23 marzo 2016

...di tragedie, di panico e di amici speciali!

Saaaalve, sono La Libridinosa!
E lo dico con orgoglio, perché oggi ho rischiato di non essere più tra voi.
No, niente morti tragiche, investimenti con auto o chissà cosa di strano. Semplicemente, ieri, mentre trotterellavo tutta tronfia e fiera della mia nuova grafica, del mio angolino che sembrava quasi uno di quei siti professionali, blogger (sto stronzo...si può dire stronzo? Vabbè, Baba ha detto cacca in radio!) ha deciso che no, quella veste non gli piaceva e... puff...tutto saltato, tutto sparito.

Immaginate la mia faccia. Panico, ansia, paura, lacrime. Credo di aver provato mille stati d'animo in minuto.
Ma io sono ligia e faccio sempre il backup, quindi carico tutto e... niente. Continua ad apparire tutta una roba strana. 
Entra in scena Laura, che di html e robe simili ci capisce più di me. Cominciamo a smanettare sui pc, con centinaia di chilometri che ci dividono, ma l'ansia che ci unisce. Ancora nulla.

Comincio a pensare che ok, è finita, devo farmene una ragione. La Libridinosa non c'è più.
Quindi, razionalizziamo e cerchiamo una soluzione? Naaaaa!!! Beh dai, non fate quelle facce. Voi riuscireste ad essere razionali davanti ad una situazione del genere? Ecco!

Ma io ho gente speciale che mi circonda! E questa gente speciale, guarda un po', ha anche fidanzati che di informatica ci capiscono e pure tanto.
E quindi cosa succede? Succede che, mentre in quel della provincia di Cremona io mi ritrovo a lume di candela (oddio, adesso che state pensando? Macché cenette romantiche, ma vi sembro il tipo io? No, è solo che la simpatica Enel ha deciso che era il caso di far andare e venire la corrente a suo piacimento.), nel resto d'Italia le amiche blogger si mobilitano. 

Scena: Libridinosa collegata con iPhone con 3G e, dall'altra parte, Baba, Laura, Lea e Stefania e Noemi munita di fidanzato informatico. Si inizia a smanettare che sono quasi le 22 e parte la veglia.
Nel frattempo, Baba si premura di informare il mondo che La Libridinosa ha il moccio al naso, sta male, chissà se tornerà. 
E parte la gara di solidarietà! Anche da gente che non hai mai sentito, da persone che non ti aspetti.

La faccio breve e vi dico che San Fidanzato Informatico ha risolto tutto. O meglio, blogger rimane uno stronzo e ha deciso che, se proprio voglio indossare quel vestito lì, devo rinunciare ai Lettori Fissi. Insomma, prendere voi 486 simpatici tipetti e buttarvi a mare. E, ovviamente, non dare la possibilità a chi vorrà farlo di diventare un seguace del blog.
Domanda: voglio farlo? No. E non perché io sia una ossessionata dal vedere crescere quel numeretto (con questo non dico che mi faccia schifo, eh!), ma perché non voglio che sia Blogger a decidere per me.
Alternative proposte dal Santo: chiudere La Libridinosa e ripartire da zero, aprire un sito internet, cambiare abito.
Come potete vedere, ho deciso di cambiare abito (ancora!). 

In tutto ciò, ovviamente, mi preme ringraziare delle persone.
Prima di tutto San Fidanzato che avrà dormito forse 4 ore e che ancora stamane, mentre andava al lavoro, continuava a smanettare sul blog. Adesso dimmi dove vuoi che io ti faccia costruire la statua!
Poi, ovviamente, tutte le dolci donnine che hanno fatto la veglia con me: Baba, che, come al solito, si è beccata una sfilza di insulti (è tutto ammmmore ammamma, lo sai!); Laura, che presa dal sonno ha cominciato a degenerare coi doppi sensi (e non vi dico altro!) e che, questa mattina, si è immediatamente prodigata a creare l'header nuovo nuovo che vedete quassù; Lea&Stefania, che mi hanno sorretta, un lato per una, facendomi ridere e spronandomi a non mollare; quella gran gnocca di Noemi, che ha rinunciato al fidanzato per tutta la sera, che gli ha tirato un'occhiataccia quando ha osato colorare di rosa il blog, che anche se è entrata nella mia vita da poco, mi sembra che stia qui da sempre! Ecco, io non so dirvi altro che GRAZIE, ma in questo grazie c'è tutto il bene che vi voglio (ed è tanto. Giuda, non faccia quella faccia!!).

