tariffe meravigliose, di quelle che ti consentono di parlare parlare parlare all'infinito senza spendere chissà che cifre; tariffa che, ovviamente, va a discapito delle nostre letture, vero Laura?!
Purtroppo, la Tre ha anche un grande difetto: dopo un'ora, 60 minuti esatti, cade la linea. Noi ormai ci abbiamo fatto l'abitudine e parte in automatico la richiamata e la conversazione riparte esattamente da dove si era interrotta!
Dicevo... parlavo con Laura e... silenzio. Guardo il telefono e penso che la Tre sia andata fuori di brocca, perché non erano trascorsi neanche 10 minuti buoni.
La richiamo e: "Scusa, ho preso in mano il telefono e ho buttato giù". E vabbè, sorella, però per rincoglionirsi è un tantino presto, non hai manco 40 anni!
Ok, soprassediamo e vogliamole bene così!

Mercoledì è stato, per mio figlio, l'ultimo giorno di scuola. Io ve lo dico: rientro in quella categoria di mamme atipiche che aspetta questo giorno sin da settembre. Non sono una di quelle che va in crisi all'idea di averlo tre mesi in giro per casa, anzi...Quindi, alle 11, quando è rientrato a casa, ho quasi stappato lo spumante. Non l'ho fatto davvero perché sono astemia e non è proprio il caso di dare spettacolo!

Giovedì qui è venuta giù talmente tanta acqua che è affogato pure Noè. E io che facevo nel frattempo? Cercavo di parlare con Laura e Alice Basso. Abbiamo un tempismo noi... La linea sarà andata giù almeno 4 volte finché, esasperate, abbiamo desistito :(

Venerdì, con grande rammarico, ho salutato Ardelia Spinola e, mentre guardavo la partita inaugurale degli Europei 2016 (che brutta Francia, mamma mia!) ho buttato giù la recensione che avete avuto modo di leggere ieri!

Sabato è stata giornata di pagelle e io sono tanto fiera di mio figlio! 
Ma mentre lui fa il pavone in giro per casa, io scopro che il mio tatuatore di fiducia ha deciso di partecipare ad un ricevimento di nozze e ha chiuso il negozio proprio oggi. Alloooooora? Io devo prendere appuntamento. Il compleanno si avvicina e io voglio un tatuaggio che lo celebri degnamente. Vabbè, tutto rimandato a lunedì. Uffa! Però una cosa buona l'ho fatta oggi. Ho stilato una wishlist e ci ho messo dentro ben sei libri. Capite? SEI. Che, per i miei standard, è praticamente un record. A occhio e croce, non avevo una lista così lunga di libri da acquistare da almeno un paio d'anni! Il che ha reso particolarmente felice Laura, che mi urla sempre che sono una lettrice impossibile!  Adesso, io quei sei libri li comprerei tutti e subito, ma la suddetta Laura mi ha messo un veto grande come una casa, che al confronto Maria Antonietta era libera di scorrazzare e mangiare brioches da mane a sera!

E questo è tutto per quanto riguarda la settimana Libridinosa. 
Veniamo però a ciò che mi ha colpito di più nella blogosfera! E ce ne sono delle belle...

Lunedì Laura ha pubblicato un post della sua bellissima rubrica Sì, No... Ni in cui parla degli acquisti on-line. E io sto ancora ridendo, quindi vi consiglio di dargli un'occhiata!

Le due lettrici quasi perfette si sono superate e, in una settimana, hanno pubblicato due recensioni che mi hanno particolarmente colpita! La prima, scritta a quattro mani (o due tastiere!) ci racconta Daria, amatissimo primo romanzo di Lorenzo Marone, la cui MIA copia è in mano loro! 
Ieri, invece, Lea ci ha raccontato la sua full-immersion letteraria tra le pagine de La via del male di Robert Galbraith. E, come potrete notare dalla foto quassù, la trilogia è finita nella mia wishlist, complici Lea e Laura (che mi hanno fatto una testa così!).

C'è un libro che ho acquistato in e-book e che, per colpa di Mr Ink, adesso voglio a tutti i costi in cartaceo: si tratta de La ragazza delle fragole di Lisa Stromme. Leggete la sua recensione e, se vi piace il genere, correrete anche voi in libreria!

