2 novembre 2015

Recensione 'Noi due e gli altri' di Fionnuala Kearney–Neri Pozza

noi due e gli altriSINOSSI

Beth è una donna tradita, ferita per ben due volte da Adam, ai suoi occhi ormai nient’altro che un donnaiolo incallito e  bugiardo. La prima volta è stata capace di perdonare l’«innocente scappatella» del marito. Ha comprato con lui un rudere e l’ha trasformato in una bella casa di tre piani in sti¬le edoardiano, affacciata su un viale costeggiato da sicomori. Là ha accudito con cura Meg, la loro adorata bambina e,  al chiuso della mansarda rallegrata dalla luce che penetra da tre lati, ha ricavato il suo studio, dove ha composto le sue canzoni, e scacciato definitivamente l’ombra del primo tradimento.
Come perdonare, però, un marito che ti tradisce una seconda volta, per giunta con una «cameriera» che ha la metà dei suoi anni? E come non cadere dopo una simile doppia ferita nell’incertezza nei riguardi del mondo e di sé stessa? Sino al punto da accorgersi per la prima volta dell’esistenza di peli ingrigiti, di capelli non più splendenti e pensare che, al di là  di qualunque rotolo del Mar Morto,  Dio è indiscutibilmente maschio?
Adam si è reso conto di essere nei pasticci nell’istante stesso in cui ha incontrato Emma nel ristorante in cui lavora. Sguardi, occhiolini, sorrisi e poi, sul sedile posteriore del taxi… l’irrimediabile. Per un istante l’immagine di Beth, così bella, fedele e piena di talento ha attraversato la sua mente. Ma solo per un istante, perché subito dopo l’idea di fare sesso con una donna più giovane ha preso  il sopravvento, e Adam si è sentito riconciliato di nuovo con la vita a quarantatré anni.
Ogni Natale, da dieci anni, Adam arresta la sua auto dinanzi a una sontuosa casa di Hampstead, a Londra, con un regalo impacchettato con cura sul sedile del passeggero. E ogni  Natale scruta al di là delle finestre, cercando di cogliere quanto accade all'interno, poi mette in moto e si allontana.
In quella casa si cela qualcosa che Adam non ha mai osato confessare a Beth.  Ma, è noto, nessun segreto resiste alle circostanze della vita. Da quel lussuoso appartamento  di Hampstead si riverserà, infatti, su Beth, sulla ormai diciannovenne Meg e su Adam stesso un ciclone a confronto del quale quello rappresentato dalla sfrontata, giovane Emma non è che una piccola tempesta.

TITOLO: Noi due e gli altri You, Me and Other People
AUTORE: Fionnuala Kearney
TITOLO ORIGINALE: You, me & other people
TRADUZIONE A CURA DI: Cristiano Peddis
EDITORE: Neri Pozza
DATA DI PUBBLICAZIONE: 14 ottobre 2015
PAGINE: 415
ISBN: 9788854510807

TRAMA 10
PERSONAGGI 10
STILE 9
INCIPIT 9
FINALE 10
COPERTINA 10

Letto in 4 giorni

1 novembre 2015

Novità nella Stanza Librosa Ottobre 2015 + To Be Read Novembre 2015



Buongiorno lettori e buon novembre a tutti!
Come è andato il mese di ottobre per le vostre letture? Io sto cercando di riprendere un ritmo decente, ma pare proprio che questa cosa sia impossibile! Credo che dovrò rassegnarmi e farmene una ragione.
Ottobre non è stato propri un mese da buttare, ma tutto sommato, lontano da quella che era la mia solita media.
Però è stato anche un mese che mi ha dato una grande gioia: quella di andare in diretta su Radio Deejay e parlare del mio blog e della mia passione per i libri! Scusate eh, ma son sempre soddisfazioni!

27 ottobre 2015

Una tranquilla mattina in radio

Legenda

* voce di Baba
* voce di Laura

div57

Giovedì 22 ottobre. Ore 9.15. Come ogni mattina sono alle prese con il mio solito giro di pulizie casalinghe. Solitamente le mie orecchie sono occupate dagli auricolari del telefono e dalle voci di Laura e Baba che sghignazzano per qualche svariato motivo.

Noi non sghignazziamo!

Sì, cari lettori, noi tre ci sentiamo quasi ogni mattina. Tutte e tre assieme: chiamata di gruppo...che bella invenzione, eh?!