E poi ci siete voi Lettori. Sì, con la L maiuscola. Perché mi avete inondata di messaggi e mi avete fatto sentire amata. Il mio grazie va a tutti voi! Siete meravigliosi!!
Grazie ad Anna Rita che mi ha tempestata di messaggi e che oggi che è il suo compleanno era qui a preoccuparsi per me; grazie a Giusi che è stata lì a controllare continuamente come si evolveva la situazione; grazie a Fabio che mi ha quasi urlato che NON SI MOLLA; grazie a tutti quelli che oggi, appena svegli, mi hanno scritto per sapere se ero tornata! Grazie, grazie a tutti.

E infine (vi sento, state ghignando, cretine!), grazie a Lorenzo. Perché sapere che eri lì, a preoccuparti per me, mi ha fatta sentire davvero importante. Perché se da alcune persone il sostegno te lo aspetti, quando arriva da altre ti lascia sempre un po' di stupore. Grazie, perché è bello sapere che nella vita ho un amico come te!

E adesso posso dirlo: LA LIBRIDINOSA C'È!!



22 marzo 2016

...di voglia di cambiamenti e di cose nuove!

Buon pomeriggio, lettori!
Sono sempre io, La Libridinosa. Anche se, come avrete sicuramente notato (anche perché non è che sia proprio una cosina che non si nota!), il blog ha subito un notevole restyling!

È cambiato il modello (per chi non mastica il linguaggio di blogger, si tratta semplicemente di ciò che ci consente di decidere che aspetto grafico dare ai nostri angolini), sono cambiati i colori e anche la famosa bambolina che è diventata, in questi tre anni, il mio emblema, il mio simbolo, il mio stemma, la mia icona, ha subito un notevole ridimensionamento.

Probabilmente, chi di voi si è trovato a passare da qui tra ieri sera e questa mattina, sarà rimasto sconvolto dal cambiamento work in progress. Che pensavate che io mi fossi ricordata di mettere il blog in modalità "non visibile"? Naaaaa! Mica il mio stanco neurone arriva a tanto!

Ieri, come sapete, si è ufficialmente chiusa la prima tappa della Reading Challenge 2016 organizzata da noi LGS. E, liberatami da questo piacevole ma costante impegno, mi è venuta voglia di cambiare un po'.
Certo, non è che io, ieri, mi sia improvvisamente svegliata e abbia deciso di cambiare l'arredamento e dare il bianco alle pareti! Diciamo che era da un po' di tempo che, entrando qui, non mi sentivo più a casa.
Dopo tre anni, colonne, gadget, immagini e colore mi avevano un po' stancata. Era un po' come tornare in un posto di quelli che si frequentano con assiduità, ma in cui si va più per abitudine che per sincero piacere.

Così, ieri, complice il tempo trascorso davanti al pc per inserire gli ultimi aggiornamenti in tempo reale relativi alla Challenge, ho cominciato a chiedermi cosa volessi dal mio blog.
Ho fatto più di una prova, lo ammetto. Modello semplice...una colonna...due colonne...header sì o no?
Alla fine, ecco qui il risultato!

Ok, cambio netto! Un po' come quando si sono portati i capelli lunghi per tanti anni e, improvvisamente, si decide di dare un taglio netto.
Reazioni? Baba stava andando giù dalle scale urlando "oddio, mammiiiiiiixxxxxx"! Lea, sincera come sempre, mi ha detto "a me manca la bambolina, ma è casa tua e devi starci bene tu". Anna Rita credo che abbia nuovamente rotto gli occhiali per lo shock, Laura ha alzato il pollice perché stava in giro con Lamù e di più non poteva fare, Stefania si è espressa con un: "Trova un modo per infilare la bambolina da qualche parte!", Noemi ha urlato "sìììììì, zia, bello, mi piace!" (eh, l'entusiasmo giovanile!!!).
Ovviamente, anche coniuge e figlio sono stati interpellati e hanno detto "ah, però!".
E mentre ero lì, titubante, col cervello che macinava "sì...no...sì...no...lascio così...faccio altro...", arriva LUI (eh? Come dite? Chi è LUI? Che vi frega? Sono fatti miei!!). Fatto sta che LUI dice sì (no, non è l'uomo DelMonte!!). Ma io di lui mi fido taaaaaaanto!

