6 ottobre 2016

Recensione 'Breve storia di due amiche per sempre' di Francesca Del Rosso - Mondadori

Un tradimento, come ce ne sono tanti. Ma quando irrompe nel suo matrimonio, Tessa reagisce in modo inaspettato. Senza scenate e senza urla, si trova a riprendere un viaggio in un passato che credeva di essersi lasciata alle spalle. Mentre tenta di fare chiarezza ricompare Clara, la sua amica del cuore, con cui ha fumato le prime sigarette, ha ascoltato fino a consumarle le cassette dei Guns 'n' Roses e trascorso ore al telefono... Quella amica speciale che un giorno è uscita dalla sua vita senza un perché. Lenito il dolore di quella ferita, Tessa aveva smesso di cercarla, ma a volte il destino segue dei percorsi tutti suoi e così, vent'anni dopo, le due amiche si ritrovano. Forse per caso. O forse no. Ora Tessa è mamma, ha un lavoro da editor ed è una donna riservata. Clara è una donna in carriera, sposata ma senza figli. Tante cose sono cambiate, ma i fili di quell'amicizia si intrecciano di nuovo e quando Tessa e Clara tornano nella casa in Abruzzo, dove hanno trascorso tante estati della loro giovinezza, trovano ad accoglierle un melograno in fiore. Lo stesso che a sedici anni avevano piantato per gioco. Lo avevano giurato: "Saremo amiche per sempre, finché morte non ci separi". Ma è possibile rimanere amiche per sempre? Perdersi per anni e poi ritrovarsi? La risposta è nascosta all'ombra di quel melograno diventato grande. Qui, finalmente, proveranno a sciogliere i nodi delle loro esistenze. Con una scrittura fresca e spigliata, che non si sottrae alla dolcezza malinconica del ricordo, Francesca Del Rosso evoca la potenza e le mille sfaccettature dell'amicizia femminile raccontando due donne nelle diverse età della vita: ragazzine inseparabili tra anni Ottanta e Novanta, adulte responsabili ma non meno appassionate vent'anni dopo. Due donne allo specchio, due amiche per sempre.

Autore: Francesca Del Rosso
Editore: Mondadori
Data di pubblicazione: 27 settembre 2016
Pagine: 204

Trama: 4  Personaggi: 3  Stile: 5  Copertina: 4 




5 ottobre 2016

Recensione 'Mia suocera beve' di Diego De Silva - Einaudi

Vincenzo Malinconico è un avvocato semi-disoccupato, semi-divorziato, semi-felice. Ma soprattutto è un grandioso filosofo autodidatta, uno che mentre vive pensa, si distrae, insegue un'idea da niente facendola lievitare. E di deriva in deriva va lontano, con l'aria di sparare sciocchezza dice cose grosse sull'amore, la giustizia, il senso della vita.
Intorno a lui capitano eventi straordinari, ma più straordinari ancora sono i pensieri bislacchi che vanno e vengono dalla sua testa alla tua con assoluta naturalezza, spiazzandoti. Alla fine gli vuoi bene davvero, a Vincenzo Malinconico, anche quando, come in Mia suocera beve, viene nominato difensore d'ufficio in un anomalo processo ripreso in diretta dalle telecamere di un supermercato, dove un mite ingegnere ha sequestrato un boss della camorra. E con la sua proverbiale irresolutezza e il suo naturale senso del ridicolo, riesce a impedire una tragedia e forse anche a dare un senso a quel gran pasticcio che è la sua vita.

Autore: Diego De Silva
Editore: Einaudi
Data di pubblicazione: settembre 2010
Pagine: 344

Trama: 2  Personaggi: 3  Stile: 2  Copertina: 3 



3 ottobre 2016

Challenge 2016. Le Lgs sfidano i lettori - Libro Bonus


E' permesso? C'è nessuno??
Beh, Laura mi ha detto di fare come fossi a casa mia.... *lancia le chiavi sul mobile, prepara il tè, fa le coccole a Merlino*
Bello qui... Qualcuno vuole un souvenir da casa Libridinosa?
Dov'è Laura? No tranquilli, non l'ho narcotizzata, sta tornando da Boves.

