* voce di Baba
* voce di Laura
Giovedì 22 ottobre. Ore 9.15. Come ogni mattina sono alle prese con il mio solito giro di pulizie casalinghe. Solitamente le mie orecchie sono occupate dagli auricolari del telefono e dalle voci di Laura e Baba che sghignazzano per qualche svariato motivo.
Noi non sghignazziamo!
Sì, cari lettori, noi tre ci sentiamo quasi ogni mattina. Tutte e tre assieme: chiamata di gruppo...che bella invenzione, eh?!
Veramente la videoconferenza l'ho inventata io e Burro ha fatto da cavia.
Poi ci sono anche le mattine in cui ci vediamo su Skype, solitamente per definire dettagli di challenge e giveaway o per coordinare i vari impegni dei blog.
L'80% sono minchiate cretinate
No no, sono proprio minchiate
No no, sono proprio minchiate
Giovedì mattina, invece, le due simpatiche donnine chissà dove erano! Ah già ... Laura aveva appena scritto in chat che stava per portare fuori Lamù (la sua padrona cagnolina) e di Baba ancora nessuna notizia.
Così, giusto per non morire nel silenzio di casa mia,
Così, giusto per non morire nel silenzio di casa mia,
Silenzio? Quattro cani e tre gatti e un Folletto, chiamalo silenzio!
ho acceso la radio. Ed ero lì, proprio nella Stanza Librosa, quando ho sentito che da Fabio Volo si parlava di libri e lettori.
Frase fatidica (quella che a me e ai lettori forti fa sempre venire il nervoso!): "In Italia il 57% della popolazione non legge neanche un libro l'anno".
Frase fatidica (quella che a me e ai lettori forti fa sempre venire il nervoso!): "In Italia il 57% della popolazione non legge neanche un libro l'anno".
E che fanno allora?
Guardano Barbara D'Urso
Oddio, preferivo non saperlo!
Ma no, dai, ha scritto anche lei qualche libro
Ok, basta, me ne vado.
Dici che ha un ghostwriter?
Sto povero cristo!
Il nervoso!!! Occhi fuori dalle orbite, fumo che usciva dalle orecchie e il mio cervello che continuava a chiedermi: <<Perché non ti intervistano mai?>> Eh, perché?
Perché sei acida, in confronto a te l'aceto balsamico è zucchero
Prendo l'iPad e mando una mail:
No, l'iPad ce l'hai già incollato alla mano, scimunita
Dovrebbero vietarti di mandare le mail
Io di libri ne leggo 100 ogni anno. Che dite? Tengo alta la media?
Sborona!!!
Sborona!!!
E per me la cosa si era chiusa lì. Peccato che, neanche due minuti dopo, sul mio cellulare appaia uno 02... qualcosa.
Penso: "Vediamo cosa vuole oggi lo Sky"
Rispondo: "Pronto"
E di là : "Ciao, ti chiamo da Radio Deejay, ho appena visto il tuo blog. Ti va di andare in diretta con Fabio?"
Cervello: "Laura ti sta facendo uno scherzo. Riattacca. No. Aspetta. Il numero di Laura è memorizzato. Rispondi in maniera seria. Sbrigatiiiiiiiii"
Penso: "Vediamo cosa vuole oggi lo Sky"
Rispondo: "Pronto"
E di là : "Ciao, ti chiamo da Radio Deejay, ho appena visto il tuo blog. Ti va di andare in diretta con Fabio?"
Cervello: "Laura ti sta facendo uno scherzo. Riattacca. No. Aspetta. Il numero di Laura è memorizzato. Rispondi in maniera seria. Sbrigatiiiiiiiii"
Sempre io!
Io: "Certo che mi va!"
Figurati!
Ma veramente quella che voleva andare in radio ero io, stronza!
Ma veramente quella che voleva andare in radio ero io, stronza!
Si può dire stronza? Beh, abbiamo detto minchiona!
Cervello: "Eh certo, noi oggi ci siamo alzati dal letto pensando <<oggi me ne sto a parlare un paio di minuti con Fabio Volo, poi spolvero e magari passo anche il Folletto sui pavimenti, così giusto per variare la solita routine"
Ma la pianti?