Quindi, anche se adesso farò la brava e vi chiederò cosa ne pensate della nuova grafica e delle nuove impostazioni, sappiate che LUI HA DETTO Sì, quindi potete anche dirmi che vi fa schifo, io non cambio!!!

Ok, a parte LUI, io mi sento nuovamente a casa. Apro il blog e ho la sensazione di entrare nella Stanza Librosa, di essere nel mio posto! Mi sento bene, lo sento mio, mi calza a pennello!

Adesso, ve l'ho detto, tocca a voi! Ditemi che ve ne pare, insultatemi perché non riuscite più a trovare nulla, chiedetemi indicazioni come se io fossi un Tom Tom...dai su, esprimetevi a cuore aperto!


21 marzo 2016

Recensione 'Urla nel silenzio' di Angela Marsons - Newton Compton Editori

SINOSSI

Cinque persone si trovano intorno a una fossa. A turno, ognuna di loro è costretta a scavare per dare sepoltura a un cadavere.
Ma si tratta di una buca piccola: il corpo non quello di un adulto. Una vita innocente è stata sacrificata per siglare un oscuro patto di sangue. E il segreto che lega i presenti è destinato a essere sepolto sotto terra.
Anni dopo, la direttrice di una scuola viene brutalmente assassinata: è solo il primo di una serie di agghiaccianti delitti che terrorizzano la regione della Black Country, in Inghilterra. Il compito di seguire e fermare questa orribile scia di sangue viene affidato alla detective Kim Stone. Quando però nel corso delle indagini tornano alla luce anche i resti di un altro corpo sepolto molto tempo prima, mi capisce che le radici del male vanno cercate nel passato e che per fermare il killer una volta per tutte dovrà confrontarsi con i propri demoni personali, che ha tenuto rinchiusi troppo a lungo...

AUTORE: Angela Marsons
TITOLO ORIGINALE: Silent scream
TRADUZIONE A CURA DI: Angela Ricci
EDITORE: Newton Compton
DATA DI PUBBLICAZIONE: 24 dicembre 2016
PAGINE: 384

TRAMA: 3 PERSONAGGI: 3 STILE: 3  COPERTINA: 2


18 marzo 2016

Recensione 'The danish girl' di David Ebershoff - Giunti

SINOSSI

Che cosa succede quando vedi la persona che ami cambiare radicalmente sotto i tuoi occhi? Tutto nasce da un semplice favore che una moglie chiede a suo marito durante una giornata qualsiasi. Siamo a Copenaghen, inizi Novecento: entrambi stanno dipingendo nel loro atelier, lui realizza paesaggi velati dalla nebbia del Nord; lei ritrae su enormi tele i ricchi committenti della borghesia cittadina. proprio per completare uno di questi lavori, il ritratto di una nota cantante d'opera, Greta domanda al marito di posare in abiti femminili. Da principio Einar è riluttante, ma presto viene completamente sedotto dal morbido contatto della stoffa sulla sua pelle. Via via che si abbandona a questa esperienza, il giovane entra in un universo sconosciuto, provando un piacere che né lui né Greta avrebbero mai potuto sospettare. Quel giorno Einar ha un'autentica rivelazione: scopre infatti che la sua anima è divisa in due e forse lo è stata sempre: da una parte l'artista malinconico e innamorato di sua moglie, dall'altra Lili, una donna mossa da un prepotente bisogno di vivere...
Ispirandosi alla storia vera di Lili Elbe, una pioniera nel mondo transgender, Ebershoff ha scritto un romanzo estremamente delicato e commovente su una delle storie d'amore già appassionate del Novecento.

