Il 29 marzo prossimo, La Libridinosa in quanto blog e spazio web compirà 6 anni... eh sì, mi avvio alla scuola elementare, con tanto di grembiule e cestino con la merenda (e speriamo che non sia stata preparata da Lallina, altrimenti facciamo tutti boooom!).
Sei anni, in un mondo come questo, non sono pochi! E visto che siamo quasi a fine 2018 ed è, un po' per tutti, tempo di bilanci, anche io ho deciso di tirare le somme (no, Lallì, senza calcolatrice, che fin qua dovrei essere capace pure io!).
Un passo indietro che vuol dire? Che negli ultimi mesi, in particolare, ho visto troppe cose che non mi piacciono. Probabilmente sto invecchiando (Bacci, muta!) o forse sono più stanca del solito, ma situazioni su cui, sino a qualche tempo fa, riuscivo a passare sopra e magari anche a farmi una risata, adesso mi fanno saltare la mosca al naso e mi irritano non poco.
Ecco il perché del titolo di questo post.
Un passo indietro davanti a quelle Case Editrici che scelgono scientemente di inviare libri a chi non li legge e non ne parlerà mai sul proprio blog, un passo indietro davanti a quelle rivalità bieche tra chi, invece, dovrebbe far squadra, un passo indietro davanti a tutte quelle blogger che fingono di leggere libri che, invece, si limitano a sfogliare, leggiucchiando qualche pagina qua e là al solo scopo di tirar fuori una recensione.
Sono stanca di queste guerre tra blogger combattute a suon di "io ricevo più libri di te... io partecipo a tutti gli eventi... io recensisco 300 libri l'anno e ne leggo 15 contemporaneamente...".
Un passo indietro davanti a quelle persone che si offendono se fai notare loro che leggere 200 romance è un po' diverso dal leggere, magari, 50 romanzi che richiedono un impegno mentale maggiore! Scusate, sarò snob, ma trovo un po' bieco sostenere che tutte le letture impegnino la mente allo stesso modo e, cosa ancora peggiore, non mi piace chi fa del numero di libri letti una gara o, peggio ancora, un vanto!
Un passo indietro davanti a quelle persone che si credono migliori di te perché leggono i classici e fotografano gli Adelphi!
Un passo indietro davanti a chi compra i followers su Instagram per attirare l'attenzione degli uffici stampa (e pure qui... mah!).
Un passo indietro, appunto, davanti a quelle Case Editrice che preferiscono mandare copie a chi ha più followers su Instagram e poi non è in grado di mettere in fila due parole per tirare fuori una recensione decente.
Un passo indietro davanti al marcio che c'è anche nel mondo dell'editoria: librai che parlano bene di libri che detestano, libri che vengono premiati senza alcun merito, autori che si permettono di puntare il dito e attaccare chi recensisce negativamente un loro libro.
Un passo indietro davanti a chi ha deciso che i blog sono morti e che per recensire un libro bastino 2500 battute su Instagram e una foto fatta bene; un passo indietro davanti a chi fa le cose solo per andare contro qualcun altro.
In questi ultimi mesi ho deciso di ridimensionare le collaborazioni con le Case Editrici, lasciando spazio solo a quelle che, ad oggi, si sono dimostrate serie, disponibili e, soprattutto, che hanno mostrato di apprezzare il mio lavoro.
Ho deciso di non leggere più quegli autori che davanti ad una critica mi lanciano anatemi e si permettono di venire qui ad insultarmi e a dire che non sono in grado di scrivere una recensione... gli stessi autori che, un anno prima, mi definivano una blogger bravissima!
Un passo indietro davanti a quelli che si dimostravano amici finché non hanno ricevuto una critica da parte mia; un passo indietro davanti a chi mi ha sorriso e poi mi ha pugnalata.
Ho deciso di fare pulizia: eliminare dagli "scaffali" della mia vita tutte quelle situazioni e quelle persone che, spesso, mi hanno fatto passare la voglia di sedermi davanti a questo schermo e parlarvi di un libro e delle emozioni che mi ha trasmesso.
Il 2019 sarà l'anno della libertà: voglio leggere meglio e lasciar spazio solo a chi mi fa star bene!