Nei tre minuti successivi io ho, nell'ordine:
⦁ preso il telefonino di mio figlio, chiamato Baba e urlato di mettere subito su radio deejay, per poi riattaccare prontamente
⦁ preso il telefonino di mio figlio, chiamato Baba e urlato di mettere subito su radio deejay, per poi riattaccare prontamente
Immaginatevi la voce della Befana che mi strilla "METTI SUBITO SU RADIO DEEJAY" e butta giù. Ma ovviamente, la parola radio deejay non era chiara, ma boffonchiata. Quindi chiamo Tina per saperne di più.
Immaginatevi me, col cappotto, le chiavi in mano, gli occhiali da sole e un cane implorante che vuole uscire. Rispondo al telefono e Baba che mi dice "ma Laura va su radio deejay?" IL PANICO!
Metti subito su radio deejay, che io qui la radio non ce l'ho
C'è lo streaming, Baba
Ah già , è vero!
⦁ mandato sms a raffica a mia sorella e mio marito che non capivano perché mi ostinassi a dir loro di ascoltare Fabio Volo
⦁ scritto in chat per avvisare il resto delle LGS che stavo per andare in diretta
⦁ scritto su Facebook che La Libridinosa stava per andare su Radio Deejay
⦁ scritto in chat per avvisare il resto delle LGS che stavo per andare in diretta
⦁ scritto su Facebook che La Libridinosa stava per andare su Radio Deejay
Ho capito, manco incontrassi il Papa!
⦁ chiuso i cani in una stanza per evitare che partisse un coro di ululati in diretta radiofonica
Poveri, magari volevano dire la loro!
Lanci la pietra e poi nascondi la mano?
⦁ pregato ardentemente qualunque dio esistente che non mi venisse un attacco di tosse, che il mio cervello malefico rimanesse collegato alla mia bocca e non mi facesse gettare fuori una serie di minchiate come sono solita fare
No, tranquilla, sei stata serissima... molto sicula!
Dopo una decina di minuti, una gentilissima ragazza mi ha richiamata,
Minchia, di solito sono tutte arpie, questa invece era tutta gentilissima!
ha cercato di tranquillizzarmi (credo che sentisse il mio tremore sin lì) e poi mi ha lasciata in balìa di Fabio.
L'amico tuo, Fabio!
Primo pensiero: "uh, ma pensa... lo sento sempre in radio e adesso gli parlo al telefono!".
Bugiarda! Il tuo primo pensiero è stato "se mi chiede di un suo libro, cosa gli dico?"
Bugiarda 2: Fabio Volo non lo ascolti mai!
No, infatti stai al telefono con noi
Un paio di chiacchiere, due domande per capire chi sono, cosa faccio, come riesco a leggere così tanto e poi... malefico, Fabio... "Consigliaci due libri"
Cervello: "DUE? DUE? FABIO SOLO DUE? MA CHE DUE E DUE? NON DUE AL QUADRAT0? AL CUBO?"
Panico...terrore...odio profondo per chiunque ti costringa a scegliere.
Cervello: "Ok, butta lì un thriller, tra l'altro molto bello, che i thriller piacciono sempre a tutti. Non dire Bianchini che sembri paracula, che giusto oggi esce il film, mi raccomando! Guardati attorno, cretina! Chi vedi sempre in giro per casa? (Detta così sembro matta, eh! Ma vi giuro che sono parzialmente sana di mente!)"
Cervello: "DUE? DUE? FABIO SOLO DUE? MA CHE DUE E DUE? NON DUE AL QUADRAT0? AL CUBO?"
Panico...terrore...odio profondo per chiunque ti costringa a scegliere.
Cervello: "Ok, butta lì un thriller, tra l'altro molto bello, che i thriller piacciono sempre a tutti. Non dire Bianchini che sembri paracula, che giusto oggi esce il film, mi raccomando! Guardati attorno, cretina! Chi vedi sempre in giro per casa? (Detta così sembro matta, eh! Ma vi giuro che sono parzialmente sana di mente!)"
Parzialmente...
Uuuuuh, Cesare! Cesare mon amour! Il vecchiaccio sociopatico e scorbutico che mi ha rubato il cuore a gennaio e non l'ha più mollato!
Per forza, sei te tra vent'anni!
No no, lo è già adesso... uguale uguale!