TITOLO: The danish girl
AUTORE: David Ebershoff
TITOLO ORIGINALE: The danish girl
TRADUZIONE A CURA DI: Anna Mioni
EDITORE: Giunti
DATA DI PUBBLICAZIONE: 10 febbraio 2016
PAGINE: 368

TRAMA: 4 PERSONAGGI: 5 | STILE: 4 COPERTINA: 3



16 marzo 2016

Associazione a Delinquere #9 - Dietro le quinte di una Lettura


Eliza: eh eh eh 
Laura: Cosa fa la zia prima di leggere un libro?
Eliza: La zia prima di leggere un libro toglie la sovracopertina!
Laura: Si vede che la zia c’ha la laurea, sono cose che insegnano all’università!
Baba: Sento qualche frecciatina sul collo
Laura e Eliza: Naaaaaaaaaa
Baba: Eh, naaaaaaa
Laura: Babina, tu la togli la sovracopertina, ammamma??
Eliza: Anche a zia, eh…
Baba: Avete finito? No, non la tolgo, mi piace così com’è. La tocco, la annuso, la palpo, la accarezzo pure ma soprattutto la guardo mille volte.
Laura: Ma un porno stiamo facendo?
Eliza: Noi pure la guardiamo. Abbiamo gli ormoni che girano ragazze!
Laura: Sì, in testa
Baba: Tu sta zitta che se no chiamo Lorenzo
Eliza: Lorenzuccio!!
Laura: Io comunque le guardo le sovracopertine. Me le tengo vicine e le vedo bene, meglio di te che le rovini
Eliza: Non si annusano i libri e manco le copertina, puzzano!!!!
Baba: Soprattutto sottolineerei che non non si annusano i libri, giusto?
Laura: Sante verità!!
Eliza: Torniamo alle letture, cosa faccio? Scelgo sempre un segnalibro che cambio a seconda della lettura.
Baba: Brava!!
Laura: E quando leggi che fai?
Eliza: Ah sì, quando leggo parlo con i personaggi!
Laura: Io pure!
Eliza: Per la precisione, gli urlo appresso!!
Baba: Eh?????? Io lo faccio solo con i telefilm.
Laura: No, tu lo fai con Burro!
Baba: Ma perché parlate ai libri?? Io li annuserò, ma voi ci parlate…sicure di essere obiettive?
Laura: Così ti immedesimi nella storia.
Eliza: Io semplicemente parlo con loro: ma sei cretino? Perché fai così? Ma sposala no????”
Laura: Sostanzialmente parli con loro come fai con noi al telefono
Baba: sempre insulti sono
Laura: Babina, tu che fai?
Baba: Io… scelgo un libro in base all’umore, poi comincio a leggerlo senza segnalibro e quando sono arrivata alla fine, cioè che mi mancano 100 pagine, scelgo il segnalibro.
Laura e Eliza: e come lo tieni il segno, sua grazia? Con la lingua?
Baba: no, con la sovracopertina
Laura e Eliza: Ahhhhhhhhhhhhhhhhhh era meglio la lingua. E non ti vergogni di questa cosa?
Baba: no, non mi vergogno, semplicemente mi dimentico!
Eliza: Semplicemente un cavolo, devi togliere quella sovracopertina! Ho deciso: da questo momento in poi ti regalerò tutti i libri senza sovracopertina e te la spedirò solo dopo che lo avrai letto.
Baba: carogna!!
Laura: Io pure c’ho un’idea
Baba: Vai
Laura: Sai cosa faremo a maggio quando andremo a dormire a casa sua per il salone? Mentre dorme le togliamo tutte le sovracopertine e le portiamo a casa!
Baba: A voi non si può dire nulla, ma vi ricordo che nel loculo libroso ci dorme Burro, voglio vedere entrare lì… ah ah ah 
Laura: Mi compro un pigiama a pois apposta e te le tolgo tutte
Baba: Vedi di non buttare gli occhiali a mio marito che con le tue manie di pulizia fai che fare tutto in uno!
Eliza: Tocca a Laura, cosa fai tu???
Laura: Dunque, io prima di leggere un libro TOLGO LA SOVRACOPERTINA SEMPRE. Se non ce l’ha la costruisco e la tolgo. Il segnalibro è già dentro, perché la mia lingua mi serve per parlare non per tenere i segni, poi nella prima di copertina ci metto le mie iniziali, e la data di inizio lettura e ci stampo la bambolona!
Eliza: Non sia mai eh…
Baba: Metti che te lo rubino… La zia urla dietro i personaggi – aspetta che Stefano ha un’emergenza - Laura ci dialoga amabilmente e sottolinea come se non ci fosse un domani e Babina… lei accarezza le sovracopertine
Eliza: La chiacchiera sta degenerando, io ve lo dico!