Ok, passiamo alle cose serie!
Buongiorno a tutti e in particolare alle partecipanti della Challenge 2016. Le Lgs sfidano i lettori! Oggi io, Eliza, faccio una piccola incursione qui (non preoccupatevi, ho chiesto il permesso prima) per presentarvi il libro bonus della Challenge, libro che spunta a sorpresa su uno dei blog delle Lgs e che, una volta letto e recensito, ha il potere di aggiungere ben 15 punti al vostro totale! Allora, cosa vi aspettate che vi dia? Un fantasy? Naaaaaa! Volevo darvi un libro che mi ha emozionato, un libro che consiglio sempre, a tutti, che ho obbligato sorella a leggere ( e mi ha ringraziato) e che ho regalato. Pronte? Rullo di tamburi.... Ecco a voi il libro bonus!!



Tutte le donne di
di Caterina Bonvicini
Garzanti | La biblioteca della spiga | 196 pagine
28 gennaio 2016



Trama. È la vigilia di Natale. Intorno alla tavola ci sono sette donne. Tutte le donne della vita di Vittorio, e lo stanno aspettando. Ma lui non arriva. Manda solo un enigmatico messaggio. Poche parole che rendono ancora più perturbante la sua assenza. Perché per ognuna di loro, in modo diverso, lui è il centro di un mondo: c'è la madre e c'è la sorella, ci sono la moglie, l'ex moglie e l'amante, la figlia adulta e la figlia adolescente. Il vuoto che lascia un uomo può diventare molto affollato. Ritrovare se stesse è allora necessario, vitale, indispensabile. Bisogna farlo insieme, avere il coraggio di appoggiarsi l'una all'altra. Bisogna accettare che un amore che si voleva assoluto è invece frammentario e condiviso. Condiviso proprio con quelle donne per cui si prova astio e rancore. Eppure anche da questi sentimenti può nascere un'inattesa complicità, una solidarietà finora sconosciuta. Forse solo così la lontananza di Vittorio può diventare un'occasione per guardare le cose in modo nuovo. In questa commedia ironica e spietata, costruita come un giallo, anche la persona a noi più vicina può svelare all'improvviso un lato che agli altri sfugge. Una storia in cui l'assenza di un uomo dà finalmente voce alle donne della sua vita. "Tutte le donne di" è un libro sull'amore, sulla famiglia, sulle sovrastrutture che la società impone. Perché sentirsi liberi di essere se stessi è una lunga conquista, che può arrivare quando meno te l'aspetti.


Che ne dite? Spero vi piaccia quanto è piaciuto a me.

Ora riprendo le chiavi e vado via... Laura ho messo la tazza in lavastoviglie, dato l'acqua alle piante e biscottino ai cagnolini. Grazie per l'ospitalità!

Alla prossima




2 ottobre 2016

Novità nella Stanza Librosa Settembre 2016 + To Be Read Ottobre 2016

Settembre è arrivato e passato, volato via come quelle foglie che si staccano dagli alberi! Settembre è stato il mese delle emozioni: prima l'arrivo di Laura 2.0 e, assieme a lei, il viaggio in quel di Pordenone per incontrare Lea & Stefania. Poi Boves con tutto il suo carico di sensazioni che ancora mi avvolgono come una coperta calda!
Insomma, settembre è stato un mese bellissimo, nonostante qualcuno di a me caro abbia cercato di farmi male, ma senza riuscirci!
Ottobre sarà un mese più tranquillo, quindi conto di riprendere il ritmo delle mie letture, visto che tanti bei libri sono giunti a me! In attesa di un novembre che vedrà altre novità per quanto riguarda la sfera professionale (uh, come fa figo dirlo!).


CARTACEI


  • Il gioco del male - Angela Marsons omaggio Newton Compton
  • La ragazza delle fragole - Lisa Strømme 
  • La sposa scomparsa - Rosa Teruzzi omaggio Sonzogno
  • L'illusione delirante di essere amati - Florence Noiville omaggio Garzanti
  • La ladra di ricordi - Barbara Bellomo omaggio Salani
  • Sono contrario alle emozioni - Diego De Silva regalo di Laura 2.0
  • Prometto di perdere - Pedro Chagas Freitas omaggio Garzanti
  • Ci proteggerà la neve - Ruta Sepetys omaggio Garzanti
  • Mia suocera beve - Diego De Silva acquisto Amazon
  • La collezionista di libro proibiti - Cinzia Giorgio omaggio Newton Compton
  • La ragazza perfetta - Gilly McMillan omaggio Newton Compton
E-BOOK

 