Sempre di lunedì scorso è la magistrale, prestigiosa, commovente recensione che Anna Rita ha scritto per parlarci de La tristezza ha il sonno leggero. Se Lorenzo è un poeta (o cantastorie come lo ha definito lei), Anna Rita è sicuramente un talento sopraffino nascosto tra noi blogger!

E, come ogni settimana, vi lascio con gli appuntamenti in giro per l'Italia di Lorenzo ed Alice.

Lorenzo Marone

giovedì 16 - Portici (NA)
ore 18.00 - Libreria Mondadori - Viale Melina, 3

venerdì 17 - Pescara
ore 18.30 - Libreria Feltrinelli - Via Trento

sabato 18 - Tolentino (MC)
ore 18.30 - Biblioteca Filefica - Largo Fidi, 11

Alice Basso

domenica 12 - Rivarone (AL)
ore 15 - "Rivarone in giallo" - Via Corte Granda, 31

sabato 18 - Alassio (SV)
ore 21 - "Dopocena con l'autore" - Chiostro Salesiani


11 giugno 2016

Recensione 'Quando finiscono le ombre' di Cristina Rava - Garzanti

Il lungo viale al centro della città è deserto. Solo un uomo anziano cammina sotto il sole, con una torcia elettrica accesa nonostante la luce estiva. È Spartaco Guidi. Qualche mese dopo, il suo corpo viene ritrovato in un terreno di campagna. L'autopsia viene affidata al medico legale Ardelia Spinola. Dopo tanti anni di esperienza, sa che il suo compito è solamente quello di circoscrivere l'ora della morte, di stabilirne cause e dinamiche. Ma non è facile zittire l'anima investigatrice che c'è in lei. Anche se, in realtà, avrebbe ben altro a cui pensare. Arturo, l'affascinante apicultore (e amante dei gatti come lei) che da pochi mesi è nella sua vita, sembra nascondere qualcosa che le sfugge. Qualcosa che le fa temere di perderlo, anche se ammetterlo per lei è difficile. E quando scopre che la casa di Spartaco Guidi è stata messa sottosopra, tutta la sua attenzione torna sul caso. Scopre che l'uomo era tornato da poco ad Albenga, il suo luogo d'origine, dopo decenni passati in ospedale psichiatrico per aver ucciso un amico in gioventù. Eppure tutti parlano di lui come di una persona di animo buono. Cosa l'avrà portato a quel gesto, allora, e adesso a subire una morte violenta? L'intuito di Ardelia non sbaglia mai, e stavolta le dice che Il ritorno della vittima in città è la chiave del mistero. Ma non è facile scovare dove si nascondono le ombre. Soprattutto se ci sono tanti piccoli dettagli che sfuggono. Dettagli fondamentali perché le tessere di un puzzle possano combaciare. Finché la verità non è talmente vicina da accecare, e diventare quasi invisibile… Cristina Rava torna con il personaggio più amato dai suoi lettori: una donna forte e indipendente che l'amore mette sempre a dura prova. Un medico legale che non può fare a meno di seguire il suo istinto. Tra distese di serre scintillanti al sole e le chiome argentate degli ulivi fra cui s'intravede il mare ligure, Quando finiscono le ombre è un romanzo in cui il passato nasconde molti segreti, ma è il presente a fare più paura.

Autore: Cristina Rava
Editore: Garzanti
Data di pubblicazione: 9 giugno 2016
Pagine: 290

TRAMA: 4  PERSONAGGI: 4  STILE: 4  COPERTINA: 4 



Io Ardelia Spinola l'ho scoperta al contrario. Nel senso che l'ho conosciuta con Dopo il nero della notte e poi sono andata a recuperarmi, da brava lettrice, il primo capitolo della serie,  Un mare di silenzio.
Con questo terzo romanzo mi sono resa conto di una caratteristica fondamentale che contraddistingue i libri di Cristina Rava: le storie di Ardelia sono assolutamente leggibili in maniera indipendente. Un'altra cosa che ho capito è che della dottoressa Spinola ci si innamora e, da qualunque libro si inizi, poi si corre a recuperare gli altri e non la si molla più!
Ardelia è un medico legale cinquantatreenne, vive ad Albenga e, da pochi mesi, ha un nuovo fidanzato, Arturo, che...