AHHHHHH PINETAAAAAAAAAAAAAAAA (scusate, lettori! Sono disquisizioni intime che non potremmo spiegarvi qui, in poche e semplici parole!)


Inciso pre chiusura: La mamma di zia, quindi, se non erro, la PROZIAAAA, ha lavato la lavastoviglie mettendo la bottiglietta del detergente sottosopra. 



Secondo inciso: Vorremmo rendervi partecipi del fatto che alla libridinosa è arrivato magicamente un iMac – detto Poldo – che però è stato interamente sponsorizzato da Casa Failla – Folletto, quindi, caro Babbo Natale, sei Na Sola…


Baba: Ohhhhh mi avete aperto un mondo, io la lavo a mano la lavastoviglie...

E dopo questa, stendiamo un velo!





14 marzo 2016

'La tristezza ha il sonno leggero' - Cronaca dell'incontro tra Lorenzo e la sua stalker ufficiale!!


Luogo: Casalmorano (CR)

Mattina: La Libridinosa si alza dal letto ed è già in preda alla frenesia da incontro
Gira per casa con lo stesso sguardo vacuo che ha assunto dal giorno in cui, un paio di settimane prima, ha terminato la lettura de "La tristezza ha il sonno leggero".
Dovrebbe fare mille cose, ma il suo pensiero è tutto per la serata che l'aspetta: finalmente, dopo quasi un anno, incontrerà nuovamente Lorenzo e lo sentirà parlare del suo nuovo romanzo.

La giornata scorre tra preparativi, liste di cose da portare (mettiamo tutto in macchina, va'... che ci manca solo che dimentichiamo qualcosa!).

Ore 18. La Libridinosa carica il figlio undicenne in macchina e parte, direzione Lodi, per recuperare il marito che, botta di fortuna, quel giorno ha un corso di aggiornamento. Il coniuge riceve un minaccioso sms: "Se quando passo non ti trovo, tiro dritto".
Il coniuge, previdente, la aspetta sul ciglio della strada e viene caricato in macchina quasi al volo!!

Ma se la fortuna è cieca, la sfiga ci vede benissimo, è risaputo. E, ovviamente, in autostrada c'è coda. Così La Libridinosa & co. si ritrovano impantanati in una fila interminabile di macchine. E se il figlio se la ronfa beato sul sedile posteriore e il marito canticchia fregandosene, La Libridinosa (tra l'altro in versione "mi vesto da femmina e metto gonna e camicia chic") è preda di una mezza crisi: lei odia i ritardi e, ovviamente, vuoi che non le scappi la pipì? Intanto, iPhone alla mano, messaggia freneticamente con l'altra pazza blogger che deve raggiungerla all'incontro con Lorenzo, Noemi.

Luogo: Legnano (MI)