  • La coppia perfetta - B. A. Paris
  • La strada del ritorno è sempre più corta - Valentina Farinaccio
  • Alla fine andrà tutto  bene - Raquel Martos
  • L'anno senza estate - Carlos Del Amor        
  • Zitelle - Kate Bolick
  • Breve storia di due amiche per sempre - Francesca Del Rosso            
______________________________

A settembre ho letto 5 libri per un totale di 1409 pagine

 
  


_________________________________

To Be Read di Ottobre



  • Il gioco del male - Angela Marsons
  • La collezionista di libri proibiti - Cinzia Giorgio
  • Un giorno di festa - Graham Swift
  • Mia suocera beve - Diego De Silva
  • Era di maggio - Antonio Manzini
  • Breve storia di due amiche per sempre - Francesca Del Rosso
  • Alla fine andrà tutto bene - Raquel Martos





1 ottobre 2016

...di quando sono finita su 'La Stampa' senza uccidere nessuno!

Era il febbraio scorso quando un certo Fabio Dutto mi scrisse: "Voglio portare Lorenzo (Marone) a Boves per Boves Letteraria" e voglio che sia tu a presentarlo (ahahahahahahahah).
Dopo 10 minuti di silenzio (ero svenuta, ma non ditelo a Fabio!), ho risposto con un "sì sì, va bene" pensando tra me e me che tanto non se ne sarebbe fatto nulla.

Passa qualche mese e sempre quel certo Dutto mi riscrive e... "Ok, abbiamo Lorenzo! Segna la data".
Io, ripetitiva, svengo nuovamente, mi riprendo, gli rispondo, segno la data in agenda e... ma sì, mancano mesi!
Peccato che il tempo abbia uno strano modo di scorrere: ci sono giornata e settimane che ti paiono lunghissime e altri che volano via in un soffio. Così, qualche giorno fa mi sono dovuta improvvisamente rendere conto che quei mesi si erano trasformati in giorni e poi in ore!

Ed ecco che il famigerato 29 settembre giunge a noi! Sono in fibrillazione da almeno una settimana e Dutto, giusto per calmarmi, la mattina mi invia la foto di un articolo pubblicato su La Stampa. Toh!
Sono finita sul giornale e non ho ucciso nessuno! Chi l'avrebbe mai detto?!

Ok, sono quasi le 14 ed è ora di uscire di casa e partire destinazione Boves. Sì, la faccio facile... ho ben 4 treni e un'ora di macchina che mi attendono. 
  • Trolley (che da 24 ore mi fissa minaccioso!): c'è
  • borsa con libro, occhiali, caricabatterie, telefono, iPad: c'è
  • io: ci sono (ma faccio sempre in tempo a scappare!).

Stazione di Soresina: "Dlin dlon... si avvisano i signori passeggeri che ... causa sciopero dei controllori ...". Ecco, cominciamo bene! Vuoi vedere che domani non riusciremo a tornare? Vabbè, intanto vediamo di partire!
Treno puntuale (sì, mi sono stupita anch'io!), arrivo a Treviglio e faccio il primo cambio. Uh guarda chi c'è? Il pinguino di Laura 2.0! Che carino! Sì, avete capito bene: su questo treno si gela e meno male che devo starci su solo mezz'ora. Oh guarda! C'è un gradino qui, devo ricordarmene quando scendo. State già ridendo? Avete capito, eh? Sì, stavo per andare giù di faccia! Ma non sarei io se non fossi scema, no?!
Altra stazione altro treno: Milano Centrale, treno già al binario (lui al 5 io al 13... oh caz...). Salgo, prendo posto e chiamo Lorenzo che, su quello stesso treno, ci sta dalle 11 del mattino. Mi raggiunge e... "Sei nervosa?" Un po'. "Ma noooo, stai serena! Ci divertiamo! Io sto zitto e tu parli". Sei un amico!
Si chiacchiera, si ride, si parla di libri, di progetti, di famiglia. Lorenzo sta leggendo il romanzo di Bianca Pitzorno, io ho in mano "Mia suocera beve" di Diego De Silva (e lui, orgoglioso della sua stalker, provvede subito ad inviare foto all'autore in questione). Io, da brava lettrice, ho un segnalibro, lui usa l'aletta della copertina per tenere il segno. Ecco, qui c'è qualcuno che ha bisogno di segnalibri!