è bello, intelligente, sensibile, sexy, generoso. Praticamente perfetto. Giorno dopo giorno questa perfezione mi sta consumando l'ossigeno. Come si fa a dire a una persona che, se non comincia a sbagliare qualcosa, ti viene voglia di prenderla a calci negli stinchi?

Ecco! In questa affermazione penso si possa racchiudere quella che è l'essenza di Ardelia: una donna forte, ironica, simpatica, pasticciona e senza peli sulla lingua!

Come nei due romanzi precedenti, Cristina Rava ci porta all'interno di un'indagine per omicidio, anzi questa volta anche più di una. Ma anche questa volta, gli omicidi altro non sono che lo spunto per parlarci di Ardelia e della sua vita, delle persone che la circonda, dei suoi gatti, del suo amore per la Liguria e della sua mania per i pick-up!

In questo terzo romanzo ho trovato un'Ardelia forse più matura e più ligia al dovere... diciamo che, rispetto ai capitoli precedenti, si premura di chiedere i dovuti permessi prima di buttarsi a capofitto dove non dovrebbe!
Nonostante ciò, l'ho amata forse più di prima! Ardelia è uno di quei personaggi che non strazia il cuore, uno di quelli che ami mentre leggi della loro vita e che poi, senza alcuna fatica, lasci riposare nella tua libreria.
Eppure, ogni volta che la ritrovi  hai la sensazione di aver ritrovato un'amica che non vedevi da tanto tempo, una di quelle che, nonostante la distanza e i lunghi silenzi, riescono a farti sentire a casa e le chiacchiere e le confidenze riprendono esattamente lì dove si erano interrotte!

Ecco, Ardelia è così: un'amica discreta, cordiale, con cui si prende sempre volentieri un caffè, con cui si va a cena ogni tanto e che poi, magari, non senti per mesi. Però sai che lei è lì, pronta a strapparti un sorriso ogni volta che ne avrai bisogno, pronta ad aiutarti anche a costo di mettersi nei guai!

Se ancora non avete conosciuto questa splendida donna, se vi piacciono personaggi come Vani Sarca, allora forse è il caso che vi diate da fare e apriate la porta alla dottoressa Spinola, che, alla fine, è forse un po' una Vani Sarca più adulta e più posata!



8 giugno 2016

Alice Basso: un vulcano di simpatia in formato tascabile!


Quella che vedete qui sopra è l'unica foto (pubblicabile) in mio possesso. L'unica, perlomeno, in cui io, Alice e tutte le altre non sghignazziamo smodatamente, assumendo involontariamente espressioni facciali degne di Gollum!

E adesso mettetevi comodi che vi racconto!

Lunedì 6 giugno, ore 8, Casalmorano
La Libridinosa apre i suoi dolci occhietti e... urla! Non abbiamo sentito la sveglia, correre correre correre.
Tira il figlio giù dal letto e lo lancia verso il bagno che manco il Discobolo nella sua forma migliore riuscirebbe a fare tanto!
Intanto, per risparmiare tempo, lei scivola giù dalle scale e versa latte in tutte le tazze che le capitano a tiro (La Libridinosa è notoriamente una collezionista di tazze, quindi tutte le mucche di Soresina sono fuggite a gambe levate!).
Il figlio si presenta in cucina con la maglia al contrario e un paio di pantaloni che neanche nei peggiori inverni lombardi sarebbero necessari.
Domanda: dov'è Coniuge? Figlio, dov'è Padre? Boh!
La Libridinosa ripercorre le scale e... ops! Coniuge si è rotto. Era da qualche giorno che arrancava con la schiena, ma adesso è lì che sembra paralizzato.
La Libridinosa: "Stai bene? Vuoi una mano?"
Coniuge: "No no, ce la faaaaaaaaaaa... No ok, resto qui"

Pensiero della Libridinosa: come ci vado oggi a Milano se lui sta così? Vabbè, intanto pensiamo a lanciare il figlio fuori casa, che tra un po' suona la campanella!