Recupero la mia nonchalance e dico (come fosse la cosa più normale del mondo!): "Un thriller della Garzanti... bla bla bla... e "La tentazione di essere felici" di Lorenzo Marone".
Ecco, fatto, ho dato due titoli!
Ecco, fatto, ho dato due titoli!
Brava, complimenti, vuoi l'applauso?
E comunque il Garzanti te lo avevo consigliato io, ma a me Fabio non mi chiama mica!
E neanche uno farina del tuo sacco!
DA GIOVEDì IN POI...
Da giovedì è successo di tutto. Innanzitutto Lorenzo che mi ha ringraziata in tutti i modi (e tutti i laghi!).
Ci rifacciamo pure alle canzoncine di Sanremo, adesso... non hai ritegno!
Lorenzo caro, io te lo dico qui, davanti agli occhi del mondo: ci sono due cose che mi hanno conquistata di te. La prima, ovviamente, è il tuo romanzo (bello, bello, bellissimo!). La seconda è la tua umiltà (e te lo dice una che, nel suo piccolo, di autori ne ha conosciuto più di uno!).
Ma hai finito di sleccazzare in giro?
Sboronaggine a mille!!!
Ecco, il libro di Lorenzo va letto, perché è un libro per la vita. E Lorenzo è una di quelle persone che nei libri ci mette l'anima e si vede!
Lorenzo, non me ne volere, ti adoro pure io. Però, Laura, BASTA BASTA BASTA BASTA!
Io, fossi Lorenzo, inizierei a preoccuparmi!
Guarda che è sposato...
Con figlio!
Come dicevo, è successo il finimondo: innanzitutto, giovedì, il blog ha avuto un picco di visite che manco se avessi pagato Google avrei mai pensato di vedere: 3464 visite in un solo giorno. La pagina Facebook ha appena raggiunto (e superato) i 2000 Mi piace. Anche su Twitter ed Instagram c'è stato un picco di followers. E io, ovviamente, non posso che dirvi GRAZIE!
E vabbè...continuiamo!
Miii... sei vippa!
E partecipate all'hashtag #vippatu
Ma proprio tutto questo, ha portato me e le altre due scimunite amiche mie a chiederci quanto alto sia il potere mediatico di una radio. Perché, insomma, La Libridinosa non è nata ieri. Il blog è online da due anni e mezzo, la pagina facebook da poco meno e il libro di Lorenzo è in libreria da quasi un anno.
Ecco, brava, hai fatto la cronologia. Quindi?
Eppure, negli ultimi giorni, ho ricevuto tantissimi messaggi di persone che hanno scoperto il mio angolino proprio grazie al mio intervento in radio;
Io non la sopporto più, eh
Se dici un'altra volta radio, urlo!
altrettanti mi hanno chiesto di ripetere loro i titoli che ho segnalato. E sono tantissimi quelli che mi hanno scritto di essere lettori sporadici, ma, dopo avermi ascoltata, sono andati in libreria a cercare il romanzo di Lorenzo.
Ecco che risollevi le sorti dell'editoria italiana con una telefonata in radio. Vola basso!
C'è un adesivo con donnina che si strappa i capelli?
A questo punto, sorge spontanea una domanda: quanti italiani in più si approccerebbero alla lettura se avessero uno stimolo? Tre minuti in radio sono bastati per far crescere le mie pagine in maniera esponenziale e per far andare tanta gente in libreria alla ricerca del libro di Lorenzo.
Ok, questo post è stato fatto per farci incazzare!
Italiano popolo di pecoroni o, molto più semplicemente, pochi stimoli alla lettura?
Poche radio!
Libridinosa for President!
Fabio, ti prego, chiama tutti come il Papa!
Per carità , c'è stata anche una discreta percentuale di gente che mi ha accusata di girarmi i pollici per giornate intere. E qui le due signorine sedute a fianco a me (ah no, stiamo su skype) potranno venire in mio soccorso e confermare che non è così.
No, tu pulisci anche le fughe
Gli zoccolletti
Uh, e fai tante torte!
Tante tante!!!
Voi cosa ne pensate? Cosa vi porta a leggere o non leggere?
Ma lo sapete che la libridinosa è andata in radio?
Davvero? Non lo sapevo!