Ore 20.30. La famiglia Libridinosa giunge a destinazione. Coniuge guarda ammirato il luogo ed esclama: <<Oh, ma che posto bello!>>. La Libridinosa guarda ammirata il museo ed esclama: <<Chissà se c'è un bagno?>> (sì, se vi interessa, il bagno c'è ed è anche pulito!).
La Libridinosa, felice per essere arrivata in tempo e non abituata ad indossare le gonne, stava per rimediare la prima figura barbina della serata: stava uscendo dal bagno con la gonna tirata su! 
Arrivata nella meravigliosa sala in cui si terrà l'incontro, la nostra blogger si piazza in prima fila e cerca di capire che fine abbia fatto l'altra pazza, quando le arriva un sms: <<Ziaaaaa, sono in birreria e c'è Lorenzo>>. 
Fermi tutti! Perché Noemi sta in birreria? Perché Lorenzo sta in birreria? Perché io NON sto in birreria? 
Noemi, che non per niente è nipote adottiva della Libridinosa, ha imparato bene il mestiere e, ovviamente, si immedesima nel ruolo di stalker e comincia a fotografare Lorenzo (come far capire ad uno scrittore che, anche quando mangia, deve guardarsi le spalle!).
Ma cosa fa La Libridinosa, triste e sola, nella meravigliosa sala del museo? Sbircia tutte le donnine bionde, perché quella best... di Salvia le ha detto che la signora Meucci, l'agente letteraria di Lorenzo, è bionda. E visto che La Libridinosa e la signora Meucci hanno piacere di salutarsi, lei, ovviamente, cerca di capire chi sia, tra tutte quelle "sciure" la donnina in questione.
Benissimo, adesso, cari lettori, guardate la foto che segue...
Ditemi: vi sembra bionda questa bella signora? Quella alla vostra destra, per intenderci. Ecco, manco a me!
Vabbè, bando alle ciance! Volete sapere com'è andato l'incontro? Che domande fate? È andato benissimo! La sala era piena; Amanda, la ragazza che ha mediato, è stata bravissima: è riuscita a svelare pochissimo di quella che è la storia di Erri e della sua famiglia eppure è stata in grado di incuriosire e coinvolgere tutti i presenti, nonostante, c'è da dirlo, il libro fosse uscito da poche ore.
Credo che, tra tutti, fossimo meno di dieci ad averlo già letto.
Come dicevo, Amanda è stata grande: ironica, simpatica, divertente. Anche Lorenzo, c'è da dirlo, rispetto a quando lo avevo incontrato al Salone del Libro, si è sciolto. Mesi e mesi di incontri, probabilmente, hanno un po' grattato quella timidezza che lo contraddistingue. 
Ha fatto ridere, raccontandoci episodi della sua vita e di quanto vi abbia attinto per scrivere questo secondo romanzo. Ha raccontato i suoi personaggi, la loro storia e, ovviamente, ha anche parlato di Cesare.
Per poco più di un'ora, Lorenzo ha ammaliato il pubblico e, in sala, non si sentiva volare una mosca.

Ma volevate che non arrivasse il momento delle domande? Eh certo che è arrivato! Io, memore della magra figura rimediata al Salone del Libro (no, non ve la racconto, ho una dignità!) mi ero già preparata e, quando Lorenzo (simpaticone!) mi ha guardata e mi ha detto: <<Hai qualcosa da chiedermi?>>, io, sorrisino stampato sul viso, gli ho risposto: <<No, te le ho già inviate tutte in mail le domande che avevo!>>. Tiè...pensavi di fregarmi, eh?!!

Ma se La Libridinosa stavolta ha evitato la figura di m..., ci ha pensato suo figlio a tenere alto l'onore della famiglia. Nel silenzio che avvolge la sala, sento una voce alle mie spalle e penso "io 'sta voce la conosco". Panico. Sudo. Undicenne esclama: <<Ma Erri come Harry Potter?>>. 
Grazie, amore della mamma. Vuoi mai che Lorenzo possa pensare che siamo una famiglia normale? Naaaa!!!

Credo abbiate dedotto che la serata è stata magnifica e che io mi sia divertita tanto. È stato bellissimo conoscere Noemi e "Gelindo" (chiedete a lei il perché di questo appellativo per il suo fidanzato). Ma ancora più bella è stata la faccia di Lorenzo quando ho tirato fuori tutte le copie da fargli firmare.
Ok, erano tante. Ma mica tutte mie, eh? Diciamo che ho fatto qualche favore a gente che mi aveva chiesto obbligata a comprarne delle copie e farmele autografare!
E poi c'erano anche le due copie per il giveaway!
Come dite? La mia copia? Ooooh, la mia è una copia speciale, anzi specialissima! A me l'ha regalata Lorenzo e ci ha anche scritto su una dedica bellissima, di quelle dediche sei tanto fiera di far vedere in giro! Perché, insomma, mica tutti si sentono definire "folle stalker" da uno scrittore, no!? Ah non è una bella definizione? Vabbè, voi non potete capire. Per me è già tanto che non mi abbia scritto: "Ricordati che Misery è una storia inventata"!!!
 