Veramente la videoconferenza l'ho inventata io e Burro ha fatto da cavia.

Poi ci sono anche le mattine in cui ci vediamo su Skype, solitamente per definire dettagli di challenge e giveaway o per coordinare i vari impegni dei blog.

L'80% sono  minchiate cretinate
No no, sono proprio minchiate

Giovedì mattina, invece, le due simpatiche donnine chissà dove erano! Ah già... Laura aveva appena scritto in chat che stava per portare fuori Lamù (la sua padrona cagnolina) e di Baba ancora nessuna notizia.
Così, giusto per non morire nel silenzio di casa mia,

Silenzio? Quattro cani e tre gatti e un Folletto, chiamalo silenzio!

ho acceso la radio. Ed ero lì, proprio nella Stanza Librosa, quando ho sentito che da Fabio Volo si parlava di libri e lettori.
Frase fatidica (quella che a me e ai lettori forti fa sempre venire il nervoso!): "In Italia il 57% della popolazione non legge neanche un libro l'anno".

E che fanno allora?
Guardano Barbara D'Urso
Oddio, preferivo non saperlo!
Ma no, dai, ha scritto anche lei qualche libro
Ok, basta, me ne vado.
Dici che ha un ghostwriter?
Sto povero cristo!

Il nervoso!!! Occhi fuori dalle orbite, fumo che usciva dalle orecchie e il mio cervello che continuava a chiedermi: <<Perché non ti intervistano mai?>> Eh, perché?

Perché sei acida, in confronto a te l'aceto balsamico è zucchero

Prendo l'iPad e mando una mail:

No, l'iPad ce l'hai già incollato alla mano, scimunita
Dovrebbero vietarti di mandare le mail
Io di libri ne leggo 100 ogni anno. Che dite? Tengo alta la media?
Sborona!!!
Sborona!!!

E per me la cosa si era chiusa lì. Peccato che, neanche due minuti dopo, sul mio cellulare appaia uno 02... qualcosa.
Penso: "Vediamo cosa vuole oggi lo Sky"
Rispondo: "Pronto"
E di là: "Ciao, ti chiamo da Radio Deejay, ho appena visto il tuo blog. Ti va di andare in diretta con Fabio?"
Cervello: "Laura ti sta facendo uno scherzo. Riattacca. No. Aspetta. Il numero di Laura è memorizzato. Rispondi in maniera seria. Sbrigatiiiiiiiii"

Sempre io!

Io: "Certo che mi va!"

Figurati!
Ma veramente quella che voleva andare in radio ero io, stronza!
Si può dire stronza? Beh, abbiamo detto minchiona!

Cervello: "Eh certo, noi oggi ci siamo alzati dal letto pensando <<oggi me ne sto a parlare un paio di minuti con Fabio Volo, poi spolvero e magari passo anche il Folletto sui pavimenti, così giusto per variare la solita routine"

Ma la pianti?

Nei tre minuti successivi io ho, nell'ordine:
⦁    preso il telefonino di mio figlio, chiamato Baba e urlato di mettere subito su radio deejay, per poi riattaccare prontamente

Immaginatevi la voce della Befana che mi strilla "METTI SUBITO SU RADIO DEEJAY"  e butta giù. Ma ovviamente, la parola radio deejay non era chiara, ma boffonchiata. Quindi chiamo Tina per saperne di più.
Immaginatevi me, col cappotto, le chiavi in mano, gli occhiali da sole e un cane implorante che vuole uscire. Rispondo al telefono e Baba che mi dice "ma Laura va su radio deejay?" IL PANICO!
Metti subito su radio deejay, che io qui la radio non ce l'ho
C'è lo streaming, Baba
Ah già, è vero!

⦁   mandato sms a raffica a mia sorella e mio marito che non capivano perché mi ostinassi a dir loro di ascoltare Fabio Volo
⦁    scritto in chat per avvisare il resto delle LGS che stavo per andare in diretta
⦁    scritto su Facebook che La Libridinosa stava per andare su Radio Deejay

Ho capito, manco incontrassi il Papa!

⦁    chiuso i cani in una stanza per evitare che partisse un coro di ululati in diretta radiofonica

Poveri, magari volevano dire la loro!
Lanci la pietra e poi nascondi la mano?