Nota della Libridinosa: nessuna blogger è stata torturata per stilare questo post. Tutto ciò che Laura e Baba hanno detto è frutto dei loro cervelli; alla Libridinosa è stato impedito di rispondere a tono.
Ciao Laura, innanzitutto brava perché sei riuscita a portare uno spunto di riflessione in radio e di conseguenza hai acceso il cervellino di parecchie persone! Se vuoi ti do il mio parere, naturalmente super personale! Io credo che, accanto a tanta gente che davvero guarda solo Barbara D’Urso e un libro non lo prenderebbe in mano neanche per accendere il caminetto, ci siano anche tante altre persone che, se incuriosite ed “educate” nel modo giusto (termine bruttissimo, lo so, ma non me ne viene uno migliore al momento), si avvicinerebbero alla lettura con curiosità e attenzione. Peccato che, in questo senso, il nostro Paese non faccia molto, a partire dagli anni della formazione scolastica, dove spesso i libri vengono imposti più che proposti, a meno che si abbia la fortuna di trovare un insegnante appassionato. Poi tanto secondo me fa anche la famiglia: i miei, pur non essendo lettori “forti” come me, mi hanno cresciuta da subito tra favole e storie di ogni tipo, tanto che ho imparato a leggere a tre anni per non dover aspettare che ci fosse uno di loro a raccontarmele :-)
RispondiEliminaCiao Nadia, ieri pomeriggio sono andata al colloquio con le insegnanti di mio figlio (tutte nuove!) e ho esultato quando ho scoperto cosa ha fatto l'insegnante di italiano nella loro classe. Ha adibito un armadio a biblioteca di classe. Poi ha creato una bacheca con delle buste, una per ogni bambino, nelle quali gli alunni dovranno inserire una piccola scheda che compileranno per ogni libro letto. Mi ha detto (testuali parole) che lei "educa alla lettura (o almeno ci prova)". È una lettrice assidua e concorda con me sul fatto che, purtroppo, non sempre i bambini ricevano gli stimoli giusti, tanto a casa quanto a scuola.
EliminaPer quanto riguarda la famiglia, posso dirti che a casa mia non è mai entrato un libro prima che io avessi "potere decisionale"; nonostante ciò, io ho sempre letto. Al contrario, mio suocero è un gran lettore, ma tanto mio marito quanto mio cognato, non prendono un libro in mano manco sotto tortura!
Che iniziativa fantastica quella della maestra di tuo figlio! Alla fine mi sa che l'amore per la lettura è qualcosa di magico e misterioso... se hai la scintilla dentro di te viene fuori perché non può rimanere sopita! Come, tuo marito non legge?! Prendilo a librate fortissimo ahahahaha :-)
EliminaHo già detto che vi amo? No? Miseriaccia!
RispondiEliminaComunque oh, anche io leggo 100 o più libri... perchè non sono andata anche io in radio? ahahahahahahahahahah
Comunque devo dire una cosa. La gente non legge perchè spesso non è informata. La cosa sembra ridicola ma fateci caso... Barbara D'Urso ha scritto un libro e vende un cifro. Lorenzo Marone per quanto abbia venduto, non lo conoscono in molti. Perchè?
La prima, anche se non se lo merita, è appoggiata alla televisione, il secondo spesso a noi Blogger e basta.
Sembra ridicolo ma pochi di noi riescono a fare della pubblicità vera, eppure è questo l'obbiettivo che ci prefissiamo.... Dovremmo uscire da questo piccolo schema, arrivare alla coscienza dei lettori ed invogliarli ad andare oltre ma come? La radio, i video e perchè no, dei biglietti sparsi nei libri per dirgli "hei, lo sai che esiste questo bel libro? Perchè non gli dai una possibilità ?".
Credo che il problema dei blog sia che, ovviamente, viene a leggerci chi è già lettore. Quindi arriviamo ad un pubblico molto ristretto. Che dici? Ci facciamo assumere in radio?
EliminaCredo che faremmo prima a crearci una radio nostra XD
EliminaPerò è vero, chi ci legge, è già un gran lettore. Questo è il motivo per cui voglio mettere in cantiere un progettino mirato proprio a quelli che leggono poco..
Adesso mi hai incuriosita! Attendo paziente.