Arriviamo a Torino, il tempo di un caffè con Monica Coppola (maaaaaammaaaaaaa!!) e ... altro treno altra corsa, l'ultima finalmente! Puzzo come una capra rientrata dal pascolo, ma arrivati ad Avigliana posso finalmente abbracciare Alice Basso che, vestita da femmina, ci fa da chauffeur sino a Boves.
In macchina, come potete immaginare, è tutto un ridere a crepapelle! 
Arriviamo a Boves e mi accoglie la mia stalker personale: Chiara!!! Povera stella, si è sobbarcata chilometri e chilometri per essere qui, ma che vogliamo farci? È la dura vita delle stalker e io ne so qualcosa!
Fabio ci urla che abbiamo solo 10 minuti per cambiarci, così schizzo in camera (che meraviglia 'sto posto!) con Chiara, mi spoglio, mi rivesto e sono fuori!
Si cena, si chiacchiera, conosco i ragazzi che si occupano dell'organizzazione di Boves Letteraria e finalmente stringo la mano a quella santa che sopporta Dutto tutti i giorni!

Dai su, è ora! Adesso mi guardo attorno e trovo un modo per scappare, che dite? No? Non posso? Ok, andiamo in Teatro. Ma quanta gente c'è? Dutto, lei temeva che non venisse nessuno, ma qui è tutto pieno!
Piazzate Alice (dotata di iPad per la diretta Facebook) e Chiara in prima fila, è ora di salire sul palco. Tocca a noi... niente, non posso più scappare!
Laura sei tesa? Noooo. Laura ti ricordi almeno una delle domande che hai preparato? Assolutamente no! Laura sai chi c'è seduto accanto a te? Ehm... ha un viso familiare... sì, lo so! È Lorenzo!

Non chiedetemi com'è andata, perché io non ricordo assolutamente nulla. Lorenzo ha parlato, la gente ha fatto domande, il wi-fi ci abbandonati dopo mezz'ora, praticamente su Facebook è stata trasmessa la parte seria. Poi è arrivata la parte del cazzeggio di cui, per fortuna, non rimarrà traccia! 
Ok, è andata: incontro finito, Lorenzo firma copie, io torno ad abbracciare Chiara ed Alice che continuano a ripetermi che sono stata bravissima (oh,  se lo dicono loro ci sarà da crederci, no?!).
Messaggio di Laura 2.0: "sei stata bravissima e hai pure tenuto a bada le gemelle" (ecco, lei non si smentirà mai! Ma io le voglio bene proprio perché è così... cretina!).

Per concludere degnamente la serata, si va a bere una cosa tutti assieme. Il tempo vola, è il momento dei saluti: Alice e Chiara si rimettono in macchina e vanno via. Io e Lorenzo torniamo al b&b che ci ospita.
"Lorenzo, tu hai capito qualcosa di tutto quel gioco di luci che ci hanno spiegato?"
"No"
"Bene!"
Andiamo a tentativi e riusciamo ad arrivare sani e salvi alle nostre camere.
'Notte, a domani!



29 settembre. Boves. Temperatura esterna: 10°. Io ho una zanzara in camera.
Dormo? No. Il sonno non arriva. Leggo messaggi, sbircio Facebook, riprendo in mano il romanzo di De Silva.
Ok, sono le 6, basta, mi alzo.

Alle 7.15 esco dalla camera e trovo una tavola imbandita ad accogliermi. Che meraviglia! Qualcuno qui mi adotta? Posso rimanere? Anzi, vi dico di più: se vi capita di essere in zona Cuneo e cercate un posto per dormire, ma un posto bello bello, eh! Uno di quei posti che entri e non vorresti più tornare a casa tua, con dei proprietari che ti accolgono a braccia aperte, con delle camere bellissime, con libri ovunque, un giardino spettacolare, un posto che trasmette il calore di una famiglia, vi consiglio assolutamente di andare al Bed&Breakfast La casa arancione, dove Andreina e Riccardo vi faranno sentire speciali!
Lorenzo mi raggiunge con la faccia beata di uno che si è fatto quasi 8 ore di sonno!
Colazione ricca ed abbondante per entrambi, con Lorenzo che voleva rifilarmi del formaggio alle 7.30 del mattino e si riparte.