⦁    pregato ardentemente qualunque dio esistente che non mi venisse un attacco di tosse, che il mio cervello malefico rimanesse collegato alla mia bocca e non mi facesse gettare fuori una serie di minchiate come sono solita fare

No, tranquilla, sei stata serissima... molto sicula!

Dopo una decina di minuti, una gentilissima ragazza mi ha richiamata,

Minchia, di solito sono tutte arpie, questa invece era tutta gentilissima!

ha cercato di tranquillizzarmi (credo che sentisse il mio tremore sin lì) e poi mi ha lasciata in balìa di Fabio.

L'amico tuo, Fabio!

Primo pensiero: "uh, ma pensa... lo sento sempre in radio e adesso gli parlo al telefono!".

Bugiarda! Il tuo primo pensiero è stato "se mi chiede di un suo libro, cosa gli dico?"
Bugiarda 2: Fabio Volo non lo ascolti mai!
No, infatti stai al telefono con noi

Un paio di chiacchiere, due domande per capire chi sono, cosa faccio, come riesco a leggere così tanto e poi... malefico, Fabio... "Consigliaci due libri"
Cervello: "DUE? DUE? FABIO SOLO DUE? MA CHE DUE E DUE? NON DUE AL QUADRAT0? AL CUBO?"
Panico...terrore...odio profondo per chiunque ti costringa a scegliere.
Cervello: "Ok, butta lì un thriller, tra l'altro molto bello, che i thriller piacciono sempre a tutti. Non dire Bianchini che sembri paracula, che giusto oggi esce il film, mi raccomando! Guardati attorno, cretina! Chi vedi sempre in giro per casa? (Detta così sembro matta, eh! Ma vi giuro che sono parzialmente sana di mente!)"

Parzialmente...

Uuuuuh, Cesare! Cesare mon amour! Il vecchiaccio sociopatico e scorbutico che mi ha rubato il cuore a gennaio e non l'ha più mollato!

Per forza, sei te tra vent'anni!
No no, lo è già adesso... uguale uguale!

Recupero la mia nonchalance e dico (come fosse la cosa più normale del mondo!): "Un thriller della Garzanti... bla bla bla... e "La tentazione di essere felici" di Lorenzo Marone".
Ecco, fatto, ho dato due titoli!

Brava, complimenti, vuoi l'applauso?
E comunque il Garzanti te lo avevo consigliato io, ma a me Fabio non mi chiama mica!
E neanche uno farina del tuo sacco!


DA GIOVEDì IN POI...

Da giovedì è successo di tutto. Innanzitutto Lorenzo che mi ha ringraziata in tutti i  modi (e tutti i laghi!).

Ci rifacciamo pure alle canzoncine di Sanremo, adesso... non hai ritegno!

Lorenzo caro, io te lo dico qui, davanti agli occhi del mondo: ci sono due cose che mi hanno conquistata di te. La prima, ovviamente, è il tuo romanzo (bello, bello, bellissimo!). La seconda è la tua umiltà (e te lo dice una che, nel suo piccolo, di autori ne ha conosciuto più di uno!).

Ma hai finito di sleccazzare in giro?
Sboronaggine a mille!!!

Ecco, il libro di Lorenzo va letto, perché è un libro per la vita. E Lorenzo è una di quelle persone che nei libri ci mette l'anima e si vede!

Lorenzo, non me ne volere, ti adoro pure io. Però, Laura, BASTA BASTA BASTA BASTA!
Io, fossi Lorenzo, inizierei a preoccuparmi!
Guarda che è sposato...
Con figlio!

Come dicevo, è successo il finimondo: innanzitutto, giovedì, il blog ha avuto un picco di visite che manco se avessi pagato Google avrei mai pensato di vedere: 3464 visite in un solo giorno. La pagina Facebook ha appena raggiunto (e superato) i 2000 Mi piace. Anche su Twitter ed Instagram c'è stato un picco di followers. E io, ovviamente, non posso che dirvi GRAZIE!

E vabbè...continuiamo!
Miii... sei vippa!
E partecipate all'hashtag #vippatu

Ma proprio tutto questo, ha portato me e le altre due scimunite amiche mie a chiederci quanto alto sia il potere mediatico di una radio. Perché, insomma, La Libridinosa non è nata ieri. Il blog è online da due anni e mezzo, la pagina facebook da poco meno e il libro di Lorenzo è in libreria da quasi un anno.

Ecco, brava, hai fatto la cronologia. Quindi?