Ore 9
Figlio a scuola e Coniuge che fa l'imitazione di un novantenne che arranca per casa, mi trovo costretta a cercare una soluzione d'urgenza per far sì che i programmi pomeridiani non saltino per aria assieme alla mia pazienza.
Ok, vivo in Culonia, ma ho una stazione a 2 km, vuoi vedere che non trovo un treno che mi porti in quel di Milano?

Munita di auricolari (come ogni mattina!) e con Laura e Baba che mi chiacchierano nelle orecchie, prendo in mano iPad e comincio a sbirciare gli orari dei treni. Perfetto: un treno ogni ora per arrivare a Milano. Certo, c'è da fare un cambio, ma tra un treno e l'altro ho circa 10 minuti, vuoi vedere che sono così sfigata da non riuscire a farcela? Sì, lo sono!
Ooook, intanto faccio il biglietto di andata, che per il ritorno c'è sempre tempo!

Ore 13
Nutrita la famiglia, preparata la borsa (che tanto per cambiare pesa quanto un vitello), vestita, truccata, pronta per partire!
Arrivo in stazione e... ok, adesso arriva il treno. Ma sì, adesso arriva. Guardo il tabellone: ritardo di 10 minuti. Ecco, che vi avevo detto? Vabbè, speriamo sia in ritardo pure la coincidenza. Guardo di nuovo il tabellone: ritardo di 20 minuti. Ok, manco ci spero più.
Oh, guarda... lì c'è una ragazza che legge! Passeggio con finta noncuranza e la disgraziata infila il libro in borsa perché... uh, c'è il treno!
Salgo e mi piazzo proprio di fronte a lei. Dai su, bellina, esci sto libro che anche senza la sovracopertina (gente intelligente che le toglie, mica come Baba!) io di quel libro sento l'odore lontano un miglio!
E infatti... Tira fuori il libro dalla borsa e si rimette a leggere e, io lo sapevo, è lui: La tristezza ha il sonno leggero. La guardo con l'invidia profonda di una che quel libro lo ha letto e vorrebbe rileggerlo altre mille volte. Credo mi si sia stampato in faccia un sorriso ebete e lei: "Lo hai letto?". Faccio sì con la testa per evitare di sbavare sopra la sua copia. 
Lei: "Bello!"
Annuisco ancora (dandole il fondato sospetto che io sia un incrocio tra una muta e una deficiente).
Lei: "L'ho scoperto grazie ad una blogger"
E io: "Oh che bello! Chi?"
Vabbè, la risposta manco ve la scrivo. Ma sono anche stata brava e non le ho detto che ero io (Lorenzo, se stai leggendo: BABA' COME SE PIOVESSE!!).

Ore 15
Arrivo a Treviglio e, mentre scendo dal treno, vedo la mia coincidenza che sfila via (inserite qui una parolaccia a caso, tanto le ho dette tutte!).
Chiamo Coniuge, anche per assicurarmi che sia ancora vivo e mi faccio dare gli orari dei treni successivi. Ok. ho mezz'ora di tempo da ammazzare. Che faccio? Chiamo Laura!
Il tempo di fare due chiacchiere e salgo sul treno successivo, che mi porterà ad un'altra stazione e poi prendiamo pure la Metro, che vuoi mica farti mancare qualcosa in questo afoso pomeriggio lombardo, no?!
Mentre mi dirigo verso la Metro noto che tutti mi fissano. Mah, chissà che avrò mai di così strano! C'è gente ben peggiore di me in giro. Che avevo? La camicia aperta. Sì, aperta. Aperta sino quasi all'ombelico.
Adesso smettete di ridere perché non c'è proprio nulla di divertente. Allooooooooora...
Ricomposta la camicia (meno la dignità) e rimesse "le ragazze" al loro posto, ho proseguito verso la fermata della Metro (che vergogna!!!).