EliminaAppena finisco di sistemare le cose, ti mando una email con quello che sto pensando e gli aggiornamenti della Challenge ahahahahahahahahah così non divaghiamo troppo qui ^^
EliminaSono d'accordo con le ragazze qui sopra...probabilmente si parla troppo poco di libri, poca pubblicità , praticamente nessuna trasmissione televisiva che invogli ad approfondire la cosa. Qualcosa di leggero e divertente che sia fruibile da tutti e che spinga la gente a vincere il rifiuto per lettura, che è di sicuro un piacere, non un dovere!
RispondiElimina...ah e poi non è vero che chi legge non ha nulla da fare tutto il giorno! Io lavoro e sono una pendolare...quindi sto fuori casa 12 ore al giorno, se non di più... Eppure di libri ne leggo tanti (magari non 100 ma mi difendo).
Un abbraccio e complimenti ...ti meriti tutti i nuovi follower :)
Grazie! Adesso torno a girarmi i pollici...ahahahahahah!
EliminaBrava, alla fine, nonostante tutto ti sei accaparrata pure dei commenti belli seri, guarda che sei incredibile tu ah ah ah, se la tua fortuna fosse direttamente proporzionale al tuo sedere dovresti avere un aeroporto al posto del tuo leggiadro lato B!!!!
RispondiEliminaIl mio lato B è un segno distintivo della mia persona!
EliminaVeramente, alla fine a te i complimenti e noi??? Niente! Ci hai pure trascritto a tradimento!! -.-
RispondiEliminaMuuuuuaaaaaahhhhhhh!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
EliminaAhahahahaha!! che bella amicizia ;)
RispondiEliminaPrima o poi vi faremo sentire una nostra telefonata ;)
EliminaCiao bella :D Questo post è fantastico e sono scoppiata a ridere per tutto il tempo, perdonami ma i commenti di Baba e Laura sono il top :D Allora, ho sentito l'intervista e sei stata spontanea, genuina e rilassatissima, brava! Comunque, sì, basta probabilmente davvero poco per arrivare ai lettori e, forse, spinti anche da un "personaggio famoso"
RispondiEliminaGrazie, Lucrezia! Visto come siamo cretine quando ci riuniamo?!!
EliminaChe post fantastico mi avete fatta morir dal ridere!! E complimenti per il tuo intervento in radio, io personalmente alla domanda consiglia due libri sarei morta!
RispondiEliminaSecondo me il problema della lettura in italia in gran parte origina dalla scuola. Parlo per esperienza mia, di qualche mia amica e di mia sorella.. a scuola ho letto per obbligo: Anna Frank, Se questo è un uomo, Inferno a Treblinka, Il bambino con il pigiama a righe, Cime tempestose (in prima superiore!!!).. e pochi altri che non ricordo.
Non voglio dire che non siano libri belli, assolutamente, ma una persona non si può appassionare alla lettura con questi libri..sono pesanti, tragici, drammatici. Io penso che la scuola possa trasmettere dei messaggi con tantissimi libri stupendi ma purtroppo sceglie di farlo con quelli sbagliati... e allora come fa a venirti l'amore per la lettura? Magari poi pensi che tutti i libri siano così o che comunque sia un'attività pesante la lettura.
Non lo so...
Io non metto in dubbio che, come abbiamo detto anche nei commenti precedenti, educare alla lettura servirebbe davvero tanto. Però, a fronte di quella che è la mia esperienza personale, posso anche dirti che credo che quello per la lettura sia un amore innato. Quindi cosa fare? Boh!
EliminaSì, è davvero triste pensare quanti pochi siano i lettori in Italia. Come fare per rovesciare questa brutta equazione? La via principale passa dall'educazione scolastica, dai compiti, per nulla facili, degli insegnanti. Occorre sfruttare le nuove vie digitali, ad esempio. Io stesso, da quando sono approdato al Kindle, ho almeno quadruplicato le mie letture.
RispondiEliminaComplimenti per il tono riflessivo del post, pur mantenendo un'aria divertita.
Un sorriso di ben trovata.
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Ma dai! Anche io mi sono resa conto di quanto siano aumentato le mie letture da quando mi appoggio ai supporti digitali. Chissà perché?
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