Eppure, negli ultimi giorni, ho ricevuto tantissimi messaggi di persone che hanno scoperto il mio angolino proprio grazie al mio intervento in radio;

Io non la sopporto più, eh
Se dici un'altra volta radio, urlo!

altrettanti mi hanno chiesto di ripetere loro i titoli che ho segnalato. E sono tantissimi quelli che mi hanno scritto di essere lettori sporadici, ma, dopo avermi ascoltata, sono andati in libreria a cercare il romanzo di Lorenzo.

Ecco che risollevi le sorti dell'editoria italiana con una telefonata in radio. Vola basso!
C'è un adesivo con donnina che si strappa i capelli?

A questo punto, sorge spontanea una domanda: quanti italiani in più si approccerebbero alla lettura se avessero uno stimolo? Tre minuti in radio sono bastati per far crescere le mie pagine in maniera esponenziale e per far andare tanta gente in libreria alla ricerca del libro di Lorenzo.

Ok, questo post è stato fatto per farci incazzare!

Italiano popolo di pecoroni o, molto più semplicemente, pochi stimoli alla lettura?

Poche radio!
Libridinosa for President!
Fabio, ti prego, chiama tutti come il Papa!

Per carità, c'è stata anche una discreta percentuale di gente che mi ha accusata di girarmi i pollici per giornate intere. E qui le due signorine sedute a fianco a me (ah no, stiamo su skype) potranno venire in mio soccorso e confermare che non è così.

No, tu pulisci anche le fughe
Gli zoccolletti
Uh, e fai tante torte!
Tante tante!!!

Voi cosa ne pensate? Cosa vi porta a leggere o non leggere?

Ma lo sapete che la libridinosa è andata in radio?
Davvero? Non lo sapevo!

Nota della Libridinosa: nessuna blogger è stata torturata per stilare questo post. Tutto ciò che Laura e Baba hanno detto è frutto dei loro cervelli; alla Libridinosa è stato impedito di rispondere a tono.



26 ottobre 2015

Recensione 'L’inganno' di Charlotte Link–Corbaccio

l'ingannoSINOSSI

Quando Jonas e Stella Crane ricevono la visita della madre biologica del loro bambino, Sammy, capiscono che stanno per precipitare in un incubo. Il nuovo compagno di Terry è un uomo violento, un manipolatore e di sicuro non è mosso dall’impulso di appagare il desiderio della giovane donna di rivedere il figlio dato in adozione appena nato. Dentro un incubo, invece, si trova già Kate Linville, poliziotta di Scotland Yard, da quando il padre, ispettore di polizia in pensione, è stato trovato brutalmente assassinato a casa sua nello Yorkshire. Kate non si fida degli agenti che si occupano del caso, sa che suo padre nel corso di un’integerrima carriera si è fatto molti nemici fra i delinquenti che ha contribuito ad arrestare, ma tutte le indagini in quella direzione sembrano portare a un punto morto. E nel frattempo una donna viene uccisa nello stesso identico modo. Una donna apparentemente estranea alla vita di Richard Linville… Famiglie apparentemente estranee l’una all’altra, persone che nulla hanno in comune se non il disperato bisogno di nascondere i lati oscuri della propria vita, finché un assassino che da anni cova un odio feroce non tenterà di unire il loro destino in un mortale disegno di vendetta. Charlotte Link fa ancora centro con un thriller che lascia col fiato sospeso fino all’ultima pagina e che mostra come la normalità di una vita non sia spesso altro che una facciata che nasconde realtà oscure e inquietanti.

TITOLO: L'inganno Die Betrogene: Kriminalroman
AUTORE: Charlotte Link
TITOLO ORIGINALE: Die Betrogene
TRADUZIONE A CURA DI: Alessandra Petrelli
EDITORE: Corbaccio
PAGINE: 432
DATA DI PUBBLICAZIONE: 8 ottobre 2015
ISBN: 9788867000838

