Recensione 'Quel che resta' di Virginie Grimaldi - Edizioni e/o

QUEL CHE RESTA
Virginie Grimaldi
Edizioni e/o
28 febbraio 2024
280 pagine


ThĆ©o ha diciott’anni e alle spalle una vita difficile fatta di abbandoni, delusioni e sogni infranti. Tuttavia la affronta con tenacia, ha trovato lavoro come apprendista pasticcere e sta disperatamente cercando un alloggio. Nonostante la sua caustica ironia ĆØ un ragazzo buono e vuole credere che la vita possa riservargli un futuro migliore. Jeanne ha settantaquattro anni, ĆØ sola e triste. Da quando ha perso il marito, pochi mesi prima, vive di lacrime, ricordi e visite quotidiane al cimitero. Non vede sbocchi al suo sconforto, vivere le sembra ormai inutile. Iris ha trentatrĆ© anni ed ĆØ in fuga con una valigia verde. Ha lasciato la sua cittĆ , il suo uomo, il suo lavoro, ha cambiato numero di telefono e troncato i rapporti con tutti, e si nasconde a Parigi con la sola compagnia del segreto che si porta dentro. Provvede il destino a mettere quelle tre solitudini sotto lo stesso tetto. E la convivenza forzata, da principio sgradita a tutti, si rivelerĆ  una fonte inesauribile di eventi esilaranti o commoventi, ma comunque significativi, che cambieranno completamente la vita dei tre protagonisti. Con una scrittura fluida che trasuda ironia, Virginie Grimaldi ci ricorda che vivere ĆØ comunque e sempre la cosa piĆ¹ importante e che talvolta le speranze si concretizzano.


Tre vite che si intrecciano, tre esistenze apparentemente diverse e distanti che si annodano pian piano sino a comporre un'unica trama.

Jeanne ha perso il suo amato Pierre da pochi mesi e la sua vita ĆØ andata in frantumi: tutte quelle consuetudini, quei piccoli gesti e le abitudini quotidiane hanno perso ogni senso; la giornata inizia e finisce senza Pierre e per lei nulla ha piĆ¹ senso se non quel poco tempo che, quotidianamente, riesce a trascorrere al cimitero. LƬ si accomoda davanti alla lapide e racconta a Pierre ciĆ² che accade nella sua vita e in quella delle persone che conoscevano; esattamente come quando, ogni sera, a cena, si raccontavano le loro giornate, Jeanne cerca di trasformare il suo soliloquio in uno di quei semplici dialoghi tra coniugi di lunga data.
Iris ha 28 anni e sta fuggendo da una delle sue ennesime cicatrici, la piĆ¹ grande, la piĆ¹ dolorosa: un amore tossico e malato che, per anni, le ha impedito di essere sĆ© stessa. E a darle la forza di fuggire ĆØ stato qualcosa di inaspettato e immenso: una nuova vita!
E poi c'ĆØ ThĆ©o, 18 anni appena e una vita disastrosa alle spalle: una madre alcolizzata e un viavai continuo da una serie di istituti. Appena maggiorenne, fugge via e cerca un lavoro da apprendista pasticciere; vive in auto, davanti a una casa con le persiane blu, che racchiude, tra le sue mura, qualcosa che per ThĆ©o ĆØ prezioso quanto inarrivabile: una famiglia.

Jeanne, ThƩo e Iris sono tre fili sparsi, ognuno perso nel proprio dolore e nella propria solitudine. Le loro vite si intrecciano quando Jeanne, per arrotondare un po' la misera pensione con cui deve sopravvivere, decide di affittare una stanza del suo appartamento. Ma a quell'annuncio rispondono in due, nello stesso momento: ThƩo e Iris. E Jeanne, che in effetti di camere libere ne ha due, decide di accoglierli entrambi.

Quel che resta ĆØ il "classico" romanzo di Virginie Grimaldi, un'autrice che, sin dai suoi esordi, ci ha abituati a storie tenere e divertenti che nascondo, tra le loro pagine, momenti di dolore intenso, ma non sfociano mai nella pesantezza.
Durante la nostra esistenza incontriamo migliaia di persone con le quali creiamo legami invisibili che fanno di noi quello che siamo.
Le storie dei tre protagonisti si intrecciano pian piano, trasformando essi stessi da semplici coinquilini che nulla hanno, apparentemente, in comune, in un trio che usa l'ironia, il sarcasmo e, perchƩ no?, anche le lacrime, per aiutarsi a vicenda.
Pian piano, quelle che inizialmente sono semplici cene casuali consumate nello stesso momento e allo stesso tavolo, si trasformano in momenti di dialogo, confronto e incoraggiamento reciproco.

Ognuno di loro ha molteplici sfaccettature, che Grimaldi ci racconta con la leggiadria che contraddistingue la sua penna!
E cosƬ, mentre il primo capitolo ci colpirƠ allo stomaco con un inaspettato colpo di scena giƠ alla seconda pagina, nelle ultime righe ci renderemo definitivamente conto di quanto davvero la vita possa essere sorprendente e riservarci sorprese e incontri del tutto imprevedibili.

Non c'ĆØ un personaggio che prevale sugli altri; le loro storie procedono in parallelo e ognuno di essi ci regala emozioni uniche. Jeanne si rende conto di quanto la sua vita si sia fermata assieme al cuore del suo amato Pierre e di quanto la sua innata tristezza, quasi un velo che le ha fatto compagnia per tutta la sua esistenza, debba definitivamente essere sollevato.
Iris ĆØ l'emblema della forza delle donne ed ĆØ stato piacevole notare che l'autrice non l'ha "sfruttata" per l'ennesima storia sulla violenza contro le donne o per parlare di femminismo e resilienza. Iris ĆØ una ragazza come tante che, come tante, ĆØ incappata nel ragazzo sbagliato, ma ha avuto la forza di aprire gli occhi e fuggire. Non ĆØ un'eroina, non ĆØ una sopravvissuta, non erge uno scudo a difesa di sĆ© stessa, anzi... nel suo essere guardinga, le ĆØ facile lasciarsi andare, aprirsi agli altri, riprendere in mano la sua vita ripartendo da zero!

E poi c'ĆØ ThĆ©o! Ecco, lui, forse, riesce a scavare un po' piĆ¹ a fondo nel cuore del lettore! Lui che avrebbe tutte le carte in regola per essere il personaggio sopra le righe, quello problematico, insensibile, quello da convertire, ĆØ, invece, il piĆ¹ simpatico, il piĆ¹ divertente, il piĆ¹ pronto a gettarsi nella vita a capofitto!
ThƩo di calci ne ha presi tanti, di sofferenza ne ha vista e ne vede tanta. Eppure ha scelto di provarci, di buttarsi in quel marasma di strade parigine, di costruire qualcosa per sƩ, innanzitutto, e poi, chissƠ, per chi vorrƠ affiancarlo!
Tra una battutaccia e un sorriso sotto i baffi, ThƩo, Iris e Jeanne diventeranno Famiglia e noi non potremmo che guardarli da lontano e invidiarli anche un po'!

La Libridinosa

Cosa fai nella vita? Leggo!

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