Recensione 'Due settimane in settembre' di R. C. Sherriff - Fazi Editore


DUE SETTIMANE IN SETTEMBRE
R. C. Sherriff
Fazi Editore
13 settembre 2022
350 pagine


Ecco a voi la famiglia Stevens, intenta a prepararsi per la consueta vacanza annuale sulla costa inglese. I coniugi Stevens hanno visitato Bognor Regis per la prima volta durante la luna di miele e, da allora, questo viaggio ĆØ tradizione: ogni anno, accompagnati dai tre figli, alloggiano nella stessa pensione e seguono lo stesso programma accuratamente affinato. La pensione Vistamare ĆØ sempre piĆ¹ dimessa, ma che felicitĆ  prenotare una cabina in spiaggia un po’ piĆ¹ grande del solito e riscoprire dei luoghi tanto cari! Il signor Stevens torna riposato dalle passeggiate solitarie in cui riflette sulla propria vita, non priva di delusioni e rimpianti; la signora Stevens fa tesoro di un’ora trascorsa seduta in silenzio con il suo bicchiere di porto; la ventenne Mary assaggia il romanticismo per la prima volta; il giovane Dick evade dal malessere in cui ĆØ sprofondato con l’ingresso nel mondo del lavoro; il piccolo Ernie ha l’occasione di coltivare la sua passione: i treni e le stazioni. Ognuno, in famiglia, si gode questo breve idillio assaporando la vacanza momento per momento, consapevole che le cose potrebbero non essere le stesse, il prossimo anno.


Forse ĆØ vero che le vacanze estive di una volta non esistono piĆ¹; quelle in cui la famiglia al completo partiva per una localitĆ  costiera e trascorreva qualche settimana di relax fatta di cose semplici e in luoghi non proprio remoti!
Se ripenso alle mie vacanze estive, sicuramente la mia mente vola immediatamente alla costiera romagnola, dove, per tanti anni, con i miei genitori e i miei zii, trascorrevamo i canonici "quindici giorni di mare"!
Sempre lo stesso hotel, sempre lo stesso periodo, (quasi) sempre le stesse persone! La partenza in auto in orari ante-lucani per combattere il caldo (sono anziana, a quei tempi i climatizzatori nelle auto non erano ancora di serie!) e affrontare il lungo viaggio che, dalla Sicilia, ci portava a destinazione in quel di Rimini!
E una volta lƬ iniziava quella sorta di routine fatta di abiti leggeri, scarpe aperte, spiaggia, tanto cibo buono, passeggiate sul lungomare, sale giochi (ma quante ce n'erano?!) e poi le escursioni pomeridiane verso luoghi da visitare: San Marino, San Leo, Fiabilandia, l'Italia in miniatura, Gradara..

Forse anziana lo sto diventando davvero e, sicuramente, il tempo edulcora i ricordi, ma se ripenso a quei giorni, l'aggettivo che mi viene in mente ĆØ semplicitĆ ! Esistono ancora vacanze cosƬ? 

Due settimane in settembre ĆØ una storia che profuma di nostalgia! La famiglia Stevens ĆØ pronta per partire per le loro due settimane di relax; settimane attese da (quasi) tutti per tutto l'anno! Il capo-famiglia, Ernest, torna a casa dal lavoro e tira fuori la sua lista di cose da fare prima della partenza, assegnando alla moglie, Flossie, e ai tre figli, i compiti da svolgere per essere sicuro che tutto fili liscio!

E cosƬ la famiglia si mette in moto: c'ĆØ chi, in cucina, prepara i panini per il viaggio, chi porta il pappagallino a casa della vicina e chi, nello stesso momento, va da un'altra vicina ad affidarle le chiavi di casa perchĆ© sfami il gatto nei giorni di assenza.
L'ultima notte in casa ĆØ tremolante di emozioni: il baule ĆØ giĆ  sull'uscio, in attesa del fattorino che passi a ritirarlo, la famiglia si ritira nelle proprie camere con addosso l'emozione che anticipa la partenza!
La sera prima di lasciare la casa e partire per le vacanze era sempre un momento di festa in famiglia.
E l'indomani, tutti in piedi di buon'ora per affrontare la camminata verso la stazione dei treni e poi il viaggio che li condurrĆ  verso Bagnor, dove ad attenderli ci sono le camere del Villino Vistamare (cit.), lo stesso nel quale gli Stevens trascorrono le vacanze da ben vent'anni!

Sherriff ci racconta la semplicitĆ  di una famiglia e il modo diverso in cui ognuno dei componenti affronta le due settimane di relax a venire.
Se da una parte abbiamo Ernest che finalmente puĆ² liberarsi della monotonia di un lavoro d'ufficio poco gratificante e degli abiti che lo costringono alla scomoditĆ  durante tutto l'inverno, dall'altra c'ĆØ Flossie, la moglie, che, a differenza di tutti gli altri, vive questa breve rottura delle sue abitudini come qualcosa di destabilizzante.
Nonostante faccia buon viso a cattivo gioco, Flossie detesta viaggiare, non ama il mare, non le piace stare in spiaggia e, se potesse, trascorrerebbe le intere due settimane nel soggiorno del Vistamare, seduta accanto al camino (clima inglese, gente!), con un buon bicchiere di Porto e l'occorrente per il ricamo a portata di mano!

E poi ci sono i tre ragazzi Stevens: Mary, Dick ed Ernie. Mary ĆØ ormai un'adulta a tutti gli effetti e, a vent'anni, prova per la prima volta le emozioni di un'infatuazione estiva; Dick sfrutta le sue vacanze per riflettere sul futuro: dopo aver finito la scuola e aver iniziato a lavorare, si rende conto di essere insoddisfatto della sua vita. Ernie, dieci anni appena, ĆØ quello, tra tutti, che sicuramente si gode di piĆ¹ il mare, la spiaggia e la libertĆ  che la vacanza gli concede!

Con un ritmo tranquillo e senza grandi scossoni, l'autore ci accompagna, giorno dopo giorno, nelle attivitĆ  di famiglia, con una piccola sorpresa finale che li porta a riflettere su quanto tutto cambi e su come, forse, quella potrebbe essere l'ultima volta in cui si ritrovano tutti assieme per le vacanze estive.

A volte un po' lento nella parte centrale, Due settimane in settembre ĆØ comunque una storia che ricorda al lettore la semplicitĆ  delle piccole cose, come una focaccia mangiata in riva al mare o una passeggiata sotto le stelle mentre l'orchestra suona in spiaggia!
Gli Stevens sono una famiglia come tante, soverchiata dalla routine di una vita spesso troppo monotona, che vede in quelle due settimane di fine estate e in quel viaggio la possibilitĆ  di tornare ad essere loro stessi, rompendo la consuetudine invernale che li consuma e li impallidisce.

Anche in questo caso, come per Nuove abitudini, non si nota l'etĆ  del romanzo, pubblicato per la prima volta negli anni Trenta. La scrittura di Sherriff risulta moderna e mai banale. 
L'attenzione ai piccoli dettagli di un romanzo come questo, lo rende una lettura perfetta per staccare la spina e regalarsi qualche ora di spensieratezza!


La Libridinosa

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