ANNA BOLENA. L'OSSESSIONE DEL RE || Alison Weir || Beat || 31 ottobre 2019 || 574 pagine
... l'amore non era la cosa piĆ¹ importante nella vita. Per lei, il potere occupava un gradino piĆ¹ alto rispetto al piacere, nella scala delle prioritĆ .
Anna non cederĆ alla corte di Enrico finchĆ© lui non le paventerĆ la possibilitĆ di poter indossare la corona e divenire Regina d'Inghilterra.
Saranno l'idea stessa del potere e dell'influenza che questo ha sugli altri a farle mettere da parte l'affetto e il rispetto per Caterina, l'attrazione fisica che prova per George Norris e, soprattutto, la mancanza di qualunque tipo di sentimento nei confronti di Enrico.
Durante i cinque anni che Enrico e Anna trascorreranno nell'attesa di potersi sposare e nei tre anni del loro matrimonio, infatti, Anna non parlerĆ mai di amore o di attrazione per il suo compagno; ciĆ² che la spingerĆ tra le sue braccia sarĆ la possibilitĆ di poter arrivare a un ruolo che le consenta di avere il comando.
Per lei Enrico rappresenterĆ il viatico alla Corona e sarĆ proprio in nome di quest'ultima che Anna non si concederĆ al Re fino a quando non avrĆ la certezza della celebrazione delle nozze.
Quella che la Weir ci racconta ĆØ la storia di una donna che ha trascorso l'infanzia e l'adolescenza sognando il vero amore, ma che, davanti al potere e alla ricchezza, decide di sacrificare i sentimenti in nome del trono. La Anna che conosceremo ĆØ molto diversa da quella che, nel 1533, verrĆ incoronata Regina d'Inghilterra. La ragazza gioiosa, allegra e piena di voglia di cambiare il pensiero sulle donne, si trasformerĆ , anno dopo anno, in una donna frustrata, nervosa, insicura e spesso preda di crisi isteriche.
La lunga attesa trascorsa tra l'inizio del suo rapporto con Enrico e la celebrazione delle loro nozze prima, e la continua influenza che Caterina e la figlia Maria avranno comunque su Enrico, portarono Anna ad uno stato continuo di stress che, amplificato dal mancato concepimento di figli maschi, compromise non poco il suo rapporto con Enrico.
Ripetuti furono i tradimenti, scoperti o meno, che Anna subƬ dal consorte. Dopo un'iniziale ribellione, la Bolena decise di fare buon viso a cattivo gioco, sperando cosƬ di riconquistare la stima e l'affetto di Enrico. Vile sarĆ , invece, il modo in cui lui la allontanerĆ da sĆ© e la farĆ condannare a morte per far spazio a quella Jane Seymour che diverrĆ la sua terza moglie.
Con questo secondo romanzo dei sei dedicati alle mogli di Enrico VIII, la Weir ci porta ad approfondire una delle figure femminili piĆ¹ discusse della storia.
Anna Bolena fu, effettivamente, apportatrice di una grande rivoluzione all'interno della Chiesa: fu per sposare lei che Enrico decise di scindere la Chiesa inglese da quella Romana.
Che avrebbero pensato i posteri di lei? Le generazioni future avrebbero detto che aveva influenzato un cambiamento fondamentale.
Ma mentre Enrico vedeva in tutto ciĆ² anche la possibilitĆ di appropriarsi delle ricchezze della Chiesa per poter rimpinguare le sue casse, Anna si preoccupava di ciĆ² che sarebbe accaduto ai bisognosi e spingeva affinchĆ© il marito creasse dei fondi per aiutarli.
Dalla penna della Weir esce una Bolena molto diversa e, a tratti, piĆ¹ amabile di quella descritta in altri libri. Anna deficitava sicuramente come madre e mostrava spesso un lato rancoroso e vendicativo, ma riusciva anche a essere generosa, tenera e appassionata con le persone a cui voleva bene.
Indimenticabile il pianto straziante che la coglierĆ durante le esecuzioni del fratello George e dell'amato Norris, entrambi ingiustamente accusati di essere stati suoi amanti.
Doloroso, commovente, appassionante il momento tragico della sua morte: mentre Anna rimette la sua anima nelle mani di Dio, il popolo, forse per la prima volta, la ama e la compatisce e vede Enrico come un uomo volubile e governato dai propri desideri.
Anche questo romanzo puĆ² essere letto a sĆ©, essendo autoconclusivo e non avendo alcun collegamento con il libro precedente, se non per quegli anni in cui Anna e Caterina condivisero lo stesso uomo e le stesse stanze. Vi consiglio, perĆ², di leggerli in ordine cronologico, proprio per avere l'opportunitĆ di scoprire meglio chi furono queste due donne, amiche prima e rivali poi, ma entrambe, in fondo, burattini nelle mani di un uomo dispotico e infantile.
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