Ore 16.30, sede Garzanti
Finalmente giungo a destinazione, dove trovo ad aspettare due delle quattro LGS: Baba e Dany: "Che fate ferme qui?" Dany deve comprare un segnalibro. Uh cosa vedono i miei occhietti? Quello è il regalo perfetto per Riccardo (che dite? Chi è Riccardo? Che ve ne frega!). Ok, tutto comprato, ci avviamo in Garzanti e troviamo Alice che chiacchiera con altre blogger.
L'incontro, non penso ci sia bisogno di dirvelo, è stato esilarante. Sulla pagina Facebook di Garzanti Libri potrete vedere il video della diretta, che è stata trasmessa in streaming per tutti coloro che, purtroppo, non potevano essere lì.
Alice Basso è una donna come poche ne esistono: allegra, divertente, umile e di profonda intelligenza.
Ho la fortuna (e scusate se me ne vanto!) di poterla annoverare tra le mie (pochissime) amiche! So che posso sembrare di parte, ma Alice è davvero quella che vedete: la ragazza della porta accanto, quella che si ricorda di tutti, che non nega un sorriso a nessuno, che nulla ha a che fare con la sua famosa creatura, quella Vani Sarca che, invece, è esattamente il suo opposto!

Le domande relative al libro sono state tante e Alice, purtroppo, si è spesso dovuta limitare nelle risposte, perché il rischio spoiler era davvero alto!
La cosa che mi preme dirvi è che Vani Sarca tornerà (e speriamo non solo con un terzo libro). Noi blogger, intanto, ci siamo impegnate a comprare tutti i libri di Alice, perché noi amiamo Silvana Sarca.
L'incontro si è concluso, come sempre, con un doveroso firmacopie e le foto di rito; foto che, avendo per protagonista Alice, tendono a risultare mosse, sfocate e con la gente piegata in due dalle risate!

È la seconda volta che ho il piacere di partecipare ad un incontro tra blogger e scrittrice. E, oltre a ringraziare la Casa Editrice Garzanti e Francesca Rodella (da noi detta Santa e Benedetta), che coccola noi blogger come nessun altro sa fare, ci tengo a dire che queste occasioni sono per noi, oltre che una grande opportunità per scoprire i pensieri di uno scrittore e la genesi del suo romanzo, anche un bel modo per interagire tra noi.
Spesso non è facile riuscire ad andare oltre lo schermo di un pc. Spesso ci si immagina una blogger in un certo modo e poi ci si trova faccia a faccia con qualcuno di completamente diverso!
Ieri, ad esempio, ho avuto modo di conoscere (finalmente!) Chicca di Librintavola, che è una donna di una simpatia estrema!

Ore 19.45
Usciamo dalla Garzanti, io, Baba, Amrita di Audrey in Wonderland (anche lei, sino a ieri, una sconosciuta e anche lei bellissima persona!) e Alice. Direzione: stazione Centrale. Prendiamo la Metro? Sì (controlliamo la camicia, che non si sa mai!).
Arriviamo ad un incrocio e Alice e Baba discutono su quale treno prendere per fare il viaggio assieme. Oh ma sto semaforo non diventa mai verde? Sono quasi 10 minuti che stiamo qui.
Baba ci fissa, scoppia a ridere e...: "Ragazze, ma qui non c'è un semaforo" (scusa Alice, era troppo divertente per non raccontarla a tutti!).
Ora, io non oso manco immaginare cosa abbiano pensato gli automobilisti nel vedere queste quattro donzelle in attesa (e spero anche che, per il calcolo infame delle probabilità, non sia passato nessuno di quelli che aveva precedentemente ammirato il mio reggiseno!).

Ore 20, Stazione Centrale
Siamo in quattro e dobbiamo prendere tre treni diversi. Ci salutiamo e ci sparpagliamo e io inizio a pregare che, almeno stavolta, il mio treno mantenga una certa puntualità.
Poggio il mio deretano e chiamo Laura, che, carina come sempre, mi fa compagnia per quasi tutto il viaggio.
Ok, stavolta la puntualità è rispettata!

Ore 22, Casalmorano
La Libridinosa è giunta a destinazione sana e salva. Figlio e Coniuge sono vivi e si sono anche sfamati senza di me.