TRAMA 7
PERSONAGGI 8
STILE 8
INCIPIT 9
FINALE 8
COPERTINA 8


Letto in 4 giorni

23 ottobre 2015

Recensione 'Voli acrobatici e pattini a rotelle' di Fannie Flagg–Bur

voli acrobatici e pattini a rotelleSINOSSI

La signora Sookie di Point Clear, in Alabama, ha appena accompagnato all’altare l’ultima delle sue figlie e si prepara a godersi il meritato riposo. Un giorno però, Sookie riceve una lettera dalla figlia dell’ex governante di sua madre, morta di recente, che le rivela una verità inaspettata. Da quel momento inizia per lei un’avventura nel passato, precisamente nella California degli anni Quaranta, dove un’irrefrenabile donna di nome Fritzi ha rilevato assieme alle sorelle la stazione di servizio del padre. La Wink’s Phillips 66, una pompa di benzina gestita da sole ragazze e per di più in pattini a rotelle, diventa presto leggenda. Un viaggio tra i decenni e le generazioni, durante il quale la realtà, pagina dopo pagina, tra qualche lacrima e tanti sorrisi, si ridisegna nelle forme più inaspettate.

TITOLO: Voli acrobatici e pattini a rotelle The All-Girl Filling Station's Last Reunion
AUTORE: Fannie Flagg
TITOLO ORIGINALE:
The all-girl filling station's last reunion
TRADUZIONE A CURA DI: Roberta Zuppert
EDITORE: Bur – Rizzoli
DATA DI PUBBLICAZIONE: 18 giugno 2014
PAGINE: 396
ISBN: 9788817081399

TRAMA 9
PERSONAGGI 10
STILE 10
INCIPIT 9
FINALE 10
COPERTINA 10


Perfezione Libridinosa

Letto in 3 giorni

21 ottobre 2015

Associazione a delinquere–Chiacchiere tra noi: Caro blogger ti scrivo: cose da scrivere e non scrivere quando si contatta un blogger

Buongiorno amici lettori!
Eccoci arrivati al sesto appuntamento con le nostre chiacchierate (Lauraaaa, Salviaaaa ma già è il sesto? Ammazza quanto parliamo!).
Questa puntata ha avuto una lunga gestazione. All’inizio infatti avevamo pensato ad un altro argomento, totalmente diverso, però… ecco… si insomma, è arrivato, lui, il maledetto blocco dello scrittore. E fu così che proprio noi tre siamo rimaste senza parole…

airplane-panic-o

No no, calma. Non potevamo mica far passare ottobre senza questo prezioso appuntamento. Abbiamo deciso di comune accordo di cambiare argomento. Essenzialmente è andata così…

La Libridinosa: ragazzeeee, io non so che scrivere per la chiacchierata
Eliza: allora cambiamo argomento
Salvia: cambiamo? Cambiamo!!

Ma non preoccupatevi perché il vecchio argomento prima o poi lo useremo, era molto… gustoso!

Per il mese di ottobre invece l’argomento sarà Caro Blogger ti scrivo… Cosa scrivere e non scrivere quando si contatta un blogger



Il pensiero di Eliza


Dai ammettiamolo, questo è un argomento paraculo, e passatemi il francesismo (si potrà scrivere paraculo su Blogger o Google mi oscura? Mah, assaporiamo il brivido del proibito). Le nostre caselle mail sono infatti il ricettacolo di tutto ciò che produce la blog sfera, dai tipi seri e gentili che hanno un vero interesse a contattarti, alle pubblicità, fino allo spam più bieco col quale ti propongono interessanti finanziamenti (ma di che???). Ora, tralasciamo queste ultime due categorie anche se ce ne sarebbero di cose divertenti da dire e pensiamo piuttosto ad un autore tipo che propone ad un blogger tipo il suo libro per una recensione o una segnalazione. Cosa deve scrivere e cosa deve assolutamente evitare per essere preso in considerazione (o almeno sul serio)?
In realtà noi poveri blogger non pretendiamo la luna, non vogliamo carte bollate, non chiediamo un patto col sangue ma solo semplice buon senso e buona educazione. Cosa fate quando conoscete per la prima volta una persona? Vi presentate! Ecco perché non farlo se mi scrivete? E poi sarebbe carino indicare perché mi stai scrivendo: cosa vuoi? Una recensione, una segnalazione, un gelato al cioccolato? Cosa?? A questo punto magari il buon senso prevede che, dovendo “vendere” il tuo libro, come dire…tu magari mi dicessi di che cavolo parla il tuo libro!! E infine.. un grazie, un saluto, una firma, un ciao ciao con la manina! Così, giusto per lasciarci in amicizia…
Cosa evitare? Evitate mail copia e incolla. Lo so, ne spedite a centinaia, ma fidatevi danno l’idea di sciatto e poco serio e si notano dalla prima parola. Evitate assolutamente mail tipo “Ecco il mio libro…link”… scusa chi sei? Cosa vuoi? Chi ti conosce??
Infine vi lascio con due consigli spassionati. Primo, informatevi sul blog a cui state scrivendo, sfogliatelo, leggiucchiate qua e là per capire se il vostro libro possa rientrare o meno nelle letture tipo del suo amministratore. Secondo, non insistete, se vi viene detto no non continuate a proporre il vostro lavoro, un grazie e amici come prima, perché non è cattiveria, non sempre un libro può interessare o non sempre si ha il tempo per tutti. Sarà un sollievo per il blogger e, caro autore, ci farai veramente il figurone di persona intelligente ed educata! Vuoi mettere di questi tempi?!