Sciopero dei treni in agguato, Fabio ci porta in macchina sino a Torino. Primo treno per me, direzione Milano, viaggio assieme a Lorenzo e si continua a chiacchierare.
Arrivata a Milano saluto Lorenzo e finalmente riesco a sentire la mia Anima Ciambella (eh? Chi è? Che domande! Laura 2.0). Pare che lo sciopero non influisca, trovo il mio treno e mi accomodo.
Alle 12.45 arrivo a casa, con mio figlio che mi corre incontro e mio marito con i lucciconi agli occhi (sì, anche noi abbiamo un lato tenero!).

Cosa mi porto dietro di queste 24 ore? Tante emozioni, sicuramente! Tanto affetto, tanti amici. La sensazione di aver fatto un passetto in avanti come blogger, cosa che mai avrei pensato potesse accadere!
Mi porto dietro ore di chiacchiere con Lorenzo, il Lorenzo amico, non lo scrittore. Mi porto le risate di Alice (che quando ride brilla!), gli abbracci di Chiara (amica!); mi porto dietro Fabio e la sua dolcissima ragazza, Alice La Santa e tutti i ragazzi che si occupano di organizzare questo evento meraviglioso, che io scopro solo adesso. Ragazzi giovani e pieni di entusiasmo, un entusiasmo che vedi nei loro occhi!
Mi porto dietro i vostri messaggi che mi hanno riempito il cuore (grazie grazie grazie! Siete stati tantissimi a scrivermi e spero che tutte le belle parole che mi avete detto non siano dettate dalla paura!!!).
Mi porto dietro lo sguardo di mio marito e di mio figlio quando sono rientrata a casa e questo non ha prezzo!

Io non posso far altro che ringraziare Fabio che è stato così folle da volermi lì pur sapendo che non avevo mai fatto nulla del genere; Lorenzo che si è prestato ad essere la mia cavia; Alice che si è sobbarcata chilometri su chilometri solo perché io le avevo fatto giurare di non lasciarmi da sola; Chiara che mi ha tenuto la mano (e controllato le gemelle!) e poi Lea, Stefania e Laura che, anche se da lontano, erano lì con me!
Grazie e al prossimo incontro (sì, c'è altro che bolle in pentola!)

Intanto, se ve lo siete persi, qui c'è tutto ciò che è successo prima della morte del wi-fi



26 settembre 2016

Recensione 'L'amore è eterno finché dura' di Ester Viola - Einaudi

Certo che esiste l'amore eterno: è quello non corrisposto. Lo sa bene Olivia, avvocato divorzista con la pericolosa tendenza ad allenarsi anche in privato nello sport estremo dell'abbandono. Ma quando si parla di affari di cuore, l'esperienza non serve a niente: finirai disperato ogni volta, finché non t'innamori di nuovo. Come dice Olivia, è Darwin applicato alla sciagura sentimentale: non il piú forte, ma il piú veloce a dimenticare è quello che sopravvive. Un romanzo d'esordio divertentissimo, affilato, cosí corrosivo da risultare terapeutico. Perché capita a tutti di toccare il fondo, ma è meglio se capita a qualcun altro.
Olivia ha trentadue anni e di mestiere fa divorziare le persone. La sciagura sentimentale è il suo pane quotidiano, tanto che divide i clienti in due categorie: i Lascianti e i Lasciati. Accomodanti e solitamente muniti di un amore nuovo di zecca i primi, agguerriti i secondi (hanno già perso nel matrimonio, non hanno nessuna intenzione di perdere nel divorzio). Anche Olivia è stata lasciata, ma siccome Dario continua a mandarle messaggi su WhatsApp è sicura che tornerà da lei, manca pochissimo. Del resto, «lasciarsi non è mai quando ci si lascia: è una cosa che succede quando non puoi piú negare che il tuo ex si è innamorato di un'altra». E oggi per scoprire che all'improvviso lui non è piú «disponibile», basta sbirciare su Facebook - comodamente da casa, in pigiama, versando lacrime sul sushi ordinato a domicilio. Ester Viola ha il talento raro della battuta fulminante, quell'acutezza un po' spietata che ci mette a nudo davanti a noi stessi. Racconta l'universo dei sentimenti in modo vivo e contemporaneo, perché da Jane Austen al Nick Hornby di Alta fedeltà l'amore è sempre la stessa cosa, ma adesso una notifica può cambiarti la giornata.

Autore: Ester Viola
Editore: Einaudi
Data di pubblicazione: 21 giugno 2016
Pagine: 224

Trama: 3  Stile: 3  Personaggi: 3  Copertina: 3