Oh, ma quasi dimenticavo di raccontarvi l'ultima esibizione di mio figlio, che, usciti dal museo, mentre Lorenzo aspettava il suo taxi e io e Noemi chiacchieravamo, è andato, tutto tronfio a chiedergli di venire a fare una foto con le blogger (mio figlio, per ovvie ragioni, non conosce ancora il termine "stalker"!). Quindi, per chiudere questo articolo, eccovi qui Lo scrittore e le due pazze


Bene, io penso non mi resti altro da dirvi se non "Correte in libreria, se non lo avete già fatto, e comprate il libro di Lorenzo!".
Oddio, che avete da urlare adesso? Eh? Cosa? Aaaaaah, l'intervista! Oh, io ve lo dico subito: mettetevi comodi, che manco stavolta io e Lorenzo siamo riusciti ad essere seri!!

La Libridinosa intervista Lorenzo Marone

1. Nel romanzo precedente hai toccato il tema della violenza sulle donne, della solitudine e della perdita. In questo, invece, parli delle famiglie e di quanti danni possano fare i genitori quando non sono all’altezza del loro ruolo. I casi sono due: dato che un famoso autore una volta disse “scrivi di ciò che sai” o sei sfigato o sei bravissimo. Quale delle due?


Be’, diciamo che ho avuto la “fortuna” di avere una vita piena di difficoltà, così a un certo punto ho pensato che, forse, valeva la pena provare a trarne un senso positivo, e mi sono messo a scrivere. A parte gli scherzi, parlo di quello che è il mio trascorso, certo, ma sempre attraverso storie inventate, che mi appartengono fino a un certo punto. Cerco di nascondermi nella trama e nei personaggi, che sono sempre frutto della mia sola fantasia.


2. In questo romanzo sei riuscito ad intrecciare le vite di tantissimi personaggi (credo siano una trentina). Spiegaci come fai a rendere, anche quelli secondari, così caratteristici ed insostituibili (tranquillo, non voglio scrivere un libro, sono semplicemente curiosa come una scimmia!).

Be’, a questo non so rispondere, io quando mi metto a scrivere ho solo una vaga idea in testa e un protagonista, tutto il resto viene da sé; e qui ne sono venute di cose! È una storia lunga, quarant’anni di vita di due famiglie, moltissimi personaggi. Forse ho assorbito senza saperlo le storie e i personaggi di altri, tramite la lettura, i film, anche la musica, e tutto questo “assorbire” mi ha poi aiutato a far fiorire i miei di personaggi. 

3. Tra i tanti protagonisti del tuo nuovo romanzo spiccano, su tutti, Erri ed Arianna. Pur avendo avuto un’infanzia simile, i due crescono e reagiscono in maniera totalmente opposta a quelli che sono i dolori che si trascinano dietro. Mentre Erri rimane un personaggio più schivo ed introspettivo, ma, nonostante ciò, riesce a crearsi una sua nicchia nella vita, Arianna è sempre allo sbando. Come pensi che sia possibile reagire così diversamente ad uno stesso dolore? È solo una questione di carattere? 

È un romanzo che pur restando ironico, come è nel mio stile, parla molto di dolore, perché, in realtà, è pieno di vita, e nella vita, purtroppo, c’è anche il dolore. Tutti i personaggi del romanzo hanno a che fare con il dolore e ognuno reagisce a suo modo. Il dolore può salvarci o distruggerci, può essere la scintilla che fa scoccare la reazione o il piede che ci schiaccia. Erri reagisce, Arianna, invece, tende ad autodistruggersi perché non regge. E non è l’unico personaggio del romanzo a farlo. È una questione di forza caratteriale e di quantità di dolore da sopportare. 

4. Entrambi i tuoi romanzi sono ambientati a Napoli. Quanto forte è il tuo legame con la tua città? Ti piacerebbe sperimentare altre ambientazioni o sei un fedelissimo?

Amo la mia città, e con gli anni scopro di amarla sempre di più. Dal punto di vista narrativo, poi, credo non esista luogo migliore dove far muovere i personaggi. È una città che ha tutto, una città popolare, borghese e nobiliare, nuova e vecchia, piena di contraddizioni, un calderone dal quale attingere all’infinito. Senza Napoli la mia scrittura sarebbe diversa, e anche il titolo del romanzo è molto legato alla mia terra, che ha inventato il termine “Appocundria” (inserito anche nella Treccani), che è quella specie di malinconia profonda che non sai da dove viene ma che ti fa compagnia spesso, come un’amica petulante alla quale, però, alla fin fine vuoi bene. La tristezza ha il sonno leggero è quell’amica. 