Il pensiero della Libridinosa 
Caro blogger ti scrivo, così mi distraggo un po’...
Ecco, citando una famosa canzone di Lucio Dalla, mi chiedo se, tante volte, chi scrive a noi blogger non sia davvero distratto. Come dite? No? Non è distrazione? Ah, è proprio stronzaggine? Uh, scusate anche me per il francesismo!
Io ve lo dico subito: il 95% delle mail che mi arrivano, le cestino dopo neanche due righe lette.
Quando mi ritrovo davanti ad un “cara redazione...”, io butto via come se non ci fosse un domani. Inizialmente mi saliva il nervoso, ma talmente tanto che mi veniva voglia di girare per l’Italia in cerca dei mittenti di tali mail e prenderli a calci nel sedere per tutta la nostrana penisola. Anche perché, tutto sommato, il nome del mio blog è abbastanza chiaro, no? LA Libridinosa. LA = articolo determinativo, femminile SINGOLARE. Singolare... una, io sono una sola. Non ho una redazione, non ho dei sottoposti, non ho folletti di Babbo Natale o schiere di Minions che mi aiutano a gestire il blog. Faccio tutto da me! Quindi, cari simpaticoni che scrivete alla mia redazione, sappiate che quell’introduzione puzza di mail copia-incolla!
Poi mi sono dovuta arrendere all’evidenza: di mail così ne arrivano almeno una trentina a settimana; quindi, costi di benzina, tempo a disposizione e famiglia a carico, rendono il mio obiettivo non perseguibile!
Un altro genere diffuso di e-mail che irrita abbastanza me e le mie colleghe è quello che inizia con “Ciao, sono Pinco Pallo (giuro, sino ad oggi non mi ha scritto nessuno con questo nome, ma non si sa mai!), seguo sempre sempre semprissimo il tuo blog, mi piace assai assai, quindi mi farebbe piacere se tu potessi segnalare il mio romanzo e magari, se ti va, anche recensirlo.”
Per un momento mi illudo (che volete farci? Sono femmina, umana, faccio la blogger e sono anche un po’ sborona. Vero, ragazze?!!!). Quindi scorro entusiasta la mail e mi ritrovo una scheda informativa, con tanto di copertina e sinossi, di un fantasy/un distopico/un romance/ un chick-lit di quelli rosa che più rosa non si può.
Ecco, dimmi caro Pinco Pallo dei miei stivali... sii sincero, a me puoi dirlo, so che appaio fortemente stronza e permalosa, ma faccio un fioretto e ti abbuono 10 stronzate in un colpo solo se mi garantisci sincerità. I casi qui sono solo due: o tu hai sbagliato ad inserire il mittente o pensi che io sia una cretina che glisserà sul fatto che dichiari beato e beone di seguirmi e, invece, si capisce benissimo che non tu nel mio blog non ci sei mai passato, manco per sbaglio, neanche quella volta che alla rotonda dovevi girare per Cremona e, invece, ti sei ritrovato a Soresina!
E allora, per tirare un attimo una conclusione, che qui si fa tardi e io avrei anche da leggere, se volete sapere come si scrive ad un blogger, potete leggere ciò che vi ha detto Laura prima di me oppure contattare Monica Coppola, bravissima scrittrice, donna in miniatura, ma tanto gnocca e simpatica da morire che, a suo tempo, mi scrisse dicendomi chiaramente che sapeva benissimo che io, magari, il suo libro lo avrei schifato, che era cosciente del fatto che rischiava il linciaggio da parte mia e anche quattro sputi in faccia se ci fossimo incontrate, ma, insomma, le stavo simpatica, le piaceva il fatto che ero riuscita a fanculizzare (anche se solo tramite recensione) un certo Bianchini e che lei avrebbe davvero avuto piacere di farmi leggere il suo primo romanzo e di avere una mia recensione. Perché Monica abbia deciso di sottoporsi a quella gogna, io non l’ho ancora capito. Il punto è che lei ha saputo catturare la mia attenzione con la sua sincerità, con la sua simpatia e con la sua spontaneità. Non mi ha presa in giro, il suo libro l’ho letto, l’ho amato e a lei non ho mai sputato in faccia, neanche quando ci siamo incontrate di persona. Vero, Monica? Diglielo tu a ‘sti disgraziati che io,
tutto sommato, sono una personcina civile!
Il pensiero di Salvia - "Desperate Bookswife"