Io sono stanca, ma felice! Ho trascorso un pomeriggio in compagnia della mie LGS (meno una, quella che vive a Culonia 2.0) e di Alice. Ho conosciuto blogger fantastiche e, ultimo ma non ultimo, ho tra le mani una copia fresca di stampa di "Quando finisco le ombre", ultima fatica di Cristina Rava, che in libreria sarà disponibile da giovedì prossimo. E anche stavolta, un grazie immenso a Francesca!


7 giugno 2016

LGS Trivial Giveaway - Il vincitore

Buon pomeriggio lettori!
Stavate aspettando questo post vero? E noi, carogne fino al midollo, abbiamo ben pensato di non metterlo online di mattina ma di aspettare il pomeriggio! Ihihihihhhh.... No dai, non siamo così cattive, c'è un motivo tecnico di fondo, ossia avere il tempo per fare l'estrazione e scrivere il post.

Prima di arrivare al succo di questo post dobbiamo proprio dirvelo: brave! Eh si, care partecipanti, siete state brave, precise e puntuali, avete partecipato con entusiasmo. Noi, dal canto nostro speriamo di avervi fatto scoprire qualche lettura e qualche autore che magari non erano nelle vostre wish list, in fondo lo scopo questo è!

Ma ora, bando alle ciance, prepariamoci per l'estrazione... non sarà la manina di un innocente bimbo ma il ditino della nostra Eliza ad estrarre la fortunata vincitrice. Infatti siete state talmente brave da arrivare in tante, ben 15, con un bottino di 20 punti, il massimo raggiungibile. Ecco, quindi la nostra Top 15 delle partecipanti:

Giulia Capacchietti
Lettrice spagnola
Maria Sole Bramanti
Federica Corcagnani
Baffi tra le righe
Lea Del Negro
Stefania Bacchetto
Eli Balla
Mariasole Paduos
Nadia Canova
Francesca Patanè
Valuzza Baguette
SimoB77
Giusi
Anna Rita Palmieri

Visto il punteggio parimerito procediamo ad una estrazione tramite il ben noto sito Random. Ecco la schermata in cui abbiamo inserito la lista delle partecipanti che hanno totalizzato i 20 punti...


... pronte? Clicchiamo sul tasto per l'estrazione e.... ecco la vincitrice!!


Congratulazioni Federica (e come al solito ho sbagliato il tuo cognome, chiedo venia, ma sì sei proprio tu)! Controlla la mail, stiamo per contattarti per definire la spedizione del pacco a sorpresa di libri!
Grazie a tutte per aver partecipato! 

Alla prossima




5 giugno 2016

Recensione 'Fragole selvatiche' di Angela Thirkell - Astoria Edizioni

Lady Emily Leslie regna su Rushwater House generando continua confusione e subbuglio. Non c’è evento pianificato che lady Emily non possa sconvolgere all’ultimo momento. Il marito, quando tutto diventa troppo, se ne va in viaggio nelle capitali del Nord Europa. Anche il marito della figlia Agnes, placida e un po’ ottusa, tende a sparire spesso, ma la famiglia, comunque numerosa, non si abbatte mai. Mary, nipote di Agnes, arriva ospite per l’estate e s’innamora del bel David, donnaiolo. 
Lady Emily e Agnes pensano però che un diver­so marito sarebbe più adatto e tramano per­ché questo avvenga durante la festa d’estate a Rushwater House. 
Battute fulminanti, personaggi che ci entusiasmano per la loro vitalità, una deliziosa commedia romantica. 
Un libro di evasione divertente, che restituisce con autoironia grandiosa un’epoca scomparsa, che continua ad attrarre la curiosità dei contemporanei.


Autore: Angela Thirkell
Titolo originale: Wild strawberries
Traduzione a cura di: Marina Morpurgo
Editore: Astoria
Data di pubblicazione: 15 ottobre 2014
Pagine: 230

TRAMA: 3  PERSONAGGI: 2  STILE: 3  COPERTINA: 4 



Ci ho messo un po' per riuscire a scrivere questa recensione. E il motivo è che questo è uno di quei libri che, probabilmente, non sono riuscita a capire come si deve.