5. Ma tu sei più Cesare o più Erri?

Più Erri. Senza dubbio.

6. Cosa direbbe Cesare ad Erri se mai dovessero incontrarsi? Perché non gli fai prendere un caffè assieme?

Sarebbe divertente, in effetti. Credo che il vecchiaccio si prenderebbe la briga di scuotere il nostro Erri, gli direbbe di smetterla di piangersi addosso e di muoversi a cambiare le cose. A Erri servirebbe un amico come Cesare. O un terapeuta come Cesare. Cesare Annunziata come terapeuta non sarebbe male! 

7. Nell’ultimo anno la tua vita è radicalmente cambiata: hai scritto due libri, hai avuto un grande successo, sei diventato padre e hai una stalker ufficiale (che sarei io!). Se qualche anno fa, ti avessero detto dove saresti stato oggi, ci avresti creduto o ti saresti fatto una grande risata?

Avrei riso, certo. Però devo anche ricordare che non ho mai smesso di crederci, di combattere per cambiare la mia vita, anche quando non sapevo che strada prendere, anche quando sarebbe stato più facile accontentarsi, io ho continuato a scalciare, perché sentivo di avere qualcosa da dire, qualcosa da creare, sentivo di essere profondamente diverso dal ruolo che stavo recitando. Dico un grazie alla mia caparbietà allora, e un grazie a mia moglie, che non ha mai smesso di spronarmi per continuare a scalciare. (Messaggio per Flavia: grazie anche da parte di noi lettori!)

8. E adesso passiamo alle domande cretine, tipiche di una LGS. Confessa: hai più paura di me o dei critici professionisti?

Ho più paura di te che dei critici . No, scherzo, è che ci si deve presto abituare al giudizio degli altri, non si può piacere a tutti, anche se ci sono stalker che te lo fanno credere possibile. (La Libridinosa gongola, che il mondo lo sappia!)

9. Ormai le persone sono convinte (almeno dalla mia parte) che tu sia un amante a distanza. Mio marito se n’è fatto una ragione; Flavia ti ha già fatto la valigia? Sappi che la taverna di casa mia è a tua completa disposizione!

Bene, allora so di avere un rifugio qualora le cose si dovessero mettere male… . Tuo marito è un santo. (È almeno la quarta volta che Lorenzo dice questa cosa di Davide. Qualcuno qui sta iniziando a montarsi la testa, che si sappia!)

10. Ormai una LGS (che non si fa mai i fatti suoi!) ti ha svelato che ho comprato una libreria solo per Cesare (doveva stare comodo!). Giusto perché Flavia non l’abbiamo ancora nominata, lei te l’ha comprata una libreria per Cesare? Ecco! Adesso rispondi e fatti due conti!

No, in effetti, no. Mi sa che dovrà riparare quanto prima…glielo farò notare!

11. E, infine, sai che le altre LGS, nello specifico Laura e Baba, hanno detto che quando scriverai il prossimo libro, mi uccideranno perché non sopportano di sentirmi dire che dopo i tuoi romanzi è impossibile leggere altro? Qual è la soluzioni che proponi? Io ne avrei una: mi scrivi un libro con 365 mini-racconti? Così sto tranquilla per un po’!

Semmai il prossimo romanzo te lo invierò un capitolo alla volta… 

Bene bene! Mentre io attendo che Lorenzo inizi a inviarmi i capitoli (ahahahah), non posso che concludere (questa volta sul serio) questo bellissimo resoconto facendovi notare un paio di cosette!
Io sono rimasta orfana piangente prima di Cesare e poi di Erri, ma quelle disgraziate che tanto si sono lamentate del mio frignare, in questi giorni stanno vivendo la stessa identica situazione. Vogliamo parlarne?!
E, infine, la serata del 7 marzo si è degnamente conclusa così...


P.S.: E mentre Noemi mangia beata il suo spiedino di marshmallow, io vi ricordo che, da ieri, ha preso vita una campagna "social" per portare il nostro amato Lorenzo a "Che tempo che fa". Potete aderire e far crescere il nostro grido usando l'hashtag #vogliamolorenzoachetempochefa su tutti i Social Network (su Twitter taggate la trasmissione "Che tempo che fa", Fabio Fazio e Luciana Littizzetto) e condividendo l'immagine che segue...