Ohh, che argomento di tutto rispetto questo. Complimenti a colei che ha partorito questa idea geniale...
Quando ho aperto il blog mai più avrei pensato in così poco tempo di essere tempestata da e-mail contenenti richieste varie, e invece mi sono montata la testa e adesso sono convinta di essere una persona famosa hi hi hi. No, scherzi a parte, tutti coloro che hanno un blog attivo e non - dopo capirete perchè- ricevono e-mail di ogni genere da un sacco di mittenti, provenienti dai posti più strani e con i nomi più impronunciabili. Spesso però la maleducazione o/e proprio il cattivo gusto regnano indisturbati, infastidendo alquanto colui che riceve tonnellate di posta ogni settimana.
1) Buone maniere: se mi presento a casa di un estraneo difficilmente entrerò rompendo il vetro del salotto con un mattone e mi metterò a cantare le canzoni di Nino D'Angelo sul tappeto persiano di Nonna Fulvia con le scarpe sporche di cacca del gatto Ettorino. Quindi, se invierò una mail ad un estraneo, nell'oggetto scriverò il motivo del messaggio , poi saluterò e mi presenterò, dopo di che spiegherò il motivo del messaggio, fosse anche solo fare amicizia con il blogger in questione.
2) Semplice e intuitivo, come l'I-Phone: se ho deciso di vendere l'aspirapolvere al vicino di casa, non gli citofonerò per descrivergli il travaglio di mia madre - anche se la tecnica del "confondi l'avversario per sopraffarlo" potrebbe essere una strategia- , ma gli dirò che ho comprato il Folletto e la mia vecchia Aspira-Lava è un'occasione che non va sottovalutata. Caro Blogger, sono un autore e vorrei chiederti se ti andrebbe di pubblicizzare o leggere il mio libro. So che del mio cavallo bolso non ti frega nulla, quindi ti saluto. Nel caso fossi interessato ti lascio di seguito le informazioni sul mio libro...
3) Stalking = reato: nel caso il mio vicino di casa non fosse interessato all'acquisto o nemmeno fosse interessato a ricevere in regalo la mia favolosa Aspira-Lava (che per comodità chiameremo Pina), cercherò di evitare le serenate sotto casa sua, ma sopratutto difficilmente gli bucherò le gomme della macchina, ma sono certa che se anche mi attaccassi semplicemente al suo campanello...lui potrebbe chiamare i carabinieri o peggio ancora...la neuro. Sono certa che se mi verrà sbattuta una porta sul naso per svariati motivi, non insulterò il blogger in questione, non gli intaserò la posta elettronica e non gli invierò il cadavere di un piccione tramite posta prioritaria.
4) Se non conosco bene le abitudini igieniche del mio vicino di casa, nel tentativo di vendergli la Pina, non gli dirò "tu che pulisci tre volte al giorno", per poi scoprire sul momento che sul tappeto di Nonna Fulvia vivono indisturbati muschi e licheni accompagnati da scarrafoni, va bene che gli affari sono affari, però un po' di furbizia per non farmi mandare a quel paese dopo meno di 30 secondi!! Se devo scrivere ad un blogger evito le e-mail copia-incolla, ma se devo risparmiare tempo perchè gioca la juve... almeno l'introduzione personalizzata non la dimentico. ma sopratutto non "sboroneggio" scrivendo di essere un assiduo frequentatore del blog se non ci sono mai entrato. Eviterò figure imbarazzanti.
Ok mi hanno fatto segno di tagliare, devo salutarvi e mi scuso per essermi dilungata, come al solito!