Questa storia è stata scritta negli anni Venti ed è in quegli anni che è ambientata. Ci troviamo nella campagna inglese e, come usava a quell'epoca, in una delle tante case che popolavano questi spazi infiniti, alloggia la famiglia Leslie, che apre le porte di casa propria ad ospiti e parenti vari.

Il problema che mi ha afflitta maggiormente, durante la lettura di questo romanzo, è che mi sono ritrovata catapultata tra le pareti di Rushwater House, circondata da gente che entrava e usciva, da camerieri e tate e maggiordomi e governanti che giravano indisturbati nelle stanze della villa; ma non sono mai riuscita a venire a capo di quelli che sono i personaggi principali, del legame che legava gli uni agli altri e, soprattutto, quale fosse il filo conduttore della storia più in generale.

Insomma, la sensazione che ho avuto è stata quella di aver guardato un episodio di una serie televisiva di cui, però, mi ero persa le prime dieci puntate.
Mi sono sentita spiazzata e, forse, questo è dovuto al fatto che, tendenzialmente, questo tipo di narrativa, questo tipo di storie, quelle fini a se stesse, non mi sono consoni.

Sicuramente l'autrice, rapportata alla sua epoca, ha una scrittura fluida e, a tratti, ilare, che non mancherà di deludere tutte le appassionate di romanzi ambientati e scritti nei primi anni del Novecento.


4 giugno 2016

Diario di bordo #7


dal 28 maggio al 3 giugno

Buongiorno e buon sabato a tutti! Torna, dopo una settimana di pausa dovuta a qualche problemuccio di salute, l'appuntamento con Diario di Bordo, rubrica settimanale in cui vi aggiorno su ciò che accade nella Stanza Librosa (e nel suo circondario).

Vediamo un po' di fare un piccolo riepilogo...

Vi avevo lasciati mentre ero alle prese con la lettura de Il rumore delle cose che iniziano di Evita Greco, romanzo che, a quanto pare, sono l'unica al mondo a non aver apprezzato. Il che, ovviamente, mi è valso aspre critiche da parte di qualche soggetto che ha ben deciso di passare sulla mia pagina per mettere in atto una strenua difesa del romanzo!

Terminato il romanzo di Evita Greco (e complice anche il riposo forzato!), ho messo in atto una maratona di lettura come non mi accadeva da tempo: in quattro giorni ho praticamente divorato tre libri! 
Ho iniziato con La libreria delle storie sospese di Cristina Di Canio, proseguito con  Le mele di Kafka di Andrea Vitali e terminato con Una spola di filo blu di Anne Tyler (piacevolissima scoperta!).

La settimana scorsa, invece, l'ho trascorsa interamente in compagnia dell'ultimo romanzo di Kate Morton, I segreti della casa sul lago.

Nel frattempo, nella blogosfera ha preso il via un bellissimo giveaway che andrà avanti sino al 13 giugno e che potrete trovare nel blog delle Due lettrici quasi perfette. Se non vi foste ancora iscritte, correte a farlo!
Sempre rimanendo in ambito blogosfera, Mr Ink si è unito alla schiera di noi donzelle che, da qualche giorno, siamo appollaiate su un muretto in attesa che la simpatica Alice Basso sforni il terzo romanzo con protagonista Vani Sarca. Se vi foste persi la sua recensione, la trovate qui. Nel frattempo, magari, portateci dei viveri, che sul muretto c'è una fila di gente affamata!

Prima di lasciarvi, come di consueto, vi ricordo dove potrete trovare Alice Basso nei prossimi giorni (Lorenzo ha una settimana di pausa)!


domenica 5 - Avigliana (TO)
ore 18 - Piazza Conte Rosso

mercoledì 8 - Rivoli (TO)
ore 21 - XI Fiera del Libro - Piazza Martiri della Libertà

giovedì 9 - Torino
ore 18 - Rassegna "Librinquartiere" - Fondazione Amendola - Via Tollegno, 52

venerdì 10 - Gravellona Toce (VB)
ore 18.30 - Evolvo Libri - Piazza Vittorio Veneto, 1